S.O.S. CITTADINANZA
Dott. CLAUDIO BALLETTA, Viceprefetto del Ministero dell’Interno
Come ho avuto modo di accennare qualche giorno fa, finalmente sono in arrivo nel blog alcune novità interessanti alle quali ho lavorato in questi mesi, certa di apportare un servizio utile a tutti voi. Da oggi infatti inizieranno a partecipare al nostro “salotto mondiale” alcuni consulenti che collaboreranno al mio progetto telematico, mettendo gentilmente a disposizione di chiunque ha delle domande da rivolgere, la propria esperienza nelle materie di competenza. Fin dalla nascita del mio sito é stata infatti mia intenzione creare uno spazio nel quale si potessero approfondire alcuni aspetti umani legati al tema dell’emigrazione, ma anche trattare gli argomenti di servizio che per anni ho approfondito quotidianamente durante le puntate del programma televisivo da me scritto e condotto, SPORTELLO ITALIA. Con grande piacere iniziamo oggi dal tema della cittadinanza, un argomento molto caro ai tanti italiani all’estero ed a tale proposito do il benvenuto ad un esperto in materia, il Dott. CLAUDIO BALLETTA, Viceprefetto del Ministero dell’Interno. Grazie Dott. Balletta per avere accettato questa collaborazione e bentrovato!
DOMANDA: Come mai molti nostri connazionali all’estero hanno perso la cittadinanza italiana?
Nella seconda metà dell’ottocento e nel novecento, a seguito della crisi economica e delle mutate condizioni politiche si verificarono delle ondate di emigrazioni, in particolare verso i paesi dell’America Latina , gli Stati Uniti di America, il Canada e l’Australia, che facevano intravedere migliori possibilità di lavoro, di guadagno e di vita.Molti erano chiamati da parenti che erano emigrati ed avevano fatto fortuna o migliorato le loro condizioni di vita. Alcuni paesi per consentire ai nostri connazionali di lavorare ne richiedevano la naturalizzazione cosa che secondo le leggi dell’epoca importava la perdita della cittadinanza italiana, a volte la perdita era un effetto indotto dalla concessione del diritto di voto che importava l’acquisto della cittadinanza del paese in cui si viveva e votava. Pochi peraltro continuavano a mantenere i rapporti con la Madre Patria attraverso i nostri consolati, tanto che è difficile ad oggi ricostruire le evoluzioni delle loro vicende anagrafiche a seguito di matrimoni, nascite o morti.
DOMANDA: Quali sono i requisiti necessari per riacquistarla?
Bisogna distinguere tra il riconoscimento del possesso dello status civitatis italiano ai cittadini stranieri di ceppo italiano ed il riacquisto della cittadinanza italiana previsto dalla Legge n.91 del 1992.
Nel primo caso le istanze di riconoscimento della cittadinanza italiana ex art. 1 della Legge 13 giugno 1912, n. 555 dovranno essere indirizzate al Sindaco del Comune italiano di residenza, ovvero al Console italiano nell’ambito della cui circoscrizione consolare risieda l’istante straniero originario italiano.
Le stesse dovranno essere corredate della seguente documentazione:
1) Estratto dell’atto di nascita dell’avo italiano emigrato all’estero rilasciato dal Comune italiano ove egli nacque;
2) atti di nascita, muniti di traduzione ufficiale italiana, di tutti i suoi discendenti in linea retta, compreso quello della persona rivendicante il possesso della cittadinanza italiana;
3) atto di matrimonio dell’avo italiano emigrato all’estero, munito di traduzione ufficiale italiana se formato all’estero;
4) atti di matrimonio dei suoi discendenti, in linea retta, compreso quello dei genitori della persona rivendicante il possesso della cittadinanza italiana;
5) certificato rilasciato dalle competenti Autorità dello Stato estero di emigrazione, munito di traduzione ufficiale in lingua italiana, attestante che l’avo italiano a suo tempo emigrato dall’Italia non acquistò la cittadinanza dello Stato estero di emigrazione anteriormente alla nascita dell’ascendente dell’interessato;
6) certificato rilasciato dalla competente Autorità consolare italiana attestante che né gli ascendenti in linea retta né la persona rivendicante il possesso della cittadinanza italiana vi abbiano mai rinunciato ai termini dell’art. 7 della legge 13 giugno 1912, n. 555;
7) certificato di residenza.
Nel secondo caso, ovvero il riacquisto della cittadinanza italiana previsto dalla Legge n. 91 del 1992, si potrà procedere su domanda stabilendo la residenza in Italia entro un anno dalla dichiarazione di riacquisto o assumendo un impiego pubblico alle dipendenze dello Stato o automaticamente entro un anno dalla fissazione della residenza in Italia, se non vi è stata rinuncia espressa da parte dell’interessato.
DOMANDA: Seguendo la prassi appena citata tutti hanno diritto al riottenimento della cittadinanza italiana?
Se si trovano nelle condizioni previste dalla legge si.
DOMANDA: Lei trova giusto che i nostri connazionali all’estero che hanno perso la cittadinanza italiana legalmente vengano definiti stranieri?
Mentre da un punto di vista morale si possono condividere le amarezze di chi ha dovuto lasciare il suolo natio per cercare fortuna all’estero e per questo ha dovuto rinunciare alla cittadinanza italiana finendo per diventare straniero in Italia nonostante i propri sentimenti di italianità ed attaccamento alla madre patria , tuttavia dal punto di vista giuridico e dell’operatore del diritto la norma di legge é il binario che costituisce vincolo all’azione dell’operatore, che nonostante sia con il cuore vicino ai sentimenti delle persone non può operare diversamente dalla previsione di legge.
Cicerone nel De Officiis, libro primo, recitava “Summum ius summa iniuria.” tradotto in italiano “Somma giustizia, somma ingiustizia.”
Io Ringrazio il Dott. CLAUDIO BALLETTA per avere introdotto l’argomento cittadinanza che continueremo a trattare prossimamente e vi invito, se lo riterrete opportuno, a porre delle domande cercando di esporre più chiaramente possibile il vostro caso. Nelle prossime settimane saranno selezionati alcuni commenti ai quali verrà data risposta. Siete tutti cortesemente invitati a non uscire fuori tema per permettere di focalizzare al massimo l’attenzione su questo importante argomento. Grazie!
alle 17:16 di lunedì, 25 Febbraio 2008
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Leggi Commenti (146) |
25 Febbraio 2008 alle 17:41
Ciao, Francesca carissima !
Ti leggo sempre ma non ho avuto il tempo per lasciare un commento. Questa volta vorrei aiutare il fratello minore (di 7 figli) della mia amica d’infanzia, Giuseppina. Tutti i 6 fratelli sono riusciti ad avere la cittadinanza italiana ma l’ultimo, purtroppo (??) é nato che il padre aveva preso la cittadinanza venezuelana. Giuseppina é andata al Consolato Italiano a Caracas ed ha cercato per tutti i mezzi di avere una piccola speranza perché suo fratello possa avere il passaporto della Comunitá Europea.
Secondo l’On Marco Zacchera, c’e’ stato un periodo (1992-1997) in cui tutti potevano acquistare la cittadinanza, ma questo fatto non si é mai pubblicizzato. La mia famiglia (marito, figli e nipote) siamo riusciti ad averlo, ma mai saputo che ci fosse una data “limite”. C’e’ qualche speranza ?
I miei complimenti per questa tua nuova iniziativa che aiuterá moltissimo i tanti connazionali all’estero, non solo con la cittadinanza ma con altre situazioni come la Pensione !
25 Febbraio 2008 alle 17:46
Cara Francesca, ti ringrazio tanto a te e al Dott. Claudio.
Io ho una signora vicina di casa che é arrivata in Argentina da piccola e i suoi genitori le hanno fatto la citadinanza argentina, lei un giorno mi ha raccontato che per quello aveva perso tutti i suoi diritti, cosa deve fare, scusa non ho capito bene. Baci a tutti
25 Febbraio 2008 alle 17:51
Ho dimenticato di domandarti che é neccesario avere per fare il passaporto italiano, oggi ho chiamato al consulato ma sono in vacanza fino 23 marzo, e per mio figlio Andres che ha gia la cittadinanza, lui ha 21 anni
Tante grazie!!!!!
25 Febbraio 2008 alle 17:54
Cara Francesca,
grazie per aver piano piano portato al “GRANDE SALOTTO” gli esperti che i connazionali si aspettavano;
Molti discendenti,aspettano che si riapre il processo per il riconoscemente della nazionalitá anche dopo la data del 43.Non solo ci chiamano STRANIERI,ma ci considerano extracomunitari “”””senza alcun diritto””””
Quando tratterai il problema della Sanitá-scoprirai le
assurde ingiustizie che ci hanno fatto.Per ora buon
lavoro ed in bocca al lupo per i prossimi ospiti.
Un grazie al cordialissimo dott.Claudio Bolletta per i sui sempre utili consigli.Cordiali saluti
Aldo Mosello Curitiba Brasile
25 Febbraio 2008 alle 17:54
Caro Dottor Balletta, vorrei solo dire, che io credo che la cittadinanza Italiana dovrebbe essere ridata solo agli Italiani che sono nati in Italia e ai loro figli, perche’ quello che vedo e sento che l’Italia da la cittandinanza, ed in particolar modo a quelli che sono nel sud America, a persone che ricordono di avere un nonno o bisnonno Italiano. Io non trovo giusto questo, perche’ queste persone vogliono avere la cittadinanza Italiana solo per convenienza economica. Dovete ricordare che una gran parte di queste persone sono sempre negqativi nei confronti dell’Italia, vogliono essere cittandini solo per vedere che cosa possono ricevere dal governo Italiano.
Mi dispiace io credo che questo e’ un tema che il governo Italiano deve rendersi conto. La cittadinanza deve essere data solo a coloro che sono nati in Italia e ai loro figli. Basta.
L’Italia sempre che sia diventata l’anello debole dell’occidente. Ecco perche’ molti staniere vengono in Italia, solo per sfruttarla,denigrare, e criticare. Per favore, per l’amore dell’Italia, siate piu’ saggi su questi temi.
Grazie,
Pasquale
25 Febbraio 2008 alle 18:01
COMPLIMENTI FRANCESCA ! CERTAMENTE A MOLTI ITALIANI INTERESSERA EL ARGOMENTO !TI PREGHEREI SE PUOI VEDERE DI TROVARE SU INTERNET LA LEGGE SULLA CITADINANZA “LEGGE N.91/1992 ED I DPR N.572/1993 E N.362/1994 RECANTI I REGOLAMENTI DI ATTUAZIONE. ” LEGGE 5 FEBBRAIO 1992, N. 91 NUOVE NORME SULLA CITTADINANZA,PUBLICADA GAZETTA UFFICIALE N.38 DEL 15 FEBBRAIO 1992,INTRODOTTI CON I D.P.R. SOPRA CITATI,GRAZIE E UN SALUTO E MOLTE BELLE COSE E EXITO.LUIS.
25 Febbraio 2008 alle 18:14
finalmente il blog ha un senso,BRAVA FRANCESCA!!!io personalmente avrei una domanda,noi iscritti all’AIRE abbiamo perso i diritti di assistenza sanitaria quando andiamo in italia,? poi vero che si sta facendo qualcosa per la sanita all’estero?
cioe’,quali diritti abbiamo perso?
non c’e’ fretta per la risposta,tanto non mi cambia niente,cmq ringrazio anticipatamente
25 Febbraio 2008 alle 18:27
Cara Francesca,
Sempre leggo linformazioni nel tuo sito, che sono molto utile a tutti noi italiani e discendenti allstero.
Io ho la mia cittadinanza, mà ho un dubbio, non esiste una forma di dare al mio marito la cittadinanza per essere mio marito, senza bisogno di rinunciare alla cittadinanza brasiliana??
Lascio un bacio da San Paolo, mio e del gruppo Nostra Italia a te Francesca e al tutto il time Sportello Italia….
25 Febbraio 2008 alle 18:45
Ciao a tutti,
Io spero di portare il mio contributo pubblicando un paio di link dove trovare informazioni utili e sopratutto dove scaricare dei formati che possano agevolare lo svolgimento di alcune pratiche amministrative!Ho trovato questo link
Legge 5 febbraio 1992, n. 91 Nuove norme sulla cittadinanza Testo come modificato dal Decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 362
che spiega in modo chiaro le leggi applicate nei casi di riaquisto della cittadinanza!Poi ne ho trovato un’altro che addirittura spiega passo passo la procedura da usare e fornisce anche una modulistica da scaricare e compilare
per agevolare la prassi Riacquisto della cittadinanza italiana da parte di ex connazionali.Mentre sarebbe interessante sapere quali sono i termini
che comportano una perdita della cittadinanza nella legislazione attuale,mentre come spiega perfettamente il Dott. CLAUDIO BALLETTA,”Alcuni paesi per consentire ai nostri connazionali di lavorare ne richiedevano la naturalizzazione” nella legislazione
attuale non si contempla l’argomento!italiani per sempre?
Ciao
maurizio
25 Febbraio 2008 alle 18:53
CARA FRANCESCA,
Mi faccio una domanda :
CUANDO TU AVEVI SPORTELLO ITALIA,PORTAVI I TUOI INVITATI PER
TRATTARE I DIVERSI TEMI.E MI IMMAGINO CHE AVEVI UN COMPENSO ECONOMICO DALLA RAI.
L’AVERE UN BLOG COMPORTA SPESE E MOLTA DEDICAZIONE DALLA TUA PARTE !
SCUSA ………….MA ……..DI COSA VIVI ?
SCUSA ANCORA ……..SE CONSIDERI CHE NON E’ UNA DOMANDA DA FARE.
25 Febbraio 2008 alle 19:10
Fraceee.. Federico mi ha preceduto di qualche minuto io ti faccio la stessa domanda e dobbiamo sapere questo tuo apostolato come sara retribuito? Vito
25 Febbraio 2008 alle 19:24
Ciao Francesca, che tema,WOW!!! di sicuro sarai bombardata con domande e commenti sulla cittadinanza.
Quello che mi infastidia di piu`e` che hanno fatto di tutto per agevolare i figli , nipoti e stranipoti e ultrastranipoti di cittadini italiani all’estero per acquistare la cittadinanza italiana.Ma se sei nato in Italia e acquisito la cittadinanza del paese dove emigrati per migliorare il loromodo di vivere in quell paese dove se eri cittadino avevi piu` agevolezze.
Si legalmente abbiamo perso la cittadinanza italiana, ma una volta che che hanno cambiato la legge per la doppia cittadinanza tutti i cittadini “NATI IN ITALIA” se da loro richiesta dovrebbero ricevere indietro la cittadinanza italiana senza periodi di attesa o prendere residenza in Italia per un periodo da sei mesi ad un anno. Quanti di noi all’estero hanno la possibilita` or il lusso di trascorrere quel lungo periodo di residenza in Italia. Si, ci hanno dato un periodo di grazia dove potevi riceverla indietro con una semplice riquesta al consolato italiano. Ma no, hanno dovuto complicare tutto (forse non vogliono o volevano che tutti riacquistavano la cittadinanza). La vogliono dare a stranieri che non hanno nessuna italianita` nel loro sangue. Ma a noi che siamo nati in Italia da sangue italiano ci trattano da figliastri.
Hanno passato una legge e vi hanno inserito una multitudine di regole, che a volte neanche loro ti sanno dare una risposta precisa. Pensa che due fratelli o sorelle nati dalla stessa madre e stesso padre non hanno gli stessi diritti alla cittadinanza.
C’e` troppa confusione nella legge, specialmente per quelli nati in Italia che hanno perso la cittadinanza prima del 1992. Se la cittadinanza italiana e per “lo ius sanguinis“ perche` ci sono tutte queste eccezioni alle regole. Se volete sapere di piu` sulla cittadinanza ci sono pagine e pagine di spiegazioni andate su wikipedia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Cittadinanza_italiana
25 Febbraio 2008 alle 19:27
Spero che non abbia confuso un soggietto gia pieno di confusioni. Se la cittadinanza ci spetta per“lo ius sanguinis“ la vogliamo nati o non nati in Italia, e` un diritto sacrosanto ed e`il loro dovere di rispettare le nostre richieste.
Francesca e blogghisti scusate le chiacchiere, ma…ho dovuto esprimere la mia opinione.
Io ho tutte e due, dopo aver aspettato quattro ore fouri al consolato italiano in NYC in una freddissima giornata del 31 dicembre, l’ultimo giorno del periodo di grazia.
Ciao Franesca!!
25 Febbraio 2008 alle 19:35
Cara Francesca, chiedo scusa per non aver ringraziato il Dott. CLAUDIO BALLETTA, Viceprefetto del Ministero dell’Interno, per prendere tempo dal suo lavoro quotidiano e spiegarci il sistema della cittadinanza.
Grazie Dott. Balletta.
25 Febbraio 2008 alle 19:54
AL DOTT. BALLETTA :
egregio dottore, su questo stesso sito lessi che vi sarebbero solo in Brasile un 50 milioni di persone(!!!) con “qualche” sangue italiano nelle vene, senza peraltro che tanti di essi sappiano dove e’ esattamente l’Italia.
E,lo stesso scrivente avanzava la preoccupazione
che un numero sproporzionato di gente potesse un domani
avere cittadinanza italiana e poter recarsi per “qualunque motivo” li’, che sarebbe lo stesso che invadere l’Europa, data la Unione.
