BENIGNISSIMO!!
Era tempo che desideravo provare un’emozione veramente speciale per aprire una pagina di ProntoFrancesca che potesse divenire nel tempo un racconto scritto tutti insieme su un qualcosa che ci unisce profondamente e dopo la memorabile partecipazione di Roberto Benigni alla terza serata del Festival di Sanremo dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia non ho avuto dubbi: questo è il momento!
Quella di Benigni è stata una lezione magistrale, in cui il comico premio Oscar, che con le sue movenze quasi da giullare ed una padronanza del palco straordinaria, ci ha regalato una commuovente lezione di storia ed amore per l’Italia, che ha impreziosito la nostra televisione.
Un momento che ha fatto sorridere, commuovere e soprattutto riflettere, culminata con una toccante e semplicemente perfetta interpretazione dell’Inno di Mameli.
Un percorso tra storia, poesia, letteratura, politica, attualità e naturalmente momenti di sagace comicità….
Me compresa “incollata” davanti allo schermo, orgogliosa più che mai di essere ITALIANA!
Un monolgo durato ben quaranta minuti in cui il “Benignissimo” non si è concesso nemmeno una pausa per bere.
Riferendosi ai tanti giovani che in questi 150 anni di storia italiana hanno perso la Vita ci ricorda che “Loro hanno imparato a morire per la Patria, perchè noi potessimo vivere per la Patria!”
Per arrivare, dopo una vivacissima narrazione, piena di riferimenti storici e letterari, a sussurrare con tono leggero il nostro Inno di Mameli, accarezzando parole e sfiorando la musica…
Non so voi, io mi sono sinceramente commossa e per questo ho deciso di coinvolgervi in questo momento chiedendovi come avete vissuto dall’estero questo momento televisivo a mio avviso straordinario.
Vorrei che per tutto il prossimo mese, fino al 17 marzo, giorno di Festa Nazionale dedicato all’Unità d’Italia, partecipaste attraverso i vostri commenti informandomi anche su eventi e manifestazioni organizzate per l’occasione ed invitandovi, come già accennato in trasmissione, a mandarmi le voste fotografie con la bandiera tricolore per potere realizzae un bellissimo video fotografico che manderemo in onda durante una puntata di GRAN SPORTELLO ITALIA.
E come ha detto Benigni “Siate felici e se la felicità qualche volta si scorda di voi, voi non scordatevi della felicità!”
alle 19:00 di venerdì, 18 Febbraio 2011
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Leggi Commenti (183) |
18 Febbraio 2011 alle 19:09
Grazie per compartire con noi questo grande evento. Tu fantastica in un luogho di privilegio, tutta di rosso e sorridente, una bella fiore.
Complimenti e a domani. Bacione prncipessa della RAI. Lujan
18 Febbraio 2011 alle 19:09
Francesca, condivido con te questo momento Benignano, indimenticabile.
Questo patriottismo traspirava da tutti i pori ed io come Italiana all’estero,
mi sono sentita ancora piu’ orgogliosa di essere Italiana piu’ di quanto lo sia mai stata.
Spero solo che abbia toccato anche tanti Italiani che hanno edificato una corteccia
anti-italiana senza rendersene conto. Spero in un futuro migliore per la nosta ITALIA
e per le nuove generazioni che verranno.
Grazi Benigni e VIVA L’ITALIA
18 Febbraio 2011 alle 19:10
Cara Francesca,
sono pienamente d’accordo con te sul messaggio di Benigni. Una presentazione come la sua e’ difficile ottenerla da qualcun altro. Non sempre apprezzo le esagerazioni della sua esuberanza, ma la celebrazione del Centocinquantesimo dell’Unita’ d’Italia fatta di sua mano e’ stata certamente fantastica.
Un abbraccio,
Giorgio
18 Febbraio 2011 alle 19:20
Cara Francesca,finalmente mi faccio viva. Penso che l’occasione lo meriti. Anch’io ho provato un’emozione così grande come se fossi italiana. Da una parte con Toto Cotugno cantando L’italiano che mi piace assai….Però…QUELLO DI BENIGNI MI HA FATTO PIANGERE, PERCHÉ NON È CHE CANTAVA, SUSURRAVA L’INNO. BRAVISSIMO ROBERTO!!!!!!
SIAMO FELICI!!!!!!
Abbracci a tutti i partecipanti del blog
18 Febbraio 2011 alle 19:24
Grazie Francesca per dividere con noi la tua e la nostra identita ,di essere Italiani, non voglio parlare di politica, ma mai come in questo momento, avevamo di bisogno di sentire queste parole, dette da un grande attore da oscar come Benigni,VIVA L’ITALIA E VIVA LE CELEBRAZIONE , PER I 150 ANNI DI UNIONE, COME DICE MORANDI DOBBIAMO ESSERE UNITI E VICINI.
18 Febbraio 2011 alle 19:32
Troppo forte!!! Benigni cantando l’inno di Mameli ha detto tutto.
Abbraccio per Francesca e tutti i bloghisti, Amparo Margarita
18 Febbraio 2011 alle 19:45
GRAZIE BENIGNI GRAZIE FRANCESCA PER FARCI QUESTO REGALO
VIVA L”ITALIA
18 Febbraio 2011 alle 19:50
Ciao Francesca,In Italia ci vorrebbero piu BENIGNI,Veramente i suoi quaranta minuti sono stati molto commoventi,specialmente per noi che siamo all’estero,e che non abbiamo mai dimenticato la nostra BELLA ITALIA.
Speriamo che i politici riflettassero un po cosa e l’Italia e quanti sacrifici ce voluta per fare una Italia Unita,Che lo stanno distruggento con i gossip si trovano su tutti i giornali del mondo.
BUONA GIORNATA FRANCESCA. Umberto da Philadelphia.
18 Febbraio 2011 alle 20:02
BENIGNI : UN GRANDE!!!!!!!!! Un Italiano vero che ha fatto e continua a fare onore all’I T A L I A nel mondo intero, come la maggiore percentuale degli italiani che risiedono all’estero.- L’ITALIA e’ l’infanzia e la giovinezza di ognuno di noi;e’ quello che portiamo dentro nelle strade del mondo , la parte migliore di noi stessi.-NELLE MALINCONIE DELLA SERA E DELLA VITA E’ IL RICHIAMO ALLE RADICI DEL GRANDE ALBERO.-Vederla cosi’ divisa, cosi’ faziosa, cosi’ avvelenata da odii e meschinerie tribali : CI FA VERAMENTE MALE.-Lavorando in una compagnia U.S.A., circolava una rivista tecnica interna.- Sempre c’era una pagina dedicata alla nostra ITALIA con qualche squarcio panoramico del BEL PAESE con questa frase: L’ITALIA NON E’ UN PAESE………….E’ UNO SPETTACOLO!!!!!! W BENIGNI…….W ITALIA
18 Febbraio 2011 alle 20:02
Ciao Francesca,
Grazie a te ed a Benigni di averci portato un po’ di Patriotismo nei nostri cuori, anzi di averci fatto un pieno di ”Amor Patrio” che ultimamente sembra di volersi estinguere.
W gli Italiani, e che Dio Protegga e benedisse la nostra tanto amata Patria.
God Bless Italy!!!
18 Febbraio 2011 alle 20:05
Carissima Francesca,
condivido il tuo messaggio di un grande Benigni per l’interpretazione del nostro inno.
Per quello che riguarda gli altri 15 minuti, guardato dai 15 ai 18 milioni d’italiani, meglio dimenticare.
E’ da un bel po’ che il nostro Roberto nazionale non fa altro che parlare di Silvio Berlusconi e di insultarlo.
Il Premier ha i suoi vizi e difetti, ma il Festival Rosso, condotto dal bolognese Morandi ha dimenticato che e’ creato per fare ascoltare la musica e di lasciare la politica a parte.
Non parliamo della parodia offerta dalle due “iene”, a cui Morandi sta lasciando troppo spazio per ironizzare sulla politica. Ti sputtanero’ dedicato al duello Fini-Berlusconi.
Peccato che Morandi non e’ all’altezza per presentare San Remo. Molti rimpiangono il grande Pippo Baudo.
Devo ammettere che come musicista ed amante della musica italiana, sto provando una grande delusione per il SanRemo 2011.
Scusami se mi sono sfogato nel tuo blog,
.
Ti abbraccio,
Enzo
18 Febbraio 2011 alle 20:07
Ho visto Benigni ieri (TG1) e ho sentito una fortissima emozione….mi ha fatto ricordare mio nonno che fu arrestato durante la guerra solo perché era italiano. Eppure mi ha fatto pensare nei parenti in Italia che dovettero e che pure oggi devono difendere la patria italiana.
È stata una sorpresa sentirlo cantando l’Inno di Mamele.
BRAVO BENIGNI!
18 Febbraio 2011 alle 20:11
Il Soldato
E` il Soldato, non il giornalista che ci ha dato la liberta` di stampa.
E` il Soldato, non il poeta, a darci la liberta` di espressione.
E`il Soldato, non il sindacalista, a darci la liberta` di dimostrare.
E` il Soldato, non l’avvocato, a darci la liberta` di avere un processo legale.
E` il soldato che saluta la bandiera, che rende servizio alla bandiera,
e che di cui bara sara` coperta dalla bandiera e che ti permette di liberamente protestare in modi banali anche all’estremo di mettere in fiamme la bandiera.
Quando incontrate un soldato ringraziatelo per il suo servizio alla Patria e di aver protetto la nostra liberta per secoli!
18 Febbraio 2011 alle 20:30
Carissima Francesca, sono contenta che hai preso questo spunto e spero tanto che gli italiani capissero veramente questo monologo e in particolare cio` che il Mameli espresse in questo Inno . Sono orgogliosa di definirmi italiana e per tutti i sacrifici che i miei diretti antenati hanno dato e fatto per la loro patria. Grazie al Signor Benigni per la sua iniziativa e a te per averci dato l’opportunita` di esprimere i nostri sentimenti verso la terra che ci ha dato i natali. Viva l’Italia!
18 Febbraio 2011 alle 20:36
CARISSIMO ENZO AMARA,
Sono pienamente d´accordo con te, non ho assistito Benigni, lo stimo molto come attore, e non dovrebbe essere di parte in questioni politiche, solo per il fatto ,che tutti che pagano il biglietto, siano di destra di centro o di sinistra per vedere il suo spettacolo, e non per sentire frasi deleteree su Berlusconi, che ne abbiamo abbastanza di questa condotta di basso livello. Gli italiani sanno che Berlusconi è stato votato dalla maggioranza punto e basta, voltete fare opposizione? fatela ma con serietà, non abassando il livello etico e rispettando la maggioranza degli italiani. Non mi prolungo oltre perchè, non voglio farmi il cattivo sangue. Ma ci sono cose più serie e importanti da costruire in politica, che odiare e parlare male del Primo Ministro degli Italiani che contano e vivono di luce propria.
Fernando Fancelli.
18 Febbraio 2011 alle 20:52
Francesca,solo due parole per dirti che a causa dell’orario di lavoro ho solo potuto vedere Benigni alla fine che cantava l’Inno di Mameli a modo suo.Da quello che ho visto mi e’ piaciuto,non posso commentare su cio’ che dice l’amico Enzo Amara poiche’ non ho visto.Pero’ se come dice Enzo, Benigni ha sparlato di Berlusconi,questa non e’ cosa da fare in quel luogo.Noi Vesuviani presto ci riuniremo per celebrare l’unita’ d’Italia e poi spediremo una bella foto con il tricolore a Gran Sportello Italia.Un caro saluto a tutti e a te in particolare,Roberto.
18 Febbraio 2011 alle 21:07
Ciao!
Benigni sempre Benigni!
Guardate: http://www.youtube.com/watch?v=XC20luIKn-s
Viva l’Italia!
Lina + Robert
18 Febbraio 2011 alle 21:09
Carissima Francesca faccio conto che scrivo solo a Te, ma non é vero nel fondo sono contentissimo che tutti i connazionali del blog possano leggere
le idee che Io spongo in questo scritto. Mi riferisco al grandissimo Benigni
sono un assiduo spettatore della Rai International, quindi ho visto al fantastico Benigni, TU giá hai descritto con lusso di dettagli di detta presentazione allora che rimane per me un italiano con la sangue tricolore,
nel finale anche i lagrimoni erano tricolori. Grazie Francesca e grazie anche a i connazionali che mi hanno letto. Ciao a tutti.
18 Febbraio 2011 alle 21:11
Carissima Francesca,
io non sono riuscita a vederti, leggo solo i commenti, ma devi essere contenta di essere lì.
In verità a me è piaciuta molto anche la prima parte di Benigni, ha dato una lezione quasi scolastica del senso dell’inno, che a me è stata molto utile inquanto non è che la capivo molto.Un poco giocosa, va bene, ma è la sua personalità, il suo modo di essere, ormai lo sappiamo, non guastava…
Magistrale è stata la lettura interpretativa dell’inno, ha reso l’idea della storia del vero significato, non c’è orgoglio solo, c’è tristezza, malinconia in questa vittoria, come in tutte le cose vere e che hanno significato.
Insomma, io credo che l’inno dovrebbe essere sempre recitato così, come quasi una preghiera, come una supplica, è stato molto bello.
Quanto alla politica nel festival è semplicemente cattivo gusto, sia contro chi sia, non c’entra per niente, ma se lo permettono no? `C’è una direzione del festival, non è il povero Morandi l’unico, lui è una pedina del gioco, e lo mettono loro dove vogliono, penso.
Quanto alle musiche poche o molte poche si salvano, sembra che stonino addirittura, io se andassi quasi quasi canterei come alcuni di loro, è quanto dire…sono un guaio, ma però ho le orecchie buone e mi facevano male.
Io credo che questo dovrebbero stare attenti e molto, alla fine è il festival della canzone italiana.
Altr critica è agli invitati stranieri che non hanno contribuito con assolutamente niente ad un festival della canzone. oppure che cambino il nome per Festival della Baldoria, allora sì, c’entra tutto.
Bè ho detto la mia, io aspetto il mio caro Morgan, almeno sà cosa dice e conosce il suo mestiere, fossero tutti così…spero venga stasera. Adesso solo aspetto lui.
Un bacione e sono contenta che ti sia toccata questa emozione
Anna
18 Febbraio 2011 alle 21:59
Quello che Roberto ha espresso dal palco dell’Ariston di San Remo e’ quello io provo tutte le volte che sento l’inno di Mameli che canto a volte ad alta voce a volte solo dentro di me. Nel 2006 alle olimpiadi di Torino ero allo stadio con i miei figli , nati in America , che mi chiedevano se capivo quello che stavano suonando, e con il cuore pieno di emozione ho cercato di spiegargli il significato di quelle parole. Mi sarebbe piaciuto che Benigni fosse con me quella sera perche’ la sua versione e’ senzaltro migliore della mia. Io spero che il suo messaggio sia entrato in molti cuori , dicono che c’erano 20 milioni di ascoltatori , e nel futuro qualcuno vada su Youtube e se la rivedano perche’ e’ veramento una cosa unica che non si era mai vista alla Tv italiana.
18 Febbraio 2011 alle 22:18
INFORMIAMO TUTTI I LETTORI DI PRONTOFRANCESCA CHE LA PROSSIMA PUNTATA DI GRAN SPORTELLO ITALIA ANDRA’ IN ONDA AD UN ORARIO DIVERSO PER CONSENTIRE LA VISIONE DELLA SERATA FINALE DEL FESTIVAL DI SANREMO.
NOND E SUD AMERICA: DOMENICA 20 FEBBRAIO ORE 03:15 (ora italiana)
ASIA ED AUSTRALIA: DOMENICA 20 FEBBRAIO ORE 09.45 (ora italiana)
AFRICA: DOMENICA 20 FEBBRAIO ORE 18.00 (ora italiana)
18 Febbraio 2011 alle 22:26
I saluti per Francesca e a tutti voi!!!!Veramente Roberto Benigni a dato una ITALIANITA al Festilal di San Remo..con le cose che circolano in Italia ce lo volela,poi la FRANCESCA con questo scritto profesionale lo ha ancora di piu’ rivalorizzato! Complimeti e GRAZIE A FRANCESCA!!!!Poi la nostra Francesca giorni fa’ a San REMO a partecipato a una trasmissione,che non dico il nome,era di una eleganza favolosa, con una capigliatura da mozza fiato ed ha preso il primo posto della trasmissione!!!Complimenti!!! e no comment!!! Buon carnevale!! saluti a tutti COMPLIEMTI E AUGURI ALLA NOSTRA FRANCESCA!!!LUIS!!!!
18 Febbraio 2011 alle 22:32
Brava Francesca per avere aperto questa stupenda pagina! Benigni ieri sera ha letteralmente “superato se stesso”: giusto da parte tua averlo definito BENIGNISSIMO. Una cosa che non ha sottolineato, purtroppo, è che cavalcava un cavallo bianco…dello stesso colore di quello di Vittorio Emanuele II a Teano!
Originalissimo, e di stile tutto suo, il richiamo dei colori della nostra bandiera ad un passo della Divina Commedia…ma chi ci avrebbe mai pensato?
Complimenti anche a Morandi e alla sua squadra, “unita” al pari dell’Italia, per la conduzione del festival. Comunque…ieri sera, che ci crediate o no, ho avuto un’idea in sintonia con lui e domani mattina a scuola sarò il primo insegnante a realizzarla…in primissima anteprima!!!
Ieri sera mentre l’ascoltavo (carta e matita in mano per prendere appunti: oltre ai passi da te citati, Francesca, ne ho sottolineati anche altri) ad un certo punto ho pensato: “Sabato mattina questo suo intervento a San Remo l’ho farò vedere ai miei alunni a scuola”. Poiché già conoscono la prima strofa dell’Inno di Mameli e visto che amano pure Benigni, avranno modo di capirne anche le altre e conoscere un po’ di storia dell’Italia.
Prima di entrare in prontofrancesca stavo guardando i commenti alla serata di ieri sera e che ti trovo? Che Gianni Morandi ha avanzato l’idea di proporre l’intervento sull’Unità d’Italia di Benigni nelle scuole. Quindi sarò io il primo insegnante a presentare ai miei studenti, appunto in anteprima, questa nuova lezione di italianità…sentimento Patrio a cui “educo” i miei “nipotini del sabato” con particolare attenzione ed impegno.
Seguendo le indicazioni di Giuseppe di Toronto ti ho vista anch’io, cara Francesca, di rosso vestita a San Remo…dove sta entrando Monica Bellucci proprio adesso.
Intanto un saluto e un abbraccio a tutti ovunque voi siate, Giuseppe
18 Febbraio 2011 alle 22:41
Nel precedente intervento laddove dico “mentre l’ascoltavo”…mi riferivo a Benigni (e non a Morandi, come si potrebbe pensare) e quindi avrei dovuto scrivere: “mentre ascoltavo Benigni”.
Ancora un saluto e ciao, Giuseppe
18 Febbraio 2011 alle 22:55
Penbso che e` stato il momento piu` bello per tutti gli italiani, in Italia e nel mondo. In Questo mese dovremmo pensare ad essere uniti e fare in modo che l’Italia sia la grande Italia di una volta, che i politici dovrebbero fare politica non pettegolezze. Non si pensa a governare ma parlare male degli altri. Noi in Canada viviamo bene sia con un partito o con altro perche` in Italia questo non avviene.
