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IL COMMERCIALISTA RISPONDE

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Dottore Commercialista
RENATO GRASSUCCI

Buona giornata a tutti e bentrovati! Prima di presentarvi l’esperto con il quale inizieremo da oggi una nuova collaborazione, desidero rasserenare tutti coloro che in questi giorni si sono dimostrati alquanto preoccupati per una eventuale chiusura del blog. State sereni: non è assolutamente nelle mie intenzioni perdere il meraviglioso contatto che si è creato tra di noi in questi mesi attraverso la testiera dei nostri computer e qualora dovessi tornare in televisione, cosa che sinceramente mi auguro avvenga il più presto possibile, spero sia per i miei meriti professionali e non per il governo di turno e comunque sia il blog rimarrà aperto, statene pur certi! Perdonate questa mia precisazione, ma ci tenevo molto a farvi sapere come la penso. Ed ora, se siete d’accordo, desidero aprire una pagina del nostro “salotto mondiale” dedicata ai temi di servizio e lo farò dando il bentrovato ad un ospite a me molto caro, con il quale ho avuto modo di collaborare per molti anni, il DOTTORE COMMERCIALISTA RENATO GRASSUCCI, che ringrazio personalmente per la disponibilità. L’argomento che approfondiremo oggi è di grande interesse e proprio per dare la possibilità a tutti di potere fruire al meglio delle informazioni che verranno fornite e porre eventuali domande in materia fiscale, siete tutti gentilmente invitativi a rimanere in tema.
Grazie per la collaborazione!

DOMANDA: Dottor Grassucci può spiegare gentilmente quali sono le materie di competenza di un Dottore Commercialista?
Con l’evoluzione e l’incremento delle esigenze sociali, si sta assistendo sempre di più ad una notevole evoluzione ed accrescimento del quadro normativo relativo al settore economico finanziario. Lo Stato, come anche gli altri Enti Pubblici locali (quali le Regioni, le Province ed i Comuni) hanno dovuto infatti ritoccare in modo sensibile e complesso i rispettivi bilanci. Questo ha comportato la necessità non solo per chi opera come primo attore nel settore economico (le imprese ed i professionisti), ma anche per i cittadini che non hanno una attività ma posseggono comunque redditi, per esempio da fabbricati o siano dipendenti o pensionati, di rivolgersi ad un professionista che fosse in grado di poter filtrare e rendere più comprensibili tutte le novità normative ed eventualmente assisterli negli svariati adempimenti fiscali richiesti a cominciare dalla compilazione della dichiarazione dei redditi.
Per coloro che gestiscono una attività commerciale o professionale, il commercialista è oramai diventato il consulente a 360 gradi che offre loro consigli utili a superare nel migliore dei modi le problematiche economiche, fiscali e giuridiche che dovessero insorgere nel corso del tempo come la valutazione di un atto fiscale proveniente dallo Stato o da un altro Ente Pubblico al fine di stabilirne la fondatezza proponendo, se del caso, ricorso.
Ma il commercialista è anche il professionista che suggerisce quali accorgimenti adottare per sfruttare al meglio i benefici fiscali previsti dalla normativa vigente, ottenendo per esempio un risparmio di imposte attraverso certi tipi di spesa.

DOMANDA: Quali sono gli obblighi fiscali più comuni ai nostri connazionali all’estero?
I principali obblighi per i nostri connazionali all’estero, laddove ne esistano i presupposti ovvero posseggano per esempio in Italia fabbricati o comunque percepiscano delle ricchezze, sono senza dubbio la compilazione della dichiarazione dei redditi ed il pagamento delle correlate imposte, nonché il pagamento dell’ICI (nel caso di possesso di fabbricati).

DOMANDA: L’argomento che abbiamo scelto oggi per la nostra intervista è di grande attualità. Ho saputo infatti che ci sono novità interessanti per quanto riguarda la notifica degli atti fiscali. Per prima cosa vorrei chiederle di spiegare cosa sono esattamente gli atti fiscali.
Partendo dall’ultima parte di questa domanda, rispondo che gli atti fiscali sono quei documenti emessi dallo Stato o da qualche altro Ente pubblico impositore come le Regioni, Province e Comuni, che vengono indirizzati a contribuenti richiedendo loro il pagamento di un tributo. E se per caso quanto gli viene ora richiesto doveva in precedenza essere pagato dal contribuente di sua iniziativa, allora l’atto fiscale contiene anche la sanzione per il mancato pagamento nei termini.
Quanto alla importante novità di questi ultimi mesi, consiste nel fatto che la nostra Corte Costituzionale ha emesso una sentenza nel mese di Novembre 2007 con la quale ha stabilito che gli atti fiscali debbono essere notificati (che detto in parole più semplici significa “consegnati”) agli italiani residenti all’estero (purché iscritti all’AIRE), seguendo la stessa procedura della raccomandata postale stabilita dalla normativa vigente per quelli da notificare ai residenti in Italia.
Prima di questa sentenza della Corte Costituzionale, c’era invece una netta differenza ed i nostri connazionali erano senza alcun dubbio penalizzati in quanto la norma ora abolita prevedeva ingiustamente che nel loro caso era sufficiente affiggere l’atto fiscale all’albo comunale del Comune presso il quale il cittadino aveva tenuto la sua ultima residenza prima di trasferirsi all’estero. Per cui, prima di questa importante novità quel cittadino con molte probabilità non veniva a conoscenza di quel atto fiscale, quindi né pagava né si adoperava per contestare l’atto. Pertanto, l’Ente impositore emetteva la successiva cartella di pagamento con la quale si intimava al contribuente di provvedere a quel pagamento entro 60 gg e chiaramente senza alcun effetto.Scaduto inutilmente anche questo termine, a questo punto l’Ente impositore era legittimato ad adottare gli accorgimenti per riscuotere coattivamente quanto non pagato.
Per cui laddove il contribuente era proprietario di un fabbricato o terreno, lo Stato era legittimato ad iscrivere infatti ipoteca e se il contribuente era ancora ignaro (visto che si trova all’estero) e quindi ancora non paga, il rischio è che alla fine di questa procedura la sua casa venga venduta all’asta per pagare quelle imposte.
Ora questo rischio è stato notevolmente ridotto in quanto, secondo la Corte Costituzionale, il cittadino residente all’estero dovrà assolutamente essere raggiunto dall’atto fiscale. E chiaro che se poi il cittadino decidesse di non pagare, allora si perverrebbe agli stessi risultati di cui sopra, a meno che non decidesse di proporre ricorso e venisse richiesta la sospensione dell’atto.

