S.O.S. CITTADINANZA – Le risposte
DOTT. CLAUDIO BALLETTA
Viceprefetto del Ministero dell’Interno
Buona giornata a tutti e bentrovati insieme nel nostro “salotto mondiale” che oggi tornerà ad approfondire un tema molto caro agli italiani nel mondo: la cittadinanza. Prima di aprire questa importante pagina del blog, desidero ringraziarvi per l’enorme e sincero affetto che mi avete dimostrato in questi giorni in occasione del mio compleanno, dandomi la conferma che le distanze non sempre allontanano, anzi spesso avvicinano e di questo sono ormai sempre più convinta. E’ mio desiderio iniziare la settimana rispondendo ad alcune domande che ho scelto tra i commenti giunti tempo fa nello spazio intitolato S.O.S. CITTADINANZA. A questo proposito ripresento con piacere il Dott. CLAUDIO BALLETTA, Viceprefetto del Ministero dell’Interno, che con grande disponibilità ha accettato di collaborare al mio progetto telematico, per potere informare i connazionali all’estero, spesso disorientati dalla troppa burocrazia. A distanza di alcune settimane, come promesso, arrivano puntuali le risposte. Con l’occasione vi invito se avete nuove domande da porre, a farlo indicando chiaramente la vostra situazione. Vi ricordo inoltre che, per potere dare l’opportunità di approfondire l’argomento a chiunque ne fosse realmente interessato, siete gentilmente invitati a rimanere in tema.
Grazie a tutti anticipatamente per la cortese collaborazione.
DOMANDA: scrive GABRIELLA TAMI da Valencia- Venezuela
“Vorrei aiutare il fratello minore (di 7 figli) della mia amica d’infanzia, Giuseppina. Tutti i 6 fratelli sono riusciti ad avere la cittadinanza italiana ma l’ultimo, purtroppo (??) é nato che il padre aveva preso la cittadinanza venezuelana. Giuseppina é andata al Consolato Italiano a Caracas ed ha cercato per tutti i mezzi di avere una piccola speranza perché suo fratello possa avere il passaporto della Comunitá Europea. Secondo l’On. Marco Zacchera, c’e’ stato un periodo (1992-1997) in cui tutti potevano acquistare la cittadinanza, ma questo fatto non si é mai pubblicizzato. La mia famiglia (marito, figli e nipote) siamo riusciti ad averlo, ma mai saputo che ci fosse una data “limite”. C’e’ qualche speranza?”
Quello che dice l’On.le Zacchera è vero, purtroppo la normativa richiamata è stata malamente pubblicizzata in Italia ed all’estero con il risultato che pochi hanno usufruito della possibilità offerta dalla legge i cui termini sono purtroppo scaduti.
DOMANDA: scrive ALICE MOLINARI da San Paolo- Brasile
“Sempre leggo le informazioni nel tuo sito che sono molto utile a tutti noi italiani e discendenti all’estero. Io ho la mia cittadinanza, ma ho un dubbio, non esiste una forma di dare al mio marito la cittadinanza per essere mio marito, senza bisogno di rinunciare alla cittadinanza brasiliana?”
Se la signora Alice Molinari è cittadina italiana il marito può acquisire la cittadinanza italiana usufruendo delle disposizioni dell’articolo 5 ,6 e 7 della legge n. 91 del 1992 che qui di seguito riepilogo.
Art. 5.1. Il coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano acquista la cittadinanza italiana quando risiede legalmente da almeno sei mesi nel territorio della Repubblica, ovvero dopo tre anni dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e se non sussiste separazione legale.
Art. 6.1. Precludono l’acquisto della cittadinanza ai sensi dell’articolo 5:
a) la condanna per uno dei delitti previsti nel libro secondo, titolo I, capi I, II e III, del codice penale;
b) la condanna per un delitto non colposo per il quale la legge preveda una pena edittale non inferiore nel massimo a tre anni di reclusione; ovvero la condanna per un reato non politico ad una pena detentiva superiore ad un anno da parte di una autorità giudiziaria straniera, quando la sentenza sia stata riconosc iuta in Italia;
c) la sussistenza, nel caso specifico, di comprovati motivi inerenti alla sicurezza della Repubblica.2. Il riconoscimento della sentenza straniera è richiesto dal procuratore generale del distretto dove ha sede l’ufficio dello stato civile in cui è iscritto o trascritto il matrimonio, anche ai soli fini ed effetti di cui al comma 1, lettera b).3. La riabilitazione fa cessare gli effetti preclusivi della condanna.4. L’acquisto della cittadinanza è sospeso fino a comunicazione della sentenza definitiva, se sia stata promossa azion e penale per uno dei delitti di cui al comma 1, lettera a) e lettera b), primo periodo, nonché per il tempo in cui è pendente il procedimento di riconoscimento della sentenza straniera, di cui al medesimo comma 1, lettera b), secondo periodo.
Art. 7.1. Ai sensi dell’articolo 5, la cittadinanza si acquista con decreto del Ministro dell’interno, a istanza dell’interessato, presentata al sindaco del comune di residenza o alla competente autorità consolare.
DOMANDA: scrive GAETANA da Melbourne-Australia
“Sono Gaetana, volevo fare una domanda al Dr. Balletta, noi emigrati all’estero ci spremiamo le meninge e chiediamo di poter avere la cittadinanza italiana, la quale per diverse ragioni noi tutti abbiamo perso. Ma alla fine che beneficio sarà per noi? Cosa farà il governo italiano nei nostri confronti ? Vorrei che qualcuno di voi darebbe una risposta.”
La cittadinanza significa appartenenza,significa riconoscersi in una identità di valori, di principi, di lingua e di un sentire comune che fa sentire le persone come appartenenti ad una comunità.Riacquistata la cittadinanza italiana gli eventuali benefici sono quelli previsti dalle leggi in vigore sia dal punti di vista previdenziale che assistenziale.
DOMANDA: scrive BORTOLO dall’Ecuador
“Vorrei chiedere al Dottor Claudio Balletta se un italiano residente all´estero avesse bisogno di aiuto a quale istituzione italiana potrebbe rivolgersi?”
I nostri Consolati e le nostre Ambasciate sono gli uffici deputati alla tutela degli interessi di qualunque natura dei nostri connazionali all’estero, per intenderci anche ad aiutarli, in caso di commissione di reati, ad avere la migliore tutela giudiziaria possibile.
DOMANDA: scrive MARIA ROSA MARTINELLI da New York-Stati Uniti
“Egregio Dott. Balletta, l’unica domanda che vorrei porle e’ la seguente: mio marito ha ottenuto la cittadinanza americana nel 1995,e’ vero che la cittadinanza italiana non l’ha persa? Lui risiede qui a Brooklyn dall’1982 e poi perché non ha mai ricevuto le carte elettorali? Poi un’altra domanda: come si fa ad ottenere la doppia cittadinanza per le mie bambine nate qui? Grazie e a presto. Maria Rosaria.”
Se il marito della signora Martinelli non ha rinunciato espressamente alla cittadinanza italiana dovrebbe avere mantenuto la cittadinanza italiana. Non ho elementi per capire perchè suo marito non ha mai ricevuto le carte elettorali, presumo perchè non siete iscritti all’AIRE, rivolgetevi comunque al consolato più vicino.Per quanto riguarda le sue bambine esse essendo figlie di cittadini italiani ed americani hanno la doppia cittadinanza.
DOMANDA: scrive FRANCESCO da Toronto- Canada
“Non so perché noi italiani quando si diventa cittadini di dove viviamo, perdiamo la nostra cittadinanza mentre sia in Canada, USA ed forse in qualche altra nazione,si mantiene sempre la propria cittadinanza. Il caso nostro, riacquistando quella Italiana non abbiamo perso quella Canadese. Come nel mio caso e migliaia di Italiani, sparsi nel mondo. Ed questa è una bella cosa.”
La legislazione vigente ora prevede in caso di acquisizione di altra cittadinanza il mantenimento della cittadinanza italiana a meno che non vi sia rinuncia esplicita da parte del richiedente.
DOMANDA: scrive LUCIANA CIANFRANI da Troy-Stati Uniti
“Avrei una domanda per il Dr. Balletta: per quale ragione la legge del 1992 non e` piu` valida? Ho amici che a quel tempo non fecero richiesta per la doppia cittadinanza e adesso gli viene detto che il tempo e` scaduto. Allora le leggi non sono permanenti? Perche`causare tutta questa confusione e differenza, Se siamo nati in Italia e nel 1992 si e` accordato di ottenere la doppia cittadinanza non ci dovrebbe essere una scadenza. Praticamente cittadini americani per nascita hanno ancora l’opportunità di ottenere la cittadinanza italiana tramite i nonni invece una persona nata e cresciuta in Italia se non ha riottenuto detta cittadinanza entro il tempo limitato deve ritornare in Italia e rimanervi per un anno prima che la possa riottenere.”
La legge evocata dalla Signora Cianfrani non è più valida perché l’opzione doveva essere esercitata nei tempi previsti dalla legge. Decorso tale termine gli interessati sono decaduti dalla facoltà di esercitare l’opzione prevista dalla legge.La Signora confonde comunque la possibilità di avere una doppia cittadinanza con la possibilità per coloro i quali sono discendenti da cittadini italiani, anche appartenenti agli stati preunitari che siano confluiti nello stato italiano, di vedersi riconoscere la cittadinanza italiana iure sanguinis. Il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis è il riconoscimento della cittadinanza italiana ai discendenti di cittadini italiani emigrati all’estero che non abbiano volontariamente rinunciato alla cittadinanza italiana acquisendo quella di un altro Stato. Fino al 31.12.1947 l’attribuzione della cittadinanza italiana secondo la legge all’epoca vigente avveniva solo in linea maschile e non femminile, pertanto, le donne italiane coniugate con cittadino straniero non attribuivano ai figli la cittadinanza italiana.
DOMANDA: scrive VEZIO NARDINI dal Brasile
“Il Dott. Balletta cita i documenti necessari per riacquistare la cittadinanza.Domando n. 1 al Dott. Balletta: a cosa servono i certificati di matrimonio, se uno può avere gli stessi padri riconosciuti senza che i genitori naturali si siano sposati? Domanda n. 2: cosa si può fare verso i Consolati italiani in Brasile che, per peggiorare ancora di più le difficoltà di chi ricerca la documentazione degli antenati, giacchè in Brasile richiedono , in più, i certificati di morte di tutti gli antenati. A chi dobbiamo ricorrere?”
I certificati di matrimonio servono per capire, in caso di richiesta di riconoscimento di cittadinanza iure sanguinis e cioè per discendenza da cittadino italiano se colui il quale richiede tale riconoscimento ha effettivamente diritto alla cittadinanza italiana.Per esempio se il richiedente è nato prima del 1.1.1948, da cittadina italiana coniugata con cittadino straniero, poiché la legge dell’epoca prevedeva la trasmissione della cittadinanza solo in linea paterna,in questo caso non avrebbe diritto al riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. Il Ministero competente è quello degli Affari Esteri al quale rivolgersi per eventuali chiarimenti .
