GRANDE CUORE D’EMIGRANTE
Questa mattina mi sono svegliata di gran fretta per finire di realizzare un bellissimo video fotografico di una incredibile festa in maschera alla quale ho partecipato giorni fa e che domani, martedì grasso, avrei voluto dedicarvi, invece purtroppo aprendo la posta elettronica sono stata improvvisamente rattristata da una brutta notizia: la scomparsa di un caro amico, fedelissimo telespettatore di SPORTELLO ITALIA: FRANCO PELLEGRINI. La prima sensazione che ho provato è stata un gran senso di colpa! Sono settimane che avevo deciso di chiamarlo per rispondere personalmente a voce ad una dolcissima lettera che mi aveva scritto mesi fa in cui mi chiedeva scusa se durante l’ultima telefonata si era commosso e messo a piangere, ma poiché questo è per me un periodo particolarmente denso di impegni, avevo più volte rimandato credendo di sentirlo comunque nelle prossime settimane, cosa che invece aimè non sarà più possibile. Ho quindi immediatamente preso la busta gialla che mi aveva mandato da Buenos Aires ed ho letto e riletto le sue parole, guardando intensamente le fotografie che mi aveva inviato e per le quali non ho fatto in tempo a ringraziarlo. Avevo conosciuto Franco tanti anni fa… sono molti i telespettatori soprattutto di una certa età, con i quali nel tempo ho instaurato un rapporto di corrispondenza e tutt’ora che sono in pausa televisiva, sono decine e decine le lettere che ricevo quotidianamente da ogni angolo del mondo, da chi non ha dimestichezza con il computer e desidera rimanere in contatto con me curioso di seguire le mie “vicende” e FRANCO PELLEGRINI era sicuramente ai primi posti tra questi, sempre apprensivo ed affettuoso nei miei confronti, dicendomi che per lui ero come una figlia “bella e sincera”. Mentre scrivo mi viene da sorridere se penso che sorpresa mi ha fatto a maggio dello scorso anno quando ero in visita alla comunità italiana di Buenos Aires e durante una importante ed affollata serata a in cui ero ospite d’onore, davanti a centinaia di persone si è alzato in piedi e tutto elegante e profumato con un mazzo di rose rosse in mano, mi si è avvicinato incurante della folla presente e mi ha dato un bacio, dedicandomi una divertente poesia d’amore…. era la prima volta che ci conoscevamo dal vivo. Sorrido perché sono sicura che in questo momento lo sta facendo anche lui, così come tutte le persone presenti quella sera, che hanno voluto conoscerlo e stringergli la mano e proprio di mani vorrei parlare, si avete capito bene, di Mani. Forti, robuste mani, mani leali, che hanno lavorato tanto e sodo, ma sono rimaste dolci come quelle di un bambino, alle prese con una penna ed un foglio di carta per aprirsi alle emozioni più intime ed ai propri ricordi o magari per scrivere una lettera d’amore come quelle di una volta, quando il computer non esisteva e tutto era più vero, forse anche l’Amore. Franco come altri connazionali in tutto il mondo, è emigrato giovanissimo per trovare “fortuna”, ma non c’è stato un solo giorno della sua vita in cui l’Italia non sia stata presente nei suoi pensieri e soprattutto nel suo cuore e parlandovi oggi di lui desidero coinvolgervi in una mia personale riflessione a cui tengo veramente molto. Sono stata più volte “indicata” per essere una conduttrice che si rivolge agli emigranti con la valigia di cartone e parla ad un pubblico in “bianco e nero” mentre la nuova generazione di italiani all’estero è evoluta, è cresciuta, è dinamica, è emancipata ed ormai si muove veloce su e giù per i cinque continenti globalizzati. Io ho sempre risposto che per me è stato e sarà un grandissimo onore e privelegio avere conquistato la stima e l’affetto delle prime generazioni di italiani all’estero, di chi proprio come FRANCO PELLEGRINI, ha lasciato la madrepatria costruendo lontano dal proprio paese d’origine una nuova vita, mai rinnegando l’amore per l’Italia. Ho anche però prestato sempre molta attenzione alle nuove generazioni ed ondate emigratorie alle quali sono molto affezionata ed ho più volte affermato, laddove mi si è dato modo di esprimere un mio parere in merito, che a mio avviso si dovrebbe guardare al futuro, stando nel presente, ma sempre rispettando il passato, senza il quale non esisterebbe nulla e nessuno. Una delle domande che mi pongo ormai da tempo è proprio il futuro delle prime generazioni di italiani all’estero, insomma per quanti anni ancora esisteranno e cosa accadrà quando figli, nipoti e pronipoti saranno gli unici rappresentanti di un immenso patrimonio di emigrazione e storia italiana nel mondo? A questo quesito non so dare risposta, è un tema veramente impegnativo e credo che nessuno più di voi possa partecipare a questa discussione, rendendomi partecipe di quello che secondo voi è il futuro del passato, scusate il gioco di parole. Franco aveva scritto un libro ed il suo più grande sogno era pubblicarlo; tanti italiani nel mondo hanno raccontato su carta la propria storia ed a me dispiace pensare che potrebbero rimanere solo fogli in un cassetto e che magari tra anni, nessuno riuscirà nemmeno più a leggere nella lingua dei propri antenati e quindi capire il loro significato e valore . Se io sono oggi qui a scrivere nel blog, se ho imparato ad usare il mezzo telematico e se ho creato per tutti voi questa grande piazza virtuale dove potervi ritrovare e confrontare, è perché ci tengo molto più di quanto si possa pensare al mondo degli italiani all’estero, che sicuramente è cambiato e si è evoluto, ma che SEMPRE e COMUNQUE è partito con una valigia di cartone, piena di sogni, speranze ed Amore. Un saluto a FRANCO, Grande Cuore d’Emigrante ed un abbraccio forte alla sua famiglia: e’ stato sicuramente bello per voi sentirvi Italiani accanto a lui!
alle 18:32 di lunedì, 23 Febbraio 2009
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Leggi Commenti (93) |
23 Febbraio 2009 alle 18:48
Cara Francesca
Ma come e’ doloroso sapere perdere una cara persona, specialmente quando entrano nei nostri cuori ed non escono piu’. Faccio le mi econdoglianze a te ed la famiglia Pellegrini. Anche noi questa mattina abbiamo ricevuto una telefonata da Napoli, e’ morta una cara madre di un’ amica, conobbi qui la signora, quando venne a trovare la figlia, molto affabile, generosa, mi dava l’ idea di mia madre, mi ero molto affazionata a lei, ho finito di piangere. Ma purtroppo le malattie sono tutte micidiale.
Voglio dare anche le condoglianze alla Sign. Liliana, non ‘c’e un giorno che il buon Dio ci salva la vita.
Saluti a tutti. Con Affetto Maria
23 Febbraio 2009 alle 18:48
Bello Franco…grazie Francesca..i due Franceschini !!!
23 Febbraio 2009 alle 18:51
Cara Francesca,
la vita molte volte ci mette davanti a cose che sono difficili da spiegare, ma tu devi restare tranquilla perché sono sicuro che Franco oltre a leggere questo sa perfettamente del tuo amore di “figlia”. Molti, tantissimi italiani all’estero sentono la stessa cosa per te e lo vedo tutti i giorni quando in una conversazione viene fuori il tuo nome. Per me che ho 40 anni tu sei una specie di “sorella” , no so bene come spiegarlo. Ma l’amore di tutta questa gente si può percepire e so che ti aiuta molto. Tu mi capisci bene.
Non avere nessun senso di colpa, lui continua a volerti bene. Tutti ti vogliamo tanto bene, io ti voglio bene.
Marce.
23 Febbraio 2009 alle 19:26
Cara Francesca,
tutti noi siamo solidari con la famiglia Pellegrini per questa perdita e partecipiamo a tutti gli avvenimenti che riguardano i nostri bloghisti.
Io credo che si può benissimo continuare a coltivare la valigia di cartone ed anche seguire la nuova generazione di figli e nipoti e pro-nipoti di italiani.
Non credo che i sentimenti abbiano tempo o luogo, non credo neanche che siano passibili di scomparire. Sai, la corrispondenza cartacea era molto più valiosa(mò non sò se questa parola è italiana) che quella d’internet. Ma perchè era più rara, era aspettata con ansia, con commozione. Aprire quella busta della nonna, per me era un emozione infinita. Oggi questo non lo sento più perchè ho un contatto molto più continuo con parenti ed amici che sono rimasti in italia. In poche parole, letteralmente prima era più emozionante, oggi meno, ma io oggi conosco parenti che non conoscevo attraverso quella corrispondenza sporadica, si, non frequente, perchè alla fine le distanze separano forzosamente. Oggi sento voci che mi erano ignote, oggi sò della vita del giorno al giorno che ci avvicina.
Quindi cara Francesca, tutto ha il suo valore, anche quello che a volte uno rimpiange ed è obbligato a sostituire.
Ma i sentimenti, l’amore, non si perdono no.Almeno io credo.
Un abbraccione e le mie preghiere per l’amico perso
Anna
23 Febbraio 2009 alle 20:04
Cara FRANCESCA un altra volta fiorisce il tuo sentimento nobile e ci trasnetti tanto amore, specialmente per i nostri cari primi inmigranti, che hanno fatto tanto per l´Italia e in questo caso per Argentina!!!!!
Le mie piu sincere condoglianze a Liliana ed a tutta la famiglia.
Sai cara che io penso che sempre continuerá l´amore per l´Italia, lo vedo nei miei figli, compete a noi lavorare nella insegnanza della lingua.
Resta tranquilla, FRANCO sempre rimarrá nel tuo cuore e gia sa tutto cio che volevi dirli, ti voglio bene
23 Febbraio 2009 alle 20:31
Francesca, vedere te con il Sig. Franco Pellegrini,mi hai fatto ricordare il mio papa’,quindi rinnovo ancora una volta le mie piu’ Sentite Condoglianze alla sua famiglia.L’Italia nonostante i nostri avi l’abbiano lasciata anni fa per raggiungere le terre promesse con le loro valigie di cartone, dentro il loro cuore di emigrante avranno sempre un posto speciale.Che Dio lo accolga nelle sue braccia e faccia si’ che un domani possiamo tutti ricongiungerci ed essere una grande Famiglia! con affetto,Maria Rosaria
23 Febbraio 2009 alle 20:47
Il signor Pellegrini potrà adesso visitare la “sua Italia” e gli amici quando vorrà, senza alcun mezzo e senza più nostalgie. Le condoglianza alla sua famiglia, che potranno sentirlo ancora vicino , e più di prima: non esistono più per lui le distanze, come non esiste il tempo: ogni giorno, ciascun momento per lui è “presente”! Una preghiera per l’Anima, che pure solo in foto, si sente un “gentiluomo” e per la sua Famiglia.
Grazie, Francesca, per volerci mettere a parte anche di queste notizie. Se si è tutti una famiglia è bello godere le gioie, ed è pure giusto “soffrire con chi soffre!” Buon lavoro a te, Francesca: ti si realizzi ogni buon desiderio!!
23 Febbraio 2009 alle 20:52
Condoglianze alla famiglia Pellegrini. Per quello che chiede FRancesca sinceramente ho i miei dubbi che le vecchie generazzioni di italiani nel mondo avranno lunga vita e i nipoti e pronipoti spesso non parlano nemmeno piu l’italiano. QUESTA E’ LA TRISTE VERITA
23 Febbraio 2009 alle 20:55
Saluti a tutti! Cara Francesca dopo aver letto la tua emozionante esposizione non mi sento di aggiungere altro..mi unisco a te e spiritualmente ripeto il tuo scritto unendomi con il cuore alla famiglia PELLEGRINI,porgendo a Loro le miei piu’ sincere CONDOGLIANZE! e che il Sig.FRANCO stia a fianco del Supremo nella casa del Signore!AMEN! LUIS!
23 Febbraio 2009 alle 21:03
Cara Francesca
ricordo benissimo il simpaticissimo nonnino e il momento assai emotivo che ti ha recitato la sua poesia e regalato i mazzo di fiori … uno alle tue le mie condoglianze alla sua famiglia. certo è che viviamo troppo di corsa e un giorno vengono a mancare persone care e dobbiamo lamentare ,tardi purtroppo, non averci fatto il tempo per dire a loro quanto le vogliamo bene…ed è doloroso …ma non ha rimedio …
Succede a tutti ,alcuni mesi fa un amico molto caro che ho conosciuto grazie a internet mi ha chiamato tramite skype sono certa che voleva pregare con me alcuni minuti ,come facevamo altre volte ,io in quell momento ero impegnata registrando qualcosa per la trasmissione ,li ho chiesto scusa ,non potevo interrompere per parlare a voce ..avrei dovuto rifare tutto ..
