AGUA DE COCO
Buona giornata a tutti, come state? Sono veramente molto felice di percepire nei vostri commenti la partecipazione, l’entusiasmo e l’affetto con il quale state seguendo, seppur a distanza, il mio viaggio in Brasile. Per me incontrare le comunità italiane nel mondo è un enorme privilegio ed un momento di grande arricchimento umano e professionale e per questo è mia intenzione vivere in tranquillità questa opportunità, senza dovere ogni volta distogliere la mia attenzione su inutili polemiche a mio avviso del tutto gratuite. Perdonatemi quindi se non mi soffermerò su quanto alcuni di voi hanno scritto nelle ultime ore su prontofrancesca, ma, ripeto, non è mia intenzione trasformare le pagine del nostro “salotto mondiale” in uno sfogatoio di malesseri personali, che vanificano il mio impegno ed i tanti sacrifici di questi mesi. Siete tutti i benvenuti, purché i vostri commenti si attengano alla mia linea editoriale, che tutto vuole essere tranne un luogo dove ci si scontra per delle sciocchezze, quindi siete tutti gentilmente pregati di voltare pagina. Come sapete durante i miei viaggi quindi cerco sempre di riportare nel blog, le mie impressioni personali e coinvolgere tutti voi in quello che a mio avviso è un’occasione unica di confronto. Domenica è stata per me una giornata ricca di emozioni ed anche qualche sorpresa… Mi sono svegliata molto presto alla volta di Jundiai, una città a 40 km da San Paolo con cinquecentomila abitanti ed una grandissima comunità di origine italiana, si dice che addirittura l’80 per cento siano discendenti italiani. Il viaggio è stato molto interessante: abbiamo percorso in automobile la Rodovia Bandierantes, una strada lunghissima che attraversa parte del Brasile. La cosa che immediatamente colpisce è la ricchissima vegetazione. Pensate che su questa via ci sono le maggiori piantagioni di eucalipto, canna da zucchero ed arance di tutto il Brasile. Se poi vogliamo rimanere in tema di numeri, tenetevi forte perché con grande sorpresa ho scoperto che il Brasile è il più grande produttore di arance del mondo. Sono stata molto orgogliosa nel sapere poi che il maggiore rivenditore individuale di arance e derivati al mondo, è un italiano, il Signor Cutrale, che ha iniziato tanti anni fa vendendo arance al Mercato Centrale di San Paolo. Non è un caso che, mentre percorriamo questa importante arteria stradale, ogni cinque minuti l’occhio mi cade sui dei camion con la scritta Cutrale, grandi autobotti in acciaio inossidabile, che trasportano concentrato di arancia, che diluito con acqua diventerà succo di arancia. Non potevo non soffermarmi qualche istante su questo argomento, ma per chi come me osserva con grande curiosità le abitudini di ogni paese, la quantità incredibile di frutta e succhi naturali, che vengono consumati in questo paese tropicale, mi ha letteralmente lasciato di stucco. Arrivata finalmente a Jundiai sono stata ospite del Circolo Italiano, molto attivo nel riunire la comunità italiana che, come già ho accennato, è particolarmente numerosa. Importante a mio avviso sottolineare che la Comunità italo-brasiliana, a differenza di altre comunità italiane che ho avuto modo di incontrare durante i miei viaggi, come ad esempio quella in Canada o Australia, è formata soprattutto da discendenti, quindi già di terza se non quarta generazione. Me ne sono accorta invitando i presenti che parlavano l’italiano ad alzare la mano ed effettivamente erano molto pochi. Tra questi però con enorme sorpresa si è fatta avanti una arzilla signora, LUISA VALENCIC FICARA, che con gli occhi vispi mi ha dato il benvenuto porgendomi una busta con i famosi bis. Ve li ricordate? Si tratta di biscotti wafer tipici del Brasile, che più di un telespettatore mi aveva inviato a SPORTELLO ITALIA ed in un attimo la mia mente è tornata indietro a quella puntata così divertente in cui avevo ricevuto questo pensiero. Chiedo allora a Luisa di sedersi al mio tavolo e mangiare insieme a me ed anche se solo per poche ore, la sua energia mi ha travolto ed i suoi racconti profondamente commosso. Quando le chiedo dove è nata, mi risponde a Fiume e la sua voce immediatamente cambia. Capisco subito che per lei tornare a quel momento difficile della storia italiana è una ferita ancora aperta ed allora preferisco cambiare discorso e fare una fotografia insieme a lei, con i bis che mi ha regalato. Il pomeriggio è poi proseguito con una visita ad una Fazenda e vi confesso che anche in questo caso, le notizie che ho avuto modo di apprendere, mi hanno fatto molto riflettere. Scopro infatti che la maggior parte dei nostri connazionali arrivati in Brasile a fine ottocento, venivano a lavorare nelle Fazendas, questo perché il biglietto in nave era gratis per chi si dichiarava contadino. Certamente quello che poi hanno trovato all’arrivo gli italiani emigrati qui per lavorare, è stato molto diverso dal “Paese della Cuccagna” che avevano immaginato. Pagati pochissimo, proprio per non permettegli di andare via, lavoravano per intere giornate nelle piantagioni di caffé, spesso perdendo giovanissimi la vita. Immediatamente rivolgo allora un mio pensiero personale, visitando una di queste casupole dove vivevano i nostri connazionali a fine secolo, ai tanti italiani che si sono ritrovati a loro insaputa, schiavi senza catene. Chiedo quindi di andare via, con il cuore gonfio di tristezza. Non so perché, ma avevo tutt’altra idea di cosa fosse una Fazenda. Sulla via del ritorno Virginio ed Andrea, che mi hanno seguito in questa incredibile giornata, mi chiedono se desidero un’Agua de Coco. Io rispondo di no, anche perché sono stanca e non ho capito bene di cosa si tratta. Non appena però fermiamo l’automobile davanti ad uno di questi chioschi che si trovano per strada, capisco che è qualcosa per cui vale la pena cambiare idea. Un enorme frutto verdastro, all’interno del quale si trova il cocco che siamo abituati a mangiare in Italia. Il venditore davanti a noi, fa quindi un buco sull’estremità ed infila una cannuccia, porgendomi questa pesante “palla” dalla forma curiosa…. ed io felicissima vado via con questa buonissima bibita, pensando che queste cose fino ad oggi le avevo viste solo nei film!
alle 1:01 di martedì, 16 Settembre 2008
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Leggi Commenti (153) |
16 Settembre 2008 alle 1:12
Ciao Francesca.
Bello, come sempre, leggere il tuo “Diario di Bordo” … sembra di leggere un libro dei viaggi di Marco Polo.
Non sono stato presente sul Blog nelle ultime ore, quindi non so di che polemiche si parla, ma sono d’ accordo con te.
Sei molto descrittiva, nei tuoi racconti. Sei una persona attenta ai dettagli, acuta osservatrice e molto intuitiva.
Non oso commentare il tuo viaggio alla Fazenda e quello che hai scoperto sui nostri connazionali e su come sono stati poi trattati.
Non lo faccio anche perché in questo momento sono abbastanza di malumore e non voglio che poi qualcuno si senta attaccato.
Ma verranno tempi migliori.
Ti abbraccio, Stefano.
16 Settembre 2008 alle 1:21
Ciao Francesca,
il tuo racconto ha portato lacrime agli occhi…
meno male le foto erano piu’ piene di allegria.,, e mi hai fatto venire la voglia de un’Agua de Coco.
Ciao…
16 Settembre 2008 alle 1:29
ciao francesca nicoletta da sydney ,sei sempre stupenda in tutte le cose che fai un abbraccio grande un bacio ciao
16 Settembre 2008 alle 1:31
Francesca questa vita in fazenda foi molto sofferta per nostro antenati ma dopo tutti suoi discendente con luta ritrovaro o successo e exito arrrivando a posto di orgoglio e rispetto.
Aspettto che tutta questa storias de vita ,ti riempere di voglia de continuare a lutare per noi italiani in estero e auguro un nuovo programa en che tutte italiano di Italia possa condividire questas storias Bacci Yara
16 Settembre 2008 alle 1:33
Cara Francesca confesso che nell’apprendere dei tuoi incontri con gli emigranti e i loro discendenti riaffiora in me la parte “molle” di tutti noi italiani e specialmente di noi emigranti, e mi scappano le lacrime precedute da un nodo alla gola che non assomiglia a nessun altra emozione che possa ricordare.
Non so se un giorno ci conosceremo personalmente ma mi piacerebbe molto farlo e darti un abbraccio da orso che solo uno che manca da 48 anni puo dare….
Continua cosi, tu tocchi in tutti noi dei tasti non facili da descrivere.
Raul Fattorello
16 Settembre 2008 alle 1:39
Hola Francesca belle foto e bei COCCHI!Mi dispiace di aver dovuto scrivere nel anteriore e difendere Stefano Mollo offeso lui e offeso la sua famiglia dal sig.Alessandro il quale non rispetta le regole e non mete il LUOGO da dove scrive le sue stoccate!Mi dispiace di questa Nota e non voglio distraerti dal tuo viaggio exitoso e favoloso successo in BRASILE! Auguri e saluti a te ed a tutti i salotisti EDUCATI a presto LUIS!Buona permanenza!!!!
16 Settembre 2008 alle 2:04
CARA FRANCESCA QUANTO E` BELLO VEDERTI COSI ALLEGRA E SORRIDENTE, MI SEMBRI TUTTA L’ITALIA IN PERSONA.
E GRAZIE DI CONTINUARE IL TUO DIALOGO CON NOI ITALIANI NEL MONDO. UN BACIONE GAETANA
16 Settembre 2008 alle 2:14
Francesca!
sono contenta che hai provato l’acqua di cocco..hai poi mangiato il cocco dentro?
alle volte c’e né un poco!
Sono contenta che stai avendo modo di provare qualcosa di brasiliano…anche domani sera la pizza é alla Brasiliana.fanno la pasta sottile e sopra ci mettono un sacco di cose…ma non dico piú niente…domani sta arrivando…
Un saluto a tutti e pace e bene!
FLAVIA
16 Settembre 2008 alle 2:21
Francesca che bello vedere le foto di te e di tutta quella bella gente,sono tornata indietro nel tempo quando ero nella bella calabria,grazie per queste belle emozioni che ci fai vivere.
Tu sei sempre fan tastica,un abbraccio a te e tutti gli italiani che incontri.
Salutoni ai nostri amici del blog
Maria.
16 Settembre 2008 alle 2:22
Carissimi bloghisti
bERE l’acqua di cocco è una delizia. Si trova molto anche sulle spiagge d’estate, e lì lo mettono nel ghiaccio. Poi si rompe questo frutto e si mangia il cocco propriamente detto che è agridolce e duro, ma che piace molto. Aprire il cocco solo con un coltellaccio e colpi forti e sicuri, senò non ce la si fà.
A Bahia dove ce ne sono tanti, nel cimo delle Palmeiras, gli alberi che danno questo frutto, è molto divertente vedere i bambini che salgono rapidi come scimmie sui tronchi nudi, per metri, fino a raggiungere il cocco, che debbono colpire affinchè cada per terra. In alcuni posti addestrano proprio le scimmie per fare questo.Ma naturalmente è uno spettacolo folclorico, le scimmie adorano, nessuna tortura.
Bè era solo questo
Un abbraccio e PACE, con l’acqua di cocco.
Anna
16 Settembre 2008 alle 2:24
Non c’e che dire Lula sta proprio facendo un bel lavoro,tra i venti di golpe che spirano nel sudamerica (vedi la faccenda di Morales,Chavez e gli USA) il brasile sembra essere un’isola felice nei rapporti politici internazionali!A me piace pensare che se il brasile sia la parte moderata dell’america latina un po di merito sia anche degli italiani che risiedono in quel paese..
Bel report Francesca una finestra aperta da cui sbirciare le bellezze e le qualita di un fantastico paese.
Ciao
M
16 Settembre 2008 alle 2:26
Cara Francesca, mi dispiace che la tua visita in San Paolo e Jundiai non sia stata fatta la settimana scorsa, avrei avuto piacere a conoscerti. Infatti nella Fazenda che hai visitato abbiamo organizzato io e Virginio Mantesso (che ti ha accompagniato) una conferenza con il tema:”CAFFÉ: STORIA, IMMIGRAZIONE, VALORIZZAZIONE ATTUALE E OPPORTUNITÁ COMMERCIALI”. Due giornii prima l’avevamo organizzata a San Paolo all’Uniitalo, organizzata dall’altro amico Andrea Ruggeri.
Di seguito ti invio un testo che parla della storia del mio nonno che alla fine é la storia di quasi tutti gli italiani emigrati in Brasile.
Un caro saluto.
Domenico Monardo, la cultura del caffé nella storia di una famiglia calabrese
In 1890, nella paese di Vallelonga – Calábria, nel sul Italia, nasce Domenico Monardo.
In difficoltá come daltr’onde l’Italia intera, Monardo nel 1926 con 36 anos, pieno di speranza, lascia la famiglia, 5 figli e la Patria e s’imbarca con direzione il Brasile. Arriva al Porto di Santos e prosegue per lavorare in una fazenda di caffé a Riberao Preto nello stato di San Paolo. Pochi mesi dopo muore.
La storia di Domenico Monardo e il Brasile si interrompe, lasciando un vuoto. Ma nel 1960, a Reggio Calabria, nasce Antonello Monardo, nipote di Domenico. Seguendo, senza saperlo, le orme del nonno. Antonello visita il Brasile nel 1990 per poi trasferirsi nel 1966, anche lui con 36 anni.
Le coincidenze non si fermano qui. Antonello crea la marca di caffé con il proprio nome “Antonello Monardo Caffé Espresso”, che seleziona i migliori chicchi di caffé prodotti nel Brasile, come per poter terminare la missione iniziata dal nonno Domenico nei campi di caffé di Ribeirão Preto.
Tutto questo succede nella cittá a Brasília, cittá considerata mistica, dove il Santo Italiano Dom Bosco nato nel 1815 ha avuto um sogno, dove ripetutamente uma voce gli diceva che “…quando verranno a scavare le miniere nascoste, nel mezzo di queste montagne, sorgerá qui la terra promessa, erogando latte e miele. Sara uma ricchezza inconcepibile…” e concretizzata dal Presidente Juscelino Kubitschek creando l’attuale Capitale della Repubblica nello stesso anno della nascita di Antonello, 1960!
La figura di Domenico rappresenta la storia del caffé, dell’Italia e del Brasile, Antonello il riscatto della cultura del caffé nel Brasile, unendo nuovamente brasiliani e italiani, presentando il caffé brasiliano, elaborado con macchine italiane, come uno dei piú apprezziati al mondo.
16 Settembre 2008 alle 2:33
Ciao! Bella come sempre.Goditi le meraviglie che ti offre il Brasile. Indubbiamente tornerai a casa molto piu’ ricca di prima e capirai benissimo che non mi riferisco ad una ricchezza materiale.
Un abbraccio
Anthony
16 Settembre 2008 alle 2:54
Dear Francesca,
I’m sorry to write in English. However, I can only understand Italian, but I can’t speak or write in Italian.
I met you (actually I only saw you, and hear your speech) at Circolo Italiano, in Sao Paulo , last Friday. I was there along with my mother. Perhaps you might remember who I am. I was wearing a blue shirt, black hair, and I am a big guy.
Well, I am a son of Italians too. My mother is daughter of Italians. Actually, in 1997 I went to Italy , in a wonderful trip that unfortunately only lasted for 10 days. Like that music from The Beatles, it was a Magical Mystery Tour! I’ve learned there to speak Italian; however, when I got back I didn’t have anyone, or reason to practice so, in the end, I forgot most of it.
I remember you told something about you don’t like that people that have Italian blood don’t know to speak Italian. Well, that’s just my case… And I know English because my graduation. I’m about to become a pharmacist, I study at USP – Univesidade de Sao Paulo, the best of the country, and among the best of the world.
Well, this e-mail it’s just to say that it was an honor met you, and in spite of do not totally agree with you, I respect your point of view.And I must say that I wanted so bad to take a picture with you, but as long as I don’t speak Italian, and you had all that people wanting to talk with you, I became a little shy and took off.
I must say that you’re the most beautiful and incredible woman I ever saw in my life. I hope we meet again!
