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L’AVVOCATO RISPONDE

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Avvocato ANGELO SCHIANO

Bentrovati a tutti! Come va? Qui fa un gran caldo e mentre mi preparo finalmente per la partenza verso la “mia” amata isola di Ponza, desidero aprire una nuova pagina del blog dedicata ad un importante tema di servizio. A questo proposito ho il piacere di presentare nuovamente a voi tutti un illustre ospite, l’Avvocato ANGELO SCHIANO, che avete già avuto modo di conoscere a SPORTELLO ITALIA e che con grande disponibilità ha accettato di collaborare al nostro “salotto mondiale”. In questo spazio verrà affrontato l’argomento dello stato civile e verrà data risposta ad alcune vostre domande giunte tempo fa al mio sito. Per dare la possibilità a chiunque fosse realmente interessato, di potere usufruire della consulenza dell’esperto in materia legale, siete tutti cortesemente invitati a rimanere in tema.

Grazie per la collaborazione!

DOMANDA: Presso ogni Consolato esiste un Ufficio di Stato Civile: cos’è e quali sono le sue funzioni principali?
La guida sulle funzioni consolari del Ministero degli Esteri cita testualmente:
“L’Ufficio di Stato Civile è quell’istituzione che si occupa, come un Comune italiano, delle iscrizioni, annotazioni e tenuta dei Registri di Stato Civile. I Registri di Stato Civile sono quattro: cittadinanza, nascita, matrimonio e morte. Per ognuna di queste materie, l’Ufficio ha anche la competenza di rilasciare certificati dei documenti depositati agli atti dell’ufficio che attestino appunto lo “stato civile” di ciascun individuo.
In particolare gli Uffici Consolari ricevono e trasmettono ai comuni italiani per la trascrizione gli atti emessi dalle Autorità straniere.”

DOMANDA: E’ necessario comunicare al Consolato tutte le variazioni dello stato civile di cittadini italiani residenti all’estero?
Premesso che l’Ufficio Consolare provvede alla ricezione e alla trascrizione di atti di cittadini italiani regolarmente iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), la comunicazione dello stato civile degli italiani all’estero non solo è necessaria ma doverosa. La mancata segnalazione di ogni singola variazione nella vita di ogni cittadino può comportare per lo stesso vantaggi e/o svantaggi alle volte non trascurabili.

DOMANDA: Quali potrebbero essere le conseguenze per la mancata segnalazione della nascita di un figlio?
E’ una cattiva usanza, questa, che avviene molto spesso in quanto un figlio nato all’estero acquista, nella maggior parte dei casi, la nazionalità estera grazie alla normativa locale che gliela concede “iure loci” (per essere nato lì). Si dimentica che, in quanto figlio di genitori italiani (anche se è italiano un solo genitore), è automaticamente cittadino italiano “iure sanguinis” (per discendenza di sangue). In tal caso la nascita va comunicata all’Ufficio di Stato Civile del Consolato, che provvede all’annotazione nei propri registri e ne da comunicazione al Comune italiano di competenza (in genere dove risultano iscritti i suoi genitori). Tutto ciò permetterà al neonato di godere di tutti i diritti previsti dal Codice Civile italiano. Egli potrà, ad esempio, da maggiorenne, tra le altre cose, fruire del passaporto italiano che gli permetterà di venire in Italia e circolare nei Paesi dell’Unione Europea senza alcuna difficoltà, anche ai fini della ricerca di un posto di lavoro, mentre, con il solo passaporto straniero necessiterebbe di visti di ingresso, anche per motivi turistici superiori ad un soggiorno di tre mesi, e particolari permessi di soggiorno e lavoro per raggiungere l’Italia. Ben maggiori sarebbero i problemi in caso di successione ed eredità lasciate in Italia ove, per la mancata trascrizione, non si conoscessero gli eredi.

DOMANDA: La stessa normativa vale anche per i matrimoni?
Il matrimonio contratto da un cittadino italiano residente all’estero deve essere comunicato al Consolato per la necessaria trascrizione presso il Comune italiano di ultima residenza dei coniugi o del solo coniuge italiano. E’ allo stesso comune che dovranno successivamente essere trascritte le variazioni dello stato civile, quali, ad esempio, nascita dei figli, annotazioni di avvenuto divorzio, decesso di uno dei coniugi ed altro, senza considerare che un cittadino italiano che vuol contrarre matrimonio all’estero deve rivolgersi al Consolato per le necessarie pubblicazioni di matrimonio.