Csimo mi ha salutato gentile e dolce come sempre,non lo ho più sentito ..ho saputo dopo che stava molto male praticamente in coma,sapevo, me lo aveva detto mesi fa che aveva un tumore incurabile e non sai quanto lamento non avere interrotto la registrazione per parlare e pregare assieme a lui ,era l’ultima volta e non lo sapevo… quando parlavamo era cosi sereno e gentile ,pregare assieme magari una ave maria mi trasmeteva tanta pace che non so descrivere ,ed era lui a ringraziare me! figuratti,
Cosimo non è vechio anzi ,pero era pronto per partire al incontro con Dio ,aveva disposto tutto anche il funerale…li piaceva pregere con me in audio ,pregava per me per la mia famiglia per la trasmissione e doppo pregavamo per la sua famiglia sua moglie e figlio, suoi amici e ringraziava il signore per la i doni della serenita e la fede che aveva .forse è gia partito ..e legge queste righe che sto per inserire nel tuo blog e che ho voluto condividre con te e gli amici …anche per chiedervi scusa per delle volte che entro vi leggo però trascuro scrivere presa dalle mie cose. un abbraccio forte a te a tutti gli amici e amiche che grazie a te ho conosiuto,con affetto e amicizia Teresa
23 Febbraio 2009 alle 21:07
scusate gli errori mi son lasciata prendere dal emozionee,ho fatto partire senza corregere..
23 Febbraio 2009 alle 21:14
Franco Pellegrino !! un’altro esempio vivente di questi grandi valori italiani sparsi per il mondo, ed orgoglio delle nostre comunita’ e come Voi, compagni del salotto, anch’io mi stringo attorno a Francesca per condividere il suo dolore per questo immigrante che generosamente ha concluso la sua missione sulla terra.
Ugualmente, la nostra collettivita’ ItaloVenezolana ha perso recentemente un caro personaggio che abitava a Valencia: Valeriano Garbin, che di sicuro come Franco ci hanno insegnato come Buon Maestro il cammino verso il superamento personale ed il constante impegno ad essere utili agli altri. Ma poco a poco si sta spegnendo l’ambiente dei nostri pioneri che per tanti decenni ci hanno dato luce per le grandi capacita’ di lavoro, il senso di responsabilita’ ed in tanti la loro profonda generosita’ e umanita’.
Anch’io ho ricevuto questa triste notizia di maniera fredda o sea via telematicamente , che mai si puo’ scambiare con le emozioni cartacee, pero approffitto per condividere una Lirica dedicata in memoria all’amico Valeriano e certamente e’ una preghiera anche per il caro amico di Francesca : Don FRANCO .
Nella speranza
d’un Dio che t’attenda
lascio che scenda a denti stretti commosso
l’aspro ssorso di morte
che ho in gola
Cosi’ compiango l’agonico
ultimo tuo scosso
triste sospiro di vita
Resta ora il tuo luminoso dire
chiari suoni sfuggendo al chiarore
di un’alba che non avra domani
Di te rimane il sorriso
intrecciandosi al filo in sospeso
Gia’ oggi ti ricordo
quell’inatteso tuo ignaro
schivo gesto d’addio
Compagni, che vuoto ! con gli amici che ci lasciano….
Gesualdo
23 Febbraio 2009 alle 21:32
Querida Francesca!!!! en nombre de mi Padre, Franco Pellegrini, que amo y disfruto de SU ITALIA, de sus compatriotas, de tu compañia…con tanta emocion, te estoy eternamente agradecida por tus palabras y sentimiento.
Tambien a toda esa Gente que ha escrito y tiene un recuerdo para el, la poesia maravillosa que he leido, a todos GRACIAS!!!!porque se que El lo esta viendo desde el Cielo, porque ahora hay un Angel mas que nos cuida a todos.
Les deseo a todos mucha Paz y mi cariño.Con todo mi corazon, Liliana Pellegrini
23 Febbraio 2009 alle 21:45
Querida Liliana, estamos a tu lado, pediré mañana una misa en memoria de tu Papá, un beso grande
23 Febbraio 2009 alle 21:55
Carissima Francesca: mentre scorrono le parolle sullo schermo,una lacrima spunta nei miei occhi.Chissà perche ho sentito in Franco Pellegrini qualche “pezzo” di ogni uno dai miei amati italiani parenti,vicini,amici da mio padre…..
Hanno sfilato nella mente il nonno Nazareno,Giovanni,Vittorio,Mingo ,Ciccio,i tre Antonio e tanti…..Gli ricordo anch´io con un sorriso.Credo che ,chi si ricorda con un sorriso deve essere stato una buona persona e forse il sorriso ed il pensiero carino sia il premio migliore dopo il passaggio per questa vita terrena.
Un abbraccio per la Signora Liliana;e tu cara non devi sentirti in colpa se non puoi rispondere in tempo ed a tutti.Noi,che ti amiamo capiamo questo.
Un bacio ed un abbraccio forte per tutti i bloghisti.
23 Febbraio 2009 alle 22:01
Cara Francesca,
Per Liliana e sua famiglia, ricevete anche i nostri piu sentite condoglianzeper la perdita di vostro padre / nonnino.
io mamma e papa li ho ancora qui con me, che ti salutono sempre Francesca, solo, come dici te,(anche per la mia pigrizia)pensando che domani lo faro’!!
pero ecco qui, la vera prova, che veramente delle volte non apprezziamo
abbastanza quello che abbiamo, fin che non ce l’abbiamo piu!
anche papa fa parte della vecchia scuola, arrivato qui, con la ‘famosa valigia di cartone’, che ogni tanto la tira fuori….e incominciano i racconti…..noi che le sentiamo spesso….delle volte lo prendiamo anche in giro……pero oggi mi
fai riflettere, Francesca, che dovrei ascoltar’le con un po piu di emozione,ed apprezzare in piu quell’ che ancora ho qui con me!!..grazie!
che communque, Francesca ,ricevi sempre un forte abbraccio da Marietta e Felice..ed anche sempre da me
roy.
23 Febbraio 2009 alle 22:15
Francesca io faccio parte della nuova generazione di emigranti visto che in America sono venuta per la specializzazione e visto che i miei amici e la mia famiglia mi considerano come il classico “cervello in fuga”. Ho letto anch’io le critiche che ti sono state fatte di rivolgerti agli emigranti con la valigia di cartone e sinceramente anche se la mia valigia e’ diversa non cambia nulla..sono sempre un’emigrante che ha costruito la propria vita e famiglia lontano dal proprio paese. Anch’io viaggio fra l’Italia e gli Usa e.. che significa? che sono sofisticata??? ma mi facciano il piacere! Penso che la spontaneita’ e l’amore sincero che tu dimostri nei confronti dell’emigrante sono cose che non si possono imparare..si hanno per natura. E dunque cara Francesca tu che hai questi doni, fai ingelosire gli altri tuoi colleghi che sanno non potranno mai avere questo tipo di rapporto che hai tu con la comunita’ italiana all’estero. I miei figli sono nati negli usa ma parlano perfettamente l’italiano e vengono continuamente esposti alla cultura italiana.
Un saluto a tutti.
23 Febbraio 2009 alle 22:19
Cara Francesca anche io voglio fare le mie condoglianze alla famiglia Pellegrini. E’ un vero dispiacere perdere un uomo che amava tanto l’Italia.
Per quanto riguarda la nuova emigrazione degli Italiani, hai ragione ormai le cose sono cambiate, le generazioni Italiane oggi emigrano per altri motivi. Un solo rimpianto e’ che, a come vedo che se non si ferma questo flusso di clandestini che arrivano in Italia, penso che la nostra bella terra non sara’ mai piu’ la stessa, cosi come tutto il mondo occidentale, dove le razze si sono mischiate, e le religioni stanno cambiando. Io penso che se in occidente, e in questo caso, in particolar modo l’Italia, non si fa qualcosa per fermare questo flusso di stranieri, l’Italia cambiera’ per il peggio. La nostra cultura finira’, le nostre tradizioni moriranno, perderemo la nostra identita’, e la nostra razza sara’ molto diversa nel futuro. Io spero che questo non avvenga, ma vedo che non si fa troppo per fermare questi stranieri che vengono in Italia e molti di loro sono anche arroganti, vogliono anche comandare. Speriamo che la Lega Nord rimane dura con questi stranieri, altrimenti, Good bye Italia, Good bye occidente. Saremo tutti mischiati, perdermo identita’. Questa e’ la mia preoccupazione, che ne pensate voi?
Ciao,
Pasquale
23 Febbraio 2009 alle 22:32
Gentile Franaesca,
vorrei prima ringraziare Nonna Lea per la bellissima poesia che cercherò di imparare a memoria, e mi ha toccato dentro il cuore.Grazie incomparabile nonnina!
A Liliana, ancora una volta le condoglianze.A volte ci sembra che perdiamo una persona ,ma ivece ne acquistiamo un’ altra lassù che ci sta più vicino.Vedi, quanto l’italianità ci fa fratelli !
Mi ha colpito fortemente il pensiero di Francesca : cosa ne sarà del nostro passato futuro?
Io guardo i miei figli,vedo il tempo passare,e mi chiedo se ho fatto abbastanza per la loro italianità ? Quando io non ci sarò più , il fatto di essere italiani ,si ridurrà appena ad avere un passaporto ? A Manaus ci sono appena 200 italiani,senza nessuna struttura per il gruppo ! Due figli parlano poco l’italiano,anche se lo capiscono abbastanza . La figlia lo parla abbastanza bene ma se non lo pratica , lo scorderà.
Questi pensieri mi rattristano e mi danno una sensazione di pessimismo, ma poi cerco più profondo e scopro che non è proprio così.
Loro non hanno solo il nome puramente italiano.Io vedo che se anche si sentono im primo luogo brasiliani, condiscono la brasilinità col sapore italiano. Hanno una mentalità carpita da uno stile italiano,da un modo di concepire,pensare,vivere ed anche amare italiano .In qualunque parte vadano, mai nascondono di essere italiani. Godono con le vittorie e le conquista dell’Italia, e soffrono con le cose non buone.Gli amici li chiamano “italiani”.L’anno scorso soffrivano con il problema di Napoli.Sono tifosi della Juve e Milan.Adorano la Ferrari.Nel campionato mondiale de Rugby hanno vibrato con me quando l’Italia inse la Francia. E mille altre cose che nascono daun cuore fortemente italiano.
Non ho sbagliato, l’Italia non morirà con me,ma continuerà vivendo con loro.
Ci vuole però da parte dell’Italia uma mano tesa che li aiuti ed offra la possibilità di continuare l’italianità.L’Italia non deve lasciarli soli ! Anche perchè essa ha bisogno di loro
gio
23 Febbraio 2009 alle 22:33
Cara Francesca , adesso hai toccato veramente un tasto sensibile, dubito che qualcuno riuscira’ ad esprimere veramente per scritto quello che sente dentro al cuore. Io ho 2 figli maschi e ammetto subito di non essere stato capace di comunicare con loro quando crescevano. La madre e’ americana quindi si parlava sempre l’inglese in casa , colpa mia di non aver parlato l’italiano con loro , non c’e’ dubbio, ma ho visto molte famiglie di genitori italiani aver dei figli che rigettavano la cultura dei genitori. Comunicare tra esseri umani , qualsiasi sia il mezzo, cartaceo o elettronico , o vocale, attraverso la TV. io mi ricordo che nei primi anni di lontananza mandavo dei tape registrati alla mia famiglia e loro quando si trovavano mettevano il microfono in mezzo al tavolo e mi mandavano delle registrazioni delle feste che facevano. Ho ancora la voce di mia madre registrata e ogni tanto la risento, per me lei e’ ancora viva. Con la tecnologia d’oggi , conosco una bambina che manda 13’000 text dal suo cellulare ma non credo che i suoi feelings siano piu forti dei miei che ricevevo un nastro al mese.Uomini come il sig.Pellegrini sono rari ormai, forse lui sapeva quanto sensibile e grande di cuore sei, quando vado al paese abbraccio tutti , e ti confesso che qualcuno mi guarda un po’ stupito . Le distanze non sono piu’ quelle di una volta e questo cambia anche i sentimenti, i miei figli vogliono che scrivo le mie memorie e metta un nome a tutte le foto in bianco e nero che ho spiegando chi sono e quale relazione hanno con noi il che’ Franco mi sembra di capire non ha avuto la chance di fare. Chissa’ se hanno trovato tra le sue cose la valigia di cartone e lavranno buttata via senza sapere cosa significava.Anche i suoi fogli di carta scritti a mano se a qualcuno interesse potrebbero essere tradotti. Adesso sono proprio curioso di vedere cosa scrivera’ Luciana da Troy sono sicuro che lo spazio qui sotto non bastera’. Anch io credo che ho altro da ag
23 Febbraio 2009 alle 22:42
giungere ma ci voglio pensare un po’ su’ . E’ un soggetto che a gente di una certa eta’ con famiglia nata e cresciuta in paesi diversi sta’ molto acuore e vorrebbe comunicare con le nuove generazioni non per via elettronico ma con qualcosa che rimane.Quindi ancora grazie Francesca per darci la possibilita’ di esprimersi. aldo
23 Febbraio 2009 alle 23:31
Cara Liliana, nuovamente offro le mie condoglianze a te e a tutta la tua famiglia. Dopo di leggere lo scritto da Francesca su il signor Franco, sono ancora più sicura che tuo padre si sta godendo il Paradiso accanto al Signore.