DOMANDA: Quali atti fiscali debbono essere notificati nel rispetto della nuova procedura disposta dalla Corte Costituzionale?
Tutti gli atti cosiddetti impositivi debbono soggiacere a questa nuova procedura. Per atti impositivi si intendono quegli atti fiscali di cui abbiamo già parlato più sopra.
Il mancato rispetto di questa procedura significa che l’atto fiscale in questione va doverosamente dichiarato nullo con la conseguenza che vengono meno tutti gli effetti legati allo stesso, fino alla vendita all’asta che eventualmente ci fosse già stata.
Chiaramente per ottenere questo risultato della dichiarazione di nullità dell’atto notificato irritualmente (ovvero senza il rispetto della procedura come più sopra descritta) è necessario impugnare, con l’assistenza di un commercialista o di un avvocato, dinanzi al giudice (detta Commissione Tributaria) l’atto fiscale chiedendone appunto il riconoscimento della nullità.

DOMANDA: Può indicare gli atti fiscali di maggiore interesse per gli italiani all’estero?
Tra tutti gli atti fiscali che potrebbero essere notificati agli italiani all’estero, senza dubbio quelli più probabili, e quindi di maggiore interesse, sono l’accertamento di redditi che non sono stati spontaneamente riportati nella dichiarazione dei redditi e la cartella di pagamento che riporta somme che potrebbero essere in realtà state già richieste al cittadino attraverso il precedente accertamento.
In entrambi i casi, come già detto, bisogna prestare estrema attenzione non solo al contenuto ma anche alla data in cui tali atti vengono ricevuti, perché da quel giorno decorrono i 60 giorni a disposizione per procedere al pagamento di quanto richiesto o, in alternativa, alla impugnazione con ricorso dinanzi al giudice tributario (detta Commissione Tributaria).

DOMANDA: In pratica cosa cambia rispetto a prima? Non ho ben chiaro se c’è un risparmio di tempo, soldi o entrambi?
Per capire il cambiamento dettato dalla decisione assunta dalla Corte Costituzionale, bisogna considerare i motivi per il quale in precedenza la notifica agli italiani residenti all’estero era eseguita in modo così sommario limitandosi all’affissione all’albo comunale dell’atto fiscale. Ebbene, in precedenza il legislatore aveva deciso quella procedura limitativa nella notifica, sostanzialmente per due ordini di motivi: la necessità di contenere i costi per lo Stato ed il pensiero comune secondo cui il cittadino che decideva di recarsi all’estero lo faceva anche per non essere assoggettato alle imposte del nostro paese e, di conseguenza, per sottrarsi alle notifiche di carattere fiscale. Da ciò la scelta del legislatore di penalizzarlo con la notifica presso l’ultimo indirizzo in Italia.
Fortunatamente entrambi i motivi sono stati decisamente superati, soprattutto il secondo. E va anche tenuto presente che questo diverso orientamento (di garantire la notifica secondo la stessa procedura vigente per quelle da eseguirsi all’interno del nostro territorio) è stato causato anche da una decisione della Corte di giustizia europea alla quale il nostro paese doveva necessariamente adeguarsi.
La novità sta in questa procedura che potremmo definire più garantista per il cittadino. Insomma non potrà più accedere che il cittadino scopra che lo Stato ha venduta una casa di sua proprietà in Italia perché non aveva pagato le imposte, dopo che è avvenuta la vendita all’asta.

DOMANDA: Lo Stato o altro Ente locale (come il Comune) come deve dunque eseguire la notifica dell’atto fiscale?
La procedura ora stabilita anche per i residenti all’estero, consiste nel fatto che l’atto fiscale deve essere spedito per raccomandata postale in qualunque parte del mondo è residente il cittadino italiano, presso l’indirizzo risultante all’AIRE.
Determinante quindi, per avere diritto alla notifica, è la corretta iscrizione all’AIRE ovvero che il cittadino residente all’estero vi sia iscritto e che la residenza lì riportata corrisponda al luogo dove effettivamente vive.
Qualunque altro sistema di notifica dell’atto fiscale o la semplice affissione all’albo comunale del paese dove il cittadino aveva la precedente residenza, sarebbero notifiche illegittime da far valere dinanzi al giudice.

DOMANDA: Quindi non è più necessario avere un contatto con l’Italia?
Per quanto sopra detto, è chiaro che ora non è più necessario incaricare un nostro connazionale (in genere il vicino di casa, in Italia) che facesse attenzione agli eventuali atti fiscali che dovessero arrivare presso l’ultimo indirizzo, per evitare che si passasse alla pubblicazione all’albo comunale.
Va però aggiunto che la modifica normativa eseguita in merito dal legislatore ha previsto, in alternativa al fatto di lasciare sulla dichiarazione dei redditi l’indirizzo estero (così che presso quel indirizzo dovrà eseguirsi la notifica), la possibilità di indicare sulla stessa dichiarazione dei redditi un indirizzo (corrispondente) presso cui far notificare gli atti fiscali, o ancora la possibilità di comunicare con specifica raccomandata quel indirizzo in Italia dove far eseguire la notifica.
In genere viene indicato, come corrispondente, il nome e l’indirizzo del commercialista.

DOMANDA: Dottor Grassucci in chiusura vorrei chiederle come mai spesso queste importanti informazioni non arrivano ai destinatari che vivono “oltre confine”?
Queste importanti informazioni forse prima arrivavano con maggiori difficoltà ai nostri concittadini oltre confine. Ora anche grazie ai sistemi informatici ed alla carta stampata e, perché no, anche grazie alle notizie che possono essere filtrate e valorizzate, proprio dal collega commercialista, c’è senza dubbio una maggiore e più capillare informazione anche per gli italiani all’estero.
Senza dubbio un primo e più importante punto di riferimento per avere informazioni sulle novità fiscali è rappresentato dal sito dell’Agenzia delle Entrate all’indirizzo www.agenziaentrate.it.


48 Commenti a “IL COMMERCIALISTA RISPONDE”

  1. Luis Romagni ( Miami,Fl. , Usa )

    Buon Giorno a tutti e Grazie a Francesca e Benvenuto al OSPITE! L’argomento molto interessante e lo studiero per qualche commento..a tutti Buona Giornata a Francesca suerte i saluti a Voi tutti LUIS.