DOMANDA: scrive RENATO GAGLIARDI da Campinas-Brasile
“Vorrei soltanto invitare il Dottore Claudio a lasciare il suo ufficio a Roma e visitare i consolati italiani nel Brasile….non c’è bisogno di dire nulla di più.”
I problemi dei consolati sono noti e difficili da affrontare e di competenza del Ministero degli Affari Esteri.
DOMANDA: scrive FRANCO PETROCCO dal Brasile
“Su questo argomento di cittadinanza devo fare due domande al Dott. Claudio Balletta:
1) C’è qualche possibilità(legge in corso)di una persona che ha rinunciato alla cittadinanza per motivo di lavoro, di riaverla?
2)Qual’é la possibilità di prendere la cittadinanza italiana per discendenza materna?”
Coloro i quali hanno rinunciato alla cittadinanza italiana acquisendo volontariamente una diversa cittadinanza possono
riacquistare la cittadinanza italiana :
Su domanda
* Stabilendo la residenza in Italia entro un anno dalla dichiarazione di riacquisto
* assumendo un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato
Automaticamente
* Entro un anno dalla fissazione della residenza in Italia se non vi è stata rinuncia espressa da parte dell’interessato. Per quanto riguarda la seconda domanda, tutti possono acquisire la cittadinanza italiana per derivazione materna a condizione che siano nati dal 1 gennaio 1948 in poi, data di entrata in vigore della Costituzione Repubblicana.
alle 14:44 di lunedì, 31 Marzo 2008
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31 Marzo 2008 alle 14:56
Ringrazio il dott. Balletta per le sue chiare ed esatte risposte.
Purtroppo pero son sicuro che più di una persona avrebbe bisogno di qualcosa in più, non di competenza del dott. Balletta, per risolvere i propri problemi.
Stefano.
31 Marzo 2008 alle 15:07
Una domanda al Dott. Balletta:
Ho tre figli minorenni italo-americani,li ho registrati al mio Comune di appartenenza in Italia,devo dare per scontato che sono Italiani a tutti gli effetti e posso iniziare le pratiche per fargli ottenere il Passaporto anche Italiano?
Inoltre la mia prima figlia sullo stato di famiglia in Italia viene dichiarata come di sesso maschile,cosa potrei fare per cambiare cio’,e se non lo facessi quale complicazione apporterebbe?Grazie Romina
31 Marzo 2008 alle 15:52
Ciao Francesca, ti faccio gli auguri del tuo compleanno nº 40 e due giorni in più.Sono stata fuori casa,per quello arriva in ritardo.Cambiando argomento,non ho domande da fare sopra la cittadinanza italiano perché mi marito è italiano,quindi miei figli ed io non abbiamo dei problemi dal genere.Saluto tutti gli amici del blog,a presto,Anna.
31 Marzo 2008 alle 16:01
Estmada Francesa estoy molto felicce,por escriviri ati, me he conectado con los Piamonteses del Mundo,ya me han escrito .Muchas Gracias hasta pronto desde Argentina-Mar del Plata
31 Marzo 2008 alle 16:12
Ciao Francesca.
vorrei chiedere al Dott. Barletta un chiarimento:
Se ho ben capito dal servizio esteri del consolato di New York on line, per iscriversi all’AIRE o per notificare un cambiamento d’indirizzo occorre il passaporto Italiano.
Ho appena chiamato il Consolato per via delle scheda elettorale che non abbiamo ancora ricevuto. Mi e’ stato detto che la scheda elettorale mia, di mia moglie e di mia suocera sono state spedite.
Mia suocera non ha il passaporto Italiano, il che sarebbe in contrasto con le istruzioni d’iscrizione.
Come la mettiamo, occorre o no il passaporto Italiano? Un ringraziamento anticipato.
Giorgio Turri
31 Marzo 2008 alle 16:15
Cara Francesca;
il grave problema dell’attenzione pubblica dei consolati diventa ogni giorno peggiore. Su di questo non c’è molto più da dire. Purtroppo i consoli che hanno il potere di soluzionare e di trovare vie più pratiche a diversi problemi se ne fregano. L’esempio più chiaro è la situazione terribile che ancora attraversa il Consolato di Cordoba, a carico del Sig. Stefano Moscatelli.
Questo signore da due anni aprossimatamente, per le persone che desiderano richiedere la cittadinanza italiana, devono richiedere un appuntamento solamente via internet e questo solamente lo si può richiedere solamente l’ultimo giovedì dei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre. Come ti puoi immaginare, ogni giovedì il sito è un vero pandemonium; collassa 15 minuti prima di cliccare ovviamente perché non hanno previsto una metodologia migliore. Sarebbe stato molto più facile, creare una posta elettronica, mandare i dati del richiedente, e che la persona a carico dell’ ufficio cittadinanza consegnasse l’appuntamento d’accordo all’ordine delle mail. Ma no, il Sig. Moscatelli continua ad essere sordo ai miei reclami. E così è dal 2006 che non posso ottenere l’appuntamento per presentare la richiesta della cittadinanza italiana del mio amico, che è rimasto fuori della possibilità di ottenere l’appuntamento..proprio perché non ha nè pc nè interntet. Quindi la metodologia del Sig. Moscatelli anche si potrebbe dire che è discriminativa.
Ho avuto la possibilità di pubbliccare i miei reclami in alcuni giornali, mentre che dal Sig. Moscatelli solo ho collezionato le sue e mail dicendomi, che ancora stanno in attesa di più impiegati per l’ufficio cittadinanza. Che c’entra? Io semplicemente ho bisogno dell’appuntamento.
Insomma, vorrei sapere se io come italiano residente all’estero ho alcuna possibilità di tipo legale per ottenere per forza, l’appuntamento per presentare tutta la documentazione del mio amico.
Grazie di tutto. Veramente mi piacerebbe raccontarti tutta questa odissea dal vivo, quindi se ti va, ti potrei dare il mio recapito telefonico.
Grazie nuovamente. Avanti con questa iniziativa!
Diego Carranza
31 Marzo 2008 alle 16:27
IO RIFACCIO LA DOMANDA CHE TANTI ANNO FATTO CE ALTRO MODO DI SAPERE COME FARE PER SAPERE SE IO E MIO MARITO ABBIAMO PERSO LA CIDADINANZA ITALIANA MANDANDO I DATI MIEI E DI MIO MARITO E I MIEI FIGLI PERCHE RIVOLGERSI AL CONSOLATO E SEMPRE UN`IMPRESA DIFFICILE DICONO CHE SONO TROPPO OCCUPATI E ANNO TROPPO LAVORO GRAZIE
31 Marzo 2008 alle 16:41
Cara Francesca,
Ringraziamo tanto il Dott. Balletta sia per la sua disposizione a noi tutti (sempre per la volonta di Francesca, che ci tiene sempre in mente) per il suo tempo dedicato a dare risposte precise, a noi che abbiamo bisognio. perche, delle volte, uno non apprezza bene
quel che potrebbe essere di valore, poter fare una domanda direttamente ad una persona come il Dott. Balletta, anzi che spreccare delle giornate, per avere
le stessi risultati,(solo se si trovo qualcuno con la coscienza in mano!!!).
Grazie Francesca per tutto quel che fai te, il tuo tempo sicuramente ti verra ripagata!!
un bacione
roy.
31 Marzo 2008 alle 17:01
Diego Carranza ( Las Varillas, Cordoba , Argentina )
31 Marzo 2008 alle 16:15;
Manda tutto il pacchetto (tutto tradotto e legalizzato ovviamente…) direttamente all’ ufficio cittadinanza del comune di ultima residenza o di nascita secondo il caso, che dovrai contattare previamente. Indirizzi e dettagli dei comuni italiani su … www punto comuni punto it.
Romina: Ciao, tuo marito, tutto bene? Saluti, ok? … and keep up the good work!
Il sesso sbagliato: devi presentare un’ istanza scritta al tuo consolato, oppure contatta direttamente il tuo comune di appartenenza in Italia.
Non dare mai nulla per scontato; contatta il comune e fatti dire se nel sistema informatico tu risulti essere sposata (non si sa mai) e se hai figli. Fidati, parlo per esperienza.
Al comune manda un tuo parente oppure invia una richiesta via fax, comunque meglio se li chiami prima x telefono. I telefoni su comuni.it
Queste info sono sulla base della mia personale esperienza; ognuno ne faccia uso come meglio crede.
Ogni comune ha il proprio ufficio cittadinanza, il proprio ufficio trascrizioni (di sentenze e matrimoni esteri), il proprio AIRE, .. eccetera.
E, che io sappia, nulla impedisce rivolgersi, nelle dovute maniere ed a termini di Legge, direttamente ai comuni.
Ciao, Stefano.
31 Marzo 2008 alle 17:05
Ciao Francesca,
azzeccato e bollente il tema di oggi.
Mi sembra di cogliere un certo malcontento rispetto all’ operato dei consolati.
Perchè non mi sorprende? Mah, chissà perchè sarà …
Commentando la risposta data a Bortolo, …
è possibile denunciare il Consolato per omissione di soccorso?
La risposta me la cerco da me e di sicuro la troverò, …prima di quanto quelli che leggono e non commentano pensino.
Italiani all’ estero, uniti siamo forti.
No,… non voglio fare campagna …
Ciao.
Stefano.
31 Marzo 2008 alle 17:37
Dott. Balleta, la ringrazio sentitamente per aver risposto al mio quesito. Pero` forse non mi sono spiegata bene quindi eccomi di nuovo: Perche` questa legge del 92 e` stata impostata in questo modo, cioe` con scadenza. Chissa` quanti emigrati dall’Italia non hanno chiesto il riacquisto della cittadinanza italiana al tempo opportuno e adesso gli viene detto che per riacquistarla devono risiedere in Italia per un anno. Non e` equo, se pensiamo che non c’e` nessuna scadenza per riconoscimento di cittadinanza iure sanguinis. Distintamente, Luciana Cianfarani
31 Marzo 2008 alle 17:42
Cara Francesca,
Grazie per questo tema molto utile ed interessante.
Vorrei rispondere a Giorgio Turri ( Middletown, CT , USA)che per l’iscrizione all’AIRE di sua suocera o della moglie (se sono anche cittadine USA)non serve il passaporto Italiano. Io ho tre figli nati qui negli USA e quindi sia cittadini USA che Italiani. Siamo tutti iscritti all’AIRE, ma loro hanno solo il passaporto USA. Ho gia ricevuto i plichi elettorali ed abbiamo gia votato.