Cara Francesca, anche se il blog è in lutto, ritengo un dovere e un piacere rispondere alle ultime persone che hanno fatto scritte sulla mia intervista. Si possono leggere nella puntata 18.
Forte abbraccio a tutte e due,
Amparo Margarita
24 Febbraio 2009 alle 0:01
SIETE TUTTI GENTILMENTE PREGATI DI SPECIFICARE NEI VOSTRI COMMENTI LA CITTA’ ED IL PAESE DA DOVE SCRIVETE.
GRAZIE PER LA CORTESE COLLABORAZIONE.
24 Febbraio 2009 alle 0:14
Caro Pasquale,
Ho letto attentamente il tuo scritto e ho visto che vivi negli USA.
Vedo anche che assolutamente sei contro gli stranieri in italia, ebbene, mettiamo che hai ragione nel difendere l’Italia dagli stranieri.
Io non sò tu, ma io sono stata molto ben accetta in Brasile, italiana, quindi straniera, ed il Brasile continua a ricevere bene gli stranieri, anzi, benissimo.
La mia domanda è, se tu vivi e sei stato accolto negli USA come me qui, la questione dell’accoglienza agli stranieri come la mettiamo?
Dico, volendo considerare reciprocità nel trattamento?
Un abbraccio, è solo questo che ho osservato
Anna
24 Febbraio 2009 alle 0:32
“Il mio cuore prima o dopo si ferma, quello che non si piu fermare e il mio libro che raccondo la vera storia della mia vita”Franco
“Al di la’ di tutte quelle stelle ci sei Tu.
Al di la’ del sole piu cocente ci sei Tu….
Al di la’ dell’azurro prefondo ci sei Tu….
Amore, tu sei dapertitto,
vorrei sapere serivere ogui tuo valore
vorrei essere come Dante per sapere
serivere sulla sua Beatrice.
Pero con il mio poco sapere
voglio serivere su te,cio che sento
senza paura, perche Tu sei per me
l’aria, sei el sole che mi da calore
e vita anche quando io vorrei
stare con Te nell’ azzurro profondo.
Ho sembre navigato conto il vento
Autore: Franco Pellegrini
Hoy, a un mes de su cumpleaños, habia cumplido 88 años, estoy impresionada con las demostraciones de afecto de toda la Gente que escribio sobre mi Papa, asi de esta manera uno se siente acompañada con el reencuentro de esta familia numerosa que tenemos en el resto del mundo.
Sinceramente agradecida en nombre de Franco y mio, Liliana
24 Febbraio 2009 alle 1:32
ALLA FAMIGLIA PELLEGRINI ……..
PENSATE A LUI COME FOSSE ANCORA IN VITA NON ANNULLERA’ IL DOLORE ,MA LO ALLEVIERA’ .
LE MIE PIU’ SENTITE CONDOGLIANZE ,
GIANNI ASCOLINI
24 Febbraio 2009 alle 1:38
Cara Francesca: anch’io in primo luogo porgo le mie condoglianze alla famiglia Pellegrini, e un grazie a te ( que s’ebene e una mala notizia) per averci informato. Io ho avuto la fortuna d’emigrare assieme a tutta la mia famiglia 50 annifa. ( que come ti scrissi anni fa, a Sportllo Italia un mio fratello, ci imbarcammo da Napoli in 13 e arrivammo a Buenos aires in 14, di cui ti mando una foto di tutti noialtri). I miei genitori sono deceduti gia da 40 e 45 anni fa. Io Adesso sto scrivendo le loro memorie e il nostro arrivo in Argentiana, gia che compiamo 50 anni il 3 di marzo, e se tutto va bene, fra breve te li mandero’ per HOTMAL per darme un tuo parere. Un abraccio gande e vai avanti con i tuoi progetti. un caro saluto Antonio
24 Febbraio 2009 alle 2:07
Cara F rancesca,
Le riflessioni sopra le prossime generazioni mi ha colpito molto perché non ho mai pensato che questa Italianità al mondo mica sparirebbe… ma chi lo sá, anche perché i giovanni non usano parlare la lingua dei suoi antenati…
A Liliana e tutta la sua famiglia i miei sinceri sentimenti di condoglianze. Il tuo papà si assomiglia a una persona molto speciale per me, che vive in America e è nato in Italia. Vado spesso trovarlo e lo tengo dentro il cuore, anche se lui è molto più grande di me, ma il modo come mantiene il nostro rapporto mi fa volere stare sempre assieme a lui. Ha la testa bianchina, le mani di qui ha lavorato sempre, e la mente piena di ricordi e storie da imparare per non dimenticare mai…Questi sentimenti coinvolgenti rimangono dentro il cuore. Con lui, ho imparato a vivere meglio e sentirmi felice perché l’ho conosciuto.
Capisco l’amore sincero tra le generazioni che sono state abituate ad amare e rispettare gli anziani. Per me, non c’è ricordo più caro! E è per sempre.
A tutti gli amici del blog il mio affettuoso abbraccio e specialmente a te Francesca e a te Liliana anche
Baci,
24 Febbraio 2009 alle 2:12
Abbiamo perso un altro grande uomo ,un emigrante come tanti ma unico nella sua persona…………avra’ sicuramente lasciato un vuoto immenso, ma sono sicura che i suoi scritti riempiranno questi spazi ed un domani non lontano saranno documenti importanti della storia degli Emigranti del nuovo Mondo. Le mie piu’ sentite condeglianze alla famiglia Pellegrini…………Romina
24 Febbraio 2009 alle 2:35
Cara Francesca,
Prima di tutto le mie più sentite condoglianze alla famiglia Pellegrini per la perdita di Franco. Poi sono sicuro che Franco, da buon “papà” non te ne vuole per non averlo chiamato. I papà che si rispettano sanno leggere le buone intenzioni nel cuore delle figlie. Per quanto riguarda “il futuro del passato” come tu giustamente lo chiami, ti devo confessare che non passa giorno senza che ci pensi anch’io. La settimana scorsa mia moglie Laura ed io abbiamo portato a far “traslare”– per mancanza di un termine migliore – su CD una serie di filmini “otto” e superotto” che avevo girato in Italia prima di trasferirmi negli Stati Uniti. Questo proprio per un tentativo – chissà se darà i suoi frutti o no – di conservare e tramandare alle generazioni future una breve panoramica delle radici italiane a cui tengo tanto. Scusa se non ho commentato il tuo testo del 20 febbraio ma sono stato impegnato a far spegnere le candeline della mia torta ai mie nipotini. Sai, mio padre diceva sempre “conserva il fiato per quando ne avrai bisogno” ed io, anche in questo caso, ho seguito il suo consiglio.
Un abbraccio,
Giorgio
24 Febbraio 2009 alle 2:42
Cara Francesca,
me lo ricordo bene il Sig. Pellegrino all’Associazione Calabrese quando ti regalò le rose e ti recitò una poesia come un cavaliere di altri tempi. Fu emozionante per tutti vedere l’affetto che aveva per te e il suo modo di dimostrartelo. Ora che ho saputo che non c`è piu ho sentito la tua tristezza e quella della sua famiglia. Mando a te e alla Signora Liliana sua figlia le mie sincere condoglianze. Sempre dispiace la partenza di qualcuno da questo mondo, anche se il Sig. Franco aveva percorso un bel po’ di strada, ma persone come lui le vorremmo avere sempre qui con noi. Un abbraccio per te e per la Signora Liliana , con affetto
Lucia
24 Febbraio 2009 alle 3:30
Dolcissima Francesca,mi dispiace tantissimo per la grande perdita del sign.Pellegrini,faccio le mie piu’ sentite condoglianze a tutta la sua famiglia.
Francesca io sono solo 41 anni che sono arrivata in canada e ricordo ancora i pianti che hanno fatto i miei genitori vedendomi partire, sono stati anni duri,ma l’amore porta a fare tante cose…che rifarei senzaltro.
Francesca,io spero che le nostri tradizioni,la nostra bellissima lingua italiana con il passare del tempo non verra’ meno ,non sara’ facile,i nostri figli parlano italiano ,pero’ ai loro figli parlano spesso l’inglese e questo sara’ un grosso errore ….auguriamoci che le cose andranno per il migliore dei modi.
Francesca grazie per condividere con noi tutto,gioie e dolori,sei grande.
Un saluto a tutti gli amici del nostro salotto.
Un bacione a te e buona settimana.
24 Febbraio 2009 alle 3:38
Cara Anna, ho letto il tuo scritto e sono pronto a rispondere alle tue domande.
1. io non sono contro nessun popolo, o porto odio contro altre razze, ma l’occidente, cioe’, l’Europa, gli Stati Uniti, e in particolar modo l’Italia, non puo’ permettersi di far entrare troppi stranieri, perche’ l’Italia e’ un popolo antico con una grande cultura, tradizione e storia. Se facciamo entrare troppi stranieri il rischio e’ che l’Italia perdera’ identita’. Sarebbe un disastro, una grande perdita della nostra cultura Italiana.
2. Le Americhe, nord e sud, erano terre vergini, praticamente non c’era nessuno, e quest terre sono state scoperte e poi abitate da Europei, che hanno portato una cultura Europea, con una religione Cristiana.
Poi, per quanto riguarda l’accoglienza, non so se conosci la storia degli Stati Uniti, ma quando gli Europei, in particolar modo, gli Italiani venivano in America, per prima dovevano essere chiamati o avere un contratto di lavoro. Secondo, dovevano sbarcare sull’isola di Ellis per controlli. Se avevano un raffreddore o qualche malattie, venivano messi in quarantina, altrimenti spediti indietro. Poi se tutto andava bene, una volta entrati nel territorio Americano, non ricevevano nessun beneficio dallo stato. Dovevano lavorare ed erano descriminati. E con il grande sacrificio e lavoro, hanno fatto proprio questo e si sono integrati, perche’ la nostra cultura e’ fatta cosi.
Ma adesso agli stranieri che entrano in America o in Europa, ma continuiamo a parlare dell’Italia, hanno una cultura molto diversa e sono agevolati meglio degli Italiani. Possono entrare malati, senza avere le carte a posto, senza un atto di richiamo, senza un lavoro, clandestinamente, e secondo la politica di sinistra, non fa niente possono restare in Italia. Pensi che questo sia giusto?
3. Il pericolo non solo e’ che questi stranieri entrano illegalmente e in quantita’, ma quando arrivano vogliono anche comandare, sono anche arroganti.
4. Il pericolo maggiore ancora sono i Mussulmani, che loro vogliono completamente cambiare la nostra cultura e religione. Molti stupidi politici Europei, per accomodare loro hanno stroncato la religione Cristiana. Pero’ non si rendono conto che i mussulmani non si arrendono, infatti, molti di loro vengono in Europa proprio per convertire il mondo a maometto, perche’ la loro missione secondo il Korano e’ di convertire il mondo a maometto. Purtroppo, gli occidentali questo non lo capiscono, tanto che nella maggior parte dei paesi occidentali, la seconda religione e’ quella mussulmana. Bastano pochi anni, che gra parte dell’occidente sara’ mussulmana.
ci sono ancora tante altre cose che vorrei dire, ma ci vorrebbe tempo. Ecco la mia preoccupazione, io spero che qualcuno si sveglia, in Italia abbiamo la Lega Nord che all’avanguardia su questo. Spero che ci sara’ una chiusura di far entrare i mussulmani in Europa, e mandare via tutti i clandestini e coloro che si comportano male a casa loro.
italiani svegliatevi, questo e’ un avvertimento molto serio, basta con questo buonismo insensato. Ma dove li dobbiamo mettere se entrano tanti stranieri?
