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UNA DOMENICA A FARE “SALSICCE”

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Buona giornata a tutti e bentrovati! Sono felice nell’avere avuto conferma che l’ idea di trattare sotto forma di intervista un tema di servizio vi sia piaciuta. State sereni ne arriveranno molti altri di argomenti strettamente legati ai vostri problemi, ma non precipitiamo le cose. Lo so che siete molto presi dal nostro progetto e che desiderate darmi consigli e di questo vi ringrazio moltissimo, ma credetemi ci arriveremo pian piano. Al momento sto valutando molte novità e per non bruciare le tappe é preferibile seguire il corso naturale degli eventi. State pur certi che non azzererò la mia lunga esperienza nelle materie che ho trattato per anni ed i miei molti contatti, ma per sviluppare bene i temi “istituzionali” ed adattarli al mezzo telematico sto valutando alcuni aspetti, quindi vi invito a pazientare ancora un pochino e non essere frettolosi cercando di inserire nei vostri commenti tante domande su argomenti disparati che spesso ci portano a creare un bel “minestrone” come scrive ANNA da San Paolo. Dopo questa precisazione importante segnalata anche da GIORGIO TAVOLETTA da Hutt River, Westwern Australia, volevo farvi sapere che mi ha molto interessato la vostra discussione su Blog o Forum. Sinceramente a me piace più pensare a questo spazio come un blog, ma benvenga qualsiasi interpretazione. In fondo l’interazione è quello che abbiamo sempre cercato come individui e come esseri umani ed il mezzo internet lo consente in modo eccezionale poiché mette insieme molte persone a livello mondiale, unendole per gusto e per emozione…. vi sembra poco? Che poi lo vogliamo chiamare blog o forum a me personalmente poco importa, la cosa che più mi piace é essere tutti insieme con la voglia di ritrovarci, discutere o perché no esprimere uno stato d’animo. A tale proposito ho deciso oggi di prendere spunto da un commento che mi ha incuriosito, per dedicare una pagina del mio diario alle nostre tradizioni, quelle più goderecce….. non fraintendetemi, mi spiego meglio. GIUSEPPE, che vive in Canada, dopo avere espresso il suo punto di vista circa le truffe telematiche scrive “Oggi vado a seguire la tradizione che mi sono portato in valigia dall’Italia, cioè fare salsicce, soppressate e capicolli. Chissà quanti altri come me questo fine settimana stanno a fare la stessa cosa…?” Da curiosa e golosa quale sono ho voluto capire se fosse una battuta o meno e dopo avere contattato Giuseppe, che mi ha immediatamente inviato come prova una foto scattata poche ore fa, ho deciso di condividere con voi alcune mie riflessioni. Certo passare dalle truffe telematiche alle salsicce non è da tutti, ma il nostro è un “salotto mondiale.. speciale” siete d’accordo? Giuseppe vive a Markham, vicino Toronto ed una volta l’anno, solitamente in questo periodo, si dedica alla preparazione della “sasizza”, come si dice in calabrese. Nato a Martirano Lombardo, in provincia di Catanzaro, nel 1965 si è trasferito in Canada. Ha lavorato prima in una fabbrica di scarpe (guadagnava 90 centesimi l’ora) e la sera andava scuola di inglese perchè senza sapere la lingua, secondo lui, era tutto ancora più difficile. Dalle scarpe è passato a lavorare in una fabbrica di giocattoli, poi in una dove si costruivano barche in alluminio dove ha imparato a saldare. In seguito ha frequentato corsi ed ha preso la licenza di saldatore; adesso lavora in una fabbrica dove si realizzano intelaiature di sedie per uffici o aereoporti. Questa in poche righe la intesi del percorso lavorativo di un italiano all’estero che lavorando con impegno ha raggiunto con dedizione e fatica una meritata serenità, non dimenticando però mai le origini della sua terra, anche quelle della tradizione gastronomica. Per questo Giuseppe una volta l’anno, come si faceva al suo paesello solitamente dopo il Natale, a gennaio quando l’aria era bella fresca, si dedica alla preparazione degli insaccati tipici calabresi. Giuseppe mi ha raccontato che questa tradizione è molto diffusa in Canada nella zona dove vive e che al supermercato ha incontrato molti italiani che compravano in questi giorni come lui cosce e spalle di carne. Qui vorrei aprire una piccola parentesi, perchè vi confesso che ho scoperto solo poco tempo fa che quando si vola è vietato portare con se in valigia generi alimentari come gli insaccati ad esempio perchè possono facilitare la diffusione di batteri. E’ vietato portare anche formaggi, frutta, verdure, piante ed altro. A tale proposito mi viene in mente una fotografia che ho visto tempo fa su un giornale e che era stata scattata presso il magazzino di un grande aereoporto internazionale, penso fosse quello di New York, dove erano stati ammucchiati in dei grandi carrelli, tutti generi alimentari “vietati” sequestrati in un solo giorno….. c’era pure una testa intera di maiale, incredibile! Sicuramente oltre il motivo dell’illegalità, le tradizioni come quella raccontata oggi da Giuseppe, che ogni anno si ritrova a confezionare a casa salsicce, nascono per esigenze di risparmio ed anche di ricerca della genuinità, ma io penso anche per mantenere vive le tradizioni della propria terra e rivivere quei ricordi di tempi passati, in modo che anche i figli possano conoscerne ed apprezzarne il significato. A questo punto mi è venuta una gran fame, vi lascio ai vostri commenti curiosa di sapere se anche voi preparate in casa conserve tipiche del vostro paese o se magari avete aneddoti divertenti da raccontare in merito ad esperienze di viaggi e valigie piene di genere alimentari “proibiti”. Non posso non concludere ricordandomi quando da piccola con i miei nonni mi divertivo a preparare le famose “bottiglie di pomodoro”. A me allora sembrava un gioco, ma alla fine della giornata capivo dalla faccia degli adulti che era una grande fatica…. ma ne valeva sicuramente la pena, se no perchè rifarlo ogni anno?


153 Commenti a “UNA DOMENICA A FARE “SALSICCE””

  1. Chiara, USA ( Pittsburgh , USA )

    Proprio oggi ho fatto le lasagne per il pranzo domenicale, usando il pomodoro che si compra al locale supermercato. Mia mamma, in visita dall’Italia, si e’ lamentata per il sapore del pomodoro che e’ diverso dal nostro italiano. Io , ormai, mi sono abituata…e sono anche un po’ pigra. Ma ammiro quesgli italiani all’estero che si fanno le salsicce da soli o che macinano chilometri per trovare il ” negozietto” italiano che vende prodotti del nostro paese. Congratulazioni, Giuseppe!


  2. Laura DiGioia ( Concord, North Carolina , USA )

    Ciao Francesca,
    Sono la figlia di Rocco DiGioia. He is one of your favorite fans and speak so highly of you. If he were younger, I am sure he would ask you out on a date. :) My dad is wonderful and very respectful and I just wanted you to know you make him smile whenever he hears from you.
    It helps me to see my father happy after he lost my dear mother to cancer in 1994. She was the love of his life, Giovanna. He loved her unconditionally and they were best friend. He lost half his heart when she died.

    But I wanted to write to you to thank you for being friends with my father and staying in touch with him from time to time. He loves the “attention” from a beautiful woman such as yourself, and he truly appreciates the friendship.

    Non posso scrivere bene L’italiano. Scusi.

    Bacioni,
    Laura DiGioia
    La figlia di Rocco DiGioia


  3. Stefano Mollo ( Guayaquil , Ecuador )

    Ok Francesca, dal “Salotto mondiale, passiamo alla “Cucina mondiale”.

    E “Mondiale” è sicuramente una cucina con gli insaccati del nostro Giuseppe!!! E chissà quant’ altro ancora prepara Giuseppe. Quasi quasi emigro in Canada anch’ io …

    I pomidoro italiani, li trovi solo in Italia; circa due anni fa andai a Roma per una breve vacanza e rimasi molto stupito dal colore, rosso Ferrari, dei nostri pomidoro. Nulla a che vedere, neanche in quanto a sapore, con quelli “esteri” …. Il nostro Sole è unico.

    Quando avevo 20 anni, nel 1985, una volta andai a New York ed uscendo da casa mia a Roma per andare all’ aeroporto mi comprai un bel pezzo di pizza ripiena, perché gia sapevo che il “lauto” pranzo dell’ aereo non avrebbe soddisfatto le mie fauci!

    Così in aereo me la mangiai quasi tutta e poi mi addormentai.

    Quando arrivammo a New York (JFK) l’ agente della dogana aprì la mia borsa, prese ‘sta pizza in mano e mi disse “E questo?” “Che è?”

    “… ehm … è .. pizza!” risposi io, pensando “Ma che sei cieco, che non lo vedi che è ‘na pizza???”

    “Questa non può passare.” mi fece lui.

    “Si, ha ragione, mi sono dimenticato, adesso me la mangio …” gli faccio io.

    “No, no può mangiarsela, deve essere confiscata e distrutta!”, mi fa lui …..

    Così vidi il mio amato pezzo di pizza mezzo mangiato, sparire nella pattumiera …..

    Invece in Ecuador non fanno mai nessun problema a noi italiani quando arriviamo con le forme (intere) di Reggiano, corde di salami, eccetera …. Non so se è legale, ma non dicono mai nulla.

    Buon Appetito.

    Stefano.


  4. PERICLE ( NAPOLI (ITALIA) , AGEROLA )

    Non ho ancora letto l’articolo ma posso dirvi che dalla foto traspare tutta la loro bontà in quanto sono per forma e colore le stesse tipiche salsicce che si fanno dalle nostre parti, la zona dei Monti Lattari, in provincia di Napoli, che comprende oltre al mio paese, Agerola, anche altri paesi limitrofi come Scala, Ravello, Tramonti, Pimonte, Lettere, Gragnano, Casola di Napoli, Vico Equense.
    In Agerola (che dista solo 13 km da Amalfi) molte famiglie, anzi quasi tutte, allevano uno o due maiali per uso familiare e nel periodo natalizio li macellano direttamente sul posto, ciascuno presso le proprie dimore le quali sono dotate di spiazzi sufficientemente adatti per tali operazioni.


  5. Marta Galzerano ( Chivilcoy , Argentina )

    Quando ero più giovane anche io facevo le” bottiglie di pomodoro”, “pignolata”, “zeppoli”, ” trippa ripiena”, secondo le tradizioni familiare.
    Oggi sono un pò pigra, e non li faccio mai, ah però,imparo questa lingua, che è davvero avvincente, uso el computer, navego sul internet e sono partecipe di questo sito, blog o forum, che permette conttatarmi con tutti voi.
    Quando andavo in Italia sono stata stupita con il colore e sapore dei pomori, specialmente quelli di Sorrento.
    Baci.


  6. Marta Galzerano ( Chivilcoy , Argentina )

    Mi scusi, voglio dire “pomodori”


  7. GIANNI ASCOLINI ( SATTAHIP , THAILANDIA )

    CARA FRANCESCA,
    MODESTIA A PARTE SONO CONSIDERATO UN BRAVO CUOCO DA TUTTI I MIEI AMICI E A PROPOSITO DI SALSICCIE SONO 3O ANNI CHE MI PORTO DALL’ITALIA LE SPEZIE DEL MIO MACELLAIO E MI FACCIO LE SALSICCIE QUI IN THAILANDIA.LA CARNE DI MAIALE QUI E’ MOLTO BUONA E NE ESCONO SALSICCIE DA FAVOLA E NON SOLO MI FACCIO DEI RAGU’ ALLA BOLOGNESE,LO CHIAMO ALLA BOLOGNESE PER FAR CAPIRE A CHI MI LEGGE DI COSA SI TRATTA, MA IN REALTA’ E’ UN RAGU’ CHE FACEVA LA MIA NONNINA CON IL QUALE MI FACCIO DELLE TAGLIATELLE DICO TAGLIATELLE PERCHE’ NEI MENU’ DEI RISTORANTI ITALIANI SPARSI NEL MONDO CI SOLO SPAGHETTI ALLA BOLOGNESE, MA A BOLOGNA DA BUON EMILIANO TENGO A PRECISARE NEI MENU’ CI SONO SOLO LE TAGLIATELLE E NON LE FETTUCCINE . IN ITALIA DA TORINO A PALERMO IN QUALSIVOGLIA CITTA’ ITALIANA LE SALSICCIE SONO DI SAPORI DIVERSI PERCHE’ OGNI MACELLAIO HA I SUOI SEGRETI DI PREPARAZIONE.
    CARA FRANCESCA, SE DECIDESSI DI VENIRE IN THAILANDIA ORGANIZZERO’ UNA CENA A BASE DI SALSICCIE E DERIVATI… PRATICAMENTE UNA CENA TUTTA EMILIANA.
    UN CARO SALUTO,
    GIANNI ASCOLINI


  8. Francesco da toronto ( TORONTO ON. , CANADA )

    Francesca ho letto la tua lettera, ed ho visto Giovanni, con le sue salsicce, anch`io una volta facevo, tutto cio` cioe`, anche vino pomodori eccetera. Veramente ora mi sono liberato da queste cose, ma sono circondato da nostri connazionali che in questi giorni, sono tutti occupati ha fare salcicce prociutti capicolli eccetera. In verita` devo rimanere lontano da queste cose, ma una volta ogni tanto, una mangiatina me la faccio lo stesso. Tanti Saluti, Francesco.


  9. Francesco da toronto

    FRANCESCA, CHIEDO SCUSA HO SBAGLIATO NOME, IL SIGNORE DELLE SALCICCE, NON E` GIOVANNI MA E` GIUSEPPE.
    ED QUELLE SALCICCE SONO VERAMENTE BELLE. DI NUOVO SALUTI FRANCESCO.


  10. Giovanni ( manaus , brasile )

    Cara Francesca,
    é un bell’argomento questo.Ci fa ricordare tante cose,anzi troppe cose : la culinaria tipica delle nostre regioni,i piatti della nonna e della mamma,i salami fatti in casa, le uve pigiate coi piedi,la conserva di pomodoro fatta in agosto e settembre e poi messa nelle ‘burnie ” ( sono barattoli di vetro ) coperte con un filo d’olio per non ammuffire, le peperonate,i cetrioli sotto aceto ,la marmellata di mele,le raccolte di funghi conservati poi sottolio ,le nespole messe sotto la paglia. Ricordi ! Per molti sono solo piú ricordi ! Fortunati quelli che ancora hanno la possibilitá di produrre qualcosa! Quanto ai viaggi, ogni paese ha le sue leggi.Io ricordo il film della Sofia Loren , Mortadella ( non so se il regista fu Dino de Laurentis) che a New york ,alla dogana viene fermata proprio perché porta una pezza intiera di mortadella, legittima bolognese a un parente.Il film conta le peripezie attorno a questo fatto.
    Io quando venivo dall’Italia ,portavo di tutto : salami,formaggi (gorgonzola!) salcicce del mio paese( uniche al mondo),vino (molto vino: barbera,barbaresco,dolcetto,nebbiolo,lambrusco,pinot,
    prosecco,moscato, arneis ecc). Ho sempre cercato di “driblare ‘la dogana. Mi é sempre andata bene!Non per abilitá mia, ma per comprensione degli agenti della dogana, nonché una buona dose di saliva.
    Ho gestito un piccolo ristorante dove i piatti che tutti volevano erano: lasagne, pasta alla bolognese, risotto alla piemontese,canelloni, pizza (quella nostrana)coniglio, e… fiori di zucca alla milanese.Il sapore italiano é inconfondibile. Anche se i pomodori ed i peperoni non sono come quelli della nostra bella terra,e la salvia ed il basilico non hanno lo stesso profondo sapore, sempre riusciamo a fare piatti speciali.
    Adesso basta . Scusatemi la lungaggine .e dire che volevo scrivere solo due righe!
    giovanni


  11. Angelina Testa (molisana) dal Canada

    …ed allora Giuseppe porta le salsicce ed io porto le famose frittelle o scarpelle(come le chiamano dalle nostre parti) di carnevale, siamo in carnevale e ci vuole quel che ci vuole….
    Come ho portato la salsiccia dall’Italia 30 anni o più fà? Essiccata, tagliata a pezzi messa nella…vescica, essiccata pure quella,che a sua volta veniva ripiena con grasso sciolto ,sempre di maiale,legata,e, poi…il tutto ricoperto con pasta per il formaggio caciocavallo ( roba da matti, però era buona) tutto é passato di moda . Le mie frittelle sono ancora calde e buone anche queste…
    Saluti saluti


  12. FEDERICO ( KEY BISCAYNE , FLORIDA , USA )

    ALDERRAMBA CHE COINCIDENZA……………
    PROPIO QUESTO POMERIGGIO SONO ANDATO ALLA
    “CARNICERIA ARGENTINA” A COMPRARE I FAMOSI “CHORIZOS”
    OSSIA: MACELLERIA ARGENTINA A COMPRARE LE SALCICCIE…..
    COMBINATE CON LA POLENTA BERGAMASCA (CHE PURE HO COMPRATO…)
    FARANNO UNA PERFETTA COMBINAZIONE DI CARBOHIDRATI / PROTEINE !
    BUON APPETITO A TUTTI.


  13. Luigi Aiello ( Kenosha, WI. , U.S.A. )

    Ciao Francesca, anche noi qui in Wisconsin facciamo il salame al tipo Italino forse non proprio come ai vecchi tempi ma quasi.. vedere il vostro articolo ci ha regalato belle memorie.

    Saluti Luigi.