Maurizio
31 Marzo 2008 alle 18:43
Per Maurizio ( Atlanta , USA )
Caro Maurizio,
grazie per confermare quanto gia’ sospettavo visto che mia suocera ricevera’ il plico (si spera) anche se non ha il passsaporto Italiano, pur avendo riottenuto la cittadinanza Italiana.
Quello che mi lascia un po’ perplesso e’ pero’ la procedura del Consolato Italiano di New York di cui riporto un estratto qui di seguito in fatto di iscrizione all’AIRE o cambiamento di indirizzo:
“Anagrafe
Ogni Comune italiano tiene un registro aggiornato dei suoi cittadini che risiedono all’estero (AIRE), così come ogni Consolato tiene uno schedario che cittadini che risiedono nella propria circoscrizione consolare (Anagrafe Consolare). Il Consolato svolge per il cittadino che risiede all’estero quelle funzioni che il Comune svolge per chi risede in territorio metropolitano.
A norma della Legge 470 del 27 ottobre 1988 i cittadini italiani che trasferiscono all’estero la propria residenza per un periodo superiore a 12 mesi devono darne comunicazione al Comune di ultima residenza prima della partenza o entro 90 gg dall’arrivo al Consolato competente territorialmente.
Per i residenti negli Stati di New York e Connecticut, detta dichiarazione deve essere resa presso il Consolato Generale d’Italia a New York oppure presso i Vice Consolati di Rochester, Buffalo, Hartford o Mineola, presentando i seguenti documenti:
– Passaporto italiano valido per ognuno dei membri della famiglia,
– Titolo legale di residenza negli USA (visto, Permanent Resident Card, passaporto USA o certificato di naturalizzazione se doppio cittadino),
– Prova della residenza (patente di guida, bollette telefoniche, elettriche, ecc”
Qui ci vedo l’incongruenza di cui parlavo.
Grazie comunque.
Ciao Francesca,
Giorgio
31 Marzo 2008 alle 19:04
ciao francesca. grazie Dott Balletta per le risposte,
Vorrei porle due domande
io vivo in canada come mai per il riaquisto della cittadinanza c’estato un periodoquando che si poteva
riaqistare e dopo e’ stato chiuso perche?
Lei pensa che sia giusto che noi che siamo nati in italia e per una ragione o per
laltra abiamo perso la cittadinanza siomo trattati allo stesso modo di stranieri che vogliono diventare ?cittadini italiani grazie di nuovo
gianni
31 Marzo 2008 alle 19:22
PREMETTO CHE IO QUANDO PRESI LACITTADINANZA U.S.A. NON HO
MAI RINUNCIATO A QUELLA ITALIANA MI SON VISTO PERFORARE IL PASSAPORTO, PAGINA PER PAGINA SENZA SAPERE , NE’ IL PERCHE’ SE IO ERO D’ACCORDO NON, ORA MI TROVO INGENUAMENTE IN QUESTA SITUAZIONE, MI E’ SEMBRATO DI ESSERE STATO VITTIMA DEL COSI’ DETTO SISTEMA DELLO “SCARTILOFFIO” COME SI USAVA O SI USA ANCORA A NAPOLI LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI, CON TANTI RIGUARDI ENZO DAGLI STATI UNITI
31 Marzo 2008 alle 19:25
Cara Francesca , non te lo mai detto ma io sono un gran sentimentalone romantico che crede ancora a babbo Natale. Ora non voglio essere sarcastico ma siccome il soggetto e’ molto profondo come dice il Dott. Balletta qui parliamo di identita’ di valori di appartenenza ad una comunita’ di principi , tutte cose che io sento, e se potessi riaccuistare la cittadinanza Italiana sarebbe proprio per questo. Ora come dicono tanti sul blog non so’ perche’ abbiamo perso questo privilegio, io non mi ricordo d’aver dichiarato in nessun luogo che rinunciavo a essere Italiano , ma forse da qualche parte c’era scritto e quando ho giurato fedelta’ al governo federale Americano automaticamente ho perso l’altra cittadinanza. Se questo e’ scritto nelle leggi Italiane dovrei attenermi e rispettarle ma se qui qualcuno sta’ estendendo una mano e mi dice sei il benvenuto a me piacerebbe partecipare. Non lo faccio perche’ il governo Italiano mi dia qualcosa gratis, ma solo per evitare di essere fermato a un porto d’entrate e aspettare di essere chiarito solo perche’ ho un passaporto USA. Cioe’ trattato come uno straniero. Forse queste cose non succedono piu’ ma come ho detto io sono un romantico.Forse dovrei anche dire che sono nato prima del 1948. I miei figli sarebbero fieri d’aver un passaporto Italiano mi sembra di capire che a loro sarebbe dato prima di me che sono nato in Italia. Per concludere ringrazio il Dott. Balletta di aver partecipato a questo salotto e Francesca per aver iniziato la cosa saluti a tutti aldo.
31 Marzo 2008 alle 19:28
Ciao Fra!!! penso che in questi temi sei forte, vuol dire che sarebbe interessante per noi all ‘ estero fare puntate come questa intervista, praticamente avresti il tuo propio sportello italia e che la rai veda che fare!!! a noi interessa continuare a ricevere risposta su questi ed altri temi che ci mantengano collegati con italia
Salutoni
31 Marzo 2008 alle 19:42
Ciao a Francesca e a tutti i bloghisti. A proposito del tema S.O.S. Cittadinanza, a nome di un’altra persona con antenato italiano, ma che non capisce la lingua, devo fare una domanda. A questa ragazza le ho raccontatto che il blog di Francesca esiste, ma anche vuole participare, al non sapere italiano le rimane abbastanza difficile.
Questa persona è una ragazza che abita a Ibagué. Lei è venezuelana (24 anni) e nipote di un italiano che visse in Venezuela fino a moriré. Sua madre (colombiana) sposò un figlio del signore italiano, tuttavia dopo un po’ di tempo lui l’ha abbandonata. Dopo questo fatto nessuna delle due sa niente di lui che sembra ancora vive in Venezuela.
Bene. La ragazza vorrebbe sapere cosa deve fare per avere la cittadinanza italiana.
Caro saluto,
Amparo Margarita
31 Marzo 2008 alle 19:43
Per luciana cianfarani ( troy, mi , usa )
31 Marzo 2008 alle 17:37
Luciana, per ricquistare la cittadinanza italiana avendola perso in seguito all’ acquisizione di quella straniera, NON è necessario risiedere in Italia per un anno.
Per riacquistarla ci si deve recare in Italia, andare all’ Ufficio Cittadinanza del Comune in cui si va a vivere (che puo’ non essere quello di nascita), ovvero in cui si stabilisce la propria residenza e li’, d’ accordo all’ articolo 13, lettera “C” della legge numero 91 del 1992, procedere alla “Dichiarazione di Volontà”.
Constestualmente, dichiarare anche la nuova residenza, ovvero l’ indirizzo in cui si andra’ a vivere per i seguenti mesi. A quell’ indirizzo andra’ poi un Carabiniere che accertera’ che effettivamente il richiedente vive li’.
L’ ufficio cittadinanza di cui sopra contattera’ il Consolato della citta’ di residenza del richiedente per controllare e confermare che questi non abbia perso la cittadinanza per
rinuncia volontaria.
Dopo che l’ Ufficio Cittadinanza ha ricevuto la risposta del Consolato e dopo l’ accertamento della residenza effettuato dai carabinieri, detto Ufficio procedera’ all’ iscrizione del richiedente come cittadino italiano il quale quindi riacquista subito E NON DOPO UN ANNO la cittadinanza italiana.
Se mi sbaglio, che qualcuno mi corregga.
Stefano.
31 Marzo 2008 alle 19:48
Molti saluti a tutti, purtroppo non sono d’accordo per la discordanza delle nostre leggi. Quella del 1992 nell’ art. 1 recita: “È CITTADINO ITALIANO IL FIGLIO NATO IN ITALIA O ALL’ESTERO, DA PADRE O MADRE CITTADINI ITALIANI” ed io aggiungo: per noi italiani e discendenti , il principale argomento è la Cittadinanza; questa ITALIANITÀ CHE MAI NESSUN GOVERNO PASSATO E PRESENTE AVREBBE DOVUTO TOGLIERCI O FATTO PERDERE, A MENO CHE FOSSE ESPRESSAMENTE VOLUTO DALL’INTERESSATO.
Credo e sono convinto da ben pochi.
Questa è la mia opinione personale democraticamente espressa. A parte che ora con le prossime elezion, ci tirano in ballo masticandoci come una gomnma americana;
senza nominare quelli che ci vogliono rappresentare e si stanno postulando. La maggior parte appena sanno parlare decentemente l’italiano. Solo facciamo comodo alle distinte coalizioni, CHE POI AL FINALE, COME AL SOLITO LE LEGGI SONO QUELLE E NON SI POSSONO CAMBIARE. ( BALLE ) TUTTO SI PUÒ CAMBIARE E MIGLIORARE IN FAVORE DEI CITTADINI ITALIANI.
Passata a festa gabbat’e lu sante !
Trascrivo alcuni brani del Proclama pronunciato dal Libertador SIMON BOLIVAR nel 1819 dalla città di Angostura, che diedero un grande significato alla sua lotta liberatrice contro gli spagnoli:
“IL SISTEMA DI GOVERNO PIÙ PERFETTO È QUELLO CHE PRODUCE LA MAGGIOR SOMMA DI FELICITÀ POSSIBILE, LA MAGGIOR SOMMA DI SICUREZZA SOCIALE E MAGGIOR FORMA DI STABILITÀ POSSIBILE”.
Cara Francesca, questo dovrebbe essere il padre nostro
di chi dovrebbe condurre….. ma l’uomo è quello che è…. nonostante tale esempio, qui in Venezuela siamo nelle mani di un dittatore sostenitore della FARC
che ben sapete, mentre il popolo venezolano e noi soffriamo……
31 Marzo 2008 alle 19:52
Mi piace molto che il Dott.Balletta si è preso la briga di dare le risposte, però secondo me lasciamolo fare a lui se no si crea confusione e se ognuno si a mette rispondere ogni volta alle domande non trovate che è poco rispettoso verso l’ospite?
31 Marzo 2008 alle 20:31
Ringrazio il DOTT. CLAUDIO BALLETTA per la sua partecipazione, ed a FRANCESCA, per il suo impegno.
Quando ho riaquistata la mia cittadinanza Italiana, è
successo che avendo due figlie, la seconda che era
minorenne automaticamente è stata italianizzata mentre
la prima è rimasta solo canadese, forse perchè era già
maggiorenne? Poi visto che non era troppo interessata
non me ne sono incaricato.
Così io ed la seconda figlia abbiamo due cittadinanze
mentre mia moglie, ed la nostra prima figlia sono rimaste solo canadesi, ormai sono passati degli anni
ed va bene così. Saluti a voi tutti Francesco.