Tua cara Anna, sei contenta in Brasile, bene, ma l’Italia e’ un’altra nazione con una grande storia, cultura e tradizione, l’Italia non puo’ permettersi di perdere identita’, anche se non sono troppo ottimista, perche’ i politici di sinistra e il Vaticano favoriscono questa distruzione dell’Italia.
Un saluto,
Pasquale
24 Febbraio 2009 alle 3:58
Faccio le piu sentite condoglianze alla famiglia Pellegrini,ho perso il mio papa` tanti anni fa,lo ricordo sul molo del porto di Genova con il pianto ci siamo lasciati, perche l’emigrante ero io, che lasciavo la mia famiglia. Dopo 2 anni ho pagato il viaggio per i miei genitori e per 6 sono stati a melbourne
questo viaggio per loro specialmente per mio padre e` stato un sogno della sua vita, mai avrebbero sognato di andare cosi lontano. Ho fatto che i miei figli (malgrado che sono cittadini australiani ) ci sia sempre una parte italiana, infatti vanno spesso nella loro patria dove sono nati,anche se in italia e` un paese di ( m!!!a) come dice la canzone di Masini NON POSSIAMO NEGARE LA NOSTRA NAZIONALITA`anche se il governo ci ignora chissa` un giorno??? Gaetana
24 Febbraio 2009 alle 4:10
Pensa Francesca pensa che ho un nipote figlio di mia figlia nato qui , quindi australiano, dato che e` figlio di italiani sta facendo di tutto per avere un passaporto italiano, dentro il suo cuore si sente che deve appartenere alla nazione dei genitori e dei nonni, questo e quello che i giovani sentono per la nostra terra, come mio nipote ce ne sono migliaia, lo prova tutti quelli che son venuti in italia l’anno scorso, stavo dicendo che il nostro signor governo non da nessuna importanza a quello che pensano gli italiani all’estero.
Come il sig Pellegrino e altre milioni d’italiani hanno avuto un cuore grande .
Mi fermo qui` Gaetana
24 Febbraio 2009 alle 4:13
Le mie condoglianze alla famiglia del signor Franco Pellegrino; certo un esempio di cuore emigrante.
Ho fatto memoria, e ora ricordo la sua presenza presso l’associazione calabresa a buenos aires. E molto bella la foto che hai pubblicata, in omaggio a lui.
Anch’io mi sono posta la domanda cosa succedera dopo che i nostri emigrati non ci siano piu?, e non trovo la risposta, forse questa nuova generazione sara piu legata alla terra dove sono nati, forse non avranno un doppio cuore, un doppio legame, un doppio pensiero, un doppio tutto che ti taglia a meta; forse cercheranno a certa eta le loro radici, gia lontane e capiranno, si interesseranno o no.
Si puo pensare anche a una probabile nuova identita che si potra costruire sulla base di nuove generazioni tutti nati nello stesso territorio.
La storia si continuera a scrivere…
Claudia.
24 Febbraio 2009 alle 4:16
Francesca una lettera per un caro amico, un emigrande come noi tutti, che residiamo fuori dell’ITALIA. Quelle foto con Franco Pellegrini, mi hanno commosso ed porgo le condoglianze a Liliana ed famiglia per la perdita del loro papà. Francesca sò che ti dispiace per non averlo risposto, ma queste cose purtroppo succedono, nessuno può sapere cosa succede da un momento all’atro. Il futuro di noi Italiani all’estero, sta cambiando ed si nota con i nostri figli, poi ci sono i loro figli che già non sono italiani, specialmente sposandosi con altre nazionalità, queste cose si notano molto. La famiglia si allarga come del resto succede, con tutte le famiglie del mondo. Oggi è carnevale, grande festa in molti paesi del mondo, qui da noi non si festeggia,
mentre nel Quebec, è già diverso ed c’è anche la scultura in ghiaccio, grande festa. Di nuovo mi dispiace molto per Franco Pellegrini, le sue foto con te sono un grande ricordo. Le mie condoglianze di nuovo alla famiglia Pellegrini, ed un saluto a tutti Francesco.
24 Febbraio 2009 alle 5:06
Francesca ciao !
Ritengo doveroso formulare le mie condoglianze alla famiglia Pellegrino per la scomparsa del pappa’ Franco .Come diceva San Francesco la “sorella” morte e’ sempre presente ,quando decide lei che e’ arrivata l’ora della nostra partenza si parte ,poi si vive nei ricordi di quelli che restano.
La domanda… cosa sara’ della nostra cultura della nostra lingua fra venti trenta anni quando noi italiani di prima generazione passeremo a fare compagnia a Franco. E’ una domanda che spesso mi pongo certo una risposta concreta non c’e’ perche il fututro e’ difficile da indovinare . Anch’ io come tanti altri ho cercato di piantare il seme dell’italianita’ nei miei figli fino ad oggi non posso dire che ho avuto gran successo . Loro si sentono italiani ma la loro patria e’ il Canada percio’ posso dire che sono fieri italo canadesi .Questo sentimento e’ piu’ evidente in mio figlio il quale apprezza molto la cucina della mamma “italiana”gli piace il vino gli spaghetti ,guarda le partite di calcio italiane la sua squadra preferita e’ il L’inter (non so perche’ ) mentre io penso che la Juve e’ la migliore squadra.Pero’ la linga non la parla tanto bene, anche se fino a sedici anni ha frequentato dei corsi d’italiano ed era abbastanza bravo! Sara’ stata l’influenza degli amici o della cita’ in cui viviamo dove la cultura anglosassone e’ piu dominante o forse perche’ io ho lasciato loro fare delle scelte. Non ho mai imposto loro le mie opinioni a riguardo della linga. Cosa faranno loro quando avranno dei fligli ?E’ una grande incognita .La mia opinione e’ le nostre tradizioni si assimileranno a quelle delle altre culture e quindi emergera’ la cultura canadese fatta di tanti “spizzoni” di tutte le culture del mondo.Per conservare la nostra lingua penso che sia dovere del governo italiano ad intervenire per dare l’opportunita’ a tutti quelli che desiderano apprenderla.
Condivido l’opinione di Pasquale a riguardo degli immigrati in Italia.
Ciao Giuseppe
24 Febbraio 2009 alle 5:15
lepiu’ sentite condoglianze alla famiglia Pellegrini si vede che le sue foto con te’ rimangono un bel ricordo,ciaooo dolce Francesca…
24 Febbraio 2009 alle 6:14
A Liliana e tutta la famiglia Pellegrini le mie piu’ cordiali condoglianze per la scomparsa del nostro grande amico del blog Franco Pellegrini.
Voglio mantenere questa candela virtuale accesa alla sua memoria e a tutti gli altri amici e parenti che ci hanno lasciato per la vita eterna, e che riposano in pace.
http://i69.photobucket.com/albums/i58/sandiek0207/candleflame.gif
24 Febbraio 2009 alle 9:22
Cari amici,
grazie a Liliana per averci brindato un tratto del cuore del padre con quella poesia che parafrasava la bellissima canzone.Ho sentito il mio cuore fremere.
Leggendo i vostri commenti ( di tutti ) percepisco che tra preoccupazioni e desideri siamo un po’ tutti uguali. Penso che l ‘italianità che rimarrà sarà multipla: in alcuni rimarrà la lingua ,la possibilità di viaggiare,la cucina , la canzone ed il modo di amare , in altri lo stile di vita ,di pensare ,la mentalità , il modo di essere e di vivere. E tutto questo sarà sempre italianità .Non saranno come noi ma saranno sempre ” nostri ” .
P.S.:
X Anna ,
mia cara , l’immigrazione in Italia ,fatta praticamente di invasioni forzate e di salvataggi in extremis ,non può essere paragonata a quella avvenuta in Sudamerica o USA o Australia. In nessun modo si tratta di xenofobia .
In secondo luogo :l’italiano emigrato ,più di ogni altro, si è integrato ed inculturato ,a secondo dei paesi dove è andato,trasformandosi in argentino, brasiliano,venezuelano, americano , australiano ecc. Al contrario ,quelli che arrivano dalle regioni di procedenza mussulmana,non si integrano con la socidetà italiana in nessun modo. Ti dico ancora :si integrano molto di più i senegalesi,i keniani ,i latinoamericani ,gli albanesi ed i rumeni .
L’ altro problema è che per causa di queste “invasioni” il 40 % dei delinquenti ricercati dalla polizzia Romena sono clandestini in Italia (Cfr :La Stampa ,Il Giornale di oggi ) dato ammesso dal ministro della Romania.
Così capita anche per altri paesi.
Il problema è molto complesso e non può solo essere pensato sulla base che tu proponi.
Per favore,non voglio polemizzare .Solo vorrei dire che la complessità del problema che non tocca solo l’ Italia,ma anche la Spagnas,Francia,Germania ,Svizzera ecc. tanto da essere trattata al Parlamento Europeo.
Ma l’assunto di oggi è un altro. E ci sono tante cose belle dette dai nostri amici.
Ciao
gio
24 Febbraio 2009 alle 11:34
Cara Francesca,
“sic transit gloria mundi” ripetevano i nostri avi quando sopraggiungevano avvenimenti imprevisti capaci di toglierti qualcosa di bello e meraviglioso e farti sprofondare in un immenso dolore. Così possiamo dire per la scomparsa del Sig.Pellegrini. Persona che ha dedicato la sua vita alla famiglia ed al lavoro, che ha duramente faticato e sudato per tutta la sua esistenza, che, pur residendo per lunghissimi anni in terra straniera, non ha mai dimenticato la sua terra d’origine e che se ne va lasciando un gran vuoto. Ma di questa non sono convinto: non ha lasciato un gran vuoto: ha lasciato tutta una serie di insegnamenti e di esempi che ci invitano alla riflessione e che ce lo ripropongono sempre vivo in tutti gli atti della nostra vita. Tutto ciò deve essere di conforto per la famiglia, cui va il nostro profondo cordoglio ma anche un sincero rigraziamento per averci permesso di conoscere , sia pure in circostanze così tristi, una persona che ha saputo donare tanti preziosi insegnamenti. Che sia stata una persona stupenda lo rilevo da quanto tu, cara Francesca, ci racconti del suo incontro: sei rimasta sopresa dalla sua vigorosa stratta di mano, laddove dici: “proprio di mani vorrei parlare, si avete capito bene, di Mani. Forti, robuste mani, mani leali, che hanno lavorato tanto e sodo”. Fulgido esempio di quanto hanno saputo e sanno fare tanti nostri connazionali all’estero! Grazie, Franco, per quanto ci hai insegnato.
Sabino
24 Febbraio 2009 alle 12:39
Mia carissima Francesca, prima di tutto,voglio fare le mie sentite contoglianze, a Liliana, e tutta la famiglia Pellegrini.
Mia cara, le parole che hai deddicato a Franco Pellegrini, sono parole belle, e conmovente, che solo da una bocca, di una persona con un cuore d’oro,come te, potevano, uscire, e io ne son sicuro, che Franco ti ha portato, cun lui nel suo cuore, perche sei una persona meravigliosa, e chiungue, ti a incontrato, sei entrata subito nel loro cuore, pur troppo questa e la vita, si sa dove si nasce, ma non si sa dove si muore,e questo e.. per noi emigrandi,che siamo lontano dalla nostra terra nativa,ma una cosa e certa,che la nostra bella Italia e sempre nel nostro cuore,
un saluto singero
Francesca
24 Febbraio 2009 alle 13:13
Carissima Francesca,non é nell argomento di oggi(bellissimo,che poi commenteró,lo voglio rileggere prima)ma solo iun piccolo schiarimento alla cara Amparo Margarita….i miei genitori stavano li in Colombia(come in Guatemala,Ecuador ecc,per via dei progetti di papá,ma solo loro due,noi figli(4 al tutto) restavamo qui in Brasile perche non eravamo piu bambini,e avevamo la scuola,gl amici,credo non ci volevano far sbattere di lá e di qua….del resto ti immagini 4 anni in ogni posto,….per questo ti dicevo che mai ho conosciuto la Colombia,a non essere per i racconti dei genitori e i libbri di Garcia Marques,é questo…..ma mi sembra di capire che la zona é proprio quella di cui tu parli.Scusa Francesca questo svio dal tema.Ti mando un abraccio,Silvia
24 Febbraio 2009 alle 13:28
Carissimo PASQUALE,
Ti ringrazio molto per le spiegazioni, difatti non è paragonabile l’area di paesi come Brasile e Argentina ecc. ed in più vergini all’epoca, con un Italia già civilizzata e piena. Veramente se uno pensa che, almeno fino a poco tempo fà l’Italia aveva pressapoco gli abitanti del Brasile e solo lo Stato di São Paulo è della grandezza dell’Italia…è difficile ragionare nei termini da me proposti.