  14. Giuseppe ( Norwalk, CT , USA )

    Il “Fatto in Casa” e` un fenomeno che sta` diventando molto diffuso tra le famiglie italiane, e queste belle tradizioni si stanno trasmettendo anche ai nostri amici e parenti non italiani. Come la lingua italiana il “Fatto in Casa” sta’ diventando “di moda”.
    Vari Clubs fannno delle riunioni annuali dove e` all’ordine del giorno ad insegnare ai piccolo come si fa`… il vino, il pane, le fruscole, gli struffoli, le zeppole, la soppressata, la sausiccia, la polenta, e cosi via. Ai bambini piace molto imparare questi mestieri culinary, e i non tanto piu` giovani dicono “oh mi ricordo la mia nonna ‘mbuttigliava le pummatore, ma io no me so mai ‘mparata”. “ posso avere la ricetta?”
    Purtroppo anche io sono uno di quelli che da piccolo aiutava la mamma a fare tutte queste cose, anche il sapone!! Adesso faccio solo la pizza [e pure saporita]. Non tutti i Giuseppi sono nati per cucinare, ci sono anche quelli che sono esperti assaggiatori. Nel mondo siamo tutti utili, c’e` chi produce e c’e`chi consuma. E come dice il proverbio ”Se hai il latte gratis, perche` comprare la mucca”, e con tutti i miei amici abili al “Fatto in Casa” perche` non dargli una mano al consumo.
    All’importo mi son limitato alle “marzoline”, una volta il pesce, e vino. La prima volta che importai due bottiglie di vino casalingo mi fecero pagare 25 centesimi di multa cadauna, perche` era senza sigillo, se sapevo che la multa era cosi minusca mi sarei portato una cassa. Fortunatamente non mi hanno mai sequestrate la merce. Solo a Roma anni fa mi dettero fastidio per sette cartoni di sigarette americane, ma gli dissi che io fumavo come due turchi…
    Per voi che non avete mai visto il pane cotto in un forno a legna ecco un video, complimenti di “YouTube”
    Buon Appetito. Giuseppe, keep up the tradition.

    http://www.youtube.com/watch?v=eymxNxqLjY0

    Francesca spero che non ti abbia “Stolen Your Thunder”


  15. SILVIO ( OTTAWA , CANADA )

    SONO SICURO CHE LE SALCICCE DI GIUSEPPE SONO BUONISSIME…IO COMPRO SEMPRE LE SOPPRESSATE CALABRESI…
    IO NON FACCIO LE SALCICCE, PERO IL VINO SI’ E I POMODORI SAN MARZANO DEL MIO ORTO CON BASILICO NON MANCANO MAI…
    FRANCESCA, PERO’ PERCHE’ USARE LE BOTTIGLIE? COME SI FA’ A TIRAR FUORI I POMODORI??? IO USO VASI DI VETRO…..
    UN BACIONE, SILVIO….


  16. Pier Ludovico Pavoni

    Cara Francesca,
    a proposito di salumi e del divieto di importarli in USA solo per noi privati, perchè invece gli importatori possoni inportare tutto, vatti a rivedere se lo trovi, quel divertente film di Monicelli con Sofia Loren “La Mortadella”, che tratta proprio l’argomento. Poi preciso che il Parmigiano ed altri formaggi secchi si possono importare.
    Ciao.
    Pier Ludovico


  17. Antonella Casale ( Boston , USA )

    Dalla mia costiera amalfitana io porto di tutto qui in America..tonno sott’olio, colatura d’alici, melanzane e pomodori essicati (sott’olio), alici marinate e alici sottosale, olio d’oliva e limoncello..tutta roba fatta dai miei genitori. Ho sempre dichiarato tutto e non mi hanno mai tolto nulla..solo il salame non sono riuscita mai a portare. Una volta mia madre l’ha infilato di nascosto in valigia e i doganieri me l’hanno tolto. Mi piacerebbe anche a me le conserve di pomodori e le salsiccie (come facevano i miei nonni) ma il tempo chi me lo da’? Per fortuna a Boston ci sono tanti negozi italiani dove si trova di tutto e di piu’!!
    Ciao a tutti.
    Antonella


  18. ENZO TORTORA ( Mansfield , Stati Uniti )

    Quando ero ragazzo si preparavano i pomodori di SAMMARZANO
    Erano i tipici piu’ saporosi e succosi,si seccavano al sole coperti da un velo per mantenere via le mosche,o si macinavano in una macchina che non faceva passare
    i semi e le pelli eccetto il saporoso succo, infine lo si bolliva per farlo piu’ concentrato e si conservava nei vasetti speciali, oppure si tagliavano in quarti e venivano infilate nelle bottiglie si metteva un certo acido, non ricordo il nome, tappate le bottiglie nell’acqua venivano bollite, piu’ quelle che si rompevano che quelle che uscivano intere, ricordo
    altro modo d’uso del pomodoro bollite con l’olio nella padella si versavano sugli spaghetti come salsa da
    condimento, sistema piu’classico. Invece qui in USA ci
    sono i pomodori ma hanno solo la forma e la bellezza, ma non il sapore evviva a’ pummarola!!!
    con rimpianto. Enzo dagli Stati Uniti


  19. Adriana ( buenos aires , argentina )

    Cara Francesca e amici,
    Anche mia famiglia, una volta al anno, facceva le salsicce che poi si affumicavano. Ricordo che la mamma lasciava il “lomo”, dorso del maiale per farlo al forno con rosmarino e lo acompagnava con la polenta.
    Avevamo in Buenos Aires un terreno pieno di piante di pomodori e tutto il mese di marzo facevamo le bottiglie col basilico (circa 300 che duravano tutto l’inverno e anche come buoni italiani le regalavamo ai vicini.
    Peró devo dire che un giorno ci visitó un amico dal’Italia e ha provatto salsicce argentine alle brace, cuasi si indigestó perché le voleva mangiare tutti i giorni. E non bastó, si é portato in Italia due dozine nascoste perche era vietato farlo, voleva che i suoi amici italiani le provassero. Certo in Argentina le salsicce le hanno imparato a farle dagli inmigranti italiani, spagnoli e tedeschi, peró devo dire che qui la carne e buonissima, e si chiama “chorizo o salchicha criolla”.
    ciao. Adriana


  20. claudia

    Sembrano buone queste salsicce! Complimenti a questo cuoco!
    Alcuni anni fa non sapendo del divieto di portare alimenti in aereo ho portato una torta di formaggio, era pasqua e l’abbiamo mangiato in famiglia e pure ho portato qualche arancie siciliane perche sapevo che a lui gli piacevano.
    Oggi ho fatto un piatto umbro ed e stata una mia amica a pranzo, noi due siamo figli di umbri, ho cucinato una carne con le ulive nere, io la chiamo semplicemente “carne all’umbra”.
    saluti,
    Claudia da baires


  21. Claudia Roman ( Jacksonville , Fl, USA )

    Oh, che bell’argomento. Il cibo eh? Sembra un argomento leggero ma in realta’ Francesca hai toccato una nota dolente per noi “Italiani di fuori”.
    Attraverso il cibo passano le emozioni, i ricordi, il senso di appartenenza, di aggregazione.
    Abitavo negli States da circa un anno e cominciai ad avere uno strano mal di stomaco, andai dal medico e gli dissi che non riuscivo a mangiare, che il cibo non andava giu’e che facevo fatica ad adattarmi ai gusti del posto. Sai che mi disse? “mia cara, la nostalgia passa dalla stomaco”.
    Ecco perche’ ci facciamo le salsiccie, i panettoni e chissa’ che altro.
    Che, forse dove viviamo non c’e’ buon cibo? C’e’eccome, ma non ha i sapori di casa.
    “Non e’ come il nostro” frase ricorrente che sento dire da noi Italiani.
    Io quando vado in Italia parto con due valigie e torno con sei. Ci metto di tutto dentro. Tranne i salumi,quelli no purtroppo. Il formaggio l’ho sempre portato senza problemi. Compro perfino formati di pasta che qui non si trovano, il lievito per dolci che in America e’ salato e poi mia figlia vuole un certo tipo di shampoo, io faccio scorta di sapone di marsiglia e saponette camay. Ma ti rendi conto? Quando riempio le valigie faccio i salti mortali perche’ stiano dentro il peso consentito. Pero’ quando mi lavo le mani sento quel profumo familiare, come quando ero bambina e le mani me le lavava la nonna con quel sapone.
    Siccome poi molte cose proprio non ci sono o non sono come mi piacciono, allora come dico sempre, “di necessita’ virtu'”.
    Me le faccio o almeno ci provo. Per fortuna mi piace cucinare.
    Ecco allora che ho imparato a fare gli agnolotti, il pan di spagna per fare la torta di compleanno, i bigne’ alla crema ecc.Tutto fatto seguendo fedelmente la tradizione e la ricetta e con gran meticolosita’ nella scelta degli ingredienti perche’ DEVE avere il giusto sapore.
    Prima andavo in pasticceria per avere un vassoio di paste o in gastronomia per comprare la pasta fresca, ora me li devo fare.


  22. roy ( sydney , AUSTRALIA )

    Cara Francesca,
    ma quest’e roba da matti!
    io, ora, qui in sydney(AUS), sto leggendo le ricette
    di tutti, qui sono le 13.40 ,proprio l’ora di pranzo,
    io sono un negoziante (vendiamo vini,Italiani ed altrove), pero oggi sono solo, non posso chiude le porte per andare fare un po di spesa, mi avevo portato
    per pranzo due fettine di pane con una fettina di formaggio. addesso che ho letto le vostre e-mail, e mi
    sto occhiando queste due fettine di pane!!
    Mamma Mia, questo e peggio della tortura d’acqua che si
    usava durante la guerra. ho una fame da matti, per poco
    mangerai anche la foto delle salsicce di Giuseppe, che forse con un bel bicchiere di barolo che adesso sto
    guardando come non l’avevo mai guardato in altre volte!
    ora devo scappare, managia la fame!
    a presto
    un bacione
    roy


  23. JOE ( USA )

    Per rispondere a SILVIO ( OTTAWA , CANADA )
    21 Gennaio 2008 alle 3:22 a riquardo dei pomodori in bottiglia.
    Prima cosa negli anni dopo guerra non c’erano soldi, e si usavano bottigle riciclate di birra, acqua minerale e spumante, che si potevano prenderle gratis dal Bar locale.
    Secondo i pomodori erano bolliti, e poi passati con la “macchinetta” simile a quella per la salciccia, ma con lame e imbuto differenti, che separavano la scorza(buccia)e i semi, si imbottigliava solo il succo o salsa. e dopo averle bollite nella cavolara(caldaia)si facevano raffreddare e si mettevano nella dispensa.
    E oggi che ci sono piu` soldi e le bottiglie di un litro o di trequarti non si possono riusare per legge, allora oggi si possono acquistare i vasi ermetici di vetro, che sono piu` resistenti.
    Cosi` e` come ricordo i pomodori fatti in casa di “mamma Ersilia”.


  24. Mario ( port mac , Australia )

    Francesca io da buon Genovese mi facciio il mio pesto a casa con il vero basilico ligure che e’ senza il gusto di menta come quello americano che vendono qui’io mi sono fatto spedire i semi da un amico noty boyyyyyyyyyyyyyyyy


  25. Ersilia De Grandis ( Los Teques , Venezuela )

    Cara Francesca, bentrovata, l’argomento di oggi e molto buono perché e vero fare delle cose in casa si ricordano e si mantengono le tradizioni delle nonne, pero ti devo dire che io non sono tanto vecchia, (43 anni) ma adesso sono veramente diventata pigra per queste cose… Un tempo facevo piú cose lasagne al forno, gnocchi, pizze, dolci di natale(fritti di ceci, calzuncelli di marmelata(della puglia) scavidatille, cartellate, infine tante buone cose che qui in venezuela non si trovano ma compriamo le cose fatte panettone, torrone e via meno lavoro… Quel che facciamo le bottiglie di pomodori perché pur se qui si trovano tutto l’anno i pomodori e una grande comoditá andare in camerino e prendere una bottiglia, versare in padella con la carne macinata e via il ragú alla bolognesa……… perció che ti posso dire, mi piacerebbe tornare a fare queste tradiziuone, quizá quando saró piú anziana torno alle vecchie abitudine… per adesso mi godo la vita comprando “todo hecho” come si dice in venezuela (tutto fatto)… Ciao e un saluto te e a tutti l’italiani dentro e fuori dal’Italia, e VIVA LE TRADIZIONE!!!!!!!!!! Un bacio………
    Ersilia
    Los Teques- Venezuela


  26. Maria Zannelli ( Melrose Boston )

    Ciao Francesca vedere quelle salsicce vine la fame
    specialmente fatte in casa ma ogniuno diciamo la
    nostra,qui allaereoporto di Boston non si possono portare insaccati,frutta,semensi.
    Io mi trvavo in casa di mio fratello a Palermo ho
    visto una treccia di aglio me venuta la felice idea di
    metterla in valigia pensando che non era niente di
    proibito ma come sono arrivata a Boston alla dogana
    me lanno levata non ti nascondo ci sono rimasta male.
    cualche altra volta ti srivo una ricetta palermitana.
    Adesso ti saluto sono le 11 ci sera e vado a letto
    ciao Maria


  27. GAETANA ( melbourne , australia )

    cara francesca io non faccio ne salumi e salsicce, in australia tutti gli italiani fanno queste cosa, perche la maggioranza viene dai paesi dell’italia. purtroppo io ne vengo dalla citta, nata a palermo e vissuta a genova citta, pero ho imparato a fare la salsa con i pomodori che mio marito coltiva nel nostro giardino,
    (backyard )dato che vengo da genova mi faccio il pesto,
    e lo metto nel freezer per tutto l’anno. e cosi si tengono la tradizione nostre che dobbiamo essere orgogliosi. baci a te Gaetana


  28. Mariella Brogan ( Middle Village , N.Y. USA )

    Ciao Francesca,
    Le tue bottiglie di pomodoro mi fanno ricordare quando io aiutavo mia mamma a farme piu’ di cento. Io l’autavo a lavare i pomodori e a passarli e lei li metteva nelle giarre bollenti. Con il passare degli anni, si e’ trasferita in Florida e non poteva trovare i pomodori buoni e poi pure, non aveva piu’ la forza.
    Qui a New York abito in una zona dove ci sono molti italiani e nei mesi d’agosto e settembre li vedo nei fruttivendoli che comprano molti cesti di pomodori. Cosi le tradizioni italiani vanno avanti forse piu’ della gente che vive in Italia. Mio figlio seppure essendo italiano e irlandese, ogni anno fa il vino. Parlando con i suoi cugini in Italia si sono sorpresi di questa tradizione come pure che ogni Natale facciamo i biscotti della nostra cara nonna.
    Le tradizioni hanno molto valore perche’ ci tengono uniti e ci riportano le belle memorie dei nostri antenati.
    Grazie della tua attenzione.
    Un abbraccio, Mariella


  29. Carla

    Mannaggia che fame!!!!!!E” l’ora di pranzo(sono quasi le 13)ed io mi debbo accontentare di un piattino di riso con le verdure,perche’ sono a dieta.
    Qui in indonesia comunque il piatto nazionale e’ riso fritto(nasi goreng) con appunto verdure varie e molto peperoncino.Quando hanno le loro festivita’
    come in questi giorni che gli Dei scendono in terra dal cielo a vedere come vanno le cose,allora preparano dolci speciali sempre a base di riso e il “BABY GULING”
    che sarebbe per noi la porchetta appena nata ,arrosto.molto buona a chi piace.
    Queste sono le loro tradizioni.Ma siccome io sono italiana e buongustaia,di dinastia emiliana amo il cibo delle nostre bellissime tradizioni che tutti ci invidiano in ogni parte del mondo.Quando ero piccola,molti,molti anni fa il nostro macellaio ,quando era il periodo giusto,si metteva fuori davanti al suo negozio e preparava delle meravigliose salsicce,epoi la “SALAMA” da sugo tipica del FERRARESE ,terra di ottimi prodotti agricoli e cucina piena di specialita’,senza togliere niente a tutte le regioni italiane con le proprie usanze culinarie ottime.Vi abbraccio con molta gioia per questo simpatico argomentoCarla da BALI


  30. Carla ( BALI (isola) , INDONESIA ASIA )

    Scusate,ci vedo doppio dalla fame,non ho messo l’indirizzo
    CARLA


  31. ernesto ( USA )

    Un saluto a tuti i bungustai.

    Polenta e salsiccia (calabrese)
    E due bicchier di rosso
    Mi aumenta la ciccia
    Farne a meno non posso.

    Son grasso e rotondo
    Mi gusta il mangiare
    La fame assecondo
    Perche’ rinunciare?

    La sedia cedette
    All’enorme mio peso
    Ancor due forchette
    E poi a nanna disteso.

    “Rinuncia alla ciccia
    Te lo ordino io!
    A polenta e salsiccia
    Dai l’ultimo addio.”

    Ora succhio brodini
    Sognando l’arrosto
    A mangiare salsiccia (calabrese)
    Ci vo’ di nascosto.

    Ciao a tutti, Ernesto.