Tutta questa gente che “pretende”, vorrei dire di quanto ho patito io, per avere un qualche riconoscimento
dagli Stati Uniti!. Spero in un ripensamento, cioe’ un forte irrigidimento dei requisiti innanzitutto, come negli Usa: sottoscrivere la rinuncia ad altra qualunque nazionalita’,la fedelta’ totale al governo federale,il giuramento davanti al giudice di difendere solo gli interessi degli Stati Uniti e di difenderlo in armi se necessario,la conoscenza, parziale, della Storia e della lingua americana, di non essere mai iscritti a partiti estremisti, o ad associazioni sovversive. Pene severissime, ovviamente.Cioe’, di tramutarci in un Paese SERIO, tipo Usa.
Tralasciando la tragedia per il popolo italiano a causa degli arrivi clandesti e non dall’Africa.
Distinti saluti.
25 Febbraio 2008 alle 19:55
Cara Francesca,
in molti ti ringraziamo per aver introdotto – o meglio, reintrodotto – il problema di molti discendenti, cioè il problema della cittadinanza.
Il dott. Balletta cita i documenti necessari per riacquistare la cittadinanza.
Domando n. 1 al dott. Barletta:
A cosa servono i certificati di matrimonio, se uno può avere gli stessi padri riconosciuti SENZA che i genitori naturali si siano sposati?
Domanda n. 2 al dott. Barletta, a te, Francesca, a tutti:
Cosa si può fare verso i Consolati italiani in Brasile che, per peggiorare ancora di più le difficoltà di chi ricerca la documentazione degli antenati, giacchè in Brasile richiedono , IN PIÙ, I CERTIFICATI DI MORTE di tutti gli antenati.
A CHI DOBBIAMO RICORRERE?
grazie, saluti,
Vezio Nardini
25 Febbraio 2008 alle 19:59
Complimenti, Francesca.
In Argentina circa il 45% della popolazione sarebbe in grado di presentare domanda di acquisto della cittadinanza italiana; dal 2002, sono state approvate ventimila pratiche ed oggi sono ben quarantatremila le famiglie che aspettano l’assegnazione di un turno.
Sono traduttrice e mi capita spesso di incontrare persone ‘digiune’ in materia che ti bombardano di domande.
Ne approfitto per rispondere a Ma. Luján:
– Per ottenere il passaporto devi recarti al Consolato munita di:
a) D.N.I. rilasciato da meno di 10 anni e con indirizzo aggiornato o “Cédula de identidad” della Policía Federal Argentina (“Cédula del Mercosur”), in corso di validità e con indirizzo aggiornato;
b) 2 fotografie uguali, tipo tessera (“carnet”), di fronte (non sono accettate foto digitali);
Tutto in originale e fotocopia semplice. Il valore si agira sui 400 pesos (qualche decina in meno) -compreso il valore del bollino annuale-.
Spero di esserti stata d’aiuto.
Un abbraccio
Natalia
25 Febbraio 2008 alle 20:27
Muy interesante el tema de hoy!
Non sono un professionista del Diritto in materia di cittadinanza, ma sono abbastanza informato. Mi permetto quindi di aggiundere un paio di cose, che sicuramente chiariranno piu un dubbio.
1) Se si e’ persa la cittadinanza per aver acquisito una cittadinanza estera, e’ vero che la si puo riacquistare nei remini indicati dal Dott. Balletta, ma NON se si e’ svolto servizio militare nell’ esercito di quel Paese.
2) Se una signora Italiana ha avuto 2 figli, uno nato prima del 01 Gennaio 1948 e l’ altro nato DOPO il 01 Gennaio 1948, SOLO quello nato DOPO il 01.01.1948 (e la sua discendenza) eredita la cittadinaza italiana. (Lo so, non e’ giusto, ma questa e’ la Legge dello Stato.)
3) Vezio, dal Brasile; anche qui in Ecuador chiedono i certificati di morte e di matrimonio.
In Ecuador e presumo quindi anche in tutte le altre missioni diplomatiche italiane sparse per il mondo, tutta la documentazione viene richiesta IN DUPLICE COPIA AUTENTICA, chiaramente legalizzata con la APOSTILLA e tradotta da un traduttore ufficiale dell’ Ambaciata.
Anzi, in Ecuador e’ l’ Ambasciata che si occupa gratuitamente di realizzare internamente le semplicissime traduzioni di tutti gli atti, tranne le traduzioni delle sentenze che affidano per ovvie ragioni ai traduttori autorizzati.
Tutti gli atti (nascita, matrimonio, morte) si ottengono presso lo Stato Civile (“Registro Civil”) del luogo dove e’ avvenuto l’ evento (la nascita, il matrimonio o la morte).
L’ unico documento che si deve cercare in Italia (e li’ cominciano i dolori…) e’ l’ atto di nascita del primo avo italiano che poi emigro’ all’ estero.
Visto che solo a partire dal 1860 e spiccioli ha iniziato a funzionare lo Stato Civile Italiano, se l’ avo e’ nato prima, si deve cercare nei registri delle Parrocchie… centinaia o migliaia, salvo sapere esattamente data e luogo di nascita. Altrimenti e’ come cercare un ago in un pagliaio; garantito!
Stefano Mollo.-
25 Febbraio 2008 alle 20:38
ciao come stai?’ francesca una domanda hai mail ??
buon auguro francesca
25 Febbraio 2008 alle 20:44
…. e per tutti/e coloro i/le quali hanno il marito/la moglie “stranieri”…….
La cittadinanza italiana per Naturalizzazione per Matrimonio con un cittadino Italiano, la si puo ottenere presentandone relativa istanza al Consolato di appartenenza TRE ANNI dopo la data del matrimonio se si vive fuori dall’ Italia o SEI MESI dopo la data del matrimonio se si vive in Italia.
Requisito ESSENZIALE per il conseguimento della cittadinanza per matrimonio e’ l’ assenza di separazioni, che deve essere certificata (per lo meno in Ecuador) mediante dichiarazione giurata resa dal coniuge straniero(e legalizzata e tradotta)innanzi un notaio pubblico.- Nella dichiarazione giurata si deve dichiarare anche la composizione attuale del nucleo familiare, il domicilio attuale della famiglia e TUTTI i figli, anche quelli avuti fuori dal matrimonio o da relazioni/matrimoni anteriori.
Inoltre, occorre presentare l’ atto di matrimonio, il certificato di residenza del coniuge italiano, il certificato di cittadinanza del coniuge italiano, Il “Record Policial” (ovvero la fedina penale) del coniuge straniero, tre fotocopie complete del passaporto del cittadino straniero, ed il fomulario della domanda debitamente compilato.
Il tempo di attesa si aggira sui TRE ANNI.
Stefano.-
25 Febbraio 2008 alle 20:47
STEFANO MOLLO………….
LO STATO CIVILE ITALIANO DAL 1860.
ma dal 1809, per volonta’ di Napoleone, si crearono gli
ARCHIVI DI STATO. Essi hanno nascite,matrimoni e decessi, sapendo i paesi/citta’ e date anche approssimative si possono effettuare ricerche. Si puo’ quindi andare indietro fino al 1809/1811.
Io ne ho fatte diverse, anche perche’ sono a sole 50 miglia – si fa per dire – dalla biblioteca genealogica piu’ grande del mondo, con centinaia di milioni di nomi, bisogna comunque partire da dati certi anche se approssimati esempio :il bisnonno e’ certamente nato a
Ariano Irpino, credo fra il 1850 e il 1853. Gli arichivi di Stato cessano di avere i dati circa il 1860,dopo bisogna rivolgersi ai Comuni.
saluti, Ernesto.
25 Febbraio 2008 alle 20:54
Francesca,sia io che mia moglie siamo Canadesi dal 1996.La nostra scelta e’ stata forzata,di comune accordo.Quando ci fu data l’opportunita’ dal governo Italiano di riaquistare la cittadinanza Italiana e ritenere quella Canadese mi sono recato al Consolato Italiano per fare domanda.Francesca mi devi credere,l’attesa era di circa 3 ore.Francesca io sono Canadese solo sulle carte,nel mio animo sono 100% Italiano.Pero’ finche’ il Governo Italiano non facilitera’ il modo in cui io possaa diventare Italiano io restero’Italiano nel mio cuore ,pero’ ufficialmente sono Canadese.Ciao e saluti a tutti.Roberto.
25 Febbraio 2008 alle 21:00
Archivi di Stato?
Uhm, non lo sapevo, quindi GRAZIE x l’ informazione: Ma a chi bisogna rivolgersi per consultare gli archivi di stato? Come sono organizzati?
E qual’ e’ la biblioteca genealogica piu’ grande del mondo, con centinaia di milioni di nomi, che menzioni tu? A chi ci si rivolge per consultarla? Sara mica quella della “Chiesa di Gesu Gristo de Santi degli ultimi giorni”….?
Stefano.-
25 Febbraio 2008 alle 21:01
Franceeeeee…. e amici ? Hanno tolto ilprogramma della Cinquetti? France mi devi scusare ma e che non ce la faccio a stare zitto alleluia.Vito
25 Febbraio 2008 alle 21:02
Una piccola correzzione.Siamo Canadesi dal 1976,no 1996.Scusate.Ciao a tutti.Roberto.Quando dico che la scelta e’ stata forzata,volevo dire che e’ stata di comune accordo,non forzata.Ciao,Roberto.
25 Febbraio 2008 alle 21:05
La mia domanda al Dott. Claudio Balletta è:
cittadino venezuelano nato da madre venezuelana e padre italiano. Prima della sua nascita il padre rinuncia alla cittadinanza italiana e acquisisce per decreto quella venezuelana. Il figlio si sposa con una cittadina italiana, quindi, mi chiedo può acquistare la cittadinanza italiana attraverso la moglie, poichè la parte ascendente ha rinunciato e ha deceduto?
La ringrazio per la sua cortese attenzione e un cordiale saluto.
Ilena Lanni
25 Febbraio 2008 alle 21:13
Cara Francesca,
Un bacio all`Italia e felice ritorno a casa, contento di sapere che già sei in casa, ci sei mancata tanto, e adesso cercare di alcun modo che tutto ritorni alla normalità, tu sai come prima. Riguardo al S.O.S. Cittadinanza, sto tranquillo ho conservato sempre la mia, la unica, l`Italiana, con la cittadinanza Italiana mai, ripeto mai dovunque sono stato, ho avuto dei problemi. Un forte abbraccio e nuovamente Benvenuta alla nostra bella Italia. Ignazio
25 Febbraio 2008 alle 21:20
Cara Francesca
Vedo che questo blog comincia a fiorire,e se sono rose fioriranno.
Io sono d’accordo con Pasquale ( Clifton Usa).
Si deve dare la possibilita di riavere o acquisire la cittadinaza solo a nati in Italia e figli.
Pasquale aggiunge:Vogliono essere cittadini solo per vedere che cosa possono ottenere,( Non omnia possumus omnes).
Saluti,
Saverio
25 Febbraio 2008 alle 21:43
A mio parere, la cittadinanza dovrebbe essere concessa solo ai nati in Italia e ai figli degli italiani che la desiderano. Lo stesso dovrebbe essere per il voto all’estero. Invece di spedire schede a gente che non ha nessun idea o interesse sui partiti italiani si dovrebbe votare in consolato o in una sede apposita per coloro che ne vivono lontani. Cosi voterebbero solo o principalmente gli interessati.
Martino
25 Febbraio 2008 alle 21:54
Stefano Mollo
25 Febbraio 2008 alle 21:00
Non sapevo nemmeno io dell’esistenza degli archivi li ho consultati QUISono suddivisi per citta,mica male,spero ti siano utili…grazie Ernesto!
Quello che mi piace è l’interazione che hanno gli utenti tra di loro..questo è lo spirito che dovrebbe avere il blog,e sono sicuro che è l’indirizzo che la nostra ospite sta cercando di dargli!
Ciao
Maurizio
25 Febbraio 2008 alle 21:56
QUI
25 Febbraio 2008 alle 22:26
Ciao Francesca finalmente si vede un`altra faccia conosciuta. Ringrazio il signor CLAUDIO BALLETTA, per
per la sua partecipazione ha questo blog. mi auguro che il Dott. BALLETTA puo dare un aiuto ha coloro che
anno bisogno dalla cittadinanza, ad altro che qualcuno
ha bisogno. Io ho presa la mia cittadinanza credo tra il 1992 – 1997, ho gia fatto il secondo passaporto con
la validità di dieci anni, ed è elettronico, almeno credo che si chiama così. Sono molto condento di essere
sia italiano ed anche Canadese. Francesca che bella cosa che hai fatto, per tutti noi. Io ti ringrazio ed
ti saluto ed grazie anche al signor BALLETTA. Ha presto
Francesco.
25 Febbraio 2008 alle 22:46
SCUSATE, AI SIGNORI FEDERICO (USA) E AL SIG VITO PUNTO FIJO, COME VIVE FRANCESCA? , PENSO CHE NON SONO AFFARI DI NESSUNO DI NOI. VORREI CHIEDERE AL DR BALLETTA.
SIAMO CITTADINI AUSTRALIANI DA 35 ANNI, MIO MARITO E I MIEI FIGLI SIAMO NATI IN ITALIA. CI HANNO RITIRATI I PASSAPORTI ITALIANI. ADESSO PER I MIEI FIGLI PER RIAVERE IL PASSAPORTO ITALIANO, LA PRATICA E MOLTO LUNGA, LA QUALE I MIEI FIGLI HANNO PERSO LE SPERANZE, MI RISPONDA SE E` POSSIBILE. GRAZIE GAETANA
25 Febbraio 2008 alle 23:07
Rispondo con ritardo a STEFANO MOLLO.
Si…e’ quella.
La cui sede centrale come saprai e a Salt Lake City. Ogni consultazione anche lunghissima nel tempo, perche’ il lavoro conporta tempo e pazienza,
e’ assolutamente gratuita.Se si fa di persona, se si ha bisogno di, diciamo, specialisti, questi si fanno pagare.
Gli Archivi di Stato hanno sede in ogni capoluogo di Regione italiana, non so se vi sono siti internet.
Non so dove risiedi..in quale citta’ e stato. Ma quella organizzazione religiosa e’ ovunque e solitamente essi
hanno come poter consultare l’archivio centrale in SLC.
Io l’ho visitata, e’ fantastica, milioni di microfilms e bobine, conservati nella biblioteca centrale e soprattutto in vasti locali scavati nella montagna, per via, credo, del pericolo nucleare.
Saluti, Ernesto.
25 Febbraio 2008 alle 23:29
Bravissima Francesca!
Un tema meraviglioso!!! Sei stata coraggiosissima!
Grazie da parte di tutti i miei amici e parenti che leggeranno questo blog con molto interesse.
Sandra Pitronaci
25 Febbraio 2008 alle 23:47
Cara Francesca, A mio parere penso che e’ un po troppo presto per parlarne di queste cose, per la ragione(CON TANTO RISPETTO PER IL DOTT.CLAUDIO BALLETTA )
che cosa si vuole pretendere da un governo che non e’ stato capace di risolvere , problemi interni, come rimuovere la SPAZZATURA DALLE STRADE,accettando extracomunitari per colmare i posti vuoti da noi lasciati(tiramm a’ campa’)
infine cadendo,senza accorgersi degli errori commessi e
dimostrando ancora di non voler raggiungere un unita’nelle idee politiche litigando facendosi dispetti e calunniandosi a vicenda ( mi riferisco alle prossime elezioni)
facendo promesse, che non verranno mai realizzate, curandosi solo dei loro interessi, cambiando nome ai propri partiti per ingannare il popolo, cosa ci vogliamo aspettare. Noi ora siamo gli extracomunitari
anche se sono nato cresciuto ed educato e di aver prestato servizio militare fino a diventare ufficciale. Mi riferisco al mio caso ed alla mia famiglia non in ottime condizioini di salute avendo gia’ tentato in passarto di fare questo passo ove ho incontrato un infinita’ di ostacoli burocratici e ridicoli. Dopo di tutto cio’ c’e’ tanto altro non menzionato e che tu
Francesca ben conosci mi fermo per non continuare ad
annoiarti.un sempre simcero abbraccio Enzo dagli USA
25 Febbraio 2008 alle 23:51
Cari amici veramente interesanti i vostri commenti, a te NATALIA di Buenos Aires ti ringrazio di cuore, baci a tutti
26 Febbraio 2008 alle 0:24
Signora Gaetana, Francesca non puo essere Maria Teresa Di Calcutta che viveva di beneficenza e povertà. Se non ti e piaciuta la nostra domanda , non la commentare : ciao a tutti.
26 Febbraio 2008 alle 1:53
Vorrei gentilmente chiederti una informazione.
Quanti italiani ci saranno in Australia e quanti negli Stati Uniti.
Un commento personale:un italiano che rinuncia alla cittadinanza italiana non dovrebbe avere nessun diritto di riaverla.Io avrei vergogna di me stesso, se dovessi rinunciare alle mie origini.
Inoltre vorrei chiedere al Dottor Claudio Balletta, se un italiano residente all´estero avesse bisogno di aiuto a quale istituzione italiana potrebbe rivolgersi?
grazie
26 Febbraio 2008 alle 1:59
Cara Francesca
mi piace moltissimo questo ultimo commento della Nazionalità Italiana.
Io non o nessun problema perchè sono Italiana di Nascita,di genitori Italiani ed ho il passaporto della comunità Europea.