31 Marzo 2008 alle 20:33
Ciao Francesca,
Congratulation!!!
Mi piace il nuovo sistema di “domande e riposte tema” nel blog.
Credo che e` una grande soluzione per i problemi individuali.
Quello che non mi pace, e devo concorrere con Sandro, e` l’intrusione di altri bloggers che cercano di aiutare, ma mangano di rispetto al tuo ospite esperto.
Anche io ho a volte ho interferito da “avvocato di cause perse” con risposte che sembravano corrette ma esistevano altre piu` precise.
Esperienze personali non ci qualificano di essere esperti professionali.
Francesca, sei come un buon vino, migliori con gli anni.
Grazie al Dott. Balletta per le risposte.
31 Marzo 2008 alle 20:45
Ottimo servizio, Francesca. Utile, direi.
Comunque, non mi è ancora chiaro se il coniuge di cittadino italiano può acquisire la cittadinanza ugualmente sia nel caso della donna che dell’uomo.
Qui in Argentina molti contrattisti della rete consolare non sono bene informati sulla normativa e stanno mandando a casa un sacco di mariti che, secondo quanto spiegatogli dagli impiegati consolari, non hanno diritto alla cittadinanza delle loro mogli. Nessuno spiega loro che dopo tre anni di matrimonio possono fare richiesta al Ministero dell’Interno, come spiegato da Balletta. Un grande peccato.
Ad ogni modo, capisco che non è uguale per tutte le coppie. C’è differenza per gli sposati prima e dopo di una certa data. Su questo Balletta non ha chiarito.
Saluti.
31 Marzo 2008 alle 20:54
GRAZIE AL DR BALLETTA DI AVER SISPOSTO ALLA MIA DOMANDA.
PERO IO SPERO SEMPRE NEI MIRACOLI, CIOE CHE LA LEGGE CAMBI E CHE NOI CHE ABBIAMO RINUNCIATO ( NON AD ESSERE ITALIANI ) ALLA CITTADINANZA, FORSE UN GIORNO POTRO RITORNARE E DIRE A TUTTI SONO CITTADINA ITALIANA.
ANNI FA SIAMO ANDATI A GENOVA , CI SIAMO RECATI AL COMUNE PER CHIEDERE UN CERTIFICATO, HANNO RISPOSTO CHE NOI NON SIAMO ITALIANI. LASCIO A VOI LA CONCLUSIONE. GRAZIE DR BALLETTA E FRANCESCA.
31 Marzo 2008 alle 22:42
Francesca: non ho letto da nessuno che il suo spazio internet insostituibile marca l’ora in Itália… Grazie anche per chesto.
Se ancora possibile domandare al Dott. Balletta, vorrei sapere se io, con doppia cittadinanza, italiana (passaporto disponibile per farlo dal Consolato, ma nol’ho ancora preso) e brasiliana, domando se le mie figlie, sposate, com più di 30 anni, possono avere la cittadinanza italiana?
31 Marzo 2008 alle 22:57
Cara FRANCESCA,
pregoti inoltrare questedomande( esattamente il contrario di tutte le precedenti)al dott.Balletta :
A) cosa fare e a chi ci si rivolge per la cancellazione
definitiva della cittadinanza italiana?
B) viene consegnata al richiedente un certificato di
rinuncia? Quando si restituisce il passaporto?
C) comporta cio’ anche la cancellazione “automatica”
dal registro AIRE e,quindi,cessa ogni diritto
al voto,che non viene piu’ richiesto?
Cio’ a nome di un amico che desidera non avere piu’ nulla a che fare con l’Italia.
Grazie, Ernesto.
31 Marzo 2008 alle 23:07
Francesca desidero rispondere al signor STEFANO MOLLO ,
gentile Stefano,lei a ragione ,riguardo la cittadinanza,pero` non e` tutto oro quello che brilla
lei provi andare in Italia e cerchi di fre cio` che scritto alla signora,e poi sene accorgra`della realta`,le dico questo perche`e` successo ad un mio amico,a fatto tutto cio` che lei a scritto,risultato? Ebbene doveva attendere circa 6 mesi per poter riaqcuistare la benedetta cittadinanza.
Cio` che lei a scritto e` vero,pero` a parole pero` hai fatti e` tutto diverso.
Cordiali saluti da parte di un suo connazzionale
di Toronto SALVATORE
1 Aprile 2008 alle 1:04
cara Francesca grazie per averci dato un’altra opportunita` chiedendo al Dott. Balletta di ancora avere pazienza con tutti noi che siamo davvero frustrati,perche` sfortunatamente tutti gli enti che dovrebbero servire ad aiutarci interpretano ognuno a modo suo le leggi. E ringrazio anche Stefano Mollo per il suo aiuto ma come dice Salvatore da Toronto in Italia e` tutto un’altro problema e sfortunatamente non si risolve niente. In America c’e` un bel proverbio:”Damned if you do and damned if you don’t.” Poi caro Aldo sono d’accordo con quello che dici spero tanto che si possa arrivare a questo scopo. Un caloroso abbraccio a tutti e buona notte, Luciana
1 Aprile 2008 alle 2:34
Per riaquistare la cittadinanza italiana c`è voluto un
pò di tempo, prima che il governo italiano ci a aperte
le porte, ora sono condento di averla ed non ho nessun
problema, ho un passaporto elettronico, valido per dieci anni ed ne sono orgoglioso di averlo.
Saluto di nuovo Francesca, ed il DOTT. Balletta che ci da sempre un aiuto per chi ne a bisogno. Saluti a tutti
Francesco.
1 Aprile 2008 alle 2:39
Francesca
Grazie a te e a Dott.Balletta
Un saluto a tutti Yara
1 Aprile 2008 alle 2:42
Salve Francesca &Dott.Balletta
Come sempre un tema interessante e molto sentito negli animi di noi italiani al’estero.Voglio fare riferimento alla risposta data a Gaetana da (Melburne Australai)
Il dottor Balletta risponde che i vantaggi di avere la cittadinza, a parte i diritti e i benefici ,e anche un segno di appartenenza a una comunita’Il mio “boccone” amaro che non va giu’ e ‘il seguente: essendo io cittadino italiano vivendo in Canada da anni (piu’ di quelli che ho vissuto in Italia) anche se conservo la mia cittadinanza italiana la domanda e’ questa :A quale comunita’ appartengo?e se aquisisco la cittadinanaza del suddetto paese quale diritto ha il governo italiano a non rivedermi come cittadino italiano se io sono nato in Italia?Il governo italiano ha mai informato chi voleva acquisire la cittadinanza del paese di residenza che avrebbe perduto quella di nascita? (Cosa che io ritengo assurda)a mio parere il governo italiano dovrebbe ringraziare tutte quelle persone le quali con grande coraggio e spirito di sacrificio hanno lasciato tutto cio’ che gli era piu’ caro,per procurare un fututro migliore per loro e per i propi fligli,cosa che loro non poteveno offrire. Volendo proteggere i loro diritti in terra straniera vengono puniti e fatti sentire come traditori della patria PERCHE’…??LO so che lei non fa le leggi e questo mio sfogo non e’ rivolto alla sua rispetatissima personalita, ma ai nostri governanti italiani, lei potrebbe rendersi portavoce delle nostre amarezze.Un’ultima osservazione anche se noi non paghiamo i contributi al governo Italiano noi italiani all’estero sopportiamo l’economia italiana, consumando i prodotti italiani che vengono prodotti in Italia da lavoratori e imprese italiane che contribuiscono al sostenimento della nazione percio’ idirettamente anche noi contribuiamo al sostenimento della nostra Dico! NOSTRA!!!ITALIA. La saluto cordialmente Giuseppe.
Ciao Francesca Scusa se e’ saltato il coperchio della pentola.
1 Aprile 2008 alle 3:15
Cara Francesca, dopo i miei piu sentiti auguri, vorrei dire cualcosa dottor Balletta e per suo intermezzo a tutto lo stato italiano:Che senso ha stabilire che una persona italiana nazionalizzata in un paese estero prima di una determinata data abbia meno diritto alla doppia cittadinanza di un’altra persona italiana nazionalizzata all’estero dopo di tale data?
Che logica si applica ? o siamo italiani tutti o non lo siamo nessuno! Se io tornassi in Italia e, seduto in riva a un fiume , prendessi un sasso in mano, non sarebbe tanto mio come di cualsiasi altro italiano? Cosa importerebbe la data della mia partenza? oppure la data o le circostanze della mia nazionalizzazione?
Sono un emigrante italiano, nato all’Estero ( Argentina 48)da emgrati italiani portato in Italia a venti mesi, ( 1950) emigrato nel Venezuela coi genitori a 7 anni (1956) ho scelto la nazionalita italiana a 18 e l’ho sempre mantenuta l’anno scorso ho preso quella venezuelana e adesso ne ho due ma ho un amico molto vicino che lo ha fatto negli anni settanta ora i suoi figli hanno il passaporto italiano ma lui no. Ma e cosi difficile accorgersi delle situazuioni grottesche che si creano? Adesso che i nostri politici hanno scoperto i nostri voti, potrebbero almeno agire con un minimo di coerenza e rispetto verso coloro che lasciando il paesetto hanno fatto le tre piu grandi cose per l’Italia e chiarisco: l’Italia era in rovina e se non partivamo cualcosa deveva pur fare lo stato invece siamo partiti. Cio ci fa piu coraggiosi, piu decisi, e appena potuto abbiamo mandato soldini a casa per rifare la stalla o mandare un fratello a scuola, o pagare i debiti e si e ripresa l’economia ( macche Marshall).
Ma il nostro contributo maggiore cara Francesca e caro dottor Balletta e cari politici italiani di cualsiasi segno siate e’ stato quello di creare il mercato estero per i prodotti italiani… compravamo i pomodori Cirio e leggevamo i giornali italiani e compravamo le macchine Fiat anche se erano delle caccavelle ma erano italiane..Vorrei che voi poteste sentire come vibra un emigrante cuando si parla dell’Italia.. vorrei che foste assieme a noi cuando vince la Ferrari o la nazionale vi assicuro che non c’e differenza e la cittadinaza nessuno la chiede, ma vorrei avervi affianco anche cuando si parla di consolati di pratiche e cittadinanza e disprezzo , allora ci vedrete tutti incazzati !
Raul
1 Aprile 2008 alle 3:22
Siccome nel commento anteriore non c’era piu spazio, vorrei aggiungere una richiesta: Cara Francesca fammi una cortesia… appena esci in strada daresti un bacio de parte mia al primo italiano che incontri? Digli che viene da uno che manca da 48 anni………
Ciao Raul
1 Aprile 2008 alle 3:46
UN GRAZIE AL SIG GIUSEPPE DAL CANADA. TUTTO QUELLO CHE HA SCRITTO , CORRISPONDE A VERITA. COMUNQUE IL DR BALLETTA SARA MOLTO BRAVO DI CAPIRE IL NOSTRO STATO D;ANIMO. ESSEDO ITALIANI DA BEN 7 GENERAZIONI IO E MIO MARITO, PENSO CHE NON E` FACILE SENTIRSI DIRE IN ITALIA CHE NOI SIAMO AUSTRALIANI, SOLO PER UN PEZZO DI CARTA.