  2. Stefano Mollo ( Guayaquil , Ecuador )

    Buongiorno a tutti, Ciao Francesca, Ciao Luis e benvenuto al nostro ospite!

    Si, interessantissimo questo tema, del quale sono 101% digiuno.

    È, per me, anche di difficile digestione.

    Adesso vado di corsa, ma piu tardi (stasera) mi soffermerò con più calma perché effettivamente ho piu di una domanda da porre.

    Fino ad allora, buona giornata .. anche a me!

    Stefano.


  3. romuald ( ydé , camerun )

    ciao francesca benevnuto all’ospite quseto argomento è molto interssante io mi è molto piacuto da bimbo di fare il commercialista pero’ non è il caso ma mio papa la fatto quando era ancora in vita ti lascio salve a tutti alla prossima ciao.


  4. Francesco da toronto ( TORONTO ON. , CANADA )

    Buona giornata a Francesca ed al DOTT. Renato Grassucci
    per quel che ho capito, se non si hanno proprieta in
    Italia, non c`è da preoccuparsi di nulla.
    Comunque ogni volta che ricevo qualche domanda dall`Italia , mi rivolgo al padronato per essere
    sicuro che tutto è in regola, così sono sempre più tranquillo. Saluti a tutti ed grazie delle
    informazioni che sono sempre utile. Francesco.


  5. Giovanni ( Manaus - Amazzonia , Brasile )

    Gentile Francesca,
    grazie al dott. Grassucci ed a te Francesca per informarci di questioni importanti per noi italiani che viv1amo fuori.
    Io,da quando sono partito (1965)non pago piú imposte,né altri emolumenti o tasse allo stato Italiano.Non ho niente in Italia,anzi ho solo ricordi,nostalgia e molto affetto , e questo per fortuna non paga tasse. Scusatemi,ma mi sbaglio:ho dovuto pagare gli oneri relativi alla successione,durante il governo Berlusconi quando é morto mio padre e l’imposta relativa al guadagno della vendita degli immobili.Poi una multa di velocitá che mi son beccato in quello stesso periodo che stavo in Italia.( Che cattiveria del polizziotto! Nascosto dietro una siepe col marcatore di velocitá!)
    Per questo io sono certo che non dovrei votare,neanche i miei figli,che proprio non vogliono.Ed allora, perché le schede non vadano nella pattumiera , io..do loro una mano.( é proprio per questo che non va bene cosí come sta! )
    Mi permetti Francesca di ringraziare nonna Lea. Le sue parole sono troppo buone e belle. Io non sono assolutamente dotto,ma un curioso! Lei peró é una grande poetessa!Mi piacciono molto quelle in romanesco! Io sono piemontese,ma “adoro” una poesia o una musica romana o napoletana!
    Caro Ernesto,io chiedo a te come fai a conoscere tanto latino,letteratura,musica ed addirittura citare la Bibbia,ed in modo giusto, quando la Juliana non lo fa?
    L’Amazzonia é una terra bellissima,pura,primitiva in parte,verde, dove l’aria é genuina,l’acqua scura ma potabile,dove la natura é regina ed uno si sente un essere vivo ed importante nel pianeta terra.
    Che ci faccio qui ? É una storia lunga! ..
    Nel mezzo del cammin di nostra vita
    mi ritrovai per una selva oscura
    ché la dritta via era smarrita….
    Un giorno lo scoprirai!
    Manaus é una cittá con tutto.Piú di 500 fabbriche ci sono qua.Quasi tutte di prodotti eletronici.
    I supermercati hanno tutto.Non fa mai freddo.La gente é buona.Ti senti libero,davvero!
    Il costo di vita,medio.
    Ciao,gio


  6. silvia maranca

    Cara Francesca,non ho proprietá in Italia a non essere la maggioranza della nostra famiglia(soprattutto cugini)che sono una gran ricchezza ma non pagano tasse,e poi non ricevo redditi….ma volevo dirti che nonostante ció trovo interessantissimo conoscere tute queste informazioni che il /Dr Grassucci ci trasmette,essere informati é solo positivo.E poi i miei complementi a voi due per la capacitá di sintese nelle domande e nelle risposte in un tema complesso come questo .Un abraccio e grazie.Silvia


  7. Lea ( Roma , Italia )

    Saluto e ringrazio il Dott. Grassucci per le spiegazioni su tasse e contributi per cui ad ogni scadcenza il Contribuente invoca l’aiuto di un Angelo Custode per essere sicuro di pagare il dovuto.
    stavolta l’Angelo che viene in aiuto è proprio il Dottor Grassucci che è in grado di dire il come , il perché e il quanto s’ha da versare.

    da parecchi anni io dedicai una poesia “romana” pure a chi consegna le bollette perché anche questo arrivo nelle nostre casee è subito capace di mettere in agitazione. ( seppure i contenuti delle buste neppure li conosce chi viene a consegnarle).

    ER POSTINO E LE BOLLETTE

    Mamma mia che gran disdetta!
    Ecco quà ‘n ‘antra bolletta
    ne la buca de la posta
    già se vede ch’è un Imposta.

    Er Postino che fa er giro
    cerca de nun stacce a tiro
    ner reca’ ‘ste farfallette
    che nun vorebbero èsse lètte

    perché lui nun c’entra gnente
    si s’arrabbia poi la gente.
    Ma però er marcapitato
    sempre male è ricevuto

    da chi un mucchio de bollette
    cià da lègge e mai se smette.
    C’è monnezza e cambialette
    Puro l’ IVA ce se mette.

    si pòi tieni un ‘esercizzio
    nun è mai giusto er giudizzio
    che ‘gni giorno’n’antra aggiunta
    stai sicuro che già spunta.