Best regards,
Arthur Georges
16 Settembre 2008 alle 2:59
OGGI 16 SETTEMBRE COMPRO IL GIORNALE ITALIANO E LEGGO UNA BELLA NOTIZIA, LA RAI HA` DATO LA ( SFIDUCIA )A BADALONI, QUESTO VUOL DIRE CHE LE COSE DEVONO CAMBIARE, NOI TUTTI SAPPIAMO IL PERCHE`, FACCIAMO UN GRANDE AUGURIO A FRANCESCA .GAETANA
16 Settembre 2008 alle 3:00
MI SONO DIMENTICATA SONO LE ORE 11 DI MATTINA GAETANA
16 Settembre 2008 alle 3:09
RICORDIAMO A TUTTI COLORO CHE DESIDERANO PARTECIPARE MARTEDI 16 SETTEMBRE ALLA CENA ORGANIZZATA DA FRANCESCA CON I LETTORI DEL BLOG DI SAN PAOLO, CHE L’APPUNTAMENTO E’ ALLE ORE 20.00 PRESSO LA PIZZERIA “BABBO GIOVANNI”, ALAMEDA INHAMBU 1380, MOENA.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!
16 Settembre 2008 alle 3:15
Francesca ,desciverci tutti i paesaggi ,la Radovia Bandierantes,fiancheggiata da enormi piantagioni di eucalipti e i grandi camioni di arance ,prodotti da un vecchio emigrante italiano, fattosi facoltoso con lavoro ,sudore e speranze avverate:il signorCutrale ,dimostri di coinvolgerci nel viaggio e alle tue emozioni.Quell ,succo di cocco tirato su con la cannuccia, mi ha fatto venire una voglia di gustarmelo!!!!.In quanto alla signora Luisa (credimi ) ho ricordato ,quando tu nel programma di :Sportello Italia ,mostrasti al pubblico televidente i Bis che ti aveva inviati e come tutto l’equip rideva e mi contaggiai.In quanto al maltratto ,dei nostri contadini , nei campi brasileri ,fu ,la stessa schiavitu´degli afroamericani e che qui´in argentina lavoravano con sudore ma senza schiavitú e quindi ,poter arrivare ad una vita dignitosa .Ma guarda quante cose ,mi stai rimuovendo ,cose raccontate da ,emigranti della meta´di questo secolo ed anche anteriore ed e´bello rimuovere ogni tanto la cucozza.Insomma ,fai conto che stó viaggiando assieme a te,che bello!!!!!!!!!!!!!!!.!Che colori intensi che hanno quei frutti nelle ceste !!!!!!!Una boutique.
Bé cara mia ,ti lascio con un bacio affettuoso e che il tuo viaggio prosegui a mille meraviglie.
Bon voyage ,buen viaje ,felice viaggio.Linda Napolitano
16 Settembre 2008 alle 3:19
Cara Francesca,
leggo con molto piacere tutto quanto fai in Brasile, gli incontri con in connazionali e posso anche immaginare la stanchezza dopo tante ore in giro in una città enorme come Sao Paolo.
Quanta frutta!! E soprattutto vedo che fa tanto caldo da quelle parti. Ti ricordi quando eri a Mar del Plata a maggio che freddo faceva? Ti dico che, anche se si sta avvicinando la primavera, il freddo si fa ancora sentire; ma vedendo quella foto tua con il cocco è come raggiungere ad un tratto l’estate.
A proposito della vita dei primi immigrati italiani in Brasile ricordo proprio di aver visto qualche sceneggiato brasiliano che se non sbaglio si chiamava “os immigrantes” . Sicuramente i nostri amici in Brasile ti potranno informare meglio di me.
Un abbraccione e tante belle cose.
Marc.
16 Settembre 2008 alle 3:27
Francesca ,
che buona tutta quella frutta tropicale vero? il banco dietro di te fa venire voglia di macedonia. Menomale che qui in Florida abbonda, se no…..e abbondano anche le arance. Ci sono cosi tanti agrumeti da Orlando in giu` che l’arancia e`diventata il simbolo di questo stato e ce la portiamo in giro su tutte le targhe delle auto.
La storia de l’agua de coco mi ha fatto venire in mente un signore che d’estate si fa km e km di spiaggia sulla sabbia di Sperlonga, Gaeta e Formia vendendo il cocco, magari qualche volta lo hai visto pure tu mentre andavi a Ponza. Lui e` molto conosciuto, un personaggio cult di quella zona. E` sempre super chic, lo vedi arrivare da lontano con un pareo in genere lilla o azzurro e infradito, un cappello largo di paglia in testa e una collana bianca di conchiglie al collo. In mano ha un cesto quadrato tipo quelli di paglia intrecciata e dentro c’e` il cocco al fresco, le foglie di fico e dei fiori. Quando ti compri la fetta di cocco da lui, te la serve sulla foglia di fico e ti mette un fiorellino per decorazione.
Mi domandavo, sulle spiagge do brazil fanno lo stesso?
16 Settembre 2008 alle 3:36
aVEVO DIMENTICATO METTERE :IL NOME .LA CITTÁ ,NAZIONE ,
E.MAIL.IL COMMENTARIO LO GEGGERAI ,SOPRA .MA RINNOVARTI GLI AUGURI MI PIACE .CIAO FRANCESCA .LINDA NAPOLITANO
16 Settembre 2008 alle 3:47
Cara Francesca,
Peccato che non posso andare a trovarvi a São Paulo e mi imagino quante belle esperienze ne avrai insieme alla maggior colonia di italiani e discendenti qui in Brasile.
Chi non si emoziona quando racconti le storie che ascolti, le esperienze che vivi e i tuoi sentimenti espressi con tanta sincerità?
Anche a me mi fanno piangere. Sono discendente ma il sangue è puro italiano, senza mescolanze e quello parla più alto. Essere brasiliana è un orgoglio ma essere discendente di italiani è il doppio!
Ti auguro un bel soggiorno e tanti bei momenti tra noi.
Maurizio( Mexico City) ha parlato bene nel dire che il Brasile deve dei meriti agli italiani, specialmente la regione Sud, che la hanno trasformata con il suo lavoro. Mi dispiace ma Arthur you must carry on studying Italian to get Francesca’s attention. It’s easier because it’s similar to Portuguese, so…and you have a great English, too.
A tutti amici del blog i miei saluti e un affettuoso abbraccio
16 Settembre 2008 alle 4:02
Brava!!!! Francesca.
Mi e’ piaciuto molto per come hai trattato il tema delle polemiche, era propio quello che mi aspettavo.
Commovente il racconto degli italiani che lavoravano nelle “fazende” quella tua descrizzione (schiavi senza catene) fa propio male al cuore, e non ti do torto per aver voluto lasciare la “fazenda” in fretta.
Tutti gli emigranti sparsi sui cinque continenti sono stati vittime di “umiliazioni” che hanno sopportato con coraggio, convinti che un giorno i loro figli avrebbero avuto un futuro migliore. E oggi tu ne stai costatando la realta’.Questo ci rende orgogliosi e allo stesso tempo siamo grati a tutti coloro che prima di noi ci hanno tracciato la strada.
Belle le foto in particolare quella con la signora Luisa
alla quale invio un saluto particolare (quasi tutti conosciamo la dolorosa storia dei Fiumari anche perche’ hai trattato il tema piu’ volte sul tuo Sportelo Italia)
Ti auguro un buon proseguimento, e son sicuro che l’incotro alla pizzeria di”Babbo Giovanni sara’ un SUCCESSONE!!Ciao alla prossima Giuseppe.
P.S.un saluto a tutti i blogghisti,in particolar modo a quelli Brasiliani.CIAOOOOOO!!!
16 Settembre 2008 alle 4:05
Carissima Francesca:ho letto con un poco di rammarico lo scritto di Arthur Georges,che dice a te non piacciono i discendenti di italiani che non parlano la lingua e tante altre cose.Quindi mi permetto di diriggermi a lui in portoghese,perche só che non é cosí.Caro Arthur,antes de tudo te dizer que somos colegas na USP,só que eu sou arqueologa.Como “compaesana”,colega uitalo-brasileira,queria te dizer que é uma pena você não ter se aproximado da Francesca.Ela nunca disse que não gosta dos descendentes que não falam a lingua,ela somente diz que lamenta,é diferente,mas ela aprecia quem se aproxima da Italia,qualquer que seja a maneira,como a tua de ir até o Circolo Italiano para ve-la,pena que você tivesse ficado timido sabe?voce ia ver que não é nada disto,voce teria sido muito bem recebido,só que obviamente ela não podia trocar ideiais contigo se você não consegue falar entende?porque ela não sabe o português.Porque você não vae na terça na pizzaria,o endereço está neste blog um pouco acima e não confraterniza com todos lá,ha outros como você que são de gerações longe das origens(eu nasci na Italia,vim com 9 anos)e que tambem não falam italiano aou muito pouco,mas para se comunciar ás vezes não é preciso falar uma lingua,basta olhar nos olhos ha?a lingua do afeto,da amizade,que é universal e é cultivada neste blog desde o inicio.Tente e verá.Um abraço,Silvia
16 Settembre 2008 alle 4:05
E’ molto bello, cara Francesca, leggere i tuoi commenti su quello che vedi nei tuoi viaggi, oltretutto scritti in modo che sembra di essere li insieme a te. Mi auguro pero’ che le tue “gite” non riguardino solo il continente americano a nord ed al sud. Ricorda che anche in Asia e specificatamente in Thailandiam ci sono molti italiani che hanno avviato attivita’ commerciali, per la maggior parte ristoranti. Spero che tu ci tenga in considerazione per una tua visita da queste parti. Cordiali saluti,Bruno.
16 Settembre 2008 alle 4:11
Ciao, cara Francesca vedo dai tuoi commenti e fotografie che ti stai divertendo un sacco in Brasile, ti auguro che continui conoscendo le belleze di questo paese del sudamerica che ugualmente al vene zuela se ne vanta per tante belleze naturali, e tanta allegria. In quanto alla vita che li spettava agli immigranti arrivati nelle fazendas si puó dire che chi piú chi un po meno lo hanno vissuto tutti gli italiani che hanno immigrato al estero nel 800, 900 anche nel 1950, pero con tanta forza di volontá, voglia di lavorare hanno superato tanto dificoltá e ora una buona maggioranza se ne vantano del benessere che si tiene avendo formato una famiglia, crescere i figli, laurearli e fargli sentire orgogliosi figli di immigranti, a me non mi vergogna per niente essere figlia d’immigrante anzi me ne vanto e mi sento un’altra cittadina italiana, e porto la bandiera tricolore molto in alto. Que rica, que sabrosa el agua de coco (buona, saportita e l’acqua di coco), il coco e buono in tutte le sue forme, cocada, coctails, dolci, e secco, puro. Ah cuanto mi dispiace non poter esserci anch’io domani alla cena nella pizzeria “Babbo Giovanni” pero mi accontento se mi mandi attraverso il blog una foto con tanta bella gente e un bel pezzo di pizza acompagnata da un bicchiere di Alambique Do Décio e buonissimo, e un prodotto artesanale propio del brasile (102 anus de tradiçáu). Ci sentiamo al prossimo commento, saltami Andrea e per te un bacio, e tanti saluti a voi amici del blog. Buonanotte o buongiorno………….
16 Settembre 2008 alle 4:24
ciao, Francesca !!!!!! quanto sei cara tra la gente, hai visto ??? Ne sono contento e credo che hai fatto una bella sorpresa a tutti i tuoi fans di essere venuta. Magari potessi rimanerci ancora un altro pò…
allora, io sono di corsa ed ho voluto passare per il tuo blog per lasciarti questo messaggino di buona notte! :D
Domani ti vengo a trovare nella pizzeria. bacio da Marcos Petti – giornalista/traduttore.
16 Settembre 2008 alle 4:28
Francesca, non c’e modo migliore ma visitare gli italiani all’estero, per scoprire l’Italia, fuori dall’Italia. Noi tutti amiamo la nostra nazione, anche se cosi’ lontana… sara’ sempre nei nostri cuori.
Per molti di noi ormai residenti all’estero, il paese in cui viviamo ci ha adottato e le nostre tradizione si mischiano con quelle locali. Alla fin fine, scopri’ pero’ che TUTTO IL MONDO E’ PAESE, e molte tradizioni locali, sono state importate dagli immigrati e si sono semplicemente evolute per necessita’. Rimane il fatto che anche i discendenti di immigrati italiani che non parlano neanche una parola di italiano, sono cosi’ orgogliosi di chiamarsi “italiani”.
Un altro fatto curioso e’ anche scoprire che fuori dall’Italia, molte tradizioni italiane, sono preservate meglio che in Italia. E’ come se fossero “congelate” nel tempo.
Ciao
16 Settembre 2008 alle 4:43
Ciao Francesca,molto interessante ed istruttiva la tua descrizione dell’emigrazione Brasiliana, anche se triste e commovente.C’é molto di più profondo e raccapricciante nei racconti di chi l’ha vissuta da vicino.
La comunità italo canadese é differente perché più giovane,risale a 60-70 anni fa e le influenze esterne sono state differenti,e, non ha dovuto subire molti abusi fisici o morali.
Ammiro quanto stai facendo e ti auguro di raccogliere buoni frutti.
Un caro saluto a te e tutti gli amici di questo salotto,alla prossima.
16 Settembre 2008 alle 5:01
Carissima Francesca ,che bello vederti cosi’ felice in mezzo agl,Italiani di tutto ilmondo Iddio ti sta dando tante soddisfazioni, essere amate e circondata da tanto affetto che tutti ti dano. Goditi una bella vacanza e salutaci tutti gli Italiani portando un bacio da parte del salotto mondiale. Auguri Maria
16 Settembre 2008 alle 5:13
Mi didpiace tanto della perdita della signora Elvira e porgo le mie sentite cordoglianze alla sua famiglia Maria
16 Settembre 2008 alle 5:15
Francesca cara, quante belle informazioni e allo stesso tempo tristi perche` ci fanno capire quanto hanno sofferto tutti gli emigranti di quei tempi lasciando casa e famiglie per posti che la maggior parte di loro non sapeva che neanche esistessero. Poi non avendo un supporto diventavano schiavi come dici tu a causa di poca renumerazione per il lavoro che facevano. Se ci soffermiamo un po` penso che a quei tempi sia stato cosi anche negli altri paesi e pensandoci, c’e` tuttora questo problema – negli USA con i contadini messicani ai quali pagano poco e devono vivere in posti abbastanza squallidi, come pure in Italia dove anche di recente un contadino straniero che lavorava in una fattoria nel varese l’hanno addirittura trovato morto. Come vedi gli italiani adesso sono rimpiazzati da altri che forse vengono da paesi di terzo mondo. Io ti auguro un buon proseguimento e grande divertimento perche` tramite questo portale ci fai sognare anche a noi. Alla prossima tappa.
16 Settembre 2008 alle 5:37
A GIUSEPPE DEL CANADA. AI RAGIONE TANTI ITALIANI HANNO SUBITO UMILIAZIONI.QUANDO SIAMO ARRIVATI IN AUSTRALIA
MIO MARITO CERCAVA LAVORO DA PREMETTERE CHE LUI AVEVA 2 DIPLOMA DI RADIO E TELEVISIONE, LE HANNO FATTO LA TRADUZIONE IN INGLESE. LO HANNO MANDATO A LAVORARE, MIO MARITO SI PRESENTA PENSANDO DI ANDARE IN UN LABORATORIO, INVECE ERA UN GRANDE ABBATTATOIO,( DOVE AMMAZZANO GLI ANIMALI PER LA CARNE, POTETE IMMAGGINARE L’UMILIAZIONE DI MIO MARITO.PER FORTUNA QUEL POSTO A MELBOURNE NON ESISTE PIU,PER QUELLI CHE ABITANO QUI` LO POSSONO CONFERMARE, SI TROVAVA KENSNGTON ,.GAETANA
16 Settembre 2008 alle 5:46
Carissima Francesca quant si bella co cocco mmano.
(nostalgia di Salerno)
La tua allegria è stampata nei tuoi occhi. Vedo che ti stai divertendo un mondo in mezzo a tanta gente che ti stima tantissimo e ti vuol bene sinceramente. E tu lo meriti perché ti sei sempre “donata” integralmente nei programmi di Sportello Italia. Auguro di cuore che tu possa ritornare alla Rai perché potresti fare tante cose per la tua capacità professionale e l´arricchimento che stai avendo visitando di persona tante comunità italiane all´estero.
Come hai potuto constatare, sia personalmente sia da racconti, molti italiani in Brasile hanno sudato la camicia, come si suol dire, però con la loro abnegazione, con la loro intelligenza, il loro lavoro, il loro sacrificio hanno costruito grandi aziende che sono l´orgoglio del nostro secondo Paese e ci fanno onore come italiani.