  32. Juliana Guelph On Canada

    Ciao Francesca,
    E’ vero che noi facciamo tutto quello che si faceva in Italia,Il primo anno che cisposammo, mio marito ando in farma e prese un maiale di un 105 kili, se lo face tagliare a pezzi e lo porto a casa. quando vidi, io non sapeva cosa fare,ma chiesi a una zia e mi spiego’ come dovevo fare le salsicce, e tutto il resto, da allora inpoi lo fatto per diversi anni, veramente come lo fai tu, sai come lo fai e cosa ci metti, ed era buonissimo, di piu’ ho fatto il pane, per diversi anni, le bottiglie di stratto, quello per la pizza, quello per il sugo e quello per il minestrone ma non un bushiol ma 10 e 12 bushiols, anche per i figli,che angora lo faccio. cera una mia cara amica Calabrese che poi mio figli sposo’ sua figlia, abiamo fatto molte cose insieme, era una cara amica, ma come una sorella,per me’ purtroppo e morta con un incidente stradale,nel 91, Devo dire che i Calabresi sono persone di vero cuore, io mi citrovo molto bene, ora mi consolo con la figlia che e’ mia nuora ci vigliamo molto bene,… se vieni Francesca. ti faro assagiare la salsiccie il pane fatto in casa e anche il vino fatto da mio marito il vino di chiandi, mio marito ha lavorato per diversi anni a Frattocchie e dintorni di li’ Pero’ nontelo faccio portare in Italia lo so che non si portano queste cose, qui’ c’e’ tutto,saluto a tutti i Calabresi di Catanzaro, Crotone,J D


  33. augusta prina ( milltownNJ , usa )

    ….dalle salciccie……ai ricordi a quando da ragazzina andavo insieme a mio fratello e i miei genitori a trovare la nonna Bianca che viveva in Fabriano. Come proprietaria terriera aveva una cantina piena di tutto e di profumi che ricordo ancora. Per noi genovesi erano emozioni nuove e divertenti. I contadini mezzadria ci volevano bene e passevamo ore e ore con loro nei campi e un ricordo indimenticabile era la mietitura e trebbiatura che si concludeva con un pranzo da favola che le donne preparavano per una settimana intera. Erano pranzi che duravano ore che concludeva le fatiche di tutto un anno di lavoro. Il vecchio contadino capofamiglia Francesco non sapeva scrivere ma i conti li faceva meglio del fattore. Non sbagliava mai.Ricordo che la nonna mi chiedeva di andare sull’albero sopra casa a raccogliere le ciligie ed erano piu’ quelle che mangiavo di quelle che andavano nel cestino. E….non parliamo dei salumi,erano la fine del mondo e in occasine della nostra presenza nonna dava il via al prosciutto e sono molte le persone che conosco la bonta’ dei salumi di Fabriano. In questo angolo di mondo che io ricordo con commozzione ho anche portato i miei figli quando erano piccoli e per loro anche se negli ultimi anni molte cose erano cambiate hanno della loro infanzia piacevoli ricordi campestri. Negli anni sono cambiate molte cose ma…non tutto al meglio ; si trova di tutto e di piu’ ma i sapori sono alterati dalle celle frigorifere e non solo qui’ in America ma ho trovato lo stesso inconveniente anche in Italia. Bene concludo con un saluto per tutti coloro che mi leggeranno e in particolare per la Francesca e per tutti coloro che lavorano con lei. augusta prina NJ usa.


  34. Carla ( BALI (isola) , INDONESIA ASIA )

    Molto carina la tua poesia Ernesto! Hai ragione tu,mangio il risino,bevo il brodino poi quatta quatta me ne vado in cucina e mi mangio il pane con la sasiccia .Che buono…….ciao Ernesto e tutti i golosi del mondo.
    CArla


  35. Maria Sciortino ( Naples Florida )

    Oggi domenica , vedere quelle belle salsiccie fresche , ci fanno ricordare quel bel ragu’ di polpette e salsiccia che la nostre mamme preparavano per il pranzo festivo. Mi piacerebbe tanto continuare questa bella tradizione, ma purtropoo adesso quasi tutti siamo in dieta , e il delizioso ragu’ e’ solo servito nelle feste grandi . Io ancora continuo a fare la salsa di pomodoro fresco e conservarlo nelle bottiglie . Specialmente in Florida ce’ tanto pomodoro, ma certamente il gusto non si puo’ mai paragonare a quell pomodoro piccolo rosso maturo che c,era nella mia Sicilia….ma ci accontentiamo di quello che ce’qui’ Oggi ci siamo riuniti con alcuni amici e’ ho fatto la pizza col pomodoro secco e le ulive nere . il pane consato con l,olio e il formaggio ,che adesso chiamano, Brushetta [ E nei famosi ristoranti e’ specialita’]…… Certamente niente e’ meglio del mangiare Italiano , semplice,fresco e gustoso. Fisco perche’ mi sta venendo gia’ l,appetito buona notte Maria


  36. Francesca verde ( Melbourne Australia , Craigieuburn )

    Carissima Francesca, questo e un bel algomento e bella portare avanti la tradizzione, io personalmente la porto avanti faccio, la passata di pomodoro i pomidori pelati il vino con luva nostra le salsicce il proscutto il capocollo, pasta di casa pane la tradizzionale pastiera Napoletana biscotti eceeeee e questa tradizzione io cerco di inzegnarla pure ai figli, e untro modo di sentirci italiani, al riquardo del volo e verita, qua in Australia non si puo portare nente di questa roba, un saluto a Giuseppe sei bravissimo continua sempre cosi e fa che ingoraggi a tutti di farlo, si dice che la vecchia aveva quasi 100, anni e non voleva mai morire, perche voleva ancora imbare quinti, corggio ragazzi la vita e bella e tira a campa,un bacio Francesca da Melbourne Austalia


  37. Cecilia DiMari ( ALTA GRACIA , CORDOBA - ARGENTINA )

    CIAOOOO Francesca
    Com´stai? Credo benissimo con questo nuevo progetto, COMPLIMENTI!
    Veramente mi é, ed mi hai mancato moltissimo con Sportello Italia, e quello il mio problema che ho dificolta per acettare le cose, sebbene solo per un po di tempo.
    Poco tempo fa ho ricevuto notizie da Emilia Zazza, dopo la tua carta che mi hai fatto sentire tanto tanto contenta, ma pero non riuscivo a cercarmi al compiuter per vedere la tua pagina, ora cara mia mi piace moltissimo ritrovarmi con te, sia qualsiasi il titolo che tu vuoi dare, mi piace molto quello di Salotto Mondiale” sto cercando di capire la tua pagina che ho visto oggi lunedi 21 gennaio 2008 guauuuu comé grande e bella la tua pagina!! Certo che ti scrivero .pian piano cerchero di vedere tutto il contenuto.
    Come non piacermi di vedere la tua pagina, se porto dall útero sangue italiana ed sono convinta che anche penso e sono d´accordo come Molti italiani sulle cose profonde dalla vita; sono stata tre volte in Italia, sempre mi piace ritornare, anche perche ho la mia ed única figlia femmena lavorando lí, ma cara mia, la situazione dal nostro paese non ci permete niente niente sia per i Giovanni professionali come loro, come per me mamma da vederla al meno una volta a l´anno.
    Bene finisco per adesso ricevi un fortíssimo abbraccio e tutto il mio affetto
    Cecilia
    Sono da Alta Gracia- vicinisima di Cordoba (capo provincia) Argentina


  38. romuald ( ydè , camerun )

    cara francesca che bello!la cucina italiana non vedo l’ora di gustare a quella cucina gustozo è verament sputenda ciao bacio.


  39. José ( Villa Constitución , argentina )

    Cara francesca:
    Te comento que en mi familia mantenems la tradoción italiana, por lo general, los domingos se come al medio día tallarines hechos a mano (sin máquina) y con salsa casera; eso sí el tomate es envasado.
    Como buenos argentinos a la salsa no le ponemos salchicha sin carne vacuna y eso sí, muchísimo queso rallado y un buen vino tinto.
    Ciao, me gusta mucho participar en este proyecto.Muchos cariños a todos de José


  40. Lea Mina Ralli ( Roma , Italia )

    Cara Francesca,non so se ringraziare te o Giuseppe per questo argomento che è , per lo meno stuzzicante e tutti noi abbiamo di sicuro qualcosa da raccontare in proposito.
    senza dubbio è più difficile trovare nelle città le belle consuetudini di una volta, ma bisogna fare un plauso a chi le ha conservate e le tramanda . oltretutto è anche una bella economia per le famiglie.
    è pure difficile mettere a confronto le modeste capacità che può avere una casalinga moderna che è solo piena di buona volontà, con quelle degli esperti e sapienti che conoscono perfettamente, qualità e dosi di ciò che si vuole conservare.
    la mia modesta esperienza è quella fatta sui succosi pomidoro “san marzano” che per tutto l’inverno troneggiavano nelle scure bottiglie invitanti. mentre lungo l’estate approntavo vasetti di marmellate per i miei quattro figli golosoni che, curiosi, mi giravano attorno cercando di aiutarmi mentre creavano più confusione.
    a me oramai restano solo i ricordi e i profumi del tempo che fu, ma a tutti voi che ancora eseguite questi lavori mi viene spontaneo dirvi: bravissimi!


  41. Danila ( Jax , Florida )

    Ciao Francesca,
    anche io come tutti quelli che vivono all’estero,da poco o molto tempo, sento la nostalgia del nostro cibo, per cui quando vado in Italia mangio senza fondo e quando torno negli USA ho i bagagli carichi di cose buone.Quest’anno ho infilato anche un pezzo di prosciutto crudo, non potevo mica abbandonarlo e partire senza di lui??..e poi il provolone si sarebbe sentito troppo solo durante questo lungo viaggio..Ci mancavano solo le galline vive nella valigia e sembravo uscita fuori dal film di Toto`..
    Ma nella mia famiglia fanno anche di peggio, due esempi..
    1) mio padre: quando va Bologna da mio fratello, ha talmente tanto cibo nel portabagagli,che in pratica guida su due ruote…quelle posteriori!!
    2) una mia zia, sorella di mamma`: ha uno dei suoi 4 figli che vive a Londra, e a differenza di mio padre, per far visita a mio cugino prende l’aereo e non la macchina..ma mica per questo si limita nel portare cibo a Londra?
    Ti racconto una scena
    Pasqua 2005,aeroporto di Napoli, mia zia,e`al check-in bagagli a mano. I due bagagli consentiti sono sotto i raggi x…
    l’addetto al controllo sbianca..nella schermo si vede un teschio e delle ossa e una latta da 5 litri di liquido,potenzialmente infiammabile ..mia zia viene immediatamente bloccata..si sospetta quasi sia una “terrorista”..chiamano la polizia aeroportuale..aprono il bagaglio e salta fuori un capretto, morto e crudo, stipato nel ghiaccio in una scatola tipo bara,con tanto di testa, inoltre c’e`una latta di olio e.v. del cilento..piu` una pastiera, il casatiello, la mozzarella,l’uovo di pasqua,il limocello, le ‘nocelle” di fine pranzo e altro che non ricordo.
    Mia zia, alla richiesta di spiegazioni da parte della polizia se ne esce cosi:
    “Scusate, ma voi Pasqua qui ve la fate come si deve? O’ capretto e il casatiello ve li mangiate?mio figlio a Londra comme fa?Jamme fatemi passare, ca’ Maronna v’accumpagne e o Signore ve benedice, BUONA PASQUA A TUTTI!!
    Ovviamente e` passata:))


  42. lino da Phuket

    E che dire che non mi so cucinare neanche un uovo,io mangio THAI,oggi per esmpio ho pangiato “caopat kum”che non e’ altro riso fritto con gamberetti,trovo la cucina thai la migliore dell’asia,sono stato in tourne in tutta l’asia,ma in altri stati,ho dovuto adattarmi ai mc donald,che odio profondamente,io ho perso i genitori da piccolo,non ricordo bene cosa si faceva,pero,una cosa la ricordo,il rito della conserva,pomodori ovunque odori che ancora mi passano le nari,poi la pasta al burro quasi tutti i giorni,mio padre era un marasciallo della finanza,passava lui a prendermi a scuola e mi diceva:”oggi speciaslita’ della mamma” e io “pasta al burro?” indovinato,speriamo nei secondi


  43. luigia Grisanti ( Buenos Aires , Argentina )

    Ciao Francesca: Pure io sento cualque nostalgia per il cibo della nostra cara terra,non facio salsicce ma si faccio quando ci riuniamo con amice CASTAGNACCIO, con farina di castagne,zucchero,pinoli,olio extra vergine uvetta,rosmarino,sale, acqua. é buon appetito.Un grande baccione,a presto Luigia


  44. luciana cianfarani ( troy, mi , usa )

    Buon giorno a tutti, Che strana la vita! Quando sono arrivata a Detroit nel 61, non era in voga essere emigrante, quindi si trovava poco e niente di cibi italiani. C’erano un paio di negozi di generi alimentari italiani con poche scelte ed adattarci ai cibi americani non ci si pensava neanche. Allora facevamo dalla A alla ZETA in casa: Pane con farina comprata in Canada perche` qui non si trovava quella adatta a fare il pane, insaccati, prosciutto, vino e pasta. Adesso lo si fa per tenere le tradizioni. In casa nostra solo il pane non lo faccio di consuetudine altrimenti faccio la conserva di pomodoro, sfoglia per la pasta, insaccati, prosciutto e vino e poi i dolci non solo della nostra zona e per festivita` (perche` a Natale non si mangiano dolci che si usano per la Pasqua e via dicendo)ma anche ricette datemi dagli amici di altre regioni. Un piccolo esempio: il mascarpone, la mozzarella fresca non li ho trovati fino agli anni 80 e in Canada, adesso si trovano anche nei mercati americani come tanti altri prodotti italiani, importati e anche imitati. Poi due parole sull’importazione negli USA di prodotti; olio, vino e formaggi (sottovuoto)si possono importare ovviamente per via dell’11 settembre il vino e l’olio non si puo` portare nella valigia a mano, quindi deve essere ben protetto altrimenti si rompono e causano disastro. Questi prodotti potrebbero essere spediti dall’Italia via ups, dhl etc. etc. gli insaccati , prosciutto, carne, frutta e piante con radici e semi sono assolutamente vietati e confiscati e multati se li trovano. Addirittura ho il mio orticello e tre piante di fichi. Buon pranzo o cena a tutti voi. Luciana


  45. Enrico Montelli ( Miami , USArinstaurito il programma )

    Cari Italiani all’ estero,
    spero che abbiate accolto il mio appello dell’ altro giorno, cioè di fare una massiccia protesta alla Rai International affinché Sportello Itala faccia nuovamente parte dei programmi regolari di Rai International. Io ho inziato giá la mia campagna, come vi risulterá a continuazione, con questo email inviato appunto alla Rai International:
    Egr. Sigg.
    la maggior parte dei miei amici Italiani (e non solo Italiani!) a cui ho rivolto la stessa domanda sono concordi nell’affermare che , come me, si sentono lesi per non poter piú vedere il Programma Sportello Italia che è stato rimpiazzato da un’insalata russa, difficile da digerire, come lo è ” Italia chiama Italia ” dove si alternano senza capo ne coda spezzoni di vecchie gags, informazioni , varieté e quant’altro dove l’unico filo conduttore è la noia per chi ha il tempo da seguirlo perché non solo è insipido ma dura pure troppo.
    Per tutti noi, schiatta dimenticata di Italiani all’Estero, “Sportello Italia” non solo era ameno, condotto con molta grazia e maestria da una bravissima e bella conduttrice, ma anche utilissimo perché trattava i nostri problemi di emigrati con molta competenza dandoci il piú delle volte risposte ai nostri quesiti od inquietudini. E poi non era un lunghissimo mattone, come Italia chiama a Italia, il cui unico scopo sembra essere solo quello di occupare spazio televisivo per arrivare alla fine della giornata.
    Non so se la decisione del cambio è dipesa da voi o dalla conduttrice ma nessuno di noi ne è rimasto soddisfatto perchè quella mezz’ oretta e passa per noi, ed in specie per molte delle nostre mamme ed anche nonne, era come stare di nuovo in Italia.
    Cordiali saluti.
    E.Montelli


  46. anna -Sao Paulo/Brasile

    Carissimi,
    prima di tutto mi ha commosso moltissimo il messaggio di Laura di Gioia(USA)1.25.Solo per questo già varrebbe il salotto di Francesca, che bella cosa…
    Adesso, all’argomento di oggi, bene, io sono uscita dall’Italia molto piccola, quindi la mia nostalgia è al contrario, non avere questi bei ricordi che avete voi. Mia madre faceva all’inizio cose buone, ma non sono mai riuscita ad imparare, perchè solo mi faceva prendere il cucchiaio, la forchetta, lavarli, ecc.mai mi è stato permesso di fare qualcosa io con la sua supervisione, quindi alla fine non sò cucinare un uovo. Mio marito idem, fino a che è partito, adorava cucinare, ed anche con lui, piglia questo, quello, ecc. così che alla fine mi mettevo a leggere e neanche entravo in cucina solo ogni tanto per vedere il risultato.Faceva anche il pane a casa.
    Meno male che qui a São Paulo ci sono molte cantine italiane, e certe veramente ottime, quindi…
    Quindi, siete riusciti a zittirmi, cosa che non è stata facile fin’ora, e pure ora…
    Un abbraccione e belle le salsicce di Giuseppe(Canadà)


  47. Mirella ( Buenos Aires , Argentina )

    Il nostro vicino della porta accanto, amendolarese, della pcia. di Cosenza, fa e ha sempre fatto tutto come se seguitasse ad abitare in CaLabria, ragion per la cuale cuandio io conobbi nell´87 a Roma in un viaggio a chi é oggi il mio secondo marito, e ci sposammo subito e lo portai qui, Vincenzo, cosí il nome del mio vicino, cominció a portarle una grossa porzione di ogni cosa che faceva, fusilli un bel piattone appena conditi, lonza fatta completamente da lui, insaccati di ogni genere, soppressate, salsicce, sottaceti di ogni specie immaginabile, bottiglie di salsa di pomodoro, olive schiacciate, alla greca, ripiene con mandorle, fiori di zucca ripieni e fritti, frittelle, strufoli, ecc. ecc. ecc. il tutto accompagnato da vino casereccio e olio d´oliva extravergine, e l´ha anche abituato , a un romano che usa poco piccante, a mangiare tanto peperoncino che resto sbigottita!! Ci sono tre coppie di amici in comune, una di loro lei calabrese lui ebreo, che hanno una posizione economica molto alta, vanno ai migliori posti a cena, ma basta che Vincenzo inviti a casa sua piantano cene di affari, importanti anche, e vengono di corsa qui e si fanno delle abbuffate che non vi dico!! Anche mio figlio si é costruito nel parco che ha dietro la casa un forno di mattoni rotondo, e sapeste cuante cose buone ci fa!! Pane, pizze, capretti, maialini, grigliate di tutte le specie e…….anche le famose salsicce di Vincenzo!! Io non so cucinare, cucina mia mamma con i suoi 87 anni arzillissimi, e mio marito Gianni no sa farsi un´uovo al tegamino, potrete immaginare la bella pancetta che ha messo su grazie al nostro carissimo vicino, e anche a sua moglie che cucina meglio di lui!!
    Alla prossima, ora vado a pranzo, bacioni a tutti da Buenos Aires!!