1 Aprile 2008 alle 5:01
Ciaooo Francesca come sempre un abbraccio affettuoso,e un saluto a te’ al dott.Balletta..bellissimo l’argomento..
1 Aprile 2008 alle 8:06
ciao Francesca, Vorrei dare il bentornato nel Blog al gentile dott Balletta che sta cercando di chiarire i dubbi di quanti desiderano avere o riconfermare la cittadinanza italiana ,
naturalmente al di fuori delle sue indicazioni ufficiali che sono dettate dai regolamenti, ci sono esperienze diverse vissute da molti connazionali per un roprio percorso di vita.
pertanto, se qualche testimonianza vissuta s’inserisce in questo argomento non bisogna prenderla come uno sgarbo verso il dott. Balletta , ma semplicemente come consiglio per snellire le procedure, dettato dalle realtà burocratiche molto difettose.
quello che si evidenzia dai commenti è l’anelito d’italianità che resiste in ogni animo di emigrante misto al dispiacere di essere considerato straniero
ed è proprio la solidarietà in questo senso che sento anch’io e che vibra nel mio animo perché so per certo di avere in alcune località oltre oceano discendenti della mia famiglia che neppure conosco.
teniamoci , quindi, uniti in questo circolo di amicizia che ci affratella ed ogni commento sia dettato da simpatia e comprensione reciproca.
a tutti voi i miei saluti più sinceri
nonna Lea
1 Aprile 2008 alle 9:15
Franci, ciao, guarda che ci sono e ti leggo sempre – Solo che ci troviamo in piena campagna elettorale!! si va continuamemte ad ascoltare i candidati e cio’ purtroppo richiede molto tempo!
Ti leggo e ti seguo, ed e’ incredibile anticipi sempre TUTTO – se penso ad un sogetto…tu lo realizzi subito- Sei una bellissima maga!!
un abbracio
1 Aprile 2008 alle 13:22
ciao francesca,mi chiamo luca e vivo a vicenza,sono il fratello di romina che vive in virginia,volevo far sapere a mia sorella che ultimamente sono stato a napoli e piano piano le cose stanno tornando alla normalita`per quanto riguarda la spazzatura,il centro di napoli e` pulitissimo quanto mai,la gente adesso sta` respirando aria piu` pulita,stanno facendo tante belle cose a napoli,piu` parchi pubblici,lungomare pulito,nuove linee metropolitane che si collega con tutta napoli,cosi` la gente fara` a meno di prendere l`automobile che inquina tanto.Comunque napoli restera` senpre nel mio cuore,sia come cittadino e sia come tifoso del napolicalcio un saluto a tutti i napoletani nel mondo e un forte abbraccio a mia sorella romina che mi manca tanto ciaoooooooo…..
1 Aprile 2008 alle 13:23
Ciao Francesca ,vorrei dire la mia riguardo la cittadinanza,sono molto addolorato per molti miei connazionali,che anni fa`dovettero rinunziare alla
cittadinanza Italiana,per ovvi motivi,purtroppo
queste sono le leggi messe su` dai nostri rispettabili politici,di qualsiasi corrente politica.
Io personalmente non ho voluto mai prendere la cittadinanza canadese perche` sapevo che dovevo rinunciare alla mia originale,ma quando il governo del
Canada mise una certa legge ,spendo di non perdere
la mia italiana ,con la nuova legge,decisi di aqcuisire anche quella canadese,per nulla al mondo dovevo
perdere la mia italianita`non dimentichiamo noi
italiani all`estero ci sentiamo piu` patriottici
non per offendere chi risiede in Italia, ma questa e` la verita` CHIUDO DICENDO SEMPLICEMENTE (VIVA L`ITALIA
UN ITALIANO CHE SOGNA SEMPRE IL SUO BEL PAESE)
SALVATORE DA TORONTO
1 Aprile 2008 alle 13:44
Buon giorno e a tutti buona giornata, ringrazio i nostri amici Raul Fattorello dal Venezuela e Giuseppe dal Canada per essere stati molto eloquenti riguardante il modus operandi dei politici italiani: “buttiamo delle briciole e quegli italiani all’estero e si accontenteranno”. Non siamo italiani di seconda classe. Nelle nostre vene scorre il sangue dei nostri avi, siamo nati in quella terra e siamo prima tutto e sopratutto sempre italiani ovunque siamo su questo mondo perche` la nostra italianita` non ha scadenza come hanno decretato i nostri legislatori.
Saluti sinceri a tutti, Luciana
1 Aprile 2008 alle 13:53
Per Stefano Mollo ,Ecuador:
Grazie Stefano per avermi dato una risposta,ho provato piu’ volte a contattare in mio Comune di appartenenza in Italia,ma mai che alzassero la cornetta,forse sono sempre fuori a prendersi un caffe’.Cmq cerchero’ di fare come hai detto tu nel contattare invece il Consolato ed avere delle risposte.
Per quanto riguarda mio marito,Mike, la strada e’ ancora lunga prima che lo possi riabbracciare ,lui tornera’ a meta’ Luglio.Mi dice che la vita in Iraq e’ una di quelle esperienze molto difficili da descrivere,ma sta’ apprezzando ancor di piu’ la vita e le cose piu’ semplici,anche lui non vede l’ora di ritornare a casa.
Un’informazione brevissima,anche se mi scuso con Francesca apriori per il diverso argomento,ma io ad Agosto andro’ a vivere in Charleston,South Caroline,quindi molto probabilmente per un paio di settimane non potro’ avere accesso al pc,mi mancherete tantissimo,ma appena potro’ ritornero’ sulla scena.Pertanto in questi altri mesi che ci saranno avro’ modo,grazie al vostro affetto,di poter parlare con voi e rispondere agli argomenti trattati,alleviando la mia separazione temporanea da mio marito.Grazie di nuovo a tutti voi che siete ora parte della mia vita quotidiana.Romina
1 Aprile 2008 alle 13:59
Francesca, ieri ho ricevuto il plico, ho votato ed sono appena tornato dall`ufficio postale ove ho spedita la busta. Ora non ci resta di aspettare quando
arriva il giorno dello scrutino per vedere com`è andata
la votazione.
Anche per questo è bello essere di nuovo cittadino del
bel paese,che mi auguro che lo facciano ancora pi bello. Francesca un cordiale saluto a te ed al DOTT. BALLETTA, ed tutti. Francesco.
1 Aprile 2008 alle 15:25
Cara Francesca questo e` un tema che interessa tanti di noi italiani all’estero possibilmente vorrei chiedere al Dottor Balletta quali sono gli anni in cui diventando cittadino americano e perdendo quella italiana adesso si puo` applicare per avere la doppia cittadinanza? perche` tanti ma tanti mi chiedono queste dati e poi la domanda che ci facciamo tutti noi come si puo` perdere la cittadinanza della patria dove si e` nati? aspettando una risposta vi ringrazio anticipatamente e porgo un saluto a tutti gli amici di questo blog. Francesca stai portando a noi davvero tante ma tante informazioni utili sperando che presto potremo rivederti in tv perche sto canale diventa sempre piu noioso tanto per dirne poco
un abbraccio Mena
1 Aprile 2008 alle 19:15
Ciao Francesca, come` è andato il pesce d`aprile?
Nessun scherzo? Una volta ne facevamo ne facevamo
moltissimi. devo lasciare ti saluto.
1 Aprile 2008 alle 19:23
Francesca,
Vedo che questo é uno degli argomenti che piú interesse suscita in tutti gli italiani, cittadinana o meno, all’estero.
Mi auguro che il prossimo governo, prima di dare la cittadinanza agli immigrati, ci ripensi un pochino e riapra caso mai la tempistica per il riacquisto della cittadinanza italiana.
Nel caso del Venezuela, molti oggi non sono Italiani, perché le leggi locali costringevano le persone. che qui volevano lavorare, a rinunciare alla nazionalitá d’origine.
Un abbraccio a te e ringrazia il Dott. Balletta.
Leonella Olivieri
1 Aprile 2008 alle 19:30
Cari amici lettori del blog di Francesca:
Ho ricevuto una lettera (e credo che anche voi), del Candidato a Premier Silvio Berlusconi, presentandomi il suo programma di Governo ed altre cose. Ho risposto, senza dubbio. Mas ho fatto due richieste a Lei: vi dico la piú importante, secondo me: Vicendo le elezione la coalizione “Il popolo della Libertà”, che recondurra al Sportello Italia nostra carissima Frederica Alderisi, e alla Rai International il caro Diretore Massimo Magliaro.
Allora, cari italiani sparsi nel mondo, vi invito a one uno di noi, scrivere a tutti i candidati a Premier del Governo Italiano, a replicare la richiesta fata da me.
Gracie di cuore a tutti voi.
Cordiali saluti.
João Carlos – Avvocato in Brasile
1 Aprile 2008 alle 20:29
Cara Samaritana degli emigrati italiani. E’ giusto di
parlare della cittadinanza da acquisire nel paese di residenza sia per avere tutti i diritti fondamentali e
sia per segno di gratitudine verso lo stato che ci adotta come figli propri. Il diritto di essere italiani
per nascita mai puo’ essere cancellato da nessuna autorita’ preposta. Senza la cittadinanza americana non
si puo’ accedere a tutte le assistenze sanitarie qui’
negli Stati Uniti. Questa assistenza e’ di primaria
necessita’ per i poveri, per i disabili e per i vecchi.Nella storia era un privilegio diventare cittadini Romani. Prego di suggerire come votare all’estero. I nostri italiani sono molto confusi.
1 Aprile 2008 alle 20:55
cON IL PERMESSO DI FRANCESCA VOGLIO DOMANDARE A RAUL DI CIUDAD OJEDA IN QUE MESE DEL 56 E ARRIVATO IN VENEZUELA? GRAZIE SALUTI VITO
1 Aprile 2008 alle 21:04
Una domanda chi mi sa dire le buste bianche elettorali vanno chiuse con colla ? o lasciate aperte ? Grazie
1 Aprile 2008 alle 22:24
Una volta inserite le due schede nella busta piccola
viene chiusa incollata, poi viene messa nella busta più
grande con il tagliando che viene staccato da uno di quei fogli ed si deve chiudere con colla esistente nella busta.
Non so se mi sono spiegato bene. Comunque Le buste bianche vengono incollate. Un saluto per Vito, ed tutti
i blochisti. francesco
1 Aprile 2008 alle 23:23
Cara Francesca,
Ti pregherei di voler sottoporre al Dott. Claudio Balletta la seguente domanda:
– È possibile per un figlio adottivo ottenere la cittadinanza italiana?