La storia degli USA la conosco e pure l’Isola di Ellis ho visitato, certo…
Ringrazio anche Giuseppe e Giovanni per i complementi di elucidazione.
Io sò che qui non è un posto di politica o politiche di nessun genere, però discordo che l’argomento non sia interessantissimo, tanto quanto gli altri, ci tocca direttamente. ma và bene, grazie tante.
Un abbraccio a tutti e buon proseguimento
Anna
24 Febbraio 2009 alle 14:58
Un saluto a Francesca ed tutti, ed un buon carnevale, alle mie parti oggi si mangiano molte salcicce, non so se la tradizione è cambiata, poi ci sono le parate coi custumi. Che qui a Toronto non esiste. Paese che vai usanze che trovi. Ricordo ancora quei bei carnevali che si facevano , in Ger. FRA. Svi. Di solito come quei che si fanno in Italia. Era tutto bello ed tutti erano allegri. La vita è fatta di chi piange ed di chi ride. Porgo ancora una volta le mie più sentite condoglianze alla famiglia, di FRANCO PELLEGRINI, che purtroppo ci a dovuto lasciare, ed forse ci guarda da lassù. Un pensiero di coraggio per Liliana. Saluti a tutti Francesco.
24 Febbraio 2009 alle 18:13
Cara Francesca,
ancora una volta mi hai emozionata con il tuo scritto e ti confesso che una lacrima ha solcato il mio viso.
Pace alla buon´anima di Franco Pellegrino, che come me è stato un emigrante che ha lavorato certamente tantissimo ma non ha dimenticato mai la nostra adorata Patria. Condoglianze e coraggio alla sua famiglia!
Non devi sentirti in colpa per non aver risposto a tempo al sig. Pellegrino, lui te lo avrà perdonato, lui lo sapeva quanto bene gli hai voluto, lo dimostrano le foto quando lo abbracci con tanta sincerità e affetto…
Quanto al futuro…chi lo sa. Io che non ho avuto figli ho cercato sempre di trasmettere le bellezze, la storia della nostra Italia, le usanze salernitane ai miei nipoti che hanno molto orgoglio della loro discendenza italiana ma che sono in realtá veri brasiliani.
Hanno visitato varie volte l´Italia e parlano discretamente la nostra lingua… a mia nipote però piace di più il napoletano…sia per influenza della famiglia sia per le bellissime canzoni.
Cara Francesca ti mando un caro forte abbraccio.augurandoti sempre più successo.
Un saluto anche a tutta questa bella gente del tuo salotto.
Carmela
24 Febbraio 2009 alle 18:13
scusate, avevo dimenticato il luogo di provenienza
24 Febbraio 2009 alle 21:32
CARISSIMA FRANCESCA: HO LETTO L’ARTICOLO “” PERCHE MI HANNO CENSURATO” Io dico. chi a messo al sign. Badaloni di direttore nella RAI ?
Secondo me il sig. Badaloni e entrato di direttore nella RAI dopo le lezione que a vinto l’onorevole PRODI. Quindi, a vincere la sinistra le lezione, al sign. Badaloni le hanno dato l’ incarico della RAI: il sign. Badaloni e di SINISTRA o di DESTRA ? ( vorrei che qualcuno mi correggesse se io mi sbaglio perche di politica non ne capisco niente) . Si e’ di sinstra: loro hanno vinto le lezioni grazie ai VOTI dei connazionale sparsi nel mondo. Io mi chiedo: prima di CENSURARE il programa di SPORTELLO ITALIA, ch’ era il programa piu’ caro e visto per noi emigranti, (se noi li abbiamo dato il voto per vincere le lezione) non dovevano domandarci a noi telespettatori di RAI INTERNAZIONALE si eromo soddisfatti di toglirci il programa? ANTONIO
24 Febbraio 2009 alle 21:57
Un caro saluto a te Francesca e agli amici del blog!
Ho finalmente letto il nuovo “tema” del salotto mondiale. Sono un po’ perplessa Francesca quando dici che sei stata, “indicata per essere una conduttrice che si rivolge agli emigranti con la valigia di cartone…mentre la nuova generazione di italiani all’estero è evoluta, è cresciuta…”. Non hai mai fatto questo! Quando ho iniziato a seguirti sul tuo Sportello Italia, mi sei piaciuta subito e ho pensato che avevi un’aria di freschezza e di novita’. Mi meravigliava il tuo rapporto con gli italiani emigranti nei vari paesi del mondo. Hai tirato fuori tutto il bello, mostrando proprio come gli italiani che hanno lasciato l’Italia 50 anni fa’ siano cresciuti e evoluti! Non li hai mai trattati con quell’aria di superiorita’, un atteggiamento che vedo e risento ogni tanto sul canale che dovrebbe essere “nostro”. La programmazione che ci e’ proposta ora ci mostra spesso un’Italia del periodo del dopo guerra, quello che gli italiani che sono partiti hanno lasciato per cercare un futuro migliore. Le tue parole rivolte al ricordo del Sig. Pellegrini sono bellissime! I tuoi pensieri hanno fatto riflettere anche me: Chissa’ se un giorno tutto finira’? Se continueranno le tradizioni che gli italiani hanno portato con se? Magari la lingua, la cultura, la cucina, queste possono continuare se ogn’uno vuole. Ma quelle storie raccontate dai nostri genitori? Di quelle vite vissute, dei grandi sacrifici, dei grandi cambiamenti? Loro che hanno saputo lottare, lavorare senza lamentarsi, senza aver paura del grande lavoro, loro che hanno saputo costruire una nuova vita? Il grande gesto del Sig.Pellegrini al vostro incontro, presentandosi con i fiori e la poesia, e’ la dimostrazione che lui era FIERO di essere ITALIANO e allo stesso tempo ORGOGLIOSO di mostrare quello che aveva costruito!
Il tuo racconto Francesca e’ un modo per MANTENERE VIVA l’indimenticabile storia di tanti italiani come Franco Pellegrini!
25 Febbraio 2009 alle 0:15
Cara Francesca ed Amici
Il Sign. Franco Pellegrini per me trapresentava tutta l’ Italia quando era vivo. Noi italiani abbiamo molto orgoglio, da dove venivamo or chi siamo,’ emigrandosi, or atti di richiamo, or sposandosi con gli Americani, or altro.
L’ America sia del Nord or del Sud e’ stata costruita dal 98 per cento dagli italiani. La citta’ di New York, San Francisco, Piladelfia, Baltimore , Chigago , grattaceli, i lunghi ponti, come quelli del Maranzano or quello di Brooklynn, il Golden Gate, le miniere di carbone del West Virginia ed quelle di Ohio or della Pensilvania. Tutti i nostri connazionali hanno dato la loro vita, a questo caro mondo, sempre per avere una vita piena di soddisfazione ed migliore. Io sempre detto hai miei figli, forntunate voi che siete nati in un tempo diverso. Si tutti abbiamo sofferto la lontanaza, ma gli anni sono passati
ma l’ Italia e’ sempre nei nostri cuori. Con affetto Maria
25 Febbraio 2009 alle 0:20
Francesca so che in una puntata di tristezza come questa, non è bello uscire fuori tema, ma visto che noi italiani ed l’ITALIA, siamo solo uniti nello sport internazionale, specialmente con il mondiale di calcio. ed altre partite internazionali. Perchè come si sa che l ‘ Italia. È separata sulla politica ci sono problemi di debito pubblico ecc, ecc, quel che voglio dire che oggi, con le coppe della champions league, purtroppo siamo andati male. Chiedo scusa di uscire fuori tema, almeno su questo sport siamo tutti uniti. Chiedo scusa alla famiglia Pellegrini, ed la saluto con tutto cuore, ed saluto a te ed tutti Francesco.
25 Febbraio 2009 alle 0:24
Salve a tutti non mi ricordavo di Franco Pellegrini ma mi spiace di aver perso un amico di Francesca. A vederlo nelle foto appare come un gentiluomo molto distinto e affettuoso. Mi associo agli amici del blog con le condoglianze.
Martino
25 Febbraio 2009 alle 1:19
Cara Francesca
Un saluto , molto sucesso.
Condoglianze alla famiglia Pellegrini.
Con affetto Yara
25 Febbraio 2009 alle 2:28
Caro Antonio il programma di sportello Italia di Francesca Alderisi e’ stato tolto quando la sinistra vinse le elezioni nel 2006. Non e’ stato la destra, ma la sinistra, con Prodi come presidente del consiglio.
La sinistra non dimostra nessuno amore per l’Italia. chi ha combattuto per noi Italiani all’estero e’ stato Mirko Tremaglia, del partito di Alleanza nazionale, che e’ un partito di destra. Purtroppo la prima volta che abbiamo votato e’ stato nel 2006, grazie per il ministro Mirko Tremaglia, che allora la gran parte degli Italiani all’estero lo hanno tradito, hanno votato in maggioranza per la sinistra. Questo e’ stato il nostro ringraziamento verso un uomo che ha fatto tanto per noi Italiani all’estero, che andava in televisione e piangeva per noi. Un uomo che ama l’Italia, e gran parte degli Italiani all’estero lo hanno tradito. Da allora in poi il ministro Tremaglia non e’ stato piu’ visibile.
Devi capire che la sinistra, tutte le politiche di sinistra sono un male per il mondo. Sono contro ogni valore umano, valori Cristiani, come l’amore di Dio, della famiglia e della Patria, e di tanti altri valori morali. Se non mi credi, basta esaminare e prestare attenzione a quello che credono e dicono. Ma devi stare attento perche’ sono molto furbi, sono ingannevoli.
Mio nonno mi diceva sempre, “Caro nipote, ricordati che gli stupidi li puoi sempre vincere, ma gli stupidi maliziosi non li vincerai mai.”
cioe’ quello che lui voleva dire che chi e’ malizioso, e’ molto furbo. Ha una astuzia che se non conosci le cose, ti fanno fessa, con il loro inganno.
Un forte saluto a te e a tutti gli Italiani che amano l’Italia e valori di Dio.
Pasquale
25 Febbraio 2009 alle 7:31
Commovente tutto quello che scrivi di Franco Pellegrini. Ho pero’ una piccola proposta a proposito del libro che ha scritto, e cioe’ al sogno di Franco di vederlo publicato e letto in tutte le parti del mondo.
Il mondo dell’internet non solo ha allargato i confini, al punto da considerarli, asssiele alle distanze, non esistenti o quasi, ma ci permette ora di realizzare “sogni impossibili’ . Infatti, cara Francesca, se il motivo di vedere il suo libro publicato non e’ solo quello di fare tanti soldi, oggi si puo’ pubblicare un libro mediante l’internet e metterlo a disposizione di chi lo vuole via internet, gratis, o mediante un pagamento .
Se la mia proposta ti interessa, e interessa alla Famiglia Pellegrino, io mi riprometto di fare scanning questo libro, sia nella forma originale, o di riprodurlo
(trascriverlo) e metterlo poi a disposizione (uploading) nel tuo sito per tutti gli italiani che amano i libri delle nostra vita di emigranti.
(Non so se ti ricordi di me, io sono il fotografo di Oshawa the ha fatto cento bellissime fotografie del tempo che hai passato assieme noi in questa citta’.
Un affettuoso abbraccio
Lorenzo Migliore di Oshawa, canada
25 Febbraio 2009 alle 9:35
PER MOTIVI DI RISERVATEZZA SIETE TUTTI GENTILMENTE INVITATI A NON SCRIVERE NEI VOSTRI COMMENTI NUMERI DI TELEFONO ED INDIRIZZI E-MAIL.