In Canada quando sentiamo l’Inno di Mameli quasi tutti ci uniamo in coro e per noi e` una grande emozione in qualunque occasione.
Viva l’Italia
18 Febbraio 2011 alle 23:14
Francesca, Benigni,è stato grande!!!! Ieri sera a emozionato, tutti gli italiani presenti al festival di San Remo, e tutti quelli che hanno seguito il festival.
da tutta l’Italia.
molto interessante la sua entrada con il cavallo bianco, e con la bandiera tricolore italiana.
Francesca, sono contento che ai scritto questo testo su Benigni, ed l’unità d’Italia, che mi sta molto al cuore.
Su questo , non ho altro che dire VIVA L’ITALIA, ed viva il festival di San Remo
Domani è il compleanno di Roberto e Mafalda Giordano, approfitto per augurare loro, un buon compleanno, per domani, con un grande futuro nell’avvenire. Ed un buon fine settima, a Niagara Falls’
Ciao a tutti Frasncesco
18 Febbraio 2011 alle 23:41
A Francesca e agli amici italiani a cui possa interessare.
Il mio bisnonno Alessandro Scuvero lottò per la Unione d’Italia e ricevette 3 medaglie che divise tra le 3 figle.
La mia nonna Ernestina Scuvero conservo la sua che è tuttora con me.
Ma come il mio bisnonno era Reppublicano, quando tutto terminò e l’Italia divenne un Regno Unito con un Re, lui si scocciò, si sposò con la mia bisnonna che apparteneva ad una tradizionale famiglia piemontese e venne in Brasile.
Qui, dopo aver acquistato delle terre, divenne “fazendeiro”, ma mantenne le sue idee liberali e diventò “abolicionista”, ossia, a favore della fine della schiavitù. Era cosi impegnato nel suo ideale che alla fine ebbe il suo nome dato a una via qui a Sao Paulo.
Quando la mia nonna mi raccontava tutte queste cose, io abitando a Torino, avevo l’impressione di ascoltare storie del “farwest”, ma felicemente tutto {e stato una meravigliosa realtà.
VIVA L’ITALIA!!!
Lina
18 Febbraio 2011 alle 23:52
Caro Enzo Amara,
Hai detto delle sacrosante verità come quella per esempio che ogni occasione è buona per fare politica, anche durante il Festival di Sanremo. Io però credo anche nell’intelligenza degli ascoltatori italiani che sanno discernere le cose buone dalla tanta spazzatura. Le ultime statistiche demografiche (exit polls) e gli ultimi sviluppi politici alla Camera ed al Senato confermano questo mio punto di vista.
Per quanto riguarda la professionalità del presentatore del Festival hai fatto centro. Ad ognuno il proprio mestiere: Morandi è bravissimo come cantante ed in molti altri campi, ma il suo posto non era all’Ariston. Si è perfino dimenticato di dire che una buona parte dei 17 milioni di telespettatori del Festival arriva da luoghi diversi dall’Italia e dall’Europa. È vero che ha fatto ammenda, ma questa papera è solo una delle tante.
Anche questo comunque fa parte del folklore italiano e gli italiani veri sanno che ogni tanto devono saper ridere di sè stessi, disuniti come sempre, ma capaci di festeggiare insieme (o quasi) l’Unita d’Italia.
Ciao e un abbraccio a Francesca,
Giorgio
19 Febbraio 2011 alle 0:22
Dal 1820 ai nostri giorni moltissime donne, uomini, ragazzi e ragazze hanno dato il loro lavoro e la vita per fare l’Italia, una, libera, indipendente, repubblicana, ricca. Dico ricca perchè mai come oggi moltissimi di noi vivono una vita di così alta qualità. Bisognerebbe abbassare il vertice del triangolo ed allargare di molto la base affinchè tutti possano godere di questo benessere che la patria ci offre. E`necessario mantenere questo stato di cose a lungo, direi per sempre, affinchè tutti i nostri figli e nipoti possano proseguire a godere di questa bella, grande, ricca Patria. Per proseguire non è necessario dare la vita come i nostri martiri del Risorgimento e delle varie guerre, ma necessita vivere la vita onestamente tutti i giorni, lavorare onestamente, credere in noi e non mollare mai . Gli italiani hanno creatività e mille risorse ed allora mettiamole in atto per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti, per l’Europa, per il Mondo.
19 Febbraio 2011 alle 1:02
Carissima Francesca
Grazie di aver messo il video di Benigni, mi ha fatto sentire veramente italiana, anche se ho perso la mia cittadinanza, ho pianto nel silenzio, mentre guardavo.
Gl’ Italiani nel mondo, non se l’ ho dimenticano da dove vengono, questo si’ che’ e’ un attestato.
Be fra’ 1 mwse saro’ nella mia Patria ed festeggero’ li’, i 150 anni.
Ciao a presto, bacioni a te ed alla car Nonna Lea ed il tutto gli bloghisti.
Con affetto Maria
19 Febbraio 2011 alle 1:49
Salve RAFAEL, ben tornato a casa, tu devi fare una retrospettiva del blog,
tutti parlano della bicicletta con grande entusiasmo, beato te che la usi.
Saluti, non dimenticare, scrivi.
BRUNO TOZZI, sei a Roma? Ti pensavo a Thailandia, e certo tutto lo che
dici dell ITALIA, la pace e sempre creativa. La guerra e sempre cativa e gli italiani siamo gente di lavoro e di famiglia. E abbiamo un patrimonio artistico e culturale che con grandezza hanno legato nostri antenati.
Saluti e a presto. Lujan
FRANCESCA grazie per compartire. Bacione
LEA tvb. Lujan
19 Febbraio 2011 alle 2:35
Cara Francesca,
questa 3a serata di Sanremo,che per me é stata la piú bella, rimarrá nella storia dÍtalia e del festivial. Benigni é stato semplicemente STUPENDO.
Non ho parole,solo grandi emozioni che sfocciano tremule dagli occhi .
Grande, semplicemente GRANDE !
Grazie a te , Francesca ,per evercelo riproposto.
Anche se c’ é La Lega , anche se il governatore della regione non vuole festeggiare , anche se ancora sentiamo il nord e il sud, anche se ancora siamo superficiali in molte nostre posizioni ,nulla ci toglie la bellezza di essere
italiani portatori di tutti quei valori che Benigni ha rievocato.
un saluto grande , grande.
giovanni
19 Febbraio 2011 alle 2:36
patriottismo nato puro italiano e la nostra cara francesca non poteva mancare a farlo resaltare. auguroni.
19 Febbraio 2011 alle 2:37
Come sempre Francesca hai scrito delle parole molto giuste per tutto cio che acaduto nella serata del Festival de San Remo e la serata speciale dei 150 Anni dell·Unita d·Italia, il monologo de Benigni ci ha fato emozionare, anche a noi che non esendo natti li, ma che ci sintiamo Italiani di cuore, aviamo imparato ad amarlo, la vostra Historia e bellisima, la vostra Musica e la migliore nell Mondo, Gianni Morandi, pese a certe papere, lo ha fatto bene, Un grande della Musica, ma sopratutto come Essere Umano, molto sensibile a tutto cio che acade atorno a lui, no gradisco come lo hanno detto parechie persone nell block tutto cio che hanno parlato de Berlusconi, la politica no centraba per niente nell Festival, la satira dei due personaggi, e fuori luogo, gia se ha parlato fin tropo ci sono tante cosse importante di fare e di parlare, come la Musica che ci unisce, tutte le canzone per celebrare l· Unita sonno state interpretate favulosamente bene, quella de Toto Cotugno, Il Italiano, quella de Anna Tatangelo, Mamma……. la de Albano, la de Anna O. insoma tutte, e quella cantata de Gianni Morandi deGianni Bella _ Mogol era veramente bellisima, me ha fatto vedere a Gianni M, cosi emozionato che ho pianto, tropo bella, queste le cose che vogliamo vedere e sentire nell Festival piu importante della Musica Italiana, La Musica forma parte del Arte, e della sensibilita Umana, lasciatecile godere, un abraccio a tutti, che vinca il migliore, anche se io tifo per Anna Tatangelo e Giggi D·Alessio, BASTARDO ,e la sua canzone………….
19 Febbraio 2011 alle 2:47
A coloro che ci hanno dato l’Unita’ e la dall’oppressore austro ungherese e dai Borboni.
Sono orgoglioso di condividere il loro nome, come lo sono tutti i Giuseppe del Mondo!
http://www.youtube.com/watch?v=tJzrPJqufiQ&feature=related
19 Febbraio 2011 alle 2:51
cosí,dentro una núvola di fiori
che dalle mani angeliche saliva
e ricadeva in giú dentro e di fori,
sovra CANDIDO vel cinta d’ uliva
donna m ‘ apparve,sotto VERDE manto
vestita di COLOR DI FIAMMA VIVA .
Divina Commedia : Purgatorio , canto XXX 28-33
grazie Benigni , io non lo sapevo !
saluti
giovanni
19 Febbraio 2011 alle 2:54
Cara FRANCESCA……veramente ti stavo aspettando……..bellisima questa tua pagina, e grazie per condividere il video, sai che non posso vedere la RAI col mio cable, veramente magistrale Benigni !!!!!!!
Un bacio a te ed a tutti i nostri amici del blog!!!!!!!! buon fine settimana e tanti auguri di buon compleanno a ROBERTO e MAFALDA!!!!!!
19 Febbraio 2011 alle 3:01
Cara Francesca hai detto bene l’intervento di Benigni è stato “Un percorso tra storia, poesia, letteratura, politica, attualità e naturalmente momenti di sagace comicità….
Un monolgo durato ben quaranta minuti in cui il “Benignissimo” non si è concesso nemmeno una pausa per bere.”
consentimi riportare uno stralcio della nota della giornalista Mariella Cortes su una dimenticanza e un errore in questo “Esegesi dell’Inno di Mameli ”
“Sono sorpresa e delusa che in mezzo a tutto il “memorabile” ripetuto allo strenuo da Roberto Benigni non ci sia passata, nemmeno di striscio la Sardegna, una delle regioni d’Italia che nel corso dell’Unità d’Italia ebbe un ruolo di certo non di contorno.
Da cosa iniziare? Dagli 11 deputati presenti in Parlamento, dall’ altissimo tributo versato anche dai nostri soldati alla causa nazionale (e, sì, pure loro cantavano sottovoce Fratelli d’Italia per farsi coraggio mentre dalla nave che li portava in continente volgevano l’ultimo sguardo alla loro terra) oppure, per rimanere in tema, dei nonni sardi di Goffredo Mameli?
E come dimenticare che Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi, è sepolto nell’isola di Caprera, in Sardegna, isola che elesse a sua dimora dopo la perdita di Nizza e, dove, come disse la figlia, ci visse per “elezione e devozione”? E’ difficile constatare come nel corso dell’ Ottocento la mia isola, tra intrighi politici e viaggiatori attratti dal mito dell’incontaminato, ai viaggi e agli studi del La Marmora, fosse considerata maggiormente che oggi, a distanza di centocinquant’anni.
“Infine, vorrei ricordare a Roberto Benigni che la storia di Cixiri che Benigni trasla in Sicilia, si rifà alla cacciata dei piemontesi dalla Sardegna (1794!) quando a Cagliari gli si chiedeva di dire cixiri, ceci nella versione sarda.
Celebriamo l’Unità d’Italia, vero sacrosanto. Ricordiamo il Risorgimento Ma ricordiamo che l’Unità viene dall’insieme di tante piccole realtà, tutte ugualmente importanti e tutte, tu
19 Febbraio 2011 alle 3:12
In pochi lo sanno ma l’autore (a soli 19 anni nel 1847) dei versi (testo completo) dell’Inno di Mameli, già molto diffuso e addirittura censurato quando i Garibaldini ne fecero la colonna sonora della loro impresa dei mille, il patriota ed eroe Goffredo Mameli aveva sangue sardo nelle vene. E non me lo assicura soltanto il mio barbiere, che anche lui di cognome fa Mameli (basta guardare la diffusione geografica del cognome Mameli in Italia per comprendere le direttrici principali dell’emigrazione sarda in Italia), ma anche wikipedia.
Gotifredo Mameli dei Mannelli era infatti l’erede di una famiglia aristocratica sarda per parte di padre (Giorgio, contrammiraglio della flotta sarda, l’eroe di Tripoli, era cagliaritano, cit, secondo nuove fonti invece l’origine della famiglia andrebbe ricercata a Lanusei) , mentre la madre faceva parte della famiglia aristocratica genovese degli Zoagli.
Circa la bella ed eroica storia della vita di Mameli, l’eroe-bambino che impugnò la spada a 18 anni contro l’esercito borbonico, sbalordendo persino lo stesso Garibaldi per la sua audacia, per poi perdere la vita 3 anni dopo nelle epiche giornate della repubblica romana (cit.),
Per chi gradisce leggere intera la nota di Mariella Cortes
Chi si ricorda della Sardegna?
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cari saluti a te francesca a tutti gli amici e amiche del saloto
19 Febbraio 2011 alle 3:25
link sulla notaTutto su Goffredo Mameli, il poeta e patriota sardo-ligure che scrisse l’inno d’ Italia
http://sardegna.blogosfere.it/2010/06/tutto-su-goffredo-mameli-il-poeta-e-patriota-sardoligure-che-scrisse-linno-d-italia.html
19 Febbraio 2011 alle 3:33
Cara Francesca,
Cari amici,
Benigni e’ un grande, come pure lo e’ Morandi. Su questo, credo, nessuno può dire il contrario.
Che San Remo sia il Festival della Canzone e che non dovrebbe essere usato come arena politica …. vero!
Ma, mi sembra che in Italia oramai ognuno faccia come gli pare, mettendo sempre l’ altro o gli altri di fronte al fatto compiuto.
“Lo faccio perché posso”, e’ il modus vivendi in Italia, o mi sto forse sbagliando?
La legge del più forte, o del più ricco, o del cognome più “importante”, come se il cognome facesse la persona….. o del raccomandato “più raccomandato” ,……..
Io, orgogliosamente ITALIANO, sono profondamente deluso dell’ Italia, come lo sarebbero di certo coloro che sono morti per la sua Nascita.
Un abbraccio a tutti, Stefano.
19 Febbraio 2011 alle 3:54
Cari, a’..mici…..ed in particolar modo Annarella,Lujan,i Francesco Canadesi,i due o tre Giuseppe Americani con Joe Pampena,grazie per il bentornato.Godiamoci questo festival…all’a’ micio…..Bruno Tozzi dico ho capito perche’ non rispondi al telefono…sei a Roma??? come sempre Salute,soldi e Amore
19 Febbraio 2011 alle 4:26
Carissima Francesca, meno male che ci ha pensato Benigni con la sua genialita a sollevare sanremo completamente piatto.
Morandi Canalis Rodiguez da spadiglio
Benigni da oscar , grazie ROBERTO TI VOGLIAMO BENEEEEEEEEE
19 Febbraio 2011 alle 5:06
Concordo con te Francesca, e’ stata un’emozione straordinaria anche per noi..!! Mi piacerebbe tanto che facessero un dvd su Sanremo 2011, per potermelo rivedere e non soltanto risentire! Passa l’idea!!!
In questo momento stiamo guardando la terza serata…..allora ciao bellissima!!!
bacio ……….bruna
19 Febbraio 2011 alle 5:28
Carissima Teresa,
Ho letto tutto ciò che hai scritto, molto interessante e ti ringrazio, ma non stiamo comemorando i 150 anni dell’UNITÁ D’ITALIA?
E già dividi quel che abbiamo unito? Scherzo, ma in verità la Sardegna ha una rappresentante già grande in te, la mia Napoli no, vabbuò che Napoli parla da per sè, ahahaha, ma non dividiamo di nuovo.Certo e bello conoscerne la storia ma non credo era il caso nel festival e neanche in questo blog, io certamente andrò a vedermi su internet altre informazioni.Grazie
Teresa, non esere tanto tanto sarda, sii anche un poco italiana, senò….
Raffaele, io vorrei solo salute e amore, senza di loro i tuoi soldi per ora non ho come usarli, quindi rinforza prima i due sopra. Grazie da una che è cascata non sà dove
Un abbraccio a tutti e scusate il parentesi
Anna
19 Febbraio 2011 alle 5:43
Grazie Francesca, Viva l’Italia, la nazione piu’ bella del mondo. Mi dispiace solo che gli Italiani non sono troppo uniti, altrimenti saremo davvero in primi al mondo. VIVA L’ITALIA
19 Febbraio 2011 alle 6:46
Anna,i soldi non danno la felicita’ ,ma aiutano ad averla,per cui se mi consenti come augurio lo inseriro’ sempre.Come stai?? Ti scrivero’ in privato nei prossimi giorni,cosi’ come vorrei fare con Lujan ed altri ,ma non tutti hanno aderito all’iniziativa di Fran di registrarsi nel libro dei contatti.Sawasdee Khrap ,si pronuncia come : Sauaddi’ cra’ la P si deve appena sentire….Statte’ bbo’ e salutame a soreta…..e naturalmente Salute,Soldi,e AMORE
19 Febbraio 2011 alle 7:50
Caro Raffaele,
Vabbuò, i soldi li terrò in cassaforte e appena in condizioni li spenderò, magari te li presto perchè di tanti che ne dai resterai senza. Io sono la formica e tu sei la cicala, ahahahahahha
Non sò come pronunziare facendo sentire la P PER ISCRITTO, ahahahahahah
la soreta stá scavando in Piauì, senza comuncazione internet ieri, spero ti legga se potrà, dalle caverne dove si incontra….
Allora a te soldi salute e amore, in quest’ordine, visto che senò devo spedirti i miei.
Un abbraccio
Anna
19 Febbraio 2011 alle 11:30
Cara Francesca,
Questo detto festival di San Remo, non mi ha convinto affatto, togliamo Benigni, mi riferisco ai cantautori, alle musiche ai presentatori. Si nota il peggioramento,quando fanno vedere alcuni brani dei fastival anteriori, cui le musiche più armoniose, intelligibili, invece quelle odierne, mi sembrano degli esaltati, neurotici, con urla che non riesci neppure a capire quello che dicono, poi senza contare la musica, anzi il rumore,eppure quanta gente ha pagato per vedere questo scempio, detto festival di San Remo.
A mio avviso, e da quanto i miei parenti scrivono, sul momento attuale l´Italia ha poco da commemorare, anzi un po tutti i paesi sono ad un bivio economico e di identità. Diceva Gino Bartali ,è tutto da rifare, e come in tutte le cose della vita, il continuo rinnovamento, chi si ferma è perduto, detto di Mussolini.
Quanto all´inno di Mameli, non é che mi sia orecchiabile, preferisco VA PENSIERO come inno nazionale. Ma gusti son gusti ,diceva il topo che si succhiava la coda.
Speriamo che si ricordino dei programmi , di Antonella Clerici in,Ti mando Una Canzone, ecco questi sono veramente un orgoglio da gustarsi, sia come presentatrice, sia come sentire le voci e la musica dei grandi piccoli. Orgoglio Nazionale.
Fernando Fancelli.