    Tutti dicheno : “Mo basta!
    che ‘gni arivo del bolletta
    È ‘na martellata in testa.

    nonna Lea
    _______________


  8. Chiara, USA

    Grazie per l’intervista che era molto interessante , come sempre sono le tue interviste ( precise, concise, informative).
    Veramentre, pero’, ho una domanda per Francesca e non per il commercialista. Che ne sara’ del tuo blog quando tornerai a Rai International o alla Rai? Grazie


  9. ernesto ( USA )

    FRANCESCA,
    a proposito dell’argomento odierno,
    sarebbe molto utilissimo (!!!) se tu riuscissi a contattare, e farci sapere le risposte, gli uomini politici eletti in questo giorni – senatori ed onorevoli – circa l’argomento, che gia’ ti sottoposi, della DOPPIA TASSAZIONE e quali sono i PROVVEDIMENTI che essi prenderanno per cercare di eliminarre questa ingiustizia. Contattarli e chiedere e’ importantissimo per innanzitutto attirare la loro attenzione su una realta’ che forse ignorano, o sottovalutano.
    Infatti, se si vive all’estero sempre, se non si usufruiscono piu’ delle agevolazioni e/o servizi
    che lo Stato da ai cittadini, ad iniziare dalla assistenza medica/ospedaliera, le relative tasse NON sono da pagare. Quindi, tutte le ritenute che il Governo fa in Italia sui redditi degli italiani all’estero, ad iniziare dalle pensioni, sono illegittime.
    Grazie, Ernesto.


  10. Maria Rosa ( Luján , Argentina )

    Cara Francesca, io pensavo che continuerai con il blog, GRAZIE!!!!!! Grazie anche al Dott. Grassucci per tutte le risposte, ma per me non ho domande da fare, non ho niente in Italia materiale, ho lo piu importante LA MIA FAMIGLIA!!!!!! Un bacio forte a tutti
    Speciale a Nonna LEA


  11. Maria Rosa

    Ho dimenticato salutare a tutti per 4 mesi di compagnia, un bacio forte a tutti


  12. Martelluzzi Severino ( Toronto , Canada )

    Carissima Francesca!
    L’argomento del giorno e’ importantissimo e avrei molto da sottolineare a proposito; ma solo una domanda, un cittadino che vive fuori dallItalia per circa 40 anni e iscritto all’A.I.R.E. presso il Consolato di competenza, erede di un fabbricato in Italia e che si e’ recato in Italia piu’ volte e aver risieduto nella casa in parole; non ha ricevuto nessuna notifica di pagamenti per anni, all’improvviso si vede arrivare una lettera registrata di pagare migliaia di Euro tra pagamenti di partenza, interessi e penalita’, IL CITTADINO PERCHE’ DEVE ESSERE PENALIZZATO PER LE SPESE DELLA MANCATA INFORMAZIONE?


  13. ernesto ( USA )

    Doveroso ringraziamento a
    LEA MINA RALLI – NONNA lEA.

    La tua vena e’ inesauribile.
    C’e’ un solo argomento che tu non abbia commentato
    in poesia? In romanesco, poi, sono fantastiche.
    Mi ricordano i gradi : Trilussa,Belli.
    Cio’ una voglia di trascriverne una sola che e’ da ridere, come le altre. Rispettiamo il tema.
    Saluti, Ernesto.


  14. augusta prina ( milltown nj , usa )

    Al Dott. Grassucci e’ doveroso da parte mia ringraziare per la sua disponibilita’ e un grazie va anche alla Francesca.
    Personalmente non ho problemi in questione perche’ gia’ risolti a suo tempo molti anni fa.
    Un cordiale saluto e unisco i tanti amici del blog.
    augusta


  15. GABRIELLA ( San Paolo , Brasile )

    Che bello ritrovare il Dottor Grassucci, che ricordo molto bene a Sportello italia con Francesca. Avrei una domanda, se si è in possesso di una casa in Italia dove non si vive, si deve pagare lo stesso la tassa sulla spazzatura?


  16. SANDRO ( Toronto , canada )

    Severino sono d’accordissimo con te. Perchè uno deve pagare per la cattiva informazione e poi a noi all’estero le notizie non sempre arrivano. grazie Francesca per informarci


  17. Francesco da toronto ( TORONTO ON. , CANADA )

    Francesca, essendo non avendo nulla in Italia, non penso di avere problemi come ho già detto prima, ma un mio fratello che anche lui residente a Toronto, a avuto
    molti problemi, per farsi una casa al suo terreno, l`anno portato in giro per quasi dieci anni, dopo aver
    riuscito, penso di aver fatto una cosa giusta, a venduto tutto ed ora è libero. Però nelle vicinanze
    c`erano quelli che costruivano abbusivamente, poi a capito, che qualcuno voleva la bustarella che lui si
    rifiutò, forse per questo motivo a dovuto litigare, ed
    alla fine a vinto lui senza busta. Francesca come al
    solito un saluto per te, ed al DOTT. Renato Grassucci
    ed tutti. Francesco.


  18. Vittorio Cassone ( San Paolo , Brasile )

    Cara Francesca: non ti preoccupare, perchè tutti quelli che ti vogliono bene (e certamente siamo tutti), se un giorno ritorni al TV, anche se dovresti lasciare il Blog, chi ti vuole bene accetta la nuova situazione. Comunque, como dici te: la TV e il Blog, e pronto!


  19. Vittorio Cassone ( San Paolo , Brasile )

    Cara Francesca: qui in Brasile faccio il tributarista, e cosi come il Dottor Grassucci, sono a disposizione per quale chiarimento tributi in Brasile. Ho letto con molta attenzione le risposte date del Dottor Grassucci, a chi ringrazio molto. SE POSSIBILE, VORREI SAPERE la legge che attualmente in Italia tratta del CONCORDATO TRIBUTARIO.