Solo vorrei sapere che devo fare per avere la residenza
Italiana ed il tesserino(qui si chiama cèdula).
Qui nel Venezuela gia riscuoto la mia pensione,ho gia 62 anni(sono tanti sai),che devo fare per riscuotere,la minima anche in Italia,già che la mia vecchiaia la voglio finire di vivere a Bologna?
Un bacione,la tua amica e ammiratrice
Milangela
26 Febbraio 2008 alle 2:00
CARA FRANCESCA,
BENTORNATA TRA NOI…… COME UNA VOLTA ,LA TUA TENACIA E’ AMMIREVOLE PERTANTO DA ORA IN POI CHIAMEREI IL TUO BLOG “SPORTELLO FRANCESCA”
SALUTI,
GIANNI ASCOLINI
26 Febbraio 2008 alle 2:17
Carissima Francesca: penso che io ,mai avro la possibilità di essere cittadina italiana perche mio nonno è stato naturalizzato..ed è morto nel 1955 ; è molto scoraggiante fare tutte le pratiche che si chiedeno..Ma,anche se non fosse cosi IO non chiederei la cittadinanza.Penso che tutto diritto implica un dovere , ed io non mi sento capace di dare qualcosa al´Italia.Condivido con i commenti che non si puo “regalare” a destra e sinistra (come diciamo noi ) una cosa tan importante.IO non amarei piu l´Italia di come l´amo malgrado non sono cittadina.Preferisco conservare questo rapporto idillico di qui ho parlato ieri nel “Dai un bacio al´Italia”.Non voglio chieder niente…non voglio approfittare di nessun beneficio (essempio: la chiave per entrare a l´Unione Europea).Penso che qui,in Argentina ,doviamo tutti gli argentini costruire il nostro paese sensa dimenticare gli origine europei,ma con le nostre propie caratteristiche ed io sento che devo chiudere un cerchio e pensare in un futuro argentino….e qui ancora c´è molto per fare.Un saluto al Dott. Balleta ed un forte abbraccio per te.
26 Febbraio 2008 alle 3:12
Ciao Francesca,
desidero fare una domanda al Sig. Claudio Balletta.
Io e mio marito piu’ i nostri due figli di 23 e 17 anni siamo cittadini italiani (tutti nati in Italia) con green card valida per 10 anni, scadenza 2016. Per un po’ siamo tranquilli ma alla scadenza vorremmo avere la doppia cittadinanza, SOLO nel caso non perdessimo quella italiana. Mi piacerebbe sapere i pro e i contro se mantengo solo la green card da rinnovare periodicamente o avere entrambe le cittadinanze.
Inoltre credo che la mia green card cosi’ come quella dei miei figli dipenda dal principale possessore della stessa, cioe’ mio marito.( e’ possibile?) Intendo dire, se per caso a lui venisse per qualche motivo tolta, la perderemmo anche noi? Quando entrammo nel paese, 1997, era mio marito ad avere il permesso di soggiorno, noi ne beneficiammo in quanto familiari. E’ forse diverso una volta ottenuta la green card?
Un’ultima cosa, mi hanno detto che se abbiamo un’emergenza ospedaliera (se ci troviamo in Italia) basta presentare il codice fiscale (che abbiamo)ma non ho capito che succederebbe. Verremmo trattati come se ancora vivessimo in Italia? Ovviamente intendo per le spese, ticket ecc.
In caso di una sua risposta la ringrazio anticipatamente.
Claudia
26 Febbraio 2008 alle 3:26
MILANGELA CACCIARI,NATA BOLOGNA,VIVE CARACAS VENEZUELA.
Per riavere la “residenza” a Bologna (come anche in qualsiasi altro luogo in Italia) :
A) se non hai li’ un alloggio tuo,chiedi ad amici e parenti se ti possono ospitare per un po’, oppure vai in affitto.
B) fare i bagagli e partire per Bologna.
C) andare a casa in affitto o da chi ti ospita. Molto, ma molto meglio se l’alloggio e’ di tua proprieta’.
D)andare alla sezione competente per la residenza del Comune di Bologna e dichiarare, ci sono i moduli, che tu
ritorni DEFINITIVAMENTE – questo e’ importante – a vivere a BO, e devi indicare precisamente il tuo indirizzo a BO.
E) dovrebbe venire un vigile urbano alla indicazione da te fornita e verificare per bene se tu effettivamente vivi li’.
F) poco dopo, in caso positivo, riceverai, o dovrai andarlo, a prendere il certificato di residenza dal Comune.
G) con quello andrai alla ASL, o USL ad iscriverti per tutte le visite mediche,ospedali,medicine,ecc.
Per quanto riguarda la pensione “minima” che tu dici, non so di che parli e non posso dir nulla a proposito.
Ovviamente, devi avere un alloggio li’ a Bologna, possibilmente tuo, altrimenti non puoi risiedere; dove risiederesti…per la strada?
In un mese e mezzo fai tutto. facilissimo.
saluti, Ernesto.
26 Febbraio 2008 alle 3:33
MILANGELA CACCIARI,NATA A BOLOGNA,VIVE CARACAS,VENEZUELA
Continuo: faresti bene a farti confermare quanto da me scritto dal consolato italiano li’ a caracas che deve darti queste informazioni, non vorrei partisti “alla ventura”…..pianifica per bene il tutto…e’ facile.
26 Febbraio 2008 alle 3:50
Ciao Francesca,
Un suggerimento:
Potresti dedicare una pagina speciale per le varie rubriche, come ad esempio questa per la richiesta di informazioni sulla cittadinanza Italiana. Utilizzare il formato blog non e’ molto efficace. Dillo pure al tuo WebMaster :-))
un abbraccio
26 Febbraio 2008 alle 3:54
Cara Francesca, dopo un lungo silenzio mi rifaccio vivo!
Su questo argomento di cittadinaza devo fare due domande al dott. Claudio Balletta:
a – C’è qualche possibilità (legge in corso)di una persona che ha rinunciato alla cittadinanza per motivo di lavoro, di riaverla?
b – Qual’è la possibilità di prendere la cittadinanza italiana, per discendenza materna?
Grazie Dott.Claudio e Grazie Francesca.
Un forte abbraccio e saluti affettuosi.
Franco Petrocco
26 Febbraio 2008 alle 4:52
SALVE FRANCESCA E COMPAGNI DEL BLOG, veramente che oggi c’e una grata sorpresa con la partecipazione del Consulente con un tema dell’emigrazione, davvero a cuore di tanti connazionali sparsi nel mondo…Complimenti FRAN par questo SPORTELLO MONDO nel nostro salotto ed in bocca al lupo per il dott. Balletta, giacche vedo che molti bloghisti( gia sono tanti ) sicuramente ansiano commentare le loro situazioni particolari per trovare la miglior soluzione.
Vorrei fare un appello ai cari compagni piu telematici STEFANO, ERNESTO, CLAUDIA, SILVIA O MAURIZio di cercare un Foglietto che mi ha portato un’amica dall’italia “GUIDA PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO:DIRITTI E DOVERI” il cuale e’ stato editato dal Ministero dell’Interno, contenendo informazione molto attuale ed utile per molti amici del blog.
Io casualmente, per la poca pubblicita’, ho preso la cittadinanza l’ultima settimana, dell’ultimo anno del periodo 92-97 disposto dal Consolato per l’acquisto della Cittadinanza, pero ho una domanda per il Dott. Balletta…Ma con questo pasticcio delle prossime elezioni parlamentarie che succedera’ con la proposta che gia stava in parlamento per il Riacquito della Cittadinanza, secondo la modifica della legge 92 n. 91 con l’eventuale 17 quarter, comunque anche se non condivido qualche commento dei compagni, credo che e’ positivo che la documentazione sia atta a dimostrare il requisito della conoscenza della lingua e la cultura italiana….Grazie e cordiale saluti a tutti da GESUALDO
26 Febbraio 2008 alle 5:16
I cittadini italiani residenti all’estero possono ottenere la doppia cittadinanza. Per gli Stati Uniti e’ possibile richiederla dopo 5 anni di residenza. Sebbene io abbia una ‘green card’ permanente l’UFFICIO CONSOLARE di Boston mi ha raccomandato di chiedere la cittadinanza americana (e dunque avere la doppia cittadinanza) per tutelarmi in futuro, spiegandomi che nel caso io dovessi rimanere in Italia per un periodo continuato di 6 mesi la ‘green card’ mi verrebbe immediatamente ritirata costringendomi a ritornare negli usa come turista.
Un saluto a tutti.
26 Febbraio 2008 alle 5:20
ciao francesca come stai cara???? spero ti senti un po’ meglio dopo il lungo viaggio ….. ti ricordo sempre grazie francesca di essere venuta cosi’ lontano per noi italiani .L’argomento della cittadinanza mi riguarda molto , io sono venuta a sydney quasi 30 anni fa e dopo un po’mi sono fatta cittadina australiana ,cosi’ ho perduto il mio passaporto italiano ,molti amici mi hanno detto ………. e’ solo un pezzo di carta :((((( nn e’ vero e’ una parte di me che se ne andata .Poi ho avuto due figlie (nate a sydney )e al momento hanno passaporto italiano e australiano ,sono felice di tutto questo ma anche triste perche’ io essendo nata in italia ho perduto la cittadinanza italiana e nn e’ giusto ,sarei felicissima se potessi avere il mio passaporto italiano e anche quello australiano ,non solo per me ,ma per tutti noi italiani all’estero ….. io amo sydney ma l’italia sara’ sempre nel mio cuore , la parte piu’ triste e’ che nn potrei viverci piu’,ma ,quando posso vado per vacanza al mio paese anche solo per un mese (che gioia }un abbraccio francesca sei sempre nei nostri pensieri NICOLETTA E STEFANO
26 Febbraio 2008 alle 5:25
Per Franco del Brasile: il figlio di madre italiana, nato dopo il primo gennaio 1948 è italiano a tutti gli effetti.
26 Febbraio 2008 alle 5:25
Benvenuto dott Balletta. GRAZIE a lei e a Francesca. Saluti Maria
26 Febbraio 2008 alle 6:44
Cara Francesca,
Ringrazio la colaborazzione del Dott.Claudio Balletta.
Io condivido le opinioni di alcuni amici del blog che hanno scritto che la cittadinanza sarebbe piú opportuno dargliergla soltanto ai figli dei nati e anche ai nipoti, non di piú, giaché credo che si distorsionerebbe il valore che comporta il essere un vero cittadino con “tutti i diritti”.
Sono convinta di questo per due regione, la prima sarebbe che una enorme quantitá di persone avrebbe un diritto che in veritá non si sá che cosa comporterebbe visto che nemeno si gli rispetta i diritti dei nati ed emigrati, figuriamoci ai descendenti.
In secondo luogo perché mai ho visto a un giovane descendente d’italiano, forse un figlio di un figlio di un altro figlio, tanto per dire, aiutare a diffendere cuei diritti che non si gli rispettano a un italiano nato ed emigrato, anzi vogliono distanziarse e non sapere piú di una storia ormai lontana. Si parla nelle conferenze dei giovani del loro futuro, della scuola, della cultura e talvolta hanno nella propria famiglia un vecchieto che gia senza forza si rasegna ad non avere l’Asegno sociale, o prende una pensione meno della minima di quella dei residenti pur avendo fatto i contributti, non gliene importa addirittura questo tema.
Questa mio pensiero e perché sono colpita della distanza che molti giovani, non tutti, prendono nei confronti dei suoi antenati, non si uniscono nella rivendicazioni dei suoi diritti ma peró esigono il diritto della cittadinanza. E credo firmemente che la caritá comincia per casa, poi si richiama.
Spero non offendere a nesun giovane perché semai sbagliata lo dico in senso costruttivo.
Un abbraccio a tutti. Adriana
26 Febbraio 2008 alle 6:55
A tutti il mio saluto e sull’argomento in questione voglio dire che condivido il pensiero di alcuni amici del blog.Pasquale 17.51 Giuseppe Connecticut usa. Ernesto19.54 Martino Adelaide australia. Enzo Tortora 23.47 usa
Posso capire che ci sono molte persone che hanno bisogno di aiuto per risolvere i loro problemi e grazie al Dott.Balletta ,ma questa doppia cittadinanza non la si puo’ dare a tutti,l’Italia quando riuscira’ad uscire dalla crisi che sta vivendo? Io so che molti anelano la cittadinanza italiana cosi’ trovandosi in Italia possono essere curati gratis e tutto questo va a discapito dei cittadini italiani che pagano le tasse.Gia’ ora per ottenere una prenotazione per un’esame di radiologia o una visita specialistica devono aspettare mesi su mesi e diventera’ sempre peggio se questa cittadinanza italiana verra’ facile per troppi.
Trovo sbagliato anche il voto agli italiani all’estero,sono moltissimi che non sanno proprio niente della nostra politica e tanto meno dei partiti che purtroppo nascono come i funghi.Il voto per gli italiani all’estero secondo me va bene per tutti coloro che sono assenti dall’Italia per brevi periodi. L’Italia e’ gia’ in ginocchio con tutti i clandestini che venono dal mare,dalla Croazia ,Romania e….mi fermo qui’.
Per il bene del nostro paese io spero che persone di buona fede prendano con consapevolezza questo problema per dare all’Italia l’immagine che la renda sempre piu’ grande . Cordialita’al dott.Balletta un abbraccio alla Francesca e un saluto per tutti.augusta
26 Febbraio 2008 alle 8:30
Ciao amici…
Complimenti Francesca per fare la strada giusta nel blog. Questo argomento è abbastanza importante per tutti italiani all’estero e ovviamente che non dobbiamo uscire fuori tema. Sono assolutamente d’accordo con quello che ha detto GAETANA alle 22:46.
Magari prossimamente possiamo guardiare Francesca fare un’intervista in un video…
Come ne dice qua in Brasile: “SAUDADES” di Francesca in TV.
Abbraccio a tutti.
26 Febbraio 2008 alle 9:30
Per Ilena ( Guanare , Venezuela ), risposta alla sua domanda del 25 Febbraio 2008 alle 21:05 .-
La risposta e’ SI, leggi il mio commento del 25 Febbraio 2008 alle 20:44.-
Stefano.
26 Febbraio 2008 alle 11:30
Ciao Francesca and friends,
essendo TU una delle poche persone, o forse l’unica, che si interessa moltissimo delle questioni sociali, culturali e linguistiche degli italiani all’estero, saresti la persona ideale per rappresentare la politica degli italiani all’estero.
COSA ne pensate Voi amici del Salotto?
ciao ciao
26 Febbraio 2008 alle 11:51
Ciaooo Francesca e una bellissima domanda votiamo tutti per Francesca? io sono daccordo.adesso il sito si fa molto importante.con piacere un bacione ciaoo
26 Febbraio 2008 alle 12:31
Cara Francesca, desidero anch’io ringraziare il dottor Balletta e gli altri esperti che a lui si affiancheranno per la consulenna che si appresteranno a dare a tutti i nostri cari italiani all’estero. personalmente non ne avrò bisogno giacché sono italiana e non mi sono mai allontanata da Roma.
però sono amica di Francesca e lo sono anche di tutti coloro che scrivono su questo blog che sta prendendo l’avvio professionale che la nostra direttrice desidera.
mi permetto suggerire al caro Dottor Barletta e agli altri Esperti che lo seguiranno , di essere tempestivi nel far conoscere gli aggiornamenti delle nuove leggi che stanno per essere varate non appena si sarà instaurato il nuovo governo a proposito degli emigranti passati e futuri perché ho notato che, a causa di mancate e sollecite informazioni, essi rischiano sempre di perdere molti benefici .
e’ bello pure lo scambio d’informazioni che sta avvenendo fra tutti e che avrà un fine molto pratico e risolutivo. un plauso e cari saluti a tutti i frequentatori del blog.
26 Febbraio 2008 alle 13:02
Cara Francesca,, ho tralasciato dire che c’e’ una legge da modificare, “LA LEGGE SCHENGEN”per la quale noi dobbiamo pagare il fio, anche se nati in Italia, questa e’ la conseguenza della formazione dell'”UNIONE EUROPEA”
perche’ l’hanno fatta per diventare piu’ potenti e indebitarsi verso la stessa Europa questa e la fine che abbiamo fatto abbiammo piu’ galli a cantare e da sfamare
Ci sara’ una nemesi storica che portera’retta via, ma l’uomo non e’ venuto al mondo ancora di capovoligimenti ce ne saranno, ma non so quando sara’ ci vorranno molti anni ancora e forse neanche io potro’ avere il piacere di vedere questi magnifici eventi politici, ricordiamolo ai posteri che non sono altro i
nostri spettatori.fra gli italiani abbiamo avuto parecchi traditori che possono essere domati solo con lo scudiscio, come le belve che solo se hanno cibo si calmano.
Un forte abbraccio Enzo
26 Febbraio 2008 alle 13:23
Ciao Francesca,
complimenti vivissimi per l’importantissima innovazione apportata al tuo blog. Conoscendo molto bene i problemi degli italiani all’estero, quello della cittadinanza era uno fra tanti che, senza alcuna presunzione, volevo suggerirti in un nostro augurabile incontro.
Sono daccordo con “nonna” Lea (la chiamo affettuosamente così anche se penso di essere suo coetaneo) quando dice che il blog sta prendendo l’avvio professionale che tu desideravi.Mi rendo conto, peraltro, che sarà destinato a crescere in modo esponenziale man mano che verranno sottoposti nuovi problemi, che motiveranno nuove domande, cui sarà necessario dare altrettante risposte. A tal fine, se lo riterrai necessario, ritienimi a tua completa disposizione.
