ONORA IL TUO TALENTO

Lo so, lo so che è arrivato il momento di cambiare argomento, lo so…

Un po perchè il viaggio in Australia e la mia adesione al MAIE hanno costutuito un’importante decisione in cui credo molto, un po perchè ho voluto in queste settimane oltre che riordinare le mie idee  perdermi in un certo senso tra i miei progetti e dedicarmi a tante cose per le quali non sempre trovo tempo, un po forse perchè all’idea della chiusura di Gran Sportello Italia  non mi sono ancora completamente abituata (e non credo avverrà presto) un po per questo e tanti altri motivi, sono giorni e giorni che mi “trastullo” tra letture e ricerche in internet, come se fossi una barca che attraversa serenamente l’oceano senza fretta, con una meta ben precisa, senza una rotta definita.

Vi capita mai di sedervi al computer ed iniziare a digitare nomi e cose e ritrovarvi dopo un po a leggere di tutt’altro e scoprire argomenti di cui non conoscevate fino a poco prima l’esistenza?

Ecco questo è quello che l’altra sera è capitato a me mentre guardavo la televisione.

Ultimamente ho messo a punto un nuovo modo, del tutto originale, di seguire questo strumento a me particolarmente familiare. Non condividendone più in pieno alcuni meccanismi e contenuti (questa è una riflessione molto articolata che rinvio ad altro momento) mi capita spesso di guardare i programmi televisivi senza audio divertendomi a capire di cosa si discute dallo sguardo dei volti in onda, dai movimenti delle labbra, dalla mimica e solo quando qualche dettaglio, nel bene o nel male mi incuriosisce veramente, allora prendo il telecomando ed ascolto anche il sonoro, per seguire e capire il senso (qualora ci fosse) di ciò che stanno trasmettendo.

Lo so è un po bizzarro, ma credetemi in un certo senso molto selettivo.

Mbè, proprio mentre l’altra sera rispondevo alle email che mi arrivano quotidianamente a ProntoFrancesca e leggevo i vostri commenti sul blog, sono rimasta colpita dal viso di Monica Guerritore, che intervistata in un teatro, si raccontava rispondendo alle domande di alcuni studenti, registi ed attori che la guardavano incantati.

Aldilà dell’indiscussa bellezza e sensualità di questa nota attrice teatrale italiana, c’era qualcosa per cui sentivo valere la pena di ascoltare l’audio e così è stato.

Dopo pochi secondi ecco arrivare il suo invito ad “Onorare il Talento” che è in ognuno di noi.

Allora ho subito cercato su you tube se ci fosse qualche video con questo titolo ed ecco come per magia comparire una bellissima riflessione, un lungo monologo che mi ha commosso e toccato e che vi invito ad ascoltare con attenzione.

In modo particolare, tra i tanti riferimenti artistici e filosofici, Monica Guerritore, dedica una bellissima descrizione al Cristo Velato,  uno dei più grandi capolavori della scultura di tutti i tempi, realizzato da Giuseppe Sanmartino e conservato nella Cappella Sansevero, in Via Francesco De Sanctis a Napoli.

Fin dal ’700 viaggiatori più o meno illustri sono venuti a contemplare questo miracolo dell’arte, restandone sconcertati e rapiti.

Tra i moltissimi estimatori si ricorda Antonio Canova, che durante il suo soggiorno napoletano provò ad acquistarlo e si tramanda dichiarasse in seguito che avrebbe dato dieci anni di vita pur di essere lo scultore di questo marmo incomparabile.

Come sostiene Monica Guerritore nella sua riflessione:

“E‘ un’opera mirabile  per la perizia tecnica dell’artista nel rendere il velo impalpabile che ricopre il corpo senza vita di Cristo.

Un corpo-anima che si vela e fa crescere le cose al suo interno come se avesse dentro un altro luogo, un altro spazio ed è proprio li che aspetta il nostro Talento.

Quel luogo altro esiste in ognuno di noi ed aspetta, aspetta cosa?

Gli strumenti, gli scenari, le persone che lo possano liberare, onorare, riconoscere. E’ lui che ci fa necessari in questa bellissima terra.

Ma per individuarlo bisogna fare silenzio ed ascoltarlo quel richiamo, non avendo paura di farsi strada tra luoghi comuni, preconcetti, imposizioni mediatiche.

Fili che con il tempo si aggrovigliano e diventano matasse…”

Non ho mai visto il Cristo Velato dal vivo e non appena mi capiterà di essere nuovamente a Napoli, andrò immediatamente a godere di quest’opera di straordinaria bellezza.

Allora quale momento più indicato di quello della Pasqua che rappresenta una rinascita, una gioia del cuore, per fermarci in silenzio a guardare dentro dentro noi stessi, oltre noi stessi…

Buona Pasqua a tutti voi, meravigliosi talenti!

https://youtu.be/inY-oS7rYV8&feature=results_main&playnext=1&list=PLED3A3978C7088E99