  20. POSITANO RECORDS ( AGEROLA - NAPOLI , ITALIA )

    Saluto Francesca, il DR e tutti i frequentatori del blog.
    Riguardo alle notifiche, fiscali e non, da sempre sono un campo minato.
    Dalle mie parti, in Agerola, con la notifica di un qualsiasi atto fiscale per il tramite dell’Ufficio Postale (FACILMENTE RICONOSCIBILE E BEN DIVERSO DALLA SOLITA RACCOMANDATA), si è consolidata una prassi, consentita dalla legge, che io ritengo fraudolenta.
    Il “postino di turno” si presenta all’indirizzo riportato sull’atto ed in assenza del diretto interessato lo notifica IN DIFETTO o meglio direi “lo lascia”, quando va bene, ad un familiare non compreso nello stesso stato di famiglia del contribuente, ma si verificano anche casi in cui la consegna viene fatta addirittura al “vicino” del tutto estraneo alla vicenda; che lo apre, se lo guarda, e poi te lo consegna aperto dicendoti che è stata la moglie ad aprirlo credendo fosse diretto a lei.
    Quindi, dopo alcuni giorni, sempre il solito “postino di turno” si ripresenta con una semplice ed innocua raccomandata da notificare questa volta al “diretto interessato” per validare il difetto di notifica precedente, in cui viene riportato, più o meno per rendere l’idea, GUARDA CHE TI E’ STATO NOTIFICATO L’ATTO …. MA L’ABBIAMO CONSEGNATO NELLE MANI DEL TUO VICINO!
    Quando l’assenza del contribuente perdura, la raccomandata in questo caso non viene consegnata nelle mani del familiare o del vicino ma il postino lascia un semplice avviso di recarsi all’Ufficio Postale per ritirarla. In difetto, ovvero, se il contribuente non si presenta per ritirare tale raccomandata, per colpa propria o perché non né viene a conoscenza, attraverso la GIACENZA, comunque si perfeziona tale notifica.
    Vi sembra giusto consegnare un atto proprio in mani estranee e poi rendere valida la notifica con una successiva raccomandata? Non sarebbe più giusto, per la privacy, notificarlo direttamente attraverso la giacenza?
    Tale comportamento potrebbe essere un valido motivo di ricorso per invalidare la notifica?


  21. POSITANO RECORDS ( AGEROLA - NAPOLI , ITALIA )

    La risposta è no!

    E’ la legge che lo consente.


  22. Pino Amara ( Boston, Massachusetts , Stati Uniti )

    Cara Francesca, parlando in termini marinareschi, devo dirti che c’e’ bonaccia, dopo una navigazione con colpi di mare a forza sette degli ultimi giorni. Tutto il personale di bordo ha fatto piu’ del proprio dovere nel combattere le onde minacciose che ci stavano colpendo da tutte le parti, portandosi via un marinaio che e’ riuscito a legarsi con una cima, e ha evitato di sparire tra i flutti. Paragoni a parte, il tema di oggi col Dottor Grassucci e’ molto interessante ed educativo. Ho gia’ preso nota su due argomenti. Grazie Francesca, sei sempre in gamba! Nonna Lea e’ formidabile con la sua poesia “Er postino e le bollette”. Un cordiale saluto a tutti i colleghi “marinai” del salotto.


  23. POSITANO RECORDS ( AGEROLA - NAPOLI , ITALIA )

    Giacché abbiamo un Dr Commercialista esperto in materia fiscale vorrei chiedergli un suo parere personale in merito alla vicenda che ha avuto come protagonisti VALENTINO ROSSI ed il fisco italiano.
    Sebbene non si conoscano i fatti nei minimi particolari sono rimasto sorpreso che si sia accordato con il FISCO, al suo posto io non mi sarei mai sottomesso, forse è stato spinto dagli sponsor per salvaguardare la sua immagine, altrimenti non si spiega.

    Credo che la legge era tutta dalla parte di Valentino in quanto ai fini delle imposte sui redditi sono considerati “non residenti” coloro che non sono iscritti nelle anagrafi della popolazione residente per la maggior parte del periodo d’imposta, cioè per almeno 183 giorni (184 per gli anni bisestili) e, ai sensi del codice civile, non hanno nel territorio dello Stato italiano né il domicilio (sede principale di affari e interessi) né la residenza (dimora abituale). Se manca anche una sola di queste condizioni i contribuenti interessati sono considerati residenti. I non residenti che hanno prodotto redditi o possiedono beni in Italia sono tenuti a versare le imposte allo Stato italiano, salvo eccezioni previste da eventuali Convenzioni per evitare le doppie imposizioni stipulate tra lo Stato italiano e quello di residenza.
    Tutti i cittadini italiani, ovunque siano nati, che risiedono fuori dal territorio nazionale per più di un anno devono richiedere al proprio Comune la cancellazione dall’Anagrafe della popolazione residente (se residenti precedentemente in Italia) e conseguentemente il trasferimento nell’Anagrafe dei residenti all’estero (A.I.R.E.) del Comune italiano di origine o di ultima residenza prima dell’espatrio, entro tre mesi dall’arrivo nel paese estero (Legge n. 470/88).
    Sono previste alcune eccezioni:
    – trasferimento temporaneo, di durata non superiore all’anno;
    – dipendenti dello Stato inviati all’estero per motivi di servizio.
    (continua)


  24. Francesco da toronto ( TORONTO ON. , CANADA )

    Non so quante tasse si pagano in Italia, ma qui penso
    che ne paghiamo anche un pò troppe, comunque si vive bene, ed si tira avanti.
    Saluti a Francesca, ed il DR. R. Grassucci ed tutti,ed
    una buona notte per noi qui Francesco.


  25. POSITANO RECORDS ( AGEROLA - NAPOLI , ITALIA )

    Tuttavia, si considerano “residenti”, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato, individuati con decreto del Ministro delle Finanze 4 maggio 1999.
    I cittadini che hanno trasferito la propria residenza in uno dei Paesi indicati in tale elenco, nel caso in cui siano effettivamente residenti dove hanno indicato, devono essere pronti a fornire la prova del reale trasferimento all’estero. Sono tenuti a dimostrare che in Italia non hanno né la dimora abituale né il complesso dei rapporti riguardanti sia gli affari che gli interessi (allargati, oltre che agli aspetti economici, anche a quelli familiari, sociali e morali). Sarà quindi possibile utilizzare qualsiasi mezzo di prova di natura documentale o dimostrativa, ad esempio la sussistenza della dimora abituale nel Paese fiscalmente privilegiato, sia personale che dell’eventuale nucleo familiare, l’iscrizione ed effettiva frequenza dei figli presso istituti scolastici o di formazione del Paese estero, lo svolgimento di un rapporto lavorativo a carattere continuativo, stipulato nello stesso paese estero, ovvero l’esercizio di una qualsiasi attività economica con carattere di stabilità.
    Forse il fisco italiano si è appellato alle norme che prevedono che i cittadini italiani considerati residenti all’estero, avendo trasferito la residenza in Paesi aventi un regime fiscale privilegiato indicati nel D.M. 4 maggio 1999, hanno invece il domicilio fiscale nel Comune di ultima residenza in Italia.
    E chissà come gli fu notificato l’avviso di accertamento?