19 Febbraio 2011 alle 11:55
Cara Anna ,sbagli non sto dividendo nulla ,sull “unità” ci sarebbe tanto da dire , di quanto hanno perso Napoli e il regno delle due Sicilie ad esempio o il Regno di Sardegna divenuto nel regno d’Italia e e tanto altro,e non ho detto nulla appunto per non creare polemica ne divisioni .ne ho parlato di politica nel del fatto che “”Italia ricca”come la descrive l’amico Tozzi ha mandato via milioni di italiani .
Mariella Cortes è una grande giornalista e ha segnalato un fatto che si ripete della Sardegna l’itala solo si ricorda per andare in vacanze,
riascolta l’intero discorso di Benigni ,infatti era un risunto della storia del unita del Italia e del inno di Mameli no?
al meno poteva sapere del origine sardo del autore del inno Italiano .poi situare in Sicilia una fatto storico accaduto in Sardegna…
Come ben a detto Mariella “Celebriamo l’Unità d’Italia, vero sacrosanto. Ricordiamo il Risorgimento Ma ricordiamo che l’Unità viene dall’insieme di tante piccole realtà, tutte ugualmente importanti e tutte ,tutte degne di nota”
un abbraccio
Teresa
19 Febbraio 2011 alle 12:10
Caro Fernando vero che gli inni nazionali sono nati in tempi di guerra , devo dire che sono troppo belici per mio gusto e che a me piacerebbe cambiarli per inni alla pace e alla vita e non alla morte,
“Va pensiero ” mi piace e emoziona ogni volta che lo ascolto ,devo dire però che è un bellissimo brano del Nabucco ,quindi non mi sembra affatto che possa diventare l’inno del Italia , l’inno degli ebrei schiavi in Babilonia che piangevano per la”patria lontana e perduta e le torri aterrate di Sion”
cari saluti Teresa
19 Febbraio 2011 alle 12:16
Cara Teresa, tu sai benissimo che io non ho una conoscenza profonda, neanche superficiale veramente della storia dell’Italia. Purtroppo.
Ma tu stessa dici che è fatta di tante piccole, ed io aggiungo, anche grandi, realtà.
L’esposizione di Benigni è stata diddattica, non credo era pretensione di esaurire l’argomento, ed anche così è stata lunga, quindi non credo c’era possibilità di estendersi oltre.
Almeno a me ha fatto questo effetto. Allora doveva ricordarsi o meglio, menzionare tante altre cose come te stesso dici.
Ma non l’ho detto per criticarti no, lo sò che sei una forte espressione della Sardegna, ma appunto, sei molto sarda e Benigni ha spiegato solo l’unità in modo succinto. Poi ha anche recitato l’inno. È stato equilibrato.
Mica te la sei presa no? Un abbraccio; tra l’altro ti ammiro molto per il tuo lavoro di diffusione della tua terra, e questo suscita…critiche.Poi la mia mica vale tanto.
ciao
Anna
19 Febbraio 2011 alle 14:22
Cara Francesca,
desideravo scrivere prima in riguardo dei tuoi “balletti” su Grand Sportello Italia, tuttavia non mi e’ riuscito farlo prima ed ora eccomi qui:
Gia’ dalla prima volta che facesti il balletto sul finale del programma scrissi che era carino ed avresti dovuto farlo spesso.
Ed ora lo ripeto perche’ rende molto al tuo programma “Grande Sportello Italia”.
Lo dico perche’ i commenti dei tuoi spettatori riflettono la popolarita’ del programma.
il giorno che ballasti alla musica di “YMCA”, ho ballato con te, seppure tu non mi vedevi.
Chissa’?….Quanti spettatori nel mondo balleranno con te seppure non visti?
Cari saluti ed un abbraccio
Gianni/Bostonia
19 Febbraio 2011 alle 14:29
Teresa ed altri che come me potrebbero essere voci fuori dal coro,dico semplicemente che la storia e’ sempre scritta dai vincitori.Mi ero astenuto finora dal commentare perche’ conscio della sterilita’,spero solo che un giorno sia fatta luce .Oggi abbandonando i rancori di discendente dei vinti dico Viva l’ITALIA e cerchiamo di farci sempre onore e soprattutto di rimanere uniti,e’ utopia pensare di dividerci,vogliamoci tutti bene……..
19 Febbraio 2011 alle 14:48
Simpaticissimo Benigni e forte la sua ironia…ho riso molto durante il suo monologo…ma mi ha emozionato alla fine…Bravissimo Benigni e bellissima e brava come sempre Tu Francesca….Saluti a tutti
19 Febbraio 2011 alle 15:37
Cara TERESA FANTASIA,
Hai ragione sul … vá pensiero del Nabucco,che non si addice perfettamente ad essere inserito come inno nazionale.
Certo che trovare un consenso, per cambiare l´inno di Mameli ,non sia semplice.
In tutti i casi ,quello che conta sono, il percorso che lungo la storia dei secoli ,gli italiani si hanno fatto onore nel mondo, è cosa non da poco, se prendiamo come semplice esempio Marco Polo, Cristoforo Colombo, Americo Vespucci, e tanti altri , senza contare i grandi cervelli della fisica come Galileo Galilei, Torricelli, Enrico Fermi, Maggiorana, Segre.
Riflettendo su questo immenso patrimonio culturale dello scibile umano, viene naturale sentirci onorati di essere stati nati in Italia. Speriamo che le prossime generazioni, sappino trovare la via oggettiva di questo stato quò, senza farsi imprigionare da strutture sofistiche che porterebbero al travolgimento di questa magnifica e singolare struttura., millenaria.
Sinceri Saluti
Fernando.
19 Febbraio 2011 alle 16:31
Lontano dall’Italia ma sempre con un buon ricordo e nostalgia.
Mi stupisce di aver sentito che in Italia ci siano politicanti in favore a dividere l’Italia.Per convenienza;che sono imbecilli,o sono usciti dalla casa dei mattttt.Ricordo ancora l’ino di Mameli.Benigni , io pure avrei cantato con lui…
19 Febbraio 2011 alle 16:50
quale lezione di storia ci a dato benigni molte cose che non sapevo è che o inparato , e stato un buon professore mi sono tanta commossa un saluto a tutti gli Italiani che vivono all’estero ……VIVA L’ITALIA ….CHE SARà SEMPRE NEL MIO CUORE ………un abraccio pre tè Francesca e grazie di esserci rosetta
19 Febbraio 2011 alle 17:30
Carissima Francesca,
non e’ facile seguire San Remo con Morandi come presentatore, lascia molto desiderare.
Io lancio una campagna per Francesca Alderisi come presentatrice di San Remo 2012.
Benigni e’ stato bravo solo nel discorso ‘inno nazionale”, le due iene Paolo e Luca, fino all’ultimo hanno di nuovo sputtanato Berlusconi. Non do a loro la colpa, la colpa la darei a Morandi che sta controllando il festival in un modo negativo ed ai due ha lasciato molto spazio per la politica.
Ieri sono stati eliminati due bravi cantanti, con due belle canzoni, specialmente quella di Tricarico, per lasciare in gara due suoi compagni, Vecchioni e l’altro che canta in dialetto romagnolo, che devo affermare il 95% degli italiani non capisce.
Il colmo sarebbe se Morandi lo farebbe vincere.
Se i nostri amici del blog non credono ancora all’odio che Benigni porta per Berlusconi, basta seguire il dialogo su Silvio Pellico, che in prigione scrisse “Le Mie Prigioni”, il suo commento, un altro Silvio in prigione…..
Un carissimo sauto ed abbraccio, a te, Nonna Lea, a cui chiederei un’opinione dei testi di San Remo, e tutte le amiche ed amici, vicini e lontani,
Enzo
19 Febbraio 2011 alle 18:29
Quel giorno lavoravo e non ho potuto seguire lo spettacolo ed ho vsto solo la fine.
Grazie, Francesca per avrmene fatto vedere un pezzo. Amo Benigni, mi sarebbe piaciuto una professoressa d’Italiano che mi avesse spiegato Dante come ha fatto
Benigni. Non commento il resto . Io quando canto l’inno mi commuovo sempre e chi non lo vuole ,, non lo merita Cia a tutti Maria
19 Febbraio 2011 alle 19:24
Per uno strano me evidentemente possibile caso, cari amici Lujan e Raffaele, ho a Roma un omonimo, con il quale sono comunque d’accordo su quanto ha scritto.Io sono tutt’ora in Thailandia e solo Dio sa quanto vorrei essere in Italia e specialmente a Roma o nelle immediate vicinanze. Il mio cognome e’ molto diffuso nel Lazio e nell’Umbria e quindi e’ possibile che nel mondo ed in Italia ci sia qualche altro Bruno Tozzi. Io non ho visto il festival di SanRemo ma ho visto e sentito la performance di Benigni da cui a dire il vero, conoscendo le sue caratteristiche, mi aspettavo ben altri accenti. E’ stato brevissimo e commovente e come me avra’ commosso che ha avuto la fortuna di vederlo ed ascoltarlo. Raffaele mi prende in giro dicendo che non rispondo al telefono perche’ sono a Roma, lui sa bene che sono in Tailandia visto che ci siamo parlati su messemger poco prima che scrivesse sul blog. Complimenti come sempre alla nostra insostituibile Francesca sempre pronta ad esprimere la sua bravura ed a cogliere ogni occasione. Sei tu Francesca l’unica e vera ambasciatrice degli italiani nel mondo. Un abbraccio a Francesca ed a tutti gli amici del blog. Bruno.
19 Febbraio 2011 alle 19:54
Scussi BRUNO (Tai) per la confussione…per fortuna l omonimo no ti ha perturbato. RAFAEL se ha sorpreso con mi scrito, parlando di te a Roma.
Il SMS tu lo puoi inviare de cualque luoghi dell mondo. Magari ti pensavamo a Roma e sicuramente con gioia, per te. E una espressione de desiderio, anche un bell augurone. Siate due italiani coraggiosi a Thailandia, complimenti!!! Saluti
RAFAEL questo incroccio mi sembra karmatico. Che dici tu?
Saluti, denaro, denaro, denaro e amore. Ciao alla prossima.
Non dimenticare che FRANCESCA la grande e bella ha cambiato orario oggi
ANNA atenti al orario di oggi. Bacione.
Lujan
19 Febbraio 2011 alle 22:12
Carissima FRANCESCA: Te sempre dice le cose molto bene, e in questa puntata meglio ancora: é difficile non emozionarsi con BENIGNISSIMO, cantando straordinariamente bene l’Inno di Mameli.
19 Febbraio 2011 alle 22:47
Caro Fernando grazie tuo intervento lo condivido in tutto .
Cara Anna tranquilla che non me lo ho presa per nulla ,so dialogare e accetto le critiche ,allora,le parole che ho postato sono di Mariella Cortes e le ho condivise perchè condivido il suo pensiero ,come dici tu L’esposizione di Benigni è stata didattica, ed è stata lunga,
senza pretendere di estendersi oltre. poteva ripetere meno volte Legnano ad esempio e fare qualche accenno al Regno di Sardegna e, scusa se sono ripetitiva ,visto che l’autore del inno italiano è di origine sardo poteva anche dirlo. è chiedere troppo?
Caro Raffaele hai ragione la storia e’ sempre scritta dai vincitori , come cantano gli Istentales “s’istoria iscritta dae sos binchidores ,no narat mai cosas giustas”, vuol dire che cè una altra storia la vera storia ,auguriamoci che un giorno sia fatta luce .
Non ho rancori anzi amo l’Italia ,pero per rimanere uniti bisogna che sia governata con giustizia . libertà e rispeto, in democrazia.
19 Febbraio 2011 alle 22:54
INFORMIAMO TUTTI I LETTORI DI PRONTOFRANCESCA CHE LA PROSSIMA PUNTATA DI GRAN SPORTELLO ITALIA ANDRA’ IN ONDA AD UN ORARIO DIVERSO PER CONSENTIRE LA VISIONE DELLA SERATA FINALE DEL FESTIVAL DI SANREMO.
NOND E SUD AMERICA: DOMENICA 20 FEBBRAIO ORE 03:15 (ora italiana)
ASIA ED AUSTRALIA: DOMENICA 20 FEBBRAIO ORE 09.45 (ora italiana)
AFRICA: DOMENICA 20 FEBBRAIO ORE 18.00 (ora italiana)
19 Febbraio 2011 alle 23:54
Ciao Francesca,
doppiamente emozionata io personalmente per latua trasmissione, dall’estero ci siamo sentiti immensamente commossi ed orgogliosi di essere italiani attraverso il nostro Benigni. Anch’io tanti particolari non li sapevo durante la spiegazione dell’ inno, come per esempio quando fa riferimento alla nostra bandiera nei versi della divina Commedia. Eccezionale! Anche questo è materiale nuovo da tenerne in conto. Non voglio dilungarmi sul Festival, sempre ci saranno opinioni discordanti. Penso che tu abbia ragionare introducendo il tuo intervento con questo BENIGNISSINO!!!!!!!! Ciao a tutti! Alla prossima…
20 Febbraio 2011 alle 4:24
Credevo di avere tanti amici nel blog,ma eccetto per alcuni che mi hanno fatto gli auguri di compleanno su Facebook e a Maria Rosa e Francesco che me li hanno fatti sul blog,quegli altri dove sono?Tanti saluti,Roberto.
20 Febbraio 2011 alle 4:31
Cara francesca,ho appena finito di guardare la tua bellissima puntata,ogni puntata a la sua specialità e questa è stata fantastica.
Questa volta devo dire che hai ballato il disco alla grande,con il tuo vestito splendido lucente,sei veramente una bellissima ragazza.
Complimenti ad Agostino,sono sicurissima che se andrà a SANREMO un giorno si gudagnerà il primo posto senza dubbio ,bravoooooo.
Bello com’era com’è,in Calabria ci sono posti favolosi.
Anche la signora Italia è stata bravissima nel raccontare la sua storia.
Riguardo a SANREMO,devo dire che Roberto Vecchione a cantato una splendida poesia.
Gianni Morandi nelle prime serate è stato un po imbranato,ma poi si è ripreso.
Credo che presentare uno spettacolo cosi importante non è una passeggiata.
Comunque cara Francesca brava e complimenti ,sei speciale.
Un saluto a te alla nostra nonna Lea e a tutti voi amici,buona domenica.
Maria
20 Febbraio 2011 alle 5:18
ROBERTO GIORDANO buon complenno, sicuramente siati tutti gioiosi di festeggire con te, un anno in piu, vicino a tua famiglia. Un saluto speciale di Buenos Aires, complimenti!!! Lujan
FRANCESCA: la puntata come sempre, ottima!!! Bacione.
LEA, cari saluti.
20 Febbraio 2011 alle 8:05
Caro Roberto Giordano,
Ieri ho avuto problema e mi sono anche persa il programma di Francesca ed un bel pezzo del festival
Ma se ti è gradito, sono qui per farti, di cuore, i migliori auguri per il tuo compleanno, che tu sia felice…
Anche se con un giorno di ritardo, vabene no? Auguroni.
Anna
20 Febbraio 2011 alle 10:08
mia cara Francesca,mi a tanto commosso benigni perche a ragione bisogna essere orgogliosi di essere italiani,ma se posso permettermi di dire che la canzone di albano mi e piaciuta moltissimo ciao un saluto a tutti da me iolanda
20 Febbraio 2011 alle 13:59
Buon Giorno Francesca
Come al solito il programma e’ sempre di buone notizie, ed e’ sempre piu’ allegro, da quando hai Agostino che canta tutte quelle belle melodie, quando vengo, mi devo fare una bella cantata con lui, Io la voce c’e ho abbastanza alta.
Abitando all’estero, a volte sembra che non sei piu’ un italiano, ma non e’ vero, noi qui abbiamo il sangue nelle vene ch’ e’ italiano.
A me, mi da fastidio quando le persone dicono ti sei americanizata, invece non e’ vero, sono napoletana, ed ci sono rimasta, ed l’ ho pensata sempre cosi, anche con i miei figli.
Fai una bella giornata, a presto. Un forte abbraccio Maria
20 Febbraio 2011 alle 14:12
Carissimi,
Mi é capitato guarda caso, un libro antico di Quintavalle, … Religione, Vita Terrena, Oltretomba. Parla appunto della vita di Giuseppe Mazzini, è doveroso ricordare questa figura di primo piano per l´Unità della nostra patria, L´ITALIA. è un libro interessante e molto ricco di spiritualita religiosa, abborda temi sull´amore secondo Dante ‘Dante amò… ma l´amore di Dante non è l´amore pagano, il gaio, spensierato, sensuale amore di Anacreonte e di Properzio; è un amore mesto, tromentato da un senso perenne di aspirazione ad un ideale non raggiunto. “.
Credo sia valido conoscere meglio il percorso di vita di MAZZINI, uno dei padri della nostra unione nazionale, che secondo Quintavalle, mise al primo posto.
Fernando
20 Febbraio 2011 alle 15:05
In un momento in cui l’essere Italiano all’estero spesso viene “offeso” dall’identificazione di tutti gli Italiani con alcuni personaggi pubblici e la loro condotta di vita, è stato molto bello poter invece sentire forte l’orgoglio della nostra appartenenza al nostro straordinario Paese, grazie all’incredibile performance di Benigni durante il Festival Di Sanremo.
Non ho letto tutti i commenti precedenti, ma credo che molti siano d’accordo con me nell’affermare che sarebbe importantissimo far studiare ai bambini e ai ragazzi di origine italiana che vivono all’estero la storia d’Italia, nelle scuole, o altrimenti in casa, con il contributo dei genitori, perché la conoscenza di quanto ci sia voluto per arrivare alla Repubblica Italiana attuale accrescerebbe l’orgoglio e il sentimento patriottico dei nostri figli.
Neanche a farlo apposta, anche la canzone vincitrice del Festival sottolinea l’importanza di sentirsi uniti da un comune ideale d’amore per costruire il futuro. E la nostra Italia si merita davvero, dopo tanto sforzo, un presente e un futuro migliori…
Al di là di tutte le critiche che vengono fatte sempre a questa rassegna canora, ogni anno c’è sempre qualcosa di buono da riscattare, e questa volta credo che le due “chicche” di Benigni e Vecchioni ci abbiano offerto davvero un grande impulso per essere fieri di essere Italiani.
20 Febbraio 2011 alle 17:10
Francesca ti voglio dire che io la penso come Enzo Amara.
Io capisco che non possiamo pretendere il festival di una volta
con bellissime canzoni e molti fiori pero adesso si sta esagerando
ma come non proibiscono queste canzoni che parlano di tutto
e non come prima le canzoni erano poesie.Poi la politica in certi
spettacoli non la dovrebbero ammettere perche ne abbiamo abbastanza
in altre trasmissioni poi quei 2 chiamiamoli comici non mi anno fatto
ridere affatto perche non vanno da santoro o da ballaro cosi si possono sfogare a parlare di politica comunque a me non sono piaciuti affatto.