Sarò felice domani sera di abbracciarti…sarai travolta da tanta gente che non vede l´ora di conoscerti personalmente.
Nu vasillo.
Carmela
Ciao cari amici italiani del mondo! siete fantastici con i vostri scritti. Buonanotte a tutti!
16 Settembre 2008 alle 6:27
Ciao Francesca, il diario che hai scritto, mi ha dato, tanta tristeza, ma e tutta verita, tutti noi emigranti, abbiamo una storia, e grazzie a te, che la racconti, non e stata facile viverla,cara son condenda, che il tuo viaggio prosegue bene, si vede nella foto, che sei tanta felice, di esssere in mezzo ai nostri connzzionali, ti auguro un buon proseguimento,
un saluto affettuoso.
Francesca
16 Settembre 2008 alle 6:32
Forza Francesca, le tue righe riflettono le emozioni che stai vivendo in questo gran paese, ma che a me sempre mi ha fatto paura, ho visitato altre nazioni del meridione americano ma il BRASILE non e’ come l’ARGENTINA (e lo scrisse in uno dei vecchi post). Credo che ha una societa’ estrema o bipolare : dalle favelas ai grandi edifici di Brasilia, dai biondi occhi azzurri ai neri morados, dai bimbi giocando calcio con pezzi di stoffa ai calciatori piu costosi del mondo,dai carretti tirati con asini agli apparecchi di alta tecnologia che fabbricano, dai riti neri di Bahia alla teologia della liberazione e cosi via….Compagni non voglio scocciarvi ma secondo i commenti di compagni di lavoro italobrasiliani ,dobbiamo aggiungere queste dure situazioni che hanno sofferto tanti inmigrati delle prime genenerazioni, ugualmente la poca conoscenza che i giovani di oggi hanno dell’Italia ” culla della civilizazione occidentale “,il poco aggiornamento dei connazionali all’anagrafe dei residenti all’estero, le difficolta’ che la comunita’ italiana residente presenta per organizzarsi nelle Associazioni Regionali, ed adesso per conformare una Federazione veramente rappresentativa dei giovani dell’ultima generazione,mi mette a pensare sul futuro sforzo che tocca al gigante Brasiliano, adesso integrante con la India e Sudafrica del Gruppo di nazioni piu’ forti del mondo.
Compagni del Brasile, PACE E BENE,scusate se mi sono lasciato andare ma e’ solo un commento e poi gia’ e’ mezzanotte, la stanchezza ci vince..ja ja ja.
Certamente che el Agua de Coco e’ una benedizione in questi paesi equatoriali, e se puoi Fraaan bevi l’accqua con la polpa bianca tutto il giorno perche e’ medicinale…in un prossimo post ampliero’ il punto.
Per adesso concludo e grazie Francesca per compartire le tue esperienze sul sorprendente Brasile, seguiremo in linea.
Gesualdo
16 Settembre 2008 alle 6:47
Ciao amici…
È incredibile la luce che Francesca ci trasmette…
Anche se un po’ stanca, quanta simpatia, semplicità, eleganza e bellezza.
È verissimo quello che Francesca ci racconta. Gli italiani erano quasi schiavi e la stessa cosa è accaduta con i giapponesi dopo 1908. Purtroppo sono cose bruttissimi che si succedevano fino alla fine della seconda guerra mondiale. È da sentire vergogna…
Fortunadamente le cose sono proprio cambiate e oggi questo bel paese accoglie tanta gente di diversi razze, gente di tutto il mondo infatti.
Francesca, peccato che non verrà a Guarujá, una isola bellissima e vicino a San Paolo con spiaggi troppo bellissime… da non scordare mai. Qua a Guarujá c’è anche una filiale della impresa Cutrale. Ma non è così bello da andarci… Scherzo…
Ciao a tutti.
Abbraccio a Yara e a Francesca.
A presto.
16 Settembre 2008 alle 9:38
Ciao Francesca, stella che guidi noi italiani nel mondo e ci ingoraggi a superare i soprusi e le offesse di
molteplici fazioni politiche. Non rispondere alle richieste d’intervento dalla persona in posizioni affidate e’ un’offesa alla dignita’ umana e non dovrebbe
considerarsi di mantenere la sua posizione di capo.
Tu Francesca sei l’unica a trovare il tempo alle risposte e ad accontentare tutti con sorprendente ed
amichevole disimpegno. Quante persone lavorano per e tu
quando ti riposi ? Chi controlla l’uso legale del denaro?
16 Settembre 2008 alle 9:41
ciao francesca,
sono davvero contento del successo del tuo blog…brava guagliona!
quando mi porti in giro per il mondo con te?
ti abbraccio
sergio
16 Settembre 2008 alle 9:56
Traduzione di una bella e commovente E-mail di Arthur
Cara Francesca scusa se scrivo in inglese. Purtroppo l’italiano riesco solo a capirlo ma non lo parlo e non lo scrivo.
Ti ho incontrato (in effetti ti ho solo visto) e ho ascoltato il tuo discorso venerdi scorso al Circolo Italiano a San Paolo.
Ero li con mia madre. Forse ti ricorderai di me. Indossavo una camicia blu, ho i capelli neri e sono un tipo alto e grosso.Dunque, sono discendente di italiani. Mia madre e’ figlia d’italiani. In effetti nel 1997 sono andato in italia per un meraviglioso viaggio che putroppo e’ durato solo 10 giorni. Per me e’ stato un “Magical Mistery Tour” come quella canzone dei Beatles. Li ho imparato a parlare in italiano; pero’ quando son ritornato non avevo nessun motivo e nessuno con cui continuare a praticare la lingua e alla fine l’ho quasi tutta dimenticata.Ricordo che hai detto qualcosa come “a me dispiace quando vedo che coloro che hanno sangue italiano nelle vene non parlano l’italiano”.Beh, allora questo e’ il mio caso…ed io conosco l’inglese grazie ai miei studi. Sto per diventare farmacista e frequento la USP – Unversidade de Sao Paulo, la migliore del paese e una tra le piu’ prestigiose del mondo. Bene, questa e-mail l’ho scritta per dirti che e’ stato un onore averti incontrata, e anche se non sono totalmente d’accordo con te, rispetto il tuo punto di vista. Devo dire che desideravo moltissimo fare una foto con te, ma a causa del fatto che non parlo in italiano, e avevi tutta quella gente attorno che ti voleva parlare, mi sono sentito in imbarazzo e sono andato via. Devo ammettere che sei la donna piu’ bella e incredibile che abbia mai visto in vita mia. Spero che ci incontreremo di nuovo.
Cordiali saluti
Arthur Georges
Traduzione di martino de marco
16 Settembre 2008 alle 10:08
Francesca un giorno farai delle puntate in TV e forse scriverai un libro su questi tuoi viaggi, ormai abbiamo esaurito gli aggettivi per descrivere te e le emozioni che susciti in tutti noi. Mi ha colpito il messaggio del giovane brasileiro ed ho pensato che valeva la pena di tradurlo a beneficio di tutti coloro che con l’inglese hanno poca dimestichezza.
Siamo tutti con te,
un abbraccio, Martino
16 Settembre 2008 alle 11:41
Anche se adesso mi trovo a Hanoi nel Vietnam, avevo lasciato ordinato al mio personale, e mi hanno confermato dell’invio, di una borsa di viaggio per consegnarti a te nell’incontro al Circolo Italiano, ma mi sembra che non é stato possibile consegnare personalmente PERCHE TU NON ERI ARRIVATA ANCORA, ma l’importante é sapere se te la hanno consegnato………..beh spero che il tuo soggiorno in Brasile sia stato gradevole……….saluti
16 Settembre 2008 alle 12:16
Cara danila,
le spiage qui in Brasile sono libere non ci sono i bagni e i venditori che passano per le spiagge vendono un pó di tutto,aquiloni,secchielli,parei, camarãozinho,gamberetti allo spiedo (fritti)gelati,cocco naturalmente!
Nelle spiagge che sono piú abitate come per esempio a Guarujá al centro,gli addetti al palazzo vanno la mattina presto e portano ombrelloni e sedie per i condomini…
ci sono quelli che vengono a passare la giornata che con un pó di verve,il tipico sense of humor dei brasiliani,chiamano farofeiros…ora spiego.
farofa io la chiamo il parmigiano grattuggiato dei brasiliani.A base di farina di mandioca a volte semplice a volte condita con bacon,uova banane cipolla ecc.La mettono un pó dovunque specialmente sul piatto tipico che é riso e fagioli.
allora tornando a quelli che vanno in spiaggia,la sabbia é fine fine e ti si appiccica addosso allora scherzando dicono che sono come una coscia di pollo,pezzo di arne o quel che sia passati nella farimna…spero di essermi spiegata!
A volte si trovano bei ristorentini sulla spiaggia che offrono I GRANCHI…NON I KING CRABS che ho mangiato in Florida ma piú piccoli ed altre leccornie del genere come la casquinha di siri..passata con vari ingredienti,spezie ecc e poi messa in casquinhas,nella propria casca = scorza del granchio o in conchiglie e messe in forno…
poi basta sennó mi dilungo..oltre al fatto che non posso scrivere molto…….
alla prossima
Flavia
ps per quanto rigruarda le famiglie che hanno fatto fortuna e sono belle storie,c’é quella del conte Ciccillo Matarazzo…che alla fine aveva tante industrie come i giorni dell’anno e le visitava una al giorno!
sono poi le spiagge deserte ancora,lont
Ci ano dai centri abitati
16 Settembre 2008 alle 12:22
Bè belli tutti i commenti.Solo voglio dire ad Arthur, ma scusa, lì tutti parlavano portoghese, se ti fossi avvicinato a qualcuno. Noi anche siamo state aiutate per salutarla, non era facile. Vieni alla pizza e vedrai come riuscirai a salutare Francesca, OK?
Flavia, mi vuoi dire dove hai visto un cocco senza la polpa interna? Sono curiosa perchè lo ignoravo, ma…
Francesca, profitta bene, sarà sempre poco in questopaese che è veramente immenso.
La schiavitù dell’epoca era uno strattagemma che usavano. Pagavano lo stipendio, ma poi obbligavano a comprare tutto quello che era necessario, nella stessa fazenda. Risultato, la persona alla fine doveva molto di più di quanto guadagnava perchè tutto era più caro, questo l’obbligava a rimanere nella fazenda per via del debito che solo cresceva.
Non sò se è già stato detto. Ma non era per tutti e non una regola, c’erano fazendeiros e fazendeiros.
Un abbraccio
Anna
16 Settembre 2008 alle 12:39
Riguardo al cocco quello che voglio dire é che nel cocco verde se c’é piú acqua c’é menoo polpa da mangiare..il bello é aprire il cocco e i signori ti taglano dalla propria buccia del cocco una spatola-cucchiaio da poter usare per mangiare la polpa.spero di essere stata chiare adesso!
flavia
16 Settembre 2008 alle 13:01
Flavia, si sei stata chiara adesso, finalmente
ah,ah,ah.
bacioni
Anna
16 Settembre 2008 alle 13:51
Ciao bella Francesca, il Brasile l’ho sempre immaginato come un paese molto semplice,con mercati,contadini,operai, distese di campi di verdure e di tabacco……..e le famose haziennde………sempre riprodotte nei film.A mia sorpresa invece comprendo che il Brasile e’ forse di piu che un paese semplice,e’ anche una citta cosmopolita.Bello!!!!
Cmq tu sempre spendente,grazie per essere la nostra voce italiana che ci accompagna in tutto il Mondo con questi tuoi meravigliosi viaggi.Davvero sei la nostra finestra internazionale.Ti abbraccio forte,non bere troppa Agua de Coco!!!
Per Danila,li ricordo anche io i venditori di cocco sulle spiaggie,forse non imparticolare quello che tu ci racconti,ma altri. Me lo ricordo anche io come era bello sentire da lontano quella voce che annunciava la vendita del cocco fresco.mmmmmmmmmmm mi stai facendo venire l’acquolina.
Per Martino dall’Australia: mi compiaccio nella tua grande generosita’ nel tradurre la lettera del Sig. Arthur, gesto molto nobile e dolce.
Vedi che ci sono ancora i Gentleman????
Baci a tutti,bello risentirvi di nuovo,Romina
16 Settembre 2008 alle 14:00
cara francesca sono cosi contenta che stai incontrando tanta gente italiana e stai vedendo cose nuove speriamo che ti diverti. ho vista le foto con quella amica sembri cosi rilassata e contenta sono felice speriamo che sarai sempre uguale speriamo di vederci presto ciao da me iolanda.
16 Settembre 2008 alle 14:23
Carissimi:sono tanti i commenti,che non so se saró ripetitiva con ció che volevo dire a Francesca oggi,sempre nel tema emigrati residenti all estero.Si é molto parlato del successo finanziario dei nostri connazzionali ed é una realtá.Ma io conosco due casi (e ce ne sono tanti)di persone i cui avi vennero all inizio del secolo o metá secolo(parlo del 900)con la valigia di cartone si,con la camicia da cambiare e basta si.Fuggendo dalla fame in Italia,ma pure per il famoso “fare l America”.L intenzione era chiaramente diventare milionari e tornare in Italia ricchi,almeno partivano con questo proposito.Non parlavano l italiano ma solo il dialetto ,molte volte erano della campagna,e frequentemente non sapevano ne leggere ne scrivere,ovviamente non parlavano il portoghese.Parlo particolarmente di São Paulo.Arrivati qui (dal porto di Santos,a 80 km) stremati da un viaggio in nave scomodo e affamati erano ospitati nell attuale Museu do Imigrante,che Francesca ha conosciuto.Ricevevano mangiare,alloggio e offerte di lavoro nelle varie fazendas ,in genere per la cultura del café,Sceglievano a vanvera una delle offerte e partivano,con l intenzione di lavorare,diventare ricchi e ritornare in Italia.Questi imigrati molte volte si sentivano spaesati con altri italiani che parlavano altri dialetti e quindi non si capivano neanche tra di loro.La vita,oltre che per le ragioni che diceva giustamente Lucia(argentina) c éra questa assoluta mancanza di comunicazione,un isolamento totale.Si formavano piccole colonie dove la religione era l unica forza comune,ecco il perche della grande importanza delle feste religiose dovunque ,ancora oggi.Si sposavano e venivano i figli.Non avendo fatto fortuna e quindi non potendo ritornare al loro Paese(senza fare l America ?)erano obbligati a restare qui.Inteligentemente facevano sforzi per integrare allora i afigli alla comunitá locale.In casa parlavano il dialetto,ma i figli andavano a scuola e imparavano il portoghese,poi non volevano vedere la lo
16 Settembre 2008 alle 14:26
Grazie Romina per i complimenti ma siccome faccio traduzioni per sbarcare il lunario mi e’ sembrato un gesto naturale tradurre velocemente la lettera di Arthur perche’ mi sembrava importante per tutti e, in particolare, per Francesca se per caso non l’avesse capita visto che lei ci tiene molto al suo pubblico.
Saluti a tutti, Martino
16 Settembre 2008 alle 14:34
scusate,ma oggi mi é mancato lo spazio.Dicevo,non volevano vedere i loro figli soffrire discriminazioni,cercavano di farli sentire il piu possibile integrati nel Paese dove,ormai,avevano deciso di vivere.Ecco che questo molte volte spiega perche discendenti non parlano l italiano,(ovvio non tutti,parlo sempre dei due casi che conosco e non devono essere i soli)una perche neanche i genitori lo parlavano e secondo per le ragioni esposte.Non hanno fatto fortuna,ma hanno fatto sacrifici enormi per fare studiare i figli,alcuni diventati grandi professionisti,alcuni Ministri in questo Paese,che portano i cognomi Italiani come un fiore all occhiello.Ecco,volevo solo fare un omaggio a quelli che economicamente non hanno avuto successo,ma che hanno onorato il nostro Paese in altri modi.Magari non mangiavano ma facevano studiare i loro figli,trasmettevono loro valori morali,gli inculcavano l amore per la Patria Madre,Molti discendenti di italiani al mondo(in Brasile lo posso dire)non parlano l Italiano ma amano tanto l Italia che é difficile da misurare,sono orgogliosi dei loro avi,della loro origine,.Questo per me é la vera italianitá.Forse é piu facile,avendo successo economico sentirsi Italiano di successo.,essere grato al Paese che te lo ha propiziato.Ma credetemi,l amore di questi altri di cui parlo é molto ma molto forte,poco se ne parla ,ecco perche l ho volutofare.Un abraccio e scusate se mi sono dilungata troppo,ma non potevo non farlo.Silvia
16 Settembre 2008 alle 14:54
Carissima Francesca, a quando il tuo ritorno con Sportello Italia? Spero a presto; la televisione non è piu la stessa senza il tuo programma, a parte il Calcio…nel frattempo io ti seguo ovunque…anche nelle isole piu deserte…
Fammi cenno quando stai per ritornare nelle nostre case; ti verro’ a trovare nel tuo programma, nella prima, e diro’ cio’ che penso di quel C……di Badaloni.