GRAZIE PER LA CORTESE COLLABORAZIONE
25 Febbraio 2009 alle 11:53
Ogni giorni che passa, siamo piu orgogliose di te, gia che riesci a capire, captare e anche inmaginarte cio che sente e che pensa un Inmigrante di La Valigia di cartoni, ed vero cio che tu dice, il Sig. Franco , e un personaggio molto famoso per tutti noi che d’anni ascoltiamjo, e prima vedevamno en la RAI, non devo dire come di solito se dice cuando cualquno se ne va era molto in gamba, etc, etc,etc,….questo gia lo hai detto tu e anche ei blo9cks..ricordiamolo sempre come in quella fotografie bellisima in Argentina cuando molto galante se avicinato a darte un ramo di fiiori, del resto se incarica la historia, ciio che invece e’ importante e’ che possiamo fare noi, perche la sua racolta della sua vita non rimanga nell’casetto, come molte de tanti italiani, venezuelani, francesi, americani, portuguese, argentini insoma gente che come lui, avendo avuto la necesita d’andare a lavorare al stero, inmigrando con la sua familia, trovando oltre mar una terra che come l’ Aregentina, Venezuela, Estados Unidos de Amerca (USA) li ha acolto generosamente, lavorando sodo, per farse un avenire, dare alla sua famiglia cio che la sua terra nonli dava, perche nell 1944il dopo querra la gente del Sud., sopratutto e ‘inmigrato a queste terra gia che qua mancaba la mani d’ opera, erano terre vergine de indiani ancora senza sapere niente della construccione, e sono state queste persone che hanno insegnato a nostri Guajiros a lavorare, en tanti modi, e adesso che sono pasatti piu de 65 anni, queste persone che erano state maltrate de alotri Europeo, o sia sonno stati scoperti questa terra per Cristofalo Colon ma poi chi e rimasto nella nostra terra sono gli Spagnoli, ma sempra che nonsonno stati alla alteza de farli impare un mestiere, e perche dico questo perche li conosco da vicino e adesso che en quellaepoca molta gente venuta di Bari, artistas del gesso, arcilla, pintores, muratori, marmolina, hanno aperto una barraca, con 10 goajiros e loro adesso sono patroni.
25 Febbraio 2009 alle 12:09
Continuo perche e importante che molti de voi questo lo sapete io non ne che sono molto vechia devo compiere il 28 di questo9 messe 60 anni, ma mio marito che e venuto e mio cognato che e morto in questa terra Giovani Tomasichio, di Bari e venuto9 che era un ragazzo con suo9 padre che era un artista de la marmolina, del gesso, del granito e de tutto cio che si faceva o si ancora con le mani, ormai sono25 anni che e morto ma ilo suo ricordo sempre rimarra in Maracaibo, de lui cualquno ha scrito la sua storia Enzo, en un libro di raco9lta degli inmigrante di quella epoca e come lui ci sono mnolkti che ormai nella nostra amada Maracaibo non ci sono piu come il Sig. Franco Tenherrelli, pittore, muratorim, e poi diventati Construttore famosi, ma sopratutti ricordati con, molto amore degli guajiros, perche di lkoro hanno imparato a lavorare a adesso grazzie a kloro loavorano oper conto propio non ne hanno piu bisogno di uno che le sia dietro, p0erche ormai le stato insegnato unb mestiere,m e anche lorio possono permetersi una vita mnigliore ma darli sopratutto alla sua famiglia una certa stabilita, dando9le la oportunidad a suoi figli d'[ studiare, anche d’andare a la Universita , e quello ed molto importante, perche il nostro futuro sara migliore oggi, anche se kla poikita a volte ci rovina un opo, ma la gente ormnai e cambiata grazzie a quellki inmigrante dekla valiggia di cartone e comne dice el sig. di Oshawa, il fotografo doviamo unirce e fare ditutto perche kla Opera del Sig. Franco sia letta di tutti quelli che se uinteresanno degloi inmigranbte e de tutti in genherale, sono d acordo, facciamolo, penso che tutti lo siano, scusti ma me toca da vicino e non perche me e famiglia,ma perche onore a chi veramente lo ha meritato, grazzie Francescha per essere e essistere, per sempre tua amiuca unb baccio a Nonna Lea per la poessia a mia Nonna Mamelena. Deisy Montiel in Caricola.
25 Febbraio 2009 alle 12:55
SR. LORENZO MIGLIORE
DESDE YA MUCHAS GRACIAS POR INTERESARSE EN LA OBRA DE MI PADRE, NO OBSTANTE MI FAMILIA Y YO PERSONALMENTE NOS ESTAMOS OCUPANDO DEL SUEÑO DE MI PADRE DE VER SU LIBRO PUBLICADO.
LO SALUDA ATENTAMENTE LILIANA
25 Febbraio 2009 alle 13:03
Cara Pascuale su tutto quello che tu mi dici e mi racconti sono proprio d’accordo con te. Ma credo che tu mi ai capito bene quello che io volevo dire, che la sinistra a vinto le lezione del 2006 grazie a noi emigranti, e veramente ci anno pagato: chi sa como lo abbiamo meritato, ( o come dici tu) per essere BUONI STUPIDI e togliendoci il nostro migliore programa.
Grazie per l’ aclarazione, perche´io dei politici Italiani ne conosco molto poco.
UN VIVA A FRANCESCA UN VIVA A TREMAGLIA UN VIVA l’ITALIA e un grazie di nuovo a te ciaooo
25 Febbraio 2009 alle 16:06
SIETE TUTTI GENTILMENTE INVITATI A SPECIFICARE NEI VOSTRI COMMENTI LA CITTA’ ED IL PAESE DA DOVE SCRIVETE.
GRAZIE PER LA CORTESE COLLABORAZIONE.
25 Febbraio 2009 alle 16:19
Aggiungo le mie condoglianze alla famiglia del Signor Franco Pellegrini, che
vorrei stendere anche alla famiglia del maestro della stampa sportiva italiana , grande giornalista Candido Cannavò, appena sparito.
Coraggio.
“E la nave và”.
José Roberto
25 Febbraio 2009 alle 17:25
Mi dispiace questa notizia triste. Il Signore Franco sicuramente è un po’ di tutti noi che siamo all’estero. Purtroppo i nostri cari italiani vanno via, peró, noi discendenti, sempre manterremo viva la nostra italianità , che è il nostro maggiore orgoglio e grande benedizione da Dio.
Aggiungo le mie condoglianze alla famiglia del Signore Franco.
“Da I’Italia noi siamo partiti… siamo partiti col nostro onore… trenta sei giorno di macchina e vapore… e in America siamo arrivà…”
Un caro saluto
Sueli Franco
25 Febbraio 2009 alle 18:11
Quiedo scusa per non aver messo qui sopra la citta e il paese dove sono residente . mi sono dimenticato. Quiedo scusa di nuovo . ANTONIO
25 Febbraio 2009 alle 18:14
Cara FRANCESCA voglio chiedere alla cara LILIANA che il giorno che esca il libro di suo papà lascie un commento sul blog, gia ho voglia di leggerlo!!!!!
Per tutti un abbraccio circolare, mille baci NONNA LEA!!!!!
25 Febbraio 2009 alle 19:58
Cari tutti, buona giornata.
Per commentare su questa puntata delicata, che c’e molte emozioni rivolte e personalmente mi ha preso molto tempo per digerire tutto, fra una morte, una vita e una tema e dopo risposte, vorrei contribuire con oggettivita.
Semplicemente, Francesca il tuo amore per cosa fai e per qui lo fai attaversa confini di generazioni perche e qualcosa che parte dal didentro di te e come una onda rinfresca tutti sulla spiaggia. Come altri qui siamo pronti da tenere alti la fiamma del Italia come , diciamo una squadra per il futuro. Nelle generazione passata gia hanno messo questa grande nazione sulla “mappa”, con le loro prove, mano d’opera e tutto resto; il momentum e forte. La speranza e di continuare la corsa andare avanti e non guardare indietro, solo per le lezioni. Uno puo facilmente dire che e molto ovio pero in questo mondo di oggi si vede che ci sono molti distrazioni che amala la “vita” di una nazione. La responsabilita e grande e l’ Italia e grande per farla andare avanti con esempi come http://www.prontofrancesca.com e programmi simili nel futuro con stessi oggetivi.
non ho piu tempo buona giornata, sandro
25 Febbraio 2009 alle 23:31
Ciao a tutti, anche oggi una bellissima giornata, ed a perso anche la Juventus. ringrazio la famiglia Massi, per la lettera che ho ricevuta da loro, ed mi auguro che Massimiliano, un giorno si sveglierà da quella orribile coma. Francesca come ho detto ho ricevuta una loro lettera co la foto di tutti loro intorno a Massimiliano. Un grande dolore per la famiglia vedere un figlio in quelle condizioni per un incidente di macchina, spero che un giorno si risce a trovare qualche cura , che guarisce tutti coloro che si trovono in quelle condizioni, ed di malattie che oggi sono inquaribili. Saluti a tutti ed un pensiero per la famiglia Pellegrini. Francesco
25 Febbraio 2009 alle 23:39
Cara Francesca, voglio condividere con te il sentimento della perdita del signor Pellegrini. Ogni volta confermo che tu sei sempre solidaria con tutti noi italiani all’estero. Magari gli italiani in Italia fossero tutti come te…..non ci sarebbe quella lontananza che mettono tra noi e loro. Mi piacerebbe moltissimo rivederla nella RAI con un programma che fosse visto da noi e da gli italiani nati in Italia.
Un abbraccio
Celia
26 Febbraio 2009 alle 5:52
Que Tal Francesca , te recuerdo con afetto di la’ con noi giovani a Roma y espero verte en el futuro con piu’ tempo en Venezuela, e chissà se il tremendo Margiotta e vedo che scrive anche la Sra Deisy ,y nos aiuten con suoi contactos para che visites la bellas ciudades di Maracaibo , con caldo, e la fredda di Merida.
Come ha scritto uno dei signori, con iniziative sincere come le tue con il Blog e logicamente con nostra partecipazione dall’estero, è che diventa grande l’italia .
Importante adesso, dare le condoglianze a la Familia Pellegrini per la perdida de loro Capo Famiglia Sr Franco. Uno dei tanti nonni che hanno lavorato forte per noi giovani vivir meglio e cosi no passare le vostre penurie nell’adattamento. DIOS los Bendija y proteja a todos y especialmente los de questo Blog.
Queria salutare a la protagonista de l’anteriore puntata, con permesso di Fancesca: Amparo he visto varie volte tu Video- entrevista e sei un modello de donna a seguire per noi giovani oriundi italiani. Certo che tuo lavoro, tue varie ativita’ e tu dominio della nostra lingua italiano es un orgoglio per tanta gente. Felicitacione Amparo! e segui rappresentando alle attive donne Latine.
Questo volevo dire, per farmi presente un attimo al Salotto,
Vi saluto a tutti
Diana Paternò
26 Febbraio 2009 alle 11:57
Porgo le mie condoglianze alla famiglia Pellegrini per la scomparsa del loro amato Franco. Credo che sarebbe anche doveroso da parte nostra e di Francesca in particolare chiedere scusa a questa famiglia per avere, ancora una volta, introdotto argomenti che nulla hanno a che fare con il loro lutto. Io lo faccio ora, e spero che anche voi lo farete. Pasquale, per un senso di cordoglio e di partecipazione, ha ritenuto opportuno esprimere le sue solite opinioni anche se in questo doloroso caso non si comprende il motivo o la necessità. Ma Pasquale è sempre Pasquale e le sue assolute verità non possono scorrere inosservate. Come si può paragonare gli emigrati Italiani, (Al Capone, Lucky Luciano e migliaia di mafiosi a parte), con gli extra comunitari fannulloni, arroganti e criminali, che stanno invadendo l’Italia con il loro colore, le loro tradizioni e il loro falso Dio?. Gli Italiani all’estero innanzi tutto, come afferma Pasquale, sono andati in terre vergini, rese tali grazie a Spagnoli, Inglesi, Francesi e Portoghesi che in nome della loro cilviltà e del loro Dio misericordioso hanno fatto fuori milioni e milioni di Indiani (quelli rossi), indigeni, e aborigeni, e il fatto che questi selvaggi non avevano mai conosciuto questo Dio, e vivevano ancora una vita semplice e naturale, non si poteva accettare come pretesto per lasciarli vivi; Peggio per loro!!, magari erano di sinistra e pro Vativano. Il meglio che si poteva fare era quello di renderli schiavi e venderli in mercati specializzati come se fossero muli da tiro, ma sempre con quella carità che distinque i veri credenti che vanno in giro in giacca e cravatta a rigurgitare versi delle Sacre Scritture contro quelli che ancora credono in Cristo. Gli Italiani all’estero sono stati accolti a braccia aperte, nessuno li ha mai obbligati a cambiare religione o a rinnegare le loro tradizioni; non li hanno ammucchiati come animali in campi di accoglienza con le loro donne e i loro bambini dopo aver navigato per lunghe
26 Febbraio 2009 alle 11:59
CONTINUA
dopo aver navigato per lunghe settimane in condizioni pietose, non li hanno rispediti indietro come merce puzzolente, anzi li hanno aiutati in tutti i modi ad integrarsi. E questo grazie alla loro civiltà e al loro Dio, e ovviamente anche alle varie Leghe che si battono per la supremazia della vera razza, quella bianca; del vero Dio, quello Cristiano e non Musulmano, a prescindere dal valore umano che ognuno potrebbe avere. In Sicilia, a proposito di qualche povero sfortunato, dicono: “ e tu picchì sceccu nascisti?? ” ( e tu perchè sei nato asino??). Ecco, appunto, perchè questi extra comunitari sono nati neri o Musulmani??. Peggio per loro!!!. Fa bene la Lega Nord a sbatterli fuori, e se per caso per disperazione si danno alla clandestinità, da oggi grazie alle “ronde padane” e a qualche medico di destra verranno braccati come bestie che sono, e devono anche ringraziarli se non gli fanno fare la fine degli Indiani, nativi, e aborigeni. Questa sì che è saggezza, proprio come quella di Pasquale, che è poi come quella del suo vero Dio, e non del Cristo che predicava: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. È ovvio che il problema dell’emigrazione è di una complessità enorme e tale rimarrà fino a quando ci sarà gente che deve scappare dalla fame e dalla morte. Invece di generalizzare quindi sarebbe più giusto capire e prevenire con umanità e tolleranza specialmente da chi, come gli Italiani all’estero, è stato costretto ad abbandonare il proprio paese, un paese che in alcuni casi, Belgio, Ighilterra, ecc.., addirittura vendeva i proprii cittadini per un sacco di carbone, o li spediva in Svizzera pur sapendo che allora questa povera gente veniva considerata inferiore ad un cane.