Complimenti al Viceprefetto Dott.Balletta per la sua completa ed esauriente esposizione della legge sulla cittadinanza.
Un affettuoso saluto.
Sabino
26 Febbraio 2008 alle 13:35
Francesca, ti ringrazio l’invio della postale tricolore che ci mantiene unite.
Il video di Eritrea ( inviato da te l’anno scorso a giugnio) mi a profrondamente colpita.
Ringrazio eternamente.
Angela Codella.
26 Febbraio 2008 alle 13:56
Cara Claudia Roman, ….
… come funziona la Green Card, lo devi chiedere alla U.S. Authority competente, che credo sia la I.N.S. .-
In quanto alla cittadinanza tua e della tua Famiglia; voi siete e sarete SEMPRE cittadini italiani, salvo che non vi rinunciate espressamente e per iscritto mediante apposita istanza, cosa che ovviamente non credo avete intenzione di fare.
Voi, come me, come tutti i cittadini italiani, residenti in Italia o all’ estero, nell’ istante in cui siete in Italia avete diritto all’ assistenza sanitaria nei modi, termini e limiti di un qualunque cittadino residente nel territorio della Repubblica.
E diro’ di piu’!
In quanto cittadini dell’ Unione Europea, anche se siamo in vacanza in Germania, Spagna o Polonia (ma NON la Svizzera, perche NON e’ membro dell’ U.E. …) abbiamo diritto all’ assistenza medica gratuita o semi gratuita, soprattutto nelle emergenze.
CITTADINANZA:
la vecchia legge italiana prevedeva la perdita della cittadinanza italiana in caso di acquisto di una cittadinanza straniera; ma la legge VIGENTE da svariati anni PERMETTE la doppia cittadinanza, quindi potete, anzi dovete secondo me, prendere la cittadinanza USA, quanto prima.
Qualunque consolato puo confermare quanto qui da me scritto. Potete anche cercare fra le pagina del sito web del Ministero degli Affari esteri Italiano.
Ciao, prendila ‘sta cittadinanza, tu che puoi ….
Stefano…
26 Febbraio 2008 alle 14:00
Nom sò perche noi italiani quando si diventa cittadini
di dove viviamo, perdiamo la nostra cittadinaza mentre sia in Canada, USA ed forse in qualche altra nazione, si mantiene sempre la propria cittadinanza. Il caso
nostro, riaquistando quella Italiana non abbiamo perso
quella Canadese. Come nel mio caso ed migliaia di Italiani, sparsi nel mondo. Ed questa è una bella cosa.
Ciao Francesca devo scappare sono già in ritardo.
saluti Francesco.
26 Febbraio 2008 alle 14:02
Per …
Milangela Cacciari ( nata a Bologna,vivo a Caracas , Venezuela )
Cara Milangela,
visto che tu hai gia la cittadinanza ed il passaporto, il giorno che tu volessi andare a vivere a Bologna, dovresti solamente prendere l’ aereo ed andare a Bologna.
Per quanto riguarda la “cedula” Italiana (la carta d’ identita’), la prossima volta che vai in Italia, semplicemente vai alla Circoscrizione od all’ Ufficio Comunale competente e porti due fotografie. Li paghi circa 5 euro ed in 5 minuti (se sono organizzati come ad Ostia) ti rilasciano la “cedula” italiana.
Se se andata solo qualche giorno come turista, ti ci scriveranno il tuo indirizzo in Venezuela, altrimenti se sei tornata a vivere a Bologna, dovrai comunicare il tuo nuovo indirizzo e ti ci scriveranno quello sulla tua nuova Cedula Italiana.
Un abbraccio, Stefano.
26 Febbraio 2008 alle 14:18
Per Ernesto, Maurizio e….. Tutti gli/le altri/e:
cercare le “radici” di discendenti negli USA, in Australia ed in paesi simili, … anche in Argentina e Brasile, e’ “relativamente” facile.
Ma io che sto in Ecuador, ….
Ho cercato e molto negli archivi della chiesa LDS, il cui Tempio principale hanno costruito casualmente pochi anni fa a 500 metri da casa mia a Guayaquil, ……Ma dati sugli immigranti Italiani venuti in Ecuador il due secoli fa (anni 1800), poco o nulla.
In particolare ho trovato gente che esiste solo in Ecuador (un certo Castagneto, per esempio), che prima del loro arrivo in Ecuador sembrerebbe non essere mai esistita.
Chiaramente ho controllato svariate volte tutte le parrocchie della Diocesi di Chiavari, perche il “mio” si supponeva essere nato a Santa Margherita Ligure o dintorni ……
Nulla, un buco nell’ acqua. Son due anni che lo cerco.
Per questo la storia degli archivi di stato mi interessa particolarente. Ho visto il link pubblicato da Maurizio (Grazie Maurizio)e li c’ e’ scritto cosa c’ e’ e dove lo tengono, ma non e’ assolutamente consultabile in nessun modo.
Qualcuno e’ a conoscenza di pagine web per la consultazione online – per lo meno – degli indici?
Stefano.
26 Febbraio 2008 alle 14:38
Ancora no sono riuscito a capire come si fa a riottenere la cittadinanza Italiana. Nel mio caso: Ho preso la cittadinanza USA nel 1982, devo dire che l’ho fatto con piena conscienza, perche’ credo fermamente che se si decide si vivere in un paese, avere figli e una famiglia e quindi usufruire dei benefici che la nazione ti da’ e importante diventare cittadini. Pero’ io credo che l’uno non deva necessariamente escludere l
altro, e si puo’ aver la doppia cittadinanza, nel caso in cui si tratti di due paesi alleati come gli USA e L’Italia.
26 Febbraio 2008 alle 14:44
Ciao Stefano,
molto spesso e` capitato che il cognome venisse trascritto male dall’impiegato e l’emigrato che non sapeva ne` leggere ne` scrivere non poteva correggere.
Forse epr il cognome che cerchi e` successo qualcosa di simile.
Io ho conosciuto una persona che in Italia si chiamava BEVILACQUA, ma qui tutti gli storpiavano il cognome cosi ha fatto richiesta per cambiarselo, ora sui documenti c’e` scritto Drinkwater.
26 Febbraio 2008 alle 15:28
Cara Francesca ed egregio dott.Balletta,benritrovaTI. L’unica domanda che vorrei porle e’ la seguente: mio marito ha ottenuto la cittadinanza americana nel 1995,e’ vero che la cittadinanza italiana non l’ha persa? Lui risiede qui a Brooklyn dall’1982, e poi perche’ non ha mai ricevuto le carte elettorali? Poi un’altra domanda e giuro che vado via… come si fa ad ottenere la doppia cittadinanza per le mie bambine nate qui? Grazie e a presto.Maria Rosaria
26 Febbraio 2008 alle 15:41
Brava Francesca!
Hai premuto il tasto su uno degli argomenti che più preoccupano la comunità italiana di prima, seconda e terza generazione. Comunque credo che le leggi sulla cittadinanza non siano esattamente uguali in tutti i Paesi stranieri. Ci sono delle piccole ma importanti variazioni e questo è dovuto alla maggior o minore presenza di immigrati italiani in una determinata nazione.
Sono Traduttrice Ufficiale per la lingua Italiana in Venezuela e gran parte del mio lavoro è rivolto proprio alla traduzione degli atti richiesti dal Consolato per ottenere la cittadinanza italiana.
Posso confermare quanto già detto: dal 92 al 97 c’è stata la possibilità di riacquistare la cittadinanaza di origine per coloro che, per motivi di lavoro, hanno dovuto rinunciarvi. Scaduto il termine nel 97, purtroppo per chi non ne è venuto a conoscenza, non c’è più niente da fare. Comunque un consiglio: per le donne che hanno sposato un italiano prima del 1983, automaticamente le mogli diventavano italiane. Ora non più. Se nel frattempo il marito ha dovuto rinunciare alla cittadinanza italiana, le mogli però lo sono tutt’ora. Sono molti che NON sanno di questa possibilità. Quindi i figli, attraverso le madri possono perfettamente richiedere, con la dovuta documentazione, la tanto agognata cittadinanza UE.
Cordiali saluti.
Leonella Olivieri
26 Febbraio 2008 alle 15:47
CARA FRANCESCA.
L’IDEA DI LUIGI E’ MOLTO VALIDA.
L’UNICO PROBLEMA E’,CHE QUESTO POSTO LO DARA’ IL PARTITO VINCENTE.
PROPONGO CHE NEL MONDO INTERO,INVECE DI VOTARE I CANDIDATI,
SCIVIAMO IL TUO NOME E SE FORMIAMO UNA CATENA GIGANTE,
SICURAMENTE I NUOVI DIRIGENTI VEDRANNO CHE LA VERA CANDIDATA
PER NOI ALL’ ESTERO SEI TE.
AMICI DEL BLOG SPREMETEVI IL CERVELLO PER VEDERE COME ORGANIZZIAMO
QUESTO EVENTO CHE SICURAMENTE “SARA’ STORICO “.
IL TEMPO A DISPOSIZIONE E’ POCO !
26 Febbraio 2008 alle 15:51
Ti ringrazio Stefano 13:56, conosco bene I.N.S, purtroppo questi uffici funzionano piu’ all’Italiana che all’Americana…burocrazia,maleducazione ecc. Comunque fare domande tipo la mia e’ difficilissimo, c’e’ un buon servizio “on-line” e’ vero, ma non puoi telefonare e non puoi andare nei loro uffici senza appuntamento preso on-line(attesa circa 1 mese)poi una volta la’ passi l’intera giornata ad attendere il tuo turno per trovarti davanti ad un impiegato scortese che sa poco e ti consiglia un avvocato…Gia’ provato!
All’inizio per sveltire le pratiche e non fare sbagli mettemmo tutto in mano ad un avvocato che ci segui'(onestamente, mica tutti sai?) per tutte le varie “visa”, la green card ce la siamo guadagnata solo 2 anni fa (dopo 8 di permanenza legale, intendo sottolinearlo, nel paese). Pensa FRANCESCA che quando finalmente mi arrivo’ il famoso tesserino, importante perche’ finalmente con quello avevo il permesso di lavorare prima tutte le visa avevano il vincolo che solo mio marito poteva, lo sbagliarono. Scrissero nome e data di nascita sbagliata!
Cosi’ provai piu’ volte da sola andando a molti appuntamenti all’INS per farmelo correggere. Persi tanto di quel tempo e mi presi tante arrabbiature…ma non ottenni niente. Una volta mi dissero perfino di tenermelo cosi’, che era piu’ facile cambiare il mio nome con cio’ che stava scritto li’…da non credere.
Alla fine dovetti tornare dall’avvocato e pagare. Basto’ un solo appuntamento a risolvere il tutto piu’
UN ANNO DI ATTESA PER RIAVERE LA GREEN CARD perche’ fecero un’indagine per vedere se avevano sbagliato loro e in tal caso risarcirmi a parte l’avvocato,ovvio no? Nel frattempo andai in giro con un foglietto scritto dall’avvocato e dal ins che non ero illegale e … bla bla…Ho visto tanta gente con il mio stesso problema piangere in quegli uffici…e chi non si puo’ permettere l’avvocato patisce.
Non ho ancora capito se la mia green card e’ legata a quella di mio marito, pensa un po’che confusione.
26 Febbraio 2008 alle 15:52
Cara Francesca, sara’ per pura coincidenza ma ieri sera 25 febbraio , ora locale 9 pm , la rai int. trasmetteva ITALIA WORLD, se ho ben capito condotta da Piero Badaloni. Cerano molti uomini politici, ne cito qualcuno: il Sig.Randazzo rappresentante dell’ oceania il sig. Bucchino , america settentrionale il Sig. Ferrigno e altri. Il soggetto era appunto la cittadinanza il diritto al voto e dulcis sinfundo quello che gli Italiani all’estero pensano del proprio paese guardando la TV. Hanno anche detto che la RAI international non e’ vista in Europa quindi non so se tu l’hai vista questa puntata , un’altra e’ in programma per il 7 marzo.Erano in contatto con il Sig. Giuseppe Angeli in Brasile , deputato parlamentare dell’America del sud.Era veramente interessante e ho pensato che Francesca e’ al posto giusto nel momento giusto e sta trattando le cose giuste.Questo della cittadinanza Italiana e’ un soggetto molto delicato e molto controverso, mi ricordo ancora quando avevo scritto a casa che ero andato a giurare fedelta’ alle stelle e strisce , 40 anni fa , la mia famiglia smise di scrivermi.Durante una visita andai in comune al paese natio e chiesi del mio status , e mi risposero che non rispondevo al loro censimento da diversi anni ma sapevano dove abitavo. Per un punto d’orgoglio mi piacerebbe avere la cittadinaza Italiana quindi se posso faro’ qualcosa a proposito.Grazie per le informazioni , grazie a te Francesca per quello che fai evviva la tecnologia che ci tiene in contatto saluti a tutti aldo.
26 Febbraio 2008 alle 16:04
STEFANO, ERNESTO
a proposito degli archivi…ho guardato il sito ma non capisco come funziona la ricerca di una persona.
Avrei molto da chiedervi a proposito, sto facendo ricerche per l’albero genealogico, ma mi sa che al momento questo non e’ l’argomento giusto, percio’ aspetto sperando di poter approfondire l’argomento molto presto.
Grazie per adesso.
Ciao
26 Febbraio 2008 alle 16:49
Buongiorno a tutti, o buon pomeriggio dipende dai fusi orarii. Ciao, Francesca.
STEFANO MOLLO.
Non dimenticare l’A.I.R.E. (ALBO ITALIANI RESIDENTI ALL’eSTERO).
Se Milangela e’ iscritta all’AIRE, ella riceve il certificato per votare in Venezuela, in quanto NON risulta piu’ residente a Bologna, o altrove, cioe’ e’ stata CANCELLATA. Per riottenerla e per avere l’assistenza medica deve fare la piccola trafila da me indicata. Io l’ho fatta di persona in quanto al paese di origine NON esistevo piu’.
Saluti, Ernesto.
26 Febbraio 2008 alle 18:54
Cara Francesca,molto interessante il tema,sembra che hai preso il punto giusto su molti Italiani.Il caso mio sono diventato U.S.A. cittadino nel 1985,perdendo la cittadinanza Italiana.
E’ vero che per riprendere la cittadinanza Italiana bisogna vivere per un anno in Italia, se ho capito bene, pur essendo Italiano di nascita educazione Italiana etc.Mentre mia moglie non e’ Italiana , pero’ di discendenza Italiana, solo andando al consolato,presentando i documenti che accreditono,la sua idendita di discendenza Italiana, puo’ prendere la cittadinanza Italiana , piu’ naturalmente il passaporto, cosi’ puo’ avere 3 nazionalita’ e vero tutto queato !!spero di poter avere qualche risposta, capisco siamo in tanti per ricevere ristoste, e ogni caso differente.Ringozio al Dott. Claudio Balletta.
Saluti
Fernando M.
26 Febbraio 2008 alle 19:41
Caio Francesca, voglio solo salutarti, a te ed i notri conazionali,ti ringrazio per il soggeto Citadinanza, per quelli che la vogliano.
Io la citadinanza celo qui in Canada dal 1970 e nesono fiera,
Saluto a tutti, dal Canada bellissima Natione,che ci ha accolti con amore,
Juliana
26 Febbraio 2008 alle 19:49
Ernesto, si ma se va in vacanza a Bologna e si rompe una gamba lei e’ comunque Italiana, a parte che anche se non lo fosse la curerebbero uguale, …… accettano persino gli immigrati clandestini ….
26 Febbraio 2008 alle 19:51
Fernando Mastrangelo ( Rockville, MD , USA )
Caro Fernando,
e’ corretto!
tua moglie PUO presentare i documenti che dimostrano la sua discendenza Italiana e se tutto e’ in regola, tua Moglie puo ottenere la cittadinanza italiana. Tu poi, in quanto sposato con una cittadina italiana, potrai acquisire la cittadnanza italiana a tua volta ….
E’ bizzarro (weird) lo so, ma la Legge italiana e’ cosi’……
26 Febbraio 2008 alle 20:07
Claudia,
… ecco, e’ questo quello che intendevo che cercare questi documenti e’ come cercare un ago in un pagliaio!
Piu vai indietro nel tempo, piu e’ difficile.
Ricapitoliamo; dal 1860 (circa) in AVANTI, ci sono gli archivi quasi-informatizzati dello Stato Italiano.
Dal 1860 all’ indietro, ci sono a)gli archivi delle chiese e b) gli archivi di Stato dello Stato Italiano.
Gli archivi delle Chiese arrivano all’ indietro sino all’ anno 1000 in alcuni casi. Gli archivi degli Archivi di Stato vanno indietro nel tempo sino all’ inizio del 1800.
Poi c’ e’ l’ A.I.R.E, che e’ nient’ altro che la lista degli italiani (NOI!) residenti all’ estero.
Torniamo a Claudia: come fare per ottenere i documenti in Italia?
Risposta a) vai in Italia e te li cerchi. :-)
Risposta b) mandi qualcuno in Italia e te li fai cercare. :-))
Risposta c) incarichi qualuno in Italia che te li cerca. :-)))
Risposta d) Ti alzi tutte le mattine alle 3 di mattina per acchiappare i funzionari dello Stato Civile/Archivio di Stato Civile/Preti delle parrocchie e li chiami uno ad uno, fino a che UNO di loro non ti dice …… “SI, e’ qui, …….” e poi svieni dall’ emozione! :-))))))
“Allora Signora Claudia da Jacksonville in USA, lei che busta sceglie, la A, la B, la C o la D?”