Ti saluto caramente e tanti km di baci, come il nordamerica e l’Italia…
Tony Triconi
16 Settembre 2008 alle 15:03
ciao Francesca, sono Giuliana non so se i ricorderai di me, io sono tornata da un viaggio in Francia (romantico ) e poi in Italia, sono arrivata sabato e adesso leggo i tuoi commenti sul viaggio in Brasile, si ci sono cose sorprendenti, come i bis e l’acqua di coco, la vegetazzione e altro, ma io come te sono italianissima fino alla radice dei capelli (e l’ho scoperto qui , a questo punto non so se felicemente o infelicemente)e mi sono portata i confetti, il parmiggiano, la liquirizia , insomma 17 kili in piú, come ti dissi una voltaé bello viaggiare , poi é bello tornare a casa , e io vorrei tornare dove ritorni te. ciao Francesca ti saluto affettuosamente.
16 Settembre 2008 alle 15:29
Ciao Francesca, racconti sempre cosi’ bene cosa fai, cosa vedi nei tuoi viaggi che quasi mi sembra di essere li’ con te. Ti ringrazio molto per questo. Pensa che proprio ieri al TG1 c’era un servizio sui ragazzi che bevono troppo e che si riuniscono su Ponte Milio. Mentre li intervistavano (questi sbandati) alle loro spalle si vedevano i lucchetti…che non avrei mai capito cos’era tutta quella ferraglia se non fosse stato per te che ci hai raccontato cosa succede sul ponte.
Tornando al Brasile, si la mia amica che ci ando’ mi racconto’ subito dell’incredibile quantita’ di succhi e anche delle marmellate con tanti sapori che noi non conosciamo,le hai assaggiate?
Immagino quanto deve essere stato difficile per te visitare una fazendas e pensare che li’ c’erano uomini (prima di tutto)italiani come te, illusi e prigionieri.
Non c’e’ bisogno delle catene per esserlo. Purtroppo questa e’ una realta che non si puo’ cancellare e che avviene ancora prorio sotto i nostri occhi, ovunque. Pensa alla raccolta dei pomodori in italia,dove per lo piu’ sono clandestini a lavorare in condizioni molto simili a quelle da te raccontate.
Il mio cognome per intero e’ Roman-Mina sai perche’? Questo cognome era molto diffuso e ogni famiglia si distingueva aggiungendone un altro….Mina e’ perche’ molti dei miei antenati scelsero di emigrare e fecero i minatori.
Posso solo immaginare cosa hanno passato, ma grazie a te e tramite tutte le storie lette sul blog,mi sono incuriosita di piu’ e ho indagato e ho trovato documenti che testimoniano proprio cio’,pensa che mio nonno mi raccontava sempre questo fatto e mi diceva ” se io sono qui con te e’ grazie a loro….” Il tutto per dirti che cio’ che stai facendo Francesca,tramite il tuo lavoro, i tuoi viaggi e la tua passione e’ molto molto di piu’ che raccontare le storie degli italiani all’estero, tu li riunisci, li riscatti dai torti subiti, li togli dall’anonimato e dai loro un’identita’.
Grazie.
Claudia
16 Settembre 2008 alle 15:36
Caríssima Francesca:
Siamo contenti che sei tornata in Sud America per visitare la Comunitá Italiana in Brasile vedi quanto ti vogliono gli Italiani all´estero e quante nuove esperienze stai provando in una geografía cosi bella che sicuramente ti servirano per m,ettere in moto un nuovo Progetto televisivo, ti aspettiamo presto sulla RAI.
Ti auguriamo un bel soggiorno in Brasile e certamente quando vuoi la nostra casa é aperta ti aspettiamo a Buenos Aires.
Tanti baci
Sebastiana e Sebastiano Schiavone
16 Settembre 2008 alle 16:19
Cara Francesca,
sono felice che abbia aggiunto alla tua collana di conoscenze anche questa perla che e’ la comunita’ Italiana di questo straordinario paese che si chiama Brasile. Anche in Brasile purtroppo non e’ tutto oro cio’ che luccica e mi spiace che tu abbia dovuto toccare con mano il fatto che i brillanti risultati degli Italiani all’estero non siano altro che il frutto di immani sacrifici. Il lavoro degli Italiani nelle Facendas sono un altro esempio di quello hanno dovuto fare gli Italiani all’estero per dare un trampolino di lancio alle generazioni odierne.
Un abbraccio,
Giorgio
16 Settembre 2008 alle 16:26
Viaggiare è mettere i propri pensieri, quelli belli e anche quelli meno belli, in “stand by”; è concedersi un’altra vita per pochi giorni, è la spensieratezza totale e assoluta… viaggiare dovrebbe essere un diritto fondamentale dell’uomo!
Un bacione Francesca, evviva la Carrà che domani torna in tv, questa volta, però, la puntata sarà trasmessa con due giorni di ritardo per il resto del mondo. E torneranno i ricongiungimenti di cui gli italiani all’estero saremo in qualche modo protagonisti,
Argentina e Brasile, venerdì 19 – 21.15 ora locale
Australia, sabato 20 – 06.15 ora locale.
Ciaaaao!!!
16 Settembre 2008 alle 16:29
Ciao Francesca,
il tuo diario di viaggio mi sembra davvero interessante. Vedere la tua reazione di fronte a cose ormai abituali per noi mi fa sorridere.
Ho appena finito di leggere un libro scritto da una discendente di emigranti in Guatemala, Consuelo de Aerenlund, dai quali ha oprigine la famiglia Tinetti, radicata poi qui a San Salvador.
Le difficolta’ degli emigranti sono un mistero solo per chi non ha mai lsciatao la sua citta’!
Vale la pena leggere tutto quanto si riferisce alle emigrazioni. Il Consorzzio Icon ha indetto un concorso l’anno scorso proprio su q
16 Settembre 2008 alle 16:31
Ciao Francesca,
il tuo diario di viaggio mi sembra davvero interessante. Vedere la tua reazione di fronte a cose ormai abituali per noi mi fa sorridere.
Ho appena finito di leggere un libro scritto da una discendente di emigranti in Guatemala, Consuelo de Aerenlund, dai quali ha oprigine la famiglia Tinetti, radicata poi qui a San Salvador.
Le difficolta’ degli emigranti sono un mistero solo per chi non ha mai lasciato la sua citta’!
Il Consorzio Icon ha indetto un concorso proprio sulle emigrazioni relative agli ultimi decenni dell’800, per pubblicare un libro.
Bene, un abbraccio, angela
Vale la pena leggere tutto quanto si riferisce alle emigrazioni. Il Consorzzio Icon ha indetto un concorso l’anno scorso proprio su q
16 Settembre 2008 alle 16:47
Francesca…que felicità!
Tu em Brasile!!
A dove stará prossimamente??
Qual cità? Peche voglio te encontrare…
Qual tu roteiro in Brasile??
te voglio molto bene!!
Bacio
16 Settembre 2008 alle 17:07
Giuliana,ben tornata!
un consiglio sul parmigiano…quando finisce l’italiano che ti sei portata dietro…prova il nazionale gran formaggio…fatto mi pare proprio a Rio Grande do Sul….secondo il mio modestissimo parere é quello che piú assomiglia al grana..lo mangio anche a pezzetti…
Si diventa piú italiani stando all’estero che nella propria Italia…probabilmente perché uno che vive in Italia ci vive e basta..noi la sognamo!
Alexandra…
se fai ancora in tempo c’é la riunione oggi nella Pizzeria Babbo Giovanni em Moema…dá uma olhada em cima que tem todo o roteiro oficial da Francesca!
Claudia,
come al solito,condivido le tue idee…
Un abbraccio a tutti.
flavia
16 Settembre 2008 alle 17:38
Ciao Francesca!
Che bello che tu sei divertita con la Comunità Italiana da Jundiaí.
Adesso ti faccio un invito: Va conoscere le città “Bento Gonçalves”, “Garibaldi” e “Caxias”, nel Rio Grande do Sul.É molto emozionante conoscere la Comunità Veneta e vedere che i discendenti mantengono le tradizioni italiane,di persone che sono arrivati qui, hanno sofferto molto e hanno vinto.
Il sito della famosa cantante è: http://www.inesrizzardo.com.br
Tu troverai vari canzoni dell’immigrazione, e la musica “Avante Ancora” racconta la storia di tutti i nostri antenati e emoziona molto.
Un grande abbraccio
Sueli Franco
16 Settembre 2008 alle 19:16
Cara Francesca,
prima di tutto, con un po di ritardo, noi offriamo le
nostre sentite condoglianze per la famiglia de la Sig.Elvira Balderi, le nostre preghiere e pensieri sono
per voi.
Francesca, stai facendo un tour di sorprese, scoprendo
paese dopo paese, ogn’uno con diverse storie, cultura,
e anche lingua…. pero la cosa che unisce e intreccia
queste cinque continente sparse su questa terra, il fattore comune tra tutte queste terre e’ il spirito e
l’anima de gli Italiani che ,per diversi motivi, sono
emigrati per tutti gli angoli di questa terra. E ora, anche te riesci capire, forse un po piu profondo,la vita e gli sacrifici fatti(non tanto in questi tempi,
pero sicuramente da i nostri genitori). Giustamente come scrive Silvia, anche senza risultato economico,
pero i sacrifici sono stati fatti. dove ci sono le fazendas, dove le ferrovie, le strade…..in ogni paese ce’ il timbro dell’italiano immigrato.
Per fortuna,(dico io, che non ho sofferto), invece ora
siamo noi che raccogliamo il frutto del sudore e sacrifici dei nostri genitori(antenati), pero fa bene sapere, conoscere la storia del passato, per fare le
nuove strade nel futuro, e apprezzare tutto cio’ che abbiamo a nostra disposizione, sul nostro piatto oggi.
parlando di piatti, e’ troppo tardi chiede un posto in piu al tavola in pizzeria per questa sera,?? ho veramente voglia di pizza brasiliana !!! oppure se non faccio in tempo,(colpa tua Francesca che sicuramente ci sara un traffico monumentale), che pensi, … se faccio un squillo, pensi che Babbo Giovanni me fara una consegna a domicilio???….. ora ho fame di pizza!
Buonaserata a voi tutti.. in pizzeria…. e fate anche se come ci fossimo anche noi (virtualemente!)
ciao Francesca, un abbraccio a tutti
roy.
16 Settembre 2008 alle 19:33
ciao francesca è bellisima quest’immagine anche qui in camerun ci sono tanti fruti diversi garzie a la ricchezzza della terra.
Bunona giornatta a te sopratutto coraggio un bacione
16 Settembre 2008 alle 19:42
Ciao Francesca
Ma questo tuo bel viaggio del Brasile, ti fara’ venire la milinconia dopo che ritorni a Roma. Come si dice, ogni paese ha il suo mondo. Mio padre aveva un cugino al Brasile, non so dove, andarono ad aprire le fabbriche di scarpe li. Sapevo che c’erano tanti italiani da per tutto, ed la vita era molto dura per loro, hanno avuto tante delusioni. Meno male con l’ andare del tempo si sono fatti capace di rimanere li.
Io ammiro molto le persone che si hanno arrotolate le maniche delle loro camice, ed vivere una buona vita. Gli Auguro una buona prosperita’ ed felicita’ a tutti loro. Via gli Italiani nel Sud America.
16 Settembre 2008 alle 19:47
Scusami Francesca ho saltao una “V”
Volevo dire e’ VIVA GL’ IALIANI NEL SUD AMERICA. Non offondo a nessuno.
16 Settembre 2008 alle 20:22
Francesca,ho letto con molto interesse il battibecco che c’e’ stato fra Stefano e Alessandro.Io non voglio entrare nell’argomento da loro trattato pero’ mi vorrei togliere una curiosita’:quando appare la comunicazione di servizio che ci chiede di attenerci ai temi trattati perche’le e-mails di coloro che non stanno all’argomento vengono pubblicate? Non si potrebbero bloccare?Lo so che qualcuno mi accusera’ di voler installare un certo modo di censura pero’ se non si sta alle regole che ben venga la censura.
Mi dispiace molto per la dipartita della Sig.Elvira,invio alla sua famiglia le mie piu’ sincere condoglianze.
A te Francesca auguro un buon proseguimento del tuo viaggio in Brasile e a tutti gli amici del blog(inclusi Stefano e Alessandro) un caro saluto.Vogliamocci bene perche’ la vita e’ troppo breve per sprecarla in cose futili.Ciao a tutti,Roberto.
16 Settembre 2008 alle 20:42
Carissimo Roberto
Avresti ragione se ci fosse qualcuno che leggesse tutto quello che uno scrive. Però questo non c’è. Se vedi bene, i post risultano immediatamente dopo essere scritti, ci vorrebbe un essere bionico, non solo per leggerli, ma per giudicarli immediatamente appena scritti, cosa alquanto impossibile.
Comunque la censura c’è e come vedi è immediata, questo inibisce e molto quello che uno scrive, a priori, non ti preoccupare. Comunque i battibecchi fanno parte della comunicazione, li fanno alla TV continuamente e nessuno li censura, fà parte.
Ma sei molto gentile e la tua ossservazione è opportuna.
Un abbraccio
Anna
16 Settembre 2008 alle 21:40
Grazie Anna di SanPaulo,sei molto gentile.Tanti saluti.Roberto.
16 Settembre 2008 alle 21:45
ciao Francesca, e grazie per tener tutti noi al corrente del tuo viaggio splendido e anche tutti questi dettagli interssanti, specialmente la storia degli aranci…se mi ricordo bene ho detto qualcosa di aranci,tempo fa sulla sita. E veramente molto rinfrescante con un puo di aqua minerale, una bella ciliegia maraschino e doppo per veramente dare un gusto “tropical” un ombrellone di carta. Ci sei? Doppo tutti queste viagetti di giorno e doppo queste cenate di pizza, Mamma mia !!! direi che sei pronta per una bella dormita.
Qua, tutto e un puo piu normale; vorei contribuire a certi fatti, adesso sapendo un puo piu del tua tropicalissimo viaggio. Vero che, Santa Anna e un quartiere vicino dove sei. Permetti che lo dicho qui invece di dire in un altra pagina, a rispondere a una vecchia domanda tua. Qui nelle bellissime cascate di niagara, la chiesa Italiana e Santa Anna, propio nel centro, vecchio quartiere Italiano.Tempo fa, sono caduto su una piccolissim paisetto di argricultura, un tre ora di bicicletta che si chiama?….ai indovinato bene…Santa Anna. A me mi fa pensare, ma chi e questa Santa?..che si chiama Anna. Sicuramente faro un piccolo studio su di lei.
Complimenti al fotografo e la bellissima Signora Luisa, di Fiume,Italia, biscotti e coco !!! non puo essere meglio !!!, momenti che scorrano uno doppo l’altro. Attenta che un coco non ti cade in testa !!!!grandiosi saluti, sandro
16 Settembre 2008 alle 21:54
Cari amici e cara Francesca, in relazione al cocco ai campi e ai nostri emigranti vorrei aggiungere (leggermente modificata) una massima di un’amica Mariella Mulas “Solo la voglia di continuare ad emozionarsi nella vita anche con un semplice sguardo ad una piantagione o bevendo il nettare di un frutto aiuterà i pensieri ad essere profumati e saporiti di speranza”,
approfittando la vorrei dedicare ai nostri eroi italiani, non quelli morti in patria, ma quelli che hanno costruito un mondo migliore, al di fuori del confine, con il loro sudore e con il loro sangue.
16 Settembre 2008 alle 22:01
Caro Sandro,
Sant’Anna è la madre di Maria, madre di Gesù. In parole povere è la nonna di Gesù. Certo che siccome nessuno usa la parola nonna è difficile metterla nella storia, ma è quello che è.
Un abbraccio
Anna
Ma fai lo studio, sarebbe interessante, pochi ne parlano.