  48. Claudia Roman ( Jacksonville , FL, USA )

    Francesca carissima,
    ma come si fa a star buoni buoni e leggere di tutte queste bonta? Mannaggia a me viene una fame…
    Approfitto dei pochi giorni freddolini di Jacks e stasera cucino coniglio, (come fanno in Friuli per la lepre)e polenta.
    Piatto antichissimo quasi leggendario di quelle zone e, ebbene si afrodisiaco, tramandato di famiglia in famiglia spesso usato per conquistare definitivamente il fidanzato o fidanzata.
    Mio marito ancora oggi dice che dopo aver assaggiato quel piatto,(aveva si e no venti anni) capi’ che da me non se ne sarebbe andato.(spero avesse anche altri motivi a parte il coniglio).
    La ricetta viene passata di madre in figlia/figlio quasi come un rito magico, be’ visti i risultati…mia figlia l’ha gia’ proposta al suo ragazzo…ummm…vedremo.
    SE VOLETE LA RICETTA per la pozione…oops… il piatto fatemi sapere.
    Vi mando alcuni siti dove potete comprare ottimo cibo italiano on-line. Io mi servo da anni, mai un problema.
    Purtroppo solo per gli States e Canada che a quanto pare e’ piu’ servito di noi. Certo in alcune citta’ trovi piu’ che in altre, dipende dalla richiesta e come detto piu’ volte, qui gli Italiani DOVE SONO? Comunque potrebbero tornarvi utili eccoli:

    http://www.igourmet.com
    qui trovate di tutto, il formaggio e i salumi sono importati dall’Italia. Sito fidatissimo ed efficentissimo.

    http://www.capriflavors.com
    qui trovate biscotti mulino Bianco, linea Ferrero,ecc.

    http://www.ditalia.com

    http://salumeriaitaliana.com
    dal famoso negozio di Boston little Italy.

    Va be, sono le 10:30am, ho fame come al solito, vado a farmi due fettine di prosciutto San Daniele comprato da igourmet.
    Ciao e buon appetito.

    Ciao


  49. roy ( sydney , AUSTRALIA )

    Cara Francesca,
    questa volta e’ tutta colpa tua, con l’aiuto di
    Giusseppe e le sue salsicce.
    dopo aver letto le prime e-mail con tutte le
    ricette, io nonostante il fatto che ho nella mia
    zona almeno venti ristorantidi tutte cucine
    (italiano, francese, messicano, thai, indiano,
    cinese) eancora in piu,pero communque ho fatto il
    bravo e mi sono mangiato il mio pannino con formaggio!
    pero sempre pensando a tutte le vostre ricette.
    piu tardi parlavo a telefono con mia madre, e gli ho
    spiegato il tutto. in breve, quando sono tornato a
    casa dopo lavoro, lei mi ha fatto trovare un bel
    vassoio(forse per 4 personne) di lasagne!!!!!
    mi devi credere quant’era ‘buone’. indovinate che ho per pranzo per domani!! per fortuna, fin’che ce’ mamma
    come me sembra siete tantissime di li in salotto,
    la mamma dalla scuola vecchia, che deve fare tutto
    da sola, e tutto a mano. poi se mi chiama dicendo
    “vaglio'” so bene che devo ancora scapare, lei
    di solito ha una scopa in mano!
    Fracesca, vedi che fai! un discorso porta altre ricordi, e prima che me sono a’ccolto, sono fuori
    binario. pero , la cucina, la mamma(e anche la nonna)
    piu il maiallino e’ al cuore delle tradizione
    italiane. (si mamma, ora vado a letto!)
    un bacione
    roy


  50. VILMA WALLY FARINELLO SERAI ( SANTOS , BRASILE )

    CARISSIMA FRANCESCA
    SIBBENE BRASILIANA, PERÓ COMO TU GIA LO SAI, I MIEI 4 NONNI ERANO ITALIANI, MIO MARITO TRIESTINO E CONOSCO BENE IL MODO DI MANGIARE SIA DEL NORD CHE DEL SUL.IO SEGUO I METODI DEI MIEI NONNI E COSI MANGIAMO ALLA ITALIANA. PERÓ DEVO DIRTI UNA COSA, IL PAESE CHE FÁ LA PIZZA MEGLIO DI ITALIA É SENZA ALTRO, BRASILE, CIOÉ SAN PAULO. HO MANGIATO PIZZA IN NAPOLI, A ROMA , VENEZIA PERFINO TRIESTE, MA DI QUÁ SONO MERAVIGLIOSE.
    SONO SPOSATA DA 53 ANNI E DA 40 ANNI CHE FACCIO LA PIZZA TUTTI I SABATI.
    FUGGENDO UN POCO DEL TEMA DI QUESTO E MAIL TI PREGHERÓ SI POSSIBILE MANDARMI LA RICETTA DEI TARALLI CHE HO PROVATO IN 1991, QUANDO SONO STATA A NAPOLI E PASSEGGIANDO PER LA ORLA MARITIMA, NEI CARRELLI CHE CI SONO AL LUNGO DELLA ORLA, HO COMPERATI DEI TARALLI MERAVIGLIOSI. HO SCRITTO A UN CUOCO DI NAPOLI CHIEDENDO LA RICETTA, MA NON MI HA RISPOSTO. HO TROVATO UNA RICETTA, VIA INTERNET, FACCIO SEMPRE QUESTA RICETTA MA NON SONO QUELLI CHE HO MANGIATO A NAPOLI.SARÁ POSSIBILE ACCONTENTARMI?
    GRAZIE, FRANCESCA.
    UN GROSSO BACIONE DELLA
    VILMA


  51. PIERO LUCENTE ( WINDSOR,ONT. , CANADA )

    Rinspondo al sig. VINCENZO LETTIERI.

    Grazie Vincenzo, e prima di tutto scusa se ti do del tu,
    ormai tramite questo bellissimo sito,ci fa sentire
    come una grande famiglia.
    Ti ringrazio che la mia idea di fare dei volantini
    le piaciuta, vorrei veramente che altri come te
    si facessero avanti a far si’che questo Blog che
    Francesca a creato per noi si espandesse sempre
    di piu’. il che ci fa sentire sempre piu’ fieri
    e piu’ veri Italiani.”PAROLE<PAROLE” Mina,e ALBERTO
    LUPO, Ai’ raggione, comunque, sia IO che Tu
    abbiamo iniziato qualcosa, tu con le E/Mails
    io con i volantini.
    Be! parliamo un po’ di queste nostre belle tradizioni
    che riempiono le nostre belle case piene di Valori,
    IL TUTTO FATTO IN CASA: Dai salumi alla pasta,
    dalle conserve, ai sottaceti, dai biscotti alle
    delizie Natalizie, e al buon VINO.
    In ogni casa la sua Tradizione, CHE BELLO”
    UN via Italia in ogni Nazione,
    Via Italia: e anche il titolo di una mia canzoncina
    che ho scritto molti anni fa, un po’Romanesca.
    “VIA ITALIA”
    NON CE’ BISOGNO PIU’ D’ANNA’ IN ITALIA
    PPE FATTE NA MAGNATA COME UN RE’
    PASTA E FAGGIOLI SALSICCIA E MMACCHERONI
    L’ITALIA A TAVOLA E QUI TUTTA PPE TTE/
    SI CANTANO STORNELLI A SQUARCIAGOLA
    DALLA CALABRIA NAPOLI E POI ROMA
    CCO QUATTRO AMICI BBONI PUOI PASSA’
    UNA GIORNATA DE FELICITA’/

    VIA ITALIA CASETTA MIA LE TRADIZIONI NELLA CANTINA
    SO ER CORE MIO/ VIA ITALIA CASETTA BELLA
    FACCIAMO ER VINO SALSICCE PROSCIUTTO E TAGLIATELE/
    VIA ITALIA CASETTA CARA, QUANNO CCIO AMICI
    DICONO SEMMRE I LOVE YOU ER CORE CCE LASSI TU
    E STA MAGNATA TRADIZIONALE NON SCORDI PIU’.
    ……………………………………..
    BE! LASCIO COSI’ LA SECONDA PARTE CHISSA”
    FORSE UN GIORNO FARO’ UN BEL (CD)E IN PIU’
    ALTRE CANZONI IN VARI DIALETTTI.

    CIAO A TUTTI
    PIERO*************


  52. grillo parlante - brazil

    i miei ricordi di infanzia sono della cucina di mia nonna ..comasca …e’da lei che ho ereditato la passione per la cucina ..i ricordi dell adolescenza sono legati alla cucina tipica regionale perche’ ero responsabile delle vendite e cosi’ era normale dalla sicilia al piemonte provare tutte le specialita’…quante volte dopo pranzo invece di visitare i clienti accostavo la macchina sotto un albero e mi schiacciavo una pennica…poi sono arrivati gli anni 90′ e mi sono convertito ad una alimentazione piu’ salutare carne bianche insalate minestre…qui vivo bene i primi 10 gg del mese …nel senso che ricevo uno scatolone di delizie selezionate dalla mamma e dalla sorella….insieme a libri, intimo e maglietta ultima moda ci infilano il gorgonzola dolce, prosciutto crudo olio pugliese grana padano e la bresaola della valtellina che e’ la mia vera debolezza.

    quando finiscono le scorte torno alle mie insalate fantasie ….e alla pentola a pressione che aiuta tutti quelli che hanno poco tempo ma che vogliono mangiare sano.

    comunque merito ai cuochi brasiliani che sono tra i migliori al mondo a curitiba nel quartiere di santa felicidade e a san paolo ci sono ristoranti con primizie italiane e ricette curatissime….

    quando gioca il milan per festeggiare le vittorie praparo la piadina romagnola …essendo che il milan vince spesso …la piastra e’ sempre bella rovente.


  53. lino da Phuket

    mah!


  54. Roberto Giordano ( Concord , Canada )

    Cara Francesca,ho appena finito di leggere il tuo servizio su Giuseppe che fa le salcicce.Ebbenne anche io,essendo Calabrese(provengo da Rovito,in provincia di Cosenza)gli ultimi due week-end li ho passati a fare prima le sopressate e le salcicce,e dopo ho fatto i capicolli,la pancetta e anche un prosciutto.francesca,sono in Canada dal 1970 e sia io che mia moglie (anche lei Calabrese) abbiamo conservato tutte le nostre tradizioni che cerchiamo di rimandare ai nostri figli.Pensa che durante l’autunno andiamo nei boschi a raccoglier i funghi.Francesca ci manca tanto la tua trasmissione ma da quando ho scoperto il tuo sito mi sono subito iscritto cosi’ almeno posso restare in contatto telematico con te.Ti auguro tutto il bene del mondo tuo affezzionatissimo,prima telespettatore e ora solo lettore dei tuoi servizi,Roberto Giordano


  55. Pino Amara ( Boston, Massachusetts , Stati Uniti )

    Molto interessante quel che dice Giuseppe da Markham {Toronto}.Beato lui che sa fare le salsicce nel modo tradizionale di casa sua.Sul fatto dei “prodotti proibiti” sono sorpreso che il Canada’ proibisse il formaggio.Ho lavorato al servizio passeggeri Alitalia di Boston Logan International Airport, dal 1970 al 1982,e la dogana Statunitense non sequestrava formaggi. Non erano proibiti. E’ strano che il Canada’, nazione piu’ tollerante degli USA, lo facesse. Per quanto riguarda le bottiglie di pomidoro dei nonni di Francesca, mia madre si dilettava a farne qualcuna coi pomodori del suo giardinetto dietro casa.


  56. BIAGIO/TONI ( WINDSOR,ONT , CANADA )

    Cara Francesca;
    Ne siamo veramente felicissimi di aver scoperto
    questo tuo bellissimo SITO.
    Ringrazio l’amico Piero Lucente nell’avermi dato
    un Manifesto, in cui l’ho’gia esposto in vetrina
    al mio Ristorante CALABRISELLA,e che sicuramente
    fara’ conoscere altri italiani nel mondo ad entrare
    a far parte di questo salotto di collegamento.
    Nonostante la separazione dell’oceano e’ molto bello
    avere contatti con i nostri connazionali ma sopratutto
    con tutto il mondo tramite il tuo (Blog)
    Sono sicuro che questo continuera’ a crescere giorno
    dopo giorno,perche’ci’mantiene uniti nel mondo.
    Come ho detto ne sono contento essere in conoscenza
    di questo tuo website.
    Augurando un mondo di successo
    distinti saluti dal Canada;
    Biagio & Toni


  57. aldo lombardo ( littleton, colorado , usa )

    Cara Francesca , adesso che ai toccato l’argomento preferito di noi italiani cosaltro parleremo nel futuro dell’amore immagino. Vedo che come me tanti si ricordano del film la mortadella da li’ abbiamo imparato cosa portare dall’Italia. Grazie a Claudia per i siti dove trovare cose buone , potrei avere la ricetta per fare il coniglio? Come dice Luciana negl’ultimi ventanni i prodotti italiani hanno fatto passi da gigante in tutto il mondo per fortuna, come i ristoranti , per chi non gli piace cucinare. Una cosa e’ certa : nessuno al mondo ha una varieta’ di cibo come gli Italiani un’altro motivo per essere fieri delle nostre radici. Buona giornata a tutti aldo.


  58. Claudia Roman ( Jacksonville , Fl,USA )

    http://www.giallozafferano.it

    http://www.gennarino.org

    http://www.italiadonna.it/public/percorsi/ricette/base009.htm

    http://www.dolci.it

    http://www.kucinare.it

    http://www.cibo360.it

    Ecco qui per tutti voi ricette a volonta’ tutte rigorosamente italiane anche con belle fotografie e video per imparare. Non ci sono scuse miei cari vi tocca cucinare…

    Francesca sentiti responsabile per questo attentato alla mia linea!
    Ho appena finito di fare una crostata di mele…e non era in programma solo che leggendo il blog ho avuto l’ispirazione.
    Ciao


  59. Claudia Roman ( Jacksonville , Fl,USA )

    RICETTA DEL CONIGLIO ALLA FRIULANA

    INGREDIENTI:

    1 Coniglio intero, con il suo fegato.
    1 Cipolla media.
    1 spicchio d’aglio
    4/5 gambi di salvia
    2 rametti di rosmarino
    1 fetta di pancetta spessa circa 1 cm.
    1 Bottiglia di vino rosso (merlot, barbera)che sia un vino corposo e di qualita’, ne userete circa 1/2 l. il resto ve lo bevete mangiando il coniglio.

    Tagliare il coniglio a pezzi non troppo grandi.
    Mettere da parte il fegato.
    Lavare bene il coniglio e metterlo a bagno in acqua e aceto bianco.
    Intanto preparate a parte questo intingolo:
    Tritate finemente la cipolla,l’aglio, il fegato, il rosmarino, la salvia (le erbe devono essere abbondanti) e la pancetta.
    Rosolate a fuoco medio in abbondante olio extravergine d’oliva.
    Quando il tutto e ben rosolato, salate e aggiungete 2 bei bicchieri di vino rosso, abbassate il fuoco e fate cuocere per una mezz’ora lentamente coprendo con un coperchio. Se si asciuga troppo aggiungete altro vino o un pochino d’acqua.
    Asciugate il coniglio e in una pentola possibilmente dal fondo spesso fatelo rosolare a fuoco vivace con olio d’oliva.
    Quando la carne e’ quasi arrostita (ma non bruciata eh?)salate, pepate e aggiungete qualche foglia di alloro.
    Versate un bicchiere di vino rosso, fate sfumare e abbassate il fuoco.
    Aggiungete la salsa che avete preparato a parte.
    Mescolate con cura e fate cuocere lentamente e a pentola coperta, aggiungendo un po’ d’acqua se asciuga troppo.
    Il coniglio sara’ pronto quando tenero e il sugo sara’ corposo ma ancora semi-liquido. Non deve asciugarsi.

    Per che non ama il fegato, garantisco che “NON SA DI FEGATO”

    E’ perfetto con la polenta, la tradizione la vorrebbe bianca.
    Ecco qui ora avete il segreto per conquistare chi volete.

    P.S. grazie francesca per avermi consentito di scrivere la ricetta. Ora siccome ho scritto molto oggi, prometto che me ne staro’ buona buona a leggere quel che dicono gli altri, mangiandomi un pezzo di crostata.
    Un profumino!
    Ciao


  60. anna -Sao Paulo/Brasile

    A lino da Phuket 16.57

    Mah?


  61. Maria Rosa ( Luján , Argentina )

    carissimi amici, il mio papá era italiano ma la mamma argentina per cui papa lavoraba tutto il tempo e in cucina c´era lei per quello io non so fare piatti tipici, ma anche qui in Argentina la pizza é buonissima anche le salsiccie chiamati chorizos qui, ma veramente ho avuto il piacere di andare due volte in Italia a casa della mia famiglia a Gallarate é il cibo italiano é buonissimo, i miei cugini fanno delle conserve e i pomodori buonissimi!!!!!!! nel primo viaggio ho assagiato la NUTELLA che buona!!!! come il dulce de leche, e la ho portato nella valigia, ma per fortuna non mi ha passato come a Stefano!!!!!! ogni tanto compro al supermercato una nutela o la pasta barilla per sentirme un po piu vicina alla mia cara ITALIA Baci a tutti!!!!!!!