Hehehe,……..
Ernesto, mi son dimenticato qualcosa?
E mo faccio cena! Ho fame.
Stefano.
26 Febbraio 2008 alle 21:24
Francesca, una volta ho visto in un programma, che veramente non ricordo quale. Ma il caso è molto curioso
si tratta di un giovane di origine marrocchina, che non
ricordo se è nato in Italia, oppure è venuto da bambino
il fatto che è stato chiamato al servizio militare ed ha prestato servizio nella marina italiana. Ma! Dopo il congedo gli è
Stato rifiutato il posto di lavoro, perchè non avava il
permesso di soggiorno, non sembra strano? Il resto non sò come andò ha finire, poi ci sono altri casi di persone nate in Italia, che non sono italiani sè non hanno l`età di 18 anni. A me sembra tutto strano.
saluto, il DOTT. BALLETTA,ed un saluto, a Francesca.
26 Febbraio 2008 alle 21:39
Carisssima Francesca,
dopo una settimana in Florida e giorni di mare e sole ad Hollywood, Ft Lauderdale, Boca Raton e West Palm Beach, eccomi tornato davanti al computer.
Prima di tutto sentite condoglianze per la perdita della tua affezionatissima nonna.Poi, ben tornata, e in ultimo grazie per la tua comunicazione e l’intervista con il Dottor Balletta sulla cittadinanza italiana.
Ho voluto leggere tutti i commenti dei due argomenti e vorrei commentare principalmente su quello di oggi.
Mi sembra di aver letto che una signora in Argentina deve aspettare fino al 23 di marzo perche’ il consolato e’ in vacanza. ASSURDO. Spero che abbia capito male. Le esperienze con i consolati si basano principalmente con il comportamento del personale. Qui a Boston, devo affermare che siamo fortunati per come siamo trattati.
Rispondo a Bartolo 1:53 che afferma che quelli che rinunciano alla cittadinanza italiana non dovrebbero piu’ averla. Non essere cosi negativo perche’ ci saranno mille ragioni per cui le persone hanno dovuto farlo.
Io nel 1973, ho dovuto rinunciare alla mia cittadinanza italiana, per poter insegnare nelle scuole medie di Boston. Hai capito Bartolo? Per ragioni di lavoro!
Pero’ quando nel 92, il governo ci ha concesso la doppia cittadinanza, ho subito fatto richiesta, ed ogni giorno lo annunciavo nel mio programma radiofonico per invogliare gli ascoltatori a riprendere la cittadinanza italiana. Inoltre, i miei figli Luca ed Angela, entrambi nel 1992 sotto i 18 anni, hanno potuto prendere la cittadinanza italiana di quale ne sono molto orgogliosi.
Entrambi, da piccoli, quando si andava in Italia, se la cavavano superbamente con la lingua italiana. Ed ancora oggi, sono orgoglioso del loro apprezzamento per tutto quello che rappresenta l’Italia.
Grazie per le informazioni.
26 Febbraio 2008 alle 22:05
Caro Enzo non hai capito male, e cosí, io che abito a Lujan devo andare alla agenzia consolare di Moreno che é in vacanza. Baci a tutti
26 Febbraio 2008 alle 22:31
Cara Maria Rosa,
ho una sorella che si chiama Rosa Maria, che nacque durante il nostro anno a Mar Del Plata nel 1948.
Se ho capito bene, a Moreno c’e’ un console onorario , o un vero e proprio consolato italiano?
Se e’ un consolato, non posso capire come puo’ chiudere per un mese per andare in vacanza e lasciare tutti senza servizi.
E’ da ribellarsi con l’ambasciata di Buenos Aires e con il Ministero degli affari esteri.
26 Febbraio 2008 alle 22:42
Cari blogghisti, Io sarei il primo a sponsorizzare Francesca come nostra rappresentante al Governo, ma ci sono alcuni dettagli che ce lo impedisce
1. Deve essere residente del paese che rappresenta
2. Deve essere lei stessa a candidarsi
3. Bisogna aver cauzione a scrivere nomi sulle schede , si puo annullare il voto per il giusto candidato. Ne hanno annullati molti nell’ultima elezione per aver firmato, ed aver usato il pennerello per mettere la croce.
4. Votate e votate per il candidato che un giorno a Roma sara al nostro lato.
5. Francesca, con l’aiuto di Dio e delle persone giuste al Governo, ci aiutera` come gia sta facendo, e anche un po` di piu`.
6. Anche se non c’e` tanto tempo dobbiamo fare le cose con calma, come dice il proverbio : chi va piano, va sano e va lontano.
7. Come cittadini Italiani e nostro dovere di votare, se non volete questo diritto, perche` perdere tempo a cercare dii acquisire la cittadinanza.
8. Noi siamo “LEGALI” pero` non tutti abbiamo bisogno di sfruttare l’economia italiana.
9. Ricordatevi, anche se sembra assurdo sono stati gli emigranti a stimulare l’economia italiana nel dopo Guerra. Sono stati loro che con tutti quei dollari, pesos, sterline, fiorini, franchi, bolivar, marchi, scellini che mandavano alle loro famiglie in Italia, e la Banca d’Italia quando cambiati li raggruppava in milioni e milioni e li usavano per saldare debitii iternazionali. Percio` siamo stati noi e i sacrifici delle nostre povere famiglie a sviluppare e stimulare l’economia italiana. Mio padre e mio nonno non sarebbero stati capaci di ricostrursi la casa distrutta da atti bellici soltanto con quella misera compensa dei “Danni di Guerra”. Ma grazie alle tonnellate e tonnellate di carbone scavato nelle miniere della Virginia, ci sono riusciti.
10. In conclusione dico: “VOTATE E VOTATE BENE”.
P.S.
IL SERVIZIO CONSOLARE E` UN ALTRA PIAGA,
Perche` andare in vacanza quando sono in ferie 12 mesi l’anno. Ricevono solo per appuntamento.”CHE PACCHIA”
26 Febbraio 2008 alle 23:44
Caro Enzo c´é un console onorario, loro hanno molto lavoro e sempre lo hanno fatto bene, io ho fatto li la mia cittadinanza, io sono nata due anni dopo di Rosa Maria, tanti saluti
27 Febbraio 2008 alle 0:41
ciao francesca e ciao a tutti,
e` parecchio che non scrivo per vari motivi, ma l’argomento della cittadinanza e` un argomento che mi sta molto a cuore. io ho perso la cittadinanza quando sono diventata cittadina Australina nel 1985. la nostra scelta in un senso e` stata un po` forzata per motivi di lavoro. se eri cittadina Australiana c’erano piu` possibilita` lavorative. ma andiamo avanti. Il dott Balletta quando dice che bisogna risiedere in Italia per un anno, non dice che per avere il visto di ‘residenza’ ci vogliono un sacco di soldi. quando mi sono informata al consolato italiano a Perth mi hanno detto che ci vogliono piu` di 10,000 euro (quindi quasi $14,000 dollari australiani che motli di noi non hanno), ma mi hanno detto che dato che arriverei in Italia come ‘australiana’ non potrei lavorare. quindi dovrei avere alle spalle un sacco di soldi per sopravivvere che molti di noi, comuni mortali, non hanno. Un altro modo per rientrare per un anno mi e` stato detto e` di trovare lavoro e farsi ‘sponsorizzare’. anche li` buona fortuna, con tutta la disoccupazione che c’e` in Italia, mo` un datore di lavoro sponsorizza uno di noi dall’estero.
quindi, io credo, che fino a che le leggi rimangono cosi` parecchi di noi continueranno a sognare la cittadinanza Italiana.
un saluto a tutti
Laura
27 Febbraio 2008 alle 2:48
Cara Francesca e amici,
per Aldo Lombardo, anch’io ho visto la puntata Italia World dove si e visto un Badaloni quasi ansioso. Ha sottolineato con enfasis che soltanto nel suo programma si parla degli italiani nel mondo e che ci augurava che anche Porta a Porta, Ballaró ed Annozero si rivolgesero nelle sue puntate a noi all’estero.
Giuseppe Angeli era collegato da Buenos Aires e non dal Brasile.
Saluti Adriana
27 Febbraio 2008 alle 3:00
Volevo ringraziare al sr. Stefano Mollo, per aiutarmi a chiarire la mia domanda,(incredibile!!! pero’)
Saluti
Fernando M.
27 Febbraio 2008 alle 4:51
Cara Francesca
interesante argomento la cittadinanza…
dalla mia lunga esperienza nella colletività,e oltre ,dove vedo permanentemente tantissime persone il cui interese per aquistare la cittadinanza italiana é soltanto per poter circolare liberamente in Europa o USA e/o poter trasferirsi ad altri paesi per lavorare , e basta,che non sono interesati ne un poco dell italia della sua cultura o di imparare la lingua,che non sanno ne dove é nato l’avo che da a loro diritto juris sanguinis di aquisirla , mi ha fatto arrivare a una convinzione : la cittadinaza io non la darei mai a persone del genere !
La cittadinaza secondo me é appartenenza ,a un popolo a una cultura ,
non si regala a chi la vuole soltanto per convenienza e non la merita .
Pensa che a migliaia de emigrati ,conservare la cittadinaza a significato renunciare a lavori meglio pagati, piu stabili o posti di potere ,perché in Argentina per lavorare in qualunque settore estatale ,o come insegnante era d’obligo renunciare alla cittadinaza e naturalizarsi argentino.
molti lo hanno fatto, ma moltissimi di più hanno preferito renunciare ai sogni e non a la cittadinanza.
Comunque la doppia cittadinza mi sembra una cosa migliore e piú civile che
il metodo USA che ha descrito un altro connazionale :dove si obliga a chi vuole la cittadinza americana a “sottoscrivere la rinuncia ad altra qualunque nazionalita’,la fedelta’ totale al governo federale,il giuramento davanti al giudice di difendere solo gli interessi degli Stati Uniti e di difenderlo in armi se necessario,”…
abbiamo visto come i primi ad essere inviati alla guerra sono gli inmigranti .maggiormente tanti poveri latinoamericani .
la gente emigra per lavorare ,per avere un futuro migliore ,moltissime volte spinta dalla miseria e dalla guerra nel paese natio , non per morire in altre guerre a cambio di una carta di cittadinaza.
scusa la mia durezza .me é la mia opinione personale .
cari saluti da Argentina
27 Febbraio 2008 alle 9:40
all’Amico Giuseppe( Connecticut, Stati Uniti d’America)
ti prego di non fraintendermi ma hai fatto dei “comandamenti” fondamentali per i cittadini italiani che vivono all’estero.
Per non ripetere quanto da te scritto, e che invito tutti a rileggere, chiedo agli amici che “credono” nella doppia cittadinanza e nel potere del voto, di votare senza esitazioni per quelle persone che realmente credono nei principi comunitari e tengono a cuore i problemi di tutti i giorni che affliggono noi all’estero e non in Italia.
Non e’ egoismo ma secondo me dobbiamo dare sicurezza al futuro dei nostri figli senza mai farli sentire “usati”.
27 Febbraio 2008 alle 10:18
Buongiorno a tutti anche a chi ha il fuso orario notturno.
leggendo alcuni commenti recenti ho visto che parecchie persone spingono la nostra Francesca ad impegnarsi politicamente mentre altri espongono i rischi a cui potrebbe esporsi.
scusandomi di uscire dall’attuale tema, vorrei dire il mio pensiero a questo proprosito.
Premetto che le capacità della Candidada sono fuori discussione data la passione che mette in ogni suo lavoro e, forse, proprio questo ostacolerebbe le sue iniziative perché l’entusiamo di una donna viene ancora guardato come fanatismo. in questo caso avrebbe finito di vivere tranquilla.
ad ogni buon conto apprezzo Giuseppe del Connecticut che ha mostrato un elenco di probabili difficoltà da prendere in considerazione prima di entrare nel vivo del problema.
non conosco le decisioni di Francesca per l’avvenire , ma penso che sappia bene quali sono le sue mete.
cara Francesca, ti auguro di decidere per il meglio e che il tuo bellissimo carattere spontaneo e sincero non venga turbato da questioni scabrose. ti vogliamo come sei: serena e con la tua bella allegria.
ti abbraccia la tua aff.ma nonna Lea
27 Febbraio 2008 alle 12:01
Buongiorno a tutti. Rispondo a TERESA FANTASIA(Argentina)
Cara Teresa, sono d’accordo con la prima parte della tua, cioè, non dare la cittadinanza a chi vuole solo profittare, ma come saperlo chi è chi?
Quanto all’altro argomento stò strabiliata, ma allora perchè non fare la fame nella propria terra se non è per progredire? Quelli che per amore Patria sono rimasti tali rinunciando al futuro dovevano tornare in Italia, ma parliamo serio, a che prò emigrare?
Io ho doppia nazionalità da poco tempo. Il Brasile esiggeva la rinunzia. Ora dimmi una che, come me, è emigrata con 8 anni, prevedendo, come è stato, di passare tutta la vita qui, almeno fino ad ora, sono anni ed anni di Brasile, rimanere una scoria della società dove vivi, rinunziare a qualunque carriera?
Appena l’Italia ha permesso doppia nazionalità è stata la prima cosa che ho fatto, ed ora sono italiana e brasiliana, con orgoglio ed amore per ambedue, un pochino di più per la terra natía, ma anche amore per quella che mi ha accolto e mi ha dato opportunità.
Che c’entra la guerra? Sono morti chili di americani.
Va bene che dici che l’ideale è la doppia, sono d’accordo, ma e quando non è possibile? Passi la vita intera senza essere nè carne nè pesce, straniera dove vivi e autentica dove non ci sei mai e non vivi?
Se non ho capito bene, scusa, ma io questo patriotismo sfrenato, senza mettere in causa i problema di ognuno che vanno rispettati, non sono d’accordo. e guarda che amo l’Italia, non sarà un pezzo di carta, che ora ho, che mi farà amarla di più o di meno.
Ma forse non ho capito bene le tue parole.
Un abbraccio
Anna
27 Febbraio 2008 alle 12:13
buon giorno , buon pomeriggio a te cara Francesca
non potevo non riferimi alla domanda per me fuori posto e poco rispetosa nei tuoi confronti dei SIGNORI FEDERICO (USA) E AL SIG VITO PUNTO FIJO, “da che vive FRANCESCA? .
una domanda che parechi malintenzionati e diffidenti che non fanno nulla se non é per denaro hanno fatto piú di una volta alla sottoscrita :
:”volontariato si bene ma, a tale punto .qualcosa sicuramente cè dietro”
Ci sono persone che non possono capire che non tutto nella vitta si fa per interesse di guadagno , Grazie a Dio ,in questo mondo pieno e strapieno di persone ambiziose di soldi e potere, ci sono migliaia di persone che vivono di un lavoro magari umile e non ben pagato ,che poi peró hanno la generositá di dedicare al volontariato al servizio della comunitá ,il tempo libero e spesso il tempo rubato al riposo .
un abbraccio da Argentina
27 Febbraio 2008 alle 12:53
scusate se intervengo ancora io da buenos aires .
innazitutto vorrei segnalare che é discriminatorio e iniquo e assurdo che “un figlio di madre italiana, nato dopo il primo gennaio 1948 sia considerato italiano a tutti gli effetti” e i figli della stessa mamma nati prima del 1948 no abbiano dirito alla citadinanza!.contro questa assurditá é un bataglia continua che portiamo avanta da decenni ,tutte le donne e uomini italiane dovrero aderire .
Vorrei dire alla carissima Adriana di Buenos Aires che io, miei fratelli e sorelle ,7 nati in Sardegna e una in argentina.siamo cresciti frequentando i circoli sarda alla mano dei nostri genittori ,
di giovani figli e nipoti di italiani impegnati nelle asociazioni ne ho visto tanti , acanto loro da giovanissima (14 anni aoena compiuti ) com i miei fratelli e sorelle ci siamo batutti per modernizzare dette associazioni, putroppo molte gestite e controlate da anziani (di mentalitá , non solo di ettá biologica)che prima ci incoraggiavano a fare e poi …loro stessi ci mettevano i palo nelle ruote !
moltissimi giovani stancati dell indiferenza e spesso della chiusura e delle negative dei direttivi si sono allontanati ,adesso questo stessi direttivi ultraottantenni si strapano i vestiti perché non ci sono giovani nelle associazioni!
questa é la cruda veritá.