E lultima cosa lanno prossimo manderemo una canzone siciliana vediamo se ce la prendono. Mi dispiace Francesca solo volevo sfogarmi un po un caro saluto
20 Febbraio 2011 alle 20:00
Cara ANNA credo che la puntata se ripete lunedi, cosi non ti la perde, io sono d accordo que il prossimo San Remo, sia alla conduzzione nostra cara FRANCESCA, abbiamo un anno per fare tiffo, e sicuramente altra realta per l ITALIA, perche non hanno capito che no se puo mescolare l arte con la politica, e fuori luoghi. ALBANO come sempre me ha gradito, ma il vincitore ha fatto un buon spetacolo. Sei molto carina e coraggiosa e ti penso tutto per bene. Baci
RAFAEL tu hai detto lo giusto “la istoria la scrivono il vincitore” -allora- devvi abbere altra ISTORIA, ma DIO sa che e cosi, e con questo basta. Siamo soltanto umani, e tu, con la spiritualita che te cinconda sai…
Salutami a Bruno e buona settimana.
20 Febbraio 2011 alle 20:50
Francesca, mi dispiace dirti che non ho visto il tuo programma, ma che per quel che leggo, sò che stato un altro gran successo.
Ieri sono stato fuori Toronto tutto il giorno ed non ho visto nemmeno, la finale di San Remo, ma guardando il giornale del TG, ho appreso quel ch’è successo.
Ora sta inminciano la partita di Napoli, Catania, e da sportivo me la voglia godere.
È difficele dimenticare la serata del festival, di Benigni, questo rimarrà nella storia.
Ciao Francesca, e tutti. Francesco
20 Febbraio 2011 alle 22:34
Cara Lujan
grazie delle informazioni, ma se sempre ben informata su tutto.
E quando sei così carina con me, mi sembra che parli di un altra persona…ahaha (scherzo ma é serio). Solo se capisco male e parli proprio di un altra, allora OK
Io ieri ovviamente mi sono persa anche l’ultima parte del festival che dicono sia stata molto bella, ma ormai è passata, spero la ripetino oggi.
Quanto alla politica, certo non ha niente a che vedere, ma sinceramente quei due, come personaggi comici, ignorando la parte politica, mi sono piaciuti anche. In fondo non ci stava male un stop alle musiche, poteva anche essere diverso. Ma una sfilzata solo musicale… non sò.
La musica che ha vinto mi è piaciuta molto, ma credo sia quasi l’nica in generale non m’è piaciuta nessuna molto.
Io credo che il problema é che oggi ci tengono di più a trasmettere messaggi attraverso la musica che a fare musica orecchiabile. È un tale di messaggi complicati che devi studiare la lettera…stancano, e troppe grida.
Uhè, non sono critica musicale, quindi posso dire quello che voglio.
Un abbraccio
Anna
20 Febbraio 2011 alle 23:21
Carissima Francesca le tue parole hanno sempre tanto valore,quest’anno ho seguito il Festival di Sanremo con tanta attenzione mie piaciuto tantissimo,la mia prima emozione e stata la seconda sereta quando ho visto te seduta alla prima fila vestita di Rosso eri brillande,poi la serata con Benigni un Grande,e unaltra emozione quando sul palco cera Morandi insieme a Ranieri due grandi artisti della storia Italiana,sai mia cara Francesca per noi Italiani che viviamo allestero lemozione e sempre tanta,perche abbiamo tanto sofferti per lasciare la nostra Patria,detto questo volevo dire che anche il tuo programma e stato bellissimo,questa settima cie stata emozione su emozione,e per questo sono tanta orgogliosa di essere Italiana e non mi campierei con nessunaltro almondo,e per questo.
VIVA L’ITALIA.
VIVA IL FESTIVAL,
E INANZI TUTTO
VIVA LA NOSTRO FRANCESCA .
LA PIU AMATA DAGLI ITALIANI ALLESTERO,
un saluto a tutti in salotto,
e auguri per tutti quello che fanno il compleanno questo mese,
eun bacione alla nostra patrone di casa.
RESTIAMO SEMPRE UNITI.
Francesca
21 Febbraio 2011 alle 1:48
Da una persona intelligente e sensibile come te era pur naturale aspettarsi
un commento bellissimo e intriso di commozione allo straordinario show del
nostro grande Benigni. Quando l’ho sentito per la seconda volta la mia emo-
zione e’ stata ancora piu’ grande della prima. E la mia ammirazione!. Oh!.
Non riuscivo a staccare gli occhi dalla TV. Sono oltremodo orgoglioso di poter
pensare e dire che l’Italia ha ANCHE Roberto Benigni e non solo quello sch…..
Brava, Francesca a mettere in evidenza la bellezza e la ricchezza spirituale
del Nostro. Un abbraccio e un augurio di buon lavoro
Pietro
21 Febbraio 2011 alle 6:25
Ciaoo Dear Francesca
per me’ e stato un grandissimo festival ,mi piace molto la canzone vincente di R Vecchioni ( Chiamami ancora amore) poi tutti sono stati speciali specialmenti Morandi, belen e la canalis, poi anche tu’ seduta in prima fila col tuo bel vestito rosso eri una dama speciale
Poi devo farti i complimenti per un’altra puntata speciale di Gran sportello Italia, vestita di nero con una bellissima giacca nera brillante che splendeva in tutto lo studio e anche complimenti a te’ e Agostino per il ballo in discoteca siete speciali..anche la canzone ( i gotta feling) e un successo da discoteca Francesca sei bravissima come balli…
saluti atutti
Giuseppe
21 Febbraio 2011 alle 9:32
Non è facile commentare il grande Benigni che col suo spirito caustico è quasi sempre dissacrante e pungente con le persone di spicco e questo temevo che accadesse anche stavolta.
invece le verità storiche da lui enunciate sulle origini del nostro INNO, che sempre ci coinvolge, hanno destato interesse e commozione e ondate di ricordi che sono aumentati durante la declamazione in forma poetica dl testo, diluendo in parte, l’ esuberanza che aveva annunziata con l’entrata a cavallo..bravo veramente !
per rispondere ad Enzo Atmara sulle canzoni presentate…ho trovato migliori le musiche che i testi e nessuna mi ha suscitato l’entusiasmo che.ancora provo per quelle del passato che, appena terminava la presentazione, tutti cantavano perché rimanevano e, ancora rimangono , nel cuore. la prova l’abbiamo ascoltando quelle che vengono richieste a Francesca ed Agostino nel Grande Sportello.
..infiniti auguri a Roberto Giordano scusandomi del ritardo e stia tranquillo che gli amici ci sono pure se non presenti al momento giusto ….per cause di forza aggiore .
tanti saluti a tutti.
nonna Lea Eestroversiana.
21 Febbraio 2011 alle 11:11
che bello!! è stata veramente bellissima.
21 Febbraio 2011 alle 13:25
Ci voleva un VECCHIONI.
Con la sua Canzone, le sue parole hanno toccato il cuore, toccando nelle e crude piaghe sociali, di tutti specie dei giovani, e quando tocchiamo il cuore, non esiste epoca razza latitudine che regga, TUTTO SI ACCOMUNA IN UNA SINEGIA D´AMORE. Bravo Vecchioni, hai salvato questa edizione di San Remo, che a mio parere lascia molto a desiderare, tranne che pochissime canzoni.
I “presentatori” di questo festival, a mio parere, non fu una scelta delle migliori, fra quelle due stanghe e quei altri due stangoni, con in mezzo un ocasional Morandi, no sinceramente c´era di meglio, come Fabrizio Frizzi per esempio. Morandi deve cantare,li è il suo vero mare, e non vederlo barcollare in mezzo a quelle stanghe insipide, e tralunate, che ridevano della propria ombra, mi spaventa come oggi il pubblico ingoia tutto, non c`è più in senso del ridicolo.
FernandoFancelli.
21 Febbraio 2011 alle 17:30
Carissima Francesca,
sul Festival di Sanremo non saprei cosa dire. Sono anni che non lo seguo piu`, ma da quanto leggo sui giornali online pare abbia avuto un ottimo ascolto, segno che a molti italiani piace ancora… anche se forse il gradimento va piu` per gli ospiti che per le canzoni e i cantanti
In merito a Benigni, i suoi interventi sono spesso da plauso. Pur ammirando la sua bravura, non sono tra quelli che si strapperebbe i capelli per lui…(ma non me li strapperei per nessuno). Benigni sa far bene il suo mestiere e sceglie le occasioni giuste per farsi ascoltare, elevando alla massima potenza l’importanza del significato di cio` che dice. Da qui a santificare ogni cosa che fa o dice…mi apre un po’ troppo. Ho visto il suo intervento su Youtube ed e` innegabile che con maestria ha sottolineato la “scarupata” situazione italiana.
Consentimi pero` di dire che non c’era nulla di nuovo nelle sue parole, per quanto veritiere e ben dette.Da quanti anni ci sentiamo ribadire gli stessi concetti?? E per quanti anni ancora ce li vogliamo far ripetere??
Sembra che l’Italia sia un paese di ottusi, che si fanno ripetere le stesse cose all’infinito, che ridono della propria ridicolaggine (che e` cosa diversa dall’essere auto-ironici), e che aspettano il festival di Sanremo per scoprire da un comico che le cose non vanno bene. Ma allora ci siamo o ci facciamo?? La cosa piu` assurda e` che il giorno dopo, come sempre, scoppia la polemica, fiumi di parole a favore e contro gli interventi di chi fa satira, ma in concreto poi non si fa nulla e tutto si mette a tacere…fino al prossimo Sanremo.
Mi fa piacere che in molti, dopo la cantata di Benigni,si siano sentiti orgogliosi di essere italiani , mi auguro che tra i tanti ci fossero anche quelli che da sempre vogliono cambiare l’inno di Mameli e rimpiazzarlo con Volare, Il Va pensiero o chissa` quale altra canzone. Ma dubito che Benigni sia riuscito a far cambiare idea ai secessionisti di turno.
21 Febbraio 2011 alle 20:12
Cara Francesca,
Sono stata molto commossa al sentire l’Inno de Mameli con Benigni e molto orgogliosa più che mai di essere di origine italiana.
Questo orgoglio sempre vivrà dentro di me! Viva la nostra Italia!!!
Sueli Franco
21 Febbraio 2011 alle 20:45
Ciao a tutti….
Voglio scusarmi con il nostro amico Roberto Giordano,per essermi dimenticata del suo compleanno.Come ho fatto,sono sempre attenta a queste cose,si vede che la memoria se ne va per conto suo.
Roberto spero che mi perdoni,ti faccio tantissimi auguri anche se un po in ritardo.
Ti auguro tutta la salute del mondo,tanta gioia insieme alla tua splendida famiglia e la gioia piu’ grande i tuoi dolci nipotini,ancora felice compleanno da ma e Giorgio.
Maria
21 Febbraio 2011 alle 21:28
Carissima Danila,
Con tutto il mio rispetto riguardo tutto quello che dici, mi dispiace ma deovo dirti che non sono d’accordo con quanto hai oggi affermato.
Prima di tutto, anche a me non piace il Benigni che salta sulle sedie, ma io non sarei capace di dare una spiegazione tanto vera dell’inno, per me che stò fuori da una vita, è stato interessantissimo.
La recitazione mesta e piena di espressione non l’ho mai sentita, e quindi è un innovazione assoluta, e questo non è opera di una persona speciale? Ma perchè, io non sarei capace di farlo.
E poi non c’è bisogno che deridi chi ha preso coscienza di qualunque cosa dopo l’inno Benigni, qualunque cosa a questo mondo sia capace di suscitare qualche pensiero, anche cattivo, è capace di comunicare.Ma che c’è di male se leggi un libro ed una frase in esso ti cambia un concetto? Nonn ti succede?
Per me i concetti non erano vecchi, e non credo di essere un ignorante ottusa che debba sentirsi ripetere cento volte la stessa cosa, ma questo sono sicura che non lo sono, quindi non me la prendo per le tue parole. Solo vorrei che non giudicassi così levianamente una nazione. Scus se non ho capito bene
Un abbraccio
Anna
21 Febbraio 2011 alle 22:40
Cara Anna,
certo che accetto le tue scuse per non aver capito nulla di quanto ho scritto. Soltanto magari cerca di fare due cose nel prossimo futuro:
1) Se non capisci uno scritto, non travisarlo con la tua interpretazione sbagliata di quanto qualcun altro ha scritto.
2) non dire agli altri di non esprimere giudizi, non te lo puoi permettere, perche` la prima a dover smettere di dare giudizi sugli altri sei proprio tu.
Ricambio il tuo abbraccio
Danila
21 Febbraio 2011 alle 23:13
Danila,
sei tu che non hai capito io cosa ho detto, io ho commentato quello che ho capito, non commenterei una cosa non capita. Ho solo aperto la possibilità di non aver capito bene cosa tu hai detto.
La parola scusa sarebbe nel caso non avessi capito bene, ma non c’è neanche bisogno che mi dai lezione di cosa devo o non devo fare, qui è un posto di tutti e quindi se tu scrivi ho il diritto di leggere, ed ho anche il diritto di scrivere a mia volta.
Neanche puoi dirmi cosa devo o non devo fare perchè io partecipo ativamente al blog, quindi mi capita di espressarmi di pIÚ, tu sei più spettatrice di cattedra, ed ogni tanto pubblichi i tuo studi ben elaborati, io non ho tempo per preparare testi letterari;
Ed io quando mando un abbraccio non è insieme ad un offesa, almeno in questo siamo ben diverse, il mio abbraccio è sincero non per dire.
Mi dispiace che invece di spiegarti hai preferito attaccare, i giudizi che io dò poi mi spiego se è il caso, che non mi sembra sia oggi.E commentare, scambiare idee non è dare giudizi da tribunale come fai tu.
E non chiedo scusa, non credo sia il caso, quando parlerai tu che taccia il mondo intero difronte alle tue parole indiscutibili
Anna
21 Febbraio 2011 alle 23:26
Cara Francesca,
Dopo avere letto la tua lettera, ho cercato su internet l’intero video di Roberto Benigni ed ho potuto capire il tuo scritto e lo condivido pienamente, anche se, io non sìa italiano, sò capire il senso che ha voluto Roberto e penso che niente meglio di lui l’avrebbe fatto.
Ti saluto e VIVA L’ITALIA
22 Febbraio 2011 alle 0:18
Cara FRANCESCA……………….un altra puntata……………..ma sono rimasta a bocca aperta con la canzone di amore fatta per AGOSTINO………..veramente piu bella di quelle che ho ascoltato a San Remo………….sai un giorno puoi fare una intervista a lui………….credo tutti saremmo felici.
Ma come mai non ha nessun disco…………..credo lo merita…………é bravissimo!!!!!!
Veramente il programma é molto bello, complimenti cara, a te e a tutto il tuo gruppo di lavoro!!!!!!!!!
Baci a tutti
22 Febbraio 2011 alle 0:40
Cara Francesca,
solo oggi ho visto il programma che mi ero persa sabato.
È stato veramente bello, simpatico il Dr. FraTini, con una sola T, e la Sigra. Italia. Ma veramente questi dialetti non si capiscono per niente, per chi non è della regione, che difficile.
Ha avuto una bella storia d’amore questa signora no? Insolita.
Ah, e ti volevo dire una cosa, sai che, a mio vedere, adesso balli anche con i piedi? Hai fatto passi da gigante…bacione
Anna
22 Febbraio 2011 alle 1:01
Carissima Francesca ho poco da dire di tutto quello che si è detto sul festival di San Remo, di Benigni che vuoi che dica, semplicemente ( STRAORDINA-RIO) ci vorrebbero molti Benigni in Italia per non maltrattarla tanto, se tutti gli italiani residenti in Italia amerebbero l’Italia come noi emigranti l’amiamo questa nostra Italia, gia e un giardino, ma sarebbe un eden nel paradiso. Al cuanto al festival dopo molti anni se visto e ascoltato musica all’italiana, era ora, basta di influenza foranea, noi italiani amiamo la musica all’italiana, e la canzone di Vecchioni e italiana, te lo dice uno che un po di musica conoscie. Grazie per farmi riascoltare L’inno di Mameli per Benigni. Grazie grazie grazie Francesca per essere un’italiana vera, Viva l’Italia.
22 Febbraio 2011 alle 2:53
Non sono riuscito a leggere tutti gli scritti, prometto che continueró.Ma prima vorrei dire alla cara TERE$A Fantasia, che le “fantasie sono tante “ma quella dei “Vespri ” proprio non appartiene alla Sardegna ( con tutto il rispetto e l ‘amore che ho per la Sardegna ). Sono accaduti seicento anni prima e marcati nella storia d’Italia , e addirittura immortalati da Dante nella Divina Commedia.Quello che é capitato a Cagliari nel 1874 non fu assolutamente un vespro anche se fu ‘paragonato e chiamato ” il vespro sardo “, ma solo per avvicinamento non per fatto accaduto. E la storia dei ceci si riferisce sicuramente ai vespri ( allora andavano in chiesa, oggi forse si sono dimenticati) di Sicilia. Certamente Benigni non avrebbe commesso una gaffe del genere …………..! ed in un programma televisivo che andava nel mondo universo degli italiani.
saluti
giovanni
22 Febbraio 2011 alle 3:01
Cara Danila ,
apprezzo il tuo commento,ma non lo condivido. Io non la penso cosí, né l’Italia né gli italiani né il loro modo di essere.
Ma ognuno é libero di pensare quello che vuole e come vuole ! perció sei libera di pensare e dirlo.
io peró mi riserbo il diritto di non concordare.
saluti
giovanni
22 Febbraio 2011 alle 3:56
Cara Francesca, grazie per averci fatto godere il grande video di Benigni, che per molti e anche per me e’ stato l’evento piu importante di tutto cio’ che e’ successo a San Remo. Ai varii e validi commenti degli amici bloghisti aggiungo delle rime sulla geografia d’Italia che gli insegnanti ci fecero imparare a memoria nel corso delle elememtari e che sebra opportuno presentarla agli amici nel contesto celebrativo dell’unita’ d’Italia anche se ad alcuni potrebe sembrare una nenia, una filastrocca fanciullesca. Eccola:O cari monti del mio Paese
valli ridenti e pianure estese
Lago di G
arda, Lago Maggiore
D’Isea di Como vi sogna il core.
Superbi fiumi che al mar correte
e cento macchine liete muovete.
Po’ serpeggiante, vago Ticino
Adige , Arno, Teverdivino
Metauro, Tronto, Volturno chiaro
i nomi vostri con gioia imparo.
Vorrei cantare tante canzoni
O dell’Italia dolci regioni:
Piemonte Veneto e Lombardia
Liguria, Emilia Toscana mia.
Le Marche e lUmbria vorrei vedere
l’Abbruzzo il Lazio e le costiere.
della Campania tutto un giardino,
Ricca di frutti di grano e vino.
Puglia Calabria, Basilicata
Sicilia bella terra Incanata
Sardegna bruna di la’ del mare
O vi potessi tutte ammirare.
Verdi paesetti, citta’ gentili’
Palazzi artistici, bei campanili,
Statue superbe, quadri memorie
D’eroi famosi, d’antiche glorie
Io vi saluto con tutto il cuore
e dell’ Italia sento l’amore.
i nomi vostri con gioia imparo.
.
22 Febbraio 2011 alle 4:09
Il mio omonimo (e anche di Garibaldi) De Filippo soleva dire: “Siamo vincoli o sparpagliati?”. E pure Benigni ha detto una cosa buona: “Viva l”Italia”. E anche Gianni Morandi ci ha suggerito qualcosa di stupendo in ognuna delle cinque serate: “Ragazzi…restiamo UNITI!”