16 Settembre 2008 alle 22:11
Ciao Feancesca, nel tuo viso sorridente si vede che sei molto felice e cosi mi sento io,perché racconti tutto con tanto piacere che mi sento propio li con te in cuel grande paese.Ringrazio al signor Martino per averci tradutto l´email di Arthur,peccato per lui che non si abbia avvicinato a te.Ti auguro una bella cenata di pizza questa sera.Un saluto agli amici del blog, e te un baccione.
Luigia
16 Settembre 2008 alle 23:02
Carissima Francesca ,che bello vederti cosi’felice.
Bello, come sempre, leggere tuoi racconti.
Goditi le meraviglie che ti offre il Brasile.
Ti auguro un buon proseguimento,
un saluto affettuoso.
Maria Rosa
16 Settembre 2008 alle 23:10
salve a tutti….sul precedente post volevo commentare che …..personalmente….. non mi sono offeso ne ho voluto fare polemica, ho solo espresso amarezza per La mancata visita di Francesca a Curitiba dove risiede um fantástico gruppo di italiani….la cui generosita’ e’ nota, amarezza per i tempi stretti non hanno permesso di aggiungere uma tappa al tour.
Oggi scrivo da uma fazenda…
dove mi sono ritirato a riflettere….
Dopo 4 anni consecutivi in brasile …
dopo avere comprato casa …
avere lavorato onestamente …
avere adempiuto ai miei doveri come presentare la dichiarazione dei redditi…mantenere i miei documenti in regola ….
essermi impegnato in attivita’ di volontariato e di utilita’ sociale….
ecco Che per il mancato ritiro della nuova carta d’identita’ mi viene annullato Il visto per trattamento di salute emesso dal consolato di milano emesso nel 2004, rinnovato e approvato nel 2006 dal ministero competente.
In pratica per um reato amministrativo oggi sono considerato um cladenstino Allá stessa stregua di um delinqüente, se tornassi in Itália oltre ad uma multa stratosferica da versare alla polizia federale mi sarebbe anche negato di tornare in brasile per molto tempo.
Qui non voglio fare nessuna considerazione , solo raccontare come Le storie di immigrazione anche oggi non sono facili, come esiste terrorismo psicológico da parte della polizia federale, da parte di avvocati e intermediari disonesti che lucrano sulle difficolta’ ad ottenere Il visto.
Sono molto arrabbiato e lottero’perche’ in brasile ho ritrovato La salute e La serenita’ , perche’ho fatto amici nuovi e mi apprestavo ad ambientarmi Allá realta’ di curutiba .
Oltre a cio’…e Che non e’ meno importante…
la privazione della liberta’…anche per Le piccole cose.
oggi non potrei prendere l’aereo per andare a mangiare La pizza a san Paolo e conoscere francesca ed altri nuovi amici….
Va be !! …ci guadagnano quelli che saranno presenti,cosi’ non saranno costretti a sentirmi Allá chitarra a cantare franco califano ehehehe.
16 Settembre 2008 alle 23:15
Carissima, come va?
sono passata solo per raccontarti che ho ricevuto messaggi e anche telefonate dopo che hai partecipato dello Spazio Italia, un ascoltatore ha letto sul giornale di Jundiaí e mi ha chimato dicendo:”come mai non me l’hai portata qui per conoscermi, da anni seguivo suo lavoro nello Sportello Italia”, rsrsrs e poi ti racconterò altri messaggi.
non puoi immaginare come sei vicina del tuo pubblico all’estero.
un abbraccio e grazie di tutto.
Fátima Cipolletta
16 Settembre 2008 alle 23:25
Caro Grillo Parlante…ma come mi dispiace quello che stai passando.Io non sono a São Paulo oggi,ragione per cui non sto andando alla pizzeria ,andrá mia sorella per tutte e due….ma mi dispiace che tu non possa andare per le ragioni che dici.Avrai tutto il blog a fare il tifo,te l assicuro,perche tu possa risolvere le tue cose al piu presto.La burocrazia,che qui si dice burrocrazia(burro é somaro in portoghese per quelli del blog che non lo sanno)é il male dell umanitá….e il danaro,perche é per spellere i soldi alla gente che si creano tutti questi problemi.Figurati,in un paese dove gl italiani sono tanti,dove lavoriamo e aiutiamo il Paese a crescere é una vera assurditá….ti auguro il meglio ok?Saremo in due a perderci la pizza ,ma non mancherá occasione vedrai.Un abraccio grande,Silvia
Oggi penso saró l unica a scrivere perche figurati,sono atutti a mangiarsi la pizza ti pare?
16 Settembre 2008 alle 23:32
Uhè… Io come devo fare per arrivare alla PIZZARIA di BABBO GIOVANNI in orario?
16 Settembre 2008 alle 23:40
Positano R.
prendi un taxi, dipendendo dove sei a São Paulo, se parti alle sette ci puoi mettere da 30 a 45 minuti LA PIZZERIA si chiama “BABBO GIOVANNI”, ed è all’ALAMEDA INHAMBU 1380, nel quartiere MOEMA.
Forza che ce la fai …
16 Settembre 2008 alle 23:54
Ciao Francesca!
BENTORNATA!!!!!!!
Grazie per il tuo recente e-mail informandoci che adesso ritorni a lavorare duro, però abbiamo capito che visiterai il Brasile – Sao Paulo. Eccelente! Ma che lavoro duro!…..
La nostra cugina Flavia ci avea informato per telefono che sareste qui nel Venerdi, ossia, da ieri.
Siamo rimaste per più di 10 giorni senza computer. Problemi insolubili e perciò per semplificare la loro vita e complicare la nostra, la DELL ha deciso che dovevamo formatare il HD. Un problema!
Di nuovo auguri perchè adesso ti vediamo con la nostra concitadina Anna nella foto del tuo blog.
Certamente hai tutto crometrato nel tuo viaggio in Brasile però qui siamo a Ilhabela. Se vuoi ….. con piacere. Dovresti girarti per conto tuo per arrivare nell’isola e dopo tornare a Sao Paulo.
Se puoi e/o vuoi, fatti viva!!! Ti faremo conoscere l’isola. È conosciuta come “A Capital da Vela” = “La Capitale dei Velisti”.
Un abbraccio,
Lina + Robert
Frequentemente (quasi sempre!!!) in ritardo …… Pazienza! Cosa si può fare…..? Cose inevitabili della vita.
In “bocca al lupo” per la continuazione del tuo viaggio in Brasile.
P.S.: oggi 16-9 – 18:45 ore – abbiamo visto tutti i tuoi messaggi più nuovi. W il “cocco verde” – acqua di cocco. Nell’isola ce ne sono in abbondanza!
17 Settembre 2008 alle 1:21
Cara Francesca:
cari amici/ amiche italobrasiliani:
Vi auguro una buona serata insieme in pizzeria .
Sono andata due volte in Brasile e si mangia benissimo!!!!
Cordiali saluti. Marta
17 Settembre 2008 alle 1:29
Francesca, vedo con entusiamo che stai godendo questi giorni. E mi fa piacere tutto che si e parlato di me, mah vi giuro che quell´acqua non era mia.
Divertiti
17 Settembre 2008 alle 2:56
A quest’ora saranno tutti in pizzeria, mangiando, bevendo e forse cantando??? Qualche vicino brasiliano poi ci fara la cronaca di questa giornata d’incontro!!
che continua a coinvolgervi in ogni racconto che ci fai arrivare, con tanto colore come la foto del agua de coco e di una profonda sperienza di vita come la storia d’immigrazione della signora dello sguardo dolce che ti si e avvicinata.
buona serata ancora,
Claudia.
17 Settembre 2008 alle 4:37
CARO POSITANO DA NAPOLI VIENI QUI PRENDI L’ALITALIA E IN 5 MINUTI TE LA FACCIO IO UNA BELLA PIZZA, CON A PUMMAROLA NCOPPA. CIAO GAETANA
17 Settembre 2008 alle 4:43
Cara Francesca, ti ringrazio “l’invito” (cioè, io mi sono invitata senza arrossirmi….) per andare alla Pizzeria Babbo Giovanni. È stata una bella serata, piena di allegria e insieme a te che sei molto simpatica, come l’abbiamo visto in tv. Spero che torni presto presto a parlare con noi in TV e su di noi al pubblico italiano la cui maggioranza ci ignora.
Fai un lavoro importantissimo per noi. Da tempo vorrei che gli italiani all’estero come noi fossero conosciuti dagli italiani nati in Italia che ci guardano come “strani extracomunitari che parlano o pensano che sono italiano”. Io sempre fui fiera dalla mia origine e sempre difesi l’Italia non solo perché è la mia patria di sangue ma pure perché mio nonno fu arrestato durante la guerra. Suo reato: ESSERE ITALIANO!!!
“Tu sei l’amica degli italiani all’estero”, come ti ha coniato il nostro amico Paolo Meneghini. Ma sii sicura che noi tutti siamo tuoi amici di cuore.
Tanti cari saluti e buona fortuna!
Celia (il mio nome viene dal latino e significa venuta dal cielo).
17 Settembre 2008 alle 4:44
Ciao! Francesca.
Immagino che la festa alla pizzeria di “Babbo Giovanni “sia stato un successo..(pochi dubbi!)
Pensando al raduno nella mia mente si e’ formata unn’immagine di tanta gente in allegria e tu inmezo a tutta questa brava gente, allegra e radiante come sempre.(Se mi permetti di usare una metafora)lo descriverei come un’alveare e tu “ape reggina”.Sono ansioso di leggere qualche cosa a riguardo.
Volevo far notare alla gentilissima signora Testa di Toronto che anche gli italo canadesi hanno subito umiliazioni da parte del governo
.Forse lei non ricorda ma parecchi anni fa’ la C.B.C.(Canadia Brodicasting Corporatio)mando’ in onda un documentario intitolato barbed wire e mandolini(ferro spinato e mandolini)nel quale raccontava la storia di migliaia di italo canadesi,che nello stesso giorno che Mussolini diachiaro’ guerra contro L’inglitterra il 10 Giugnio 1940,l’allora primo ministro Mackezie King autorizo’ la R.C.M.P.(polizia statale)di procedere e INTERNARE tutti i residenti di origgine italiana i quali a loro avviso rappresentavano un pericolosi alla sicurezza della nazione.Percio’ la polizia raduno’ 17.ooo persone le quali avevano la cittadinanza canadese ordinando l’oro di presentarsi al commissariato regolarmente.Sei mila uomuni vennero arrestati e settecento vennero internati a Petawawa in un campo di concentramento e li restarono per ben quattro anni. in oltre in una cita’ del’Ontario venne proibito l’uso della lingua italiana nelle chiese,in nova Scozia dove c’erano molti italiani che lavoravano nelle miniere di carbone. I minatori non italiani scioperarono per sei settimane chiedendo che tutti i lavoratori italiani venissero licenziati.E tutti gli acconti bancari intestati a italiani vennero confiscati insieme alle loro attivita’ commerciali.Lasciando le famiglie degli internati al’astrico.La stori e’ troppo lunga per raccontarla tutta.(continua)
17 Settembre 2008 alle 4:47
Cara Francesca, ti ringrazio “l’invito” (cioè, io mi sono invitata senza arrossirmi….) per andare alla Pizzeria Babbo Giovanni. È stata una bella serata, piena di allegria e insieme a te che sei molto simpatica, come l’abbiamo visto in tv. Spero che torni presto presto a parlare con noi in TV e su di noi al pubblico italiano la cui maggioranza ci ignora.
Fai un lavoro importantissimo per noi. Da tempo vorrei che gli italiani all’estero come noi fossero conosciuti dagli italiani nati in Italia che ci guardano come “strani extracomunitari che parlano o pensano che sono italiani”. Io sempre fui fiera dalla mia origine e sempre difesi l’Italia non solo perché è la mia patria di sangue ma pure perché mio nonno fu arrestato durante la guerra. Suo reato: ESSERE ITALIANO!!!
“Tu sei l’amica degli italiani all’estero”, come ti ha coniato il nostro amico Paolo Meneghini. Ma sii sicura che noi tutti siamo tuoi amici di cuore.
Tanti cari saluti e buona fortuna!
Celia (il mio nome viene dal latino e significa venuta dal cielo).
17 Settembre 2008 alle 5:01
“la Rodovia Bandeirantes, una strada lunghissima che attraversa parte del Brasile….” magari fosse così…purtroppo attraversa solo lo Stato di San Paolo….e quando usciamo dal nostro stato non puoi figurare che strade ci sono cioè piene di buchi e senza un ristorante pulito…Almeno in tutto sempre c’è il lato bello…..si dimagrisce :):):)
17 Settembre 2008 alle 5:02
Si e’ vero che negli anni sessanta le cose erano cambiate ma c’era ancora un certo risentimento da parte degli anglosassoni nei nostri riguardi difatti si riferivano agli italiani con il nomigniolo “waps”cioe’ gente senza passaporto.E la polizia non interveniva quando su College street d’avanti al bar si parlava di sport per disperderli con arroganza.
Comunque oggi gli italiani a Toronto e tutto il Canada sono ben visti ci troviamo bene e insieme alle altre etinie stiamo costruendo una grande nazione!Dove i nostri figli potranno vivere da fieri CANADESI e orgogliosi delle loro radici.Francesca ti chiedo scusa per essermi prolungato cosi’ tanto, ma la storia non va’ dimenticata e va detta per come e’.Un saluto a Gaetana dall’Australia e grazie per la sua osservazione ai riguardi del mio scritto di ieri.Ciaooo a tutti. Giuseppe
17 Settembre 2008 alle 5:10
Qui e mezzanotte !
Sono testé rientrata dalla “Pizzata” devo andare a dormire perché domattina mi svrglio all5 mio figlio va a scuola alle 6 meno dieci ma devo dire almeno solo una parola:
F A N T A S T I C O
domani raccontiamo
buonanotte/buongiorno!
Flavia
17 Settembre 2008 alle 5:15
Ringrazio Francesca splendida notte nella pizzaria Babbo Giovanni ,sono contenta e comossa con o afetto che hai dimostrato per tutti i presente. Sua simpatia , allegria e sincerita ha riempito o cuore di tutti noi presente.
Salutti buona notte Yara
17 Settembre 2008 alle 5:50
Cara Francesca,
come sempre sei fantastica in raccontare i momenti della giornata di lavoro e di incontro con la comunita italiana nel Brasile. Bellissima la foto con la noce di cocco, devi sapere che l’acqua di cocco rinvigorisce le forze di difesa, serve contro disturbi digestivi, attiva il metabolismo,è un alimento con effetto positivo sul sistema nervoso e sostiene la depurazione e la disintossicazione del corpo. Depura il sangue e i reni e serve contro malattie della vescica. In questi paesi tropicali l’acqua di cocco viene utilizzata con buon successo contro deidratazioni, poiche l’acqua di cocco è simile a quella della soluzione di sale da cucina fisiologica. Quindi è un alimento naturale con un elevato contenuto di vitamine, sostanze minerali e microelementi molto raccomandabile per la salute e il benessere del corpo. Bella anche la foto con la Sra Luisa, la quale saluto, e lo sfondo con tutte le persone della comunita che ti sono venuti a conoscere di persona. In questo momento che scrivo sicuramente sei nella pizzeria “Babbo Giovanni” insieme alle amiche che scrivono su questo blog e tanti altri connazionali..spero di vedere le foto!!!
Un bacione…unn abrazo de corazon…cuidate mucho!!!
ilena lanni
17 Settembre 2008 alle 6:02
Cara Francesca, goditi la tua stanza in Brasil, lascia perdere certe cose che si dicono sul blog; l´importante credo sia l´affeto che tu dimostri a tutti l´emigrati e che per questo ti vogliamo tanto bene.
17 Settembre 2008 alle 6:21
Ciao Bellissima!!!
Buone vacanze !!!
Bacioni
Liliana
17 Settembre 2008 alle 6:28
Buongiorno Francesca, da noi e mattina, tu macari ti starai mangiando una pizza, con tuttto quel calore, ingiro dei nostri connazzionali, solo mi posso immmagginare, quandi abbracci, e lacrime di gioa, che ci sono, non mi resta che dirti bun’appetito.
X Gaetana cara, grazzie per quella bella notizia, che ciai dato, che era sul giornale, era ora, come si dice, chi fa del male, riceve il male, e con questo io voglio fare, tanti auguri, infiniti, a Francesca, che presto tutte le cose si agiusteranno, cara e propio cosi umiliazzione e brutta, quel posto che tu dici, io lo conosco, e ancora oggi ci passo spesso,ti saluto,
un saluto a tutti,
a te Francesca, un abbraccio.