Mio Fratelo Antonio dice sconfortato “stiamo diventando anziani noi senza riuscire a cambiare queste cose” .si sono sprecate due generazioni!
alcuni stanno ritornando a riscoprire le radici e si impegnano ancora ,
speriamo bene.. ho miei dubbi putroppo .
alla cara signora di Luján dico che sull consolato onorario di Moreno concordo ,tutta mia famiglia abbita in quella cittá .é veramente pessima l’attenzione al publico.ho già parlato abastanza del problema anche in conferenza stampa nell proprio consolato generale.
ciao buona giornata
27 Febbraio 2008 alle 12:59
Gentili Salottisti! Vorrei informare a chi ha scritto il “METODO USA” non esiste in Usa e’ riconosciuta la doppia o triple Cittadinanza,quindi non si deve rinunziare alla Cittadinanza di nascita!Una domanda al Dr.BALLETA,l’Art.8 della legge 1992 del 5 febbraio 1992 n.91 dice”AL ESTERO,LA RINUNCIA ALLA CITTADINANZA DEVE FARSI DINANZI ALL’AUTORITA DIPLOMATICA O CONSOLARE ITALIANA COMPETENTE PER IL LUOGO DOVE IL RINUNZIANTE RISIEDE. ETC ETC,PREGO CHI HA FATTO QUESTA RINUNCIA RISPONEDRE SOLO CON UN “SI” E CHI NO CON UN “no” E STABILIAMO UNA STATISTICA!GRAZIE!NO COMMENT QUALCHE DOMANDA INEDUCATA E FUORI LUOGO FATTA ALLA NOSTRA FRANCESCA.gRAZIE FRANCESCA E SALUTI A TUTTI LUIS
27 Febbraio 2008 alle 13:18
A Luigi Romagni (FloridA)
NO
saluti
27 Febbraio 2008 alle 13:33
Cara Anna ,scusa ma chi ha parlato di “rimanere una scoria della società dove vivi, rinunciando a qualunque carriera”
ti posso assicurare che tutti quanti abbiamo conservato la cittadinaza ,ci abbiamo fatto onore tanto quanto quelli che hanno rinunciato (che io non stó giudicando ne condannando per caritá)
delle volte per lavorare in un semplice lavoro nelle ferrovie dello stato e altre dipendenze statali.
Per lavorare in imprese private o in proprio non era d’obligo rinuciare alla propia cittadinaza :
Molti sono stati operari qualificati in fabrica ,altri che erano contadini in patria hanno lavorato in campagna prendendo in affito della terra e con sacrififi sono diventati padroni di vigne o campi .
Molti altri sono diventati commercianti o artiggiani preggiati ,altri hanno creato industrie e picole e mediane imprese .o hanno imparato dei mestieri o tecnici specializzati.con volotá e sacrifi e di questo siamo orgogliosi.
L’amore per la terra diaccoglienza e per la patria natia non c’entra nulla con
un “patriotismo sfrenato” che non conozco ,
cara Anna .
un sola cosa .non so nell Brasile ,sto parlando di 50 anni fa ,
non ti tratavano meglio per una nazionalita aquisita renunciando alla tua vera ! anzi :come ha scrito sopra un altro connazionale , chi renunciava alla cittadinanza era visto praticamente come un traditore in patria e anche nella patria adottiva.
Sucede adesso con i discendenti che vanno a lavorare in Italia con doppia cittadinaza :dalle loro testimonianze e raccontato da loro sucede spesso che sono tratati come “sudacas” sia in Italia che nella spagna dove molti scelgono lavorare perchè non parlano italiano.
gli argentini si sentono sconvolti e diccono “come mai fanno questo in Italia a voi non vi hanno discriminato in argentina, ”
ahh questa si che é una lunga storia (dolorosa) per un altra pagina del blog dove ognuno potrebe testimoniare la propria esperienza in materia.
cari saluti Teresa
27 Febbraio 2008 alle 13:58
CARA FRANCESCA,
Certo…… la mia domanda “di cosa vivi “puo’ essere interpretata nella
stessa maniera del “bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto ”
.
Non si preoccupi Teresa……. ho piu’ di duemila seicento ore (documentate)facendo volontariato,
Avendoti seguito per piu’ di sette anni, e potendo essere tuo padre,
solamente mi sono domandato come fai a vivere se in questo momento
e da molti mesi non hai un lavoro
Nei blog si vede propaganda,e tu non ne hai,in Italia vengono le elezioni,
e tu potresti cercare di entrare nel Ministero degli Italiani all’Estero.
Ossia semplicemente cerco di essere utile con le mie idee,vedendo cuanto
bene ti vogliono quelli che ti seguono,e spero ti appoggeranno se neccessario.
Anche se si puo’ vivere di amore e fantasia,se ti manca il pane,allora si sono
grandi problemi.
Non mi permetto di fare i conti nelle tue tasche,ma si mi permetto di
preoccuparmi di te che sei entrata nella mia casa per molto tempo e ti considero
della mia famiglia (anche se non ci siamo mai conosciuti).
Anche se spesso leggo gli elogi sulla tua bellezza,alla mia eta’ ti guardo
come un essere umano pieno di altruismo,e molto dedicata alla “causa”
che hai abbracciato.
Spero che tutti g;i amici del blog la pensino come me !!!!!
27 Febbraio 2008 alle 14:14
Complimenti Francesca!! questo sì è un tema molto inte-
ressante,il Dr.Balletta è un uomo straordinario a cui
rispetto molto.
PASQUALE (CLIFTON, USA),LEI PENSA QUE SONO NEGATIVI NEI
CONFRONTI DELL’ITALIA QUELLI CHE RIESCONO AD AVERE LA
CITTADINANZA ITALIANA,IO NON LA PENSO COSÌ, PER ESEMPIO
IO AVREI AVUTO LA CITTADINANZA PER AMORE AI MIEI ANTENA
TI, PER L’AMORE CHE IO SENTO VERSO L’ITALIA,EN NO PER
UN ALTRO MOTIVO, E UN’ALTRA COSA, NON DEVE DIMENTICARE
CHE QUI IN ARGENTINA APRIRONO LE PORTE A TANTISSIMI I-
TALIANI(INCLUSO I MIEI NONNI) CHE VENIVANO CON MOLTA
ESPERANZA DI VIVERE MEGLIO, DI POTER LAVORARE IN PACE,
DI POTER DARE DA MANGIARE AI LORO FIGLI,CIOÈ QUI IN
“SUD AMERICA”, DOVE SEMPRE C’È QUALCUNO CHE CREDE CHE
SIAMO INDIANI, E BALLIAMO IL TANGO VESTITI COME GLI
SPAGNOLI, E CON UN FIORE NELL’ORECCHIO,NON NEGO CHE
CI SIANO QUELLI CHE FANNO DEL MALE IN ITALIA,MA SIAMO
AMANTI DI TUTTO QUELLO CHE È ITALIANO, E DEVO DIRE CHE,
QUANDO LEGGO O SENTO QUESTE PAROLE,HO DESIDERIO DI
PIANGERE,E VORREI NON AMARE TANTO L’ITALIA,PERCHÉ MOLTI
CHE CI SONO NATI CREDONO CHE SONO SUPERIORI AL RESTO
DELLA GENTE. SCUSATEMI PER LA PASSIONE CON CUI HO SCRIT
TO QUESTE SEMPLICI PAROLE,MA MI SENTO MOLTO MALE.
E A TE FRANCESCO TI RIDICO CHE SEI STATA MOLTO BRAVA
SCEGLIENDO QUESTO ARGOMENTO,ADESSO SÌ È UN VERO BLOG.
TANTI BACI CARA,
27 Febbraio 2008 alle 14:25
Cara Francesca, hai messo il dito sulla piaga. La piaga è l’atavica burocrazia italiana, e la interpretazione della legge e delle sue norme che nel caso della cittadinanza sono discriminatorie e in antitesi alla legge stessa.Ho impiegato 12 anni per riuscire a scuotere e finalmente ottenere la cittadinanza per mia figlia, non ti ricorderai di me delle tante e-mail inviati. Già passò. Ad ogni modo la legge 19992 dice nel suo articolo 1: ” FIGLIO/a di italiano o italiana È ITALIANO. Su questa base bisogna essere conseguenti o coerenti. La norma nel suo articolo 12 e 14 dice che se il figlio/a che non ha la convivenza certa e assoluta con il PADRE, NON HA DIRITTO ALLA CITTADINANZA. Non è questo discriminatorio per la madre( che non viene nominata affatto) e in contradizione dell’articolo 1 della Legge 1992. Seconda la logica bisogna modificare questi due articoli e toglierli di mezzo perchè sono uno sbarramento nel più delle volte insormontabile e intransigente degli organi Consolari e anche del Dottor Balletta, che più di una volta l’ha tirata in ballo. Lui stesso darsi conto della incongruenza e discriminabilità di questi articoli.
Diritti e DOVERI, ma anche le leggi possono e devono essere modificate e aggiornate alle giuste esigenze e non contrastarsi tra di loro e sopratutto a parte che
è giusto che non abbia diritto alla cittadinanza se il padre ha fatto espressa richiesta e per iscritto di rinunciare alla cittadinanza italiana, in caso contrario non ci deve essere nessuna data di scadenza nè termini, ma solo un diritto.
Renato Farina, Caracas
27 Febbraio 2008 alle 14:38
Buon giorno, Francesca, l`ho dico perchè qui è mattina
con questo fuso orario, c`è sempre un pò di confusione.
Lascio il soggetto cittadinanza voglio solo salutarti,
ed augurarti una bella giornata, anche se li è già
pomeriggio. Tante belle cose ed ha risendirci.
Saluti, Francesco.
27 Febbraio 2008 alle 14:45
Carissima Teresa FAntasia(Argentina).
Grazie, ho capito cosa dici, per operai, persone che lavorano la terra ed artigiani, il discorso vale. Però io parlavo di chi studia nel nuovo paese e sogna di fare una carriera, ciò non vuol dire che è igliore, ma essendo straniero non può fare mille cose.
Mi dispiace per voi, ma qui in Brasile, non sò se per l’eccesso di emigrati e nazionalità degli stessi, non ho mai visto in tanti anni discriminazione. Sì qualche risatina dei bambini a scuola per una parola pronunzata male, ma che poi ci ridevo anche io, ma niente di serio e che io sappia i brasiliani, in genere, logico, ci trattano senza ostilità.
Io ho amici che continuano italiane, ma sono padrone di casa, non lavorano, i loro mariti si sono naturalizzati.L’importante è che tutti amiamo l’Italia.
Un abbraccio – Anna
27 Febbraio 2008 alle 16:04
Un piccolo,ma grande chiarimento all´amico Stefano Mollo che ammiro per la sua costante partecipazione al”Salotto”-Non é affato vero quello che dici in merito all´Assistenza Sanitaria spettante a noi Italiani che viviamo all´Estero.La realtá e´maledettamente diversa da quella che ci si vuol fare credere.Io mi stó battendo da anni – per fare chiarezza
sui diritti ACQUISITI sulla Sanitá.Se la cara Francesca mi da spazio su questo “salotto” ti trascrivo che cosa ho scritto al Governo Italiano e poi prego tutti gli amici di Francesca di valutare e dare il proprio giuzio sui nostri Governati-LA MIA DENUNCIA É PIENA DI RABBIA E PIENA DI RANCORE PER TUTTI COLORO CHE HANNO STILATO I PROVVEDIMENTI SANITARI
PER ” TUTTI GLI EXTRACOMUNITARI-ZINGARI-POPOLAZIONE CARCERARIA E CLANDESTINI” mentre per noi italiani ci viene tolto tutto! Ti prego caro Stefano -leggi attentamente il mio appello-LA COSA É ACCADUTA A ME
PERSONALMENTE PER BEN TRE VOLTE CHE SONO ANDATO IN ITALIA. Questo é la copia del documento
Pagine UNA ( 1 )
Curitiba,08/05/2007
SIGNORI
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
SIGG.SENATORI E DEPUTATI ELETTI ALL´ESTERO
SIGG.MEMBRI DEL C.G.I.E. ROMA
P.C. DIREZIONE-SPORTELLO.ITALIA@.RAI.IT
DIRETTORE RIVISTA ITALIA ” INSIEME ”
Sono Aldo MOSELLO-cittadino Italiano-Pensionato ex Funzionario di Concetto del Ministero dei Trasporti che
paga regolarmente le Imposte Irpef Nzionale-Irpef Regionale ed Irpef Comunale,che mi vengono trattenute alla fonte sulla pensione che mi viene inviata dall´Italia.Desidero con reverenza rivolgermi alle Eccellentissime Vostre Signorie per segnalare una gigantesca ingiustizia nei confronti di noi ITALIANI residente all´Estero!
Attualmente risiedo a Curitiba-Brasile;.
In occasione del decesso di un mio congiunto avvenuto in Roma,mi sono subito recato in Italia per rendere l´ultimo omaggio alla salma di mio fratello.A seguito del triste evento,mi sono sentito male,per cui mi son(SEGUE 2
PAGINA
27 Febbraio 2008 alle 16:36
SEGUE Documento;
sentitomale,per cui mi sono rivolto al mio medico di famiglia per farmi prescrivere i medicinali di cui avevo bisogno;il Medico molto gentile e con modi assai imbarazzate mi dice che non mi poteva fare pi´le prescrizioni mediche perché……….
É DI REGOLA GENERALE CHE TUTTI GLI ITALIANI CHE
TRASFERISCONO LA RESIDENZA DALL´ITALIA VERSO UN
ALTRO STATO PERDONO IL DIRITTO ALL´ASSISTENZA
SANITARIA,SIA IN ITALIA CHE ALL´ESTERO,E CIÓ AVVI-
ENE AUTOMATICAMENTE ALL´ATTO DELLA CANCELLAZIONE
PRESSO L´ANAGRAFE COMUNALE !!!!
omissis….TUTTAVIA AI CITTADINI CON LO STATUS DI
EMIGRATO,CHE RIENTRINO TEMPORANEAMENTE IN ITALIA,
SONO RICONOSCIUTE, A TITOLO GRATUITO, LE “sole”
(PRESTAZIONI OSPEDALIERE UGENTI) E PER UN PERIODO
MASSIMO DI 90 GIORNI PER OGNI ANNO SOLARE……!!
Signori Presidenti in veritá Vi dico che non credevo a quanto le mie orecchie sentivano,ma quando ho visto la cruda realtá mi sono sentito un VERME e mi sono sentito tradito dalla mia Patria quando,dopo aver letto dal sito del Ministero della Salute che cosa veniva concesso ai Cittadini Extracomunitari,agli Zingari,alla popolazione carceraria ed a tutti i clandestini che sbarcano in Italia,a proposito di Assistenza Sanitaria in Italia !!
…Omissis(1) ai CITTADINI SOGGIORNANTI IN ITALIA IN ATTESA DI REGOLAMENTAZIONE PER MOTIVI UMANITARI O STRAORDINARI;É ASSICURATA LORO L´ASSISTENZA SANITARIA
GRATUITA CON IL RILASCIO DEL “CARNET DELLA SALUTE !!!!!
(2)-pRESTAZIONI FORNITE DAL SSN,PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA ES ESENZIONI DEL PAGAMENTO TICKETS AGLI STRANIERI ..!!!!
(3) addirittura…AI CITTADINI NON IN REGOLA CON LE NORME DI INGRESSO E DI SOGGIORNO HANNO GARANTITA L´ASSISTENZA SANITARIA in seguito al rilascio da parte della struttura sanitaria di prima accoglienza,del tesserino con il codice STP;
(4)Le prestazioni fornite dal Servizio Sanitario Nazionale agli STRANIERI non finisco qui….
Omissis SONO ASSICURATE CURE AMBULATORIALE -SE
27 Febbraio 2008 alle 17:08
(3) SEGUE DOCUMENTO
ED OSPEDALIERE,PER MALATTIA RD INFORTUNIO-PRESTAZIONI DI PTONTO SOCCORSO;RICOVERO URGENTE ,RICOVER NON URGENTE”PER GLI iTALIANI SOLO RICOVERO URGENTE”CURE ESSENZIALI,CONTINUATIVE;RICOVERO IN REGIME DI DAY HOSPITAL;INFINE PRESSO LE FARMACIE REGIONALI CONVENZIONATEEE SI POSSONO OTTENERE TRESTAZIONI..
FARMACEUTICHE ! a ME SONO STATE NEGATE!!
(5)Inoltre,al cittadino straniero che viene trasferito in Italia nell´ambito di interventi umanitari ed ai cittadini STRANIERI DETENUTI o sottoposti a misure alternative alla pena…SONO TUTTI ISCRITTI AL SSN,
PER IL PERIODO DELLA DETENZIONE O DELLE MISURE ALTERNATIVE,SIA SE IN REGOLA CHE NON CON LE NORME DI ingresso e di soggiorno,e sono ESCLUSI DAL PAGAMENTO DEI TICKETS!
ora dico io Signori Presidente,come si puó sentire un VERO ITALIANO che continua a pagare le tasse in Italia e non usufruendo dei servizi della Regione e Comune,quando si vedono e si leggono queste IGNOBILE DISPARITÁ DI TRATTAEMNTO,come puó fare un povero cittadino Italiano,che sitrova all´Estero per colpá del |Governo Italiano,che a seguito dell´entrata dell´EURO le nostre Pensioni sono diventate da fame ? A quale categoria di cittadino dovrei appartenere per avere un sacrosanto diritto per aver lavorato per ben 36 anni nello Stato ? Agli Zingari,agli Extracomunitari ai Carcerati o ai Clandestini ?
Voglio sperare che le V.S.Ecc.me possono prendere in considerazione quanto da me prospettato in modo da fare
ABROGARE questa assurda Legge che condanna i veri cittadini Italiani,Nella speranza che anche “Sportello
Italia” -UNICO nostro vero interlocutore,i signori Senatori e Deputati in indirizzo congiuntamenyte con i rappresentanti del CGIE,possono prendere a cuore quanto denunciato.