DOMANDA: Quali sono i documenti da presentare all’Ufficio di Stato Civile del Consolato?
Consiglierei, per maggior sicurezza, di rivolgersi direttamente al Consolato che sarà lieto di fornire ogni opportuna informazione. In linea di massima vengono sempre richiesti documenti in originale, debitamente tradotti e legalizzati. Alcuni Consolati provvedono direttamente alla traduzione di certificati stranieri o possono indirizzare il cittadino a rivolgersi a traduttori giurati noti al Consolato.

DOMANDA: scrive Ilena da Guanare ,Venezuela
Ho una proprietà di famiglia in Italia, pago regolarmente le tasse; un amico di fiducia della mia famiglia da quasi 10 anni ha le chiavi di questa casa e ogni tanto ci va a trascorrere delle vacanze, poiché abita in una città circa 45 km dal paesino. Chiedo se un giorno lui venisse a mancare, data la sua avanzata età, i figli possono fare uso applicando l’usucapione all’immobile di mia proprietà?

Intanto c’è da chiarire che la proprietà di un bene immobile si può acquistare per usucapione solo dopo un uso continuato e pacifico (ossia non contestato da alcuna persona) per venti anni e, nel suo caso, ne sono passati solo dieci da quando ha permesso a questo amico di godere della tua proprietà.
Ora, se Lei ha stipulato con il suo amico un contratto di comodato d’uso (contratto con cui si dà un bene in godimento ad un soggetto anche a titolo gratuito), allora, per tutta la durata di questo contratto non c’è pericolo che il bene venga usucapito, perché è come se il suo amico riconoscesse che il proprietario è Lei anche se lui gode dell’immobile e non la paga. Ovviamente, se questo contratto non è stato stipulato sarebbe bene prendere in considerazione la possibilità di farne uno e di ripeterne la stesura alla morte dell’amico, nei confronti dei figli: questo per evitare che il possesso pacifico ed incontestato del bene per un tempo continuato di venti anni, possa far sorgere pretese di avvenuto acquisto della proprietà da parte di qualcun’ altro. In poche parole, non dimenticare di esercitare il Suo diritto di proprietaria, facendo atti che dimostrino che Lei ha interesse a mantenere la proprietà del bene.

DOMANDA: scrive Enzo Tortora da Mansfield, Stati Uniti
“Mio figlio ebbe donato ed intestato un appartamento dallo zio, fratello della madre ora passato ad altra vita, rimase dentro la sorella vedova e senza figli, con la quale conviveva da diversi anni diciamo dal 1969 a sua morte si insediato un’altra sorella più grande , anch’essa vedova, ma con un grande prole di figli nipoti e pronipoti, possono tutti questi nipoti reclamare un eventuale diritto di usucapione a danno di mio figlio che vive qua con la sua famiglia dal 1972? Il passaggio fu fatto a suo tempo dal nome del defunto a quello di mio figlio di fronte al notaio, dando il mandato ad una persona che ora e’ un figlio della sorella maggiore di mia cognata,. che rischio c’e di perdere tutto per usucapione?”

Dalla situazione che Lei ha descritto sembrano emergere due possibilità:
– se suo figlio da quando gli è stato donato il bene o negli anni successivi ( ma prima che decorressero i venti anni) ha esercitato il suo diritto di proprietario attraverso una serie di azioni come mandare raccomandate a chi occupa l’immobile chiedendone la liberazione oppure pagando le tasse dell’immobile o fatto lavori di ristrutturazione a sue spese o dato mandato a vendere o ad occuparsi della proprietà a qualche fiduciario (il figlio della sorella maggiore, in questo caso), ecc. allora chi occupa l’immobile, pur godendone, non può dimostrare di averlo posseduto in modo pacifico e senza interruzioni o contestazioni e quindi non può usucapirlo;
– se invece il figlio non ha esercitato i suoi diritti di proprietario né direttamente né per tramite di suo mandatario/fiduciario (munito di mandato scritto) per vent’anni continuati dall’acquisto della proprietà, allora i nipoti possono farsi riconoscere giudizialmente l’avvenuta usucapione del bene immobile. Badi bene: se il figlio ha conferito mandato dopo vent’anni che gli altri parenti hanno goduto del bene e nessuno ha mai contestato quel godimento, allora anche in quel caso, non si mantiene la proprietà perché sono passati troppi anni prima che fosse stato mostrato un interesse ad esercitare il diritto di proprietà. Ovviamente, come potrà capire, bisognerebbe analizzare i vari atti ed interventi che sono stati fatti in questi anni a tutela del diritto di suo figlio da lui o da chi per lui, per poterLe dare una risposta più specifica.