  26. POSITANO RECORDS ( AGEROLA - NAPOLI , ITALIA )

    Accidenti è notte fonda.

    Buonanotte!


  27. ernesto ( USA )

    …..cosa significa :
    “stati aventi un regime fiscale privilegiato” ??

    POSITANO RECORDS, o FRANCESCA, tramite consulente,
    bisogna che ce lo spieghino altrimenti non si capisce.
    Grazie.


  28. joe ( Melbourne )

    Buongiorno alla gentilissima e dolce Francesca,e al suo ospite ildottor Grassucci.E spero che il tuo blob rimane sempre aperto per comunicare con te’,sei molto importante per tutti noiche ti vogliamo un mondo di bene.ciaooo Francesca da Joe.


  29. Adriana ( Bs.As- , Argentina )

    Per Giuseppe, grazie per la informazione del sito internet.
    Ringranzio al Dott.Grassucci.
    A presto Adriana


  30. POSITANO RECORDS ( AGEROLA - NAPOLI , ITALIA )

    Saluto con stima Ernesto e cerco di spiegarmi.

    Stati ed i territori aventi un regime fiscale privilegiato sono quelli che hanno una tassazione fiscale nettamente inferiore rispetto alla media dei restanti Stati, sia nei confronti delle persone fisiche che vi risiedono che delle società che vi istituiscono la sede.

    IL MINISTRO DELLE FINANZE ITALIANO – Visto l’art. 10 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, recante disposizioni in materia di persone fisiche residenti in territori esteri aventi un regime fiscale privilegiato; Visto in particolare il comma 1 del predetto art. 10 che ha aggiunto all’art. 2 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con DPR 917/1986, il comma 2-bis in base al quale si considerano altresì residenti, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato, da individuarsi con decreto del Ministro delle finanze; Tenuto conto che, ai fini dell’applicazione dell’art. 2, comma 2-bis, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, HA INDIVIDUATO CON DECRETO gli Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato con riferimento all’imposizione delle persone fisiche (in vigore dal 10/05/1999) che si riporta in commento che segue.


  31. POSITANO RECORDS

    Si considerano fiscalmente privilegiati i seguenti Stati e territori:

    Alderney (Aurigny); Andorra (Principat d’Andorra); Anguilla; Antigua e Barbuda (Antigua and Barbuda); Antille Olandesi (Nederlandse Antillen); Aruba; Bahama (Bahamas); Bahrein (Dawlat al-Bahrain); Barbados; Belize; Bermuda; Brunei (Negara Brunei Darussalam); Cipro (Kypros); Costa Rica (Republica de Costa Rica); Dominica; Emirati Arabi Uniti (Al-Imarat al-‘Arabiya al Muttahida); Ecuador (Repuplica del Ecuador); Filippine (Pilipinas); Gibilterra (Dominion of Gibraltar); Gibuti (Djibouti); Grenada; Guernsey (Bailiwick of Guernsey); Hong Kong (Xianggang); Isola di Man (Isle of Man); Isole Cayman (The Cayman Islands); Isole Cook; Isole Marshall (Republic of the Marshall Islands); Isole Vergini Britanniche (British Virgin Islands); Jersey; Libano (Al-Jumhuriya al Lubnaniya); Liberia (Republic of Liberia); Liechtenstein (Furstentum Liechtenstein); Macao (Macau); Malaysia (Persekutuan Tanah Malaysia); Maldive (Divehi); Malta (Republic of Malta); Maurizio (Republic of Mauritius); Monserrat; Nauru (Republic of Nauru); Niue; Oman (Saltanat ‘Oman); Panama (Republica de Panamà); Polinesia Francese (Polynesie Francaise); Monaco (Principaute’ de Monaco); San Marino (Repubblica di San Marino); Sark (Sercq); Seicelle (Republic of Seychelles); Singapore (Republic of Singapore); Saint Kitts e Nevis (Federation of Saint Kitts and Nevis); Saint Lucia; Saint Vincent e Grenadine (Saint Vincent and the Grenadines); Svizzera (Confederazione Svizzera); Taiwan (Chunghua MinKuo); Tonga (Pulèanga Tonga); Turks e Caicos (The Turks and Caicos Islands); Tuvalu (The Tuvalu Islands); Uruguay (Republica Oriental del Uruguay); Vanuatu (Republic of Vanuatu); Samoa (Indipendent State of Samoa).


  32. Francesco da toronto ( TORONTO ON. , CANADA )

    Buona Giornata, a Francesca ed al DR. Grassucci, ed tutti, anche oggi la giornata è bella ed ce la goteremo
    dopo aver pagato il mio contributo sul mio guadambio
    annuale cioè, le famose (incomme taxes) visto che pago di più del normale, ho ricevuto il mio rimborso, che
    non è male, a me piace ricevere che dare a fine d`anno.
    Qui tutti paghiamo le tasse, ed penso che è una cosa
    normale, un invasione fiscale qui è un reato grave, che
    una volta scoperti te la faranno pagare molto caro.
    Dunque noi ci siamo abituati ed tutto è normale.
    Saluti a tutti, a Francesca che tutti la vogliamo molto bene ed saluti al dott. Grassucci. Francesco


  33. ernesto ( USA )

    cara FRANCESCA,
    qui sono le ore 7,20 del mattino.
    Oggi ho avviato il computer in anticipo sul solito orario, ma mi accorgo di essere in ritardo per ringraziare POSITANO RECORDS.
    Bisogna riconoscere che esso e’ una fornitissima fonte di informazioni di ogni tipo e spesso ci ha fornito,come oggi,necessari chiarimenti.
    Ho capito che i Paesi a regime fiscale privilegiato, sono quei Paesi dove io dovrei “spostare” i miei capitali per non pagare tasse, o pagarne in misura molto ridotta……se ne avessi !! Vanno anche sotto il nome di “paradisi fiscali” ??
    Ringrazio e saluto tutti,
    Ernesto.


  34. POSITANO RECORDS ( AGEROLA - NAPOLI , ITALIA )

    Quindi si considerano privilegiati i regimi fiscali di questi Stati e territori in ragione del livello di tassazione sensibilmente inferiore a quello applicato in Italia, ovvero della mancanza di un adeguato scambio di informazioni, ovvero di altri criteri equivalenti.