Sentitamente ringrazio ed invio cordialitá vivissime
Aldo Mosello
Ho inviato altro documento per il sacrosanto diritto acquisito dell´índennita di accompagno per gli Invalidi Civile residente all´Éstero cui la cara Francesca spero ne parlerá prossimamente
27 Febbraio 2008 alle 18:46
Francesca, spero che non si e’uscito fuori tema. Sr.Aldo Mosello,capisco perfettamente,quello che dici.
Nel suo caso di essere un ex funsionario del Governo dovrebbe essere differente.(non so cosa rispondera’ il sr. Stefano Mollo)pur troppo quello succede anche qui in America nord,il sistema puo’ essere buono, pero’per molti no, come nel caso mio, io sono un lavoratore indipendente, devo pagarmi tutte le assicurazione sanitarie se li voglio naturalmente, pero’ arrivano persone inlegali e’ anno tutta la assistenzia necessaria,anche non pagando le tasse, e gratuito!!naturalmente,sono persone umane e non ci si puo’ negare l’aiuto. Dovrebbero,cambiare il sistema anche per il resto dei cittadini,come fanno in altri Paesi.Non ho nessuna icovenienza anche di dire quello che costa se si puo’,sono molti dollari quando qui si arriva a una certa eta’ e non sei ancora pensionato, e’ molto duro.
Saluti
Fernando M.
27 Febbraio 2008 alle 18:55
Cara Francesca,
l´argomento che hai trattato è davvero molto interessante e complicato per molta gente che non riesce a dimostrare il luogo di nascita del suo avo.
Ho un´alunna che ha scritto a tutti i comuni italiani e fino ad oggi nessun risultato.
Saluto te ed il Simpatico Dr. Balletta.
Io non ho problemi con la cittadinanza, perche sono italiana e l´ho conservata. Peró voglio dare una testimonianza del mio caso.
Sono emigrata nel 1955 quando avevo 17 anni. Ho avuto regolarmente la carta di identità come straniero permanente. Per avere la cittadinanza brasiliana a quell´epoca dovevo rinunciare a quella italiana, cosa che non ho mai voluto fare.
Ho potuto lavorare sì, ma solo in aziende private, il che non è stato male, anzi ho fatto una bella carriera fino alla pensione nell´87.
Cosa ho pagato o perduto?
1 – non potevo lavorare in enti pubblici
2 – non potevo votare in Brasile, (e fino ad oggi permane)
Quanto alla cittadinanza italiana, anch´io come molti penso che dovrebbero averla solo quelli che veramente hanno una forte identità con l´Italia, amarla e soprattutto conoscere la lingua.
Io insegno italiano ai brasiliani ed i miei alunni sono veramente amanti della nostra bella e cara Italia.
Invece conosco molta gente che cerca la cittadinanza solo per poter avere il passaporto della comunità europea o per andare a lavorare in altri paesi europei.
Un saluto a tutti.
Carmela
27 Febbraio 2008 alle 19:38
Francesca,
quello che dicono ALDO MOSELLO e, nelle prime righe,
CARMELA CELENTANO (residenza e genealogia), ho cercato di dirlo io, sebbene in maniera soltanto molto pratica.
Mi dispiace che qualcuno si e’ risentito.
Ernesto.
27 Febbraio 2008 alle 20:28
Cara Francesca Celentano 18.55- Prego a tutti i bloghisti di finirla un poco con questo orgoglio di non aver voluto rinunziare alla nazionalità italiana. Quelli che lo hanno fatto avevano le loro ragioni e non per questo amano meno o più l’italia di chi ha fatto l’atto eroico. Quanto ufanismo. Non tutti, cara Francesca, prendono di nuovo la nazionalità per interessi, io non ne ho nessuno e vivo da 50 anni in Brasile, l’ho presa perchè sono italiana.
Tanto perchè tu lo sappia, andammo in Europa, mia madre(italiana), io (doppia nazionalità) e mio marito(brasiliano.
Ebbene, con la quantità di membri della CE, mio marito passava rapido e noi facevamo fila, tanto per sapere di uno dei vantaggi…
Lo dico per scherzo, ma credo che bisogna essere un poco più aperti al mondo, alla gente, alle possibilità di ognuno. Non tutti arrivano con 17 anni, quindi avendo fatto tutti gli studi fondamentali in Italia, vero? E come fanno? Io non credo che si debba essere orgogliosi per via di questo, sono circostanze. E noi fratelli abbiamo avuto possibilità per essere doppia, senò come faceva archeologia mia sorella? Solo per dirne una, non avrebbe potuto. Ed i sogni?
Scusate, ma sono stanca di leggere i vanti.
Anna
27 Febbraio 2008 alle 23:19
Ciao Francesca , desidero dire il mio pensiero riguardo
la cittadinanza.
Dato che i nostri rappresentanti alla camera e senato che in tutti questi mesi che sono stati a Roma non hanno fatto un granche`,per il solo motivo ogniuno tirava l`aqcua al proprio mulino,e quindi non hanno concluso un bel nulla.Ora io ho pensato,perche non si propone hai governanti italiani di fare riaprire dinuovo il riaqcuisto di questa benedetta cittadinanza
nei paesi dove si risiede ora? Sarebbe molto piu` semplificato tale servizio,invece di andare in italia
per un certo periodo di tempo? Da non dimenticare non
tutti hanno la possibilita` di fare un passo del genere,
penso che sia una buona idea,non sto` scrivendo per me
ma ben si per tutti coloro che non hanno piu` la
cittadinanza, e cercano di poterla riavere,perche`ne sento molte persone che si lamentono al riguardo.
Ora Francesca col tuo permesso vorrei riprendere i due
signori che ti hanno fatto in contemporanea una domanda
che dal mio punto di vista e` ineducazione quando
una persona si dedica nei servizi sociali per noi italiani all`estero,porre la domanda (di cosa vive ora
dato che prima veniva retribuita dalla rai)io penso che non sono affari che devono interessare loro mi
sto` rivolgendo hai signori Federico in Florida e Vito Punto in Fijo, credo cari connazionali non sono fatti nostri,sul come vive Francesca finanziariamente.
Vi prego di non prenderlo per un rimprovero,ma bensi`
per farvi comprendere,che avete esagerato,un tantino
cordiali saluti Salvatore
27 Febbraio 2008 alle 23:21
CONTRO FORZA RAGION NON VALE E’ QUESTO CHE TUTTI GLI
ITALIANI ALL’ESTERO SONO COSTRETTI A DIRE!!!
28 Febbraio 2008 alle 0:31
scusa Francesca, a DORA MALAGRINO Mar del Plata, cara so come ti senti, anche io quando ho fatto la mia cittadinanza, non ho avuto nessun interesse, mi sento italiana, come te, di cuore tricolore, non farti problemma UN BACIO FORTE
28 Febbraio 2008 alle 0:39
Egregio Signor Fernando MASTRANGELO,
LA RINGRAZIO DI AVER CAPITO TUTTO…MA CHE COSA HA CAPITO.NON HO DETTO CHE DOVREI ESSERE DIFFERENTE AGLI ALTRI o averi privilegi perché EX DIPENDENTE DELLO STATO,NE HO CHIESTO NIENTE SE NON ….LA PARITÁ AD ESSERE CONSIDERATO COME UN EXTRACOMUNITARIO-COME UNO ZINGARO O COME UN CARCERATO,VISTO CHE UN ITALIANO CHE LASCIA L´ITALIA PERDE TUTTI I DIRITTI IN “”ITALIA”” MENTRE VIENE SUBITO DATO L´ÁSSISTENZA SANITARIA ALLE PERSONE DI CUI FACEVO RIFERIMENTO NEL DOCUMENTO.In quanto Pensionato dello Stato non ho neanche diritto all´Assistenza Sanitaria in BrASILE, (altra disparitá),mentre se ero Pensionato nel settore Privato avrei avuto lÁssistenza in Brasile ! MA IO NON FACEVO RIFERIMENTO A QUESTO.HO DETTO CHE MI SONO SENTITO MALE IN ITALIA-SONO ANDATO DAL MIO EX MEDICO DI FAMIGLIA PER FARMI PRESCRIVERE ALCUNI MEDICINALI PER LO STATO DI SALUTE IN CUI MI TROVAVO ED LA RISPOSTA É TUTTO NEL DOCUMENTO .( non mi hanno prescritto i medicinali,perché non piú residente in Italia e quindi -ho dovuto pagare ben 210 euro per sole tre scatole di medicinali)PER CUI NON HO CHIESTO PRIVILEGI NE CONDANNA PERCHÉ VIENE CONCESSA L´ASSISTENZA SANITARIA- A TUTTO L´ESERCITO UMANO CHE SBARCA IN iTALIA.HO CHIESTO SOLO DIGNITÁ E PARITÁ DI DIRITTI !IN BRASILE PAGO REGOLARMENTE LA MIA ASSICURAZIONE SANITARIA CHE É DI BEN 850 Dollari al mese.Auguro A TUTTI GLI AMICI iTALIANI CHE SI RECANO PER TURISMO OD ALTRO IN ITALIA DI NON AVERE BISOGNO NE DI FARMACI NE DI MEDICI -PERCHÉ LA NOSTRA BENEAMATA NAZIONE CI GARANTISCE SOLO A TITOLO GRATUITO ..
LE PRESTAZIONI OSPEDALIERTE URGENTTI ! A capito Egregio Signor Fernando HO CHIESTO SOLO LA PARITÁ.
Un cordiale sincero saluto a Lei ed a tutti gli amici che ci hanno letto nella speranza di essere stato chiaro.IL GOVERNO ITALIANO CI DEVE TRATTARE DA VERI CITTADINI ITALIANI PERCHÉ ABBIAMO PORTATO LUSTRO E ONORE ALLA NOSTRA E.. NON DA FUGGIASCHI dal nostro Paese.Alla nostra carissima Francesca-vanno le mie scuse se ho osato.
28 Febbraio 2008 alle 1:07
Ciao Francesca! Ben tornata tra i tuoi Cari.
Io, come sempre sono in ritardo…
Oggi ho visto che hai incomingiato con programmi divesi. Anche se per me,il programma della cittadinanza non è interessante, sono sicuro che sarà utile per migliaia e migliaia di tanta altra gente.
Francesca, devi sapere che sono 53, anni che ho lasciato l’Italia e la cittadinanza italiana la persi nel 1965, quando divenni cittadino degli:USA.
Però mi sento d’essere 100% Un buono Italiano, anche se gli anni miei più belli li ho trascorsi quì, sotto il cielo dell’Illinois!!!Un affettuoso saluto da tutti noi Vincenzo. PS. Un saluto di tutto cuore va ai Membri del nostro Salotto!!!
28 Febbraio 2008 alle 1:25
Caro Aldo Mosello,
se mal non ricordo ho toccato il tema dell’ assistenza sanitaria specificando che il cittadino italiano che rientra in Italia _anche_ temporaneamente, ha _per_lo_meno_ garantita l’ assistenza sanitaria urgente e di prima necessita’.
Quindi i casi son due; o si e’ turisti (rientro temporaneo semza riacquisizione della residenza in Italia) oppure si rimpatria (con riacquisizione della residenza in Italia.
A giustificazione di questa (son d’ accordo con Lei, ovviamente…) assurda distinzione, v’ e’ il concetto di base che il Cittadino Italiano che _vive_ in Italia paga un sacco di tasse che invece noi che viviamo all’ estero non paghiamo.
E sara’ pure vero, pero chiaramente poi il fatto che lo Stato Italiano sia cosi’ “generoso” ed “umano” con la orda di illegali che, in barba ad ogni legge, regola e protocollo, semplicemente arrivano ed entrano senza permesso, …. caro Aldo e cari tutto, non crediate, anche a me fa in…nervosire parecchio!
Sono quindi ovviamente d’ accordo con Lei sulle Sue considerazioni e sulle analoghe considerazioni qui esposte da altri colleghi ed anch’io sono profondamente indignat. Il mio pensiero su come lo Stato Italiano tratta e considera noi italiani all’ estero, turisti o residenti, l’ ho gia espresso in varie occasioni e lo riassumo con la seguente frase; “Per lo Stato Italiano, noi italiani all’ estero siamo cittadini di serie C.”
Noi Italiani all’ estero, siamo la comoda scusa che permette a molta gente del MAE vacanze pagate.
Non voglio andare – troppo – fuori tema, ma (ed e’ stato gia’ detto e non solo da me) considero che non tutta la nostra rete consolare presta i servizi di aiuto ed assistenza che dovrebbe per legge fornire. Inoltre, le leggi ed i regolamenti gia in se’ non garantiscono sufficiente protezione al Cittadino Italiano all’ estero.
Mi farebbe molto piacere sapere QUALE uomo politico ‘e concretamente disposto a cambiare tutto cio’.
Un abbraccio a tutti/e,
Stefano.-
28 Febbraio 2008 alle 1:42
Caro Giuseppe ( Connecticut , Stati Uniti d’ America )
Alla fine del tuo commento del 26 Febbraio 2008 alle 22:42 ….. mi hai proprio tolto le parole di bocca.
Anche se conosco personalmente alcuni funzionari che effettivamente lavorano e anche bene, debbo pero dire che i risultati sono a di poco deludenti.
Cordiali Saluti,
Stefano.-
28 Febbraio 2008 alle 2:15
Con il permesso di Francesca. FEB.27/08
Vorrei rispondere al Sig.Federico di Key Biscayne Fl. e fare un po di luce do come vive Francesca
La Francesca e’ di antica nobilta e discendenza con alto riconoscimento,come sovrani,e principi.
Agli atti della corte royale dell’Aix del 1453 risultano anche parentele con Alfonso V a con King Henry the 8th of England.
Aggiungo:Molti della sua famiglia erano nella storia di Positano consiglieri,patrizi,dirigenti di quella citta.
Negli atti della corte Royale del’Aix ci sono anche tracce di antica nobilta Romana che risale anni 80 AC.
Agli atti della corte risulta possedenti di immense quantita di terreni,ducati, sulle coste Amalfitane.
La sua discendenza aveva diritto anche di: JUS HONORUM.
Penso che la Francesca non abbi nessunn problema a far tornare i conti e arrivare a fine mese.
Un Cordiale Saluto a Tutti,
Un Saluto ” IMMENSO ” alla Francesca.
P.S.Non si sa mai quando uno ha bisogno di una raccomandazione.
28 Febbraio 2008 alle 2:24
CARO STEFANO MOLLO,
HO 73 ANNI PER CUI TI CHIEDO SCUSA SE TI DO DEL TU.
SOLO PER CHIARIRE UN CONCETTO.HO DETTO E RIPETO CHE IO SONO CITTADINO ITALIANO E CHE PAGO LE TASSE IN ITALIA ED IN BRASILE.IN ITALIA MI VENGONO TRATTENUTE ALLA FONTE SULLA PENSIONE BEN 610 EURO AL MESE PER TRATTENUTE IRPEF NAZIONALE-IRPEF REGIONALE ED IRPEF COMUNALE-NON HO ALTRI REDDITI AL DI FUORI DELLA PENSIONE DELLO STATO OVE HO SVOLTO BEN 36 ANNI DI ONORATO SERVIZIO ALLO STATO ITALIANO.PER CUI, SIA TUTTI GLI ITALIANI CHE PAGHIAMO REGOLARMENTE LE TASSE IN ITALIA ED ALL´ÉSTERO CHE GLI ITALIANI CHE NON PAGANO LE TASSE IN ITALIA ,DEVONO AVERE GLI STESSI DIRITTI ….DEI SIGNORI CHE HO PIU VOLTE MENSIONATO !
É GIUSTO O NO- DICO BENE O MI ESPRIMO MALE ?uN CARO SALUTO E ANCORA SCUSE.. DA ALDO MOSELLO
28 Febbraio 2008 alle 3:04
Mi scusi Sr. ALDO MOSELLO,non intendevo dire che dovevi essere piu’ priveligiato, quello che volevo dire se ai capito il mio commento e che non e’ giusto, quello che ti e’ successo,dovrebbe essere, come ai mensionato,non avere di piu’ pero’ di essere trattato uquale, somo daccordo.
Saluti
Fernando
28 Febbraio 2008 alle 3:51
Cara Francesca e amici,
Scusa se vado fuori tema.
Per la cara Teresa Fantasia, hai ragione quello che scrivi, pero fu nel passato, anch’io sono andata da giovane nelle associazioni e sempre ho percepito quello che scrivi. Peró oggi in Argentina la gioventú italiana si raduna nei Congressi della Gioventú italiana, credo organizzati da Feditalia e possono partecipare, vanno in Italia, hanno intercambio, sono consapevoli .
Per Aldo Mosello.
Sai Aldo che c’e una cosa piú grave che riguarda la sanitá? Il governo italiano non gli paga nemeno la sanitá nei ospedali italiani sparsi per il mondo agli ex-combattenti della seconda guerra, molti ancora vivi e che hanno combattuto come soldati nei fronti piú sanguinosi, che hanno mandato i contributti per avere la pensione e che gli tratengono l’Irpef, il regionale e anche il comunale.
Scusa Francesca e saluti
28 Febbraio 2008 alle 4:04
Ciao Francesca, fai sempre soprese, un augurio infinito per aprire questo Sportello sul mondo per occuparti di noi, per i nostri problemi,grazie Dott Balletta per essere tornato da noi, per aiutare agl’italiani allestero un buon prosequimento e spero di legere sembre buone notizie, perche ognuno di noi che viviamo fuori L’italia siamo e saremo orgogliosi di essere Italiani, buon tutto, da Francesca Melbourne australia
28 Febbraio 2008 alle 4:15
Francesca, un paio d`anni fà per passare il controllo
ha l`aeroporto di Roma, c`era una grande fila, mentre
stavo in fila un agente si è avvicinato ed ha chisto,
chi è in possesso di passaporto Italiano, può andare
alla cabina numero uno.