DOMANDA: scrive Silvia da San Paolo.
“Ho un dubbio, pur non avendo proprietà materiali in Italia… l’Avvocato dice “pur che il possesso non sia clandestino e o violento” (più o meno questo) ma caro avvocato Schiano, se io lascio in buona fede un terreno di mia proprietà a un cugino detto di fiducia, vivo all’ estero, mantengo contatti cordiali, (che però lui può negare) lui é una carissima persona con i vicini, in paese, lavora sodo nella MIA TERRA, produce e magari ci vive pure dico di ciò che produce. Ebbeh? Dopo un certo periodo, senza violenza comprova che ne é divenuto proprietario? E non si nasconde, anzi ne profitta quindi clandestino neanche é, anzi ha testimoni che lui lá sta. Io non ho capito. Insomma se vai via e lasci un bene e non puoi tornare e gridare ai vicini che il terreno é sempre tuo lo perdi? E pure se lui pagasse le tasse, sarebbe normale, é come un fitto, e così diventa suo…come diventa suo una cosa che non é sua, dico nelle carte…perché apparteneva a un mio avo per esempio, o proprio a mio nome? Funziona come fosse un abbandono di persona? Credo di non rendermi conto perche é troppo drammatico per chi lo subisce no?”

Purtroppo in Italia, ma anche altrove, quando si abbandona una proprietà per tanto tempo, come dice lei, funziona un po come quando si abbandona un figlio: c’è qualcuno che rinuncia a prendersi cura del figlio e qualcuno che lo adotta e ne diventa il genitore e così succede quando, pur essendo proprietari, non si esercita mai questo diritto e si permette ad altri di esercitarlo senza opporsi per un periodo continuato di almeno venti anni (in caso di beni immobili).
Chi si è preso cura di quella proprietà e l’ha posseduta come se fosse sua e senza mai essere ostacolato da chi è proprietario o da chiunque altro, può chiedere ed ottenere dal giudice una sentenza che dichiari l’avvenuta usucapione (cioè l’acquisto a pieno titolo del bene). Lei avrebbe potuto impedire di incorrere in questo rischio esercitando il Suo diritto di proprietà e cioè: scrivendo raccomandate a chi possiede l’immobile, chiedendo magari di liberarlo, o mostrando la volontà di venderlo o dando mandato a venderlo ed in mille altri modi, ma non l’ha fatto e quindi è come se avesse dimostrato di non avere interesse a mantenere il suo diritto di proprietà. E’ così per la legge a prescindere dal fatto se ciò sia giusto o sbagliato.


30 Commenti a “L’AVVOCATO RISPONDE”

  1. Luis Romagni ( Miami.Fl. , USA )

    Con il ben rivisto al Dr.Avvocato ANGELO SCHIANO,lo ringrazio per le sue brillante e professionali risposte che chiariscono in forma semplice ma chiara la problematica,e lo ringrazio per tutto e per partecipare al BLOG! Pero..i CONSOLATI non funzionano e mettono sempre bastoni fra le ruote per fare una pratica!Auguri buone Vacanze a PONZA alla REGISTA FRANCESCA!!ripositi!divertiri!Auguri e a presto LUIS!
    saluti a tutti!!!!!


  2. COMUNICAZIONE DI SERVIZIO:

    SIETE TUTTI CORTESEMENTE INVITATI A RIMANERE IN TEMA. NEI PROSSIMI GIORNI SARA’ PUBBLICATA UNA PAGINA DEDICATA AI SALUTI.

    GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE.