– Schiarisco: Mio figlio, pur essendo nato in Brasile, è figlio d’ italiani e possiede la cittadinanza italiana. È regolarmente sposato con una brasiliana. Questa coppia ha legalmente adottato un bambino brasiliano che, per la Legge brasiliana, di fatto e di diritto è considerato loro figlio a tutti gli effetti e senza nessuna discriminazione o restrizione.
– Adesso mio figlio desidera che questo bambino, suo figlio e mio nipote, ottenga anche la cittadinanza italiana.
– Per la Legge italiana, è possibile?
Ti ringrazio e informo che non c’è premura nel rispondermi (il bambino ha soli due anni d’età). Mi rivolgo a te perchè credo che sia più facile fissare un’audienza particolare con il Papa che accedere al Consolato Italiano di San Paolo (quando si telefona là chi ti risponde è una macchina e per essere attesi personalmente bisogna prima ritirare, in loco, un numero di prenotazione che difficilmente è per lo stesso giorno).
Grazie,
Paolo
1 Aprile 2008 alle 23:32
Grazie Francesco non ero sicuro se incollare o no le bianche non volevo perdere i miei voti (io e mia moglia) saluti Vito
2 Aprile 2008 alle 0:22
Caro Avv. Joãp Carlos De Pellegrin (Criciúma, Brasile),
1) Grazie a Dio, non ho ricevuto nessuna lettera dal Sig. Silvio Berlusconi (pur essendo io un italiano nato) il che, non nascondo, mi fa molto piacere perchè mi risparmia l’incomodo di doverla aprire, leggere per poi gettarla nella pattumiera.
2) Da quello che ne so la Sig.ra “FREDERICA ALDERISI” non ha mai condotto il programma Sportello Italia e neppure la conosco.
3)Credevo che questo programma fosse stato condotto dalla Sig.na FRANCESCA ALDERISI che fu ingiustamente sostituita da quell’ “impiastro” attuale (ottima come cantante, non si discute, ma come conduttrice…
fatemi il piacere!).
4) Non so se la sua idea di chiedere a tutti i candidati a Priemer che dopo la vittoria di ricondurre la Sig.na Francesca Alderisi all’antico programma Sportello Italia sia una buona idea. Pensi che corriamo il rischio di perdere questo “salotto internazionale” (Francesca, scusa il mio egoismo e spero che tu comprenda che sto scherzando).
5) C’è un proverbio che dice: “Stai ben attento a quello che chiedi, perchè la tua richiesta può essere esaudita!”.
6) Qua in Brasile ancora è il PRIMO D’APRILE!!!!!!
2 Aprile 2008 alle 0:48
Con la buona Notte o il buon Giorni a tutti i SALOTTISTI!Porgo al Dr. BALLETA i saluti rispettuosi e per ringraziare delle sue chiare esposizioni anche se molte volte non GRADITE,credo perche’ molte volte lo ho visto a Sportello Italia che e’ un UOMO molto sensibile e che vive i problemi,pero’ Lui non ha la possibilita’ di canbiare la ormai Vecchia Legge,speriamo che l’eventuale Ministro per i Connazionali al Estero,facci una Admistia e tutti gli Italiani che per lavoro la hanno persa la possa riavere!Ringraziando al gran lavoro che sta’ facendo Francesca auguro a tutti BUENA SUERTE! LUIS.
2 Aprile 2008 alle 1:39
Gentile Dottor Balletta, vorrei sapere se c’è una concreta possibilità di cambiare la legge per la cittadinanza . So di proposte ma vorrei capire se sono solo chiacchiere o se secondo lei un giorno arriveranno anche i fatti. GABRIELLA
2 Aprile 2008 alle 1:45
Una domanda al dott. Balletta da un amico che vuole sapere:
A Buenos Aires, lui aveva acquisito la doppia cittadinanza dalla moglie figlia di padre italiano, questa coppia e stata insieme 25 anni, dopo si sono divorziati, lui aveva il passaporto italiano pero quando e andato a rinnovarlo al consolato gli hanno detto di no. Ha perso il diritto ad avere la doppia cittadinanza/passaporto?
Grazie per rispondermi,
Claudia.
2 Aprile 2008 alle 6:24
Caro Raul Fattorelo ore: 3.15
quanta ragione che hai. La pubblicitá delle merce italiane la abbiamo fatta precisamente noi, fin dal epoca in cui il marketing si facceva di boca in boca, e nelle reunioni tra paesani si raccontavano le nuove acquisizione, i motorini, le cucine, il calefone, perfino competivano sanamente tra di loro per vedere chi ne aveva di piú.
Ogni sforzo di ogni italiano sparso nel mondo era per acquistare questi prodotti. Io stessa avevo soltanto tredici anni ed guidava un motorino italiano nelle polverose strade della periferia di Bs.As. Piú avanti anche abbiamo avuto la Fiat 1600. Ne parlare delle remesse che abbiamo inviato e nemmeno i guadagni che ha fatto Alitalia con i viaggi degli emigrati che ritornavano a vedere il suo paese. Se non sono informata male, il Sudamerica era alla testa dei proffiti di Alitalia.
Ringrazio veramente di cuore a Francesca e tutti i suoi collaboratori che ci aiutano a chiarire i dubbi che abbiamo.
Cari saluti Adriana
2 Aprile 2008 alle 12:57
Buon pomeriggio Francesca, ci sono molti problemi nel
mondo degli italiani per la cittadinanza.
Il DOTT. BALLETTA a molto lavoro per poter risolvere
tutti i problemi che ci sono, per i consolati delle volte è meglio andare ai padronati, che molti di loro fanno anche servizi di consolato ed sono più efficaci.
Ma in alcuni posti forse i padronati non ci sono, se è
così non c`è molta scelta.
Auguri a tutti, ed spero che i loro problemi si risolvono. Francesca un saluto per te, ed per il dott.
Balletta, ed tutti Francesco.
2 Aprile 2008 alle 13:28
Un grazie a Francesca per il tuo lavoro e anche agli amici del blog. Interessanti i mail degli amici
Giuseppe Canada 2.42
e di Raul Fattorello Venezuela 3.15
Un grazie al Dott.Balletta anche se personalmente non ho domande da porre ma leggendo i nostri mail si rendera’ ben conto dei sentimenti di noi Italiani all’estero e quanto e’ forte la nostra italianita’. Buon lavoro e cordiali saluti. augusta
2 Aprile 2008 alle 13:42
Vito la busta bianca contenente le due schede deve essere chiusa.Ciao Romina
2 Aprile 2008 alle 14:05
Egrgio dott. Balletta, la ringrazio per la sua gentile risposta al mio quesito, ma quello che volevo dire l’altra volta a proposito del perche’ mio marito non abbia mai ricevuto le carte elettorali,e’ stato perche’ una volta venuto qui negli Stati Uniti,ha perso la residenza al suo paese natio o doveva notificarlo al consolato?In tal caso come bisogna fare per iscriversi all’AIRE?La ringrazio ancora una volta per una sua sollecita risposta. Ciao cara Francesca e a tutti i bloghisti.
2 Aprile 2008 alle 17:19
Solo un affettuoso Saluto al Dott. Barletta,e complimenti x le chiare risposte.Un grande Bacio va’ anche alla Dolce Franci .Bye (*.*)
2 Aprile 2008 alle 19:35
Infatti cari connazionali, rispettiamo le domande e le risposte solo rivolte all’ ospite, Cara Francesca, gradiamo se sei d’ accordo di metterci d’ accordo è quando cè un ospite dello spessore del Dott. Balletta, tutti noi solo dobbiamo fare la domanda ed aspettare rispettuosamente le risposte.
Nesssuno, ripeto nessuno si può aggiudicare di sapere risposte che debbono essere risposte officiali da un rappresentante dello stato italiano.
Allora carissimi amici invisibili, prego, l’accordo per aspettare le risposte dei ospiti, senza aggiungere o togliere.
PROPONGO POI DI SEGUITO IN UN ALTRA SEZZIONE CHE FRANCESCA APRA UN DIBATTITO DI OPINIONE APERTE CHE SERVIREBBE FORSE A CHE OGNUNO SI ESPRIMA MA GIA COME UNA COSA COMPLETAMENTE DIFFERENTE .
Spero che la nostra Cara Francesca ci aiuti un questo senzo, gia che alla fine siamo come di fronte a un ascolto il quale debe essere molto precisa senza divagazione e confusione, facciamoci sentire come degni connazionali di un popolo esperto con due guerre mondali adosso e con molta istruzione ed educazione
Grazie a tutti quelli che accolgano l’idea di precisare quello che dobrebbe regnare in questo eccellente spazio offertato da Francesca per gli italiani all’ estero.
un abbraccio a tutti
2 Aprile 2008 alle 20:00
cARA francesca , io penso che qualche provider , cosi si chiamano quelle compagnie che ci lasciano scrivere i nostri feelings , ti paghino per ogni riga , in questo caso dovresti andar bene con questo business, te lo meriti non mi fraintendere . Con questa cittadinanza hai davvero toccato un nervo , quarda la nostra frustazione e tristezza da parte nostra. Abbiamo tutti voglia di sfogare il rancore che abbiamo dentro , perche’ siamo gente onesta e sincera, c’e’ gente che ha 3o4 passaporti e li usa a secondo del paese che visita. Qualcuno ha detto che non e’ un pezzo di carta che definisce la persona, giustissimo, quindi tutto detto.Un abbraccio a tutti ,e’ un piacere leggervi aldo
2 Aprile 2008 alle 21:07
Vi ringrazio la trattazione del tema “cittadinanza”, questione di comune interesse agli italiani che vivono all’estero.
Ciao a tutti!
2 Aprile 2008 alle 21:16
Aldo,
come si dice in America “you are a dollar short and a day late”
April Fools was yesterday!!!
Pesce d’Aprile era ieri!!!
304 o 3 o 4 passaporti????? Noi abbiamo problemi a prenderne 1 o 2 al massimo.
Francesca fa questo dal Cuore & non per il Portafoglio.
Se credi che i suoi desideri sono lucrativi, perche` non scrivi piu` righi, cosi si arri”gghi”sce piu presto.
Bye!!!
2 Aprile 2008 alle 22:37
Giuseppe ( USA ) 2 Aprile 2008 alle 21:16
Sei forte, davvero. Ma prima devo ringraziare il Dott.Balletta per la sua risposta in…direttissima! Soltanto che… non mi ha dato una soluzione da trasmettere alla mia amica Giuseppina a Caracas (a cui mando sia questa pagina perché possa leggere tutte le lettere e farsi un’idea piú chiara sul suo problema – pari a molti – sia la risposta del Dott. B ! Francesca, grazie mille sempre. Ero allontanata dal salotto perché ho avuto la visita di mia figlia per 10 giorni ed abbiamo fatto tantissime cose insieme (lavoro e divertimento) che mi hanno distanziato un po’ da voi tutti! Speriamo che la legge del 1992 possa cambiare. Anch’io, non capisco il perché di dare un periodo non solo corto ma senza avvertire nessuno del medesimo. Figli o discendenti d’italiani continuano a nascere e sono sicura che genitori e nonni vorranno che siano Italiani. Abbracci a tutti, uno speciale a Francesca.