E mo’, intanto, che succede nel meraviglioso salotto di Francesca? Ci bisticciamo per le loro “frane”? Se quest’UNIONE non la manteniamo adesso che è il 150mo della nostra Patria lontana, quando la manteniamo?
Un pensiero particolare alle amiche del “terrazzo sul mare”. Una delle due stelle che hanno illuminato l”Ariston è una rara perla di classe e bellezza della loro terra adottiva. E, per quanto riguarda la Ely, cara Teresa,” l’eterno ragazzo” non l’ha affatto dimenticata la tua amata Sardegna: hai visto che regalo che ha fatto a te e alle tue amiche argentine?
Un saluto e un abbraccio a tutti ovunque voi siate, Giuseppe
22 Febbraio 2011 alle 11:55
Per Giovanni Gerbaldo ( manaus , brasile )
ti ringrazio per avermi salutato e per aver espresso con civilta` il tuo disaccordo con cio` che ho scritto.
Buon proseguimento di giornata
Danila
22 Febbraio 2011 alle 14:08
Carissima Francesca
con molto attenzione, ho letto e riletto alcune volte, questa tua pagina nuova.
e con tanto di gioia, sento il tuo orgoglio e fierezza di essere “ITALIANA”,
cosa che sicuramente ogni persona qui … in ‘tuo’ salotto, vedendo ed ascoltanto
Benigni, nell suo recito, abbiamo tutti avuto lo stesso pensiere, lo stesso stretta de la gola, le stesse lacrime e la stessa gioia di sentire queste parole , raccontare la storia,e sussurare ….per me…’quelle parole magiche’…..che noi tutti…accetiamo come
“l’inno NAZIONALE…..de la nostra patria”. io non sono nato in Italia,..non ho mai studiato la storia d’Italia (ora me vergognio anche dir’lo…) percio mi fa sempre ancora piu piacere, sentire i vostri racconti, e cercare di capire sempre in piu….
il motivo, che io mi trovo qui, cosi…!!! sicuramente ogni racconto avra i suoi ‘sbagli’
perche anche nei libri di storia, ormai si sente che subentra sempre l’opinione personale di chi racconta, e poi anche come viene interpretato quell’ che fu scritto.
sono d’accordissimo che Morandi forse non stava a l’altezza di condurre un tale programma,..errori e omisioni, pero nell tutto, cfedo che sia stato la migliore scelta.. per tener’ci sempri uniti,.. che per questo a fatto un lavoro incredibile.
quasi, come fa la nostra patrone di casa,….che fa un lavoro maestrale,… per tenerci sempre uniti qui,… in salotto suo,….nonostante che abbiamo tutti pensieri diversi,
pero in fine,… ci deve essere un filo che ci unisce a noi tutti,.. sempre….
e credo che questo filo, sia sempre il sognio….la credenza di essere sempre e prima di tutto,…. veri cittadini Italiani….e fieri di esser’lo…!!!
E grazie sempre a Francesca,… noi abbiamo qui,.. sempre una finestra… UN SPORTELLO, per esporgersi,… per farsi leggere, sentire e vedere.
Francesca, come sempre grazie per l’emozione….sei sempre GRANDE…!!
un saluto a tutti in salotto,…. er bacione…x sempre
roy.
22 Febbraio 2011 alle 14:41
Un buon di a Francesca, e tutti. È molto bello leggere tutti i commenti, su questo blog. Ieri mi sono divertito molto, sentire tutte le critiche, su San Remo, Benigni, Morandi l’inno nationale il duo che anche loro hanno fatto la loro parte, e poi c’era ‘a Canali e la Bèlen!!!!!
Tutto isieme non credo che era male, io poi non è che lo visto tutto, ma per quel poco che ho visto, anzi la sola serata che ho visto è stata quella di Benigni.
Per me Benigni a fatto una buona parte, a roccontato la storia d’Italia, In cosi poco tempo, la sua entrara era fantastica con il cavallo bianco , portando anche la bandiera italiana!!!!!!!!!!
Sono rimasto molto soddisfatto, per quella grande serata di Benigni, e per tutti i partecipanti del festival di San Remo, dell’Inno Nazionale!!!!!
Di politica, cosa c’è di bello in Italia? È meglio lasciar perdere, e fa che chi comanda guardasse bene le nostre coste!!!!!!!!!!!!
Ciao a tutti, Francesco
23 Febbraio 2011 alle 0:16
Ho visto il festival di Sanremo soltanto i primi giorni, dopo sono andata in campagna e non avendo la rai non ho saputo cosa era accaduto.
Tramite la radio che mi accompagna sempre ho saputo del discorso di Benigni, in quel momento ho imaginato Benigni e devo dire che ascoltare l’inno sia quello di Mameli sia l’inno argentino provoca in me tanti brividi!
Prima di tutto Benigni e un attore, sia comico o drammatico ma e un attore, un attore che compie il ruolo sociale del comunicatore, certo e che non ha detto niente di nuovo, ma a volte non si sa perche qualcosa ci tocca…probabilmente sia per il modo nel quale va detto.
A me non piace anche il Benigni troppo “clownesco”, nel blog e stato detto che il festival non era il posto giusto per dire queste cose, mi domando qual e il posto dove le cose si devono manifestare? In un paese come l’Italia dove il primo ministro appunto fa e dice delle cose ovunque sia?
Penso che se il festival fosse stato veramente un festival della canzone, con contenuti interessanti questo intervento sarebbe passato inavertito o visto come il monologo di un bravo attore.
Al di la di come ogniuno di noi la pensa, si respira tanta italianita in questo blog, non so se capita lo stesso nella penisola, ma tutti questi connazionali si sentono orgogliosi di essere italiani.
Sono argentina ma d’origine italiana e lavoro con la “italianita” come sapete, abbiamo previsto nel nostro programma di radio parlare “della unita d’Italia” e pure nell’ Associazione Umbra ci sara un pranzo ricordando questa data.
da buenos aires, Claudia
23 Febbraio 2011 alle 4:30
Cara Francesca io San Remo quest’anno non l’ho visto per intero perche’ sono stato occupato con altre faccebde di famiglia .
Hosoltanto visto un po’ della prima serata e per dirti la verta’ da quel poco che ho visto sono restato deluso, Morandi come cantante e conduttore televisivo di altri programmi se le’ cavata sempre abbastanza bene ma quella sera non mi e’ piaciuto, l’ho trovato impacciato e avolte anche distratto ,
In quanto alle due sue compagne io penso che in Italia ci sono altre donne molto piu’ attraenti di quelle due no per disprezzare…. ma ! Una trasmissione come San Remo dovrebbe rispecchiare la nostra cultura e classe che ne siamo tanto fieri!!!! E allora direi mettiamo il meglio di cio’ che abbiamo di casa nostra. E poi che dire delle canzoni che ormai sono divente “manifesti” puplicitari sfruttate a scopi politici.Per me San. Remo non e’ piu’ San Remo.
Benigni!? …Ammiro la sua cultura storica ma come attore non lo sopporto !! Io la penso cosi’.
Ho trovato un video di quando San Remo era SAN REMO !!!! E lo voglio condividre con tutti voi spero che fi fara’ piacere vederlo ciaoooooooo!!!! Giuseppe C. da Toronto.
http://www.youtube.com/watch?v=Y2dNBIWDGFY
23 Febbraio 2011 alle 5:09
Grazie GIUSEPPE C.per tua gentilezza, ma e diverso, noi eravammo giovani. Certo che e bellissimo ma, e pasato. Io guardo con tenerezza la musica di altri tempi. Ho conservato molti LP dal 70, 80. Ma solo per nostalgia de mia “belle epoque”.
Oggi abbiamo il potere de scelta, di guardare o cambiare puntata, e importante.
San Remo” no e monete d oro per piacere a tutti”.
Io guardo soltanto lo che me fa felice, come GRAN SPORTELLO ITALIA, il servizio, la solidarieta e la buona musica, con gente meritevole e idonea.
Lo meglio per te, e grazie per l intenzione.
Buona settimana a tutti e a presto. Lujan
FRANCES e LEA, bacione.
23 Febbraio 2011 alle 15:31
Cara ANNA E DANILA,
ma dai,… siamo qui per scambiare quattro chiacchere, e non andiamo a bacchettarci, per una frase o un concetto alle volte fra inteso, è comune a molti di farsi capire male, pochi sono coloro che hanno il dono di esprimersi in determinati campi complessi, in una forma semplice, e compreensibile. Ogni uno ha un Suo percoso di vita, e perciò ha un suo modo di vedere e valutare le cose, tutti cercano di dare il “suo” concetto. Ma in fondo tutte le cose, non sono altro che congetture, a l´uomo non è permesso conoscere la vera essenza oggettiva delle cose , ma appena una piccola parte, come diceva tre mila anni fá, il grande Maestro dei Maestri ,Ermete Trismegistro, “la verità è sempre una mezza verità”. L.Pirandello, in ‘Uno, Nessuno e Centomila, cita il nostro fato di mistero, sulla persona= maschera, immaginiamoci quando cerchiamo di fare un dialogo dialogico su qualcuno un vero caos.
Fernando.
23 Febbraio 2011 alle 15:50
Caro Fernando,
sai che mi hai allegrato col tuo scritto.
Tu hai perfettamente ragione, ma da parte mia stai sicuro che nessun concetto che emetto ha nessuna pretensione di verità, anche perchè come dici tu pochi…e aggiungi a questo la mia scarsa conoscenza della lingua italiana, solo letteraria, dico, nel senso di lettura, e non scolastica. Questo mi proibisce di esprimermi meglio come lo farei in portoghese.
Ma d’altra parte è anche valido tentare di esprimersi, senò cosa ci facciamo in un blog se non ci comunichiamo? Bene o male stiamo insieme anche per questo, senò francamente, per me non avrebbe senso.
L’uomo non saprà mai niente di sicuro, e nel mio corso di filosofia, quante volte sono stata d’accordo con un concetto ed anche con ilsuo contrario…ahahaha, succede spesso se i concetti sono ben esposti, almeno a me.
Comunque grazie dell tuo messaggio, io lo assimilo, sono per la pace, nonostante sembra che io abbia la sciabola alzata, ma non ha taglio…hahaha
Ciao
Anna
23 Febbraio 2011 alle 16:19
Francesca, grazie per il video di Benigni che avevo mancato essendo in vacanza in Cuba. Comunque negli Hotel c’è Rai Internazionale e questo mi ha permesso di vedere la tua puntata di Gran sportello Italia. Benigni è sempre Benigni e spero che con la sua magia abbia rafforzato quella fierezza di essere italiani più che mai in questa ricorrenza della nostra storia. Un salutone a te e a tutti gli amici del blog
23 Febbraio 2011 alle 20:13
Cara ANNA,
non c´è bisogno di essere intellettuali, e tanto meno voler dimostrare di saper, ricordati…come diceva Socrate, so appena di non sapere niente.
Quello che vale, è fare parlare il cuore, che ha ragioni che la ragione non conosce. Noi emigranti, abbiamo nel nostro cassetto, tante storie di vita chi più chi meno felici. Però a me sembra ,che noi emigrati all´estero, abbiamo una marcia in più, degli italiani che sono rimasti sempre nell´Italia. Abbiamo avuto l´esperienza di conoscere due Nazioni, due società con i loro pregi e con i loro difetti, tutto questo, somma una vivenza molto più proficua, e umana, conoscere e vivere alla giornata, in due paesi, si colgono i due modi di pensare, di ragionare, e per questo abbiamo una marcia in più. Questo a grosse linee, é quello che sento, in me stesso quando specialmente confronto i ragionamenti fra italiani e fra brasiliani.
Alle volte la cultura ,quando è usata male, può trasformarsi in retrocesso di cultura. Una Frase di Albert Einstein diceva: Il progresso è come un´accetta in mano ad un psicopata. Ecco ,come vedi, se chi credere di possedere cultura, non ha la coscienza, armonia e equilibrio, può sommare gravi danni a sè stesso e alla società. Se ti vuoi divertire, leggi il libro di Erasmo da Rotterdam; Elogio della Pazzia, e vedrai quale “cultura”Lui si riferisce.
Un saluto,
Fernando.
23 Febbraio 2011 alle 20:39
Cara Danila,
è vero che gli italiani attualmente sono ripetitivi, basta guardare la RAI, che certi programmi fanno venire un pò la nausea, sempre gli stessi estenuanti tavolate a celo aperto o in cantine addobbate di salami ,prosciutti, spaghetti dolci di tutte le speci, si é indubbiamente bello vedersi tante prellibatezze insieme filmate e presentate ad opera d´arte, però quando è troppo è troppo.
Il mondo oggi è così, si ripete tutto, e sai perchè?Perchè non abbiamo altro da dire, questo é il dramma, nessuno si vuol sbilanciare, e aprire un nuovo spazio, è molto complesso e rischioso, meglio andare sul sicuro, e tirare innanzi, come si dice in toscana, se son rose fioriranno…
Condivido sul tuo parere di Benigni, a me piace, è indubbiamente un comico originale, ma preferisco Panariello, lui è apolitico in scena, e questo fa punti per mio criterio.
Il guaio che quando ripetiamo un qualchè, esaustivamente ecco che si finisce per distruggendo, banalizzarlo. Il valore si mantiene, quando è usato con parsimonia, e come il respiro che è il valore massimo che ci da la vita, se respiriamo normalmente, tutto va bene, se respiriamo in fretta, ci viene il capogiro, se respiriamo poco ci autosoffochiamo.
Fernando.
23 Febbraio 2011 alle 20:55
Caro Fernando,
ma logico hai ragione, il librod a te menzionato l’ho letto ai miei tempi di università, ma con piacere lo rileggerò. A me capita spesso che lo stesso libro, letto a distanza di anni, mi sembra nuovo, essendo che credo che la lettura cambia a secondo la vivenza. Certi libri li rileggo varie volte.
Io, nonostante sia venuta con otto anni in Brasile e ci sia tornata solo adulta per la prima volta, ho mantenuto i contatti con i miei cugini, quasi tutti, ed ora con lo Skype ne traggo vantaggio inquanto oltre all’affetto che non và via mai, ci scambiamo curiosità di differenze culturali che loro vogliono sapere ed io da loro. Quindi stò ben al corrente di come sono loro, di come sono io. Benedetto computer…
Comunque credo che abbiamo due marce in più, perchè abbiamo la nostra, laloro e quella in comune, invece loro hanno solo la loro, aahhahahahahha
A parte gli scherzi, alle volte penso che diventiamo degli extra-terrestri….
Un abbraccio
Anna
Stanno dando adesso di nuovo sportello Italia, il mercoledI?????????????????
23 Febbraio 2011 alle 21:08
Anche a buenos aires a quest’ ora, (ora 17) stanno trasmettendo g. sportello italia, non so se e la puntata del sabato scorso o una nuova? vediamo…
claudia
23 Febbraio 2011 alle 21:47
Certo, Claudia e la stessa puntata di sabato notte, dopo San Remo. Saluti
Lujan
Bravo FRANCESCA !!! Bacione
23 Febbraio 2011 alle 22:49
Caro Giovanni ti posto quello che spiega Paolo Truddu :
” Benigni, ieri, a Sanremo, ha confuso “lu ciciri” con “su cixiri”.
I fatti, raccontano l’episodio di sommossa nel Vespro del 31 marzo, lunedì dopo la Pasqua1282, sul sagrato della Chiesa dello Spirito Santo, a Palermo, quando scoppiò la rivolta dei Vespri, e i siciliani, al grido di “Mora, mora!” – si abbandonarono ad una vera e propria “caccia ai francesi” che dilagò in breve tempo in tutta l’isola, trasformandosi in una carneficina. I pochi francesi che sopravvissero al massacro vi riuscirono rifugiandosi nelle loro navi, attraccate lungo la costa. Benigni, ha raccontato che i siciliani, per individuare i francesi che si camuffavano fra i popolani, ,mostrando loro dei ceci («lu cìciri», nell’idioma locale) e chiedendo di pronunziarne il nome. Coloro che venivano traditi dalla loro pronuncia francese, venivano immediatamente uccisi.
Ma Benigni ha parlato di “cixiri” e non “ciciri”, pronunciando la parola nella lingua sarda e non nel dialetto siciliano.
A Cagliari accadde la stessa cosa. Il 28 aprile 1794, in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’allora Regno di Sardegna per riservare ai Sardi le cariche pubbliche, scoppia la rivolta dei sardi guidata da Giovanni Maria Angioy. I rivoltosi costrinsero alla fuga da Cagliari il viceré Balbiano. I piemontesi, per sfuggire all’ira dei locali, non trovavano di meglio che travestirsi da sardi. Così, i locali, per poterli riconoscere ricorsero allo stratagemma del “nara cixiri”, cioè, “dica ceci”, mettendo a disagio i piemontesi incapaci di pronunciare alla sarda la parola e la singolare fonetica della “X”
Questo avenimento
è diventato FESTA DEL POPOLO SARDO, istituita con legge dal Consiglio Regionale della Sardegna il 14 1993 nominandola appunto “Sa die de sa Sardigna”,
23 Febbraio 2011 alle 22:57
Ciao Claudia,
Sono con te con i brividi, anche io sento un certo orgolio e fierezza quando ascolto agli inni nazionali (italiano ed USA). Ma devo confessare che anche se non e’ il nostro, quando ascolto altri Inni si sente dentro di te un certo orgoglio. Chissa’ sara’ l’Amor Patrio sentito dallo scrittore quando fu composto. Ho un CD con 24 differenti inni ed ogni tanto mi viene la voglia di ascoltarli e mi viene la pelle d’oca.
Forse sara’ che davvero siamo cittadini del mondo e la musica e’ un ponte che ci riunisce !!!
Un abbraccio a tutti e preghiamo che tutti questi focolai politici si spengano al piu’ presto possibile!
24 Febbraio 2011 alle 1:16
Cara ANNA a Buenos Aires hanno ripetutto a 17 ore la puntata di sabato
scorso, e interesante avvere un orario in piu. E a Sao Paolo ???
Penso che il dialogo tra FERNANDO e te, arrichice questo blog, parlano di Socrate, Pascal, Erasmo, ec. ec . Questo, mi sembra, e il senso della parola, comunicare, imparare e godere di farlo. Bacione e a presto. Lujan
PS preghiamo per la grande ITALIA e per la pace nell mondo.
24 Febbraio 2011 alle 2:50
Dopo 150 anni… gli “Italiani” ci sono ancora!
http://auguri.tecnova.it
24 Febbraio 2011 alle 3:55
Cara Lujan,
Si, abbiamo rivisto il G.S.I. di sabato oggi pomeriggio, e meno male, perchè oggi ci fanno vedere chi l’ha visto che dà una depressione…anche perchè non capisco cosa possiamo fare noi da qui con le persone sparite lì…insomma una tristezza non costruttiva, quindi meno male che ci allegrano un poco.