  62. vito punto fijo

    Cara France … Leggendo il tuo articolo di oggie e dei paesani nel mondo a me e venuta l´aquolina in bocca . perche qui in venezuela non si possono fare quelle delizie . Pero Dio E grande allora a noi ci premia con abbondanza di aragoste, ricci. polipi , calamari grandi e piccoli , vongole ed altro cosi godiamo del caldo e ci rimane il piacere di un viaggio alla nostra cara Italia e li ci quando ci tocca andare ci togliamo il desidero che per 2 o tre anni abbiamo conservato. Come ti ho scritto in altre occasioni se decidi venire da queste parti quello che ti potremo offrire e quanto descritto prima .Ciao Vito


  63. Maria Rosa ( Luján , Argentina )

    Anna…… mi pare che Lino e del Inter o della Juve
    FORZA MILAN


  64. lino da Phuket

    marirosa non ci hai proprio preso,dopo le violenze negli stadi io tifo solo per la pastascitta per restare in tema,
    il mio mah,vuole dire
    maronna quante ricette


  65. Maria Rosa ( Luján , Argentina )

    scusa Lino ho sbagliato!!!! Baci a tutti(non posso rimanere in topic)


  66. Maria Rosa Caporossi-Punta Alta.Argentina

    Carissima Francesca:questo commento l´ho scrito ieri verso la mezzanotte,in carta e penna per corregere gli errori e poi, non ho potuto scrivere nel computer.Oggi,il mio “fratello” mi ha chiesto di transferirlo cosi come sta,tal quale e compio il suo desiderio…..
    Ancora sento in bocca il sapore della pizza che abbiamo mangiato sta sera….
    Domani,a mezzogiorno pranzaremo con Victor (Vittorio,per noi) e Mirta,figlio e nuora della mia amata Caterina Filocamo,nata nella Calabria,alla Roccella Ionica.Come frequento la loro casa da quando aveva 3 anni,ho visto per mille volte preparare il pomodoro in botoglia,le olive,la marmellata,le melanzane ei peperoni in oleo,macinare il peperoncino ….ed anche riccordo una mattina avere sentito i gride del poverello maiale,sfugiendo dal coltello assassino…
    Nella mia memoria gastronomica rimane la “fior di zucca” che portavamo per mangiare anche a spiaggia….e per affermare questa amicizia “italo-argentina” ….di bevuta…”mate cocido”.
    “Cata”,faceva per me specialmente una specie di “tiramisu” alla argentina e per Natale e Capo D´Anno la “pignolata” sulla foglia dal limone.
    Anche i miei vicini Lupi,di fronte a casa me hanno fato mangiare per me la migliore pizza,fatta nel cortile,col forno a legno…e poi…la grappa.Nessun ragazzo se ne andava da casa Lupi ,senza bere la famosa grappa.
    Di questo che parlo ,hanno passato tantissimi anni;perche alcuni dei “miei vecchietti” stanno in cielo …ed altri già non lo possono fare.Alcuni figli e nipoti hanno seguito la tradizione per poco tempo…però…la vita è talmente cambiata e tutti questi riccordi carini rimmangono nel cuor e domani a pranzo saranno un bel tema di “chicchierata ” con mio fratello Vittorio.


  67. lino da Phuket

    mariarosa,non volevo dare impressione di una risposta seria,vedrai nei miei commenti che sono un mattacchione che non si prende mai sul serio,mai polemico,al limite discuto scherzosamente e serenamente,non potrebbe essere diversamente
    un abbraccio


  68. GIANNI [TORONTO]CANADA

    cara francesca, devi sapere che noi italiani nel mondo no ci facciamo mancare niente dei prodotti tipici delle regioni di provenienza[io sono calabrese come Giuseppe]almeno qui a toronto
    a casa mia facciamo un po di tutto a cominciare dalle salcicce, sppressate,capicolli, prosciuttini , pancetta ,e la cervellata [GUSEPPESAI COSE VERO?]E LA MIGLIORE DI TUTTE .
    Io una volta al mese faccio anche il pane [buonissimo].poi durante lestate facciamo i pelati perche’ a casa mia si condisce solo con pelati,
    verdure grigliate e conservate sotto vuoto, etantissime altre cose che non sto ad elencare per non annoiare nessuno.
    torniamo alle soppressate io mi faccio mandare i peperoni rossi secchi dalla calabria che servono per fare la salsa da mettere nelle soppressate
    possono entrare in canada basta che paghi dogana e tasse locali [domenia prossima io faccio salcicce siete tutti invitati . ciao gianni


  69. anna -Sao Paulo/Brasile

    Cara Maria Rosa(Argentina)19.56, grazie per l’aiuto per farmi tradurre il mah! di Lino, veramente mai avrei pensato che fosse pastasciutta e che volesse dire “quante ricette”…ma che lingua economica questa.
    E a te Lino(Phuket)22.00 mi dispiace che il mio mah, solo per l’interrogazione ha perso il significato…Ma Maria Rosa ci ha indovinato si, scherzosamente e serenamente la ringrazio.
    Anna


  70. Erminio Gambone

    Cara Francesca
    ci volevi solo tu con quest’altra idea a torturarmi.
    Io gia’ non ci riesco a stare lontano da salsicce, salami, prosciutto, capicollo e soppressate e fra te e Giuseppe dal Canada, come si fa’ a resistere alla tentazione e ascoltare i consigli del medico che mi ha proibito tutte le cose buone e che a me piacciono tanto? Ormai le coronarie sono tutte bloccate e il colesterolo e arrivato alle stelle, ma le tradizioni bisogna tramandarle a qualunque costo e io faccio la mia parte, non a fare i salami ma a mangiarli e poi ne pago le conseguense.
    ciao. Erminio


  71. Rodolfo Cesarini

    Ciao Francesca come stai? sicuro che molto bene, dopo haver scritto questo accertato argomento, fantastico e bella la fotografia, bellissime le salcicce (in Argentina “chorizos”), e bellissima l’idea. Certamente
    parlare dell’arte culinara é veramente avvolgente e guasi infinito, Io “cittadino” nato e cresciuto in appartamento non ho havuto mai l’opportunitá nella mia giovuntú, di vedere la gente del campo fare queste scuisitezze culinarie. Ma in Argentina tutto é cambiato, a la settimana di arrivato nell’anno 1950 giá stavo viaggiando nelle “rutas” di questo immenzo
    Paese, da quel momento ho imparato di tutto, trovavo
    calabresi, piemontesi, friulani, marchigiani, della basilicata Ettc. ma mai un Romano, lí mi sono reso conto di quanti italiani sparsi dal nord al sud, l’Argentina ha una lunguezza di guasi 9500 Km., così
    ho conosciuto l’artigianato culinario dei miei connazionali. Non esiste in Buenos Aires una associazione di romani, hebbi un solo amico romano che poi ritornó a Roma, oggi giorno frecuento l’associazione di “cinquefrontesi” (calabresi), dove ho un mucchio di amici. In quanto alle salcicce, io abito in un cuartire che si chiama “matadero” dove esiste il “mercado nacional de hacienda”, é dificile spiegare in poche righe tutto questo, forse ti manderó una foto. Il commento é finito ma mi preoccuperó per preparare un relato rispetto quest’ultimo, saluto a tutti da Rodolfo Cesarini, Buenos Aires Argentina.


  72. Giorgio Turri ( Middletown, CT , USA )

    Cara Francesca,

    Mi ha toccato particolarmente la lettera in inglese di Laura di Gioia Concord, North Carolina, USA) che mi permetto di tradurre in Italiano per chi non abbia dimestichezza con l’inglese:

    “Sono la figlia di RoccoDiGioia. Egli è uno dei tuoi più assidui ammiratori e parla [sempre] così bene di te. Se fosse più giovane, sono sicura che ti chiederebbe di uscire con lui.
    Mio padre è fantastico e molto rispettoso e volevo solo dirti che lo fai sorridere ogni volta che ha tue notizie.
    Mi conforta il vedere la felicità sul viso di mio padre [specialmente] dopo che il cancro gli ha tolto mia madre nel 1994. Giovanna era l’amore della sua vita. L’amò incondizionatamente e [loro due] erano grandi amici. Lui perse metà del proprio cuore quando ella morì.
    Ma ti scrivo per ringraziarti per l’amicizia che dimostri nei confronti di mio padre e per rimanere in contatto con lui di tanto in tanto. Ama l’ ”attenzione” da parte di una donna graziosa come te, e di cui apprezza sinceramente l’amicizia.
    Bacioni,
    Laura DiGioia”

    Un abbraccio come sempre,
    Giorgio


  73. Gabriella Tami-Valencia (Venezuela)

    Ma quanto mi diverto in questo salotto ! I vari “mah” con e senza ” ? ” e Maria Rosa di Luján-Argentina (19.56) che pensa anche a un fanatismo del calcio finché riappare Lino da Phuket con le sue spiegazioni. Che é un mattaccone, l’abbiamo ben capito, perció, avanti ancora !
    E guarda tu, la Carla da Bali, alle 6.05, che in poche parole ha fatto una bella rima ! E che dire di Ernesto, 5.24, ancora una volta sei un asso e divertente, questa volta con una poesia ! Davvero che siete bravi.
    Mi vergogno a scriverlo ma io scanso tutte le fatiche culinarie ! Senza contare che, arrivando in Venezuela, in fasce, giusti giusti prima della guerra… mia madre, anche lei, poco portata per la cucina… le tradizioni le abbiamo lasciate in Italia. Soltanto sposando un goriziano la cui Nonna era bravissima ho imparato a fare “qualcosa”, proprio per non morire di fame!!! Non ho mai conosciuto questa Nonna “Bianca” (per i suoi capelli!) ma mio marito si ricordava moltissime ricette e cosí ci siamo arrangiati! In Venezuela abbiamo sempre avuto chi ci aiutasse nelle facende domestiche, nonché culinarie. Soltanto da qualche anno mi sono messa un po’ di capofitto a cucinare. Mi diverto, sí, ma non da lavorare ore e ore per poi… in 5 minuti mangiare e veder sparire tutto ! Per esempio, a mezzogiorno mi rompo la testa finché viene su un’idea e all’una giá siamo a tavola a mangiare. Ora siamo in due, i figli sono sposati e tutto é piú semplice !
    A Valencia ci sono, sí, moltissimi italiani che seguono le tradizioni, specialmente del Meridione, arrivati dopo la guerra.
    La foto di Giuseppe e le salsiccie é veramente bella e capisco che faccia venire l’acquolina in bocca a tutti!
    Anch’io ho una ricetta simile per il coniglio, datami da un’amica friulana e con qualche ingrediente in piú (carne macinata) Ve la daró anch’io, la prossima volta ! Ciao, Francesca, un bacione con un “grazie” per permetterci di rimanere in questo tuo salotto. Saluti, amici invisibili ma carissimi !


  74. anna -Sao Paulo/Brasile

    Cara Gabriella Tami(Venezuela)- Divertiti pure, ma sappi che nel linguaggio del Phuket hanno adattato l’italiano, per semplificarlo, quindi ti spiego subito: il Mah con l’esclamazione vuol dire “quante ricette”, l’hai visto no? Invece il mah con l’interrogazione, vuol dire “Ho capito benissimo” per questo Lino non mi ha risposto. La Maria Rosa (Argentina) a sua volta, non avendo questa conoscenza, ha pensato che si parlava di calcio. Tutto li. Bisogna d’ora in poi cominciare a imparare i vari linguaggi per navigare in un blog internazionale no? Comuqnue per oggi buon appetito a tutti i fortunati e mosci mosci quelli meno. Il capretto poi è complicatissimo.
    Ma ci possiamo divertire lo stesso, anzi…


  75. silvia,são paulo,Brasile

    Carissimi tutti:l argomento di oggi há suscitato in me una certa invidia..anzi molto grande,per tutti questi bravi connazzionali che sanno cucinare…io amo mangiare bene e per fortuna a são paulo di ristoranti italiani ce ne sono e di ottima qualitá,oltre che amici bravi.Io so tirare la pasta “al dente”,basta.Ho molti libbri di cucina che adoro sfogliare,italiani,francesi ,brasiliani e i miei amici ridono molto,perche non capiscono questo mio gusto.Perfino i libbri che hó per bambini,per inizianti,passo a passo,li sfoglio,me li godo ma non faccio neanche un passo.Appena leggo :batti l uovo a crema,non molto denso,aggiungi zucchero ….apena vedi che é la densitá giusta.Io questi termini,non molto,denso ,meno denso,insomma tutti questi termini mi viene il panico.Mia madre cucinava molto bene,faceva le zeppole per San Giuseppe per esempio…ma io non imparai mai niente,non riuscivo a aiutarla e seguire il processo,poi penso non ci tenevo,ma ammiro tanto chi lo sá fare.A São Paulo da anni a questa parte si trovano nei supermercati mille prodotti genuinamente italiani,olio extra vergine,pasta di varie marche,pomodori in vetro,formaggi di vari tipi…insomma mi manca proprio l abilitá.ma complimenti a Giuseppe,bravo.Invece appena ho due minuti vorrei raccontare un episodio di dogana che mi é successo anni fa a Bologna(Il parentesi di Francesca).Il mio dolce preferito?la cassatina siciliana,e la crostata…,le zeppole….ma inutilemandarmi ricette perche non le saprei fare.Un abraccio a tutti.(se volete mandare i dolci…sic…grazie)Un abraccio a tutti voi,ebuon appetito.


  76. Maria Rosa ( Luján , Argentina )

    sicuro Anna che ci divertiamo, ma tornando alla realtá, se qualcuno vuole notizie di Kenia la risposta per Lino é nel ultimo commento de le truffe telematiche. Baci a tutti


  77. ernesto ( USA )

    A SILVIA (non e’ la poesia del Leopardi)
    SAO PAULO – BRASILE

    carissima inesperta in arte di cucina.
    E tuo marito come la pensa?
    fate molti digiuni, per lo meno si risparmia.
    Saluti affamati, Ernesto.


  78. ernesto ( USA )

    A DANIELA, JACK, FLORIDA 13.05

    carissima,
    la storiella della zia all’aereoporto di Napoli, Pasqua 2005 e’ da “morire”.
    Sai quando uno ride di gusto ??
    Era tempo per me, non mi accadeva da tempo.
    Vado a rileggermela.
    Ciao, Ernesto.


  79. ernesto ( USA )

    LETTERA DELLE 11.50

    STUPENDA, ROMUALD, STUPENDA…..NON SPUTENDA.

    SORRY, MA QUESTA E’ L’ORA CHE IO IMPERVERSO.

    FRANCESCAAAAAA ????? NON MI GUARDARE TORVO.
    ERNESTO.


  80. ernesto ( USA )

    Carissimi,
    Ernesto entra da salumiere :

    “per favore mi dia del salame”
    il salumiere: mi spiace, il salame e finito,
    se vuole posso darle dell’imbecille.”
    Si udirono delle sparatorie e intervenne la polizia.

    non e’ obbligatorio ridere. Ciao.


  81. Elvira Balderi São Paulo Brasile ( Sao Paulo , Brasil )

    Cara Francesca, oggi si parla di leccornie…Domani avrò a colazione sei amici e da buona napoletana farò i “Maccheroni alla puttanesca, e una parmigiana di melanzane. Qui le salcicce non sono grancosa. Ciao, ti abbraccio. Elvira


  82. Lea Mina Ralli ( Roma , Italia )

    A Rodolfo Cesarini : sono convinta anch’io che è difficile trovare un Emigrante Romano . tanto è vero che io scrissi persino una canzone con questo titolo che racconta proprio il crepacuore che assale un romano solo se sta lontano “dar suo Cuppolone”.

    a Pino da Puchet : pure se abito a Roma, ho avuto molto piacere di conoscerti , ma non mi sei apparso mattacchione come dici di essere… forse mi ha ingannato la tua espressione triste o….sentimentale di musicista? eri seduto al pianoforte e stavi rispondendo alle domande di tre belle intervistatrici italiane.
    eh! si ! ti ho visto nel documentario girato a Puchet in Thailandia e che, recentemente è stato diffuso da Mediaset.

    Saluti a tutti e complimenti ai colleghi poeti, ai barzellettieri e principalmente ai cucinieri.


  83. Lea Mina Ralli ( Roma , italia )

    Scusa Lino, avrò letto cento volte Puket eppure ho sbagliato a scriverlo. ma debbo anche dirti che quel posto è semplicemente stupendo al pari di tutti i dintorni che ho ammirtato nel documentario. ciao


  84. Manuela Lombardi ( São Paulo , Brasile )

    Cara Francesca e cari tutti
    di cantine italiane a São Paulo ce ne sono tante, però i tortelli di spinaci e ricotta come li fa mia madre non li fa nessuno. E le torte lucchesi che lei fa a Natale? La torta di verdura, la torta di riso e cioccolata … mi viene l’acquolina in bocca solo a pensarci.
    Un saluto a tutti,
    Manuela


  85. Salvatore (Syracuse NY. USA)

    NOTANDO TUTTO QUESTO ENTUSIASMO PER LE NOSTRE TRADIZIONI DEVO PER FORZA AMMETTERE CHE FRANCESCA E` MOLTO BRAVA A SCEGLIERE GLI ARGOMENTI DA TRATTARE. NOI ABBIAMO UN GIARDINO E COLTIVIAMO POMODORI E DIVERSI ORTAGGI. FACCIAMO ANCHE IL VINO NEI CONTENITORI DI VETRO, COSI` NON DOBBIAMO CURARE LA BOTTE CH’E` UN LAVORO PIU` TOSTO COMPLICATO. POSSIAMO BENISSIMO DIRE CHE NOI ITALIANI ALL’ESTARO MANTENIAMO LE TRADIZIONI PIU` DEGLI ITALIANI CHE VIVONO IN ITALIA.