    La Camera dei deputati, nella seduta del 4 ottobre 2000, durante la quale e’ stata approvata la legge 21 novembre 2000, n. 342, ha formalmente impegnato il Governo “in sede di prima applicazione della nuova
    disciplina a definire in via transitoria, quale livello di tassazione sensibilmente inferiore, quello che in media si discosti di almeno il 30%
    dal livello di tassazione medio applicato in Italia”.

    Qui in Italia lo Stato ed il suo sistema di tassazione è visto come un nemico da baipassare in quanto abbiamo tasse a livelli altissimi e appare evidente e scontato che chi può cerca di scappare e comportarsi in maniera “evasiva”.

    Così c’è chi utilizza Società Offshore delle BARBADOS per detenere quote di società e garantire l’anonimato e viene usata per operazioni di TRADING in tutto il mondo e per la riscossione e gestione di ROYALTY e DIVIDENDI.

    Chi invece usa Società delle SeychellesLe che offrono l´anonimato dei soci.
    Le società delle isole Seychelles, sono esenti tasse in base al International Business Company Act del 1994,
    non hanno obbligo di presentare bilanci e/o dichiarazione dei redditi e possono essere amministrate da qualsiasi parte del mondo. Nello statuto appare solo 1 direttore e le azioni sono al portatore.

    Operando da un territorio offshore si riesce a limitare la responsabilità degli azionisti riducendo o annullando, in molti casi, il carico fiscale.


  35. ernesto ( USA )

    Cara FRANCESCA,
    siamo in tema di tasse e di commercialisti e,quindi, di dichiarazione dei redditi.
    Prendo spunto dalla lettera di FRANCESCO da TORONTO per parlare un po’ di cio’ che avviene negli USA.
    Il termine finale qui per la dichiarazione e’ il 15 aprile di ogni anno. I singoli individui e le famiglie devono essere ben organizzate ed avere un seppure ridotto archivio dove conservare le prove delle trattenute cui hanno diritto e diversi documenti importanti. Una peculiarita’degli USA e’ che qui milioni di persone cambiano diversi lavori in un anno, hanno poiu’ di un lavoro, c’e’ una mobilita’ incredibile,un po’ perche’ vogliono cambiarlo il lavoro per stanchezza,un po’ perche’ prendono nuovi titoli di studio che permettono di guadagnare di piu’ e un po’perche vengono licenziati. il licenziamento e’ la cosa piu’ facile: il diretto superiore ti chiama e ti dice: da domani non venire piu’.E tutto finisce li’.
    Nel mese di gennaio si ricevono, dai varii datori di lavoro con i quali hai lavorato, i modd. W2 che bisogna portare insieme all’altro materiale dagli “accountants”,
    che sarebbero i nostri “commercialisti”. Di solito sono estese societa’ sul tutto il territorio, ma molti se la fanno da soli la dichiarazione. Quando risulta che si ha diritto ad un rimborso ( leggete…leggete cari italiani in Italia), questo ti viene rimborsato nel tempo assimo di 4/5 settimane. C’e’ mio fratello in Italy che sta spettando il rimborso da…..6 anni !!
    Cme dice Francesco dal Canada, anche in Usa l’evasione fiscale e’ punita molto seriamente e la gente sta molto attenta. Il famoso Al Capone fu imprigionato per evasione fiscale e non ne usci’ piu’.
    Diceva uno che, essendo la democrazia la forma piu’ debole di governo,affidato al popolo, leggi e relative pene devono essere molto severe altrimenti si cade nella anarchia. E penso all’Italia. Allegriaaaaa,
    Ernesto.


  36. Claudia Roman ( jacksonville , Fl,USA )

    Ciao Francesca,
    al momento sono in viaggio e mentre mio marito guida, io ti scrivo…qui negli USA e’ tutto molto piu’ semplice e il nostro
    ‘accountant” che sarebbe quasi come il commercialista ci risolve tutte le problematiche inerenti al lavoro, ma credimi sono inezie rispetto a quelle che incontreremmo in Italia!
    Noi,quando lavoravamo in Italia con la nostra attivita’, abbiamo piu’ volte pensato che avremmo dovuto erigere un monumento al nostro commercialista o per lo meno alla categoria.
    Senza i servizi del nostro commercialista non avremmo potuto lavorare neanche per un giorno. Percio’, anche se non ho bisogno di consultare il Dott. Renato Grassucci, lo ringrazio per mettere a disposizione il suo tempo e darci consigli preziosi.

    Francesca, indovina chi sono le persone che incontrero’ in questi giorni?
    Te lo diro’ al mio ritorno!


  37. Claudia Roman ( Jacksaonville , Fl,USA )

    FRANCESCA,

    ho dimenticato di dire che un po’ di anni fa, facendo da noi la dichiarazione dei redditi, sbagliammo e pagammo di piu’ di quello che dovevamo…….ebbene si! Ricevemmo l’assegno tre settimane dopo con la somma in eccesso…non credevmo ai nostri occhi.
    Mio marito quasi quasi lo voleva inquadrare quell’assegno.
    Pensa che noi aspettiamo ancora dall’Italia un rimborso…ma stiamo perdendo la speranza.Non ce li daranno mai quei soldi.


  38. Francesco da toronto ( TORONTO ON. , CANADA )

    Ciao Francesca, stai bene? Io spero sempre di si, so che è quasi ora di cena in Italia, se stai mangiando
    buon appedito. Anch`io ho mangiato qualche ora fà, ed mi son fatto anche un mezzo bicchiere di rosso, ora sto quasi apposto fino a questa sera.
    Come ho detto prima, che per il reddito per quest`anno
    sto a posto, Ernesto a spiecato come funziona ed tutto procede bene. Io vi saluto, a te ed tutti, ed a presto
    Francesco.


  39. Giuseppe (Dal Canada)

    Buon giorno! Francesaca.
    Interesanti i commenti dei precedenti interlocutori(Ernesto e Claudia)Allora non e’ vero che tutto il mondo e’paese…!!Qualche differenza ci sta’ da un paesea all’altro. Un cordiale saluto al dott. Grassucci
    ringraziandolo per le sue lucide e interessantissime spiegazioni.E un Grazie con la lettera mauscola anche a te’Francesca, per darci la possibilita’ di venire a conoscenza di inforamzioni utilissime.La mia domanda per il dott.Grassucci e’ la seguente: un terreno appartenente a un emigrato come me’, che non viene coltivato da anni puo’ essere essento dalle tasse automaticamente? O bisognia classificarlo come incolto?(Grazie!)