  3. Maria Rosa Colombo ( Luján , Argentina )

    Cara FRANCESCA caro Avv. ANGELO vi ringrazio tanto per la vostra forma chiara e semplice di spiegare questi temi. Un buon fine settimana a tutti


  4. M.Andrea ( N.Prata-RS , Brasile )

    Caro Avv.Sig. Angelo Schiano:
    Essendo separata (e questa figura civile non esiste nel diritto italiano, come mi hanno spiegato al Consolato di Porto Alegre-RS), e ancora non sono divorziata perché il patrimonio ancora non è stato diviso e qui in Brasile il divorzio non può succedere se il patrimonio ancora è insieme, vorrei sapere se c’è qualche problema aspettare fino che tutto sia finito e, così poter informare al Consolato con il documento del divorzio, senza perdere i diritti di cittadinanza per via di questa situazione.
    La ringrazio in anticipo con i miei cordiali saluti


  5. sandro ( Cascate di Niagara , Canada )

    Saluti Francesca, !!! Fa caldo, ho visto su Sky TG24.

    ” Servizio” certo , certo, il mio secondo nome e “Collaboratore”, !!!!
    Allora, per fare un commento su il Consolato qui a Toronto, quando ero per fare andare avanti il processo per il passaporto, non avevano la minima idea di una legge che esiste in Italia. E possibile? Per collaborare (grazie per la mia nuova parola !!!) con loro sono andato alla sita di La Giustizia Italiana !!!!ah, ho Fatto bene? Alora, si sono svegliati !!!!Era dal tuo programma “Sportello Italia” che ho sentito questa nuova legge. Ho fato anche pubblicitta al consolato sul suo programma dicendo tutti che a detto la Francesca Alderisi!…”..si..si Francesca ,Sportello Italia”
    Forse una bella telefonata al Consolato a Toronto sarebbbe un bel “Blog” li vado fare una foto..hahaha. Seriamente, mi hanno assicurato che mi rispondevano , ma nulla.
    Fra poco, mi sono gia preparato, mi sono arotolato le maniche di camicia e vado a un Vice-Consolato qui alle Cascate!!!. . ., . . . Tempo…bello, sole, nuvolato, umidita media, 27 C. . . ,. . . dalle Cascate di Niagara, un forte saluto,
    sandro


  6. Santo ( Buenos Aires , Argentina )

    Interesanti tutte le risposte che ci ha dato l´avoccato, ma vorrei fare una domanda: perchè noi italiani, nati in Italia, che viviamo fuori della nostra Patria, non abbiamo gli stessi diritti che hanno quelli che sono residenti in Italia.Grazie.


  7. Francesco da Toronto ( TORONTO ON. , CANADA )

    Non ho problemi, perche non ho proprieta in ITALIA, ma ne approfitto per salutare l`AVV. ANGELO SCHIANO. ed
    una buona vacanza per Francesca, alla bella PONZA, che quando si nomina mi ricorda sempre il mio paese molto vicino. Francesca gotati la bella PONZA. Saluti a tutti Francesco.


  8. Fabio Ragona ( Buenos Aires , Argentina )

    Caro collega Avv. Angelo Schiano : Benvenuto al salotto mondiale di Francesca ,la nostra infatigabile amiga che tanto si da dafare per aiutare gli italiani residenti all’estero. Un cordiale saluto Fabio Ragona


  9. Martino ( Adelaide , Australia )

    Caro avvocato vorrei sapere (solo per curiosita’)che fine fa una piccola casetta che il nonno ha lasciato a tutti i figli, e di conseguenza a tutti i nipoti (un centinaio). L’unica discendente diretta che abita nei pressi non la ripara perche’ non ha (le carte intestate solo a lei) e gli altri non la utilizzano perche’ si trova in cattive condizioni.La domanda nello specifico sarebbe: se fosse agibile, hanno diritto tutti i discendenti che lo vogliano a usare l’abitazione a turno per periodi di vacanza?
    Grazie e saluti
    Martino De Marco-Australia


  10. ENZO TORTORA ( Mansfielkd , Stati Uniti )

    cara francesca grazie infiniti all’avvocato Angelo Schiano
    per aver dato consigli utili a mio figlio,che ne fara’ tesoro per evitare un eventuale usucapione poco gradita. ti salutocon un forte abbraccio
    francesca,augurandoti buone vacanze ed un presto ritorno alla RAI, SPORTELLO ITALIA Enzo Tortora