Francesca.
17 Settembre 2008 alle 6:28
FRANCESCA,
l’ultima volta che scrissi nel blog tu eri all’ultimo giorno di visita in Argentina. Ed ora ti ritrovo in Brasile. Sono un po’ emozionato….uno dei primi del blog….chi si ricorda di me?
Ed io? In Italia, in visita a parenti ed amici,alcuni dopo oltre 20 anni. Sono stato contento, nonostante tutto, fa sempre tanta gioia il rivedersi.
Ora riprendero’ a frequentare il blog, devo scorrere meglio le lettere per vedere se ci sono tutti i vecchi nomi. Scrivero’?? Vorrei….ma mi e’ accaduta qualcosa “dentro”.
Quanto dispiacere per la scomparsa di Elvira Balderi, fu una grande artista lirica.
Ma, non sono il il protagonista….sei TU.
Con affetto, a TE e a TUTTI,
Ernesto.
17 Settembre 2008 alle 6:31
Un grazie specile a Francesca , sei b ellissima in queste 2 foto ,continua cosdi’ con il tuo speciale viaggio,(Un giorno spero di nuovo di vederti di nuovo in tv a raiitalia) un bacione Joe
17 Settembre 2008 alle 7:12
Cara Francesca, leggo tutti i commenti e sento una grande commozione, quanta realtá italiana per il mondo, quante storie di vita profonde, sofferte e anche piene di speranza. Un VIVA a tutti gli emigrati italiani nel mondo!!!
Un abbraccio a tutti Adriana
17 Settembre 2008 alle 8:08
Ciao Francesca, E’ bello vederti in foto,con quel bel sorriso,e Vaiiiiiiiiiiiiiiii! cosi perche’ ci porti un po’ del mondo,che non tutti noi, possiamo visitare,
continua a mandarci foto.
Ciao e saluti a tutti
maria
17 Settembre 2008 alle 10:10
Ciao a tutti,
Innanzi tutto, devo dire che la cena ieri è stata splendida. Proprio da non scordare più. È incredibile, ma un sentimento di impotenza, di incapacità mi ha colpito dopo cena, cioè una paura che non siamo stati capaci di trasmettere a Francesca tutto quello che lei rappresenta per noi.
Omaggio a Francesca, in realtà, non l’abbiamo fatto, non siamo riusciti a farlo, invece lei è chi ce l’ha fatta. Sempre ci parla di cuore, con suo sguardo affettuoso, sua attenzione a tutti.
Francesca, grazie per tutto.
Sei meravigliosa.
A presto.
17 Settembre 2008 alle 10:38
Salve a tutti.Io sono un appassionato e mi piace credere che sia anche un conoscitore di pizze. Mi sarebbe piaciuto esserci. Pensate che a Sydney c’e’ una pizzeria che si chiama “Mario Pizza Republic” e una chiamata “Pizza Maniacs”. Ma quel timidone di Arthur (ormai me lo immagino come Marcelito, cioe’ un figlio di Bud Spencer, e’ venuto alla pizzeria?
Martino
17 Settembre 2008 alle 11:26
Carissima Francesca, ti seguo con molto interesse ed i tuoi racconti sono come leggere un libro interessante..! Ci manchi! a presto, spero!
17 Settembre 2008 alle 12:45
Carissimi,
Ieri sera la pizza è stata una serata veramente molto bella. Un incontro tra amici.E ci siamo divertiti molto.
Ernesto, certo che ci ricordiamo di te, speriamo leggerti sempre come prima.
Io oggi sono stanca per commentare, mi sono alzata anche presto, ma voglio dire a Carlos Castiglione che non si preoccupasse. Ieri sera la pizza era un omaggio a noi che Francesca ha offerto. Ed è stata un ottima padrona di casa, era questo no Francesca? Ci siamo divertiti, ci siamo pure conosciuti, pure bisticciati un poco, ma ridendo(non poteva mancare) e Francesca è già più che omaggiata con la nostra bellla serata, ripeto, nostra, non è Francesca? Poi lei ha il resto delle giornate dell’anno.
Un abbraccione e felice di avervi conoscliuto.
Anna
17 Settembre 2008 alle 12:47
Scusate, l’ho detto che ho dormito poco, leggete giusto dov’è sbagliato, per piacere…
Anna
17 Settembre 2008 alle 13:35
anche di ricordi belli si Vive! achi puo’ interessare!
http://www.international.rai.it/tv/dietrolequinte/mostra.php?id=1204 saluti Luis!
17 Settembre 2008 alle 13:45
buon giorno a tutti di San Paolo !!!!!!!
L’incontro di ieri sera è stato veramente unico!! Mangiare la buona pizza a “Babbo” insieme a nuovi amici e ancora vicinissimo a Francesca, guarda, non ha prezzo !! rsrs!
Colgo l’occasione per ringraziarti, Francesca, dello stupendo cenone che cortesemente ci hai regalato, anche se io non sono stato molto d’accordo di aver pagato tu il conto. Avremmo dovuto condividere anche la fetta del conto !! kkkkk
Ciao, Flávia, io invece sono andato a dormire alle 3, credimi? e rieccomi qua al lavoro alle 8! mannaggia !
non so se ce la farò oggi ….. dopo vi mando altri post. Buona giornata a tutti i bloghisti del mondo !!!
G R A Z I E, Francesca !!!!!!
Marcos Petti – in piena sonnolenza mattinale !?
giornalista/traduttore
17 Settembre 2008 alle 13:59
Marcos Petti,
Caro bloghista, e mò cosa intendi fare? Poveri autori o poveri lettori. Sì perchè quale lavoro farai in queste condizioni?
Comunque auguri
Anna
17 Settembre 2008 alle 14:02
sei stata proprio brava, Ilena, di far conoscere a Francesca i benefici dell’acqua di coco.
vorrei aggiungere che l’acqua di coco rinvigorisce anche la pelle, ma Francesca non ne avrebbe mai bisogno, tanto ha la pelle di donnina di ventenne. Veramente una donna bellissimaaaaaa !!!! ne scriverò tante volte…ehehehehe
un caro saluto da San Paolo a tutti gli amici del blog!!!!!! bacioni….
Marcos petti
giornalista/traduttore
17 Settembre 2008 alle 14:32
Carlos Barbero. Bell Ville- Córdoba – Argentina
Ciao Francesca,
Veramente mi piace molto quello che fai, è bellissimo.
Ti racconto anche che leggere tante belle cose che ti vengono scritti dagli amici del blog mi fa piacere, anzi, mi servono per fare lezione alla Dante con i ragazzi della 5ª media a cui voglio se è possibile far partecipare a questa piazza virtuale interaggendo degli scritti con le persone che parlano la lingua italiana.
Sebbene io sono discendente conosco proprio bene delle storie di’immigranti come quelle dei miei nonni che forse qualche volta racconterò.
Tante belle cose a presto.
Carlos.
17 Settembre 2008 alle 15:53
Ciao Francesca, giusto un salutino, come avrei voluto essere li’ con voi a festeggiare, continua ad osservare l’ambiente che poi ci racconti tutto come sai fare tu.
P.S. questo scritto in realta’ e’ un pretesto per dire:
BENTORNATO ERNESTO, FINALMENTE!!! Ti davo per disperso.
Una dei tuoi fans.
Claudia
17 Settembre 2008 alle 17:55
Ciaoooo a tutti…
Sono felice di aver conosciuto ANNA, CARMELA, FLAVIA, MARCOS, VITORIO, YARA.
Magari potremo rivederci in un’altra oportunità.
Abbracione a tutti amici blogghisti.
A presto.
17 Settembre 2008 alle 18:18
Ciao a tutti, leggendo i commenti i non partecipanti hanno perso un grand “goodtime” con Francesca. Ho letto sul news che Babbo ha dovuto ordinare extra pizze da “UNO Pizzeria” from Chicago.
Scherzi a parte BRAVA Francesca sei una “Freccia Tricolore”, o come li chiamamo qui un “TOP ACE” tu sei “THE BEST”.
E mi voglio associare con li altri e dare un bentornato a Ernesto, si sentiva la tua assenza…
17 Settembre 2008 alle 19:40
ciao a tutti ,e voglio innanzi tutto dare il ben tornato al nostro amico Giuseppe a al Grillo paralante,e ad altri ancora di cui non ricordo il nome, mancavano i vostri interventi.
Le amiche del Brasile che ormai conosciamo hanno preso parte all’ ormai famosa pizza e saranno appagate dal piacere di aver conosciuto la Francesca da vicino e noi di riflesso sappiamo tutto o quasi.
Emozioni forti ,ricordi ancora vivi di tempi lontani.
Un saluto Francesca compresa.augusta
17 Settembre 2008 alle 19:52
“La Televisione italiana è, per gli italiani nel mondo, un cordone ombelicale, un modo di mantenere il contatto con le proprie radici”. Questo e` uno degli ultimi commenti di Badaloni. Oh! mo e’ e tempo di salvagenti, si e’ dimendicato che lui e stato il chirurgo a tagliare il cordone e a darci “paccheri giornalieri da piu’ di un anno. Adesso siamo stanghi di girare le guangie, ed e’ ora che se ne vada… Noi vogliamo Francesca, perche’ lei e’ la sola italiana per gli Italiani nel mondo che anche quando il “Cordone Ombelicale” fu tagliato lei ha continuato a “Coccolarci e a nutRirci con il ‘latte’ materno” che ci serviva a mantenere le nostre radici italiane ben nutrite.
…Badalo’ va a zappa’…
Noi vogliamo la Carra’ e Francesca insieme sullo schermo televisivo… “CARAMBAAAA”
17 Settembre 2008 alle 20:01
Augusta, non sono io “il ritornato” ma Ernesto, io sono stato sempre presente nel blog con “PERFECT ATTENDANCE”.
Ciao
Giuseppe
17 Settembre 2008 alle 20:21
Cara Francesca,
te la ricordi la canzone di Raffaella Carrà, “RUMORES” ? Beh, mi risuona nella testa come il zum zum zum di Mina.Troppi riferimenti musicali? :-) Mi spiego: i “rumores” che mi giran per la testa è che prestissimo avremo novita su quello che vorrai fare per noi e anche per te stessa.Tu lo hai visto che ogni tua azione nei riguardi degli italiani, ha una reazione molto ricca di affetto e sentimenti tutti positivi verso di te.
Bene, quello che si dice è che Badaloni se ne è andato, ma ancora non sappiamo chi verra al suo posto, ma l’altro “rumor” è che al nuovo Sportello Italia ci sara una conduttrice che non sei tu. Allora devo pensare che è proprio vero quello che ti ho augurato e che diventerai tu LA DIRETTRICE DI RAI INTERNAZIONALE? WOW!!! Spero sia proprio cosi!
La tua visita in Brasile sta finendo, ti mancano un paio di giorni e non vedo l’ora di vedere il video per tutti quelli che da lontano ti hanno seguita negli incontri, ma non hanno potuto partecipare personalmente.
Ti immagino un po stanca, ma non esaurita. Tu hai energia da vendere! :-) Buon proseguimento per Rio de Janeiro. Non perdere l’occasione di fare un tuffo in quel bellissimo mare (oceano)!
Un abbraccio, Lucia
17 Settembre 2008 alle 21:40
Carissima Francesca…non ho scritto tutta la giornata,tra le altre ragioni perche sono stata a rammaricarmi di non essere potuto venire ieri sera alla tua riunione.Poi se Anna avesse avuto il buon cuore di dire:Silvia…non stare triste….non hai perso granché….”ma nautralmente,e siccome non usiamo dire bugie ha fatto tutto il contrario,mi ha raccontanto tutti dettagli di come questo e come quello e sopratutto di come tu sei quello che abbiamo visto che sei,….della pizza in sé niente….ma questo lo capisco perche non era il centro d interesse di certo,non per noi sicuro.Poi,va bene,dice ti ho rappresentato…dico io…e chi se ne frega?io non volevo essere rappresentata,avrei voluto essere lí,é diverso.Poi ,per consolarmi mi ha detto che tu la chiamavi /Silvia il piu delle volte,e lí io ho preso l occasione al varco per vendicarmi….gli ho detto….chiaro,tu eri li,sentiva la mia mancanza perche ero assente….sic….parlava a te pensando a me……e siccome tu non mi puoi smentire,.Adesso serio,mi é tanto dispiaciuto.Ora io penso hai fatto bene a venire prima a São Paulo,perche pur non potendo paragonare cose tanto diverse,Rio de Janeiro é una cosa dell altro mondo(secondo me)a cominciare dalla vista dall aereo quando arrivi(non te la perdere)ma tutto.il mare,l allegria,le spiaggie,insomma,io non ci potrei vivere perche mi sentirei in eterna vacanza,adoro andare per qualche giorno,ma é troppo bello per lavorare(dico,dal mio punto di vista).Oggi é il tuo ultimo giorno qui,giá si sente nell aria la mancanza che ci farai,ma ti auguro un bellissimo ritorno e un “a presto”…e buona fortuna per i tuoi progetti,siamo tutti a fare il tifo per te.Ti mando un bacio grande,con tanto affetto e se possiamo collaborare….senó,da ció che dipende da me ,certamente non aaintralciare.La tua visita é stata una bellissima cosa.Come vedi il sole ti ha ricevuto e il sole oggi ti saluta,pure se lo vedo un pó triste,come del resto noi.Un abraccione,Silvia ,la xerox.
17 Settembre 2008 alle 22:01
L’assemblea di redazione di Rai International ha bocciato il progetto editoriale di Piero Badaloni. Poi ha avviato la procedura per sfiduciarlo.
Di Laura Neri
Su Italia chiama Italia abbiamo sempre seguito con molta attenzione tutto ciò che riguarda il canale internazionale della televisione pubblica italiana. Nel corso degli ultimi anni, tantissime sono state le iniziative prese da associazioni e organizzazioni legate agli italiani nel mondo – ma non solo – contro una Rai International a senso unico, povera di idee, politicamente squilibrata a sinistra.
Ora ci stiamo avvicinando al momento della verità: fra un paio di mesi si attendono le nuove nomine Rai, e sono in tanti ad essere curiosi: chi siederà sulla poltrona del direttore di Rai International? A quanto pare, non certo Badaloni.
Piero Badaloni, attuale direttore di Rai International – o Raitalia che dir si voglia – è sotto assedio: la redazione di Rai International ce l’ha con lui e con il suo progetto editoriale; progetto che è stato bocciato ieri dall’assemblea dei redattori, che prima ha respinto il suo progetto editoriale, poi ha avviato la procedura per sfiduciarlo.
La notizia della bocciatura del piano editoriale di Badaloni è stata rilanciata oggi anche sul portale Dagospia: “Un brutto colpo per l’immagine dell’ex giornalista del Tg1, nonché ex governatore del Lazio. I due terzi della redazione di Rai International ormai gli hanno voltato le spalle. Con lui è rimasto solo un drappello di redattori. Le schizofrenie del palinsesto estivo hanno contribuito al tonfo di Badaloni. Pensate che in questi mesi gli italiani all’estero ne hanno viste di cotte e di crude. A cominciare dalla partita della Juventus, nei preliminari di Champions, trasmessa per buona parte del primo tempo e poi drasticamente interrotta senza nessuna comunicazione”.
17 Settembre 2008 alle 22:02
Che cosa è successo?”, si legge ancora. “In pratica quando i responsabili si sono accorti di non avere i diritti per trasmetterla l’hanno tagliata. È accaduto qualcosa di simile anche con un Gran premio di Formula 1. Sembra più che scontata la richiesta di un risarcimento milionario”. Inoltre, “perfino il Papa ha dovuto fare i conti con la mannaia del palinsesto. La santa messa del Pontefice da Cagliari è stata interrotta al momento della recita del Credo, la preghiera della fede cristiana, e l’Angelus del Santo Padre non è stato trasmesso. Con la povera conduttrice, una suora, in palese imbarazzo”.
Un palinsesto davvero bizzarro quello di Rai International. Oltre agli episodi descritti, ci sono da registrare la fine del programma di Gigliola Cinquetti, tanto osannato dallo stesso Badaloni, e le numerose repliche andate in onda (ce n’erano alcune addirittura risalenti al 2004). Ovviamente il budget a disposizione ha inciso parecchio sulle vicissitudini (solo il programma della Cinquetti ne assorbiva il 30%).
Insomma, la gestione Badaloni continua a fare acqua da tutte le parti. Persino gli eletti all’estero, sia di destra che di sinistra, intervistati più volte sul tema Rai International da Italia chiama Italia, hanno detto chiaramente che così com’è, Rai International è solo uno spreco di quattrini.