Quanto alla conversazione di Fernando, ma hai visto cosa ha detto, ed è corretto, che Socrte diceva che solo sò che non sò niente. Quindi come vedi non possiamo parlare…ahahaha a meno che non lo stiamo a sentire…
Scherzo, certo ogni tanto fà bene parlare di queste cose, non perchè arrichisca o meno il blog, ma perchè è una delizia avere a che fare con il pensiero, a me piace tantissimo e lo faccio da sola.
Un abbraccione e voi pure avete avuto un extra di GSI;
baci
Anna
24 Febbraio 2011 alle 4:40
ANNINA, io posso completare la frase de Socrate, non era tanto semplice, dicevva “solo so che no so niente, ma so di piu di che crede che sa l che no sa”
Dicono che la ignoranza e la madre de tutti li male, e quanto piu se sa, piu se vuole sapere. Ahahaha come dici tu, e un divague di mezanotte per finire il giorno bene. Ho mia gattina molto malata e voglio essere distrata con cose
diverse. Sto guardando Porta a Porta a letto e te scrivo e te saluto con affetto.
Buona notte cara. 12,40 a.m.
24 Febbraio 2011 alle 4:59
Gentile Teresa,
se guardi bene sopra io riferisco che il fatto ricordato dall’inno dei vespri é relazionato ai “vespri siciliani”.Io non ho parlato né di ceci né della pronuncia né di nessun altra storia o leggenda che possa riferirsi ai due episodi. Tra l áltro il fatto accaduto a Cagliari non aveva niente a che vedere coi “vespri “.
Nell’inno di Mameli non c’é riferenza a quello che poi divenne consacrato come il giorna dell’identitá sarda.
Ma ognuno la prenda come vule ! Siamo in fase di cambiare tutto ,non costa niente. Tutto diventa soggettivo ! ottimo !
saluti
giovanni
24 Febbraio 2011 alle 6:57
E’ la seconda volta che scrivo a lungo e nell’invio mi sparisce tutto.
Mi fermo qui’ e ho un…….divolo per capello.Ciao francesca ,ciao per tutti. augusta titty
24 Febbraio 2011 alle 7:53
Carissima Lujan,
come sei brava, anche ioho visto Porta a Porta di stasera cosa che non faccio mai, per istinto di difesa che oggi ha fallito. Difatti, se non l’avessi visto…ma è che purtroppo ero sveglia. Risultato, è durato poco il mio sonno, sono le 4 quasi, del mattino e il ricordo mi ha svegliato.
Qui capita sempre che o ci sono film di violenza che io non vedo, oppure una stancante politica, idem oppure la tragedia di una famiglia in cui uno dei componenti dichiara che la prigione è un paradiso difronte a casa sua e che stà benissimo…poi c’è chi è contro il divorzio in qualunque modo.
E tutto questo la notte, quando invece ci dovrebbe conciliare il sonno.
E quanto a Socrate, cara Lujan, difatti manco l’illusione ci resta, perchè se crediamo di sapere…ahahahaha, pensavi forse di aggiustare Socrate?
Titty mi dispiace per te, il tuo computer dev’essere allergico all’invio, è la seconda volta, prova ad imbrogliarlo, pensa che non mandi niente, vedrai come ci riesci…ahahahah ma capisco un nervo per capello, in questi casi bisognerebbe usare la parrucca, per non avere i nervi.
bacioni
Anna la nottambula oggi, e non solo
24 Febbraio 2011 alle 15:33
Buona neve a tutti, e chi ce là se la goda, io purtroppo me la sto godendo.
Vorrei dire qualcosa anch’io, riguarda l’unità d’Italia!!!!!
Voglio solo dire, che dopo l’incontro di Garibaldi, e Vttorio Emanuele II, a Teano.
l’ultima battaglia dei piemontesi, fù fatta a Formia, e li cadde la fortezza di Gaeta, e dopo ciò anche la resa dei borboni, fù firmata a Formia, esattamente nella villa di Cicerone, che allora fu di Francesco I Re dei borboni….che poi divenne la villa Rubino….
Ciao a tutti Francesco……..
24 Febbraio 2011 alle 17:05
A Domenico Muccio, grazie per la bella poesia che ci hai passato e` certamente un bel modo di ricordarci la nostra amata patria. Sara` utile anche nell’insegnare i piccoli studenti. Luciana
24 Febbraio 2011 alle 18:19
Carissima Anna e Lujan,
Diceva mio padre, che “il vero peccato originale è l´ignoranza”, questa è la grande montagna che dobbiamo scalare con i nostri sforzi e sudori, un´altra frase che ricordo del babbo, è che Cristo fece molti miracoli, meno uno, di un asino, un intellegente.
Perciò come vedete, le cose combaciano, niente ci viene dato gratuitamente senza il proprio impegno, e molta fatica.
Cercare sempre, nel sapere quello che uomini illuminati di tutti i tempi, lasciarono i loro scritti, le loro opere, all´umanità. anche questa è una forma di trovare Dio, immanente in tutti noi.
Nonostante tutto, purtoppo, le radici del male sono molto profonde…
Fernando.
24 Febbraio 2011 alle 19:43
Grazie FERNANDO FANCELLI, penso come te, che Dio, e la sapienza, e immanente, ogniuno debi sappere trovarli…
Dicono che” quando il cativo muore, la sposa ha un cativo in grembo”
per il stato dell mondo… puo essere. Ma la brava gente come tuo babbo e come te, sempre offre speranza.
Se il povero asino fosse” intellegente” (scherzo) sicuramente no vorrei fare su mestiere. Tutti hanno un “posto in il cosmo”. Grazie per la cortesia.
ANNA bacione. Lujan
Io debbo imparare l italiano, no e immanente a me, waw!!!
24 Febbraio 2011 alle 20:16
Caro Fernando,
ma l’ignoranza é quella con la quale noi nasciamo non è colpa nostra. Poi col passare della vita,d egli anni, dipende da chi, l’ignoranza è sostituita con un tipo di sapienza, limitata dall’ambiente che ci circonda.
Cara Lujan, io ho una teoria che può sembrare stramba, ma per me non esiste nessuno cattivo, quelli che così sembrano sono vittime di un ambiente di un tipo di vita e di malattie mentali. Nessuno nasce cattivo, sei capace di guardare un bimbo e dire che È cattivo? Nessuno, e poi la vita…
E già che ti diverti con i pensieri, or te ne dò uno, credo di Platone, non è che la mia memoria mi faciliti la vita , ma dice che le cose sono come ci appaiono, PERò non ci appaiono come sono, ti è piaciuta?
Io quando ero piccola, mi chiedevo sempre se come vedevo io i colori le cose, lo vedevano gli altri. Poi allora se pensi che non possiamo scambiarci le pupille resta il dubbio. E mi è venutoo per via di aver saputo dei daltonici.
E allora, niente veramente di quello che vediamo, che sappiamo, che impariamo è sicuro, aveva ragione Platone…….
Un bacione e non mi dire che il frutto del grembo di un cattivo deve soffrirne le consequenze, per piacere, mi fà dispiacere solo pensare che si possa giá nascere segnati, non ci credo.
Anna
24 Febbraio 2011 alle 20:59
ANNINA e soltanto un proverbio, e la teoria della caverna, e un essempio dei maestri greci, la famosa “maieutica”, a me, piace la filosofia, piu che la filosofia piace di me, ja!!! E un scherzo, perche San Remo fu. Alla prossima.
Cari saluti a tutti.
FRANCES buon lavoro sabato prossimo!!! Baci
LEA, mi manca LEA. Baci mille. Lujan
24 Febbraio 2011 alle 22:01
Cara Anna e Lujan,
Si nasce con un chiamiamolo così, un bagaglio personale, questo molti lo chiamano Karma, e tanti altri sinonimi, però non facciamoci illusioni, tutto è avvolto in un profondo mistero, ed ecco che mi ritorna un´altra frase del mio babbo che diceva; se la verità ti passasse davanti al naso, non la riconosceresti ugualmente. Attenzione, chequesta , sembra una banalità, ma non lo è; perchè , eh siamo di nuovo li, per riconoscere la verità bisogna essere in sintonia con essa, e chi può avere questo dono divino? lo lascio a Voi dedurre!
Hai ragione di dire questo aforisma filosófico, non mi ricordo se di Platone, ma è vero ogni uno di noi è più di quello che possa sembrare di essere.
La riflessione di come ogni uno di noi vede le cose, è un´altro profondo mistero, se il rosso che vedo io, è lo stesso che vedi tu, mah chissá se riusciremo un giorno a capirci un po di più.
Approfitto per mandarvi dei brani ristretti , per esempio sulla felicità; La Felicità dato che non conosciamo il vero volto della felicità, andiamo a cercare la sua immagine, prodotta dalla nostra mente, diretta dal basso istinto della persona fisica. Crediamo che la felicità si basi nel dominio, e nel potere. Cercate il regno di Dio che è dentro di voi.
La religione Cristiana; La vera religione cristiana, non si basa nella sua mentalità, ma è la nostra mentalità che ha ridotto la religione cristiana, adattandola al proprio egoismo umano individuale e collettivo. CIVILTÀ; non significa libertà, ma coscienza dei doveri umani.
L´ANIMA; ció che non muore non può esser nato, così ciò che era prima della nascita non può morire. Ciò che non è nato con la vita, con la vita non muore, (Pietro Ubaldi).
Ecco alcuni brani, che spero vi siao piaciuti.
Fernando.
24 Febbraio 2011 alle 22:47
Cara Francesca,
ho visto la presentazione di Benigni, ho avuto i brividi già quando ho visto il cavallo bianco e la bandiera.
Le spiegazioni ( senza i riferimenti alla politica attuale) di Benigni dei versi dell’ Inno di Mameli e delle biografie dei personaggi del Risorgimento sono degni di mettersi in un CD e farli arrivare a noi che abitiamo tanto lontani dall’Italia: alle nostre Scuole Italiane e ai centri dove si insegna la lingua italiana agli adulti .
un abbraccio
GIlda
24 Febbraio 2011 alle 23:17
Caro Fernando,
Si, è Platone, il mito della caverna, ho verificato se non avevo fatto confusione con altri, non ho buona memoria.
Adesso devo dirti che a me sopravvaluti, quel ragionament della felicità,e principalmente quel concetto di quel che non`nasce con la vita non può muorire, quasi mi ha fatto entrare in giramento mentale, quando finalmente mi sono ricordata che bisogna partire come te dall’anima immortale, ed altri concetti appartenenti ad un ramo della conoscenza.
Ma siccome io stavo in un altra, non la capivo. Ma ora mi sono ripresa.
Ma mi sono piaciuti molto i concetti, e mi piace di più quando non li afferro subito, perché mi diverto poi a decifrarli, se li piglio subito perdo molto.
A me quando nelle lezioni pratiche mi davano un tema a me non familiare, cioè, il cui cncetto non mi era chiaro, era la mia felicità, perché ragionavo con gli allievi per me stessa col filo che poi mi conduceva, e quindi le lezioni erano profique, avevo sempre dieci. Invece quando avevo le idee chiare, non ero didattica, perché non usavo molto il ragionamento solo esponevo.
Bè, ma era solo un osservazione, non volgio essere noiosa oltre
Un abbraccio e mi sarebbe piaciuto conoscere tuo padre…
Anna
25 Febbraio 2011 alle 0:48
Cara ANNA e FERNANDO
Che importante potere pensare di luoghi diversi, temi universale, la filogenesi e la istoria della specie e se completa con l ontogenesi. Ogniuno di noi deviene de una storia y fece sua propia storia, vivendo…
El ADN no e filosofico, e una realta, sta tutto scrito, tutta la espressione de nostra umanita, nostro perfile sicologico e nostro carater sta plasmado li.
Como dice Amado Nervo (poeta mexicano)
“la vita e un grande mistero,
entre un grande ante
e un grande dopo…”
E un divague di giovedi pomeriggio, scusatemi…
Cari saluti…
PS (molto interessante, sei gentili)
25 Febbraio 2011 alle 1:20
Hanno trasmesso la edizione passata di g sportello, grazie Lujan, meglio per me perche non l’avevo vista, mi piace il “com’era come é” e poi sentire cantare ad Agostino, bravo! e ritengo che questo duetto potrebbe condurre un magnifico Sanremo, io lo proporrei!
Forse il programma andra due volte alla settimana? o e un errore di trasmissione o di scheda? Dopo ho visto un po di “Chi l’ha visto” ma tanto per vedere, tutto terribile come dice Anna, anche se questi giorni hanno trasmesso la fiction interessante sul trio Lescano, io non conoscevo tutta la storia anche se ho sentito la musica.
Certo Joe che ci sono inni che sono belli all’udito anche se a volte non si capisce cio che dice, qui in argentina a scuola ci insegnavano a cantarlo bene, credo che questa tradizione non si e persa, di solito l’inno si canta e si vede la gente che lo sa cantare, non so se in italia succede lo stesso.
un saluto
Claudia
25 Febbraio 2011 alle 1:54
cara francesca sempre bella come al solito.il festival di sanremo tutto bello lo quardato dal principio alla fine ,non ti so dire quale e stata la parte piu bella perche tutto mangifico,specialmente per noi che viviamo fuori dal’italia ci porta tutta laria e sapore e spendore della nosta bella italia me lo sono godita inmensamente come faccio con tutti gli altri programi del rai internazional,solo che adesso non lo so quando il tuo programa va in onda per favore mi puoi fare a sapere grazie.ti voglio pure dire che anche il mio nipotino di 8 anni che tu dopo tutto a pure conoscuto al carnevale di adelaide,etutto per il tri colore especialmente che pure stato in italia lanno scorso e si e divertito tanto e ci vuole ritornare.bacioni da me nella santo il mio nipotino e il resto della mia famiglia.viva litalia viva francesca viva tutti gli emigrati di tutto il mondo.
25 Febbraio 2011 alle 2:42
Gent. FERNANDO
Che bella definizione del ANIMA
“Cio e che non e nato con la vita, con la vita non muore” PIETRO UBALDI
Il senso di eternita in poche parole… incantevole.
Grazie mille, ciao. Lujan
25 Febbraio 2011 alle 7:41
It looks alike some one is crowding the blog againnnnnnnnnnnnnnnnn!!!
25 Febbraio 2011 alle 12:47
Cara Lujan,
Magari fosse mio quel concetto dell´anima, invece è di Pietro Ubaldi, scritto nel lontano 1935 (nel suo libro La Grande Sintesi), a Gubbio , molte delle frasi che ritengo che tocchino il cuore, me le trascrivo, e quando capita, le scrivo a chi credo valga la pena scriverle,tutto qui.
Mio padre,… grazie per la tua curiosità, ma purtoppo lui non c`è più. Però mi ha lasciato un seme quello dell´amore alla filosofia, sono spesso stato immerso nell´ambiente filosofico, ed ora non neposso più fare a meno.
Se ti scrivo altri suoi scritti, quando ci sia un tema opportuno da schiarire, ok?
Fernando.
25 Febbraio 2011 alle 14:11
Cara ANNA,
Se si accenna sul tema dell´anima, è doveroso aprire una finestra sulla logica dell´universo; ” La voce di tutti i fenomeni, concordi vi porta a questa conclusione; se, come é dimostrato nonostante il mutar della forma, la sostanza è indistruttibile se l´esistenza di un principio psichico è evidente, esso deve essere immortale, e immortalità non può essere che eternità, equilibrio tra passato e futuro, cioè metempsicosi. Se tutto ciò che esiste è eterno voi, se esistete, siete eterni. Nessuna cosasi potrà mai anullare.
Vita e morte sono i contrari che si compensano, ledue spinte che fanno l´equilibrio, le due fasi complementari dello stesso ciclo.” (Pietro Ubaldi).
25 Febbraio 2011 alle 14:31
Fernando, grazie.
Ora devo chiedere al nostro angelo che intervenga, vediamo.
Un abbraccio
Anna
LITTLE ANGEL GUARDIAN (IT)
Will be very pleased to read something different if you will be so kind as to offer us something to do so.
Thank you
25 Febbraio 2011 alle 14:54
Ciao Giovanni ,allora l’argomento che io ho postato riportando la lettera di protesta della giornalista Mariella Cortes , conduttrice dell programma “Feminas” di Tele Sassari , era appunto il fatto che nonostante Benigni abbia fatto un lungo discorso sulla storia dei 150 anni del “unita del Italia” non ha detto una parola sull Regno di Sardegna divenuto il Regno d’Italia ,con lo stesso re (purtroppo piemontese, di non buon ricordo in Sardegna sfruttata e impoverita dai Savoia) e del fatto che sula sua lunga esaustiva essegi su Inno di Mameli il cui autore è di origine sardo ,non lo ha detto ,e che inoltre raccontando la storia dei vespri siciliani abbia sbagliato pronunciando cixiri in perfetta Lingua Sarda! tutto qui .
25 Febbraio 2011 alle 22:14
Cara FRANCESCA……………………il nostro tema……….L´UNITA d´ITALIA………….la tua richiesta, che al momento nessuno ha risposto, su manifestazioni per celebrarla………….vedró dove fare la foto………..e se riesco a spedirtela……….domani parto per le vacanze, un bacio a te ed a tutti voi AMICI
26 Febbraio 2011 alle 0:30
Cara Teresa,
scusami tanto ma i conflitti regionali e le rivendicazioni storiche o politiche o istituzionali o letterarie non interessano soprattutto su questo blog.Pensa come vuoi e sii felice !
Eppoi ci meravigliamo che sia difficile l ‘unitá dell’ Italia!!!
saluti
giovanni
Prima di chiudere vorrei solo notare che le chiacchere filosofiche stanno divertendo il blog. Peró, non fermatevi solo a Socrate o Platone…!
26 Febbraio 2011 alle 0:40
Cara FRANCES, oggi sabato notte la puntata va come sempre? alle 12, ore italiana? Grazie e cari saluti a tutta la squadra che lavora tanto bene….
Bacione, Lujan : )
26 Febbraio 2011 alle 2:08
Caro Giovanni,
Non riesco mai a essere sicura se ci sia dell’ironia o no, ma già il dubbio mi fa propendere al sí.
Ma comunque non credo diverta il blog, la varietà sÍ, forse. Ma come devi aver visto anche solo Socrate e Platone hanno dato fastidio ad anonimi, visto che non hanno il coraggio di firmarsi, ma sì di manifestarsi.
Siccome trovo che la mancanza di coraggio di farsi vedere possa essere timidezza ee non maltà, non credo sia il caso di andare avanti.
Ma onestamente, io mi divertivo sí, purtroppo, la maggioranza vince.
Quanto all’unità di Italia, in un solo piccolo gruppo, si vede che non esiste, i regionalismi sono più forti, per questo credo che merita applauso la mesta recitazione dell’inno di Benigni, vorrei che l’Italia si destasse…
Un abbraccio e buona Manaus a te.
anna
Se poi era ironia, vale la stessa osservazione, doppio uso, ahahahahah
26 Febbraio 2011 alle 12:59
Cara Anna e a tutti che possa interessare…trascrivo dal, p
Platone , – pensiero filosofico e religioso. Quando iniziai a leggere la settima lettera di Platone (ne scrisse 13), una specie di diario in cui descrive la situazione politica di Atene, mi sembrava di leggere uno dei nostri quotidiani, nei quali si parla solo della sinistra e della destra, occupate non a governare il paese, ma solo a scannarsi tra loro, rinaffiandosi reciprocamente gli errori e le porcherie fatte nel passato. Platone, dopo aver discusso sulle varie forme di governo, conclude con grande amarezza.