26 Febbraio 2009 alle 12:28
ESTIMADA MARIA ROSA COLOMBO, POR INTERMEDIO DE ESTA PAGINA DE LA CARA FRANCESCA, QUIERO AGRADECERTE LA MISA QUE PEDISTE PARA EL DESCANSO DE FRANCO, Y TODOS TUS CARIÑOSOS COMENTARIO, LOS SIENTO VERDADERAMENTE CERCA, TAMBIEN AGRADECIDA A FRANCESCA POR SU GRAN GENEROSIDAD.
UN FUERTE ABRAZO, LILIANA PELLEGRINI
26 Febbraio 2009 alle 14:02
Caro Francesco,
io chiedo scusa si alla Liliana Pellegrini, per essere usciti dal tema della perdita di suo padre, e rinnovo le condoglianze.
Ma lo faccio sinceramente e non rinnovando dunque l’uscita d’argomento come mi aspettavo avresti dovuto fare tu, visto che te ne sei accorto.
Comunque ognuno sà a se.
Anna
26 Febbraio 2009 alle 15:07
Ciao Francesca,
ogni volta che salta fuori questo discorso dei nuovi e vecchi emigranti si creano sempre diverse correnti di pensiero. Non credo sia un discorso legato solo agli italiani, ma appartiene a tutti quei paesi che hanno avuto grossi movimenti migratori, passati e recenti. C’e` chi di questi emigranti si vergogna, c’e` che ne riconosce il valore e c’e` chi fa entrambe le cose a seconda della propria convenienza.
Nello specifico quando si parla di televisione e di Rai non capisco perche` non si possa trovare spazio in una televisione pubblica per offrire programmi ad un pubblico variegato.
L’Italia per una serie di ragioni e` una nazione che invecchia progressivamente e gli italiani all’estero sono per lo piu` emigrati fino agli anni 70 . Quindi il pubblico che PAGA il canone RAI e` in larga maggioranza un pubblico costituito da persone “mature” ed in particolare, tra gli emigranti, da persone che sono partite con sta famosa valigia di cartone. Il canone pagato non puzza, e` incassato felicemente dalla televisione pubblica, ma quando poi si tratta di restituire il favore offrendo un buon servizio sembra proprio che la Rai non rispetti i patti, ma anzi abbia un atteggiamento snob verso alcuni. E’ come “sputare nel piatto in cui si mangia” se mi concedi quest’espressione colorita. Non c’e` dubbio che nella vita si debba progredire, ma come si progredisce rinnegando il proprio passato? Ben vengano i programmi rivolti ad un pubblico giovane (che e` la percentuale minore delgi abbonati), quelli in cui si mostrano i nuovi italiani nel mondo etc, ma per quale motivo non ci puo` essere un affiancamento con dei programmi BEN FATTI diretti anche ad un pubblico con un gusto piu` classico? O forse questi meritano di guardare solo vecchi spezzoni di roba riclicata?
Da questo sito sono partiti tantissimi appelli affinche` tu tornassi con un tuo programma ed e` evidente che questi appelli, lanciati da chi il canone lo PAGA, non sono raccolti da chi in questo momento e` al comando per puri e soli motivi personali. Il tuo caso non e` insolito in RAI che e` e restera` sempre un’azienda con un alto potenziale, ma con risultati fallimentari perche` gestita da gente incompetente. Se tu ( come anche altri che hanno lavorato in Rai) hai dimostrato negli anni che sei in grado di apportare benefici di diverso tipo all’azienda , allora non c’e` motivo logico per tenerti fuori, mentre ci possono essere motivazioni personali, ma ai dirigenti di un’azienda e` richiesto di fare il loro lavoro basandosi su fatti concreti e risultati e non sulle simpatie/antipatie personali …
E` come avere un cavallo vincente e decidere di lasciarlo nelle scuderie pur sapendo che si puo` vincere un trofeo facendolo correre. Ma come la mettiamo con quelli che sono entrati nell’ippodromo pagando il biglietto, convinti che avrebbero assistito ad una gara con i migliori cavalli in corsa?
Questo discorso lo faccio indipendetemente dall’affetto che ho per te e dal fatto che come tutti ti auguro di proseguire al meglio nella tua carriera e di ritornare ad avere un tuo programma in tv. La mia piu` che altro e` una riflessione che ancora non trova una risposta logica.
26 Febbraio 2009 alle 16:00
Cara Francesca,
Un cenno filosofico sulla “morte”, fine della nostra esistenza fisica sulla terra. Ma esiste l´anima , e se abbiamo questa fede… “Come ció che non muore non puó esser nato, così ciò che era prima della nascita non può morire. Ciò che non é nato con la vita, con la vita non muore.
Fernando Fancelli
26 Febbraio 2009 alle 18:16
Buon giorno tutti, qui temperature che toccano i 6 gradi Celcius, bel solo con momenti di nuvole…e niente neve !!!!! Spero che tutto e ritornato normale dalle parti d’Australia..appena visto su Google, 33 C. nella citta di Victoria .
La bellezza di non leggere cosi sfelto e con difficolte e che si deve leggere parrecchie volte e in questo, spuntano delle stelle per me. Vorrei toccare sul tema di Amore e Cuore che parli, Francesca. E come e Grande e come e omnipresente, omnipotente,omnisciente, putroppo nella natura di uomo questo senso di amore , piu o meno vero…si puo sempre contare sul Amore di Dio, cento per cento, appogiandosi sul Suo bellissimo Figlio, e credere nella manifestazione della potenza di Dio nel Spirito Santo….per tutte occasioni. Adesso che siete ben insonnoliti !!! con sorrido…ma Francesca tu ai il Cuore di Cartaceo ,e certo che e tutto piu vero quando uno scrive su carta?, piu romantico, piu sensi sono attivati..molto e perso nei computors, tastiere di plastica fredda, schermo che ti comincia brucciare gli occhi, “download” “upload” “crash” etc etc..pero questo Amore che e dentro di te di noi, vivente e vincente, per essere sviluppato in una foto che diventa piu chiara ogni giorno> la bellezza qui e se parlo troppo non mi puoi dare un calcio sotto tavolo anche se possibile sarebbe fatto con onesta ed Amore e questo sarebbe sicuramente vero> Vorrei dedicare una canzone ( 3:33) a ” I due Francescchini”; io con il cuore di “gira dischi” e con tanto Amore, sandro
http://www.youtube.com/watch?v=gVCl3_R_igI
grazie e buon ascolto
26 Febbraio 2009 alle 18:57
Caro Francesco, ma tu devi rignraziare alla religione Cristiana per la liberta’ che gode l’occidente. Quando dico Cristianita’ mi riferisco al vero e non quello che l’uomo e le tante chiese che sono ideate dall’uomo. La verita’ del Cristianesimo e’ basato sulla Bibbia e non da una religione.
Poi per quanto riguarda i clandestini, dimmi ma quanti ne vuoi fare entrare in Italia, quanti, dimmi. Tu credi che piu’ vengono e meglio e’ per l’Italia e per l’occidente?
Adesso mi devo fermare, scrivero’ piu’ a dettaglio stasera, devo uscire.
Ciao
26 Febbraio 2009 alle 21:05
Per un momento ho detto ma io che centro? dopo aver letto le altre lettere ho capito che quel Francesco non sono io, potrei anche rispondere ad alcuni commenti, ma non sono affari miei, perche se mi metto a parlare di politica ho religione, le mie lettere diventeranno troppe lunghe. comunque buon pomerriggio a tutti, oggi sono andato a visitare un amico, che abita a villa Colombo, ma non alla residenza degli anziani dell’assistenza sociale. Villa Colombo qui a Toronto è molto grande ed c’è di tutto. poi ci sono degli appartamenti, per anziani dia soli oppure coniugati viventi tutti e due. Questi apprm, sono per tutti ed non si paga molto, ed per coloro che non hanno una grande pensione, il governo sovenziona tre parti del pagamento,
sono molti puliti ed c’è una sorveglianza molto in gamba. Questo mio amico abita in uno di questo appartamento, avendo rimasto vedovo se la passa molto bene, ed oggi ho pranzato insieme all’oro, come una famiglia. Io penso che Francesca conoscerà questa VILLA COLOMBO. C’è di tutto non solo centro per anziani bisognosi, ma ci sono ristoranti intantenimento ed molte altre attività. Oggi è stata una bella giornata, ed mi sono divertito molto.
Saluto Francesca ed tutti, ed a presto Frank.
26 Febbraio 2009 alle 21:19
Ok, Caro Francesco, quando parli di Alcapone, di Lucky Luciano e dei migliai di mafiosi che sono venuti in America, questo non ha niente a che fare con l’emigrazione e i clandestini che entrano a migliai in una nazione come l’occidente. I belli, brutti, buoni e cattivi si trovano in ogni nazione e in ogni razza. Quidni quando parli di mafia questo e’ tutto un’altro argomento.
L’Italia e’ una nazione ricca di storia e di cultura. Noi siamo un popolo antico, non possiamo permettere una invasione di altri popoli per cambiare la nostra identita’.
Secondo, a come capisco ti piace prendere in giro e accusare il Cristianesimo delle barberie che hanno commesso, che hanno ammazzato milioni e milioni di Indiani. Prima di tutto, quello che fa l’uomo nel nome di Dio e’ una cosa divera da quello che Dio dice. Secondo, gli stati o i governi che hanno vietato la religione, come l’ex Unione Sovietica, cioe’ i comunisti, dove non c’era liberta’ di religione, hanno ucciso e oppresso piu’ persone di quanto tutte le religioni messe insieme. Difatti dove c’e’ il comunismo non ci sono diritti umani. Se tu godi della liberta e’ anche grazie al Cristianesimo. L’occidente al contrario degli altri paese di religione pagana o di religione comunista. Si dico religione comunista, perche’ ogni ideologia, filosofia o modo di credere e’ una religione.
Terzo. Poi dici che gli Italiani sono stati accolti con braccia aperte quando sono andati all’estero, e questo non e’ vero. Innanzitutto noi siamo andati in paesi occidentali, con piu’ o meno la stessa religione o cultura. Noi non siamo andati in paesi mussulmani o buddisti o quel che sia, per andare a cambiare la lor cultura o religione, cosi, come fanno coloro che vengono in Italia, o in occidente. E non solo, ma vogliono anche comandare e sono anche arroganti, senza nessun rispetto delle nostre leggi.