2 Aprile 2008 alle 22:48
Al Sig.Aldo:
anche se la Francesca venisse pagata per ogni sillaba che noi scriviamo,beh io penso che sia una cosa giusta visto e considerato che lei ci mette l’anima per diffondere la nostra parola di cittadini Italiani che vivono all’estero in Italia.quindi beccati questo lungo ti voglioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo bene.Romina
Aldo non c’e’ l’ho con te assolutamente,ma guai chi mi tocca Francesca!!!!!Baci
Ragazzi fate piu’ amore e meno guerra.
2 Aprile 2008 alle 23:14
È appena passata la mezzanotte, mentre qui sono appena
le ore 6:10 di sera, buona notte a Francesca ed tutti
in ITALIA. Volevo solo dire che se Francesca è pagata
per questo, sono condentissimo perchè lo merita.
Ciao Francesca un cordiale saluto ed una buona notte.
Francesco.
2 Aprile 2008 alle 23:25
SIETE TUTTI CORTESEMENTE INVITATI A RIMANERE IN TEMA CITTADINANZA.
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE.
3 Aprile 2008 alle 0:53
A proposito di cittadinanza,lo sapete che la cittadinanza di John McCain e’ stata messa in dubbio visto che e’ nato in Panama?
Walter Veltroni allora che, tanto per cominciare ha un nome straniero (Walter) non e’ che per caso sia nato – che dico – magari in Vaticano e poi estromesso per via della sua predilezione per il rosso?
Si fa per ridere, naturalmente. Scusate.
Ciao Francesca,
Giorgio
3 Aprile 2008 alle 2:34
Pregiatissimo Dott. Balletta
Che cosa si intende per ” la migliore tutela giudiziaria passibile” e da quale(i) articolo(i) di l
Legge,Codice o Regolamento e’ regolata tale prestazione delle nostre Ambasciate?.
Se l’ Ambasciata ci ignora,invece,a quale organo dello Stato(che non sia il MAE)ovvero in quale istanza giudiziaria e’ possibile rivalersi per i danni subiti dalla mancanza di aiuto e protezione da parte della nostra Ambasciata?
Cordiali Saluti
Spagnoli Bortolo
3 Aprile 2008 alle 2:53
Cara Francesca,
vedo che nelle ultime ore si cerca di fare i conti in tasca tua.
Tutti noi, piaccia o no, corriamo dietro alla moneta dei paesi in cui viviamo.
Guadagnarsi il pane non e’ un peccato e specialmente qui in USA se non hai i
soldi finisci sotto un ponte.
Io so che tu stai investendo parecchi soldi nel tuo blog
e finora non hai cercato neanche di pagarti le spese.
Tu hai il diritto come tutti noi di preoccuparti del tuo futuro.
Se non esce il partito che ti ritornerebbe la RAI…..ti consiglio che veramente
segui i miei consigli e sono sicuro che sarai appoggiata da una buona
parte dei tuoi amici del blog.
3 Aprile 2008 alle 2:56
nella comunicazione anteriore ho omesso la citta’ e il paese de residenza
3 Aprile 2008 alle 3:15
Ciao Francesca come cittadino non vorrei che spostassero la data
delle votazione in Italia, non credo ch`è una buona
idea, mi auguro che tutto procede nelle proprie date.
Io ho già votato ed spedito la busta.
Francesca un cordiale saluto, a te ed il DOTT. Balletta
ed tutti Francesco.
3 Aprile 2008 alle 7:18
GRAZIE Francesca per questa seconda edizione sul sentito tema della Cittadinanza. GRAZIE Dr. Balletta per il suo approfondamento nell’argomento. COMPLIMENTI ai compagni Bloghisti per gli interessanti commenti che ci aiutano a stare piu aggiornati.
Vorrei iniziare il mio commento un tanto politicamente perche considero un caso di “sottosviluppo” la caduta del governo Prodi e l’impossibilita di mettere su’, una coalizione patria per un governo provvisorio con lo scopo di riformare le leggi elettorali e poi andare all’elezioni. Comunque credo che le conseguenze dello scioglimento delle camere saranno difficile di un pronto ricupero,giacche non saranno gia sancite le leggi portate avanti laboriosamente dai parlamentari eletti all’estero, tra le quali quelle della CITTADINANZA e la legge dell’assegno di solidarieta, entrambe erano di gia approvazione imminente ed adesso si dovra ricominciare da capo tutto l’iter burogratico. Quanto lavoro si ha perso!! potranno i nostri anziani aspettare l’aiuto dall’italia, che tanto meritano??
Certamente che tutti i frequentatori abbiamo gia letto tanti commenti sulle due edizioni del tema di oggi, la sentita preoccupazione per ll riaqquisto della cittadinananza italiana per averla perso per motivo di lavoro nel paese d’accoglienza, quindi dopo queste elezioni del 13-14 aprile tutti gli italiani all’estero dobbiamo stare attenti e che la prima legge a giungere all’esame dell’aula sia la ” riforma della legge sulla cittadinanza n. 91/1992 ” ed alla sua approvazione nell’arco massimo di tre mesi, la quale considero anche opportuno ricordare a tutti i frequentatori del Blog perche ” …si include all’art. 10 ,la RIAPERTURA SENZA LIMITI DI TEMPO del diritto al riacquisto della cittadinanza italiana.La proposta tratta anche il diritto delle donne che attraverso il matrimonio, prima del 1948 e la creazione della Republica, con cittadini esteri che hanno perso la cittadinanza…”
CIAO a tutti di Gesualdo.
3 Aprile 2008 alle 13:13
Oggi è una bella giornata, mi sembra quasi primavera,
ma qui del tempo non bisogna fidarsi troppo, volevo
dire che alcuni cittadini, hanno ricevuto il plico
solo ieri ed alcuni ancora non li hanno ricevuti, li
dovrebbero mandarli con un po di anticipo per far sicuro che tutti li ricevono in tempo, oggi sarebbe
il giorno ove tutte le buste dovrebbero essere spedite.
Francesca, tutto apposto ti ringrazio un abbrccio,
ed saluto al DOTT. BALLETTA. Francesco.
3 Aprile 2008 alle 17:57
Ieri ho ricevuto finalmente il plico mio e quello di mia moglie ed oggi partono le nostre schede. Per il plico di mia suocera ancora fumo nero. Per lei la posta di oggi pomeriggio e’ l’ultima speranza. Chissa’…
Un saluto a tutti,
Giorgio
3 Aprile 2008 alle 18:41
Cara Francesca,come al solito argomento riuscitissimo.Tempo fa io ebbi a scriverti che quando ci fu data la possibilita’ di riassumere la cittadinanza Italiana,io mi recai al consolato ma ogni giorno le file erano lunghe due kilometri e dato che il tempo per riaquistare la cittadinanza era ristretto io dovetti per motivo di tempo rinunciare all’acquisto della cittadinanza.Avendo la cittadinanza Canadese io non mi sento per niente di essere Italiano di seconda classe,pero’ preferirei che qualunque partito formi il prossimo governo ci dia a noi la possibilita’ di ritornare ITALIANI,perche’ su un pezzo di carta io sono Canadese ma nelle mie vene scorre sangue ITALIANO,e vorrei che questo i nostri politicanti se ne ricordassero quando saranno eletti al nuovo governo.Un altra cosa vorrei dire,ci sono tanti che scrivono ogni cinque minuti,ma per piacere,quando avete detto la vostra in riguardo al tema,per favore non fateci la telecronaca di quello che state facendo.Credo sia un po’ noioso.Tanti saluti a te Francesca e a tutti gli amici del blog.Roberto.
3 Aprile 2008 alle 19:23
Ciao Francesca,
Ho una richiesta per il Dott. CLAUDIO BALLETTA. Personalmente io non ho bisogno di riacquistare la cittadinanza Italiana.
Ma dai commenti che leggo nel blog e lamentele che sento giornalmente nella comunita` Italiana,chiedo perche` la Legge e` cosi` difficile e complicata per i nostri connazionali all’estero di riacquisire la cittadinanza?
E parlo della cittadinanza “iure sanguinis”.
E possible passare un decreto di legge che una volta per tutte abolisce tutte queste varianze per la cittadinanza “iure sanguinis”.
E piu` facile averla per una persona estera che si sposa un cittadino(a) Italiano(a) che per una persona nata da genitori italiani e anche per coloro che sono nati in Italia e per vari casi hanno dovuto acquisire un altra cittadinanza.
A noi, e specialmente per dipendenti consolari(che a volte si confondono) e` necessario avere una legge semplice, e senza complicazioni.
Chiedo semplicita`, sangue e` sangue e il DNA non cambiera` mai, non prima del 1948 e non dopo il 1948.
La legge Americana(USA) e` molto piu` semplice della nostra. Se sei figlio di cittadini USA anche se nasci all’estero sei considerato a “citizen born” e non cittadino naturalizzato.
Grazie per il vostro aiuto, con la speranza che il nuovo Governo sia piu` amicheole verso gli emigranti Italiani.
3 Aprile 2008 alle 22:06
Cara Francesca, ti ringrazio per avermi permesso di ascoltare la voce del Direttore Magliaro al quale come Carabiniere sono e siamo molto legati e non solo per aver portato in Canada Rai International. A te, anche se con ritardo, invio i nostri piu’ cari auguri per il tuo quarantesimo compleanno. Spero di rivederti ancora impegnata su Rai International. Ad Majora Semper Giallonardo Tonino.
3 Aprile 2008 alle 23:57
Francesca,ho chiesto un paio di settimane fa se,avendo preso la cittadinanza americana qui a New York dove vivo dal 1968,ho automaticamente perduto quella italiana.Ho sentito dire in un programma RAI che si perde quella italiana in un caso come il mio.E’ vero?Gradirei una risposta dal dottor Balletta che ringrazio in anticipo.Un bacio dagli USA,Maddalena
3 Aprile 2008 alle 23:58
Ciao Francesca, come riesci a leggere tutti questi commenti?