“La democrazia è governo del popolo, un incantevole governo libero dal peso di ogni disciplina, che concede uguaglianza di diritti ai giusti ed agli ingiusti, per cui il democratico è un individuo senza valori morali stabiliti, pronto a cambiare idea in qualsiasi momento e interessato soltanto alla libertà senza limiti, ben lontano dal praticare la temperanza, in quanto la sua sete di libertà è insaziabile. Ovviamente (questo lo aggiungo io) la libertà gli serve soltanto per fare i comodi suoi”.
Interessante, vero?
Fernando.
26 Febbraio 2011 alle 13:10
Per fortuna arriva a Buenos Aires il Corriere della Sera e lo lasciano alla porta de la mia casa, tutti giorni, me permette leggere un po in italiano, e la attualita.
Questo articolo mi sembra interesante per compartire con voi:
http://www.corriere.it/lettere-al-corriere/
Buon finesettimana per tutti, ci incontriamo alla puntata di GSI
ANNINA doppo continuamo filosofando… ( con FERNANDO che sa un sacco del tema). Bacione
26 Febbraio 2011 alle 14:26
Cara Lujan,
Grazie per l’articolo, Io quasi tutti i giorni leggo il corriere della sera, ma sul computer, non è bello come leggerlo fisicamente, ma é lo stesso dal punto di vista informativo.
Ce l1ho fra i miei favoriti e basta cliccarlo ce l’ho intero davanti, e lo leggo.
Io credo che non ci possiamo buttare sulla filosofia, si sono giá lagnati e non è il luogo, peccato, peró la mia stranezza é che non scrivono niente di ciò che gli possa interessare, non danno argomenti e si lagnano…valli a capire.
Caro Fernando,
Certo è interessantissimo, ma la sua amarezza può essere la nostra, ciò vuol dire che la politica è sempre stata la stessa.
Se tu pensi che razza di democrazia é un governo democratico. Sempre di pochi, non sei tu, non sono io , non è nessuno di noi che può dire di esercitare la propria libertà, è un rappresentante eletto da tutti, ma questi tutti non hanno la stessa scelta. Conclusione, stiamo nelle mani di un raprresentante di tutti che in genere non è il mio, nè il tuo, è il notro. Unica differenza da altri tipi di governo, ma non vedo come possiamo dire che siamo liberi e non vogliamo responsabilità ecc.ecc. sempre indipende da noi.
Scegliere bene, ognuno di noi tenta di farlo, spero, ma indovinarla. Parlo dei giorni di oggi, ma cosa é cambiato, è un utopia;
Un abbraccio
Anna
26 Febbraio 2011 alle 15:11
Caro FERNANDO, che bello e volare con il pensiero, no fa male a nessuno e
ingrandisce il collegamento neuronale. Noi siamo lo che mangiamo e sopratutto lo che pensiamo… Il carissimo Giuseppe Papini ha detto
“In questo mondo, solo gli ottimisti fanno qualcosa…” E ha lasciato una opera singolare. Io ricordo con tenerezza “Il Dante vivo”, veramente una opera d arte. Buon finesettimana. Cari saluti. Lujan
Certo ANNA avvere il jornale in mano e speciale… Baci
26 Febbraio 2011 alle 16:32
Cara Lujan e Anna,
A chi cerca sarà aperto… se cerchiamo bene, sarà bene per noi e bene per altri. Purtoppo molti non sono abituati di partecipare ad un tipo di temi, specie quando questi temi toccano l´imponderabile, la coscienza, forse anche per paura di sbilanciarsi ,o che sò. Ma certo che mi accorgo di esagerare del Salotto di Francesca, che stimo tantissimo, scusa Francesca se il mio tarlo di povera filosofia ha preso il sopravvento. Nonostante tutto ,quando faccio qualcosa, premo in primo luogo per la sincerità, una innocente sincerità.
Fernando.
26 Febbraio 2011 alle 16:33
“F”ilosoficamente prlando, da giovane ho frequentato il LICEO e, quindi, dovrei essere un “peripatetico”. Ma, anche per pari condizione, non posso non essere pure un “accademico”. Anzi mi va proprio di fare un raffronto tra la scuola di Platone e il “salotto di Francesca”.
Cosè l’amore platonico? È un amore ideale, astratto,sublime, “metafisico” (termine aristotelico, questo, però).
Che cosè questa nostra amicizia on line in “prontofrancesca”? È senza dubbio una di quelle che si chiamano “amicizie virtuali”…almeno finché non sopraggiunge qualche “carrambata”!
Ergo dunque (ragionamento ad hominem) è anch’essa un”amicizia PLATONICA…che nel tempo potrebbe anche divenire ARISTOTELICA
E chi se ne intende può confermare che nemmeno Emanuele Kant è riuscito a conciliare le due principali correnti filosofiche così come l’ho fatto “IO”!!!
Sempre restando in argomenti filosofici vi do la mia definizione del termine LIBERTA’, lasciando giudicare a voi se sia di impronta accademica (platonica) oppure peripatetica (aristotelica).
Secondo me LIBERTA’ NON vuol dire fare quello che uno VUOLE FARE, bensì fare quello che uno DEVE FARE…per rispettare pure la libertà degli altri -che, tutto sommato, siamo anche noi!!!
Se qualcuno pensa che questo sabato mattina abbia “marinato” la scuola, si sbaglia. Non essendoci scuola…mi sono intrattenuto con voi per parlarvi di una mia vecchia fiamma (non date subito giudizi affrettati: ne è al corrente pure mia moglie!): la FILOSOFIA! Ed è anche logico che mia moglie non dica niente: si tratta di “amore platonico”.
Un saluto e un abbraccio a tutti ovunque voi siate da Giuseppe in una Montreal soleggiata.
26 Febbraio 2011 alle 18:03
Caro Giuseppe,
ma mi hai fatto ridere con il tuo amore platonico.
La mia grande passione, nonostante abbia fatto filosofia, era la psicologia clinica. Senonché inquanto che mi preparavo per proseguire in questa mia passione,hanno immesso il corso di psicologia che non esisteva. E mi hanno tagliato le gambe, e sai perchè, perchè come materia di adattamento per passare alla psicologia, dovevo sostentare un esame di statitica.
Non c’è bisogno di dirti che non ce l’ho fattae non ce l’avrei fatta mai, ma cosi il mio sogno è stato infranto…
Quanto alla libertà, permetti che mi permetto di discordare, la tua libert`non è libertà, per me la libertà è fare QUEL CHE SI VUOLE rispettando i limiti dell’altro ovvio, sembra la stessa cosa ma non lo è.
La libertà non può avere limiti, se è fare quel CHE SI DEVE FARE, non è libertà, è imposizione venga da dove venga.
Io ho risolto il problema platonico perchè sono andata in Argentina a conoscere le argentine ed in Italia ho conosciuto nonna Léa, quindi ho superato Platone. Se sono aristotelica? non lo sò, sono peripatetica.
Se Francesca mi dice di stare zitta, non ho la libertà di parlare, ahahahaha
Hai ragione, neanche Kant ti supera, e tua moglie fà benissimo in adattarsi ai tuoi amori platonici, ti occupano invece di altri meno platonici.ahahahah
Un abbraccio dal Brasile,
soleggiato e caldo
Anna
26 Febbraio 2011 alle 21:32
INFORMIAMO TUTTI I LETTORI DI PRONTOFRANCESCA CHE LA NUOVA PUNTATA DI GRAN SPORTELLO ITALIA SARA’ VISIBILE AI SEGUENTI ORARI:
NORD E SUD AMERICA:
SABATO 26 FEBBRAIO ALLE 24.00 (ora italiana)
ed in replica MERCOLEDI 2 MARZO ALLE 20.30 (ora italiana)
ASIA ED AUSTRALIA:
DOMENICA 27 FEBBRAIO ALLE 9.00 (ora italiana)
ed in replica MERCOLEDI 2 MARZO alle 0:345 (ora italiana)
AFRICA:
DOMENICA 27 FEBBRAIO ALLE 18.00 (ora italiana)
ed in replica MERCOLEDI 2 MARZO alle 12.00 (ora italiana)
Buona visione a tutti!!
26 Febbraio 2011 alle 21:58
Francesca, questa mattina noi vesuviani ci siamo recati al Columbus Centre, ed abbiamo fatte alcune foto con le bandiere italiane, mi dispiace che alcuni di noi sono mancati per vari motivi.
Ho oganizzato questo incontro , con l’approvazione di tutti noi presenti, per l’unità d’Italia, e per darti onore, perchè visto che ai girato il mondo per unire tutti noi emigranti italiani, anche tu sei una grande pioniera.
Non sò se le foto sono abbastanza bene, come sai è mancato il nostro fotografo, Lorenzo, e ci siamo duvuto arrangiare……
Spero che il mio e-mail ti è giunto.Saluti a te, e tutti, Francesco
26 Febbraio 2011 alle 22:47
Anna mia cara,
prima di tutto : non c’é nessuna ironia.Ma ,rispettando profondamente e con tutta l ‘anima sia Platone che Aristotile e tutti i peripatetici,gnostici, pitagorici ecc.che appartengono alla filosofia perenne e formarono le basi della conoscenza e della scienza,volevo suggerire di guardare, non obbligatoriamente ,anche ai nostri giorni o al secolo dell’idealismo kantiano o egeliano .( tra l ‘altro hanno pure citato Kant e Shopenauer [ quest’ultimo anche se inconsciamente] )Ci sono tante cose belle che i moderni ed i contemporanei hanno detto o dicono proprio su tutto questo.
Regionalismi ????……………..!!!! Ma nooo…!
Se mi é permesso ,vorrei umilmente citare sulla libertá due concetti :
1 ) Libertas quae sera tamen ( che la Anna conosce benissimo )
libertá anche se tardi ( senza la libertá non si puó )
2 ) Libertá non fallisce ai volenti,
ma il sentier de perigli ella addita,
ma promessa a chi ponvi la vita
non é premio d’inerte desir !
saluti
giovanni
26 Febbraio 2011 alle 23:06
Caro Giovanni,
Grazie del tuo scritto, sono pur felice della non ironia, sebbene anche essa mi piace e certe volte ci stà pure bene, ma se non viene su di me sono più contenta ancora.
Sai, non pretendevo troppo,i concetti praticamente conosciuti un poco da tutti, non certo solo da me, ancora ancora vanno, ma cominciare a parlare della Critica della Ragione in questo luogo, per piÚ bello che sia ed interessante, credo che mi sparerebbero e sembrerebbe una cosa che non voglio sembri, anche perchè questi vanno studiati, almeno qui, solo nel corso specializzato, e nessuno è tenuto a saperli come io non sò niente di fisica o chimica.
D’altronde, ti ringrazio, bontá tua, ma poco ho capito del versetto da te collocato, lo vedi? Sembra dall’insieme che sia Dante, ha tutta la faccia, ma ho capito solo il senso generale,il resto e greco per me.
Un abbraccio,e mi sono sbagliata, niente regionalismo, solo Napoli…………..
Anna
26 Febbraio 2011 alle 23:50
Carissima Lujan,
non lo posso neanche scrivere perchè rido, se siamo quel che mangiamo….io non sono niente…ahahahahahhahaha
Meno male che non è solo, mi hai salvata…
Lo só che non ci credi, ma purtroppo é vero.
baci
Anna
27 Febbraio 2011 alle 1:35
Ho appena finito di vedere la puntata di G.S.I.Francesca come sempre sei meravigliosa,elegante e bella.
Bravo Agostino con il suo Portoghese e bellissima la canzone di Nico Fidenco.
Mi sono commossa nel vedere (com’era com’è)quanta gente,io nel vedere la bella Italia mi fa un certo effetto, ecco perchè mi commuovo,la porto nel cuore.
Bella e solare la Sign.Ambasciatrice Antonella Cavallari.
Auguri ancora ai nostri amici Roberto e Mafalda…
A tutti voi amici vi auguro ogni bene,buona settimana.
Un abbraccio a te cara francesca.
Nonna Lea come stai,un bacione…
Maria
27 Febbraio 2011 alle 4:16
Cara Anna,
volevo solo indicare due aspetti differenti della libertá di cui parlavate:
1o) é il motto che gli inconfidenti “mineiros ” volevano scrivere sulla bandiera della insurrezionel ( liberdade mesmo que tardia ). Indicando la lotta per ottenere la libertá.
2o) sono strofe della poesia di G. Berchet della poesia “IL Giuramento di P0ntida” che ricorda l’unione dei lombardi contro il Barbarossa ( sconfitto poi a Legnano). Afferma che la libertá é a volte conquistata con molto sacrificio e molta lotta.
Ció ricorda le sommosse odierne del Nord Africa.
Anche l ‘unione dell’Italia é costata il sangue di molte persone,la maggioranza delle quali non consta nell’elenco degli eroi !
saluti
giovanni.
27 Febbraio 2011 alle 4:39
Caro Giovanni,
Difatti mi riferivo all’item 2, il primo lo conoscevo, sia per il latino sia per la frase famosa, e l’avevi anche tradotta.
Non conosco la poesi a che si riferisce il concetto, ma grazie, ora ho capito, per istinto, ad orecchio, piú omeno c’ero arrivata ma piú o meno.
Quanto agli eroi, per me è un altro concetto e prenderebbe altro tema polemico, ma che ci posso fare.
Chi và alla guerra, sia per obbligo sia di propria volontà, secondo me và a fare, cosciente, due cose, o uccidere o muorire.
Indipendente dalla motivazione nel caso ci sia, sarà sempre per queste due ragioni, ed é fortuito che muoia come che uccida…è un rischio conosciuto.
In verità non ci dovrebbero essere guerre, questo sí, ma essendoci, caro Giovanni che eroismo c’è nell’uccidere?lo stesso nel muorire…
Eroi di essere stati loro a muorire? Non sò, mi sembra almeno poco caritatevole considerando che dovremmo essere tutti fratelli.
Un altra utopia.
Grazie delle spiegazioni, un abbraccio
Anna
27 Febbraio 2011 alle 13:57
Carissima Francesca,
Che bella sorpresa ieri sera, dedicata al Brasile…ma perchè non me lo hai detto prima, anche di nascosto, mi sarei preparata psicologicamente, invece così mi sono emozionata tanto,e il sabato sera….
Ma la sorpresa è stata proficua, nel senso che di colpo mi ha sorpreso la sensazione di Patria che ho pure con riferimento al Brasile.Non l’avevo mai sentito tanto chiaramente.
Io credo che oggi, dopo ieri, soffro di meno dell’emigrazione e mi sento felice di avere due patrie invece di una sola. Strano no? Spero di non scandalizzare con questa mia affermazione, forse molti sentono come me.
Almeno nel mio caso specifico, invece di pensare che si è lontani dalla Patria bisognerebbe sempre pensare che si stà in Patria e poi quando vai in Italia, almeno nel mio caso di nuovo, stò perfettamente a casa, come se non fosssi mai uscita. Ma questo è bellissimo.
Sai cosa mi ricorda, le famiglie allargate pacificamente, logico, di oggi, io ho due case, una qui una lì. Ho due nostalgie, ho due godimenti, ho due famiglie ed amo ugualmente le due, una perchè ci sono nata ed é la mia base di riferimento, la seconda perchè mi ha cresciuta ed accolta anche con amore.
Sai che ti dico, in un certo senso questo miracolo l’hai fatto tu, facendoci sentire italiani all’estero e non esuli, aiutandoci ad integrarci all’Italia senza averla persa per la lontananza, vicini, lontani ma presenti.
Poi ovvio anche un poco la facilità dicomunicazione…
Ma non mettere il tappeto tricolore, rimane troppo pesante, così già và benissimo….scherzo, ma non troppo.
Un bacione e grazie
Anna
27 Febbraio 2011 alle 23:44
Carissima Francesca,
scusa il ritardo, grazie delle tue parole che condivido con tutto il cuore : “…orgogliosa più che mai di essere italiana”. Non voglio aggiungere altro , mi dispiace la noiosa sfilata dei commenti negativi … , perché discutere così dopo 150 anni sull’origine della famiglia di Mameli ? ERA ITALIANO !!! …”FRATELLI D’ITALIA ” !!!
SIAMO ITALIANI ALL’ESTERO !!! RESTIAMO UNITI !!!
VIVA L’ITALIA !!!
VIVA L’INNO DI MAMELI !!!
VIVA BENIGNI !!!
VIVA SANREMO !!!
Il Festival è bellissimo COMUNQUE SIA , ancora grazie che viene trasmesso !
Scusami Francesca , ma …
Un grande abbraccio ,
Liliana
(romana, figlia di liguri e siciliani , orgogliosa di essere italiana ! )
28 Febbraio 2011 alle 3:11
Anna !!Mi e’ piaciuto molto il tuo commento a riguardo delle due patrie
e’ propio vero quel che dici
Noi siamo come i figli adottivi che amano le loro radici ma amano anche a chi gli da’ la possibilita di crescere in una famiglia che li accoglie con amore e li aiuta a formarsi e a farsi una vita. E quasi sempre succede che la famiglia che li adotta le vuole molto piu’ bene di chi li ha messi alla luce.
Ed e’ propio cosi’ che succede a noi italiani al’estero quando diventiamo cittadini della nazione che ci accoglie e ci da l’opportunita’ di farci una vita migliore di quella che avremmo potuto avere nella nostra madre patria.
Lo stato italiano ci cancella la nostra cittadinanza e diventiamo “stranieri di origine italiana”. Ma noi contieremo ad amare la nostra patria natia perche’ Dio c’e’ la data e nessuno ha il diritto di togliercela.
E certamente apprezziamo moltissimo l’impegno di Francesca e la sua lealta’ che ha verso di noi.
Io mi voglio augurare che uno di questi giorni qualche politico italiano si rendera’ conto del grande torto che ci fanno ,e ci riconosceranni il nostro sacrosanto diritto che Dio ci ha dato!!Ciaooo buon prosegumento a tutti!! Giuseppe C.
28 Febbraio 2011 alle 13:00
Carissimi, quanta filosofia…
Chissà cosa ne pensa Francesca…
Ma se vogliamo essere stretti al concetto di libertá, diceva mio padre, La libertà è un´espressione che ha come significato, lo stato di essere liberi. Un uomo può considerarsi libero in stato di libertà, quando tutte le sue manifestazioni non provocano nessuna reazione. Quando parliamo di libertà, a quale libertà ci vogliamo riferire? La libertà di agire d´accordo con le nostre idee? Ma le idee, possono essere contrarie, a quelle di un altro gruppo di persone. Pertanto, se riuscissimo ad imporle questo significherebbe per il gruppo opposto mancanza di libertà, rispetto alle sue idee. Nonostante tutto, anche se ammettiamo che le nostre idee riuscissero ad convincere tutti si finirebbeper essere schiavizzati dalle stesse. PER essere veramente liberi, è necessario rinunciare a tutto e qualsiasi ideale, sia questo di ordine professionale, politico, etico,religioso, mistico, o ascetico. Chi si lascia attrarre da qualsiasi cosa che il mondo offre, perde la libertà. Chi crede nella libertà non può essere un ingenuo o un uomo in mala fede. Se il mondo desidera insistere nella falsa condizione di libertá, è bene che sappia che la libertà non può esistere per tuttiallo stesso tempo. La Libertà di uno deve essere, per logica relazionata con la rinuncia di libertà di un´altro. A libertà ha un prezzo, così come tutto quello che esiste sopra la terra vive per la distruzione della vita di un altro essere. Il mondo ritarderà il suo prograsso morale fino a que noi ci torniamo schiavi delle tradizioni e illusioni, che sono il resultato della nostra immaturità psichica morale e culturale. La libertà non può essere data al popolo, ma è dal popolo che deve sorgere la libertà. Iquanto vivremo immersi nell´egoismo, giammai potremo vivere in libertá e, se questa ci fosse data, non sapremo farneuso d´essa perchè ci manca la capacità di comprendere il suo esatto significato.