  86. NORMA PALMIERI ( LOS ANGELES , STATI UNITI )

    CARA FRANCESCA IL MIO ARGOMENTO FAVORITO, LA CUCINA ITALIANA, LE TRADIZIONI ITALIANE. ANCHE NOI A CASA COME IL SIGNOR GIUSEPPE IN CANADA FACCIAMO LE SALCICCIE, IO LE CONGELO, E LE USO QUANDO E NECESSARIO, QUI IN CALIFORNIA NON FA TANTO FREDDO PER POTER FARE DEL SALAMI O DEI PROSCIUTTI. I MIEI COGNATI IN CANADA (WINDSOR, ONTARIO) FANNO PROSCIUTTI, SALAMI, SALSICCIE DI FEGATO,E TANTE COSE BUONE CHE TI FANNO VENIRE L’ACE BELLO UNA VOLTA ALL’ANNO DEDICARSI A QUESTA BELLA TRADIZIONE, CHE TI FA MANGIARE SANO, BUONO E PER DI PIU SI RISPARMIA ANCHE.
    UN ABRACCIO FRANCESCA, E TUTTI I CARI CONNAZIONALI ALL’ESTERO
    NORMA PALMIERI


  87. NORMA PALMIERI

    SCUSATE DI NUOVO, STAVO CORREGGENDO IL MIO TEXTO, STAVO DICENDO CHE I PROSCIUTTI E SALAMI FANNO VENIRE L’ACQUALINA IN BOCCA. E BELLO UNA VOLTA ALL’ANNO DEDICARSI A QUESTA BELLA TRADIZIONE, CHE TI FA MANGIARE SANO, BUONO E PER DI PIU SI RISPARMIA .
    UN ABRACCIO FRANCESCA, E A TUTTI I CONNAZIONALI ALL’ESTERO
    NORMA PALMIERI


  88. Roberto Oliva da Bello Horizonte-Minas Gerais-Brasile

    Bravo,Giuseppe, i calabresi brasiliani, figli di Papasidero (Calabria) ti salutano. Ma per favore, senza
    ritratto, che mi fa morire d’invidia ed appetenza.

    Francesca Carissima,
    Sul argomento divertente d’esperienze di viaggi e valigie piene di genere alimentari “proibiti” c’è un bel film con Sofia Loren, chiamato “Mortadella”, si non mi sbaglio. Racconta la storia d’una imigrante italiana che arriva agli Stati Uniti e che vuole immettere nel paese con una grande mortadella in braccio, sua unica possessione che ha portato di Napoli, atentta e gelosamente… Vale la pena vedere.


  89. Fernando Mastrangelo ( Rockville, MD , USA )

    Cara Francesca, e tutti gli Iataliani nel mondo,do gualche giorno che non mi faccio sentire, e molto bello rivedere le tradizione dei noatri bei paeselli, io sono Abuzzese,e qui negli STATI UNITI, anche la mia familglia fratelli e cognate conservano ancore le tradizione, per fare la salsa dei pomidoro, in barattoli di vetro non usano piu’ le trdizionali bottiglie.Uno dei miei fratelli fab le sue salsicce Mente io faccio il mio vino.Di nuovo Francesca sempre avanti con il tuo progetto.
    Salutoni
    Fernando Mastrangelo


  90. Fernando Mastrangelo

    COMPLIMENTI A SALVATORE DA SYRACUSA NY,ANCHE ALLA SRA. PALMIERI DI (LA)COMPLIMENTI PER LE VOSTE LETTERE E COMMENTI, COMPLIMENTI A TUTTE LE LETTERE E COMMENTI CHE ARRIVANO DA TUTTO IL MONDO
    SALUTONI
    FERNANDO


  91. Giuseppe (Dal Canada)

    Mentre leggevo tutti questi bei messaggi nella mia mente si e’ formata una visione di tanta gente allegra e festosa seduti intorno a una enorme tavola rotoda con tutte le delizie culinarie che conserviamo gelosamente nei nostri cuori e cerchiamo di tramandarle ai nostri figli. Bello!!Oserei dire anche commovente. Mi e’ piaciuta molto la storiella del capretto a Londra della signora napoletana. La poesia di Ernesto (mattacchione!)Giovanni da Toronto veramente la “cervellata” non saprei…. forse dalle mie perti la si chiama di un nome diverso, non sarebbe per caso la gelatina? che noi chiamiamo “Suzzu”? ciao a tuttiiiii. ciao Francesca!


  92. tony ( woodbridge ontario , canada )

    ciao francesca sono davvero dispiaciuto di non vederti piu nei nostri salotti credo che per tutti noi italiani ingiro per il mondo sportello italia era un`appuntamento da non perdere e tu personalm`ente eri una di famiglia con il tuo modo senplice di comunicare conprensibbile a tutti la verita` che da quanto badaloni `a preso le redini di raiinternational a fatto molti canbiamenti dal mio punto di vista invece di migliorare si sono fatti passi indietro mi kiedo cosa possiamo fare noi che viviamo fuori dall`italia per far si che sportello italia ritorni nelle nostre case

    saluti affettuosi dal gelido canada
    tony russo


  93. lino da Phuket

    Lea,hai visto il locale dove lavoro?beh se sono qui da 17 anni e non per far fortuna,e’ perche’ sono innamorato di questa nazione mi chiedi se e’ cosi bella?rispondo…. di piu’
    Anna non credevo che un MAH potesse creare questo putiferio..SCHERZAVO.Aggiungo,chi ha visto la trasmissione,avra notato che sono un po cecato,quindi non riesco a leggere completamente i commenti a volte qualcosa mi sfugge,lungi da me dal non rispondere,quindi se mi chiedete qualcosa vi prego di farlo con lettere maiuscole in modo che possa vederle bene
    grazie un abbraccio


  94. A. Margarita Morales da Ibagué-Colombia

    Ciao Francesca, col tema che hai scritto non aspettavo niente altro in un blog d’italiani perchè al girare un po’ per il mondo mi sono accorta che non c’è nessuna cucina come l’italiana.
    Al leggere i commenti mi è venuta l’acquolina in bocca. Allora in fretta sono andata in cucina che da un po’ di tempo non ci stavo – per fortuna ho una donna che mi aiuta nelle facende domestiche – e ho preparato due spaghettini con le verdure.
    Per cucinare italiano con gli ingredienti basici non ne ho problemi perché nella mia città trovo pasta, olio d’oliva, pelati, passata, prosciutto crudo, accetto e altri prodotti italiani. Pure lauro, prezzemolo, rughetta, salvia e altre erbe tutte fresche. Nella mia terraza ho basilico, origano e menta. Ma mi mancano alcuni sapori che ho portato in bocca, però no si trovano quà.
    Bella cenetta per tutti,
    Amparo Margarita


  95. lino da Phuket

    Nicola solo ora ho letto cio che dici della situazione in KENIA,chi ti parla in questo momento non e’ il solito mattacchione,ma LINO,ma perche tanta violenza in questo mondo diventato egoista e prepotente,perche’ la gente deve soffrire e morire violentemente,non voglio tirare in causa chi e’ al disopra di noi,pero’,quanti si sono chiesti MA DIO DOV’E .
    anche qui a Phuket abbiamo avuto nel nostro piccolo disagi,per fortuna non dipesi dall’uomo,la sars lo tzunami,l’economia e’ crollata ,ma i thai si sono rimboccati le maniche ed hanno rimesso tutto a posto,certo non e’ la situazione che avete li,rimboccati pure le maniche ,ma se continuano a sparare….
    un pensiero do solidarieta’ ti raggiunga e credo anche da tutti noi
    un abbraccio


  96. Carla ( Bali (isola) , Indonesia( ASIA) )

    A LINO di pukhet:la mia mamma mi diceva :”CHI DICE MA!CUOR CONTENTO NON HA.CHI MA DICE NON E’ FELICE’
    cosa ne pensi,e’ il tuo caso? Pero’ con un solo MA! quanta curiosita’ hai suscitato!Ciao musicista mattachione!!!!!!!!
    CarlaA DANILA DELLA FLORIDA VOGLIO DIRE CHE LA SUA MAIL MIA HA FATTO MORIRE DALLE RISATE,MISONO VISTA UN FILM NAPOLETANO SENZA IMMAGINI.
    CARLA


  97. Carla ( BALI(isola) , Indonesia ASIA )

    Ciao Nicola dal Kenia ,non avevo letto nemmeno io la tua risposta riguardo la tragica situazione nella tua zona.Purtroppo non si e’ piu’ sicuri da nessuna parte.
    Qui a Bali in questi ultimi anni hanno fatto scoppiare bombe nei luoghi piu’ frequentati da turisti con tantissimi morti,ristoranti anche sulla spiaggia,un disastro.ora tutto tace,ma rimane la paura eil rischio.
    Fatti coraggio,anche se in questo momento la rabbia farebbe dire altre cose .
    un abbraccio CARLA


  98. FEDERICO ( KEY BISCAYNE , FLORIDA , USA )

    A TUTTI GLI AMICI DI FRANCESCA,
    VOGLIO CHIARIRE PERCHE’ NEL NOSTRO PRIMO INCONTRO IN QUESTO FORUM,
    SCRISSI “ALDERRAMBA CHE SORPRESA” E IN QUESTA STESSA COLONNA HO
    SCRITTO “ALBERRAMBA CHE COINCIDENZA “.
    MI SPIEGO:
    FRANCESCA HA LAVORATO CON LA CARRA’……..
    E UNO DEI PIU’ IMPORTANTI PROGRAMMI DELLA CARRA’….
    E’ STATO “””CARRAMBA CHE SORPRESA”””..
    PER QUESTA RAGIONE CUANDO FRANCESCA E’ RINATA TRA DI NOI……….
    QUELLO CHE MI E’ VENUTO IN MENTE PER DIRLE,
    BENVENUTA ,E’ STATO:

    ””””””””ALDERRAMBA CHE SORPRESA””””””Alderisi = Alder…..ramba

    DOPO TUTTO, CREDO CHE FRANCESCA E’ STATA LA PIU’ BELLA “SORPRESA”, CHE CI HA DATO RAI INTERNATIONAL.

    SALUTI A TUTTI


  99. MENA ( Fort Lee , New Jersey )

    Carissima Francesca non ci potrai mai credereeeeeeeeeeeeeeee in questo blog ci sono spieeeeeeeeeeeeeee oggi 21 gennaio nel programma della Cinquetti non puoi credere di cosa si parlavaaaaaaaaaa di TRUFFE TELEMATICHE Ma dico iooooooooooooooo non hanno idee proprie? eppure una squadra di autori e tutto il resto si son venduti per restare a lavorare ed ora gli stessi autori non sanno inventarsi idee proprie e vengono a spiare qui sul blog? vergognateviiiiiiiiiiiii. Cara Francesca io ti conosco bene sei stata non solo ospite del mio programma radiofonico ma sei venuta anche al mio bar, sei un amica ma dico vera amica e mi da molta rabbia sapere quello che ti hanno fatto e che ancora ti stanno a fare cioe` venire qui a spiare e rubarti le idee dovrebbero davvero vergognarsi. Amici chiedo scusa se a qualcuno di voi da fastidio quello che sto scrivendo ma dovevo scriverlo perche` una donna come Francesca non merita questo, e con questo invio un abbraccio a tutti voi


  100. Juliana Guelph On Canada

    Lino ho letto il tuo commento, su le persone che sofrono cosi’ tando, sai che anche io mi sento molto aflitta nel vedere,quello che succede nel mondo, che va in una male direzione,e sembre che siamo mobilizati, in fatti e’ cosi’ cosa possiamo fare?
    Come ha detto Carla che non possiamo essere sicuri da nesuna parte, perche’ no si sa mai, cosa ci puo’ sucedere, posto e’ ora sbagliata.
    Quello che mi incoraggia e’ di leggere gli Evangeli di Gesu’, anche che stava per morire, disse Padre, Perdona loro, che non sanno quello che fanno. Gesu’ ci ha Amato fortemende che ha data la sua vita per noi peccatori, e son sicura che ci condinua a liberarci dalla malvagita’ saluto a tutti J,D.


  101. lino da Phuket

    Carla,cos’e’ la felicita’?essere sereni,non aver bisogno di cose superflue?e semplicemente godere di cio che abbiamo,penso che la ricerca della felicita’,porti inesorabilmente alla tristezza,c’e’ gente che voule sempre di piu’ per completare una felicita’ che in fondo non hanno.
    chiedi se sono felice?non lo so,ma sono sereno,mi faccio molti esami di coscenza,sono molto severo con me stesso,amo cio’ che ho e non cerco altro,se viene benvenga,ma non ci penso proprio.
    il mio mah,in sintesi voleva dire:maronna come siamo mangioni noi italiani,basta accendere un cerino sul cibo che si scatena una guerra di cuochi,non pensavo che un mah potesse creare tanto putiferio e interrogativi.vabbe concello il mah
    un abbraccio


  102. Giuseppe ( Norwalk CT , USA )

    Anche alle universita` gusta il “fatto in casa italiano”

    “An italian sense of place: land and identity” in New Jersey

    Rassegna sul “Modo italiano” dalla cucina all’arte, da Parma a Montclaire
    New Jersey – Un programma che ha avuto inizio l’8 gennaio all Montclair University, un modo per far conoscere l’Italia agli americani senza i soliti stereotipi: “An italian sense of place: land and identity”. Si tratta di una rassegna su cinema, fotografia, letteratura, pittura e cucina per presentae lo stile di vita italiano e attuale.
    Grazie ai frequenti viaggi di Nancy Goldrin, artista di Manhattan e organizzatrice, a Parma è stato possibile creare una rete di scambio di artisti, conoscenze e intellettuali che ha portato all’esibizione e che ha come centri pulsanti l’Italia e il New Jersey.
    Inoltre Marina Cunningam, direttrice del Montclair State’s Global Education Center ha dichiarato: “l’idea di un senso d’identità italiano è sempre stato molto interessante per me, ci sono molte persone qui che si dfiniscono italiani ma sono molto distanti da ciò che vuol veramente dire essere italiani. E’ un modo di essere a cui molti vogliono assomigliare”.

    Dal News ITALIA PRESS


  103. Carla ( Bali(isola) , Indonesia )

    LINO,per molti la felicita’ e’ mangiarsi un bel piatto di tagliatelle al ragu’,e non hanno torto ,ma per altri purtroppo e’ non accontentarsi mai,volere anche l’impossibile facendo anche debiti pur di apparire,per questo sono venuta via
    dall’Italia, non e’ questione di madre patria ma e’ questione che ORA non 50anni fa siamo ridotti cosi’,credetemi.Io sto bene dove mi trovo ora,senza troppe necessita’ di vita,amo la vita semplice senza troppi fronzoli,amo la musica ,la poesia un buon libro…..e poi mi arrabbio quando sento le cavolate in T.V.!
    Credo che anche tu Lino e molte altre persone interpretino la felicita’ in questo modo.Che ne dite?oddio sono andata fuori tema scusate!


  104. Joe ( , USA )

    Mena from NJ hai raggione, l’ ho notato anchio, che ne pensi della truffa con il sito Italia.it 40 e piu` milioni di euro, e chiudono barracca.
    Volete leggere che succede con gli italiani all’estero andate su questo sito.

    http://www.newsitaliapress.it/articolo.asp?id=1634&titolo=Indagine%20
    Forse son fuori tema, ma a tavola ogni tanto si parla di questo e quello, per aiutare l’indigestione.
    Ernesto le barzellette son solo per sabato, prima dobbiamo sviluppare un po di STRESS, poi al sabato si smalterizza.
    Ma non ti fa soppressare!!!


  105. Nicola Biscardi ( Malindi )

    X Lino,

    nei commenti del precedente articolo mi chiedevi della situazione in Kenya.

    Scusa se ti ho risposto con ritardo, comunque puoi trovare la risposta in coda ai commenti del precedente articolo.


  106. anna -Sao Paulo/Brasile

    Prima di tutto, se avessi letto sul Kenia, senò veramente non avrei scherzato, ma è che tra tante ricette ho perso la direzione.

    A LINO (PUKHET)7.11 E PRECEDENTE.NON HAI SCATENATO NESSUN PUTIFERIO, SONO IO CHE SONO STATA ALLO SCHERZO ED HO SCRITTO MAH? SENZA RISPOSTA, MI DISPIACE NON AVER VISTO LA TRASMISSIONE DI CUI PARLI, SÓ CHE VIVI IN UN PAESE SPLENDIDO. POI ALLA FINE IO SOLO HO SCRITTO MAH, NIENT’ALTRO, NON C’ERA NIENTE DA SFUGGIRE, A NON ESSERE LA RISPOSTA. COMUNQUE SCUSA E MI FÁ PIACERE CHE TI RIFERIVI, COME PENSAVO, ALL’ECCESSO DI MANGIARE.
    QUANTO ALLA FELICITÁ, PER PIACERE CHI L’HA TROVATA MI DICA DOVE, MA SENZA MALINCONIA CHE L’APPANNA, PURA E SEMPLICE…GRAZIE.