  11. Deisy Montiel ( Miami -Florida , U.S.A )

    Ciao Francesca, ancora lavorando ho pensato che stavi godendo il bell sole de la Isola de Ponza, grazzie pe il ospite, molto interesante le sue risposte, ma come ha detto un block. il Consolato non lavora molto bene ci fanno aspetare molto tempo, a volte ci fanno andareanche due volte per risolvere un problema, anche per che non ce molto personale, ma comunque in Miami e meglio perche in Maracaibo- Venezuela e peggio, tanti salutti a la Nonna Lea y a la Nonna Elvira, Silvia, Ernesto Anna, in attesa de la informazione del libro de Nonna Elvira, salutti a tutti, un bacione a te , Felice Vacanze, torni presto, ma godeteli, non ti abronzare tropo………. Deisy Montiel


  12. ilena ( Guanare , Venezuela )

    Francesca cara,
    prima di tutto un sincero grazie all’Avvocato Angelo Schiano per il suo impegno a favore dei cittadini italiani residenti all’estero, già in altre occasioni ci ha arricchito con il suo contributo.
    E anche doveroso un ringraziamento per la sua gentilezza e professionalità per aver risposto alla mia domanda, ne faro un buon tesoro appena avrò la possibilità di tornare in’Italia.
    Un cordiale saluto
    ilena lanni


  13. Juliana Ontario Canada

    Un cordiale Saluto all’Avvocato Angelo Schiano, per le chiara spiegazione, Grandi ringraziamenti a Te’ Cara Francesca per lo purtunita’ che dai ai nostri conazionali che hanno bisogno.

    Ti auguro una buona vaganza e godati la vita per una settina 2 settimane, 3, o 4 be no’ non stare troppo londana da noi i sgherzo stai quanto vuoi.Un Abraccio dalla Juliana
    Saluto a tutti del Salotto,


  14. Adriana ( Bs.As )

    Grazie Avv. Angelo Schiano per chiarire temi che ci riguardano.
    Vorrei sapere su un tema che tanto se ne parla ma che non rimane chiaro per quelli italiani nati in Italia e che resiedono all’estero.
    1º) L’assegno sociale e un diritto nel quale la Costituzione italiana ne parla nel articolo 38 per i cittadini nati in Italia ?
    2º La legge Dini va piú in lá del dettato costituzionale e discrimina fra cittadini residenti e non residenti in Italia per avere questo diritto ?
    3º Alcune persone studiose del diritto argomentano che non si puó avanzare sopra una legge costituzionale argomentando que “il luogo di residenza” possa determinare che il cittadino abbia o no il usufrutto di questo diritto.
    La ringrazio una risposta sempre che questo argomento sía della sua competenza.
    Grazie Francesca.


  15. claudio ricciardi ( mexico city , mexico )

    Angelo caro mifa enorme piacere rivederti e spero incontrarti nei miei soliti brevi soggiorni romani,se possibile al nostro solito indirizzo di Lungotevere Flaminio 39!!!!!!!!!!!!!!magari anche con Francesca,se sarà tornata da Ponza beata lei,e parlare come in altre occasioni,che ne è stato della rivista ITALIANI???,di cosa funziona e cosa NO.
    Spero a presto e mi auguro non aver profittato di questo canale,piu’ che valido- BRAVA FRANCESCA-per tante ragioni.Un caro saluto a tutti Claudio Ricciardi


  16. Lea Mina Ralli ( Roma , Italia )

    Bentornato all’avvocato Schiano che è sempre disponibile ad offire i suoi lumi alle persone in difficoltà giuridiche ,specie se lontane dalla madre patria.
    alla sua persona e al suo sapere molti ringraziamenti e altrettanti a Francesca poiché, immagino, che per favorire gli ultimi interventi estivi sul suo Blog dei tanto graditi Esperti, starà ancora sopportando la tremenda calura romana che sta scacciando pure l’amabile venticello Ponentino.

    in questi giorni, l’insopportabile caldo è talmente opprimente che il mio pensiero corre spesso al mare e la prova l’ho avuta quando, nell’associarmi alla cara Monica Wolf, l’ho chiamata Marina . pensate …e ridete!!!

    ciao e piacevole estate a tutti!