    Per Francesco da Toronto,fortunato che ti hanno ritornato un po’ dei tuoi sudati dollari.Io gliene devo ritornare ma ho ancora tempo fino alla fine della scadenza del termine previsto dalla legge canadese cioe’ la fine di Aprile.
    Ciao Franceca.
    buon proseguimento a tutti gli amici blogghisti.


  40. Giuseppe (Dal Canada)

    Scusa Francesca,
    volevo domandare a Ernesto o Claudia nel caso che si devono ritornare soldi al Governo italiano quanto tempo c’e’ a disposizione? E se il governo ritarda… paga gli interessi? Ciao
    P.S.Un affettuoso saluto alla “GRANDE”nonna lea un fiume innarrestabile di poesie per tutte le occasioni.


  41. Giuseppe ( Stati Uniti d' America )

    Francesca, non sono fuori tema! e` una barzelletta economica!!!!!!!!!! e richiede l’aiuto di un commercialista.

    LA TASSA SULLA MOGLIE
    anno 2013 Berlusconi mette la tassa sulla moglie!
    mariti vari si recano a pagare la nuova tassa:
    -salve sono venuto per pagare le tasse
    -bene ha una foto di sua moglie?
    -no non ce l’ho!
    -be prova a descriverla
    -mia moglie è paragonabile a Claudia Schiffer,alta bella…
    -aloora paghi 1milione e 500 mila!
    l’uomo dietro anche lui lì per pagare la tassa sente e dice tra se: aspetta che io gli dico che mia moglie non è molto bella!
    -salve ha una foto di sua moglie?
    -no!
    -me la descriva
    -mia moglie è come Marisa Laurito
    -bene paga 400.000
    l’uomo dietro vuole pagare ancora meno
    -la foto non ce l’ho!
    -mi descriva sua moglie
    -mia moglie è come Rosy Bindi
    l’impiegato lo ferma subito:
    -CALMA CALMA con i rimborsi dobbiamo ancora iniziare!!!!!


  42. ernesto ( USA )

    GIUSEPPE (USA).
    grazie per la barzelletta…..pulitissima.

    GIUSEPPE(CANADA).
    …non lo so…a me hanno pagato sempre in tre setimane.
    Dovrei chiedere. ma essi non vedono perche’ il rimborso dvrebbe tardare. se c’e’ un errore loro, credo di si.
    Da noi gli accountants(COMMERCIALISTI)non guadagnano forte, qui le cose sono molto piu’ semplici e non da esaurimento nervoso come in Italia.
    Ciao,Ernesto.


  43. Alessandro

    Per Claudia Roman
    Ti ho appena visto passare sulla Turnpike , scherzi a parte, quello che dici sull’efficenza dei rimborsi e l’altrettanta infficienza e quello che dobbiamo far sapere in Italia, perche gli fanno credere che i rimborsi che non si fanno mai, sono la regola, questo e normale in Italia.
    Per questo e importante la nostra partecipazione attiva, sia al blog, sia come elettori, apportiamo la parte positiva di esperienze che devono essere copiate e diventare diritti dei cittadini di un paese come il nostro che invece la malapolita fa retrocedere.
    Anche i chiarimenti degli esperti che Francesca porta al blog, aiutano a fare dei paragoni con altre realta e chiaramente si evidenziano le differenze.
    Buon fine settimana


  44. ernesto ( USA )

    GIUSEPPE, CANADA.\
    Devi scusarmi, la mia risposta che ti ho data sopra,
    ore 23,26 non c’entra nulla. Mio errore.
    Quano chiedi circa i soldi da ritornare e gli interessi per rirardo….non lo so.
    Saluti,Ernesto.


  45. Francesco da toronto ( TORONTO ON . , CANADA )

    Non è per uscire fuori tema, ma è solo perchè sto guardando un programma con Antonella Clerici, con un gruppo di ragazze ed ragazzi molti giovani, che cantano così bene che li ascolterei per tutta la notte.
    Giuseppe mi dispiace che devi dare, forse qualche volta riceverai anche te, te lo auguro. Francesca so che a quest`ora in Italia si dorme, ma fra poco anche
    noi qui andremo a dormire. Domani vado a Orillia, un paese dove c`è il casinò, ma non sono un giocatore se
    perdo un cento dollari, mi fermo ed mi diverto a
    guardare i veri giocatori. saluti a tutti. Francesco.


  46. GAETANA ( MELBOURNEA , AUSTRALIA )

    CARA FRANCESCA SCUSA SE VADO FUORI TEMA.MA TI VOGLIO FAR SAPERE CHE IERI VENERDI 19 MI SONO INCONTRATA CON
    FRANCESCA VERDE. ABBIAMO PARLATO MOLTO DI TE, ANZI MI HA DATO DELLE BELLE FOTO TUE CHE I MIEI AMICI DEL CLUB
    SARANNO FELICISSIMI DI AVERNE UNA. SAI NOI NON ABBIAMO NIENTE DA SPARTIRE CON L;ITALIA, RIQUARDO INTERESSE, DATO CHE NON ABBIAMO NESSUNA PROPRIETA,
    UNA COSA E` SICURA, SE NOI AVREMMO AVUTO UNA CASA DI
    PROPIETA IN ITALIA! COL CAVOLO CHE SAREMMO VENUTI IN AUSTRALIA. BACI DA GAETANA.


  47. lino phuket

    sono d’accordo con Vittorio,cio che tutti vogliamo e’ che tu ritorni ad occuparti di sportello italia in rai,quando sara’,tutti si accorgeranno di cosa si sono persi in tua assenza
    un grande e speranzoso IN BOCCA AL LUPO


  48. Alessandro ( Torino , Italiana )

    Buongiorno.
    Ho letto parecchie volte le istruzioni sul modello unico 2008 relativo all’esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, ma non sono riuscito a capire se sono esonerato…..
    Allora:
    Ho 42 anni, sono celibe, disoccupato da 4 anni, possiedo una casa di proprietà (55 MQ) dove vivo (abitazione principle) + il 10% di una casa (rendita 490 Euro) ereditata dopo la morte di mia mamma e NULLA PIU’…….Sono obbligato a dichiarare, si o no ?……Grazie!!!…Buongiorno…..Alessandro.Cadeddu


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