  107. romuald ( ydé , camerun )

    cara francesca il mio paese si chiama in francese ” l’Afrique en miniature” cioè che una diversità di clima ed che almeno deucentocinquantasei tribu’ dunque vuole dire che ci son talmente cibu diversi ad ognuno parte alle sue spécifità il seguito per domani ciao


  108. lino da Phuket

    Ecco gli italiani che speravo di trovare,sensibili a tutto,quelli che per esigenze o per loro volonta’ si adeguono ai posti nei quali sono ospitati,perche ricordiamolo,in queste realta fuopri dall’italia,noi siamo ospiti,non colonizzatori,quindi siamo noi ad adattarci alle loro culture,al limite possiamo dire le nostre,pero’ senza imporle.
    il saggio e quello che sa di non sapere.
    Carla di cosa ti occupi a bali?
    un abbraccio a tutti


  109. Danila ( Jax , Florida )

    A Carla da Bali ed Ernesto USA

    mi ha fatto piacere avervi regalato una risata. La mia famiglia e` molto numerosa e gli aneddoti divertenti sono all’ordine del giorno..certo quella del capretto e` tra le top ten, ma vi assicuro che la lista e` lunga..magari ogni tanto ve ne racconto uno quando sono attinenti agli argomenti del blog/forum/salotto mondiale :)


  110. Carla ( Bali , Indonesia ASIA )

    Ad ANNA voglio dire che a mio avviso la FELICITA” totale non esiste in assoluto,ma ,almeno per quanto mi riguarda sono riuscita a trovare un punto di tranquillita’ interiore e serenita’ nel luogo dove vivo,cosi’,semplicemente ,come descrivevo sopra.
    A LINO di Phuket suggerirei di andare a vedere nei precedenti blog
    (CARLA E GLI SQUALETTI).Toverai la nostra storia raccontata da Francesca.
    sappimi dire…..
    Un abbraccio a tutti i connazionali Carla


  111. anna -Sao Paulo/Brasile

    cARLA (bALI, iNDONESIA)13.33- Cara Carla, grazie dell’aiuto, ma ho visto anche il reportage di Francesca su di te e gli Squaletti. È magnifico, ma è un poco dificile per una come me andare in Indonesia a trovare la felicità, avrei dovuto avere quest’idea prima, oppure i miei genitori.
    E poi come avete fatto con i vostri legami di prima, come ci convivete con la mancanza? Non sò alcuni parenti, qualche amico, insomma, tutta una casa che vi eravate creati, con gli squaletti e uno con l’altro si supplisce a tutto il resto? Oppure come penso avrete più occasioni di fare brevi ritorni in Italia. Fin dall’inizio ho questa curiosità. Bè ma forse è troppo intromettermi nella vita altrui, ma già che parli di pace e serenità(che già sarebbero una meraviglia) in Indonesia, sono rimasta curiosa.
    Grazie ed un abbraccione
    anna


  112. Francesco da toronto

    Francesca, oggi 22, gennaio 08, fra poco vado ha scuala per cercare di recuperare, un po` di francese che ho perso, questo e` solo il martedi, e` molto bello parlare altre lingue, io ne parlavo due ed ne bazzicavo qulcun`altra. Ma questo era molto tempo fa`.
    Ma purtroppo nel passare del tempo ed non praticando, le cose si dimenticano. Cosi vado ha passare un po` di tempo, ed mi diverto con tanti amici, ed amiche. per ora mi fermo qui, sempre salutandoti ed ha risendirci.Da Toronto Francesco.


  113. Claudia Roman ( Jacksonville , Fl,USA )

    Buongiorno Francesca e amici miei,

    Il giorno dopo l’abbuffata…..

    qui sono le 9:ooam e dati i bagordi di ieri, sto facendo colazione a base di te al limone e oatmeal (pappa di avena). Questo e’ uno dei pochi cibi che ho imparato a mangiare in America. (niente in confronto a cornetto e caffe’ ma non si puo’ fare sempre) Per colazione non e’ male e poi e’ un toccasana per il colesterolo se mangiato regolarmente. Sapete com’e’, dopo aver letto tutte ‘ste bonta’ ieri mi son abbuffata. Il coniglio era superbo…e le crostate poi…
    Per tutta la notte ho sognato salsicce, scamorze, mortadelle, mi sfilavano davanti tutti i manicaretti che avete descritto.

    Vorrei sapere se c’e qualche piemontese che sa come fare le biove, un tipo di pane, perche’ io ci vorrei provare. C’e’qualcuno che puo’insegnarmi?

    Claudia


  114. Romina,Virginia,U.S.A.

    Allora da dove iniziare,per quanto riguarda cosa un Italiano e’ capace di portare nelle valigie,beh io quando andavo in Italia e ritornavo in America,ricordo che una volta verso il periodo Pasquale mi trovavo in visita dai miei in Italia e mia madre a mia insaputa mi mise la famosa Pastiera nella valigia,ovviamente imballata benissimo.Di conseguenza all’aereoporto di New York mi fermarono perche’ i cani annusarono qualcosa di sospettoso,non vi dico la mia paura.Cmq in sintesi mi fecero aprire la valigia ed a mia grande sorpresa eccolo li quel fagottino cosi’ profumato riposto tra i miei indumenti. Di conseguenza la polizia sequestro’ il pacchetto di tanto sospetto,io per tutto il viaggio rimasi solamente con l’amaro in bocca ed il solo profumino della Pastiera nella valigia.Tutto oggi mi chiedo se poi in fondo in fondo i polizziotti si sono goduti loro la Pastira di mia madre!!!!
    Altro soggetto:per quanto riguarda invece come un Italiano si fa strada in paese straniero,beh io un po’ come il Sig. Giuseppe nel 1995 quando appena arrivai in America,esattamente in Oregon,incominciai a lavorarae prima in una fabbrica di surgelati,facendo i turni di notte,durai solo due settimane;poi ho lavorato per un’altra fabbrica giapponese di vasi reciclati,durata 9 mesi,poi per nostalgia di Italiani intrapresi il lavoro di hostess da tavola e li piacendomi tanto il rapporto con il cliente dopo un paio di anni(in Chicago)mi assunsero in una Bakery Italiana come Manager.Ma eesendo testarda e cmq sempre alla ricerca di un lavoro migliore ho insegnato Italiano ad un Community College in Florida.Infine dai vasi,alle pentole,alla lavagna,ho finalmente capito che un sano ritorno agli studi mi avrebbe certamente gratificata di piu’ e quindi dopo tre anni di duro lavoro mi sono finalmente Laureata questo scorso Dicembre in Architettura D’Interni(ossia il mio titolo in :Interior Designer)


  115. Maria Rosa ( Luján , Argentina )

    Carissimi, dopo di tutti questi commenti, ho immaginato a tutti noi, nel salotto, con una tavola piena, e con tutti noi in torno chiacchierando, e con LINO al piano, non é bello!!!!! Francesca che bel tema quello della FELICITA, cosa é per ognuno di noi, ti pare????? Baci mile!!!!!
    Nicola sono vicina a te con le mie preghiere, baci


  116. maria rosaria martinellida Brooklyn, N.Y.

    Ciao gente, a sentire voi su queste delizie culinarie, ho deciso d’interrompere i miei imballaggi per la nuova casa, non so come e quando finire, mi sembra tutto cosi’ difficile, comunque torniamo a noi, io per esempio non ho mai cucinato cibi americani non perche’ non siano buoni, ma perche’ la nostra cucina italiana e tutt’altra cosa sia per il colore, il gusto e l’autenticita’ dei nostri prodotti.Spesso quando ne ho l’occasione preparo tanti piatti che la mia famiglia mi richiede:lo avete mai fatto il souffle’ di tagliolini? Vi posso assicurare che non lascerete neanche una piccola briciola di pasta, chi volesse la ricetta, basta chiedere sarete esauditi.Questo piatto e’ molto calorico infatti lo faccio una volta all’anno per una occasione importante.Sarebbe bello se un giorno potessimo incontrarci da qualche parte e fare una bellissima tavolata con la nostra simpatica Francesca come se fossimo vecchi amici che non si vedono da tanto tempo. Chissa’ nella vita niente e’ scontato. Saluti a tutti MARIA ROSARIA


  117. lino da Phuket

    Cara Maria Rosa,sarebbe veramente bello e io suonerei con una passione piu che mai motivata,vederci in volto e chiederci direttamente,come vivi la tua nuova patria?hai nostalgia dell’italia?sei soddisfatto delle tue scelte,perche sono scelte,nessuno ti manda a lavorare in argentina venezuela america,ma il bisogno di una famiglia che in italia non ce la puo fare,specialmente oggi,dove le famiglie non arrivano alla terza settimana,forse per me e per Carla di bali,potrebbe essere diverso,non sono posti da far fortuna,ma per trovare la serenita,e spero tanto che Carla l’abbia trovata,semmai la cercasse,da parte mia,non riesco ancora a capire il confine tra felicita’ e serenita’,forse il fatto di essere in pace con me stesso e credetemi prima di arrivare qui avevo una forte crisi di identita’,ho lottato per molti anni prima di ritrovarmi,ma grazie a dio oggi sono tranquillo,non ricco,senza una compagna sulla quale riversare affetto o riceverne,ma tranquillo non cerco niente di piu,a 61 anni si cerca solo la tranquillita’ e quando l’hai trovata,non ti serve nient’altro credetemi.Uno psicologo direbbe che se ribatti sempre sullo stesso chiodo,cerchi di convincere te stesso,vi garantisco che non e’ il mio caso,solo godo dell’attuale situazione spero che duro e me lo ripeto,domani e’ un’altro giorno,sara’ meglio del precedenti il mio bicchiere e’ mezzo pieno.
    Nicola,se hai tempo tienici aggiornato sulla situazione in kenia,non per i fatti che gia i tg ci dicono,ma come vivono le persone coinvolte.
    ricevi la solidarieta’ di tutti
    un abbraccio


  118. Giovanni ( manaus , brasile )

    Carissimi tutti,
    sto leggendo con piacere tutte le baruffe e tutti i salti mortali di argomento che accadono nel nostro “salotto “. A dire il vero,sono proprio meravigliato di come da due semplici( anche se ben fatte )salcicce si arrivi ad una dsiscussione filosofica sulla “felicitá ” ed addirittura si chiami aiuto alla teologia chiedendosi “Ma Dio dov’é “,se permette queste sventure ( Kenia ecc. ).Ed avete dato molte risposte, tutte buone,soprattutto perché nascono dall’esperienza concreta della vita.
    Un filosofo greco diceva che la felicitá non esiste ( come l’amorer non esiste),perché astratta,ma la si costruisce dentro di ognuno di noi accontentandoci con quello che abbiamo e che riusciamo a fare,insomma assumendoci come siamo.
    E Dio , dove sta Dio davanti a tante sofferenze ?
    Lascio le tentative di risposta a ciascuno di voi,soprattutto perché non é tema di questo argomento! La felicitá addirittura ci potrebbe stare,perché mangiare una bella salsiccia in qualche modo contribuisce a che ci sentiamo un po’meglio.
    Scusatemi queste righe ,ma mi avete fatto pensare, e so che voi tutti vi ponete davanti i temi sopra citati, che alla fin fine toccano le corde intime di ciascuno.
    Fate conto che non avete letto nulla e continuate con la bella allegria che dimostrate,perché é nell’allegria che si risolvono tutti i problemi.(Sembro Socrate dando consigli ai discepoli, ma non pensatela cosí per caritá !)
    Ciao. prometto che non scriveró qui mai piú dei pensieri cosí !
    Arv’dse e steme tuti bin! Giuanin


  119. lino da Phuket

    Carla E Edoardo,ho letto l’articolo degli squaletti come mi hai consigliato,complimenti,un’ottima scelta la vostra,sono felice per voi,io con il mare non ci faccio tanto,specialmente dopo lo tzunami,poi sono un paracadutista(DI SINISTRA)amo gli spazi immensi come il cielo,il volo libero ecc.ognuno ha la sua dimensione ,la vostra e l’acqua,la mia e’ l’aria.
    purtroppo qui non c’e’ possibilita’ di saltare da un aereo,solo i motoscafi che tirano i famosi papillon che noi usavamo per i lanci di precisione,ma non mi va.
    ecco forse rimpiango quei 90 secondi di caduta libera con chopin nelle orecchie a tutto volume,solo un po di nostaligia e niente piu.
    siamo vicini di casa,chissa se un giorno ci si puo incontrare io te e edoardo


  120. ernesto ( USA )

    CARO LINO, PUKET.

    Verresti spiegare cosa vuoi dire con “paracadutista(di sinistra)”??? E’ una specializzzione??…mai sentita.
    Grazie per il chiarimento.
    Ernesto.


  121. Carla ( bali , Indonesia ASIA )

    Vedi LINO? Incontrarci e magari sentirti suonare sarebbe per noi motivo diFelicita’,’ come conoscere altri amici e parlare allegramente delle proprie scelte di vita .Essendo vicini di casa penso non manchera’ occasione di poterci incontrare,chissa’….certo nello sport siamo agli antipodi ma e’ interessante conoscere anche la diversita’.vorrei farti tante domande in merito ma ho poco tempo.
    comunque sia,, l’importante e’ sapere trovare, anche se in tarda eta’ come nel mio caso,cosa si vuole veramente dalla vita,ed io credo di averlo trovato .vi voglio bene Carla


  122. ernesto ( USA )

    A GIOVANNI, MANAUS, BRASILE.

    Straordinario il triplice salto arrotolato,affumicato,avvinghiato dalla piattaforma che stiamo facendo. deve essere qualcuno che ha abbinato la salsiccia con la……felicita’.
    C’era un tipo, famoso filosofo greco, che affermava:
    “la felicita’ e’ l’esercizio delle facolta’ vitali dell’uomo al limite dell’eccellenza.”
    Frase che mi costo’ notti insonni per cercare di capire,
    chissa’ se il professore lo sapeva,mai chiesto,
    ho rinunciato da tanti anni.
    saluti,Ernesto.


  123. silvia ( são paulo , Brasile )

    Carissimi:rispondo a Ernesto(USA) che mi domanda com fá mio marito,se risparmia o muore di fame…nessuno dei due perche io non l hó.Se l avessi con me,io penso che nell amore ci si dividono le belle e brutte cose,ci saranno altre qualitá che non il sapere cucinare no?sufficienti dico per compensare…e poi caro Ernesto (21/01,io mica ho detto che muoio di fame…dico che non so cucinare….tu pensi che una cosa porti l altra?Qunato a Leopardi ,difatti se fossi q


  124. ernesto ( USA )

    SILVIA (SAO PAULO,bRASILE).

    Mi dispiace, Silvia, che l’hai presa cosi’…
    sono mortificato, la maniera mia di scrivere non va.
    Ernesto.


  125. lino da Phuket

    Ernesto oh Ernesto,dai tuoi commenti,non credo che tu non capisca,sai benissimo che il 90% dei paracadutisti sono di destra,io come al solito a differenza della norma sono di sinistra,anche se oggi essere di destra o di sinistra,non ha piu nessun significato,diciamo che ero,ora sono un rilassato.
    Ho soddisfatto la tua domanda?……..
    Carla.alla nostra venerabile eta’ siamo coetaeni,non dimenticarlo
    un abbraccio


  126. ernesto ( USA )

    Caro LINO DA PHUKET.
    Si’,
    ma io ero rimasto ai tempi di mio padre, cioe’ di El-Alamein e della Folgore. quando la “destra e la sinistra” servivano solo per prendere la patente auto, cosi’ come e’ oggi, ragionevolmente, negli States dove vivo. Devo,quindi,capire che se l’Italia dichiara guerra ad una nazione di “destra” i para’ non si buttano dall’aereo…ahime’!
    “Oh Patria mia….” Andrea Chenier.
    Cari saluti,Ernesto.


  127. Claudio Bravo ( Buenos aires , Argentina )

    Carissima Francesca ti chiedo scusa per aver tardato tanto a risponderti. Purtroppo ho avuto alcuni problemi di salute ormai superati, quindi mi accingo a farti sapere che mi sei mancata moltissimo, e anche se tu non mi avresti scritto io stavo programmando una mail da inviare a RAI international, chiedendo una spiegazione di come si interrompono programmi, si sostituiscono conduttrici senza alcune siegazioni, noi emeigranti non siamo come gli italiani che vivono in italia che possono informarsi su qualche rivista per noi la mancanza della tua presenza mi ha portato via un pezzo d´ITALIA e questo mi fa capire che di noi si sa ben poco in Italia e che di noi non gliene frega un bel niente. Scusami io specialmente ho una grande nostalgia della mia Roma, dell´italia e queste cose mi deprimono molto.Cara Francesca quando ti scrissi ti avevo detto che ti consideravo come della famiglia quindi puoi immaginare come ho sentito la tua assenza, mi manchi e spero ardentemente il tuo ritorno. Ti saluto come Tuo fervido ammiratore con affetto CLAUDIO BRAVO.


  128. lino da Phuket

    El-Alamein dal 23 ottobre al 4 novebre del 42 della seconda guerra mondiale,ma se tuo padre c’era,anche tu non sarai piu in tenera eta’,io ho 61 anni e tu?
    cari saluti


  129. silvia,são paulo,Brasile

    Rispondo a Ernesto che si crede mi sono dispiaciuta con il suo commento,ma ti sbagli di grosso,grazie a Dio ho il senso dell umore,e poi non penso mai nessuno scriva qualcosa per dispiacere l altro.Piuttosto ,mi sono vista truncare la mia risposta perche scrivevo da un altro computatore dell universitá dove lavoro e si vede che non va…non so.Allora….completando sul tuo del 21 gennaio….certo che non sono la Silvia di Leopardi(bene che mi piacerebbe,ma non sarei piu viva) ma potevi trascrivere la poesia?io ricordo “Silvia ,rimembri ancor quel tempo in cui belta splendea negl occhi tuoi….”non ricordo se é cosi ……tu l hai?io non trovo tra i miei libbri uno con le poesie di Leopardi.A me non piace dire l etá,pur se non ho nessun complesso,ma sono ,non di Leopardi ma del Piave mormoró,calmo e placido al passaggio,dei primi fanti il 24 maggio….l esercito….ti dice qualcosa.Un abraccione a te,Francesca e tutti,tu scrivi molto bene,e hai nel blog dei buoni interlocutori,non ti preoccupare….e bu9on appettito,non ricordo abene,tu cucini?