Se non si fa qualcosa, sara’ un disastro. Io vivo negli Stati Uniti, una nazione fondata sul Cristianesimo, che fino ai principi degli anni 60, si pregava nelle scuole pubbliche, e c’erano appesi i dieci comandamenti. Adesso, perche’ ci sono tante razze e tante religioni, questo non e’ piu’ permesso in qualsiasi posto publico. Ecco questo e’ quello che succede, quando si da troppa liberta’ a chi non l’aveva. Adesso gli stranieri comandano in un paese che era fondato sul Cristianesimo. E questa e’ la mia paura che succedera’ anche in Italia. E’ la colpa e’ quella dell’ideologia di sinistra e di coloro che la pensano come te. Voi volete la distruzione di un paese che ha dato cultura al mondo.
Se siete tanti innamorati degli stranieri, e vi piace parlare male dell’Italia, ma perche’ non andate a vivere nei loro paesi e poi vedi e confronti le culture.
E’ proprio questo che mi dispiace che non solo moltissimi Itaiani all’estero parlano sempre male dell’Italia, ma quello che fa piu’ male e’ che molti Italiani che vivono in Italia parlano male della l’Italia. E come ho detto altre volte, queste tendenze derivano da coloro di partiti di sinistra, o influenzati dalla sinistra.
Ciao, e chiedo scusa a Francesca se parlo di queste cose, ma ritengo che sia necessario affrontare questi problemi, basta che nessuno si arrabbia. Altrimenti parliamo sempre di cose belle e piacevoli e i veri problemi non vengono mai discussi.
Ciao,
Pasquale, da un vero Patriotta che ama l’Italia, e sara’ sempre nel mio cuore.
26 Febbraio 2009 alle 22:05
Cara Francesca e cari amici del blog,
l’argomento della puntata era così bello e così profondamente sociale dentro la solidarietà e l’amicizia e noi non lo possiamo guastare.
Al sig. Francesco vorrei dire di non fare inutile ironia nè sulla fede degli emigranti nè sull’accoglienza ad essi riserbata anni fa dai paesi e popoli che li hanno accolti e neppure fare ironiche comparazioni con la situazi0on e d’oggi dell’Italia ,perchè stai scrivendo nell’aria. Tienti al tema, se no, non scrivi !
Al caro Pasquale che conosco dal blog da tempo ,vorrei dire, paraafrasando la famosa frase di Dante .. Non ti curar di lui ,ma passa senza guardare !
Alla Liniana che scusi queste nostre intemperanze , ma se conosci bene tuo padre sai che questo capita spesso agli italiani.
Un grande abbraccio a tutti.
Rispettiamo le regole.
gio
26 Febbraio 2009 alle 22:52
Cari Amici Del Blog,
anche vorrei rispondergli ma non lo faccio per rispetto del Signor Franco Pellegrini.
E chiedo scusa a Liliana per coloro che non sanno cosa dicono.
Noi tutti siamo a conoscenza delle varie sofferenze degli emigranti italiani…
Ma con orgoglio vi invito tutti a non cadere in inutili provocazioni.
27 Febbraio 2009 alle 0:42
Cara Francesca ed Amici del Blog
Cercate di non fare lunghi commenti, la vita e’ breve, non vi stancate a parlare sempre delle stesse cose. Diventati tanti deputanti, ma non si puo’ fa’ almeno di questo. Noi unsciamo sempre fuori mano su questo blog.
Francesca e’ molto gentile a farci sfogare le nostre intenzione, ma c’e’ sempre un limite. Liliana scusaci molto, agl’ italiani piace parlare ed riparlare le cose vecchie ed nuove.
Vi voglio solo fare ricordare una cosa, noi siamo stati quelli a scegliere la nostra vita, ma la vita non ha scelto noi. Pensateci bene ed e’ la verita’
Ciao Frank, hai fatto bene ad visitare il tuo amico.
Ciao a tutti, con affetto Maria
27 Febbraio 2009 alle 2:21
Sono d’accordo con quanto ha detto sopra Maria di Virginia.
Per lo più, vorrei schiarire che, quando i testi sono troppo troppo lunghi, và a finire che uno non li legge bene ed il contenuto và perso in gran parte.
Quindi se volete veramente essere capiti, se scrivete chiaramente e poco, si assimila meglio.
Senò bisogna studiare minuziosamente i testi, e non è il caso in questa sede.
Ma, credo non ci sia come cambiare questo.
Un abbraccio
Anna
27 Febbraio 2009 alle 2:40
Cara Francesca ,scusa se anchio vado fuori dal seminario, Cari signori lasciatemelo dire, chi rovina il pensiero che noi abbiamo della nostra italia,
sono la radio e la televisione che fanno vedere troppe cose brutte del nostro paese, perche` non immagginare che la nostra patria e rimasta come l’abbiamo lasciata ,troppi ( vespe, anni zero, ballaro`) quando ci sono delle cose belle non lo dicono.La nostra patria terra di gente ospitale, cortese ,
allegra, dove e` andata a finire, non penso che siano sparite,quardiamo i paesi che ci ospitano, non sono tutte rose e fiori, e poi cosa centra la politica con questo blog? noi dobbiamo essere tutti una famiglia e cosi che Francesca ci vuole.Gaetana
27 Febbraio 2009 alle 3:57
Francesca , Ciao !
E’ vero che certe provocazioni dovrebbero essere ignorate completamente ma quando c’e’qualched’uno che alla fonte battesimale non ricevette molto sale . E ci viene a dire a noi emigranti che siamo stati accolti a braccia aperte nella terra che ci ospita, io penso che una certa reazzione anche se minima bisogna che ci sia ,anche per onorare la memoria di quelli come il compianto Franco Pellegrini che hanno sofferto le umiliazioni molto piu’ di noi che siamo arrivati dopo che loro ci avevano spianato la strada.
Io personalmente conosco la storia di un italiano che negli anni 5o si imbarco’ su una nave clandestinamente per raggiungere Montreal dove trammite fotografia aveva conosciuto una ragazza arrivato al porto di Halifax fu’ bloccato perche’ privo di atto di richiamo .Fu’ investigato risulto’ che durante la guerra faceva contrabando di sigarette ,politicamente era legato alla sinistra quindi dopo tre settimane fu’ rinviato dritto dritto indietro.Io penso che il governo italiano dovrebbe fare l’ostesso.
Ricordo un vecchio proverbio che dice BUONI SI MA FESSI NOOOOO!
affettuosi saluti Giuseppe
27 Febbraio 2009 alle 4:26
Ciao di nuovo, girovagando su youtube. com ho trovato questo video del tuo sportello Italia forse questa intervista potrebbe essere utile alla figlia del povero Franco per publicare qualche suo lavoro poetico . Ciaoooo!
http://www.youtube.com/results?search_type=&search_query=sportello+italia&aq=0&oq=sportello
27 Febbraio 2009 alle 4:30
Caro Giuseppe del Canada, purtroppo e vero tutto quello che dici, anche dall’italia ci hanno fatto vedere mari e monti per emigrare in australia,sembrava che per le strade avremmo trovato l’oro, invece abbiamo trovato piombo, e altroche , promesse, ne abbiamo fatto dei sacrifici enormi, e anche il resto di noi italiani nel mondo, dobbiamo dire grazie alle nostre maniche che le abbiamo sbracciate, orgogliosamente,come ci ha dimostrato Francesca con la storia del defunto Sig Pellegrino, ci sarebbe da dire ancora ma la miglior parola e` quella che non si dice.Gaetana
27 Febbraio 2009 alle 9:54
Ciao Francesca,
entro per esprimere le mie condoglianze a Liliana per la scomparsa del suo papa’,
il sig.Franco Pellegrini.Bellissima e significativa la fotografia con Francesca,davvero
commovente.
Ora mi allontano perche’ non mi piacciono le polemiche troppo lunghe e ripetitive.
saluto tutti i cari amici del blog e….a presto
carla
27 Febbraio 2009 alle 22:43
Salve Francesca e carissimi amici.
Questa puntata oggi ci fa riflettere sulla continuità della passione, sulla continuità dell’amore Italia, sulla continuità del senso de nostri antenati, per suoi sogni, sforzi, desideri…
Quanti sono i nontornati all’ Italia!!! Quantissimi italiani lasciarono questo mondo senza immagini di suo paese di nostalgia…
Forse tutti oggi saranno nei posti degli uomini giusti.
In onore alle suoi memorie, saranno tutti a ricevere al carissimo Franco.
Un compaesano puo dirsi argentino.
Un compaesano di cuore italiano come noi.
Franco Pellegrini: sei chiamato a tornare alla casa di Dio. Sarai pieno di quello che nella vita non c’era. Oggi il tuo mondo sará uno, il mondo de tuoi sogni. Sei vivo nei nostri ricordi ed onorato nei nostri pensieri. Vivrai per sempre nella immortalitá.
Ti ringrazio di essere un uomo che aiutó a questo nostro paese ad essere grande. Tu sei un attore di questa nostra grande realitá del giorno a giorno.
Grazie Franco, sarai sempre qui con noi.
Fernando
2 Marzo 2009 alle 23:36
Cara Francesca: sono veramente dispiaciuto per la scomparsa di Franco; anche io ero vicino a te, quella sera, compartendo la emozione di Franco di trovarci accanto alla nostra cara ambasciatrice venuta a salutarci . Purtroppo, alla mia etá, bisogna stare preparati per il grande viaggio…senza ritorno. Penso che anche Franco, come me, avremmo preferito iniziare questo viaggio da dove é cominciata la nostra vita, da dove abbiamo trascorso la nostra infanzia, da dove riposano i nostri cari che sono rimasti , con la speranza di un nostro ritorno che non é avvenuto. Specialmente nel mio caso, costretto ad emigrare dopo che la mia casa ed il colleggio dove frequentavo il ginnasio sono stati colpiti e distrutti dalle bombe, non ho potuto realizzare il mio sogno di ritornare. Purtroppo le autoritá non si preoccupano per la nostra sorte e spero che presto tu possa mettere la tua bonta, inteligenza, conoscenze e lavoro per trovare una soluzione che consenta agli italiani che desiderano ritornare in Italia ,di trovare un alloggio accorde alla loro possibilitá finanziaria, giacché cosí come ci separa un oceano dalla nostra Madre Patria, nell´aspetto finanziario é enorme la differenza esistente fra il valore del “peso” e quello del “euro” e i nostri risparmi non sono sufficienti per accorciare questa enorme distanza che non ci consente di rivivere le emozioni che solamente residendo nel tuo Paese potrai sentire e provare., specialmente se ti senti prossimo al viaggio finale. Alla Famiglia del nostro caro compatriota Franco Pellergini, le mie sentite condoglianze. Un abbraccio Fabio
3 Marzo 2009 alle 3:10
Le piu’ sentite condoglianze alla famiglia di un eroe italiano che ha lottato per farsi una vita all’estero e dare alla propria famiglia la sicurezza.Per noi che viviamo all’estero quando una persona va’ via per sempre e’ come aver perso un fratello del mondo.Condoglianze alla famiglia Pellegrini!Taddeo
11 Marzo 2009 alle 17:31
Ciao a tutti, ho visto solo ora tutti questi commenti per il Sig. Franco che non c’è più. Non credo che si sia andati troppo fuori tema; quando viene a mancare qualcuno che ‘ha segnato la strada’, e soprattutto se sono i nostri vecchi, quelli che hanno conosciuto un’Italia ormai visibile (e quanto lontana) solo nei film in bianco e nero che ci trasmettono, qui in Italia, le piccole tv private, si ha la sensazione che qualcosa è andato forse irrimediabilmente perduto. Poco più di un anno fa se n’è andato anche mio padre (88 anni quasi) e io resto attaccata ai ricordi di quando mi ha portato da piccola in giro per l’Italia, nord sud centro. Se conosco un po’ l’Italia lo devo a lui. Oggi tanti adolescenti hanno già girato mezza Europa e mezzo mondo, ma magari non sono mai stati in Costiera amalfitana o sulle Dolomiti o in Liguria, tanto per dire qualche zona stupenda d’Italia. Purtroppo è proprio questo che ‘ci frega’ a noi Italiani d’Italia: credere sempre che siamo ‘meno’ di altri. Voi Italiani fuori d’Italia siete invece la dimostrazione di che forza, di che capacità e tenacia gli Italiani hanno dentro di loro. Francesca che è riuscita a farsi amare così tanto da tutti voi, vi somiglia: non ha paura di far vedere quanto amore ha per tutto ciò che è italiano. Sarebbe così bello se un giorno, senza farci risucchiare qui, in patria dico, da chi non può e non vuole integrarsi nella nostra bella cultura, si annullasse questa distanza, non solo di spazi, tra noi e voi. Io penso ancora che possiamo riuscirci, anche se non so come. Noi qui abbiamo bisogno di voi, perchè in un periodo così difficile siete la nostra memoria.