L´Era Termo Nucleare pg. 100 -Mario Fancelli.
Fernando Fancelli.
28 Febbraio 2011 alle 13:58
Caro Fernando,
E no, tu piano piano dopo averci dato da libertà che dobbiamo avere, piano piano ce l’hai tolta…se me lo dicevi prima…perchè la tua libertà è una schiavitù come qualunque altra.
Ognuno di noi è libero di pensare d’accordo con i suoi ideali, Rinunziarci? Rinunziare ad agire d’accordo con le proprie tendenze?
Ma la rinunzia a tutto è un ascetismo, noi viviamo nel mondo ed è nel mondo che dobbiamo esercitare la nostra libertà. Se dobbiamo rinunziarea tutto quello che tu dici, per non essere egoista, dobbiamo vegetare, dobbiamo non essere niente a non essere un grano di polvere travolta dal vento, e questo tu sei? Io no, grazie, io ho i miei ideali, le mie idee e le difendo.
Anzi, parlando di questo, vuoi dirmi in cosa il mio pensare nuoce al tuo? E se sì a che pensiero ti riferisci?
Ammesso che la natura è fatta per la distruzione ma la libertà per sua stessa definizione non distrugge.
Mò è difficile entrare in questo argomento, ma mi sembra che confondere egoismo con uso della libertà è tirarci l’unica cosa che credo noi abbiamo a differenza degli animali, peggio, loro sono più lib
28 Febbraio 2011 alle 14:05
Chiudo…
Fernando, gli animali sono più liberi inquanto non limitati da un concetto di egoismo che li bloccherebbe.
Scusa, ma io ho la libertà di esprimermi differentemente da te, sebbene male perchè dovrei studiare il tuo testo, e te continuare a pensare come la pensi e non vedo in cosa sono o sei egoista, e non ci devi rinunziare, io non lo faccio.
Ma sai, non vorrei sapere cosa ne pensa Francesca, dovrei andare per le lunghe per distruggere la tua teoria, pezzo a pezzo, e pure così non ci riuscirei perchè ognuno di noi continua libero di pensare in ciò che crede.
Viva la mia libertà, non la tua. Ma non lo vedi che il pensiero è libero?O no.
Un abbraccio
Anna
28 Febbraio 2011 alle 14:29
Fernando
Scusa ma mi è venuto un dubbio.
Tu stai parlando di libertà in genere o parli di libero arbitrio?
Perchè a secondo, allora il tuo pensiero filerebbe nel senso che per me il libero arbitrio non è libertà, è un tranello perchè lo devi usare d’accordo con…e allora fugge a quello che stavo dicendo io.
In questa linea c’è logica, senó manca totalmente, ahahahaha
Magari la contraddizione, ma mai la logica se logica è…
Un abbraccio
Anna
28 Febbraio 2011 alle 15:01
Caro Giuseppe(F),
Ti ringrazio delle tue parole e sono contenta che siamo d’accordo…sempre che mi capita devo gridare al miracolo ahahahhahaha
Non sò veramente in Canadà, ma qui in Brasile non era colpa del Governo Italiano, ma sì del brasiliano.
E ti spiego perché, per essere naturalizzati brasiliani bisognava rinunziare alla cittadinanza anteriore, cioè, all’italiana.
Io l’ho dovuto fare con grande dolore perchè ti facevano firmare, l’ho ancora, una rinunzia alla Patria di origine. Se firmavi, eri tu che rinunziavi non il governo della tua Patria che ti rifiutava, purtroppo.
E se non lo facevo, come vivi una vita come straniera in un paese dove hai messo radici? Non avrei potuto neanche votare, nessun diritto civile.
Questa la situazione in Brasile. Quando il Brasile ha finalmente capito che non c’era bisogno di rinunziare a niente e ci ha liberati, subito il governo italiano ci ha accolti nel suo seno. Io immediatamente ho fatto la doppia cittadinanza, ma lo stesso giorno in cui l’ho letto, e l’ho fatto per tutti i fratelli con la paura che cambiasse, ed ora sono italiana e sono brasiliana.
Adesso sò che ci sono condizioni, non ne sò molto, ma c’è stato un periodo di ritorno, ed ora io esco da qui con il passaporto brasiliano, ma entro in Italia con il mio bel passaporto italiano…solo volevo dirtelo, poi cambia a paese.
Un abbraccio e grazie
Anna
28 Febbraio 2011 alle 15:36
Cara Anna, non ti arrabbiare, sul tema di libertà, vedo che sei un pò restia ad accettarla, forse per come è steso questo concetto “distruttivo”. Vedi se leggi Dante sia da parte di Benigni sia da parte di Lucilla Giagnoni in Vergine Madre, loro in entrambi i momenti che spieghano magistralmente Dante, quando l´uomo si avvicina al suo Creatore, finiscono tutti i suoi desii (i suoi desideri), come vedi è di questo che mio padre scrisse in altre parole, senza però citare Dante. Un altro grande pensatore, che quando cominciai a leggere i primi suoi libri, rimasi come te annichilito, è Krisnamurti, lui è un libero di spirito, lo riconosci quando lo leggi, lui ci invita ad abbandonare tutti i grandi maestri come Budha, la Bibbia e ci invita a cercare dentro di noi l´essenza che esiste, ( cercate il regno dei celi, che é dentro di Voi, disse il Nazzareno) come vedi, questa è un´altra forma di escludere a priori tutti i vincoli che ci imprigionano, questa è la lezione che dobbiamo ancora imparare, per essere liberi bisogna essere in stato latente di grazia, e questa è na forma di perghiera, sentendo la voce del silenzio.
Fernando.
Tutto che è manipolato dall´uomo perde di purezza e di conseguenza di libertà ,è ristretto nella sua libertà, e non potrebbe essere diversamente, appunto perchè, in lui germoglia il seme dell´ignoranza e primeggiano i valori dei sensi, che in questo frangente, si dissociano dal vero senso di libertà a cui si riferiva mio padre.
Fernando.
28 Febbraio 2011 alle 16:00
Caro fernando,
Ora stó per uscire e non ho tempo, ma lo sentivo, ´(però devo leggere di nuovo il tuo di ora a poco), che c’è di mezzo religiosità nella spiritualità.
E li credo che non ci troviamo.
Io Dante non lo capisco, non lo posso leggere, non ho conoscenza dell’italiano che me lo permetta,e meno ancora dell’italiano dantesco che, che io sappia, lo studiano nelle scuole, facile non dev’essere.
Ma appena ho riletto il tuo testo, se sono in condizioni, ti risponderò, comunque c’è qualcosa che realmente mi disturba, per ora ad occhio e croce non só cosa sia.
Comunque grazie e un abbraccio, per ora
Anna
28 Febbraio 2011 alle 19:14
Francesca, certo che questa unità d’Italia sta facendo effetto ad alcuni bloghisti.
Questa mattina, a scuola stavamo parlando delle grande opere scolpite sul marmo, che anche questo fa parte dell’unita d’Italia, che atistichicamente, da millenni, ci sono delle sculture che lasciano pensare , e dire ma come ai fatto!!!!
Certo anche delle grandi opere di pittura, ed tutta l’arte compresa, che i nostri antenati hanno lasciato questo patrimonio, che forse noi non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo.
Il mondo c’invidia, ma nel nostro paese, i nostri responsabili non fanno molto per poter riservare bene questi patrimoni culturali, come Pompei che sta cadendo un poco la volta.
Voglio sperare che qulcuno s’impegna, e che faranno i restauri, prima che sia troppo tardi…….
Ciao a tutti, Francesco…….Viva l’italia……
28 Febbraio 2011 alle 20:42
Gent. FRANCESCO, che cosa vai a fare a scuola?sonno incuriosita…
Ho visitato Pompei poco tempo fa – Pompei e una rovina- no sta cadendo. E il testimonio vivente de altri tempi, che grazie alla tragedia singolare che hanno vissutto, hanno lasciato al mondo la testimonianza de 2000 anni fa, il stilo di vita, la abitudine e sopratutto, la realta fermata subito e per sempre. Meio no fare restauri, no se puo restaurare la testimonianza vivente de epoca lontana. Lascia stare, cosi sta bene. E un grande luogho e manca altri tanti dare a luce, e inmenso. E un museo a cielo aperto, come cuasi tutta la bella ITALIA. Bravo per le foto con le bandiere all Columbus Center!
Cari saluti. Lujan
ANNA hai visto che la filosofia e motivo di incontro, sei brava!!!
Bacione.
FRANCES bacione. LEA scrivi… baci.
28 Febbraio 2011 alle 23:08
Fernando,
sono tornata ora dal medico, la pioggia non abbandona São paulo.
Ma Fernando,il mio dubbio è confermato, tu predichi non ragioni senza lacci, solo il nominare il Nazareno e lo statodi grazia di cui parli, è chiaro segnale del vincolo che hai con la religione nella tua spiritualità e quindi nel concetto di libertà.
L’uomo, che dovrebbe essere il massimo della creazione, indegno di essere libero, peggio, grosso modo,creatore di tutte le macerie del mondo.
Fernando io non posso ragionare prigioniera di un concetto a priori, sì si deve partire da un concetto, ma partito preso no. Maomè anche ha parlato, Buda anche, tanti lo hanno fatto…e per loro il Nazareno è un profeta.
Ma perchè ci dobbiamo buttare giú se dobbiamo metterci su. Abbiamo una testa per pensare, grazie a Dio, persino la possibilitá di superare il concetto di mistero, che io, personalmente, non riesco ad accettare.
Un Dio, sia chi sia, va bene, in tre persone già mi confonde, non vedo perché tanta complicazione, Gesù crocefisso, è stata una cosa che da sempre mi ha rivoltato. Pensa bene, Dio onnipotente che clamiamo, bastava una sua parola e la nostra anima sarebbe salva, lo diciamo durante la messa, e allora perchè il Nazareno doveva soffrire quegli orrori che mi tiravano il sonno a Pasqua per salvarci? E non bastava una parola? E non era Dio anche lui? E perchè dobbiamo essere colpevoli, noi innocenti prodotti del suo creato, del suo supplizio.
No Fernando, questo giá provocherebbe molte polemiche, già con me, io non accetto la fede come un atto incosciente, involontario e cieco.
O credi ancora che Dio sceglie il Papa?lo sai benissimo che no, vero?
E allora mischiare religione con ragione non funziona, sono, non contrari, ma diversi. Non sò spiegarmi meglio.
Un abbraccio
Anna
1 Marzo 2011 alle 1:43
Anna, il Canada non chiede a nessuno di rinunciare alla propia cittadinanza.
devi essere soltanto in regola come immigrato legale e dopo un periodo di continuata permanenza frequenti un corso di preparazione poi ti esaminano perche’ richiedono che chi vule diventare cittadino di questo paese ne conosca la lingua, qualche nozione di storia e di geografia,se il soggetto passa gli esami allora va’ a prestare giuramento di obbedire le leggi e riconoscere la corona D’Ingliterra come capo di stato tutto qua!Poi ti danno la carta di cittadinanza con la quale puoi richieder il passaporto e basta!
Ciaooooo! Giuseppe C.
1 Marzo 2011 alle 2:37
Ciao Lujan, vado a scuola per hobby, e faccio scultura in legno, e francese un altro giorno, io conosco la vecchia Pompei molto bene, ma come lo trovata cinque anni fà, era sporca e malmessa, mentre ora alcune strutture sono cadute, sono incadente perchè, non c’è l’assistenza che cura queste antichità.
Beni culturali di Pompei, ed altre bellissime bellezze che abbiamo in Italia.
Qui in Canada, antichità come l’Italia, non ce ne sono, ma quel poco che cè è ben mantenuto, e quando si va a visitare qualce posto storico, si paga l’entrata.
Ora non sò se in Italia si paga, una volta si entrava gratis.
Questo è come la penzo io.
Francesco
1 Marzo 2011 alle 3:35
FRANCESCO che bell mestiere, me piace il odore del legno. Ho un nepote che fa il luthiere, e una meraviglia. Ha imparato in una scuola a Bs. As. e le piace tantissimo. Come diceva Emanuelle Kant “la mano e il cervello esterno del uomo” e si e cosi, siate molto inteligenti. A me, piace molto fare tessuti a mano, per regalare quando fa freddo, mi ocupa la mente e mi sento meio.
In America manca la opera d arte che si trova in Europa, e tutto nuovo.
Di Pompei me piace il testimonio d epoca. Se paga un bigletto di visita che puo sere ridotto per la gente in pensione e per studenti. Sai FRANK e come
pensare a restaurare il Colosseo. Per me e sacro, ha un fascino speciale.
Sei geniale, fare scultura, creare bellezza e molto terapeutico. Complimenti.
Cari saluti. Lujan
1 Marzo 2011 alle 4:06
Lujan, nella vita è sempre bello fare qualcosa, e saperlo fare, per quello vado a scuola per imparare e fare.
Il legno a un bel odore, e ti da soddisfazione dopo aver fatto qualche bella scultura, il colosseo forse lo restauranno, e di questo sono molto contento se lo fanno, come pure altre belle antichità.
Lujan, ti ringrazio molto , e ti saluto, a te Francesca e tutti.
Francesco
1 Marzo 2011 alle 12:41
Mamma mia!… mamma mia due volte ! Il tema non era: Benignissimo… e l’inno di Mameli ? eppoi l ‘unitá d’Italia ?
Prima la filosofia , poi la libertá ,poi Budda… Maometto…Gesú Cristo che non doveva soffrire né morire … Dio che é in tre persone…Krisnamurti ed infine anche il Papa…. speriamo di uscirci vivi da questa insalata unitária italiana centocinquantenaria .
Meno male che qui vale la LIBERTÁ ed ognuno é felice con quel che pensa ; ed é bene che sia cosí ! Sui concetti : no comment !
Forse sia Kant,sia Platone o Socrate, sia Budda o Maometto,sia lo stesso Gesú e Dio Padre ci faranno delle belle risate !
E …. sorridiamo anche noi , fa parte della vita !
Saluti.
giovanni
1 Marzo 2011 alle 13:46
Caro Giuseppe,
Allora veramente é ingiusto che voi non siate continuati italiani, e sono contenta che non hai dovuto rinunziare, è bruttissimo, ti assicuro.
Lujan, ma che brava che sei, mi sembri divisa in mille di tante cose che fai…
Caro Giovanni,
Stavamo solamente cercandol’unitá tra noi, prima di ampliarla…ma come vedi è difficile.
Difatti si è passato di palo in frasco, ma in un salotto anche succede così, è un chiaccherio, non è un salone di conferenza, si esce vivi sì, ed anche sorridendo, certo a me diverte e loro rideranno sicuramente.
Meglio spargere la risata che il pianto.
A parte gli scherzi, nessuno si è permesso di esporre teorie, e non sarebbe neanche possibile, appena si chiaccherava, ma anche di Mamele e dell’Unita d’Italia giá é stato detto tutto da un grande come Benigni e l’inno, chi si permette di aggiungere altro. Io non ho conoscenza della storia per poterlo fare, quindi solo scambiare idee e le mie, riconosco, volano.Non riesco a metterle in gabbia, ci tento, ci tento.
Intanto ti assicuro che non ho emesso concetti, quindi no comment proprio.
Stai avendo le piogge terribili come noi? Non ho letto niente a riguardo, qui quest’anno è stato eccezzionale.
Un abbraccio a tutti
Anna
Fernando non dare troppo peso a ciò che io ho detto, ho solo abbandonato l’arena non avendo condizioni di andare avanti su quanto da te espresso.
1 Marzo 2011 alle 17:10
Ciao Francesca abbastanza contento di ricevere queste notizie e le informazioni del mio paese ancestarl dai miei nonni, amo questa terra, grazie per essere così bella Francesac ti mando tanti baci. sei bella.
Nobbile Javier Todaro
1 Marzo 2011 alle 17:21
Cara Anna,
Non pensiamo a pesi, non ci siamo capiti., meglio disse, san Francesco di Sales. “Nella cura delle anime occorrono una tazza di scienza, un barile di prudenza e un oceano di pazienza.” Questo vale per tutti, intendiamoci.
Fernando.
1 Marzo 2011 alle 21:00
Fernando,
Non ci siamo capiti veramente , io parlavo di menti, tu parlavi di anime e di anime malate.
Io non pretendevo tanto, era più semplice e terreno il mio chiaccherio.
Un abbraccio
Anna
1 Marzo 2011 alle 21:38
Cara ANNA guarda bene il discorso di FERNANDO parlano dello stesso, un po di mesura per favore. Tu no hai filtro, mamma mia!!! per carita, la tua inteligencia e chiara ma un po di tempo per reagire, sei tropo spontanea… Sto scherzando per fermare la pioggia a San Pablo. Bacione.
PS:FERNANDO dice “questo vale per TUTTI”, e un paradigma….
Grazie a Dio che FRANCESCA e una Donna plurale.
1 Marzo 2011 alle 22:01
Cara Lujan,
non mi far ridere mò…….
La pioggia non è cessata e neanche minaccia, ahahahahahaha
La mia inteligenza non capisce i paradigma…ahahha, ma senti, e quanto tempo ci dovevo mettere per scrivere? Mica ho scritto subito.
E poi giusto questo vale per tutti, logico che vale per tutti, quelli che verranno perchè fin’ora eravamo solo noi tre, e te volando…………
Io ho filtro mezzo bucato, me ne presti uno??????
Poi c’è anche che non ho i tre ingredienti citati, nessuno di loro.
E mò a che ora hai scritto, non lo só se non ho avuto il tempo dovuto…….
bacioni
Anna
15 Marzo 2011 alle 11:23
Ciao a tutti!
Eccomi qua dopo un po’ di tempo ; purtroppo non ho avuto tempo di leggere tutti i commenti. A proposito saluto Giuseppe da Montreal perchè anch’ io condivido il suo amore per la filosofia. E parlando di condivisioni , voglio annunciare ufficialmente che il 17 marzo 2011 , celebrando il 150º anniversario dell’ UNITÀ D’ ITALIA, nascerà anche AIDA, Associazione di Italianisti di Anzoategui (una regione al nord-est del Venezuela). Cara Francesca, come l’avevo annunciato, finalmente ecco realizzarsi questo sogno che ha come obiettivo diffondere la nostra lingua e cultura ! Beh il dovere mi chiama, qui sono le 6 del mattino e devo prepararmi per il lavoro. Saluti a tutti. Alla prossima