  130. Lucia ( Buenos Aires , Argentina )

    Cara Francesca,
    questo topic sulle salsicce ha scatenato una valanga di commenti tutti molto simpatici. Ho persino notato che molti hanno scritto, non piu a te, ma direttamente fra i presenti nel salotto. Addirittura stanno immaginando (o auspicando) un incontro intorno a una grande mensa dove si mangia il ben di Dio e si sente suonare Lino con il suo piano. Chissa quale sarebbe il luogo di questo incontro? Comunque è bello sognare e anche scambiarsi qui nel nostro salotto virtuale tutte queste cose che ho letto con tantissimo piacere.
    Vi saluto tutti con grande simpatia (a te Francesca, per prima che ci hai permesso questo “gioco”) e godendomi un buonissimo e freschissimo pezzo di anguria che qui a Buenos Aires con il caldo che fa, è una benedizione della natura che ci regala questi frutti, vi dico ciao!!!
    Lucia
    Lucia


  131. Maria Rosa ( Luján , Argentina )

    LINO che ora é in PHUKET?????? Francesca, non ti pare di fare un elenco dei compleanni??? gia siamo famiglia e a me mi piace tanto salutare ai miei!!!!! Baci


  132. anna -Sao Paulo/Brasile

    Maria Rosa(Lujan Argentina),22.02, molto carina la tua idea dei compleanni, solo che io dovrò comprare un agenda in speciale perchè alle volte dimentico persino i pochissimi parenti che ho qui e che adoro, non è mancanza di afetto, è memoria proprio.
    Io anche sono persa con gli orari, perchè escono automaticamente gli orari italiani sul blog, logico, siamo tutti in sintonia con quell’orario ma in verità certi paesi come la Tailandia non ho la minima idea della differenza di fuso orario.
    Un abbraccione a tutti, state allegri.
    anna


  133. Giuseppe ( Norwalk , USA )

    Fuso orario no problema vai su questo sito:

    http://www.fusoorario.it/


  134. Gianni ( Bostonia , USA )

    Cara Francesca,
    a che punto stiamo con la pizzeria? Sta “lievitando”?
    Ci fara sapere, forse alcuni di noi potrebbe venire ad assaporare una “quattro stagioni” oppure “margherita”.
    Non farai la pizzaiola, ma passerai tra i tavoli con le scarpette con tacco a spillo, grembiule con disegnato lo “stivale a tricolore” e la scritta: KISS ME…I AM ITALIAN!


  135. Giuseppe ( Norwalk, CT , USA )

    Questo e` piu informativo, ti da l’ora, lingua parlata, capitale, unita` monetaria e cambio dell’euro.

    Da me Phucket e 12 ore avanti, o 6 da Roma.
    Buon viaggio!

    http://www.portale.it/orario.htm


  136. Francesco Scotto ( Monte di Procida Napoli , Italia )

    RIECCOMI, UN SALUTO A TUTTI

    Ciao a tgutti e naturalmente a te, Francesca
    è un po’ che manco da questo blog, ma da quando ho ricominciato s lsvorare, il tempo che mi resta è troppo poco e ..poi ho mia moglie che ama giocare al computer…comunque vorrei tornare assiduamente ad intervenire, mi sono perso un po’ di commenti e devo recuperare, intanto il mondo ha un po’ paura per l’economia e per i mutui…e ringrazio Francesca, questo l’ho letto, che ha annunciato che tornerà ad occuparsi e torneremo ad occuparci dei problemi nostri di tutti i giorni. Per ora, grazie ancoira a tutti. Un bacio e un abbraccio.
    Francesco


  137. Maria Rosa ( Lujan , Argentina )

    Tante grazie Giuseppe, cara Anna io ho l´agenda per ricordare, ai miei 57 anni ne ho bisogno, baci


  138. danilo ( San Jose' , Costa Rica )

    Ciao Francesca,e’ Danilo che tiscrive dal Costa Rica.
    Che faccio? sono un pensionato che si e’inventato un lavoro e cioe’ compro una casa,scelgo una Impresa e gliela faccio ristrutturare a mio buon gusto di Italiano. Poi affisso un avviso di vendita e ci vivo fino a quando arriva il compratore e cosi via.
    Questa maniera di vivere l’ho adottato anche in Brasile, infatti sto lasciando il Costa Rica per recarmi li’.
    Ti ringrazio ancora dell’aiuto che mi dasti, a suo tempo, per il problema della mia pensione. Sei una persona molto sensibile e vicina ai nostri problemi, per questo ho una grande stima di te.
    Vorrei che tutti gli Italiani nel mondo non dimenticassero la nostra Cultura, la nostra Storia, la nostra Arte che tutto il mondo ci INVIDIA.
    Un saluto a tutti gli Italiani all’estero.
    Ciao Francesca, e SUERTE, come digono gli Spagnoli, per un tuo nuovo programma.
    Danilo


  139. Vincenzo Lettieri ( SCHAUMBURG )

    PAA!PAAPAAN!!PAAN!!PAAN!!!
    ASCOLTATE IL BANDO DELLA GIORNATA!!!

    Carissimi amici del Salotto, poco fa per Sbaglio ho visto sulla tivù della rai, una piccola inquadratura del nuovo “sportello italia” con la cinquetti che nel mentre convrsa continuamente gira il collo verso la telecamera, forse sarà per mostrare la sua faccia?oppure l’abbigliamento? Che comunque c’è una differenza Enorme: tra la nostra prima Conduttrice e questa di adesso…Ma la sua leziosa attitudine io credo che per noi non ha nessuna importanza!! Ecco perchè ho messo dei caratteri minuscoli… L’importante è che se voi tutti del Salotto troverete efficace questa mia idea e,la vogliate seguire,io ne sono certo che Riporteremo Francesca alla Rai.
    Qundi!! Tutti Uniti, poichè sappiamo benissimo che l’Unione fa la forza!!! Allora cominciamo a compilare delle petizioni,invece di scrivere “7 o 10” lettere al giorno al computer? E andare in giro presso le case di amici e parenti? Oppure nei Club! In quanto voi siete Giovani e conoscete tanta Gente? ALLORA! SU! SU! “CAVALIERI E BUONA GENTE”!!SU! SU! OSPITI DEL SALOTTO” Accorrete da ogni angolo del mondo! Con petizioni e moduli a raccoglire migliaia e migliaia di firme… Spedirle alla Rai!! E la Rai: dovrà per forza acconsentire alle nostre domande!! Quindi a Voi l’ARDUA SENTENZA!! A RISENTIRCI, Vincenzo.


  140. Giuseppe ( Norwalk, CT , USA )

    Silvia, ecco la poesia di Leopardi.

    http://www.claudiocarini.it/silvia.htm

    Silvia, rimembri ancora
    quel tempo della tua vita mortale,
    quando beltà splendea
    negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
    e tu, lieta e pensosa, il limitare
    di gioventù salivi?

    Sonavan le quiete
    stanze, e le vie d’intorno,
    al tuo perpetuo canto,
    allor che all’opre femminili intenta
    sedevi, assai contenta
    di quel vago avvenir che in mente avevi.
    Era il maggio odoroso: e tu solevi
    così menare il giorno.

    Io gli studi leggiadri
    talor lasciando e le sudate carte,
    ove il tempo mio primo
    e di me si spendea la miglior parte,
    d’in su i veroni del paterno ostello
    porgea gli orecchi al suon della tua voce,
    ed alla man veloce
    che percorrea la faticosa tela.
    Mirava il ciel sereno,
    le vie dorate e gli orti,
    e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
    Lingua mortal non dice
    quel ch’io sentiva in seno.

    Che pensieri soavi,
    che speranze, che cori, o Silvia mia!
    Quale allor ci apparia
    la vita umana e il fato!
    Quando sovviemmi di cotanta speme,
    un affetto mi preme
    acerbo e sconsolato,
    e tornami a doler di mia sventura.
    O natura, o natura,
    perché non rendi poi
    quel che prometti allor? perché di tanto
    inganni i figli tuoi?

    Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,
    da chiuso morbo combattuta e vinta,
    perivi, o tenerella. E non vedevi
    il fior degli anni tuoi;
    non ti molceva il core
    la dolce lode or delle negre chiome,
    or degli sguardi innamorati e schivi;
    né teco le compagne ai dì festivi
    ragionavan d’amore.

    Anche perìa fra poco
    la speranza mia dolce: agli anni miei
    anche negaro i fati
    la giovinezza. Ahi come,
    come passata sei,
    cara compagna dell’età mia nova,
    mia lacrimata speme!
    Questo è il mondo? questi
    i diletti, l’amor, l’opre, gli eventi,
    onde cotanto ragionammo insieme?
    questa la sorte delle umane genti?
    All’apparir del vero
    tu, misera, cadesti: e con la mano
    la fredda morte ed una tomba ignuda
    mostravi di lontano.


  141. GIANNI [TORONTO]CANADA

    ciao Giuseppe no non e’ u suzzu

    adesso ti do la ricetta assieme alla carne di maiale naturalmente si mette mollica di pane; crusca di peperoni , dolci e piccanti,parmigiano grattugiato, basilico secco e prezzemolo tritato
    amalgamare tutto con lo stesso procedimento delle salcicce.[una specialita calabrese cucinate con costata di maiale e finocchi selvtici ] saluti a tutti gianni ottime anche stagionate ciao


  142. YaraPacchioni ( San Paolo , Brasile )

    Cara Francesca
    Questo argomenti è molto agradavel, apassionante e buono.Tanti auguri a Giuseppe, è bello seguire la tradizione, io come nipote di Emiliana faccio la pasta in casa. Una grazie a Claudia Roman pela ricetta del coniglio alla friulana. Un salutti a tutti. Bacci Yara


  143. ernesto ( USA )

    A GIUSEPPE,NORVALK,USA

    Bravo !!
    Quelli di noi che a stento e sforzandosi cercano di scrivere e ricordare l’idioma dei loro padri, e sono tanti e sono ammirevoli, possono attingere da queste nostre lettere,poesie e righe tanta conoscenza della bellezza della lingua italiana e migliorarla.
    Inserire nel BLOG qualche brano classico o poesia, semmai con commento,questa e’ una mia idea, potrebbe servire molto a quelli che desiderano progredire nella lingua di Dante.
    Cordiali saluti,
    Ernesto.


  144. ernesto ( USA )

    A GIACOMO LEOPARDI, POETA ECCELSO ;

    e gia! tu eri Conte di Recanati, la famiglia ed il blasone te lo impedirono.
    Ma io, innamorato come tu eri di lei, mi sarei precipitato giu’ “dai veroni del paterno ostello”,con la carrozza fatata di Cenerentola e l’avrei rapita e fatta mia sposa,senza guardare in faccia a nessuno.
    Non ti manco’ l’amore ma il coraggio.
    Quando scrissi questo sul famigerato tema assegnato dal professore, poco manco’ che mi cacciasse dall’aula. Mi presi ‘”un puntino nero di condotta e uno zero pieno sul compito.
    Antichi ricordi.
    Ciao a tutti, Ernesto.


  145. ernesto ( USA )

    Rispondo con ritardo a due dirette domande piu’ sopra
    scritte :
    A LINO DA PHUKET : io sono un “vecchio per antico pelo”,
    sono nato il giorno in cui Mussolini dallo storico balcone proclamava agli italiani: ” il ritorno dell’Impero dopo 15 secoli sui colli fatali di Roma”.

    a SILVIA : NO non cucino per nulla, io entro in cucina soltanto per la prima colazione che devo preparare nel piu’ assoluto silenzio, e basta. Praticamente, noi due NON possiamo sposarci, staremmo in eterna penitenza.
    Ciao, Ernesto.


  146. BIAGIO/TONI ( WINDSOR;ONT. , CANADA )

    Be dopo essermi presentato nei giorni scorsi,ed
    essendo proprietario e CHEF del RISTORANTE CALABRISELLA
    e nonstante CALABRESE puro (come il GIUSEPPE delle salsiccie)e’bene riconoscere la dimostrazione che
    FRANCESCA a messo in atto di questo signore.
    Quando nel lontano 1985 lasciai lo stivale per
    attraversare l’oceano , nella mia vita cambiarono
    molte cose ad eccezzione delle (TRADIZIONI).
    Infatti appena arrivai nel nuovo paese(ilCANADA)
    FU’ un libro a darmi ragione il quale diceva:
    Benvenuti in questa nuova terra siete invitati
    ad imparare una nuova vita;ma di insegnare
    quel che voi gia’ sapete.
    Ed eccomi qui a distanza di anni con il mio
    RISTORANTINO dove ho offerto a tanta ma tantissima
    gente dell’ottimo cibo italiano (le polpette;il
    minestrone;la lasagna o addirittura il coniglio;
    ci vorrebbe un giorno intero per elencarli tutti).
    Tutto questo per riallacciarmi alle TRADIZIONI
    bene io il libro L’ho rispettato con la gastronomia
    ma tanti italiani l’hanno fatto con altre arti;
    (musica;fascino;cultura ecc.ecc.)Con questo voglio
    farvi capire a voi che vivete nella bella ITALIA
    quali sono stati i risultati maggiori di noi
    italiani nel mondo.
    E in piu’ essendoci l’occasione del nostro GIUSEPPE
    (a proposito complimenti)ecco perche’ ho voluto
    citare questa mia espressione nel salotto,lo
    rifaro’ con molto piacere nel futuro;perche’
    come ripeto vivo nel CANADA ma nel mio spirito
    e nel mio animo ancora c’e’tutta l’ITALIA.
    Ciao a presto BIAGIO from RISTORANTE CALABRISELLA.


  147. silvia,são paulo,Brasile

    CARISSIMI TUTTI,VOGLIO RINGRAZIARE GIUSEPPE PER AVER MANDATO LA POESIA DI LEOPARDI..NON LA RICORDAVO COSÍ LUNGA,E POI COME FATE ,CHE I MIEI CARATTERI DISPONIBILI NEANCHE COMINCIO E GIÁ FINISCONO?POI É UN ALLIVIO SENTIRE CHE PURE ERNESTO NON CUCINA,ALLEGGERISCE UN COMPLESSO CHE UNO HA ,SENTENDO TANTE BRAVURE IN QUESTO BLOG..NON HÓ CAPITO PERCHE DEVI PREPARARE LA PRIMA COLAZIONE IN ASSOLUTO SILENZIO.,CIOÉ,CAPIRE HO CAPITO,MA IL FATTO CHE “DEVI”É CHE MI HA INCURIOSITO.uN ABRACCIO A TUTTI,CUOCHI E MENO,STAVO PENSANDO PURE CHE SE NON CI FOSSE CHI AMA MANGIARE BENE(COME ME) A CHE SERVIREBBERO TUTTE QUESTE ARTI CULINARIE? ALLORA VIVA I CUOCHI E VIVA CHI SE LE GODE QUESTE DELIZIE.


  148. LILLA ( BUENOS AIRES , ARGENTINA )

    Arrivo un pó in ritardo sull’argomento, ma volevo racontarti cara Francesca e tutti, che io preparo le mie bottiglie di pomodoro in casa, e che adesso ho tre nuovi tifosi che ne vanno matti, in fatti, sono i miei tre nipotini ai qui piace un sacco la pomarola della loro nonna!


  149. anna -Sao Paulo/Brasile

    A Giuseppe(USA) 23.30 e 23.48. Grazie mille delle indicazioni, ne profitterò sicuramente, non sapevo dove girarmi per mettere la testa a posto con le ore.

    A vincenzo(Schaumburg), 0.30- Prima di tutto benvenuto.
    Poi ho notato anche io questo tic della Cinquetti. Per me sai cos’è, siccome non sà fare il suo lavoro, che io sappia alla televisione c’è una persona con un cartello dando spiegazioni, aiutando le persone. Credo che lei ne abbia sempre bisogno, deve leggere.

    Ernesto(USA)1.58 – Ma che professore avevi? Io sicuramente ti avrei dato 10 e lode, anche ammesso che potessi non avere ragione, solo per l’originalità.

    Un abbraccio a tutti


  150. Tiziana ( Virginia (u.s.a.) )

    SOLO UN SALUTO A FRANCI,E AL *BLOG* : )


  151. rosa raimondi ( kenosha wi , stati uniti )

    Ciao FRAncesca ti avrei voluto tanto conoscere alla festa di san francesco a chicago, ma quel giorno e cominciato strano, ogni volta che domandavo dover eri mi mandavono a una parte diversa,.Grazie al programma di Giorgio, mio cugino ti ho sentito e adesso eccomi qua, ho tanto da dirti, ma per ora un bacione e sono Rosa dalla merica, come dicono i calabresi , Ciao


  152. Cecilia DiMari ( Argentina )

    Cara Francesca CUANT´E BELLA LA TUA PAGINA, RIUSCIAMO CONOSCERE TANTE COSE!!
    CIAO Cecilia


  153. maurizio ( bordighera , italia )

    ciao francesca,sono un italiano che sta per sposarsi in brasile,e circa 45 giorni che manco dalla nostra terra e sento gia`la mancanza.mi ha fatto molto piacere leggere quanti italiani nel mondo sia legati a distanza di molti anni alle nostre tradizioni.un bacione mi e´piaciuta moltissimo la tua pagina.ciao maurizio.


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