  17. silvia-São Paulo-Brasile ( são paulo , brasile )

    Cara Francesca e gentilissimo avvocato Angelo Schiano:prima di tutto vorrei dire che la risposta dell avvocato alla mia questione há esaurito qualunque dubbio che potesse eventualmente sorgere,del resto era ció che mi aspettavo da lui.Sono pienamente soddisfatta,e contenta di,finalmente avere le idee chiare.Credo che dei nostri tempi é molto piu facile seguire certe regole da lei descritte(evitare problemi),giusto dovuto alle tante facilitá di comunicazione.Ho conoscenti emigrati da tanti e tanti anni,quando partivano per fare l America,in nave,con l idea di ritornare,e poi magari non riuscivano,quando le lettere ci mettevano mesi da parte a parte,quando non si perdevano,si perdevano i legami,i contatti.Oggi abbiamo l internet ,Francesca e i suoi gentili collaboratori,credo queste cose non succederanno piú…dico perdere tutto ció che lasciavano in Italia.Sono sicura che tutti noi emigrati vi siamo molto grati.Un abraccio pure ai cari amici del blog,Silvia


  18. Francesco da Toronto ( TORONTO ON , CANADA )

    Ricordo molto bene dei problemi delle proprieta in Italia, italiani all`estero che hanno perso i loro diritti delle loro proprieta, ed questi problemi penso che ci sono ancora. Saluto l`avvocato ed tutti, ed un saluto per FRANCESCA. FR.


  19. Giovanni ( Manaus - Amazzonia , Brasile )

    Gentile avvocato,
    vorrei sapere se i figli nati fuori del matrimonio normale hanno diritto alla cittadinanza,e se le procedure per ottenerla sono uguali a quelle dei figli nati in legittimo matrimonio.
    grazie
    saluti


  20. Ismael Cauti ( Lima , Perú )

    Un cordiale Saluto all’Avvocato Angelo Schiano, per le chiara spiegazione, Grandi ringraziamenti a Te’ Cara Francesca per lo purtunita’ che dai ai nostri conazionali che hanno bisogno.

    ciao auguro oggi e sempre


  21. MIRELLA ( Buenos Aires , Argentina )

    Egregio Avvocato Schiano, la ringrazio per la sua disponibilitá innanzi tutto!!!
    Sono nata a Roma e per fortuna non ho problemi di propietá! Peró ho sí la sorella di un caro amico, il mio medico curante, che ha, credo, una bella grana!! Lei é figlia di cittadina italiana, 5 anni fa fece tutta la pratica al Consolato Italiano a La Plata, Pcia. di Buenos Aires, e ottenne la sua corrispondente cittadinanza italiana. Emigró in Spagna nel 2004, con il passaporto italiano, aveva una interessante offerta di lavoro, e lá gli va benone, ha trovato l´amore e un mese fa divenne mamma. Peró..cuando lo volle iscrivere tanto dove abita come al Consolato Italiano in Barcellona, le chiesero il suo atto di nascita . Fece la richiesta al Comune di Paola, dove nacque sua madre e le dissero che non era iscritta nei loro registri!! Nel frattempo invió un mail al Consolato in Argentina per domandare cosa era successo con il suo atto di nascita presentato assieme a tutta la documentazione della sua pratica, le risposero , sempre via e- mail che era stato inviato il tutto al Comune di Paola a novembre del 2002, data nella quale gli notificarono il possesso della cittadinanza. Le dissero che doveva aggiornare la sua residenza, dato che ancora figurava in Argentina. Lo fece subito, il Consolato rispose che prendeva nota della sua residenza in Spagna e che le avrebbero inviato un reclamo a Paola affinché provvedessero a inviarele l´atto di nascita. Da Paola nuova negativa. L´anno scorso fece anche un viaggio il fratello per trovare dei zii a Paola, e la stessa Ufficiale di stato civile le mostró che nel Comune non esiste nessun atto della sorella.
    Chiedo, sempre che sia sua competenza, cosa deve fare questa giovane madre, che si buttano la palla tra Comune e Consolato ma il suo atto di nascita si é volatilizzato??
    Ringrazio moltissimo il suo consiglio, e grazie a Francesca per dare opportunitá ad usufruire della sua bontá.
    Saluti e grazie di cuore!!!
    Mirella


  22. Francesco da Toronto ( TORONTO ON. , CANADA )

    Certo che l`Avvocato a molto da fare, con tutti i problemi che ci sono, ma lui sa cosa fare. saluti a l`avv. ed tutti. Francesco.