Quel che voglio dire che è stato, molto comodo avere i
due passaporti. Io ed altri siamo usciti presto, quella
cabina era solo per passaporti Italiani.
Ciao Francesca ti saluto.
28 Febbraio 2008 alle 16:18
Brava Francesca, il tuo progetto telematico per il tuo “”salotto Mondiale “” e’ partito molto bene, e se riesci ad avere a disposizione alcuni personaggi come il DOTT. CLAUDIO BALLETTA ( che abbiamo veduto svariate volte a “SPORTELLO ITALIA ” ) il successo e’ assicurato,apparte il fatto, che io ero sicuro che saresti riuscita nel tuo intento, tieni una carica eccezionale,un sorriso e una simpatia non comuni,una convinzione nelle tue capacita’incredibile,e una fermezza nel credere in quel che fai, e quel modo bonario e sincero che fa di te una persona amica con la quale dialogare apertamente in qualsiasi momento e con semplicita’.Questo e’ quello che mi e’ rimasto impresso nella mia mente quando ci siamo incontrati qui’ al carnevale di Adelaide. Sei forte Francesca, ti ammiro veramente tanto e meriti tutta la nostra stima e un grande GRAZIE, per tutto l’aiuto che ci dai.Ciao e a risentirci presto Aldo.
28 Febbraio 2008 alle 18:52
SONO GAETANA, VOLEVO FARE UNA DOMANDA,AL DR BALLETTA,
NOI EMIGRATI ALL;ESTERO CI SPREMIAMO LE MENINGE E CHIEDIAMO DI POTER AVERE LA CITTADINANZA ITALIANA, LA QUALE PER DIVERSE RAGIONI NOI TUTTI ABBIAMO PERSO.
MA ALLA FINE CHE BENEFICIO SARA PER NOI? COSA FARA IL GOVERNO ITALIANO NEI NOSTRI CONFRONTI ? VORREI CHE QUALCUNO DI VOI DAREBBE UNA RISPOSTA.UN GRANDE SALUTO ALLA CARA FRANCESCA.
28 Febbraio 2008 alle 21:16
Ciao Francesca e grazie per aver portato alla luce questo problema della cittadinanza italiana. Avrei una domanda per il Dr. Balletta: per quale ragione la legge del 1992 non e` piu` valida? Ho amici che a quel tempo non fecero richiesta per la doppia cittadinanza e adesso gli viene detto che il tempo e` scaduto. Allora le leggi non sono permanenti? Perche` causare tutta questa confusione e differenza, Se siamo nati in Italia e nel 1992 si e` accordato di ottenere la doppia cittadinanza non ci dovrebbe essere una scadenza. Praticamente cittadini americani per nascita hanno ancora l’opportunita` di ottenere la cittadinanza italiana tramite i nonni invece una persona nata e cresciuta in Italia se non ha riottenuto detta cittadinanza entro il tempo limitato deve ritornare in Italia e rimanervi per un anno prima che la possa riottenere. Grazie, luciana
29 Febbraio 2008 alle 0:00
Caro ALDO MOSELLO,
gli italiani che vivono in Italia, poverini Loro, pagano moltissime tasse _in_piu_ di quante ne paghi tu (i 610 euro che menzioni), perche’ pagano il 20% di IVA anche sull’ aria che respirano, pagano un botto di tasse sulla benzina e sui combustibili in generale, eccetera, eccetera, eccetera.
Quindi appare chiaro ed evidente che i cittadini italiani ed i cittadini stranieri che risiedono nel territorio italiano che svolgono una regolare attivita’ sia autonoma che in relazione di dipendenza, pagano un botto di tasse in piu di noi che viviamo all’ estero.
Cio’ detto, SONO D’ ACCORDO CON TE quando tu affermi e gridi la tua indignazione, nei termini in cui mi sono espresso nel mio relativo commento.
Ma il problema purtroppo e’ che al governo Italiano ed agli italiani che vivono in Italia, di noi Italiani all’ estero, NON GLIENE FREGA NIENTE.
Solo FRANCESCA si preoccupe sinceramente e di tasca SUA (!!!) di noi.
Solo FRANCESCA ci ascolta, solo FRANCESCA risponde, con le sue limitate ma ottimamente gestite risorse, alle nostre domande, quesiti, dubbi e, perche’ no, anche alle nostre frustrazioni!
Purtroppo, questa e’ la dura realta’.
Nell’ immagginario collettivo degli Italiani che vivono in Italia, noi italiani d’ oltralpe/d’ oltre mare, non esistiamo neppure.
Quanti Italiani in Italia sanno che fuori dai confini patrii ci sono altri 60 e spiccioli milioni di connazionali abbandonati a se stessi?
Sono solidale con te, ma ho deciso di non fare la lotta contro i mulini a vento.
Prima o poi mi trovero’ nelle condizioni e nelle circostanze per far udire la mia/nostra voce. Ma non scrivendo lettere indignate al ministero. E sai perche’? Perche’ anche io l’ ho fatto e la risposta e’ stata; “Ma scusi, ma Lei che voleva?” (Per telefono, l’ ufficio 4to per gli Italiani all’ estero, ad essere esatti.)
Testualmente!
Cordiali saluti.
Stefano.
29 Febbraio 2008 alle 0:22
Ho letto e riletto tutti i commenti sulla cittadinanza. Argomento molto importante per tanti motivi. Ognuno di noi con tante storie da raccontare, e francamente non volevo intervenire, perche’ pago di quello che ho fatto. Sono entrato subito in possesso della cittadinanza italiana senza perdere quella statunitense quando e’ stata diramata per radio da mio fratello Enzo e da altri, la notizia dell’accordo tra Stati Uniti e Italia. Non ho perso tempo, mi son recato senza perder tempo al Consolato, e voila’ di nuovo italiano. Appagato di tornare ad essere quello che sono sempre stato. Negli Stati Uniti, se non eri cittadino naturalizzato non potevi ottenere un lavoro col governo federale, statale ed anche locale, e se non facevi il militare, non riuscivi a prendere un posto con grosse ditte americane. Durante la guerra qualcuno dei nostri si e’ guadagnato qualche annetto di carcere, e non potevi avere terreni, o altre proprieta’ perche’ “Enemy Alien”. A qualcuno che dice : ” cosa fara’ per noi il governo italiano?” Non rispondo, perche’ per me la cittadinanza italiana e’ una cosa che devi sentirla e basta! Il materialismo non c’entra.
1 Marzo 2008 alle 18:36
Permesso Francesca,voglio rispondere a Maria Rosa di
Lujan-Argentina. Cara Maria Rosa, ti ringrazio tan-
tissimo le tue parole, hai capito bene cosa ho detto.
Mi dispiace aver scritto con tanta passione, ma…
discendo di italiani!!! Un bacione,Dora
2 Marzo 2008 alle 0:28
Vorrei soltanto invitare il Dottore Claudio a lasciare il suo ufficio a Roma e visitare i consolati italiani nel Brasile….non c’è bisogno di dire nulla di più.
8 Marzo 2008 alle 18:22
DOTTOR PALLETTA benvenuto al blog di Francesca io la seguivo sempre su Sportello Italia e mi son sempre fatta una domanda come si puo` perdere la cittadinanza di un paese dove si e` nati? Penso che tutto questo lavoro per riaquistare la cittadinanza italiana sia davvero sprecato perche` siamo italiani nati in italia ma per tanti motivi ci troviamo all’estero sia perche siam venuti giovani con i nostri genitori che sicuramente hanno imigrato per un futuro migliore sia per loro che per i loro figli, in tanti ora ci troviamo con il probleme di come riaquistare la cittadinanza italiana, dico io si deve tornare in Italia e far residenza in Italia cioe` prender casa in Italia? mi potrebbe spiegare un modo piu` semplice e piu` chiaro di questo? e se possibilmente potrebbe dirmi piu o meno quanto tempo ci vuole per le procedure
grazie
MENA
9 Marzo 2008 alle 0:31
Francesca grazie mille a te ed al DOtt. Balletta questo
argomento della cittadinanza Italiana riguarda un po tutti Grazie mille continuate a trattare nuovi testi
Ciao Ciao
16 Marzo 2008 alle 1:52
Cara Francesca:
Ciao, come stai credo che molto bene è necessario sapere la mia cittadinanza per andare all’Italia di quá di Resistencia, Chaco, Argentina ti scrivo questa lettera perche mio babbo è discendente d’ italiano allora vorrei sapere che devo fare per essere un italiano più.
10 Aprile 2008 alle 21:19
cara francesca mi chiamo luigi,di roma,ho due gemelle in romania,con una romena di bucarest,racconto in breve,mi sono trovato a riconscere le bambine,mettendo un avvocato in romania ,sono stato aggredito dal padre di lei,davanti alle bambine,e minacciato di morte se tornavo ,ho denunciato il fatto alle auterità di bucarest,con documentazione dell ospedale,non vedo le bambine che anno 21 mesi da 3 mesi ho perso il mio lavoro,per stare in romania e riconoscere,vorrei sapere visto che mi sapetta di diritto,cosa devo fare per avere una consulenza gratis in romania grazie ,se possibile rispondere su la mia email.grazie luigi giuliani
3 Maggio 2008 alle 1:23
Cara Francesca, oggi mio figlio Andrés aveva il turno ed ha potuto fare il passaporto, mi ha detto che deve andare a prenderlo il 30 maggio, e che la signora Consul é molto gentile, un bacio forte per te
3 Maggio 2008 alle 1:26
Nessuno sa niente nel consolato della IT CARD
15 Maggio 2008 alle 11:53
cara Francesca,vorrei chiederLa informazione per l’aquisto della cittadinanza italiano per un cittadino immigrato con parentela con un cittadino italiano che aquisito la cittadinanza italiano per matrimonio con cittadina italiana Li sarò grato di darmi una risposta perchè urgente
distinati saluti
16 Maggio 2008 alle 1:52
E’ possibile un SOS in materia di residenza? al momento iscritta all”AIRE per via della “green card” sono in attesa del famoso “giuramento” per diventare ANCHE cittadina americana; considerato che per ragioni famigliari trascorro molti mesi in Italia desidero restaurare la mia residenza al mio sempre attuale domicilio cosi’ da essere finalmente a posto con la targa della mia vecchia auto ed, eventualmente, godere dell’assistenza sanitaria considerato che pago in Ialia ogni tipo di tassa senza ALCUNA agevolazione (prima casa, spese mediche ecc): E’ possibile? La legislazione americana e’ molto ambigua sulla doppia nazionalita’ che sembra tollerata piu’ che accettata ma chi mi risolve il problema della doppia residenza? ed ancora, una volta diventata cittadina americana a chi pago le tasse e dove? avendo una pensione statale ed una casa sembra che le debba pagare in Italia ma nonvorra’ il governo Usa la sua parte di tasse da una sua cittadina? spero che qualcuno sia in grado di chiarirmi le idee prima di infilarmi nuovamente in un comma 22 ed eventualmente optare per la condizione di apolide Grazie e ….complimenti per il BLOG!
28 Maggio 2008 alle 15:42
Scusa si non scrivo corretamente il italiano….
vorrei sapere si il descendenti di italiano com la cittadinanza, che qualche aiuto
dell governo italiano per studiare e per comprare una casa….
grazie mille
27 Giugno 2008 alle 20:26
Francesca, un saluto per te e per tutti quelli che leggono questi commenti.Questo che adesso scrivo è solo un pensiero, il mio pensiero, ma vorrei condivirlo con voi. Con solo vedere il mio cognome potete dedurre che non solo italiana, è vero, sono argentina. I miei nonni sono venute dall’Italia con mia zia (una bambina).Mia madre, invece è nata in Argentina e poco ricorda dei suoi genitori perchè anche lei era una bimba quando loro sono deceduti. Cosicchè un paio di foto, alcuni ricordi di momenti vissuti e delle allegri canzonette, sono tutte le cose che mia madre ha potuto darmi dei miei nonni e la loro Italia. Forse per qualsiasi può essere abbastanza poco, e anche per me, devo dirlo, però non c’era più. Altrimenti quelle poche cose sono fissate nel mio cuore di una maniera che non posso spiegare, e difficilmente farmi capire dagli altri.
Sento che “mi manca un pezzo di passato”,trovare le
proprie radici significa molto. Penso ai miei figli piccoli a chi non posso raccontare tante cose… Ho presso la cittadinanza, ma solo per sentirme più vicina. Non trovo nessun beneficio con questo perchè non penso a viaggiare. L’Argentina è un paese economicamente difficile, proggetti come questi diventano sogni. Chissà, secondo alcuni opinioni, non mi dovrebbe corrispondere la cittadinanza, però senza disturbare nessuno…SONO ANCHE ITALIANA.
Saluti a tutti.
24 Marzo 2009 alle 11:25
Cara Francesca spero che possiate aiutarci
Un amico di mio figlio nato in Argentina, arrivato in Italia nel 2001 ha ottenuto la cittadinanza italiana da parte di nonna materna nata prima del 1948 sposata con un argentino, non ha mai rinunciato alla cittadinanza italiana. Dopo circa due anni il comune la revoca perchè fa riferimento alla legge 555 del 1912 (non per pericolo alla Repubblica e pubblico), ora questo ragazzo si era trasferito in Spagna all’inizio del 2003, in Spagna risiede come cittadino italiano e di conseguenza ha lavorato, ha acquistato casa, ha aperto un attività, insomma per la Spagna è cittadino italiano. Già una prima sentenza non aveva risolto il problema allora con un nuovo avvocato (secondo me interessato solo alla parcella finame di 4000.00 €) che non ha presentato il nuovo ricorso le sentenze precedenti, ha fatto ricorso al TAR di Milano ma anche l’ultima sentenza di ottobre è stata negativa. Ora non sa cosa fare, se comunicarlo alle autorità spagnole cosa rischia? C’è qualcuno che conosce la legislazione spagnola? perchè questo ragazzo ha chesto aiuto ad un avvocato in spagna ma anche per Lui è una situazione in cui non si è mai trovato e penso non ci sia un precedente. Quale altra strada deve intrapprendere per sistemare questa situazione.
Spero che ci possiate aiutare. Vorrei poter allegare l’ultima sentenza così da poter farla leggere da qualcuno esperto in materia
25 Marzo 2009 alle 21:40
Ho un fratello nato in Italia nel 1934 e residente in Canada dal 1954. Nel 1958 ha avuto la cittadinaza canadese. Negli anni 90 non ha fatto domanda per il riotteneimento della cittadinaza italiana in quanto la cosa è stata poco o per niente pubblicizzata. Si è rivolto recentemente al Consolato italiano in Canada per ottenere la doppia cittadinaza e gli è stato risposto che è possibile riottenere la cittadinanza italiana solo se sposta la propria residenza in Italia. Ma non è questo che lui vuole! Lui desidera riavere la propria cittadinanza italiana pur mantenedo, per ovvi motivi, quella canadese. Ritengo, visti anche gli altri messaggi a Lei indirizzati, che la risposta del Consolato sia corretta, in tal caso Le chiedo se è prevista una riapertura dei termini per poter effettuare la domanda di riacquisizione della cittadinanza italiana.
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Giuseppe Pezzutti
22 Maggio 2009 alle 19:16
Buongiorno, sono Giampaolo Pagnini residente in Italia viaggio con frequenza in venezuela, mi e’ nato il 3 maggio 2009 il figlio in venezuela, il quale l’ho riconosciuto e presentato alle autorita’ locali, vorrei registrarlo come cittadino italiano, visto che qua e’ un processo molto lungo per trafila buracratica e disagi istituzionali, che possibilitá avrei, se lo portassi in italia con il passaporto venezuelano, una volta che arrivo al mio comune lo registro con l’estratto di nascita venezuelano tradotto in italiano dal consolato italiano in venezuela e poi faccio richiesta alla questura per il rilascio del passaporto italiano? e’ possibile ?
in attesa di una vs risposta
att
Giampaolo Pagnini
16 Novembre 2009 alle 14:02
sono nata in australia nel 1954 sono tornata in italia nel 1963 con i miei genitori.la mia domanda è..ho perso la cittadinanza australiana? come faccio
a saperlo?non ho mai posseduto un passaporto ne italiano ne australiano..
mio figlio vorrebbe andare in austrlia x lavorare, mi hanno detto che forse x discendenza anche lui potrebbe avere il passaporto austaliano è vero?
in attesa di una risposta vi ringrazio.
23 Maggio 2012 alle 17:16
Ciao Francesca.. Ho visto che il tuo sito è molto interessante.. Senti, avrei una domanda.. Mio cugino, dovrebbe entrare in Italia il 2 Luglio, dal Brasile. Sapevo che se entrava da solo, avrebbe dovuto avere la carta invito.. Ora, però, ho saputo che non entra più da solo, ma che con lui parte anche mia zia, che ha la cittadinanza italiana.. Cosa deve fare per entrare? Deve avere qualche documento specifico? Grazie in anticipo della risposta.. Un abbraccio!! ;)
15 Gennaio 2016 alle 16:06
g.ma Francesca ho un nipote in venezuela che è figlio di un figlio di italiani che non è riuscito a riconoscere il figlio perchè è deceduto,ci sono possibilità che vi sia una via d’uscita a questa situazione?