L’augurio è che il nuovo direttore, chiunque sia, sappia risollevare il canale internazionale della Rai dal baratro in cui è sprofondato.
17 Settembre 2008 alle 22:16
Scusatemi per i due precedenti post… volevano essere sola la confrma di quello che l’amico dell’Australia aveva anticipato… la notizia è del 12 settembre….
speriamo bene…
allora adesso voglio soltanto rendervi partecipi delle mie emozioni leggendo del viaggio di Francesca e soprattutto i vostri interventi…. mi sento arricchito dentro per tutte le notizie che ho raccolto… io italiano residente in Italia…. grazie per tutte le vostre testimonianze e le storie d’emigrazione che avete raccontate…. sono molto preziose e non sempre si trovano sui libri di scuola…. ne farò tesoro…
sarebbe interessante che tutti i circoli e le associazioni di italiani ne tengano memoria e testimonianza affinchè non vadano dispersi e diventino patrimonio storico e culturale da diffondere sia nei paesi ch vi hanno accolto che nelle comunità di origine… chissà se a Francesca piacerà questa mia idea? e a voi? che ne dite? le associazioni dovrebbero farsi carico di raccolgliere le storie prima che vadano perse… quelle belle e di successo insieme a quelle di tanta altra gente che se non ha avuto successo economico ha comunque contribuito allo sviluppo dei paesi che li hanno accolti… attendo vostri interventi e pareri…
17 Settembre 2008 alle 22:21
per gli amici Brasiliani…. la nonna di mia moglie era nata a San Paolo, poi nel 1924 ritornò in Italia lasciando una sorella in Brasile… mia nonna si chiamava Maria Giuseppe Carlino. ed era originaria di Castelmauro (provincia di Campobasso).. chissa se riesco a rintracciare qualche mio lontano cugino con il vostro aiuto….grazie
17 Settembre 2008 alle 23:09
Se Raffaella ritorna in Rai, con caramba,tu quando ritorni? Dal Brasile intendevo!! Non farci caso,non vedo l’ora che approdi ancora una volta in T.V.,ti auguro tanta fortuna per tutti i tuoi progetti lavorativi,come va la tua vacanza brasiliana? a presto, Maria Rosaria
17 Settembre 2008 alle 23:17
Ciao Francesca,
nostro caro amico Paolo meneghini mi ha inviato una copia dell’intervista che ha fatto con te per Il Messaggero di Sant’Antonio e vorrei che tutti del blog lo leggessero.
Come si fa per metterlo qui?
17 Settembre 2008 alle 23:26
Sr. Giiuseppe Chiappini (Molise)
Guarda il sito:
http://www.telefonica.com.br e clicca sulla colonna a destra su GUIA DE ASSINANTES e metti il cognome Carlino dove è scritto “nome” e vedrai l’elenco di persone che hanno il cognome Carlino. In qualche forma ti mando la pagina 1a. di questo elenco:
Tempo restante: 4:06
Preencha os Campos abaixo
Nome : Logradouro ( rua, avenida… ) :
Cidade : Ordenar por pessoa :
Física Jurídica
O número de Clientes encontrados é superior ao limite de exibição (45).
Para busca mais refinada, acrescente informações à pesquisa.
NELSON CARLINO AV NOVE DE JULHO, 1213
(015) 3222-9610 SOROCABA
CARLINO NASTARI R VENCESLAU BRAS, 16 – CJ 84 AN 8
(011) 3105-1955 S PAULO – SE
CARLINO NASTARI R VENCESLAU BRAS, 16 – CJ 82
(011) 3105-9692 S PAULO – SE
FLAVIO CARLINO R JOAO BATISTA BOCCALETTO, 105
(019) 3886-3661 VINHEDO – CH REC CANJARANAS
GIULIO CARLINO R PEIXOTO GOMIDE, 596 – BL B AP 74
(011) 3253-5017 S PAULO – CERQUEIRA CESAR
MILTON CARLINO R ARGENTINA, 452
(016) 3361-2479 SAO CARLOS – VL S GABRIEL
NICOLA CARLINO AL FATIMA,N S, 158
(014) 3662-4676 BARIRI – JD BELA VISTA
SERGIO CARLINO R IMIGRANTES, 9
(014) 3641-3957 BARRA BONITA
ADRIANA CARLINO R ANTONIO NEO, 181
(016) 3376-4113 SAO CARLOS
ANNA CARLINO R JOSE FERREIRA, 18
(019) 3583-2250 DESCALVADO – CENTRO
JOAO CARLINO R MARIA APARECIDA B BARBOSA, 849
(019) 3561-3036 PIRASSUNUNGA – VL GUIMARAES
LUIS CARLINO R SERGIPE, 478
(011) 4584-4223 JUNDIAI – JD TARUMA
DURVALINO CARLINO R PEDRO II,DOM, 2755
(016) 3361-9585 SAO CARLOS – CENTRO
ALESSANDRO CARLINO R FLAVIO LEITE, 26
(015) 3227-6795 SOROCABA – VL BARCELONA
ALESSANDRO CARLINO R AMALIA GALLAN, 361
(015) 3247-7972 VOTORANTIM
Tempo restante: 0:41
Preencha os Campos abaixo
Nome : Logradouro ( rua, avenida… ) :
Cidade : Ordenar por pessoa :
Física Jurídica
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CARLINO GERBI R ANGELO ZANCO, 21
(019) 3868-9171 ESTIVA GERBI – DIS ESTIVA
CARLINO MARINELLI R JOAO V,DOM, 327
(011) 3837-0640 S PAULO – LAPA
CARLINO NASTARI R HUMBERTO I, 1046
(011) 5549-4475 S PAULO – VL MARIANA
CARLINO PEREIRA R MARIA DE NAZARE, 93
(011) 2545-8027 S PAULO – VL SANTA INES
OSWALDO CARLINO R JACINTO FAVORETO, 674
(016) 3501-5057 SAO CARLOS – JD LUTFALLA
ROBERTO CARLINO R DEZ A, 407
(019) 3523-2614 R CLARO – VL ALEMA
CARLINO DE JESUS ETR ANTONIO FREDERICO OZANAN, 1648
(012) 3907-9440 S JOSE DOS CAMPOS
CARLINO DE OLIVEIRA R CARLINO DE OLIVEIRA, 280
(014) 3882-8187 BOTUCATU – VL NOGUEIRA
NILZA APARECIDA CARLINO R DARIA GALVAO SILVA, 145
(015) 3202-4510 SOROCABA
TIAGO JOSE CARLINO AL PAULISTA, 1300
(016) 3337-9091 ARARAQUARA – VL XAVIER
ROGERIO LUIZ CARLINO R BALBINA,DA, 626 – SL 9
(019) 3589-1787 PORTO FERREIRA – CENTRO
ELAINE PRADO CARLINO R NEIDE GARCIA HERNANDES, 1765
(019) 3562-3142 PIRASSUNUNGA
GERSON CARLINO JUNIOR R NARA LEAO, 477
(015) 3202-9327 SOROCABA
GISELA VANIA CARLINO R JACINTO FAVORETO, 650
(016) 3371-4514 SAO CARLOS – JD LUTFALLA
ISABEL CORREA CARLINO AV VINTE E OITO A, 420
(019) 3533-3722 R CLARO – VL ALEMA
Tempo restante: 4:10
Preencha os Campos abaixo
Nome : Logradouro ( rua, avenida… ) :
Cidade : Ordenar por pessoa :
Física Jurídica
O número de Clientes encontrados é superior ao limite de exibição (45).
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MOACIR CARLINO ASBAHR R IUBATINGA, 130 – AP 402
(011) 3742-0458 S PAULO – VL ANDRADE
ORESTE CARLINO GIRALDI R BICO DE PATO, 368
(013) 3854-2176 CAJATI – BICO DE PATO
REGINA APARECIDA CARLINO R CESARIO MOTA, 935
(016) 3951-1570 CRAVINHOS – CENTRO
RUDNEI FRANCISCO CARLINO AV ISAC AZEVEDO, 112
(016) 3392-3380 AMERICO BRASILIENSE
SERGIO ANTONIO CARLINO R MARCOLINO L BARRETO,CEL, 2886
(016) 3361-1783 SAO CARLOS – VL MONTEIRO
SERGIO ANTONIO CARLINO R CEL MARCOLINO L BARRETO, 2886
(016) 3411-1537 SAO CARLOS CH BATAGLIA
WAGNER APARECIDO CARLINO AV JOAQUIM VIEIRA NUNES, 359
(016) 3392-4667 AMERICO BRASILIENSE
VALTER RUBIO CARLINO R CINCO DE MAIO, 73
(011) 6867-5818 SAO PAULO VL ESPERANCA
ARMINDA TENEDINE CARLINO R EDSON DA SILVEIRA CAMPOS, 1344
(018) 3821-6000 DRACENA – CENTRO
JOSE CARLINO RIBEIRO ETR BIACICA, 769
(011) 2585-1141 S PAULO – VL SEABRA
JOSE MARIO CARLINO R IRINEU JARDIM DE ORNELLAS, 65
(016) 3343-1612 IBATE – VL TAMOIO
MARCO AURELIO CARLINO R BORBA GATO, 10
(016) 3376-6790 SAO CARLOS – JD CENTENARIO
PAULO CARLINO NETO R CRUZEIRO DO SUL, 411
(016) 3322-5054 ARARAQUARA – S JOSE
PAULO CARLINO NETO AV MAURO AMARAL SAMPAIO, 95
(016) 3324-6439 ARARAQUARA
ROSA PEREIRA CARLINO R CORIOLANO, 1926
(011) 3864-9601 S PAULO – VL ROMANA
ti serve questo elenco?
Penso che così sarà più facile trovare i tuoi parenti.
Saluti!
Celia
17 Settembre 2008 alle 23:28
ciao ciao Pierino…
un paio di “show” ancora
e poi per sempre ti perderò.
Comme una fiamma l’amore
per Badaloni passa
Non cera una volta
ma mo non cè proprio piú
ciao ciao Pierino…
Bye bye baby!
No more RAI for you
Come una fiaba,
C’eri una volta poi non ci ‘sèi più
Ciao! Ciao!
17 Settembre 2008 alle 23:31
Giuseppe Chiappini (Molise)
La lettera “R” che si vede dopo il nome e cognome è Rua che significa in italiano VIA.
Esempio faccil con l’ultimo nome dell’elenco:
ROSA PEREIRA CARLINO – lei abita nella RUA (cioè, VIA)CORIOLANO, 1926
Buona fortuna!
17 Settembre 2008 alle 23:58
Ciao carissima FRANCESCA, che bel racconto che hai fatto!!!!! e veramente la tua tristezza éra come la mia con i racconti del mio papa RINO!!!! sono appena arrivata a casa dal lunedí fino a oggi ho fatto un ritiro spirituale, in un monastero Benedettino, dove sempre trovo tante PACE, e parlando di pace sono talmente d´accordo con te, continua cosi vai per la strada giusta, ti dico che ho pregato specialmente per le tue intenzioni ed il tuo prossimo lavoro nella RAI, che non so perche mi pare sará molto importante!!!! te lo auguro DI CUORE, TI VOGLIO BENE!!!!!!
A voi AMICI, anche ho pregato per voi e specialmente per la nostra cara NONNA LEA e per l´anima de BIANCA ed ELVIRA, Un forte bacio a tutti
18 Settembre 2008 alle 0:08
SIETE TUTTI GENTILMENTE INVITATI A SPECIFICARE LA CITTA’ ED IL PAESE DOVE VIVETE, NELL’ APPOSITO SPAZIO.
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE.
18 Settembre 2008 alle 0:16
Ciao Francesca,
im primo voglio ringraziarti di ieri il piacere e stato grande conoscerti personalmente ,anche a mio marito .Sei molto solare e simpatica ti auguro dei bei giorni a Rio de Janeiro un abraccio Alayde
18 Settembre 2008 alle 0:18
Salve cari amici!
Meno male che ieri mi sono ritemprata…Francesca dice che é una Ferrari e noi siamo la sua benzina…la cosa é reciproca…magari non sono una Ferrari ma Francesca ci mette sú!
E mi é andata prorpio bene!
Giá che purtroppo stamattina é venutaa a mancare una cara amica che conoscevamo da 30 anni stroncata da un male incurabile contro cui lottava ferocemente da 5 anni…Abbiamo fatto la veglia e subito il funerale,qui in Brasile,forse per il caldo si fanno subito i funerali.
ma bando alle tristezze!
Sono molto contenta di avere conosciuto tanta gente simpatica e dato il volto ai nomi..
io sono arrivata per prima con Francesca…a scanso di equivoci siamo arrivate ben presto (abbiamo vinto noi,non il traffico)ed abbiamo un pó allestito la pizzeria…poi Francesca metterá qualche foto!
Francesca si é preparata come una diva e mi sembrava di far parte dell’equipe di una puntata di sportello Francesca….
Una bella sensazione quella di indovinare chi era che arrivava…e cosí pian piano son venuti tutti qualcuno lo avevo giá conosciuto il venerdí ma la stragrande maggioranza ieri…
Abbiamo monopolizzato tutta la pizzeria!
Uno spasso!
Penso proprio che la serata di ieri ci rimarrá per sempre custodita in un angolo del nostro cuore…speriamo di incontrarci altre volte!
Abbiamo fatto anche mente locale sapendo che voi “ci stavate pensando…”specialmente i nostri vicini argentini che come fuso orario abbiamo solo un ora di differenza!
Anna ha intravisto il computer della pizzeria ed ha subito esclamato
“un computer! le mie dita cominciano a prudere…”
Un saluto circolare a tutti voi,
devo smetterla di scrivere…ho il braccio destro semi ingessato…domenica scorsa sono caduta dalla bici…
a dopo
Flavia
18 Settembre 2008 alle 0:34
UDITE UDITE (rullo di tamburi …) AMICI CARI ….
… leggo su un’ agenzia appena arrivatami:
“Ho appena appreso che Badaloni, attuale direttore di Raitalia, ha subito la sfiducia dell’Assemblea di redazione con 27 voti contro, 20 a favore e 5 astenuti.”
Potete leggere l’ intero articolo qui ….
http://www.agenziaaise.it/Aise.asp?News=62575
Baci ed Abbracci a tutti ed un saluto particolarmente sincero a MASSIMO MAGLIARO, che son sicuro legge questo Blog!!!
Ciao,
Stefano.
18 Settembre 2008 alle 0:35
Italiani nel Mondo…
Buone notizie… lette dal News Italian Press e andate all’ItaliaChiamaItalia dove c’e’ di piu’….
Leggete..Leggete…
2008-09-16 18:20
Rai International: sfiducia Badaloni
Proposta riassetto gia’ respinta la scorsa settimana (ANSA) – ROMA, 16 SET – L’Assemblea di Redazione di Rai International ha votato la sfiducia al direttore, Piero Badaloni. Alle votazioni, svoltesi nei giorni 15 e 16 settembre, hanno partecipato 52 redattori su 59 aventi diritto al voto, con il seguente esito: 27 favorevoli alla sfiducia, 20 contrari e 5 astenuti, rende noto il Cdr. La scorsa settimana, l’assemblea aveva gia’ respinto la proposta di riassetto della testata presentata dallo stesso Badaloni.
Badaloni sfiduciato dall’Assemblea dei redattori di Rai Italia
Dal News Italian Press 16.09.2008 21:09:17
Quanto avevamo previsto si è puntualmente avverato. Piero Badaloni, direttore di Rai Italia, è stato sfiduciato dall’Assemblea di redazione: 27 voti contro, 20 a favore, 5 astenuti.
Eppure Badaloni in questi giorni le ha tentate proprio tutte. Prima è corso dal vice direttore del personale della Rai, Alessandro Zucca, ed è riuscito a farsi firmare da lui quel piano di ristrutturazione del lavoro che i redattori avevano sonoramente bocciato. Avvalorando così l’opinione di coloro che vanno dicendo che il prodiano di ferro stia trovando stranamente sponde destre; Zucca infatti è notoriamente vicino ad AN.
Poi ha cercato di comprarsi in qualche modo alcuni consensi. Si è arrivati al punto di far votare persino i vicedirettori che abitualmente si astengono.
Comunque, dopo questa batosta, il destino di Badaloni è segnato. Non arriverà a Natale. Verrà sostituito prima.