  23. Marta Galzerano ( CHIVILCOY , ARGENTINA )

    Un cordiale saluto all’Avvocato Angelo Schiano che con la sua abituale disponibilità risponde sull’argomento dello stato civile, un tema giuridico di grande interesse per gli italiani che vivono all’estero.
    Ciao Francesca! come vengono i preparativi per la partenza alla isola di Ponza?
    Buon fine settimana a tutti.
    Marta


  24. Lea Mina Ralli ( Roma , IItalia )

    Con permesso …

    Auguri infiniti agli abitanti di San Paolo del Brasile per la grande festa del loro Patrono e a tutti i portatori dei nomi di Paolo e Pietro.

    nonna lea


  25. anna-Brasile(São Paulo)

    Nonna Lea,
    grazie per gli auguri
    un abbraccio
    Anna


  26. Francesco da Toronto ( TORONTO ON . , CANADA )

    Auguri ai Pietro ed Paolo. Grande festa a Roma, ed auguri a nonna Lea ed tutti i Romani. Grande festa anche a S. Paolo in Brasile. Ed auguri anche a loro tutti. Ciao a tutti, Francesco.


  27. Lea Mina Ralli ( Roma , Italia )

    LA STORIA DI SAN PAOLO

    Del Cristianesimo fu Persecutore
    Finché non fu toccato dalla Fede

    Di poi divenne strenuo Difensore
    Di quel Vangelo che gli entrò nel cuore

    Con ardimento fu Camminatore
    Volendo i peccatori ognor salvare

    E della Grazia s‘improvvisò Cantore
    Quando con gli occhi ritornò a vedere

    A un certo punto fu grande Scrittore
    E le sue lettere lo stanno a dimostrare

    Ma dalla prigione nessuno lo poté levare
    E da Martire salì alla gloria dell’Altare .

    Lea Mina Ralli


  28. Liliana Di Paolo ( Mar del Plata , Repubblica Argentina )

    Mi sembrano importantissimi i commenti sulle leggi ed sui problemi di cittadinanza e di stato civile ,ecc. perchè quasi nessuno conosce queste risposte ed avere un professionista italiano rispondendo porta una grandissima tranquillità ai cittadini fuori Italia, pure, con la gentilezza che lo fà; è molto gradevole “leggervi” ci sentiamo accomunati , tutti quelli che lavoriamo per divulgare la cultura italiana nei nostri posti di lavoro e/o di studio, vedendo che anche dall’Italia ci ascoltano, si ? Grazie Mille alla grandissima volontà di Francesca di continuare affatto!


  29. Giovanni ( Manaus - Amazzonia , Brasile )

    Egregio avvocato,

    scusi se le faccio ancora una domanda sempre sull’argomento “cittadinanza “.

    Una persona, che per motivi vari non necessariamente da mettere qui ,lascia l ‘Italia,moglie e figli , arriva in terra straniera( molte volte é una fuga vera e e propria ), qui in Sud-america,e si forma un altra famiglia ( senza cancellare legalmente quella che aveva in Italia ,anche perché in quell’epoca non c’era il divorzio. In Italia continua sposato con la detta cui) anche non sposandosi qui in forma legale, ed ha dei figli ( vorrei dire addirittura vari figli con donne diverse), questi hanno il diritto ( tutti ? )alla cittadinanza ? La donna con cui vive ha anche lei tale diritto ( tutte certamente no, ma per lo meno una ? )?
    La ringrazio profondamente.
    Sinceri saluti
    giovanni

    P.S. Questi casi non li sto inventando !
    Non ho potuto informarmi in consolato perché qui non c’é il consolato , dovrei viaggiare piú di 5.000 km.
    Grazie.


  30. Gesualdo ( Guanare , Venezuela )

    Cari saluti a tutti i compagni e specialmente per l’illustre ospite Avv. SCHIANO.
    Scusatemi se in ritardo per la breve mancanza nel Blog, ma avevo bisogno di una settimana di aria fresca in montagna…a Guanare fa molto caldo!!
    Egregio Avvocato, disturbo la sua attenzione per conoscere la sua opinione, sul caso di un’amica in Venezuela che e’ stata abbandonata dal padre italiano da bambina,e mesi fa Lui , che ritorno in Puglia, ma che non si sposo mai, e’ morto ed ha lasciato un’attiva Ditta di marmo in societa con una sorella…gradirei quindi conoscere sui passi legali per Lei( unica figlia ) avere dei diritti sull’eredita’, se non e’ stata riconosciuta.
    Cordiali saluti di Gesualdo.


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