Lo so’ che lo fai, altrimendi non potresti rispondere,
Sendi Francesca vorrei chiederti un Favore se puoi, esndo che Martedi mattina partiamo per la Virginia,io e mio marito,e poi in Florida, vorrei un interizzo per poter conoscere sia Romina da Verginia che Claudia della Florita,posso avere questo privileggio di mettermi in condatto con loro per conoscerle?,mi farebbe molto piacere, noi abiamo gia molti amici li’ cosi’ faremo conoscenza con quelle conosciute tramite il PC’ ti ringrazio con Afetusissimi Saluti e abraccio Juliana saluto a tutti quelli del Salotto,
4 Aprile 2008 alle 1:07
Cara Francesca
A come vedo, qui stiamo quasi tutti rivolti per questa cittadinanza, io la persi nel 1967, mi scadde il passaporto italiano, ed Io non sapevo dove rinnovarlo. Abitavo in un piccolo paesino della Virginia. Lo zio di mio marito allora era Deputato della Camera del Commercio, fu’ lui ad aiutarmi per prendere la cittadinanza. Ma Io sono sempre la stessa napoletana. Mio padre a Napoli era Brigadiere della Polizia, dello Stato Squadra Mobile. Il motivo e’, anche se una persona vuole stare di piu’ a Napoli, deve prendere il foglio di soggiorno, e’ qui che mi urta la situazione. Io ho il mio cognome italiano, ma adesso ho deciso, vado a Napoli per 6 settimane ed sistemo tutto. Mi hanno referito se esce il certificato di cittadinaza, allora subito prendero’ la residenza. Io uscivo nello stato familiare, morendo la cara mamma, non ho una residenza. Spero tanti di voi potete alliviare qusto problema. Voglio salutare alla Romina che abitano non lonatano, ed il caro amico Enzo Tortora che abitavamo nello stesso palazzo a Napoli. Vado a Napoli il 14 Maggio ed torno il 1 Luglio. Se volete sapere qualche informazione, ben volentieri ve l’ho diro’.
Saluti a tutti quelli del salotto di Francesca, sperando che ci viene a trovare in Virginia.
4 Aprile 2008 alle 4:10
Ciao Francesca, che si dice? Sono costretto ad uscire fuori tema . Mi sembra una strana coincidenza che il giorno del tuo compleanno Raiinternational cambia nome i, sarà il regalo che ti ha fatto il caro Badaloni. Leggete qui cosa ho trovato http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/spettacolo/news/2008-03-29_129166430.html Mi domando cosa vuol dire palinsesto più STRUTTURATO, a me sembra che ci stanno proprio prendendo per i fondelli Ciao Sandro
4 Aprile 2008 alle 7:14
Per Gesualdo ore 7:18
La legge n.335/95 riguarda all
Assegno Sociale, é giá nella costituzione. Soltanto che si discrimina fra noi all’estero e gli italiani residenti in Italia´, trattando cosi di due forme diverse a un stesso cittadino italiano. Sembra che non siamo tutti uguali. Asecondo dove risiedi hai il diritto o non.
Quello che chiedono i parlamentari eletti all’estero e un Assegno di Solidarieta, infine una elemosina, percorrendo la strada piú lunga. Sarebbe piú semplice esigere e far rispetare al governo italiano la legge del Assegno Sociale che giá e scritta.
Mi domando perché i nostri parlamentari hanno scelto la strada piú lunga? potendo invece far soprimere la parola residenti all’estero?
Vedi: articolo del quotidiano L’Italiano dal 7 gennaio 2008 intitolato ” L’Assegno Sociale e i nostri politici miopi”
Scusa Francesca peró non posso sotrarmi a chiarire quello che marca una diferenza tra un diritto sociale giá acquisito in Italia ed una elemosina per quelli che risiedono all’estero.
All’estero, molti sono poveri e hanno bisogno del aiuto, peró non deve essere differenza tra i poveri dell’italia, questo comporta una discriminazione che contradisce l’espiritu della Costituzione.
Cari saluti.Adriana
8 Aprile 2008 alle 17:46
Ciao Francesca come stai ,i tuoi geniori come se la passano mi auguro tutto bene. Francesca mio cognato
Salvatore mi ha fatto vedere la bellissima sorpresa che tu hai fatto via computer ecc,credevo di avere uno
schermo televisivo davanti ai miei occhi,mi ero illusa ,
Mi auguro di cuore che qualcuno ho qualcuna che ti hanno
conosciuta nei precedenti programmi abbiano un rimorso
nella loro coscienza assumendoti di nuovo in Televisione. AVORRO I SCIACALLI.un abbraccio Carmela.
14 Aprile 2008 alle 10:29
Cara Francesca:
Ti seguivo dai tempi di Sportello Italia.
Avrei una domanda per il Dr. Claudio Balleta sulla Cittadinanza.
Peruviana coniugata nel 1940 con il figlio di un emigrato italiano, rimane vedova nel 1987 (il marito nel momento della morte era soltanto peruviano).
Nel 2005 viene riconosciuta la cittadinanza italiana ai bisnipoti e alla loro madre in quanto discendenti diretti in linea ascendente; alla nonna vedova era stato detto che doveva corregere dei dati in un documento. Una volta corretti i dati, la domanda è stata respinta dal consolato onorario in quanto si ritiene che la donna non abbia il diritto alla cittadinanza perchè “vedova da molto tempo”. (detto a voce ma non nero su bianco)
In questo caso ci sarebbe il diritto alla cittadinanza per la nonna vedova (ottantenne)? Nel caso che ci fosse, come potrebbe far valere il suo diritto?
18 Aprile 2008 alle 17:49
Non so perchè tutti hanno dimenticato che la donna prima 1/1/1948 poteva anchè trasmettere sua cittadinanza (modo residuali – art. 1, comma 2, legge 555/1912) al suoi figli nati prima 1/1/1948.
In Brasile, per exempio, i figli di cittadina italiana e cittadino brasiliano sempre avuto il diritto, perchè mai segue la cittadinanza del padre brasiliano. Però, tutti fanno finta que questo diritto non esiste.
Il proprio Consulado di Montevideo (Uruguai) acetta que, se i figli sono stati nati prima 1948, di padre straneiro, cui Paese utilizza solo il critero “jus solis” quando a nascita succede sull territorio, non segueno la cittadinanza dell padre; cosi hanno diritto.
http://www.inri1948.org/respuesta_mae.html
8 Giugno 2008 alle 19:13
Complimenti Francesca, abito in Italia dal 1969, sono figlio di madre italiana e padre peruviano, mia madre ha messo al mondo figli nati prima del 1948 e dopo il 1948 , come è il caso mio; adesso a mia sorella nata nel 1944 le hanno riconosciuta la cittadinanza italiana per via materna , ma ha dovuto aspettare 8 anni e vincere 2 cause contro lo stato italiano. Bene non mi dilungo , complimenti ancora e un forte abbraccio a te ed a tutti gli italiani nati prima del 1948!!!
8 Giugno 2008 alle 19:18
Cara Francesca. Sono ancora Gustavo volevo solo chiarire che quando parlo de prima e dopo il 1948 mi riferisco al 1° gennaio 1948 (data della entrata in vigore della Costituzione Italiana)
10 Giugno 2008 alle 1:12
Cara Francesca, voglio chiedere aiuto, sai che mio figlio Andrés parte il 23 per Italia, gia ha il suo passaporto e ho domandato nel consulato di moreno per la IT Card, credo che si chiamava cosi, loro non sapevano nulla , tu mi puoi dare il mail di non sono sicura se é Adriana, che lavora al consolato, ti ringrazio la tua attenzione, un bacio
13 Giugno 2008 alle 4:19
Ciao Maria Rosa,
io ho richiesto l'”It Card”.
La pratica è gratuita, devi solo compilare un modulo ed allegare una copia del documento del richiedente. La consegna -al Consolato Generale- avviene solo dopo dieci giorni. Io intendevo fare il tutto nel viceconsolato della mia circoscrizione, ma mi hanno detto di fare la richiesta in centro.
Ricordati che per qualsiasi pratica consolare dovrai esibire un documento in corso di validità.
Un abbraccio,
Natalia.
13 Giugno 2008 alle 4:41
Cara Francesca,
mi è stata posta una domanda alla quale ho saputo rispondere solo in parte: un italiano si trasferisce in Argentina nel ’51, inizia subito a lavorare presso lo Stato argentino essendo costretto a prendere la cittadinanza di quel paese. Lui riacquisisce quella italiana nel 1990.
La sua primogenita, nata negli anni Sessanta, vorrebbe iniziare la pratica di riconoscimento della cittadinanza. Se non sbaglio, lei avrebbe avuto questo diritto se suo padre avesse riacquistato la cittadinanza durante la minore età di sua figlia. Vorrei sapere se esistono delle alternative per permettere questa signora di diventare cittadina italiana a tutti gli effetti, per es. la residenza legale in Italia per un periodo minimo di tre anni.
Ti ringrazio per ogni eventuale risposta.
25 Febbraio 2009 alle 13:40
Ciao!!
vorrei sapere, se io che sono figlio di un cittadino italiano, che è morto nel 2004 a Trento, potrei avere la cittadinanza italiana?
perche i miei due fratelli minori gia l`hanno.. e a me mi hanno detto che on poteva averla..perche quando è morto mio padre io ero magiorenne..
comè possibile che uno di tre fratelli non la possa ottenere?’
se lei mi potesse aiutare li ringrazierei tantissimo..
Salutti a lei.. e spero una risposta..ciao
25 Febbraio 2009 alle 13:42
scusatemi ma mio padre ha deceso nel 2006..ho svagliato nel primo commento..scusi..e grazie..
13 Aprile 2012 alle 12:27
Gentile Francesca vorei porgere una domanda.Nel caso in cui ho fatto la domanda per la Citadinanza Italiana per diritto di Residenza e sono gia trascorsi i tempi che la Prefetura adetto di aspetare cioe 730 giorni e ancora il decreto per fare il prescrito giuramento non e arivatto nel caso in cui nel fra tempo vado in un altro paese del UE per motivi di lavoro quindi facendo un altra residenza si perde il diritto a aquistare la citadinanza Italiana?o pure devo mantenere la residenza in Italia sendoci in atessa della risposta?SE e GEntile di dirmi come potrei fare senza comprometere la domanda per la Citadinanza. Grazie in anticipo.
20 Settembre 2012 alle 2:57
voglio chiederti una domanda per favore grazia
io sto in italia dal 2009 e mio padre ha la cittadinanza e io no evoglio sapere che cosa posso fare per prendere la cittadinanza anche io perche mio padre quanto ha preso la cittadinanza io sto ancora a Marocco cosa posso fare per favore e prima quanto sono venuto sono ancora minorenni e adesso sono magiorenni
grazia franceca
7 Marzo 2016 alle 22:56
Salve,
Mia sorella e residente in Venezuela, tramite mio padre abbiamo diritto alla cittadinanza italiana. Io ce l’ho già da 5 anni che resido in italil. Voglio sapere se io qua in italia posso fare la richiesta di cittadinanzaa mia sorella visto che in Venezuela lei ha fatto la domanda due anni fa e ancora niente y tempi la sono lunghissimi. Grazie