18 Settembre 2008 alle 1:22
Mamma mia, que fora! FRANCESCA GRAZIE DELLA PIZZa CON LA RIUNIONE DI TUTTI I BLOGHISTA.
Mi sono tanto immedesimata che la pizza era nostra e non tua che mi sono dimenticata di ringraziarti.
Meglio tard i che mai. GRAZIE………
BACIONI
anna
18 Settembre 2008 alle 1:52
Cara Francesca,adesso ho scoperto che chi ce l ha con me,deve essere una specie di idiossincrasia…é il signor “avviso di servizio” del tuo blog…e non tu…mi perseguitano proprio.Manco a farlo apposta,e per aiutare un amico del blog ho consigliato di mettere nel rettangolino del nome,il nome,cittá e paese che cosí risulta sempre(io lo faccio fin dall inizio e mai il servizio diceva niente)e sempre esco con i dati necessari.È bastato dare questo consiglio che per la prima volta il sr.Avviso di servizio dice”mettete nell aposito locale i dati richiesti,cittá in cittá,paese in paese ecc”.Dunque ,dico io,se sono io che gli faccio notare a loro i problemi ,e loro aprofittano per mostrare efficenza….sic…non dovrebbero almeno ringraziarmi?parlo cosí perche mi chiama l attenzione,poi non lo conosco il signor “avviso di servizio” se fosse una persona simpatica,pure se la sua funzione non lo é molto mi antecipo e dico”prego gentile signore),/Silvia(cosí non ha niente da ridire…sic…tutto bene /sr./servizio?le invio cordiali saluti pure,lei mi é molto simpatica alle volte,come oggi,che mi ha fatto divertire un poco.
18 Settembre 2008 alle 2:09
Ecco,adesso mi sono fregata definitivamente,ho scambiato il nome,invece di Sr.Comunicatore di servizio ,ho detto Sr Avviso…..se lei ´fosse permaloso,maronna…..manco le scuse bastono….mah,ormai é fatto,pó,ha visto che é successo,meno male che a Napoli puó pure succede,sono due volte nella stessa cittá e due volte nello stesso paese,ma siccome sono tutte e due cosí grandi,facciamo finta che é dovuto alla proporzione ok?Poi siamo in festa,abbiamo Francesca tra di noi….ramanzine no,solo domani che parte per Rio,anzi neanche…ci dá un momento di respiro per poterci godere il ricordo che /francesca ci lascia?poi lei ne puo fare due di seguito…..a mó di compensazione.Ma li faccia piu chiari per piacere,perche i blogghisti vogliono accontentare la padrona di casa,ma siccome vedo che alle volte non la stanno proprio a sentire( a lei ,mica a Francesca),mi domando se capiamo ció che lei dice?Io non ho ben capito se é meglio quando dice cosa non fare o quando dice cosa fare…ci si dovrebbe pensare un po per fare il meglio,meno male che partecipa poco al blog.Saluti cordiali.
18 Settembre 2008 alle 2:20
Finalmente………….ho finito di leggere tutti i commenti, ERNESTO che piacere bentornato!!!!!!!!!!!
Molto bello il commento di GIUSEPPE CANADA io non conoscevo niente della storia d´ínmigrazione nel Canada. Grazie amiche ed amici del Brasile per i vostri racconti, la gioia di conoscere Francesca vi ha fatto perdere la fame?????????????????? Baci
18 Settembre 2008 alle 2:32
Belle fotografie in un fraterno ambiente. Auguri a tutti. Ma in questa puntata mi chiama l’attenzione quando na nostra REGGINESSA respinge (e noi la seguiamo)gli “sfogatoio di malesseri personali”, perche io tengo il BLOG della FRANCESCA come um blog di AMICIZIA, SINCERITÀ, SERENITÀ e di PACE, que rappresentano,oltre all’aspetto culturale e eduicativo, momenti di riposo físico e psicologico.E se c’è qualculo che non segue le regole di buona compagnia, non gli dobbiamo dare attenzione.
18 Settembre 2008 alle 2:36
RISCRIVO PER CORREGGERE DUE PAROLE ERRONEAMENTE DIGITATE: Belle fotografie in un fraterno ambiente. Auguri a tutti. Ma in questa puntata mi chiama l’attenzione quando na nostra REGGINESSA respinge (e noi la seguiamo)gli “sfogatoio di malesseri personali”, perche io tengo il BLOG della FRANCESCA come um blog di AMICIZIA, SINCERITÀ, SERENITÀ e di PACE, que rappresentano,oltre all’aspetto culturale e educativo, momenti di riposo físico e psicologico. E se c’è qualcuno che non segue le regole di buona compagnia, non gli dobbiamo dare attenzione.
18 Settembre 2008 alle 3:21
Ciao Francesca, leggento i commenti, ho notato dele sopprese speciale, che mirallegra il cuore, come il nostro amico,
Giuseppe Chiappino, (Mlise Italia)
coro Giuseppe, molto grazzie, per le bella notizia, e conferma, che ciai dato, chi cia fede, in DIO, non perde mai, si stanno avverare, tutte le preghiere, ddegli Italiani All’estero,
X Giuseppe (Connecticut America)
bravo Giuseppe, la tua conzone e bellissima, qua e appena mattina, ma per la bella notizzia, gia abbiamo aperta, la prima scambagnaaaaaaaaaaaaa, e siamo quasi tutti umbriachi,
Francesca, si dice, chi male non fa, paura non ha, e quella persona sei tu, stai girando, tranquilla, e serena, innanzitutto, con la coscienza pulita, vaiiiiiiiiiii,
ti vogliamo, tanto ma tanto bene,
Francesca.
18 Settembre 2008 alle 3:43
CIAO Francesca e Compagni di questa avventura virtuale.
D’accordo ai Post, come sempre, la presenza della DIVA ha monopolizzato la Pizzeria Babbo Giovanni, ma vedo che l’amico Positano da Agerola non ha fatto a tempo per arrivare al quartiere Moema..ja ja.
Un Bentornato anche mio per Ernesto di USA, e speriamo che gli altri compagni riprendano a frequentare il nostro salotto ! Pace e Bene !, Condivido con Adriana di BAIRES la commozione nel leggere quante diverse realta’ italiane sono sparse nel mondo, quante…sofferenze e speranze (Forza Grillo).
Un saluto speciale per Luis di USA (speriamo che Ike abbia sparito ), e come te , hai letto che tanti abbiamo nostalgia di un nuovo SPORTELLO FRANCESCA, comunque se la RAI sbaglia di nuovo spero che il seguente VIDEO SORPRESA ci presenta una FRANCESCA che deve preoccupare agli attuali Onorevoli che ci rappresentano in Parlamento, per la sua chiarezza e conoscenza della nostra Comunita’ Italiana all’Estero.
http://www.brightcove.tv/title.jsp?title=1564557353
18 Settembre 2008 alle 4:44
Nostra cara Francesca,
che piacere leggere il tuo ultimo scritto!
Devo ammettere che leggendolo e vedendo le foto ho sentito di una certa commozione pensando a quante storie si celano di noi italiani all’estero.
Tutti abbiamo un passato di ricordi “forse triste”, in cerca di una vita migliore in paesi sconosciuti, Africa, Europoa, Australia ed Americhe, e vedere i nostri connazionali nella tua foto si intuisce che sono inseriti nella nuova vita./
Fuori testo: Francesca stai molto ben vestita….mmm… sembri “una teenage” (oppure lo sei?)
Ora mi e’ venuta l’ acquolina in bocca vedendo “l’agua de coco”, nel frigo non c’e’ ma ho bevuto un bicchiere di “Acqua San Pellegrino”/.
Altro fuori testo: e’ stato nominato il nuovo direttore Rai, spero che sia dal lato tuo, auguri!
18 Settembre 2008 alle 5:22
Continuazione al precedente:
se non sei ancora a conoscenza….
Presidente RAI: Claudio Petruccioli
Direttore Generale Rai: Claudio Cappon
Nuovo direttore Rai: Flavio Cattaneo
Nuovo Direttore Risorse Umane: Maurizio Braccialarghe.
(Salvo errori ed omissioni) in tal caso mi scuso
L’ alba si avvicina…e domani vincerai!!!
18 Settembre 2008 alle 5:35
……. se il Badaloni non arrivera’ a natale e verra’ sostituito prima e’……tutto semplice ai vertici della Raiinternational ci sara’ Francesca.
Grazie Giuseppe mi hai giustamente corretta da un lapsus e allora ben tornato all’Ernesto.
Un saluto .augusta
18 Settembre 2008 alle 6:33
Cara Francesca, peccato che non hai potuto conoscere la prima città che ricevette gli emigrati europei in Brasile, cioè, la mia città natale che si chiama Limeira (150 km da San Paolo – città). I primi emigrati furono i tedeschi e svizzeri ma in seguito vennero gli italiani in grosso mumero, insieme ad altri popoli come gli spagnoli, russi, polacchi, francesi, inglesi ecc. Se ti va vedi il sito:
http://www.rc.unesp.br/igce/planejamento/publicacoes/TextosPDF/Pompeu04.pdf
Questo sito racconta la storia degli emigrati che lavorarono nelle “fazendas” di Limeira, purtroppo il testo è solo in portoghese ma dopo il secondo paragrafo potrai vedere le sue foto.
Ognuna di queste “fazendas” storiche oggi è un museo e riceve i visitanti per conoscere la casa “sede” del padrone, la “colonia” cioè, le case dove vivevano i lavoratori europei e il “terreiro”, cioè, il cantiere del caffè…
Mia famiglia venne pagando il proprio biglietto però ti dico che sento stringere il cuore quando penso alla sofferenza di quella gente umigliata dai padroni e i suoi parenti.. che trattavano gli eropei come schiavi bianchi e non si può dimenticare che tutti questi vennero davvero per biancheggiare la razza brasiliana…conforme il programma di eugenia determinato in Brasile durante il governo del Secondo Impero (XIX secolo).
Tanti cari saluti!
Celia
18 Settembre 2008 alle 8:00
Cara Francesca, e
quelli amici e quelle amiche del blog…..GRAZIE!
COME SI FA A NON INTERVENIRE CON PERSONE COME VOI???????
Tu sei, Francesca, in quello sterminato Paese che e’ Il BRASILE, di lingua portoghese; certamente avrai notato le differenze notevoli con la lingua spagnola dell’ARGENTINA che e’ piu’ simile alla nostra.
Il polmone del Mondo, la foresta amazzonica, si va riducendo con conseguenze gravi per via del dissennato disboscamento che ha elimitato milioni di ettari di foresta.
E’ vero Francesca? Il forestagenocidio continua, solo sete di guadagni? Fai una inchiesta cammuffata da intervista, semmai. Indaga….molti saranno restii a questo argomento, ma il polmone del Mondo e’ proprio li’ dove stai tu adesso.
Dai….facci sapere…e’ cosi’ tremendamente negativa la situazione? Non basta il buco nell’ozono, o ne e’ una conseguenza?
Conoscevo il Brasile per il caffe’, il carnevale di Rio e il Rio delle Amazoni (che non sono donne), ma poi sono venute fuori le storie delle fazendas e della distruzione forestale. ho cambiato parere sui “brasiliani” nativi. Sorry, se ce n’e’ qualcuno nel blog.
Un abbraccio,
Ernesto.
18 Settembre 2008 alle 12:05
Carissimo Ernesto,non solo ci mancavi ma tutti,come puoi vedere ci ricordiamo di te(anzi se ci mancavi é perche ti ricordiamo).Quello che tu dici é giusto.Solo ti volevo dire che brasiliani nativi erano solo gl indigeni,che non avevono niente di fazendas con schiavi e destruzione della foresta mazonica,anzi,la usavano con criterio.Chi invece ha realizzato queste calamitá,sono stati i portoghesi(all inizio)al tempo dell Imperio e inizio della republica,e fuori i portoghesi,tutti noi oriundi di tutto il mondo.Olandesi nel nordeste,,francesi nel nord.,che hanno pure collaborato con le scienze e le arti(S>Luis nel Maranhão é una citta piena di queste evidenze per esempio,incluso molti biondi con occhi blu.Sono stati gl europei,non i brasiliani nativi,.Questo solo perche volevo fosse chiaro,gl europei venivano qui dal 1500 in poi a esplorare questi nostri paesi,e mandare agli inizi tutte le ricchezze alle varie corti in Europa(portogallo,/Spagna,Inghilterra ecc ecc.quindi,non cambiare idea sui brasiliani no,i nativi(oggi ci sono) sono tutt altra cosa,pure se,come in tutto il mondo,ne esistono pure di mascalzoni.Un abraccio forte,Silvia,avevamo saudades di te,uno dei primi del blog…….
18 Settembre 2008 alle 17:47
Cara amica Francesca:
Veramente, ti sei sorpressa da questa storia delle Fazende, ma veramente devi sapere che a quel tempo il Brasile era un impero. Quindi, i diritti erano veramente diversi.Qui, in Argentina, gli emigrati nel primo tempo di sua venuta, hanno fatto residenza in zone agricole della provincia di Santa Fe a colonizzare, con accordo del governo nazionale (1852 e avanti) frazioni minime di 300 ettari ad essere coltivate e com possesione garantitta.
Altro c’e stato il trattamento di libertà e uguaglieta qui in Argentina. Dal 1813 si è elliminata la schiavitudine attraverso la Costituzione Nazionale Argentina, quindi, tutti emigrati sono stati in potere di essere liberi dal momento di essere nell territorio argentino.
Siamo rispetosi storicamente DA SEMPRE,dei principi della Rivoluzione Francesa:
Liberta, Uguaglieta e Fraternità.
UN baccione,
Fernando
18 Settembre 2008 alle 21:31
un ringraziamento particolare alla signora Celia per l’aiuto ricevuto…. ci proverò….
saluti a tutti voi del blog…. ci trasferiamo sull’altra puntata…..
19 Settembre 2008 alle 3:40
cara francesca guardando nel sito di rai international come sempra che sportello italia ritorna e c e una tua foto accompagna la notizia speriamo che fosse la volta buona ciao
20 Settembre 2008 alle 13:15
Ciao Francesca,
se uno tuo accompagnatore a Jundiai è proprio, come immagino, il prof Virginio Mantesso che fa i corsi sull’emigrazione italiana al Memorial, ti prego ti inviargli i miei più cordiali saluti.
Ho avuto il piacere di conoscerlo di persona qui a Mantova (sono dei Mantovani nel Mondo e mi occupo delle ricerche familiari che la nostra Associazione, fa senza scopo di lucro, e perciò gratis (chiediamo solo il rimborso delle spese vive), qui nella provincia di Mantova. Abbiamo anche fatto un progetto attivo da oramai 5 anni con l’Archivio di Stato di Mantova disponibile on line all’indirizzo
http://ricerchefamiliari.lombardinelmondo.org
Speriamo un giorno di poterti avere come ospite qui a Mantova.
Cordiali saluti.
Claudio Milletti
20 Settembre 2008 alle 14:31
Buon giorno Francesca, questo AGUA DE COCO, non l’avevo visto dovuto al guasto del mio compiuter, che ogni giorno aprivo il sito ed non c’era niente di nuovo.
Ieri pomeriggio me ne sono accorto ed ho capito, che qualcosa non funzionava. Ero un po preoccupato finche sono riuscito a prenderti in un altro sito.
Comunque ho visto delle belle foto, con la frutta ed a pranzo con tutta quella bella gente, ed con te fra di loro, tutto diventa più bello. Francesca non so che ore sono dove tu sei, qui sono le 8.25 a.m. quel che vedo è tutto bello, stai facendo un buon lavoro come al solito, ed mi congratulo con te, ed ti auguro un buon prosequimento per la visita in Brasile. Francesca ti saluto ed ciao a tutti Francesco.
21 Settembre 2008 alle 5:23
a tutti i colleghi del blog vi auguro una domenica stupenda!!!!!!
baci e abbracci
Marcos Petti
giornalista/traduttore
10 Gennaio 2010 alle 0:08
ho letto tuo viaggio e incontro con comunità italiana a jundiai deve essere stato emozionante ti sei espressa con passione sincera,dico così xchè pensa nel 2001 ci hanno ritracciati ns parenti che abitano aVarzea paulista vicino a jundiai e nel settembre 2001 siamo andati a trovarli, emozione unica , purtroppo dopo pochi giorni abbiamo dovuto tornarex via dell,attentato torri gemelle, ma fra poco torneremo lì xchè è troppo forte il legame che ci unisce,e andrò a conoscere gente del circolo italiano,ciao e scusa la mia invadenza carlo ferrari